dovete ringraziare le fonti avvelenate dei siti antagonisti complottisti antisistema antieuro antitutto dal quale vi abbeverate e trovate ispirazione contribuendo a vostra volta al propagarsi dell'infezione killer (bufalaria) nella rete.

magari una lettura sui giornale di 'regime' come il Corriere avrebbe chiarito tutto.

Sì... avete fatto, non bene, BENISSIMO, Bliss e Rmnd (non ho mai capito la "R" maiuscola o minuscola nel tuo nick?! ) a segnalare la cosa.

Ma bufala o meno rimane vera la notizia che in un paese attanagliato dalla crisi economica la gente rischi un anno di carcere per 5000 euro di insolvenza nei confronti dello Stato. E questo mi sembra già di per sé un fattore di rischio e scandalo, visto la situazione che sta attraversando.

Non si parla di EVASIONE (reato per il quale può anche essere previsto il carcere) ma di INSOLVENZA... sono due cose completamente distinte!



Vorrei sapere invece quanto rischiano i truffatori in giacca e cravatta della finanza e della politica greca!

[}:)]

Io non mi compiacerei del fatto di aver dimostrato la bufala dei campi di concentramento...

Guarda che qui capita di peggio.

Per il crac parmalat è stato condannato a torto o a ragione (non ho mai seguito la vicenda giudiziaria ) Tanzi.
Per motivi puramente mediatici e persecutori si rifiutano i domiciliari a un 73 enne che ormai non può far più danni ed è solo l'ombra di se stesso mantenuto in vita con un sondino gastrico.

Al di là dell'aspetto umano nei confronti di Tanzi, a torto o a ragione (nemmeno io ne conosco tutti i retroscena onestamente) quella del crac Parmalat era comunque configurabile come reato di TRUFFA.

Una truffa dove erano coinvolte anche famose banche e relativi manager e dirigenti, ma guarda caso loro non pagano mai e mai finiscono in carcere!

Aspetto diverso dall'INSOLVENZA di chi magari ha aperto una P.Iva e fatica a stare dietro alle incombenze fiscali pur avendole correttamente dichiarate.

Insolvenza che in Grecia ti può costare un anno di carcere se ho ben capito il senso dell'articolo.

mi sembra che i privati siano insolventi per 50 miliardi di euro verso lo stato Greco e magari un giro di vite, uno spauracchio ci vuole se a questo aggiungi che la Grecia ha tassi di evasione fiscale e corruzione elevate. E non se lo può permettere , non possiamo noi, figuriamoci uno staterello con una piccola economia come quello.

Rmnd... in Italia è lo Stato ad essere INSOLVENTE nei confronti di privati
che con le loro piccole e medie aziende hanno erogato servizi anni or sono.

E sai per quanto?

Per la bellezza di 100 MILIARDI DI EURO [}:)]

Che cosa dovremmo fare a quei politici del Governo Berlusconi, volendo seguire
alla lettera il tuo ragionamento? Io gli chiederei i DANNI (e voglio essere buono...
perchè sarebbe ben altro ciò che meriterebbero quegli incompetenti criminali e
farabutti), visto che sono morte persone per questo (suicidate) e visto che il
tessuto economico del paese è stato violentemente DETURPATO E ANNIENTATO
per via della loro inettitudine..... [}:)]

Inettitudine e, ancor peggio, servilismo verso i predatori del nostro paese...

E di questo nessuno di tutti coloro che hanno governato l'Italia negli ultimi 20 anni può tirarsi fuori.

guarda che almeno la metà o oltre di quella cifra sono a carico delle regioni e altri enti locali.
Tagliate le spese , anche quelle sanitarie anzi soprattutto quelle sanitarie, svendita del patrimonio pubblico, riduzione della pubblica amministrazione , priavitazzione, e vedrete che i soldi si trovano. Più stato più tasse più debito

Portogallo, Soares: il debito non si paga, Lisbona si ribelli alla Merkel

Mario Soares, che ha guidato il paese verso la democrazia dopo la dittatura di Salazar, ha detto che tutte le forze politiche dovrebbero unirsi per «far cadere il governo» e respingere le politiche di austerità della troika dell’Ue-Fmi.


«Il Portogallo non sarà mai in grado di pagare i propri debiti, per quanto possa continuare ad impoverirsi. Se non è possibile pagare, l’unica soluzione è non pagare. Quando l’Argentina era in crisi non pagò. E che cosa è successo? Non è successo niente», ha dichiarato ad “Antena 1”.


L’ex premier socialista ed ex presidente del paese ha detto che il governo portoghese è diventato un servo del cancelliere tedesco Angela Merkel, e che esegue disciplinatamente qualunque ordine ricevuto. «Nel loro desiderio di fare contenta la Senhora Merkel, hanno venduto tutto e rovinato questo paese. In due anni questo governo ha distrutto il Portogallo».

Dario Perkins di “Lombard Street Research” ha detto che un default a muso duro costringerebbe il Portogallo all’uscita dall’euro. «Ma questo creerebbe Mario Soaresuna animosità incredibile – la Germania si preoccuperebbe del fatto che altri paesi potrebbero seguire la stessa strada e, per evitarlo, adotterebbe una linea molto dura». Secondo Perkins, tutti gli Stati periferici hanno «una gran paura» di essere buttati fuori dall’unione monetaria europea: «Temono che le loro economie potrebbero crollare, cosa che però è ridicola. Ma alla fine gli elettori cominciano ad eleggere politici che si rifiutano di accettare politiche di austerità, come stiamo vedendo in Italia, e l’Unione Europea perderà il controllo della situazione».

Raoul Ruparel di “Open Europe” afferma che in Portogallo si è raggiunto il limite massimo di austerità: «Il precedente consenso politico in Parlamento è evaporato. Come spesso accade durante questa crisi, l’Eurozona si scontra contro tutte le forze democratiche nazionali». Il grido di battaglia di Soares arriva una settimana dopo che la Corte Superiore del Portogallo ha decretato che i tagli sugli stipendi e sulle pensioni dei lavoratori pubblici sono illegali, costringendo il premier Pedro Passos Coelho a doversi rimettere alla ricerca di nuovi tagli. La sentenza mette in discussione tutta la Raoul Ruparelpolitica di “svalutazione interna” fatta dal governo per abbassare il costo del lavoro.

Portogallo: la gente non ha soldi per il pane e rovista nelle pattumiere

La dittatura dei Mercati sulla Democrazia – Intervista a Soares (2 volte Presidente del Portogallo)

Un rapporto trapelato dalla Troika lancia l’allarme perché il paese rischia di entrare in una spirale del debito e avrà bisogno di chiedere un altro finanziamento di 15 miliardi di euro entro il 2015, un terzo superiore a quanto servì dopo la crisi del debito nel 2011. «Il nuovo finanziamento sarebbe fondamentalmente ad alto rischio», si legge nel rapporto. In uno dei pochi passi che contengono buone notizie, si legge che venerdì scorso i ministri delle finanze dell’Eurozona hanno concordato di estendere il rimborso dei prestiti per il salvataggio di Portogallo e Irlanda per altri sette anni, riducendo così la pressione dei mercati. Bruxelles ha detto che entrambi i paesi sono «ancora altamente vulnerabili» a causa di forze che sfuggono al loro controllo, e per questo hanno bisogno di un «segnale di sostegno forte». I critici dicono che è troppo poco e troppo tardi. Ormai gli eventi si muovono troppo veloci e rispondono solo a regole proprie.

terrarealtime

Ahhhhh... ma allora esistono persone che hanno i neuroni funzionanti!

E pensare che la popolazione mondiale è stata plagiata con l'idea che pur
di pagare i debiti era giusto ANCHE morire di lavoro o morire impiccati ad un albero.

Ma tu guarda......

Nessun dubbio: crisi ha infettato la Germania

E' quanto risulta dai numeri del Pmi che segnalano una progressiva contrazione. Grafico: il rapporto tra indice Pmi composite e Pil. Italia: migliora fiducia consumatori.

ROMA (WSI) - La Germania fa fatica a confermarsi una delle poche eccezioni di economia solida in Europa. La crisi infetta anche il paese e l'ultima prova nel nove arriva con la comunicazione dell'indice manifatturiero, il Flash Pmi, relativo al mese di aprile.

L'indicatore mostra che anche la Germania si sta dirigendo verso la lase di contrazione; anzi, è già in fase di contrazione visto che il dato è sceso al di sotto di quota 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e fase di espansione (valori al di sopra). Si tratta della peggiore performance in sei mesi.

Guardando in dettaglio: l'indice flash Composite Output si è attestato a 48,8 punti, contro i 50,6 punti di marzo, al valore più basso in sei mesi.

L'indice relativo all'attività dei servizi è calato a 49,2 dai 50,9 di marzo, anche in questo caso al minimo in sei mesi.

L'indice Pmi manifatturiero tedesco è sceso a 47,9 punti dai 49 di marzo, al valore più basso in quattro mesi.

L'indice manifatturiero relativo all'output si è attestato a 47,9, contro i 50 di marzo, anche in questo caso al minimo in quattro mesi.

Ma l'infezione della crisi continua a propagarsi anche in un altro paese considerato core: la Francia.

Una notizia meno negativa arriva dall'Italia, con la fiducia dei consumatori che, nel mese di aprile, ha recuperato terreno, salendo a 86,3 punti, contro gli 85,3 di marzo. In crescita la componente riferita al quadro economico (il relativo indice passa da 69,2 a 73,5), mentre diminuisce quella relativa al clima personale (da 91,4 a 90,5).

http://www.wallstreetitalia.com/article ... mania.aspx

Rmnd,il fatto che sei l'espressione di un Partito sbullonato e senza testa interpreti bene il ruolo.

Quando fate la secessione dall'Italia?...così tanto per saperlo... e avere un problema in meno sulle spalle

Mi fai ridere!,siete malati di mente credimi.
Ma non capisci che i problemi Italiani sono cominciati con la vostra nascita e con il matrimonio che avete fatto con Berlusconi?.