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 Oggetto del messaggio: Ultime notizie da Marte.
MessaggioInviato: 23/12/2008, 10:52 
http://notizie.alice.it/notizie/scienze ... 84030.html

Spazio/ Anticamente su Marte c'erano ambienti umidi abitabili

Roma, 18 dic. (Apcom) - Arriva ulteriore conferma che un tempo su Marte c'era l'acqua e che sul pianeta esistevano molto probabilmente le condizioni ambientali adatte per ospitare forme di vita. A portare nuove evidenze che su Marte un tempo scorreva l'acqua, è stato lo spettrometro che si trova a bordo della sonda orbitante Mars Reconnaissance e i suoi nuovi dati, studiando i quali Bethany Ehlmann e colleghi della Brown University, Providence hanno scoperto la presenza di carbonati nella regione marziana Nili Fossae. I minerali, secondo lo studio pubblicato su Science, si trovano su rocce vulcaniche che sono state probabilmente bagnate da acque con un pH relativamente neutro.

Sebbene Marte abbia avuto gli ingredienti base per la formazione dei carbonati e cioè acqua, basalto e un' atmosfera con anidride carbonica , gli scienziati non erano stati in grado di trovare, prima d'ora, grandi quantità di questi minerali sul pianeta rosso. Una delle spiegazioni, potrebbe essere che acque troppo acide scioglievano i carbonati, oppure, ne impedivano addirittura la loro formazione. Si pensa che questo sia avvenuto durante l'Esperiano, l'età geologica intermedia di Marte che si estende da 3500 a 1800 milioni di anni fa, caratterizzata dalla formazione di pianure laviche particolarmente estese, un epoca in cui le precipitazioni acide erano molto comuni.

I nuovi carbonati, quelli appena scoperti in una zona rocciosa di dieci chilometri quadrati, sono accompagnati da materiale argilloso, un ulteriore conferma che le acque locali erano neutre o, al massimo alcaline, nel momento in cui si sono formati questi minerali. Gli autori dello studio pensano che anticamente Marte ospitasse una grande varietà di ambienti umidi in cui il grado di acidità delle acque variava molto di zona in zona. "Questa diversità - commentano gli scienziati - si sposa bene conla possibilità che, in passato, su Marte potevano esserci ambienti abitabili".



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MessaggioInviato: 23/12/2008, 10:55 
Scoperta su Marte una zona più favorevole alla vita

E' la «Fossa del Nilo», ricca di carbonati e altri minerali legati alla presenza dell’acqua

MILANO - Su Marte hanno trovato una regione «più ospitale» e quindi più favorevole alla vita. Gli occhi elettronici della sonda Mars Reconnaissance Orbiter della Nasa in orbita attorno al Pianeta Rosso hanno identificato un’area dal nome suggestivo «Fossa del Nilo» ricca di carbonati e altri minerali legati alla presenza dell’acqua. Insieme dimostrano come la caratteristiche geologiche della zona fossero 3,5 miliardi di anni fa meno acide rispetto ad altri luoghi e quindi più favorevoli ai processi biologici. Materiali analoghi erano stati rinvenuti solo occasionalmente e in quantità minime in altre zone mentre ora costituiscono la base geologica delle rocce.

LA FOSSA DEL NILO - La Fossa del Nilo è un’articolata formazione lunga 666 chilometri all’estremità del bacino di Iside, una vasta area di 1500 chilometri di diametro. Nelle prime epoche della sua vita Marte possedeva una spessa atmosfera di anidride carbonica che intrappolava il calore e rendeva l’ambiente marziano molto simile a quello della Terra nelle prime epoche della sua evoluzione. Per questo gli scienziati ritengono che sul Pianeta Rosso in quelle condizioni dovrebbe essersi sviluppata la vita almeno nelle forme unicellulari. Ed è quello che si va cercando con le spedizioni spaziali della Nasa. Buona parte dei componenti dell’anidride carbonica atmosferica delle origini si dovrebbe ritrovare nel suolo per effetto della deposizione. Ma non è questo il caso. «Anche se non abbiamo trovato i tipi di carbonati che possono essere precipitati dall’antica atmosfera – spiega Bethany Ehlmann della Brown University di Providence che ha presentato il risultato al congresso della società geologica americana - abbiamo raccolto la prova che non tutta la superficie marziana aveva subito un’acidificazione attraverso le piogge 3,5 miliardi di anni fa come era stato ipotizzato. Noi abbiamo individuato almeno una regione che era potenzialmente più ospitale alla vita rispetto al resto del globo».



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