Probabilmente
Chernobyl non c'entra. Anche se oggi al TG3 regionale del Piemonte sembrava che non ci fosse nessun dubbio in merito.
La diffusione della radioattività ambientale è molto attenuata da due fattori principali. Migliaia di chilometri e 27 anni dal tragico evento. Parliamo di
concentrazioni veramente molto alte, non di tracce appena percettibili.
Bisogna anche dire che forse neanche l'Italia c'entra qualcosa. Molti dimenticano che qui da noi, a parte i
reattori nucleari di ricerca, non c'è mai stata vera produzione di energia elettrica da fissione. E quindi di quantitativi importanti di scorie.
Il
Cesio 137 è comunque un prodotto tipico delle
centrali nucleari. Non esistono altri processi industriali in grado di produrlo.
Qualcuno potrebbe avere fatto il furbo ma l'origine potrebbe essere francese, tedesca, svizzera. Lì le centrali non mancano...
Non possiamo però scartare neanche l'ipotesi del coinvolgimento di qualche
fonderia della zona. Infatti da Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Cesio-137 "
Le sorgenti di raggi gamma basate sul Cesio, racchiuse in contenitori metallici possono essere (criminalmente o negligentemente) mescolate con rottami metallici destinati alle fonderie, procedura che porta alla produzione di acciaio contaminato con radioattività. "