17/05/2013, 23:26
Blissenobiarella ha scritto:
andate su internet e digitate aborto clandestino.
Dovrebbe bastare questo èer capire con cosa state avendo a che fare.
Vietando l'aborto, non si impedisce l'aborto. L'aborto non ha mai avuto niente a che fare con la legalità.
Vietando l'aborto si espongono le donne, sorelle, mogli, madri a tutto questo, se non a peggio:
Riflettete.
La strada del disastro è lastricata di buone intenzioni.
La sensibilità che mostrate nel sentirvi disturbarti da certe cose deve essere rivolta verso un'azione efficace.
Non serve a niente voler fare una cosa buona, se questo poi porta verso esiti perversi.
18/05/2013, 00:13
BlitzKrieg ha scritto:
Ho dato un'occhiata al tuo link, penso che si possa cambiare il titolo a questo thread.
Ma come ho accennato, ci saranno discussioni che si intreccerano con l'attuale topic. Infatti non c'e` differenza tra l'eutanasia infantile come e` praticata in Olanda (illegale per adesso, ma praticata senza ripercussioni) e l'aborto post nascita, oppure tra aborto post nascita e aborto a nascita parziale (legale in alcuni stati)
18/05/2013, 00:17
18/05/2013, 01:09
zakmck ha scritto:BlitzKrieg ha scritto:
Ho dato un'occhiata al tuo link, penso che si possa cambiare il titolo a questo thread.
E quindi cosa proponi come nuovo titolo?Ma come ho accennato, ci saranno discussioni che si intreccerano con l'attuale topic. Infatti non c'e` differenza tra l'eutanasia infantile come e` praticata in Olanda (illegale per adesso, ma praticata senza ripercussioni) e l'aborto post nascita, oppure tra aborto post nascita e aborto a nascita parziale (legale in alcuni stati)
Personalmente, ma e' solo una questione di termini, ritengo che la definizione corretta sia "eutanasia infantile" o "infanticidio" mentre "Aborto post nascita" e' un evidente contraddizione.
Comunque, le categorie che ho appena elencato, non hanno nulla a che vedere con il concetto di aborto, almeno per come lo si intende a norma di legge (da noi). Tra l'altro, mentre l'aborto e' legale, non mi sembra che le altre pratiche lo siano (sempre da noi).
Detto questo, ritengo che la discussione sul tema in oggetto debba proseguire nel 3D che ho indicato.
Rimane quindi da decidere quale taglio dare al 3D corrente.
18/05/2013, 01:17
Blissenobiarella ha scritto:
Blitz, qualunque siano i numeri ufficiali ti basta una nonna per sapere come stavano le cose. O le testimonianze di milioni di donne che, ancora oggi sono costrette, a ricorrere all'aborto clandestino.
18/05/2013, 01:26
18/05/2013, 10:19
18/05/2013, 10:22
BlitzKrieg ha scritto:
Assegno anti-aborto: Arriva il primo sì
Stampa.it17 Febbraio 2012
In Piemonte verrà da o un assegno "anti aborto" per 18 mesi per scongiurare almeno gli aborti compiuti a causa difficoltà economiche. Ma per la sinistra è ingiusto, anzi addirittura osceno ed umiliante
Un contributo che è già polemica, prima ancora dell’approvazione definitiva in Consiglio. La commissione Bilancio della Regione Piemonte ha dato l’ok alla creazione di un fondo per il sostegno a tutte quelle donne che rinunceranno ad abortire se la decisione presa sarà frutto di difficoltà economiche.
Il fondo, aspramente criticato dalle associazioni laiche e femminili non solo torinesi, in primis dalla «casa delle Donne» che da anni lavora sul territorio e offre servizi in materia di salute, violenza e maternità, verrà distribuito sotto forma di assegno mensile. La cifra ipotizzata è di 250 euro al mese per diciotto mesi.
I consultori A rendere possibile il via libera all’iniziativa è stata l’approvazione, in Commissione, di un emendamento alla legge finanziaria regionale presentato dal leader della componente «Progett’Azione» del Pdl, Gian Luca Vignale.
La modifica prevede il coinvolgimento dei consultori che avranno il compito di pianificare un progetto specifico, personalizzato per ogni donna. E le beneficiarie riceveranno una carta prepagata sulla quale, una volta al mese, verrà caricato il contributo. A patto, però, di essere state capaci di dimostrare che la scelta di abortire era stata valutata per ragioni di «indigenza».
«Nessuno - è il commento sul sito del Coordinamento laico nazionale - dice come faranno queste donne ad aver risolto magicamente i loro problemi dopo diciotto mesi se manca il lavoro, un sussidio dignitoso ai disoccupati, asili nido e tutta la struttura sociale che dovrebbe sostenere la famiglia».
La misura è condivisa dalla maggioranza di centrodestra Pdl-Lega Nord, ma l’approvazione definitiva avverrà soltanto dopo l’esame in Consiglio Regionale. L’emendamento è stato approvato con i voti del solo Pdl: l’opposizione di Centrosinistra e la Lega hanno chiesto che venisse esaminato dall’Aula.
Il Carroccio La Lega, del resto, ha già in mente altre modifiche. Il capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale, Mario Carossa, ha annunciato di voler rendere indispensabile un requisito per poter beneficiare dell’assegno: la residenza delle gestanti in Piemonte da almeno tre anni. Bocciata, invece, la proposta del consigliere Pd, Gianna Pentenero, che prevedeva l’istituzione di un fondo per le gestanti in difficoltà a partire dal quarto mese, rendendo così il contributo economico indipendente dalla pratica o meno dell’aborto.
Il Pd protesta anche a livello nazionale. «Le donne subiscono più di tutti le conseguenze della crisi e non hanno certo bisogno di essere ulteriormente umiliate» è stato il commento di Livia Turco. «Non ho dubbi che il Consiglio regionale respingerà questa proposta».
Fonte http://www.lastampa.it/2012/02/16/crona ... agina.html
Guai a provare a fare qualcosa, meglio un sano aborto. Ti rendi conto che non hanno nessun rispetto per la donna e naturalmente meno che mai per un bimbo da salvare... Come siamo messi male
18/05/2013, 12:29
BlitzKrieg ha scritto:
Abortire l'aborto, va bene come titolo?
18/05/2013, 14:48
BlitzKrieg ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
Blitz, qualunque siano i numeri ufficiali ti basta una nonna per sapere come stavano le cose. O le testimonianze di milioni di donne che, ancora oggi sono costrette, a ricorrere all'aborto clandestino.
La nonna lascia a desiderare, fa fatica a leggere un discorso non suo.
Come quantifichi le "milioni" di donne che ricorrono al clandestino?
18/05/2013, 18:37
Blissenobiarella ha scritto:BlitzKrieg ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
Blitz, qualunque siano i numeri ufficiali ti basta una nonna per sapere come stavano le cose. O le testimonianze di milioni di donne che, ancora oggi sono costrette, a ricorrere all'aborto clandestino.
La nonna lascia a desiderare, fa fatica a leggere un discorso non suo.
Come quantifichi le "milioni" di donne che ricorrono al clandestino?
Vittime di un sistema sociale miope e falsamente moralista soggiogata dall'ideologia cattolica e dalle ragioni pecuniarie.
Perchè una società funzioni bene, abbiamo bisogno che le famiglie siano sane. Affinchè le famiglie siano sane, abbiamo bisogno - anche e per prima cosa - che i genitori possano scegliere quando essere genitori e quando no.
Non siamo in un mondo che può sostentare ogni suo figlio. Questa è la realtà e noi abbiamo il dovere di essere realisti quando ci diamo delle leggi che devono valere per tutti. Decidere per tutti è una cosa differente dal decidere per se stessi, è ora di capirlo ragazzi.
18/05/2013, 19:57
18/05/2013, 21:28
Blissenobiarella ha scritto:
Io frequento tutti gli ambienti, anche quelli religiosi senza alcun pregiudizio. Chiacchiero con preti e testimoni di Geova, ascolto tutti con piacere e valuto le persone per quello che sono e per il valore che riconosco in essi, non per il loro credo.
Ma non è un mistero che leggi sull'aborto debbano lottare contro l'ingerenza della Chiesa nei paesi cattolici.
Così come è palese che per taluni l'ideologia cattolica è ciò si sostituisce alla carenza di spiritualità vera e che la religione diventa la morale di chi non ha la capacità di avere una morale propria.
Non credo di aver detto nulla che possa essere ragionevolmente smentito.
Una vita, non è cosa che si possa buttare via. Si può decidere di non farla venire al mondo oggi, ma non è una cosa che abbiamo il potere di distruggere. Se vogliamo discutere di economia spirituale, si può danneggiare infinitamente di più una vita facendola passare in questo mondo, che impedendoglielo.
18/05/2013, 21:30
greenwarrior ha scritto:
Premettendo che la legislazione sull' aborto pre e post nascita è piuttosto fumosa e interpretabile. Direi che il ragionamento và fatto immedesimandosi in una donna che si trova in condizioni di disagio estreme. Ogni donna incinta, per una reazione istintiva e genetica, dal momento in cui percepisce la gravidanza sente suo il bambino. Le varie situazioni che la portano alla gravidanza fanno si che questa percezione sia più o meno rapida a secondo di come è stata ingravidata. Ovvio che in caso di violenza sessuale diventa difficile o quasi impossibile per una donna sentire come propria quella vita che stà crescendo dentro di lei.
Và comunque considerato il fatto che è una vita non responsabile di ciò che è accaduto alla madre ed è per questo che serve assolutamente una regola che tuteli ogni singola situazione. Il supporto spicologico, l' aiuto tangibile delle istituzioni anche finanziario è auspicabile e inderogabile. Con la situazione attuale il rischio è che la vita possa essere considerata un fastidio e siamo già sulla buona strada vista la situazione.
Qualcosa è stato fatto anche se poco, una madre che non desidera il figlio può lasciarlo in ospedale anonimamente o affidarlo ad istituzioni idonee senza gettarlo in un cassonetto dei rifiuti. Questa discorso esula ovviamente dai casi in cui una gravidanza sia pericolosa per la vita della madre o del bimbo.
18/05/2013, 21:45
greenwarrior ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:BlitzKrieg ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
Blitz, qualunque siano i numeri ufficiali ti basta una nonna per sapere come stavano le cose. O le testimonianze di milioni di donne che, ancora oggi sono costrette, a ricorrere all'aborto clandestino.
La nonna lascia a desiderare, fa fatica a leggere un discorso non suo.
Come quantifichi le "milioni" di donne che ricorrono al clandestino?
Vittime di un sistema sociale miope e falsamente moralista soggiogata dall'ideologia cattolica e dalle ragioni pecuniarie.
Perchè una società funzioni bene, abbiamo bisogno che le famiglie siano sane. Affinchè le famiglie siano sane, abbiamo bisogno - anche e per prima cosa - che i genitori possano scegliere quando essere genitori e quando no.
Non siamo in un mondo che può sostentare ogni suo figlio. Questa è la realtà e noi abbiamo il dovere di essere realisti quando ci diamo delle leggi che devono valere per tutti. Decidere per tutti è una cosa differente dal decidere per se stessi, è ora di capirlo ragazzi.
L' ideologia cattolica è quella che permette di sopperire alla mancanza dello stato nell' aiuto alle ragazze madri o a chi non desidera portare a termine la gravidanza. Fornisce supporto morale e non solo. Ci sono istituzioni come i centri di aiuto alla vita che quotidianamente si adoperano in tal senso. Dove abito esiste una casa famiglia dove sono attualmente ospitate diverse madri e i loro figli e vengono inserite nel tessuto sociale fino a che non sono in grado di autogestirsi. Se tu frequentassi qualche volte ambienti simili, forse ti renderesti conto di come non siano tutti soggiogati dall' ideologia cattolica.che i genitori possano scegliere quando essere genitori e quando no.
Di solito è così e se mai dovesse capitare che si buca il preservativo, non vedo perchè si debba gettare una vita solo perchè non è stata pianificata.Non siamo in un mondo che può sostentare ogni suo figlio.
Piuttosto rinuncio io a loro favore e non li mando certo via.
Certe volte ho l' impressione che si facciano discorsi che ricordano vagamente idee di 70 anni fà. Se una cosa non è gradita la si elimina..... Mah !!!!!!!
Decidere per tutti è una cosa differente dal decidere per se stessi, è ora di capirlo ragazzi.