dal momento che il parlare sembra sia diventata la forma più diffusa e praticata di passatempo,eccitante,stimolante,deprimente e,talvolta,criptosessuale...
voglio proporvi un paio di riflessioni.
a)la paura del silenzio
Io sono convinto che la maggior parte degli esseri umani ha una strana e inquietante PAURA del silenzio.
Io non sono uno di quelli che amano chiacchierare più di quel tanto,e,d'altra parte,capisco che altri la pensino in modo diverso.
Quello che voglio dire è che,in parecchie circostanze,noto persone da sole,che sembrano chiuse in un isolamento guardingo e protettivo.
In altre,gruppi di persone che parlano e parlano,e,quando si verifica un momento benedetto di silenzio,benedetto per gli astanti,voglio dire,sembrano come disorientati,imbarazzati,non si guardano..finchè subito dopo...uno di loro riprende a parlare.
In questi due casi,sembra che il silenzio sia un nemico e non un amico naturale.
b)perchè?
Secondo me,quando la gente smette di parlare e resta in silenzio per un po' di tempo,capisce o intuisce la sua normale condizione umana di solitudine,cioè il fatto di essere separati e distinti dagli altri.
Questo li pone in contatto con sè stessi e se questo contatto è problematico,se questa solitudine di fondo non è accettata serenamente e ben gestita,fioriscono paure.
Per questo chi si isola,come nel primo esempio,non è sempre a suo agi,specialmente se lo fa per motivi protettivi,cioè per evitare il contatto con gli altri.
In questo caso,infatti,si mette lui stesso in un paradosso e ci sta male.
Lo stesso se si ritrovasse da solo in un bar,senza nessuno intorno,e avendo paura di esserlo,si ritrova con le proprie paure...relative a questo.
Idem,per chi si ritrova in gruppo e quando si verifica l'inevitabile pausa silenzio,ne ha timore...e rilancia il discorso.
LA PAURA DEL SILENZIO.. fa brutti scherzi...ma...forse....il motivo principale di questa paura sta nel timore che l'assenza di comunicazione verbale,lasci spazio al non verbale: sguardi,gesti,contatti fisici anche casuali,ecc..
E qui casca l'asino,perchè il non verbale,in generale,MENTE MOLTO MENO DEL VERBALE E SCOPRE L'INDIVIDUO MOLTO DI PIU ESPONENDOLO AL RISCHIO DI UN RAPPORTO UMANO E SOCIALE PIU VERO.
Questo porta dritto alla PAURA DELL'EMPATIA :
sembra infatti che gli esseri umani,in generale,acettino in vari modi e con vari gradi di rischio,la simpatia,MA FUGGANO L'EMPATIA,cioè il coinvolgimento profondo e aperto con l'altro.
EMPATIA significa ..oltre che,come ho detto,coinvolgimento emotivoaffettivo..IDENTIFICAZIONE CON L'ALTRO IN QUANTO PARI A SE STESSI,APERTURA ALL'ALTRO...RISCHIO...e,inoltre,un MOMENTO LIBERO E SENZA ELEMENTI MANIPOLATORI nei rapporti umani e sociali.
Questo,secondo me,è IL LUPO da cui scappano gli umani,credendo di proteggersi.
Naturalmente non si tratta di un lupo,di un pericolo reale ,di un fantasma inconscio terrorizzante...ma,alcontrario,DI QUELLO CHE DOVREBBE ESSERE PRESENTE E ATTIVO NELLA MAGGIOR PARTE DEI RAPPORTI INTERPERSONALI.,
Attenti,però:
non sto parlando necessariamente di EMPATIA in momenti in cui NOI E/O GLI ALTRI VIVIAMO PROBLEMATICHE DI AIUTO E PROTEZIONE RECIPROCA,MA ANCHE EMOZIONI,SENTIMENTI,PENSIERI PERFINO GIOIOSI,POSITIVI,PIACEVOLI,GRATIFICANTI.
C'è un motto che dice : Mal comune mezzo gaudio
Chi lo capisce bene,sa che questo vuole dire...QUANDO STAI MALE E HAI BISOGNO DI QUALCUNO,SE ENTRI IN EMPATIA CON IL QUALCUNO .,..GIUSTO E VICEVERSA...soffri di meno...perchè il tuo bisogno di sfogo, comprensione,solidarietà ecc... è soddisfatto.
L'altro non è che si prende parte del tuo male,ma ti permette di sputare il rospo e quindi alleggerirlo.
EMPATIA non significa assumersi i problemi degli altri ,significa capirli,sintonizzarsi sugli altri e i loro problemi permettendo agli altri di esprimerli,sfograsi,comunicarli e,se è il caso,ricevere l'aiuto adeguato.
Ma c'è un altro motto che ho coniato io: piacere...bene...comuni ...condivisi...doppi piaceri
Questo nel senso che l'EMPATIA permette di condividere emozioni e sentimenti,sensazioni piacevoli,momenti gratificanti e/o di benessere interiore ed esteriore .
Ma,anche in questo caso,si tratta di una FUSIONE e non di una CONFUSIONE. Una sorta di LEGA ,come nei metalli...in cui variabili personali simili e non di due o più esseri umani si...sposano...per un momento per poi separarsi senza divorziare,quindi risposarsi ecc...ù
Bene,ditemi la vostra.... simpaticamente...se non...empaticamente ...
ciau raga'
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