Invasione di insetti a Cinisello Balsamo: decine di vittime al parco
Gli insetti sono stati anche prelevati e portati nelle sedi di tre veterinari per essere identificati, ma per ora non è stato possibile dare loro un nome, perché sembrano delle cimici o delle zecche. Quello che è stato accertato è che sono fastidiosi, ma non pericolosi al punto da creare un allarme. Tuttavia l’amministrazione comunale ha provveduto a dare incarico ad una ditta di disinfestazione di agire con una bonifica della zona, i cui risultati si vedranno nei prossimi giorni. Per ora è meglio stare alla larga…dagli alberi e dell’erba di piazza Gramsci.

se si trattasse di cimici, queste sarebbero le fattezze:

La Nezara viridula è una cimice molto polifaga e diffusa praticamente in tutto il territorio nazionale; provoca i danni maggiori soprattutto nelle coltivazioni ortive ed al Pomodoro in particolare. Gli adulti (circa 15 mm di lunghezza) sono tipiche cimici, con la forma a pentagono, di colore verde chiaro o verde-giallastro.
Le neanidi sono quasi nere, punteggiate di bianco; le ninfe, in base all'età, possono presentare il pronoto nerastro o verdastro, il resto del corpo è di colore verde esclusa una zona dorsale al centro dell'addome che si presenta maculata di bianco e nerastro. La livrea viene completata da tipiche macchie bianche poste in file longitudinali ai bordi del corpo; spesso vi è anche una punteggiatura marginale rossastra.
Il danno si manifesta sulle foglie e sui frutti ed è causato dalle punture di nutrizione di tutte le forme mobili del fitofago.
Sulle foglie, a causa delle punture trofiche, si evidenziano delle necrosi localizzate e disseccamenti, di diverso grado.
Sui frutti di Pomodoro provocano tipiche punteggiature clorotiche, più o meno confluenti ed evidenti, nella bacca in fase di maturazione; queste punteggiature, in seguito, divengono necrosi localizzate molto sfumate.e date la mancata somiglianza, non direi che siano cimici, quindi andiamo a controllare le zecche, ben più temibili e pericolose:

Le
zecche sono parassiti esterni ematofagi dell'uomo e di molti animali. Le zecche sono artropodi; fanno parte, insieme a ragni, acari e scorpioni, della classe degli
Aracnidi. Le loro dimensioni vanno mediamente dai due agli otto millimetri, ma dopo un pasto abbondante possono superare tranquillamente il cm di lunghezza. Le zecche più grandi sono di sesso femminile.
Il ciclo vitale delle zecche è tetrafasico: uovo, larva, ninfa, adulto. Le fasi possono svolgersi su un ospite unico oppure su ospiti diversi. Affinchè il loro sviluppo e il loro ciclo riproduttivo possano essere portati a termine, è necessario che le zecche si nutrano di sangue, possono però resistere a lunghi periodi di digiuno.
Le zecche sono particolarmente attive nei Paesi delle zone a clima temperato; il loro periodo migliore è quello che va dal mese di maggio al mese di ottobre. L'habitat naturale per la riproduzione delle zecche è rappresentato dalle aree silvestri e dalle radure dei boschi; sul territorio italiano la loro presenza è a
macchia di leopardo; vi sono infatti zone particolarmente infestate che si alternano con zone praticamente indenni. Le zecche sono organismi che sono in grado di resistere a condizioni ambientali poco favorevoli; solitamente si trovano tra l'erba, nel sottobosco, nei cespugli, nei pascoli, nelle stalle, nelle cucce degli animali ecc. Le zecche non attaccano l'ospite saltando o volando, bensì rimangono appostate fino al passaggio di un uomo o di un animale la cui presenza è rivelata sia dal calore che dall'anidride carbonica da questi emessi. Dopo il loro insediamento nella cute dell'ospite, le zecche iniziano a succhiare il sangue; spesso la puntura è indolore perché le zecche iniettano una sostanza che contiene alcuni principi anestetici. Dopo un certo periodo in cui parassitano l'ospite le zecche si lasciano cadere in modo spontaneo.
Direi quindi che gli insetti che hanno attaccato le persone in piazza Grasci, possono essere delle nuove specie di insetti simili a cimici ma....geneticamente modificate.
Source:
Invasione di insetti a Cinisel...e al parco - IL CONTE ROVESCIO