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MessaggioInviato: 02/06/2013, 17:32 
La creazione della nuova figura definita "EXE2", che si occupa, dal 2011, del cosiddetto "traffico sconosciuto", manleva da ogni responsabilità civile e penale il controllore di volo civile, il quale non se ne deve semplicemente più occupare. In questo modo gli aerei impegnati nella guerra climatica possono operare senza alcuna interferenza da parte del sindacato controllori di volo che, infatti, dall'aprile 2011, non hanno più affrontato la questione. Né lo hanno più fatto le autorità ENAV ed ENAC.


Ultima modifica di Lukas il 02/06/2013, 17:33, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 02/06/2013, 19:06 
Armi ambientali per distruggere la vita ? Anche la loro quindi.......



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MessaggioInviato: 02/06/2013, 19:42 
Le correnti a getto: viene confermata la loro deviazione

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Ci sono alcuni buffi personaggi della disinformazione che, allorquando si presentano per affrontare il tema della geoingegneria clandestina, meglio conosciuta con l'espressione “scie chimiche”, nel negare un'evidenza ormai sotto gli occhi di tutti, affermano: “Non ci sono prove dell'esistenza del fenomeno e d'altronde noi abbiamo eseguito le analisi delle scie di condensa ed abbiamo visto che il prodotto della combustione del carburante aeronautico è semplicemente acqua”.

Questi individui, con arroganza mista a superficialità, vengono spacciati al pubblico come esperti. È il caso di ClassMeteo TV, il cui palinsesto ha visto ripetute partecipazioni dell'illustre (si fa per dire...) Simone Angioni, chimico presso l'Università di Pavia ed esponente del famigerato C.I.C.A.P. Sono contenitori volti ad ingannare, come ovvio. È per questo che è nata la televisione...

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Ci si potrebbe attendere che talune affermazioni siano il frutto di sviste, ma non è così, giacché anche gli altri pervicaci negazionisti (uno fra tutti LefouReloaded, al secolo Romeo Gentile) sono usi ad asserire che l'analisi delle loro scie di condensazione (1) mostrano solo acqua (2), nient'altro che acqua! Ma com'è possibile? Sarà piuttosto il contrario, visto che un velivolo A-330 inquina quanto 800 autoveicoli Euro 3. Eppure costoro insistono imperterriti, tanto sanno che il loro pubblico (la maggioranza, ahinoi) è abbastanza stupido da credere a queste fandonie.

Vogliamo vedere, invece, quali sono i prodotti della combustione del kerosene per aviogetti? Ecco di seguito un breve ma esauriente elenco.

Freon 11, Freon 12, Methyl Bromide, Dichloromethane, cis-l,2-Dichloroethylene, 1,1,1-Trichloroethane, Carbon Tetrachloride, Benzene, Trichloroethylene, Toluene, Tetrachloroethene, Ethylbenzene, m,p-Xylene, o-Xylene, Styrene, 1,3,5-Trimethylbenzene, 1,2,4-Trimethylbenzene, o-Dichlorobenzene, Formaldehyde, Acetaldehyde, Acrolein, Acetone, Propinaldehyde, Crotonaldehyde, Isobutylaldehyde, Methyl Ethyl Ketone, Benzaldehyde, Veraldehyde, Hexanaldehyde, Ethyl Alcohol, Acetone, Isopropyl Alcohol, Methyl Ethyl Ketone, Butane, Isopentane, Pentane, Hexane, Butyl Alcohol, Methyl Isobutyl Ketone, n,n-Dimethyl Acetamide, Dimethyl Disulfide, m-Cresol, 4-Ethyl Toulene, n-Heptaldehyde, Octanal, 1,4-Dioxane, Methyl Phenyl Ketone, Vinyl Acetate, Heptane, Phenol, Octane, Anthracene, Dimethylnapthalene(isomers), Flouranthene, 1-methylnaphthalene, 2-methylnaphthalene, Naphthalene, Phenanthrene, Pyrene, Benzo(a)pyrene, 1-nitropyrene, 1,8-dinitropyrene, 1,3-Butadiene, sulfites, nitrites, nitrogen oxide, nitrogen monoxide, nitrogen dioxide, nitrogen trioxide, nitric acid, sulfur oxides, sulfur dioxide, sulfuric acid, urea, ammonia, carbon monoxide, ozone, particulate matter (PM10, PM2.5).

Qualcuno di voi ora penserà che tutto questo ben di Dio non può minimamente arrecar danno, poiché gli aerei volano alti. Peccato che migliaia di velivoli sono attualmente impegnati in operazioni di bassa quota, definite con dicitura tecnica "inseminazione igroscopica delle nubi". Non dimentichiamo, inoltre, che in questa sede si è voluto affrontare solo il tema della combustione e non si è intenzionalmente tenuto conto della miriade di altri elementi chimici e biologici impiegati nelle operazioni clandestine di aerosol.

Quali sono le conseguenze sulla salute?

APNEA
ASMA
TUMORI CEREBRALI
TUMORI
CONGIUNTIVITE
TOSSE
ALTERAZIONI NELLA PERCEZIONE
SONNOLENZA
DISPNEA
CEFALEA
ALTERAZIONI DELL'EQUILIBRIO BIOELETTRICO DELL'ENCEFALO
ENFISEMA
EPISTASSI
ALLUCINAZIONI
PROBLEMI CARDIACI
MALATTIA DI HODGKIN
DANNI AL FEGATO
LACRIMAZIONE
DANNI AI POLMONI
LINFOMI
DEPRESSIONE
DEBOLEZZA MUSCOLARE
MUTAZIONI GENETICHE
LEUCEMIA
RINITE CRONICA
NAUSEA
VOMITO
IRRITAZIONI AGLI OCCHI ED ALLA PELLE
AFFANNO

(1) Il prelievo in quota cui fanno riferimento i disinformatori di regime è una farsa architettata con lo scopo di chiudere l'annosa “questione scie chimiche” e lo abbiamo dimostrato in questo articolo.

(2) Mantenendo la proporzione H2O/kerosene, un velivolo moderno emette circa 0.006 litri di H2O in un metro lineare (0.003 per motore). Quantità chiaramente esigua. Maggiori dettagli in questo studio del fisico Corrado Penna.

PREVISIONI METEO

Nel mese di marzo 2010, con l'articolo "Frozen", affrontando il tema delle correnti a getto, scrivevamo profeticamente: “Assistiamo ad una deleteria sinergia tra fenomeni naturali (di cui alcuni non circoscritti al nostro pianeta) e fenomeni artificiali (H.A.A.R.P. e scie chimiche) le cui implicazioni non sono facilmente valutabili nel breve periodo. Pare, però, che dobbiamo attenderci ulteriori inasprimenti delle situazioni climatiche, con varie ripercussioni sugli equilibri dei biomi, sull'economia, sui flussi demografici, sulle dinamiche geo-politiche. Il tutto potrebbe culminare nei prossimi anni, tra il 2012 ed il 2013, periodo per il quale è prevista un'intensificazione dell'attività solare dopo molti anni di quiescenza. Tale potente attività potrebbe essere ancora più dannosa, se si ricorda che la magnetosfera è stata in questi ultimi anni deteriorata”.

Esattamente tre anni dopo anche i media manistream devono ammettere che qualcosa di aberrante sta accadendo, evidenziando come un'anomala biforcazione della corrente a getto polare (polar jetstream), ha indotto variazioni cliamtiche estreme, con temperature glaciali nel Nord Europa e terribile calura nel Maghreb. Anche in tempi più recenti ci eravamo occupati di correnti a getto e guerra climatica, per cui rimandiamo agli articoli pubblicati su questo blog: qui, qui e qui.

A proposito della manipolazione delle correnti a getto, lo scienziato statunitense Broocks Agnew afferma: “H.A.A.R.P. non influisce sulle correnti a getto direttamente, ma in modo indiretto. Se la ionosfera si espande nello spazio, la stratosfera sottostante ad essa deve modificarsi per colmare quel vuoto e, modificandosi, devia il corso delle correnti a getto di migliaia di chilometri, alterando gli spostamenti dell'umidità nell'atmosfera”.

Un inusuale campo di alta pressione si trova attualmente nel bel mezzo dell'Oceano Atlantico. Ciò implica il prolungarsi della situazione meteo alla quale abbiamo assistito in queste ultime settimane, con temperature più fredde rispetto alla media stagionale, soprattutto nelle regioni settentrionali del paese. Per il giorno 3 aprile si prevede un ulteriore inasprimento delle condizioni, limitato al Sud e Centro Italia, con la possibilità di violenti nubifragi, venti forti e calo improvviso delle temperature. Il Nord Italia dovrebbe uscire indenne dal passaggio di questa ennesima perturbazione atlantica, ma in questo contesto non sarà difficile osservare operazioni clandestine di aerosol, con uso di elementi persistenti nelle zone di confine all'estremo nord del fronte perturbato, utili alla deviazione del medesimo. L'area ciclonica tenderà così a scorrere verso l'Est europeo, mentre i quadranti settentrionali saranno contraddistinti, almeno sino al 7 aprile, da cieli opachi, spesso coperti artificialmente da un'impenetrabile coltre bianca. Qualora si dovessero avere delle schiarite, si potranno scorgere velivoli rilasciare scie di tipo evanescente a bassa quota, nell'ambito del consueto programma di mantenimento elettroconduttivo ed igroscopico del medium atmosferico.

Le nubi che non ci sono più

La guerra climatica in pillole

Articolo originale commentato dai lettori dove si può proporre un proprio commento.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

Autore: Straker

Fonte: tankerenemymeteo.blogspot.com"

Source: Le correnti a getto: viene con...deviazione - IL CONTE ROVESCIO


Ultima modifica di Wolframio il 02/06/2013, 19:43, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/06/2013, 19:57 
Fil rouge: segnalazioni di aprile 2013

Segnaliamo un articolo pubblicato dalla rivista “Rinascita” sul numero del 9 marzo 2013 (pagiina 14). “Un crimine globale: la guerra climatica” a firma di Michael Picasso, è un pezzo caustico e risentito dove è denunciata la Geoingegneria assassina, intesa come incarnazione di un sistema ipocrita e nefasto. Riportiamo un passaggio dell’editoriale che ben ne esprime la vis folgorante: “Joe Fallisi, il noto tenore ed attivista, sostiene correttamente che in questa fase abbiamo ormai abbiamo superato la politica spettacolo per entrare di diritto e di fatto in quella degli spettri: la realtà viene negata con l’ausilio di tutto l’armamentario ‘democratico’ di guerriglia o guerra (disinformazione, trolls, pressioni economiche e giudiziarie, anatemi politico-sociali, delegittimazione nonché violenza privata fino alla strage)”. Il testo è un’analisi affilata non tanto delle operazioni chimico-biologiche, quanto dell’inestricabile rete di collusioni e coperture che rendono possibile ed impunito un misfatto così mostruoso.
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E’ un misfatto le cui conseguenze sono sempre più devastanti: il sito governativo australiano di meteorologia ha riferito il 30 marzo scorso che in un’area al di sopra dell’India è stata rilevata un’anomalia ionosferica… Come volevasi dimostrare. Gli scienziati australiani brancolano, anzi fingono di brancolare nel buio. In che cosa consista tale aberrazione non è chiaro: pare si tratti di uno strappo nella sfera di plasma. Sembra che siano state registrate anche irregolarità gravitazionali. Ricordiamo en passant che l’interazione gravitazionale, fra le quattro conosciute, è la più enigmatica, non solo perché, a differenza delle altre forze, si ritiene che non sia mediata da particelle (i gravitoni non sono mai stati individuati), ma anche giacché più debole di quanto ci si attenderebbe. Infatti taluni scienziati hanno ipotizzato che gran parte della gravità sia annidata in altre dimensioni, mentre nella nostra ne emergerebbe solo un residuo. I fenomeni non saranno correlati agli arcinoti interventi dei sistemi H.A.A.R.P. o addirittura ad armi esotiche in grado di influire sul continuum spazio-temporale?

Se possibile, ancora più sinistri di questa anomalia, sono i forti boati che continuano a squassare varie località degli Stati Uniti. Come sempre, ne dà conto l’investigatrice Linda Moulton Howe che riporta l’ipotesi di un ingegnere elettronico in pensione. L’esperto spiega: “Le detonazioni provengono dalla Terra stessa. Profondi cambiamenti all'interno del nucleo causano vibrazioni della litosfera che le riverbera come fosse un diffusore fino alla ionosfera da cui le onde sonore sono deflesse come frequenze udibili. Queste vibrazioni sono all’origine pure dei sink holes”. E’ uno scenario che ricorda la pellicola “The core”. Mistero risolto? Forse. Fatto sta che anche lo scienziato statunitense Broocks Agnew chiama in causa la ionosfera, collegandola alle correnti a getto. Egli puntualizza: “H.A.A.R.P. non influisce sulle correnti a getto direttamente, ma in modo indiretto. Se la ionosfera si espande nello spazio, la stratosfera sottostante ad essa tende a modificarsi per colmare quel vuoto e, modificandosi, devia il corso delle jet streams di migliaia di chilometri. Così si alterano gli spostamenti delle correnti umide nell'atmosfera”.

Il sito “Tanker enemy meteo” continua le ricerche in ordine alla deviazione ed alla scissione della corrente a getto, connettendo tali eventi agli estremi climatici che stanno sconvolgendo il globo. La testata “Dailymail” ha confermato quanto era stato acquisito già tre anni addietro: la jet stream si è diramata, inducendo variazioni atmosferiche eccezionali, con temperature artiche nel Nord Europa e terribile calura nel Maghreb.

Source: Fil rouge: segnalazioni di aprile 2013 - TGCOMa



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L'Evento

Marcianò: vi spiego perchè il cielo non è più blu
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sabato, 1 giugno 2013, 14:15

di simone alex sartini

Dopo aver trattato il problema delle scie chimiche http://www.lagazzettadelserchio.it/l-evento/2013/04/il-cielo-non-e-piu-azzurro-come-una-volta-per-colpa-delle-scie-chimiche/ e visto l’interesse dimostrato verso l’ argomento, Rosario Marcianò ha rilasciato una breve ma interessante intervista. Rosario Marcianò è uno dei migliori esperti nel fenomeno delle Scie Chimiche.

“Non amo molto parlare di me stesso e d’altronde la mia esperienza sul web non era nata per affrontare questo problema; me ne sarei volentieri tenuto fuori. Nel 2005, mio fratello ed io, notammo per la prima volta questo fenomeno verificarsi sopra il nostro quartiere di Sanremo, pur non conoscendo assolutamente quali potevano essere i motivi per cui fosse così palese osservare delle scie che ricoprivano tutto il cielo fino ad oscurare il sole. Il cielo azzurro e blu diventava bianco. Aldilà della mia antica passione che ho per l’aeronautica, mi accorsi subito, quel giorno di marzo del 2005, che c’era qualcosa che non andava: non avevo mai visto nessun aereo in documentari, enciclopedie e fotografie rilasciare delle scie né effimere né persistenti. Fu difficile pensare che fosse un fenomeno naturale: iniziai la mia ricerca andando per tentativi sul web e trovai che già altri si occupavano del problema. Scoprii che il fenomeno era conosciuto con il termine “scie chimiche” mutuato dall’inglese "chemtrails". Ciò per distinguerle dal fenomeno rarissimo delle scie di condensazione (contrails). La guerra climatica in corso è però più correttamente definibile Geoingegneria clandestina, in quanto si adatta perfettamente a quelli che sono i progetti di alcuni scienziati sulla modifica climatica attraverso la dispersione di particolato di alluminio, bario, solfuri etc. tramite aerei e palloni aerostatici. Iniziammo quindi ad approfondire la questione e nel 2006 decidemmo di aprire il blog tankerenemy.com, attraverso cui non facciamo altro che descrivere questi fenomeni, pubblicare articoli, nostri studi e ricerche empiriche nonché scientifiche su quello che non è assolutamente un evento naturale. Le scie di condensazione sono, infatti, un fenomeno rarissimo. Esse si formano in talune circostanze laddove sono coesistenti alcuni parametri fisici: quota di volo ulteriore ad 8.000 metri di quota, umidità relativa vicina o superiore al 70%, temperatura inferiore a 40° Celsius sotto lo zero. Se tutti questi parametri non coincidono, le scie di condensazione non si possono formare. La condensazione è quel fenomeno che può verificarsi quando i gas, estremamente caldi, che fuoriescono dai jetfan dei velivoli a reazione, entrano in contatto con l’aria fredda e umida: questo fenomeno, laddove si verifichi, mostrerà al limite una scia di condensazione evanescente (non persistente), di una durata massima da pochi secondi ad un minuto. E’ quindi inverosimile osservare scie, spacciate per contrails, lunghe anche 800 chilometri!. La N.A.S.A., ente gestito dal Pentagono, spiega che le scie possono persistere anche per ore o addirittura giorni, però non spiega come ciò sia concretamente possibile: non può spiegarlo perché fisicamente il fenomeno della persistenza non può verificarsi. Per una scia di condensazione persistente, dovremmo considerare una sovrassaturazione sul ghiaccio, ovvero un quantitativo di umidità relativa crescente (150% ed oltre), il che è inconcepibile ad alta quota, laddove l’aria è sempre molto secca. Non è quindi realistico ipotizzare un’ umidità relativa (UR) continuamente crescente, che permetta l’espansione di una scia.

Come accennavo, in quota, soprattutto sopra i 9.000 metri, l’umidità atmosferica è molto bassa; solitamente si arriva a valori prossimi allo 0 %. In quelle condizioni, anche con temperature di 50° Celsius sotto lo 0 termico, le scie di condensazione non possono formarsi. Eppure ci dicono che sono contrails…”

In valle del Serchio (LUCCA), nella scorsa estate, un’ alta pressione anomala è durata 3 mesi, il cielo non era mai azzurro ma pallido.

Il blu è uno dei colori dello spettro che l'uomo riesce a vedere. È uno dei tre colori primari, insieme al giallo ed al rosso. Ha la lunghezza d' onda più breve tra tutti i colori (circa 470 nanometri). Il blu è un colore comune. È il colore del cielo e di una grande quantità d' acqua. Il cielo appare blu perchè le molecole di gas che compongono l'atmosfera, tendono a riflettere solo la luce blu che ha lunghezza d' onda minore, mentre le lunghezze d' onda maggiori tendono a passare oltre senza essere riflesse. L' acqua appare blu perchè la luce rossa è assorbita da essa.

….perché il cielo è bianco?

Perché la luce solare viene riflessa dalle microparticelle di metalli (diffusi con le chemtrails) presenti in atmosfera. Nella risposta al cielo blu abbiamo la spiegazione del cielo bianco. Le lunghezze d' onda maggiore non passano senza essere riflesse (così come dovrebbe accadere in un' atmosfera non inquinata), ma vengono intercettate dai metalli riflettenti e quindi la luce del sole, che a noi appare bianca, determina il nuovo colore del cielo: bianco, appunto. Questa è un' altra dimostrazione dell'inquinamento da nanoparticolato di metalli neurotossici della nostra atmosfera. Le analisi, a quanto si vede, non servono, perché è la fisica a fornirci la spiegazione e, ciliegina sulla torta, ce lo conferma anche un meteorologo, il quale, con serafica innocenza, ci sbatte la verità in faccia con lo scartafaccio "Clima: areosol di solfati contro il riscaldamento globale? No, renderebbero il cielo sempre tutto bianco!". L' esimio meteorologo si prende gioco del lettore oppure è così carente di neuroni da non rendersi conto di mettersi da solo nell'angolo?. Forse entrambe le cose. Giustamente un lettore commenta: "Questo è un tipico esempio del bispensiero descritto da Orwell in 1984. Il cielo è quasi costantemente di un bianco orribile, decolorato così dall’ espansione delle scie. Eppure, qui si scrive - affinchè il nostro cielo rimanga sempre blu - Trovo la cosa in qualche modo affascinante, seppur anche inquietante". Il cielo appare pallido per la presenza di particolato elettroconduttivo e biossido di zolfo in atmosfera: la luce solare viene riflessa dalle microparticelle di metalli (diffusi con le chemtrails) presenti in atmosfera. Nella risposta al cielo blu abbiamo la spiegazione del cielo bianco. Le lunghezze d' onda maggiore non passano senza essere riflesse (così come dovrebbe accadere in un' atmosfera non inquinata), ma vengono intercettate dai metalli riflettenti e quindi la luce del sole, che a noi appare bianca, determina il nuovo colore del cielo: bianco, appunto. http://tankerenemymeteo.blogspot.it/2012/06/perche-il-cielo-e-bianco.html

Molti contadini hanno raccontato di vedere la mattina “luccicare” le piante, come spiega questo fenomeno?

Le piante “luccicano” per la presenza di polimeri e quarzo. Sono tra gli elementi rilasciati da aerei militari a bassa quota, usati nella guerra ambientale volta alla riduzione dell'umidità atmosferica ed alla ottimizzazione delle trasmissioni radar-satellitari. http://www.tankerenemy.com/2011/09/un-libro-sulle-strategie-militari.html

La mattina si vedeva una foschia “giallognola”, è un fenomeno naturale o la conseguenza delle scie chimiche?

Biossido di zolfo, massima conseguenza della combustione aerea a bassa quota. http://tankerenemymeteo.blogspot.it/search?q=nebbie+da+biossido

Alcuni cani Husky si sono rifiutati di giocare con la neve, a cosa è dovuta questa cosa?

Batteri nella neve (escherichia coli e pseudomonas aeruginosa), usati nella stimolazione delle nevicate a temperature superiori ai 3 gradi celsius sopra lo zero.

Chi è il mandante di questa guerra climatica e per quale motivo?

Le Nazioni Unite. Eugenetica, scopi militari, farmaceutici, ogm etc.

La valle del Serchio (Mediavalle e Garfagnana) è interessata particolarmente dal fenomeno delle scie chimiche o gli aerosol vengono fatti a caso?

Tutto dipende dal flusso delle perturbazioni, che vengono deviate o distrutte per scopi in primis militari. http://www.tankerenemy.com/2011/09/un-libro-sulle-strategie-militari.html

Quest’ anno ha piovuto molto: c’è stata una diminuzione del fenomeno delle scie chimiche?

No, ciò dipende dal rallentamento della Corrente del Golfo e dallo spostamento della corrente a getto polare. Quest' ultima si è spostata a causa dei riscaldatori ionosferici come H.A.A.R.P. http://www.tankerenemy.com/2010/12/paradossi-climatici-artificiali-il.html

Quali sono gli effetti delle scie chimiche sulla popolazione?

Malattie neurodegenerative come Alzheimer, Parkinson, SLA etc. malattie respiratorie, tumori al polmone, fegato, reni, diarrea, dolori muscolari, infarto, ictus... http://www.tanker-enemy.com/PDF/La-guerra-climatica-in-pillole.pdf

Esistono prodotti naturali per disintossicarsi dagli aerosol delle scie chimiche?

Alga spirulina, zeolite, zolfo organico, ultratione, coriandolo, prodotti acquistabili in erboristeria.

Secondo lei le persone cominciano a prendere coscienza di queste cose o sono sempre inconsapevoli?

C' è una piccola fetta di nuova consapevolezza, ma siamo ancora troppo pochi e questo a causa della disinformazione dei media mainstream e del cover up governativi.

Alcuni comuni hanno fatto delle mozioni in merito alle scie chimiche: quali sono i risultati?

Zero, le istituzioni governative ignorano perché conniventi.

Le persone recepiscono il messaggio pur non conoscendo il problema e i fatti?

Non è facile, giacché le persone sono manipolate attraverso i messaggi subliminali nei media ed attraverso la disinformazione propagandata in format appositi.

Solitamente si usa associare le scie chimiche al fenomeno degli UFO, in modo da confondere le acque e denigrare l’argomento.

I due fenomeni sono distinti, ma associabili, poiché se si notano sfere intorno alle scie è perché "qualcuno" osserva e monitora l' avvelenamento del nostro pianeta.

Alcune persone asseriscono che nelle scie chimiche ci sono prodotti che "ipnotizzano e sopiscono" la popolazione.

Alcuni studi hanno riportato la ricaduta di sostanze psicotrope.

Secondo lei come mai i comitati e le associazioni ambientaliste, famose per mille battaglie contro l'inquinamento, non prendono a cuore questa battaglia contro le scie chimiche?

Per il semplice motivo che sono organismi creati dal sistema. Ad esempio... il WWF fu creato dal principe consorte d' Inghilterra.

Lei si definisce un rivoluzionario, un visionario o uno studioso?

Un oppositore del regime.

Quello che afferma in questa intervista è molto allarmante: ha mai avuto dubbi sulla veridicità delle notizie e degli studi effettuati sulle scie chimiche e i loro effetti sulla popolazione e sul clima?

No, nessuno. D' altronde è tutto provato e dimostrabile in qualsiasi momento.

Source: Marcianò: vi spiego perchè i...blu » La Gazzetta del Serchio



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MessaggioInviato: 04/06/2013, 08:58 
Scie Chimiche in Italia, il paese piu' irrorato d'Europa, accordo USA ITALIA sul clima.


SCARICA IL PDF DELL'ACCORDO TRA USA E ITALIA PER L'IRRORAZIONE NEI CIELI DI SOSTANZE CANCEROGONE ; http://it.scribd.com/doc/9381320/Piano- ... -sul-Clima

Il nome "scie chimiche" è la traduzione del termine chemtrails, coniato per la prima volta nel 1996, anno in cui, in Canada, si ebbero i primi avvistamenti delle medesime. Le scie chimiche vengono definite tali per il semplice motivo che non sono scie di condensazione (contrails), ma sono generate artificialmente, a quote e condizioni di temperatura ed umidità non idonee alla formazione delle scie di condensa tipiche.
Le scie di condensa, infatti, si formano a quote superiori ai 9.000 metri, valori di umidità superiori al 72% e temperature inferiori a -41° Celsius.

I governi ed i i militari hanno eseguito sperimentazioni su aree popolate, sin dalla fine degli anni quaranta e su questo è stata raccolta una documentazione impressionante. Con incredibile disprezzo della vita umana, i governi di ieri ed oggi hanno compiuto e compiono tuttora esperimenti su cittadini inermi ed inconsapevoli.

Nel 2003, l'Italia ha stipulato un accordo di collaborazione con gli Stati Uniti denominato "Cooperazione Italia-USA su Scienza e Tecnologia dei cambiamenti climatici". Questo accordo, ufficialmente è volto allo studio dei fenomeni atmosferici, ma in realtà, come si deduce dai vari paragrafi del documento, implica la diffusione di sostanze chimiche dannose in atmosfera, tramite aerei opportunamente attrezzati, per verificare gli effetti delle stesse sulla biosfera.

Abbiamo reperito decine di brevetti, acquistati in seguito dalla N.A.S.A. e da altri organismi statunitensi che permettono la modificazione dei fenomeni meteorologi attraverso il cospargimento aereo di elementi chimici come alluminio, zolfo, titanato di bario, torio radioattivo, rame, selenio, manganese, quarzo, silicio.

L'irrorazione di tonnellate di particolato in bassa ed alta atmosfera in vaste aree del mondo sta modificando in modo irreparabile gli equilibri climatici e biologici e, seppure queste operazioni di aerosol vengano spacciate per tentativi di mitigare l'effetto serra, esse invece, sortiscono l'effetto contrario. E' infatti dimostrato che la barriera artificiale creata tramite le "scie chimiche", oltre ad impedire il passaggio della luce solare necessaria per la vita sulla terra, imprigiona il calore negli strati bassi dell'atmosfera, con un conseguente aumento delle temperature. Non dimentichiamo inoltre che il lungo periodo di siccità che affliggerà varie parti del mondo è senza dubbio causato dalla massiccia diffusione di bario in atmosfera.

Se veramente tali operazioni di aerosol fossero mirate a mitigare l'effetto serra, per quale motivo, aerei cisterna KC-135 volano bassi nelle ore notturne?

SCARICA IL PDF DELL'ACCORDO TRA USA E ITALIA PER L'IRRORAZIONE NEI CIELI DI SOSTANZE CANCEROGONE ; http://it.scribd.com/doc/9381320/Piano- ... -sul-Clima

TANKER ENEMY, VISITATE IL SITO; http://www.tankerenemy.com/

SCIE CHIMICHE E CONTROLLO MENTALE ; http://www.youtube.com/watch?v=3AcYN6NO8fY

Aggiornamento

Le prime testimonianze della presenza di strane scie bianche nel cielo risalgono al 1996 in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini americani. Questo non significa che il fenomeno sia iniziato precisamente in quell’anno: molto probabilmente la sperimentazione ha avuto inizio diversi anni prima ma in maniera non troppo evidente. Successivamente, con l’intensificarsi della quantità delle scie anomale, alcune persone hanno iniziato ad accorgersi dello strano fenomeno e a documentarlo. Le prime foto che testimoniano la presenza di strane scie nel cielo sono state scattate a Las Vegas il 10 gennaio 1996, seguite da diverse segnalazioni provenienti da altre città statunitensi. Successivamente, anche altri Paesi hanno iniziato a segnalare la presenza di queste scie nei loro cieli: Canada, Nuova Zelanda, Australia, Messico, Haiti, Porto Rico, Cambogia, Bahamas, Sud Africa, Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svezia, Scozia e Italia. Singolare è il caso della Croazia che ha visto queste scie per la prima volta il giorno successivo alla domanda formale di adesione alla Nato.

Le scie segnalate, molto diverse dalle scie di condensazione, si incrociavano tra loro a forma di “X” o “#” creando nel cielo veri e propri reticolati e rimanevano sospese nell’aria per ore e ore espandendosi a dismisura e senza dissolversi completamente. Secondo queste prime testimonianze, le scie anomale erano il risultato del passaggio di aerei bianchi e senza insegna, avvistati anche in spazi aerei non adibiti al traffico civile.

La prima protesta ufficiale contro questo fenomeno è arrivata dal Canada nel 1998 quando, in seguito ad una notevole presenza di scie anomale sopra la cittadina di Espanola, gli abitanti incominciarono ad accusare problemi di salute come: letargia, forti dolori alle giunture, perdita di memoria a breve termine, disturbi alle vie respiratorie, sintomi da depressione e sintomi simili a quelli influenzali. Le lamentele furono ignorate dal Governo dell’Ontario e così alcuni cittadini, prelevarono campioni di acqua e neve dalla propria terra e commissionarono analisi di laboratorio a proprio carico. Dall’esame dei campioni prelevati risultò che essi contenevano una quantità di particolato di alluminio venti volte superiore al limite indicato per l’acqua potabile. Con le analisi di laboratorio alla mano, si ricorse quindi ad una petizione presentata al Parlamento del Governo Canadese ad Ottawa, nella quale i cittadini chiedevano chiarimenti sulla natura del fenomeno e soprattutto esigevano che cessassero le irrorazioni chimiche sopra di loro. Dopo 45 giorni il Governo canadese rispose di non essere coinvolto in tali operazioni e che l’aviazione militare non aveva concesso permessi ad altri paesi di sorvolare il territorio Canadese a tale fine.

Sempre in Canada, ad Edmonton (in Alberta), dopo la comparsa di numerose scie bianche cominciarono a morire le piante di una vasta area che in breve tempo divenne arida. Ad un’analisi chimica del terreno, risultò che la sua conduttività era sette volte superiore alla norma e questo a causa della percentuale altissima di bario e alluminio. In altre zone saturate dalle scie, fra le sostanze rinvenute si riscontrano oltre ad alluminio e bario anche titanio, bromuro e batteri.

Di fronte alle insistenti pressioni di numerosi cittadini americani allarmati da queste anomalie nel cielo e dai risultati delle analisi di laboratorio effettuate, le autorità americane interpellate (EPA, NASA, FAA, NOAA) affermano tutt’oggi, senza portare prove concrete, che non vi è alcunché di anomalo in queste singolari scie e che si tratta di semplici scie di condensazione formate da vapore acqueo.

Nel 2001, però, lo stesso governo americano parla di “chemtrails” in un documento ufficiale. Viene presentata una proposta di legge [HR 2779] per chiedere il bando delle armi nello spazio, firmata dal democratico Dennis J. Kucinich, e sottoposta all’esame di tre commissioni (scientifica, esercito, relazioni internazionali) della House of the Representatives degli USA (l’equivalente della nostra Camera dei Deputati): lo Space Preservation Act .

In questo testo, e per la prima volta in un documento ufficiale, appare il termine chemtrails. Esse vengono definite come una tipologia di arma e vengono menzionate nella sezione “armi esotiche” insieme ad altri voci quali: armi al plasma, elettromagnetiche, soniche, ultrasoniche, psicotroniche, sistemi ULF (ultra low frequency) ad alta quota, sistemi di armi laser, armi biologiche e ambientali.

Lo Space Preservation Act 2001 non viene approvato. L’anno successivo viene approvato lo Space Preservaction Act 2002: il capitolo riguardante le “armi esotiche”, e quindi la voce sulle chemtrails, non compare.

In Italia si inizia a parlare del fenomeno chemtrails grazie alla rivista Nexus. Le prime testimonianze arrivano nel 1999 dalla provincia di Rovigo e dal padovano ma col passare del tempo si è iniziato ad osservare scie chimiche da ogni parte della penisola. La loro presenza nei nostri cieli è stata particolarmente intensa nel 2003, anno in cui si è registrata una grande siccità e un’estate particolarmente calda.

Verso la fine del 2006 si è assistito ad una massiccia irrorazione mai vista prima: per settimane, senza nemmeno un giorno di sosta, scie chimiche e passaggi di aerei a centinaia e centinaia, con un impressionante intensità in alcuni giorni.

I primi cinque mesi del 2007 si sono stati caratterizzati dalla presenza quasi giornaliera delle scie chimiche nel cielo. In alcuni giorni la loro presenza è stata particolarmente “discreta”: alte, non particolarmente lunghe, poco persistenti, in spazi aerei “abituali”. In altri giorni, invece, il loro utilizzo è stato spudoratamente evidente: basse, lunghe da orizzonte a orizzonte, persistenti nell’aria per molte ore, in spazi aerei del tutto inusuali. Un esempio eclatante è stato ciò che è avvenuto il 22 gennaio 2007. Da tutta Italia sono state pervenute segnalazioni di un abnorme numero di scie chimiche visibili anche in spazi aerei dove di solito non passano aerei di alcun tipo. Sono stati fotografati veri e propri reticolati di scie chimiche e si sono contati un numero incredibile di aerei: 5-6 al minuto. Difficilmente un tale via vai può essere riconducibile al normale traffico aereo civile, soprattutto se questo avviene in alcuni giorni si e in altri no. Anche l’ipotesi di un’operazione militare in corso è poco credibile, in quanto è inverosimile che gli aerei militari effettuino delle esercitazione sopra i centri abitati.

Una situazione simile si è verificata il 7 e l’8 maggio 2007, giorni in cui si è assistito a livello internazionale ad una massiccia irrorazione. Sono pervenute segnalazioni da tutto il centro-nord d’Italia, da molto altri stati europei, dal Canada e dagli Stati Uniti. Come si spiegano tutte queste scie concentrate in questi due giorni? Condizioni favorevoli alla formazione di scie di condensazione in mezzo mondo per circa 48 ore continue? E se anche fosse… come si spiega questo intenso traffico aereo concentrato in questi due giorni?

Durante i mesi estivi sono state avvistate corte e di breve durata negli stessi spazi aerei dove i primi mesi dell’anno erano lunghe e persistenti.

All’interno degli stessi spazi aerei dove i primi mesi dell’anno erano tante, basse, lunghe e persistenti, durante i mesi estivi ne sono state avvistate poche, alte, corte e di breve durata. Se è vero l’alto numero di scie che vediamo è dovuto all’incremento del traffico aereo non si spiega come mai proprio nel periodo estivo, periodo nel quale le compagnie aeree mettono a disposizione più voli, si sono viste così poche scie (e aerei).

Il problema delle scie chimiche quindi riguarda l’Italia e non è recente. Nel corso degli anni ci sono state diverse interrogazioni parlamentari, esposti e denunce per chiedere alle autorità dei chiarimenti. Risposte serie ottenute? Nessuna.

Come mai questa ritrosia nel parlare di un fenomeno che riguarda tutti?


Composizione ed effetti


Perché tutta questa preoccupazione per le scie chimiche?
Il fatto che possano contenere sostanze chimiche nocive è senza dubbio un buon motivo.

Ricercatori, scienziati e singoli cittadini hanno effettuato delle analisi chimiche del terreno, polveri e acqua nelle zone sottostanti spazi aerei irrorati con le scie chimiche. Le analisi più accreditate a livello mondiale accertano la presenza e l’alta concentrazione di sostanze chimiche quali sali di bario, ossido di alluminio, calcio, potassio, magnesio, torio, quarzo.

Le prime analisi sono state effettuate nel 1998 in Canada. Gli abitanti di Espanola cominciarono ad accusare problemi di salute come: letargia, forti dolori alle giunture, perdita di memoria a breve termine, disturbi alle vie respiratorie, sintomi da depressione o simili a quelli influenzali. Dalle analisi chimiche di campioni di acqua e neve risultò una quantità di particolato di alluminio 20 volte superiore al limite indicato per l’acqua potabile. In seguito ad analisi effettuate ad Edmonton, risultò che la conduttività del campione di terra analizzato era 7 volte superiore alla norma e questo a causa della percentuale altissima di bario e alluminio.

Fra le sostanze rinvenute in diverse zone saturate dalle scie, si riscontrano oltre ad alluminio e bario anche titanio, bromuro e batteri che normalmente vivono negli alti strati dell’atmosfera e che inglobati da questi aerosol chimici sono trasportati a terra, con inimmaginabili conseguenze sulla salute dell’uomo.

I primi a risentirne gli effetti sono gli anziani, i giovani e le persone indebolite da malattia o in cattive condizioni fisiche. I sintomi più ricorrenti riportati dagli abitanti in zone largamente irrorate: tosse secca persistente, malessere respiratorio e intestinale, polmonite, affaticamento, letargia, capogiro, disorientamento, forte emicrania, dolori muscolari e alle giunture, epistassi, diarrea, feci sanguinolente, depressione, ansietà, incontinenza e tic nervosi.

Le conseguenze sulla salute umana possono raggiungere livelli drammatici: aumento vertiginoso di tumori e leucemie di vario tipo, incremento del numero e della gravità di affezioni all’apparato respiratorio specialmente sui bambini, infiammazioni ai muscoli e alle giunzioni muscolari, contaminazione da funghi e batteri sconosciuti, inquinamento ambientale balzato alle stelle. Tutte concause che negli ultimi anni hanno provocato la morte di milioni di persone in tutto il mondo. Altri elementi quali torio radioattivo, carbone, fibre sintetiche, sangue essiccato, virus e batteri sintetizzati in laboratorio, tutti sotto forma di nanoparticelle, possono venire ingeriti e assimilati dal nostro organismo, non predisposto a filtrare materiali di così piccole proporzioni.


Limitazione della sovranità nazionale


Alla prima denuncia ufficiale contro le chemtrails, il governo canadese rispose ai suoi cittadini di non essere coinvolto in operazioni atte a disseminare nel cielo canadese sostanze chimiche e di non aver autorizzato altri Paesi a farlo.

Probabilmente anche l’Italia non ha concesso ad altri Paesi il permesso di sorvolare i nostri spazi aerei per scopi non ben specificati e di cospargere sostanze chimiche nell’aria che respiriamo, ma ciò potrebbe avvenire anche senza autorizzazione ufficiale poiché:
- aerei militari non italiani (USA\Nato) hanno la libertà di sorvolare i nostri cieli senza dare spiegazione alcuna allo Stato italiano;
- non esiste una legge adeguata relativa allo spargimento di sostanze chimiche nello spazio aereo italiano.

Nel gennaio 2006, l’Onorevole Di Pietro partecipa ad una trasmissione televisiva. Uno spettatore, amico di sciechimiche.org, telefona in studio per chiedere come mai ogni giorno assistiamo al continuo passaggio di aerei militari che rilasciano scie chimiche con metalli pesanti e bario. L’On. Di Pietro non si esprime sulle scie chimiche ma fa un’affermazione importante riguardo la limitazione di sovranità nazionale:

“In riferimento agli aerei è un problema complesso. I nostri spazi aerei, i nostri siti marini e terrestri, ancora oggi sono occupati da realtà militari non italiani.”

“Non è possibile che altri decidano per noi, è una limitazione di sovranità. Dopodichè noi dovremo assumerci le nostre responsabilità.”

Secondo l’On. Di Pietro, è accettabile il fatto che una determinata nazione abbia sul territorio mondiale luoghi di ammassamento, occultamento e detenzione, ma non è altrettanto ammissibile che certe operazioni avvengano senza il coinvolgimento delle nazioni “ospitanti”, senza nemmeno metterle al corrente.

Questa realtà è confermata da alcuni episodi nei quali aerei militari americani sono stati al centro di polemiche e di incidenti più o meno gravi. Nella sezione “Documentazione” sono state raccolti i verbali di alcune sedute parlamentari su questo tema.

Secondo molte testimonianze (anche di piloti), gli aerei militari coinvolti sarebbero tankers (aerei cisterna) privi di segni identificativi che volano sotto codice Alfa (codice secretato). Altri testimoni affermano che nelle irrorazioni siano coinvolte anche alcune compagnie aeree ad uso civile e si suppone che in questi casi la composizione chimica delle scie sia differente come è differente il loro aspetto. Mesi fa, l‘Indipendent ha pubblicato la notizia che piloti di aerei civili sono colti da malori a causa di alcune sostanze fuoriuscite dai motori e penetrate all’interno della cabina di pilotaggio. Manifestando perdite cognitive e di memoria sono stati incapaci di ricordare le istruzioni vitale delle torri di controllo e quindi di pilotare in completa sicurezza.

Gli aerei di linea devono seguire delle procedure di sicurezza soprattutto per quanto riguarda distanza e quota e non possono sorvolare spazi aerei militari. La maggior parte degli aerei che rilasciano scie chimiche osservati, invece, volano a distanze ravvicinate, spesso si incrociano, percorrono spazi aerei non consentiti al traffico di linea, effettuano delle “inversioni a U” oppure formano dei cerchi nel cielo, volano a quote basse, in alcuni giorni sono più numerosi del solito e spesso volano da orizzonte a orizzonte.

Immaginiamo di osservare un aereo che decolla a Milano per atterrare a Londra. Se lo vediamo volare basso e man mano alzarsi in cielo, ci aspetteremo di vederlo andare sempre più in alto fino a scomparire tra le nuvole. Molti arerei con scia lunga a seguito, invece, una volta che si alzano in cielo ridiscendono percorrendo un tragitto “curvo” che va da orizzonte a orizzonte.

I motori degli aerei a getto raggiungono la massima efficienza a quote superiori agli 8000 metri. Com’è possibile che aerei civili volino così frequentemente a quote economicamente poco vantaggiose? Può succedere, inoltre, che un aereo civile voli all’infuori delle aerovie o faccia un’inversione di direzione. Questo però si può verificare in casi eccezionali e per motivi di urgenza e non così spesso come capita di vedere. Tutte queste considerazioni lasciano supporre che nella maggior parte dei casi non si tratta affatto di aerei ad uso civile o commerciale ma di aerei militari.

In conclusione, sappiamo che aerei militari non italiani volano nei nostri cieli ma non possiamo sapere che cosa fanno. E’ possibile che spruzzino qualche sostanza sopra le nostre teste? Questo non ci è dato saperlo.


Tipi di scie chimiche


Dal punto di vista della Fisica, abbiamo visto che queste scie non sono scie di condensazione e che molte di esse non sono generate da aerei civili. Le scie chimiche vengono irrorare ormai quasi ogni giorno e non sempre rispettando le stesse modalità.

In molti giorni le possiamo scorgere alte nel cielo, non particolarmente lunghe e non particolarmente persistenti. Se ci fermassimo un’ora intera ad osservare il cielo potremmo contare decine e decine di scie chimiche di questo tipo. Sono talmente alte che è quasi impossibile vedere l’aereo che le genera più grande di un puntino. Se poi andassimo a controllare le carte aeronautiche noteremmo che i tragitti di quegli aerei non corrispondono ai tragitti degli aerei di linea.



Altre volte, invece, possiamo vedere delle scie chimiche più basse e più persistenti. A occhio nudo non possiamo calcolare perfettamente la loro quota, ma dal momento che riusciamo a vedere chiaramente l’aereo che le genera possiamo facilmente presumere che si trovino a quote più basse rispetto le altre scie. Come si può valutare a quale altezza si trova un aereo osservandolo ad occhio nudo?



Immaginiamo di avere di fronte a noi una persona alta 150 cm e un’altra alta 190 cm. Probabilmente non riusciamo a quantificare ad occhio nudo la loro altezza esatta ma senza alcun dubbio siamo in grado di sapere quale delle due persone è più alta e quale è più bassa. Allo stesso modo, se due persone della stessa altezza (o che differiscono di pochi cm) si trovano una a 10 metri da noi e l’altra a 20 metri, probabilmente non sappiamo valutare con precisione a quale distanza esse si trovano, ma con assoluta certezza siamo in grado di affermare quale delle due è la più vicina e quale la più lontana. Gli aerei di linea e i tanker che irrorano scie chimiche hanno all’incirca le stesse dimensioni. Tra i vari modelli può esserci una differenza nelle dimensioni di pochi metri. Osservando dal suolo un aereo che vola a quota di crociera (8000 m), questo ci appare come un puntino nel cielo. Osservando un secondo aereo, che vola alla stessa quota ma che è più grande o più piccolo di pochi metri rispetto il primo, ci appare sempre come un puntino nel cielo. Quando osserviamo un aereo e ad occhio nudo riusciamo a distinguere alcuni particolari come la forma delle ali e il numero di motori, a meno che la nostra vista non sia equiparabile alla vista di Superman, i casi sono due: o quell’aereo è molto più grande rispetto all’aereo che vediamo come un puntino, oppure è molto più vicino. La prima opzione appare abbastanza inverosimile dal momento che si sta parlando di velivoli che differiscono di poco nelle dimensioni, la seconda opzione invece scaturisce alcuni dubbi:
- com’è possibile che un aereo di linea voli così basso? In termini economici, mantenere una quota così bassa non è affatto conveniente;
- dal momento che ad una quota così bassa, la scia dell’aereo in questione non può essere una scia di condensazione… che cos’è? Cosa contiene?



Le scie di questo tipo oltre ad essere basse sono molto persistenti (permangono nell’aria per ore intere) e spesso lunghe da orizzonte a orizzonte. Nel tempo tendono ad allargarsi fino a formare un sottile strato biancastro che limita la luminosità del sole.

Nei casi peggiori, possiamo assistere ad un esorbitante numero di questa tipologia di scie chimiche rigare il cielo, formare degli incroci a forma di X o di *, formare dei veri e propri reticolati (#). Sembra che in determinati giorni il traffico aereo aumenti a dismisura. Nel cielo si vedono aerei che seguono tragitti che solitamente non percorrono.



Chi conosce il fenomeno delle scie chimiche da anni ha osservato nel tempo diversi fenomeni (tutti raccolti nella sezione “Fotogallery”) come ad esempio:

- Scie a forma di “fusillo”.



Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che del vapore acqueo si dissolve in maniera così disomogenea?

- Scie vicine tra loro ma diverse nella forma e\o nella lunghezza.



Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che due scie che si trovano alla stessa quota e quindi nelle condizioni atmosferiche siano una lunga e persistente e l’altra corta e di veloce dissolvenza? Com’è possibile, inoltre, che un aereo che non rilascia scia si trova in prossimità di una scia di condensazione, ovvero in condizioni favorevoli alla formazione di scie di condensazione?



- Aerei bimotore che producono due scie differenti tra loro, differenze visibile anche ad occhio nudo.



Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che un aereo rilasci due scie differenti? Alcuni scettici sostengono che la differenza tra, secondo loro, le scie di condensazione sia dovuta alla differenza delle caratteristiche fisiche dell’aria. Ma com’è possibile che due masse d’aria aventi caratteristiche diverse abbiano un confine così preciso preciso? E com’è possibile che degli aerei riescano a sorvolare così frequentemente proprio questo improbabile netto confine tra due masse d’aria con caratteristiche diverse?

Inoltre, quando la scia di uno dei due motori inizia ad espandersi, ingloba la scia di consistenza diversa. In questo modo si vede chiaramente che la scia più fibrosa ha al suo interno una scia di consistenza nettamente diversa.



Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che all’interno di una scia di condensazione si possa vedere visibilmente un’altra scia sempre di condensazione se esse sono entrambe costituite da vapore acqueo?

- Scie a “trattini” o interrotte.



Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che delle scie di condensazione si formino in determinati tratti e in altri no? I valori di umidità relativa e di temperatura non cambiano da un metro all’altro e quindi è impossibile che un aereo attraversi un’area nella quale sono presenti una o più bolle d’aria con caratteristiche fisiche diverse. D’altra parte, se le lunghe scie visibili dal satellite sono spiegate come “scie di condensazione persistenti dovute alla presenza di elevata umidità relativa”. Ciò significherebbe che i valori dei parametri atmosferici possono essere costanti per centinaia di chilometri ma allo stesso tempo differenti a distanza di pochi metri?

- Scie lunghe a quote inferiori di scie corte; due aerei alla stessa quota: uno con scia e l’altro no; aerei con scie a quote inferiori o alla stessa quota di aerei senza scia. -Scie circolari – Scie a “medusa”



Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che si formino due scie di diversa lunghezza da due aerei che viaggiano alla stessa quota? E se i due aerei volano a quote differenti, com’è possibile che tali condizioni siano presenti alla quota minore? Una quota più bassa rispetto un’altra significa che si è in presenza di una temperatura più alta e di conseguenza in una situazione meno favorevole alla formazione di scie di condensazione.

E ancora…

-Scie circolari



- Scie a “medusa” (alcune visibili anche ad occhio nudo)




Aerei implicati


Numerosi testimoni hanno riportato di aver visto scie chimiche irrorate da aerei bianchi senza livree identificative.

Aerei simili a questo:



- Immagine riportata da Rainews24 -

Oppure lo stesso modello di aerei utilizzati dall’Aeronautica Militare Italiana:



- KC135 -

Ma con qualche differenza:



- Kc135 fotografato in Italia -

Nel 2003 il S.U.L.T.A. (Sindacato Unitario Lavoratori Trasporto Aereo) fece una denuncia presso la Procura di Civitavecchia nella quale si sottolineava un anomalo traffico di aerei senza insegna. Altri aerei completamente bianchi sono stati visti nell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino.



- In Italia come all’estero. Aerei bianchi e senza insegna nell’aeroporto di Colonia/Bonn -

Non sono pervenute risposte ufficiali riguardo la presenza di questi aerei sul nostro territorio e nei nostri cieli.

Gli aerei osservati sono stati identificati come tanker militari. Si tratta di aerei che strutturalmente e nelle dimensioni sono identici ad un classico aereo di linea, ma al loro interno non hanno sedili ma delle cisterne o serbatoi che servono a contenere carburante per rifornire in volo altri tipi di aerei tipo caccia militari o bombardieri che non avendo una lunga autonomia di volo devono per missioni di guerra lontane dalla base di decollo oppure per voli di lunga durata devono rifornirsi senza atterrare in un aeroporto allora fanno il pieno in volo.



Questo tipo di aerei possono nascere già per questo scopo ed escono dalle stesse linee di produzione dei “fratelli” di linea, oppure possono diventarlo dopo un’apposita trasformazione, si modificano ex aerei di linea che magari sono vecchi per il trasporto di persone ma ancora validi per volare. Una delle ditte specializzate in queste trasformazioni è italiana.

Gli aerei implicati nelle operazioni di areosoldi Tom Bosco – Nexus Italia

Le prime segnalazioni del fenomeno indicavano invariabilmente la presenza di grossi velivoli bianchi senza contrassegni, identificati per lo più come tanker militari del tipo KC-135 e KC-10, ma anche aerei di altro tipo (MD-80, Boeing 757, etc.).







Le iniziali spiegazioni delle autorità furono che probabilmente il fenomeno osservato concerneva la manovra di scarico del carburante da parte di questi velivoli, ma per svariate ragioni le cose non potevano assolutamente stare in questi termini.



Sia quel che sia, i testimoni da terra hanno potuto osservare e fotografare gli aerei impiegati in queste operazioni, mentre rilasciavano scie spesse e persistenti visibilmente emesse lungo l’intero bordo di uscita delle semiali, elemento indicante la presenza di ugelli o di altri meccanismi di emissione.
Si presume che vengano adoperate diverse varietà di aerosol e modalità di diffusione a seconda degli scopi della “missione”. Quanto sopra è suggerito dal fatto che, malgrado questo genere di operazioni vengano condotte principalmente da velivoli militari, di recente sono stati osservati e fotografati anche aerei apparentemente di linea.



La foto centrale di questa pagina mostra la sonda del carburante di un tanker militare adibito al rifornimento in volo di caccia e bombardieri, modificata rimuovendoil classico “canestro” e sostituendolo con un dispositivo che sembra proprio uno spruzzatore di qualche tipo.
Unita alle evidenze sopra citate, costituisce una prova schiacciante del fatto che i nostri cieli sono percorsi da numerosi velivoli appositamente adibiti al rilascio nell’ambiente di composti chimici la cui natura è ufficialmente sconosciuta.
Le implicazioni economiche e politiche di queste attività, poi, sono sconcertanti: chi può permettersi di finanziare una consistente flotta di velivoli e mantenerla in attività con relativi piloti, tecnici, installazioni logistiche per il rifornimento, la pianificazione e la manutenzione?
E di quale livello di conoscenza dispongono governi e autorità di quei numerosi paesi il cui spazio aereo viene costantemente attraversato da questi voli? Esistono accordi militari o di altro tipo?

Per quale motivo la cittadinanza viene tenuta all’oscuro o, peggio, depistata e disinformata su questioni di tale rilevanza? A qualche livello, con tutta probabilità militare, le autorità sono senz’altro a conoscenza di quanto sta accadendo, ma per qualche motivo i cittadini non nevengono informati. Tuttavia, i tempi sono maturi per un aperto dibattito pubblico su questo delicato argomento e sulle sue implicazioni, le cui conseguenze riguardano tutti noi.


Ufficialmente non esistono

Ufficialmente, le scie chimiche non esistono, in quanto nessuna istituzione o governo ha mai ammesso la loro esistenza. Come è stato detto nelle sezioni precedenti, però, esistono dei documenti ufficiali nei quali vengono menzionate.

Non ci sono quindi, documenti ufficiali sui quali poter leggere:

“Le scie chimiche sono quelle scie bianche lunghe e persistenti che vediamo nel cielo, rilasciate da appositi erogatori a bordo degli aeroplani militari e non. Le scie chimiche sono chiamate così perché contengono sostanze chimiche. Esse sono nocive per l’ambiente e per al nostra salute.”

Non esiste un documento ufficiale che spieghi cosa siano.
Non esiste un documento ufficiale che spieghi cosa contengano.

Ma noi disponiamo di una nostra testa e con essa possiamo ragionare anche senza l’ausilio di un documento ufficiale.

Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale per capire che quelle scie che vediamo nel cielo sono evidentemente diverse dalle semplici scie di condensazione: è sufficiente la nostra percezione visiva.

Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che spieghi la differenza tra contrails e chemtrails: è sufficiente assimilare qualche nozione basilare di Fisica.

Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che ci dica che la maggior parte di quegli aerei non sempre vola a normali quote di crociera e che molte di quelle scie si formano in zone riservate agli aerei militari: è sufficiente apprendere due nozioni base di aeronautica.

Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che ci spieghi che quelle scie che vediamo nelle immagini satellitari non sono normali scie di condensazione.

Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che ci dica che le sostanze chimiche irrorate sono nocive per la nostra salute. Tutte le analisi effettuate sono degli importanti indizi che dovrebbero essere sufficienti a far in modo che i governi e le istituzioni si interessino e cerchino di verificare se effettivamente dobbiamo preoccuparci oppure no. Ma questo, come sappiamo, non avviene.

Allo stesso modo, non esiste un documento ufficiale che spieghi il motivo dell’utilizzo delle scie chimiche. Ciò di cui disponiamo sono ipotesi basate su considerazioni di natura tecnico-scientifica, politica ed economica.

Nella sezione “Ipotesi” troverete un approfondimento relativo alle varie ipotesi sull’utilizzo delle scie chimiche, frutto del lavoro di scienziati e ricercatori che studiano il fenomeno da diversi anni.

Chi studia il fenomeno da anni ha ipotizzato quali saranno le future giustificazioni per motivare le scie chimiche. Di tanto in tanto ci giungono notizie sulla strana correlazione delle “scie degli aerei” con il cambiamento climatico in corso….


LA SISTEMATICA DISNFORMAZIONE DELL\’OPINIONE PUBBLICA DA PARTE DI MASS-MEDIA E ISTITUZIONI



http://www.altrainformazione.it/wp/le-s ... del-cielo/



Tratto da: http://www.sciechimiche.org


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Intervista a Jerry Smith sulla guerra climatica

La tecnologia HAARP, la sua struttura, le sue applicazioni, la “militarizzazione” dell’atmosfera, la Guerra Metereologica, le tecnologie in grado di influenzare il clima, il ruolo di Cina, Russia e Stati Uniti, la Enron e i “derivati meteorologici (weather derivatives), HAARP e la potenziale gestione degli uragani e degli eventi climatici estremi, HAARP e l’Uragano Katrina, le singolarissime caratteristiche dello Tsunami del Sud-Est asiatico, HAARP e gli esperimenti di Tesla sulla risonanza e sulla possibilità di determinare terremoti. Intervista al ricercatore Jerry E. Smith pochi mesi prima della sua scomparsa.
J: Jerry E. Smith
C: Conduttrice
J: Il sistema di antenne HAARP, è un sistema composto da 180 torri con 2 antenne a dipolo incrociate sulla cima di ogni torre. Ogni singola antenna ha una potenza d’irraggiamento effettiva di 10000 watt. Quindi, 10000 Watt per 360 antenne determinano 3,6 milioni di watts. La questione di rilievo in questo caso è che loro hanno scoperto che quando colpisci con quel tipo di energia, quando colpisci con onde radio ad alta frequenza un punto collocato nella parte più elevata dell’atmosfera, ovvero quell’area definita ionosfera, tale ionosfera è già una zona caricata elettricamente, e risponde in maniera peculiare a questo genere di sollecitazioni energetiche, le potenzia, le moltiplica per 10, 100, forse addirittura anche per 1000 volte, tanto che la reale potenza effettiva di irraggiamento che si concentra in quel punto è fra i 3 e i 4 miliardi di watts.

C: Incredibile.
J: Ora si può immaginare che tutto questo riscaldi quel punto per diverse migliaia di gradi, in verità lo riscalda ad un punto tale che le molecole dell’atmosfera vengono letteralmente spezzate, e quando si spezzano quei legami molecolari, si ottiene una carica di energia, e in quella carica è inclusa una corrente di onde radio ELF (Extremely Low Frequency Radio Wave), che penetrano profondamente nella superficie terrestre e nei mari, e la Marina Americana ammette di aver utilizzato HAARP per 15 anni o più per comunicare con sottomarini che operano a notevole profondità e probabilmente con altre basi sotterranee. Ora, l’altro elemento della questione, è che quando spezzi quelle molecole nell’atmosfera, le converti in pratica da gas a plasma. Il plasma è uno stato “forzato” della materia, il plasma è un gas caricato elettricamente che ha particolari e peculiari proprietà, che reagisce in particolare ad energie in forma di radio-frequenze. HAARP è oggi il più grande esperimento in corso sul plasma. Ora, come reagisce invece il risultante plasma? Dato che si trova nel punto più elevato dell’atmosfera, quest’ultimo assume una forma strutturata che è in grado di spostarsi verso lo spazio esterno, per cui ogni volta che operiamo in questo modo ci liberiamo in pratica di una parte dell’atmosfera, elemento che non ritengo positivo.
C: Si.
J: Ora questa forma strutturata tende a spostarsi fino a quando non gli capita di imbattersi in una serie di blocchi, ovvero le linee di forza del campo magnetico terrestre. Quando raggiunge le linee di forza magnetiche viene intrappolata tra queste ultime, forma attorno ad esse una spirale e si espande formando una nuvola, una sorta di scudo di materiale caricato elettricamente, le cui particelle si muovono quasi alla velocità della luce, e vengono definite particelle relativistiche. Si ritiene che qualsiasi apparecchio elettronico che si imbatta in queste nuvole sia destinato ad essere danneggiato o distrutto, potrebbe trattarsi di un ICDM in arrivo o di un satellite spia di passaggio. L’HAARP è in pratica un’arma in stile guerre stellari basata a terra, ma ovviamente le persone che lavorano lì negano assolutamente tutto questo.
C: Si.
J: La versione ufficiale è che l’HAARP sia solo una piccola stazione di ridotte dimensioni, che non vi sia nulla di particolarmente strano. Si tratterebbe semplicemente di una stazione di ricerca di ridotte dimensioni. Quello che non ti dicono è su cosa in realtà stiano svolgendo ricerche Ti fanno credere, ti fanno pensare di essere impegnati nello studio del funzionamento dell’atmosfera, che stanno definendo le dinamiche atmosferiche, ma non è così in realtà. Si tratta di una ben architettata mistificazione rispetto a quello che stanno in realtà facendo, se studi la letteratura ufficiale di HAARP, è chiaro che loro ritengano HAARP un sistema di transizione tra l’effettiva definizione di uno strumento e la sua applicazione pratica. HAARP è il punto di transizione fra la ricerca pura e la sua futura applicazione. Non stanno studiando come funziona l’atmosfera, sanno già perfettamente come funziona. Stanno studiando come si può utilizzare ciò che sappiamo al fine di immettere un particolare tipo di energia nell’atmosfera, per modificare l’atmosfera stessa, modificarla per ottenere ciò che a “noi” interessa. Ora, a chi si riferisce esattamente il “noi”? Non certo ai civili di tutto il mondo, ma al Dipartimento della Difesa, al DoD. Ed in effetti c’è una citazione che presento nella parte iniziale del libro, che penso chiarisca tutto questo. Lo ripeto, l’HAARP è uno strumento in grado di riscaldare la ionosfera, perchè è effettivamente in grado di riscaldare la ionosfera, ed è in grado di utilizzare tali energie fino al punto di provocare esplosioni nell’atmosfera, e tutto questo viene chiamato, amerete questa definizione, “valorizzazione qualitativa della ionosfera”, ora bisogna anche capirli, i militari, solo a loro potrebbe venire in mente di far esplodere qualcosa per “valorizzarla”… prego?
C: Lo fanno per le giovani generazioni.
J: Come ho detto, dobbiamo volere bene ai militari, solo a loro potrebbe venire in mente di far esplodere qualcosa per valorizzarla.
C: Sì, naturalmente.
J: Nei primi documenti riguardanti il sistema HAARP, viene indicato che l’obiettivo del progetto avrebbe dovuto essere “lo sviluppo di una innovativa capacità operativa mirata al potenziale surriscaldamento della ionosfera finalizzato alla conduzione di esperimenti pionieristici necessari per valutare adeguatamente il potenziale legato allo sfruttamento delle tecnologie di valorizzazione qualitativa della ionosfera nel quadro degli obiettivi fissati dal DoD”. Ora, parlando terra-terra, tutto questo sta ad indicare che gli obiettivi dell’HAARP siano quelli di riassemblare ciò che conosciamo a proposito della maniera in cui funziona l’atmosfera operando in maniera tale da far assumere a quest’ultima caratteristiche in grado di ottimizzare gli obiettivi del DoD. Ora, quali sono gli obiettivi del DoD? Questioni che hanno a che vedere con il vincere delle guerre, io credo.
C: Esattamente, ma la prossima…
J: Aspetta, arrivo al punto, il punto a cui volevo arrivare, è che esiste un termine specifico per tutto questo, il termine per le attività che l’HAARP sta conducendo è “militarizzazione” (dell’atmosfera). L’HAARP è una stazione sperimentale il cui compito è comprendere se sia effettivamente possibile “militarizzare” l’atmosfera. Definitemi all’antica, se volete, ma credo sia un’idea folle.
C: Personalmente credo che nessuno dovrebbe incasinare gli ambiti propri di madre natura, penso che possano accadere solo disastri quando c’è un gruppetto di piccoli uomini che se ne vanno in giro giocando a fare Dio. Va bene, quindi, questo ci porta a una domanda, cosa ne pensi dell’ “Air Force White Paper”? Ho letto l’articolo “le condizioni atmosferiche come ottimizzazione delle condizioni per l’esercizio della forza, controllare il clima entro il 2025#8243;. L’HAARP è effettivamente parte di questo schema?
J: Assolutamente sì, cito direttamente i documenti del Laboratorio Lincoln, in ambedue i libri, e una delle questioni che loro hanno trattato in quella documentazione, e si sono impegnati per lungo tempo su quella documentazione, è la “valorizzazione qualitativa della ionosfera”. Sono molto chiari in riferimento al fatto che la valorizzazione qualitativa dell’atmosfera sia una delle aree operative primarie per l’Aeronautica su cui fare esperimenti in vista del controllo da esercitare sulle condizioni atmosferiche entro il 2025.
C: Incredibile, va bene, sai, non posso non fare a meno di pensare alla cospirazione sul cambiamento climatico e sul riscaldamento globale, insomma, alla propaganda che stanno mettendo a punto, stanno rendendo il clima uno strumento militare e utilizzando questa sorta di raggi? Voglio dire, tutto questo non potrebbe avere qualcosa a che vedere con i presunti scenari più ottimistici riferiti al cambiamento climatico? E magari si potrebbe parlare anche degli scenari pessimistici nel prossimo segmento?
J: Certo, c’è assolutamente un collegamento tra modifiche ambientali intenzionali e cambiamenti climatici
C: Fermiamoci su questo punto, Jerry, per favore, facciamo una piccola pausa e torneremo subito con Jerry Smith, qui su Truth Brigade Radio.
C: Truth Brigade su americanfreedomradio.com, se volete unirvi alla chat di stasera, è su truthbrigade.com, e se avete domande o commenti chiamateci pure allo 5128793805, il nostro ospite stasera è Jerry Smith, stiamo parlando di guerra meteorologica e HAARP, il sito è jerryesmith.com. Quindi, eccoci qui, ad uccidere mediante presunte “ottimizzazioni”, con piccoli uomini che se ne vanno in giro giocando a fare Dio, incasinando il clima. Ci sono i militari che si ritengono i padroni del clima. Credo che, prima della pausa, potremmo affrontare una questione: se effettivamente gli sarà data la possibilità di incasinare completamente il clima e la ionosfera, tutto questo potrebbe avere un impatto potenziale in grado di modificare il nostro clima e forse addirittura provocare problemi ancora maggiori come tornado, tsunami o uragani?
J: Assolutamente, e potrei farti dozzine di esempi in questo senso, sono un pò in confusione perchè ho tantissime cose per la testa. Un esempio, nell’Autunno del 2004, Scientific American, il progenitore assoluto delle rivelazioni al pubblico nell’ambito della letteratura scientifico-militare, Scientific American dedicò un intero servizio al clima, coprendo il tutto con un’argomentazione che parlava di come avessimo già la possibilità di scatenare uragani. Uno degli articoli di quel servizio sottolineava come nel 2000 fosse stata individuata una “dog-leg” nella corrente a getto, immediatamente al di sopra del sito in cui è collocato l’HAARP in Alaska, che causò una serie di tornado fuori stagione che presero terra in Florida…
J: Per inquadrare tutto questo in uno schema più grande, più ampio, ricordi che lo scorso anno le Olimpiadi estive dovevano svolgersi a Pechino, in Cina, durante la stagione delle piogge? Ora, se hai prestato attenzione alla questione, avrai saputo che il governo cinese aveva promesso e quindi mantenuto la promessa di garantire condizioni metereologiche perfette per il giorno dell’inaugurazione e durante lo svolgimento delle Olimpiadi, il responsabile della burocrazia metereologica cinese ha tenuto numerose conferenze stampa durante le quali ha riferito alla stampa mondiale di avere a disposizione 37.000 manager del clima impegnati a tempo pieno nella gestione delle condizioni metereologiche in Cina e che questi ultimi avevano lavorato in vista di questo scopo per più di un decennio. Ora, in quello stesso decennio, la Corea del Nord, che è nella stessa direzione in cui spirano i venti rispetto alla Cina, è stata soggetta ad un periodo di siccità appunto perché la Cina ha tranquillamente “rubato” le precipitazioni destinate alla Corea del Nord nel corso dell’ultimo decennio ed ha continuato a farlo poiché naturalmente pare che nessuno ne sia a conoscenza. Tutti sanno che simili condotte non sono realizzabili, o magari sì? Ecco un altro esempio di pioggia “rubata”, un po’ più vicino a casa nostra. La tecnologia che i cinesi hanno utilizzato per garantirsi condizioni metereologiche perfette per il giorno dell’inaugurazione gli sono state “prestate” dai russi. I russi hanno fatto notevoli progressi in riferimento alla tecnologia per la modificazione del clima nel corso dei decenni. L’Unione Sovietica era dotata di un enorme apparato burocratico, certo non grande quanto quello cinese, ma avevano comunque un’enorme apparato burocratico, che successivamente al crollo dell’Unione Sovietica, ha cominciato ad operare come una corporation a scopo di profitto nota come ELAT Technology. Ora, ci sono numerosi episodi che questa ELAT Technology ci riporta alla mente. Uno di questi è riferito al fatto che sul confine tra gli Stati Uniti ed il Messico, vi è a tutti gli effetti una “guerra climatica” in atto. Inizialmente – forse ricorderete che a partire dagli anni 90, fino all’inizio del XXI secolo, vi è stata notevole siccità su ambedue le sponde del Rio Grande. Nei primi… mi pare intorno al 1993, la ELAT Technology si è presentata dai messicani dicendo: “Signori, sapete qual’è la novità? Abbiamo la possibilità di fornirvi tecnologia a basso costo in grado di incrementare le vostre riserve idriche”. E i messicani hanno risposto: “Fantastico, mostratecela, illustratecela”. Questi ultimi li hanno pagati, ed ecco la ELAT Technology, la loro tecnologia è molto semplice. Hanno a disposizione piattaforme basate a terra che ionizzano l’aria immediatamente al di sopra della piattaforma. Ora, noi sappiamo che tramite il “cloud seeding” (“inseminazione” al livello delle nubi), il sistema che i cinesi utilizzano su larga scala, e che è lo stesso utilizzato sul confine americano come vedremo a breve. Il “cloud seeding” fu sviluppato a partire dal 1947 dal dottor Bernard Vonnegut, fratello minore di Kurt Vonnegut junior il noto romanziere. Nel 1947, egli ipotizzò che se fosse stato possibile inserire qualche elemento nei grandi accumuli di aria umida, elementi estremamente sensibili all’umidità, l’umidità si sarebbe legata a quell’elemento che egli definì particella di nucleazione (nucleating particle), ovvero la particella che va a formare il nucleo di una goccia di pioggia. L’umidità si lega alla particella e tende a legarsi ad essa facendone aumentare il volume fino a farla divenire tanto pesante che non questa è più in grado di restare sospesa nell’aria e cade in forma di goccia d’acqua (pioggia). Il dottor Vonnegut ha dimostrato come lo ioduro d’argento rappresenti la particella di nucleazione ideale, ammettendo tuttavia che ve ne siano dozzine di altre che sono quasi altrettanto efficaci e che sono a tutti gli effetti utilizzate oggi, utilizzate in giro per il mondo esattamente in questo momento. Nelle Grandi Pianure degli Stati Uniti, si effettua il “cloud seeding” principalmente per aumentare la quantità delle precipitazioni e l’eliminazione del rischio legato alla grandine, perché, come saprete, quando la grandine si forma e precipita, è in grado di fare danni per milioni, se non addirittura miliardi di dollari in riferimento ai raccolti in appena pochi minuti. Quindi realizzano effettivamente il “cloud seeding”, tuttavia lo fanno ricercando nubi che stanno per determinare grandinate e quindi intervengono realizzando il “cloud seeding” per forzare la precipitazione piuttosto che determinare le condizioni per una grandinata, in maniera tale da avere precipitazioni favorevoli piuttosto che deleterie grandinate. Un attimo di cosa stavo parlando? Ah, certo, certo, quindi si tratta di un processo particolarmente costoso. Per realizzare tutto questo è necessario avere a disposizione radar, equipaggiamenti speciali, velivoli speciali, successivamente effettuare voli utilizzando tanto questi velivoli speciali quanto tutte queste attrezzature particolarmente costose che si servono dell’argento, insomma, si tratta di attrezzature che tendono a far lievitare i costi. I messicani non hanno a disposizione tutti questi soldi, hanno quindi preferito utilizzare la ionizzazione tramite l’utilizzo di correnti elettriche in grado di creare una ionizzazione di campo al di sopra della piattaforma che opera su qualsiasi elemento si trovi in quel punto dell’atmosfera, ovvero fumo, elementi inquinanti, polveri, eccetera, trasformandolo in una particella di nucleazione. Quando si presentarono, quando la ELAT Technlogy si presentò in Messico nel 2003, le riserve idriche messicane si limitavano a meno del 20% rispetto al fabbisogno del Messico settentrionale, oggi sono ben oltre l’80% del fabbisogno. Ciò è naturalmente dovuto al fatto che l’umidità che si sposta verso quell’area è rappresentata dal cosiddetto “Yucatan Express”, ovvero dall’aria umida, tropicale proveniente dallo Yucatan, che tende a spostarsi dalla costa orientale del Messico per curvare successivamente dirigendosi verso il Texas, la Louisiana e così via. Quando la ELAT Technology ha cominciato ad operare su tale tecnologia, tale umidità veniva bloccata nel nord del Messico, di conseguenza il Texas risultava soggetto a periodi di siccità ancora più drammatici, per cui i Texani hanno cominciato a lamentarsi del fatto che i messicani operassero per rubare la loro acqua, mentre gli scienziati ufficiali in America sostenevano: “no, no, no, no, il Dipartimento della Difesa (DoD) si è liberato di tale tecnologia negli anni 50, non riuscì ad utilizzare questi processi, si tratta di un falso scientifico, non sta avvenendo assolutamente nulla. Non stanno affatto rubando la vostra acqua, semplicemente non avete compreso il problema, si tratta semplicemente del fatto che l’acqua (pioggia) non sta più giungendo a voi, ma non è certo per colpa loro”. Quindi questo è un altro problema in cui ci siamo imbattuti, ovvero il fatto che la scienza ufficiale rifiuta di riconoscere ciò che sta effettivamente avvenendo, per cui i limiti delle persone che si occupano di scienza finiscono per confondere ulteriormente le questioni di tutti i co-interessati.
C: Certamente, oppure i media potrebbero non fornire visibilità agli scienziati che mettono in evidenza queste incongruenze o che magari fanno appello alla ricerca dell’effettiva verità.
J: Esattamente, esattamente. Un’altra area strategica di cui la ELAT Technology si occupa è – vi ricordate, nel 1998, quei massicci incendi di foreste che finirono fuori controllo nel Sud Est Asiatico, soprattutto in Indonesia ed in Malesia? Nell’Atlantico, le grandi tempeste vengono chiamate uragani, nell’Oceano Indiano vengono definite monsoni, mentre nel Pacifico vengono chiamate cicloni. La ELAT Technology si presentò in Indonesia ed in Malesia spiegando loro che era in grado di creare cicloni su richiesta, e che era inoltre in grado di poterli indirizzare nella direzione desiderata, oltre al fatto che si riteneva in grado di generare cicloni e di utilizzarli per spegnere i grandi incendi sviluppatisi in quelle foreste. La Malesia declinò l’offerta, scusatemi, l’Indonesia declinò l’offerta ma la Malesia l’accettò, per cui ne determinarono effettivamente uno anche se non è mai stato reso pubblico il prezzo pagato, quindi i russi scatenarono questi potentissimi venti ed in effetti crearono un ciclone, ciò che noi definiremmo un uragano, dirigendolo verso la Malesia, che effettivamente riuscì a spegnere gli incendi nelle foreste, ma che tuttavia spazzò via interi villaggi, lasciando numerose famiglie senza tetto, quello che i militari definirebbero “danno collaterale”. Ora, potremmo aver assistito all’operatività occulta di tale tecnologia sin da allora. Vi ricordate della prima offensiva in Iraq che durò circa 46 ore?
C: Certo.
J: Insomma, quando avremmo dovuto lanciare la seconda offensiva, gli Alleati erano certi di raggiungere Baghdad il mercoledì successivo, e cos’è che accadde? Nel momento in cui lanciarono l’offensiva, si alzò un potentissimo vento, il più potente vento mai registrato, le peggiori tempeste di sabbia a memoria d’uomo, o che quantomeno superavano qualsiasi altro evento simile verificatosi negli ultimi secoli. E’ assolutamente possibile che Saddam Hussein si sia presentato presso i suoi vecchi amici, i russi, ed abbia detto: “signori, avete qualcosa in grado di farmi guadagnare tempo?”. E che loro gli abbiano risposto: “quanto ci dai?”. Ora, questo è un elemento estremamente importante, perché questa non è una tecnologia liberamente disponibile, si tratta di una tecnologia che è nelle mani di una corporation privata e probabilmente non è neppure l’unica corporation privata a possedere questa tecnologia. Vi ricordate della Enron, il gigante dell’energia che finì al tappeto in maniera tanto spettacolare alcuni anni fa?
C: Naturalmente.
J: Ora, la Enron aveva inventato strumenti definiti come derivati “metereologici” (weather derivatives), che rappresentavano una modalità per speculare in borsa puntando sul fatto che le temperature si sarebbero abbassate o alzate, anche perché le temperature si abbassano in inverno e si alzano in estate, quindi le compagnie energetiche avrebbero fatto un bel mucchio di soldi. Ora, la Enron aveva investito un miliardo di dollari sui derivati “metereologici”. Personalmente, ho vissuto per 18 anni a Reno, in Nevada, la città dei casinò, e non riesco davvero ad immaginare qualcuno che si presenti in un casinò, che si presenti al tavolo dei “craps” puntando un miliardo di dollari sul primo numero che capita senza conoscere le quote del gioco.
C: Appunto, certo, insomma, bisognerebbe cominciare a prendere scommesse dai civili nel casinò, ah, “di quante sono salite le tue quotazioni del gas in questo mese?”. Insomma, permettimi di chiederti anche questo, perché si tratta di un elemento di cui non si è ancora parlato a sufficienza. Si tratta del fatto che, appunto il giorno dell’11 Settembre, la data di quel tragico evento, c’era anche un altro evento in atto in quel momento, e di cui non abbiamo sentito granché parlare, ovvero uno dei più devastanti uragani che abbiano mai colpito la costa orientale.
J: Su questa mi hai beccato, questa mi manca.
C: Ok, va bene, in ogni caso tutto questo si stava verificando appena al largo della costa, quindi dovremmo chiederci se esiste la possibilità che HAARP e armi scalari siano state utilizzate quel giorno, ed è interessante sapere che non ne sia stata data notizia sui media, ma se ne è parlato sul canale meteo e su altri siti metereologici. Comunque, parliamo di disastri più recenti con cui potremmo avere più familiarità, quali Katrina, esiste la possibilità che armi metereologiche siano state utilizzate in uragani come Katrina?
J: Certo, assolutamente. Essere certi di questo al 100% è molto difficile perchè la natura non fornisce certezze da questo punto di vista. Nel caso di Katrina, io avevo pianificato… come ho detto, ho passato sette anni e mezzo a svolgere ricerche su una serie di testi. Quando il mio editore mi ha richiesto il manoscritto, si è letteralmente presentato da me un lunedì dicendo: “devi consegnare il manoscritto sulla mia scrivania alle 3 di mercoledì”, ma non avevo ancora scritto l’ultimo capitolo e completato le mie ricerche in numerose aree, ho semplicemente messo insieme sommariamente l’ultimo capitolo consegnando il manoscritto ma non l’avevo ancora completato… ero probabilmente giunto ai 2/3 della mia ricerca su Katrina, ed avevo solo scalfito la superficie in riferimento allo tsunami asiatico, quindi ci sono casi sui quali non sono riuscito a farmi un’idea precisa, non avendo mai potuto completare le ricerche. Posso tuttavia parlarti di una serie di questioni che io trovo molto interessanti, ovvero che nella stagione degli uragani del 2005, gli uragani hanno seguito rotte anomale. La maggior parte di questi uragani si muovono in maniera sinuosa, eseguono enormi curve, virate ed archi. Nel 2005, numerosi di questi si muovevano in maniera straordinariamente diritta, o presentavano comportamenti particolarmente abnormi. Ce ne fu uno che si spostò a “zig-zag” sulla penisola della Florida, nessuno ne ha mai visto uno zig-zagare così avanti e indietro, dalla costa est a quella ovest, dalla costa est alla costa ovest, in precedenza.
C: Fermiamoci qui, Jerry, proprio qui, per favore, ripartiremo da questo subito dopo la pausa su Truth Brigade radio.
C: Bene, ben tornati. State ascoltando Truth Brigade su americanfreedomradio.com. Il nostro ospite speciale di stasera è Jerry Smith, autore di: “HAARP, the ultimate weapon of the conspiracy”, e “Weather warfare, the military’s plan to draft mother nature”, il suo sito è jerryesmith.com, per ordinare o conoscere meglio i suoi libri visitate adventuresunlimitedpress.com. Ah, Jerry, puoi ripartire da quello di cui stavi parlando prima della pausa?
J: Certo. Furono riscontrate numerose anomalie negli uragani della stagione 2005. Foto ufficiali della NASA mostrano uno degli uragani, non ricordo quale, mi pare Wilma, che presentava in maniera chiaramente distinguibile nella sua struttura un numero 2 che alcune nubi avevano formato all’interno dell’occhio (del ciclone). Un altro uragano, Rita, aveva un occhio del ciclone di forma quadrata. Ora, gli uragani non hanno l’occhio quadrato, tuttavia le foto della NASA mostravano esattamente questo. Inoltre Rita, scusate Katrina, Katrina ha seguito delle rotte molto strane, e l’elemento più strano di tutti, è che pochi istanti prima di giungere sulla costa, ha virato in maniera assai inusuale verso destra, seguendo la spiaggia per 90 miglia prima abbattersi sulla costa.
C: In quante occasioni si è verificato questo con gli uragani tradizionali?
J: Ti dirò, praticamente mai!
C: Ok.
J: Quindi a me sembra che Katrina sia stata una partita tra 2 diverse squadre: la squadra A lo ha lanciato su New Orleans, mentre la squadra B lo ha deviato all’ultimo momento e ne ha ridotto la potenza.
C: Incredibile.

http://blog.mariorossi.org/2013/06/haar ... mente.html


Ultima modifica di Lukas il 08/06/2013, 09:51, modificato 1 volta in totale.

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Matthias Hancke

Documentarista svizzero ha bisogno di aiuto


TRAILER del documentario "OVERCAST" in lavorazione
Per la produzione servono 25'0000 dollari, attualmente ne sono stati raccolti circa 7'000

<EMBED WIDTH="560" HEIGHT="310" SRC="http://vimeo.com/moogaloop.swf?clip_id=67189585&force_embed=1&server=vimeo.com&show_title=1&show_byline=1&show_portrait=1&color=00adef&fullscreen=1&autoplay=0&loop=0" /><embed src="http://vimeo.com/moogaloop.swf? " HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>


Siehe Galerie für die deutsche Version des Trailers / La version française se trouve dans la gallerie / Trailer en español en la galeria

UPDATE: The whole interview with Russ Tanner from globalskywatch.com on: http://globalskywatch.com/assets/mp3/meet/2013-06-10,Matthias-Hancke.mp3 (Interview starts at about 15 minutes)

photo: MichaelSOwens on Flickr

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Barcelona 21.09.2011 / source: from youtube user plaisart.

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[align=right]Source: OVERCAST | Indiegogo [/align]



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MessaggioInviato: 15/06/2013, 17:22 
E riecco lo stesso Airbus che avevo già segnalato qui: Ancora un probabile Test? [:p]


[BBvideo]bHDjP1N8lik#![/BBvideo]

Pubblicato in data 24/mag/2013

L'aereo decolla dalla Francia (Toulouse), opera per un paio d'ore nell'atmosfera dell'Istria e del Quarnero settentrionale, e poi ritorna in Francia, atterrando a Toulouse da cui era partito.


Ultima modifica di Wolframio il 15/06/2013, 17:29, modificato 1 volta in totale.


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Ma questo Hancke ha ancora dei dubbi sul fatto che ci stiano avvelenando in modo deliberato? O e' scemo o finge di esserlo


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MessaggioInviato: 16/06/2013, 18:29 
Vi violevo raccontare questa cosa.
Mercoledi o Giovedì mattina c'erano due aerei che lasciavano queste scie bianche.
Uno scendeva mi pareva in picchiata lasciando dietro di sé una grossa scia e con il binocolo sono riuscita a vedere un piccolo aereo bianco.
Un altro era più a sinistra e faceva una scia molto più piccola, anche questo era bianco.

Nel momento poi che l'areo della scia più grande ha cominciato a volare in orizzontale e la scia si stava affievolendo non sono più riuscita a vederlo. Mi sembrava strano che non riuscissi a vederlo con il binocolo, perché la scia si creava (anche se meno intensa di prima) e al suo inizio doveva esserci l'aereo.[8]

Più in alto a destra della scia più grande mi è sembrato di vedere un oggetto tipo una sfera di colore grigio/bianco. L'ho vista per un attimo, il tempo di togliere il binocolo per capire se riuscivo a vederla ad occhi nudi, guardare di nuovo, e non c'era più, era in un punto dove l'azzurro del cielo sembrava più scuro. Non so se è stato un effetto ottico. Il sole era alla mia sinistra. Non appena mi ricapita un aereo con la scia riprenderò subito il binocolo.



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MessaggioInviato: 16/06/2013, 19:24 
Sono 69 anni che guardo gli aerei con il binocolo! [:D] E per 34anni con il radar ... [;)]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 16/06/2013, 20:18, modificato 1 volta in totale.


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Thalita prendi esempio da Ufologo e continua ad osservare [:)]



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MessaggioInviato: 16/06/2013, 20:31 
Cita:
Thalita ha scritto:

Vi violevo raccontare questa cosa.
Mercoledi o Giovedì mattina c'erano due aerei che lasciavano queste scie bianche.
Uno scendeva mi pareva in picchiata lasciando dietro di sé una grossa scia e con il binocolo sono riuscita a vedere un piccolo aereo bianco.
Un altro era più a sinistra e faceva una scia molto più piccola, anche questo era bianco.

Nel momento poi che l'areo della scia più grande ha cominciato a volare in orizzontale e la scia si stava affievolendo non sono più riuscita a vederlo. Mi sembrava strano che non riuscissi a vederlo con il binocolo, perché la scia si creava (anche se meno intensa di prima) e al suo inizio doveva esserci l'aereo.[8]

Più in alto a destra della scia più grande mi è sembrato di vedere un oggetto tipo una sfera di colore grigio/bianco. L'ho vista per un attimo, il tempo di togliere il binocolo per capire se riuscivo a vederla ad occhi nudi, guardare di nuovo, e non c'era più, era in un punto dove l'azzurro del cielo sembrava più scuro. Non so se è stato un effetto ottico. Il sole era alla mia sinistra. Non appena mi ricapita un aereo con la scia riprenderò subito il binocolo.



Non e' la prima volta che si vedono gli aerei avvelenatori affiancati da sfere. Ti segnalo questo:


UFO sferici e “incidenti aerei catastrofici”
http://centroufologicotaranto.wordpress ... astrofici/


Se non avete mai controllato i documenti del Centro Nazionale dell’Aviazione Nazionale degli USA per i Fenomeni Anomali , segue sotto il cosiddetto Progetto Sfera:

All’interno della foto, una sfera incandescente (UAP) posizionata a ore 7:00, ha seguito un aereo a Palo Alto – USA (2005-fonte: NARCAP)

Dominique Weinstein appartiene al Centro Nazionale francese per gli studi sugli UFO, GEIPAN. Egli ha analizzato 300 casi di fenomeni aerei non identificati (UAP) che sono stati riportati in tutto il mondo da piloti militari e civili nell’arco temporale 1947-2007. Di questi casi, 39 incidenti o il 14% hanno coinvolto effetti elettromagnetici. Quindici aerei hanno perso le comunicazioni radio, nove avevano le loro bussole magnetiche danneggiate, e una di queste due ha misurato e segnato direzioni opposte, sette radio compassi automatici hanno smesso di funzionare, sei aerei hanno mostrato problemi meccanici, a cinque sono stati segnalati diversi problemi con il sistema d’armamento; tre hanno avuto problemi elettrici. In tutti i casi gli effetti sono stati temporanei, e quando la sfera volante luminosa ha lasciato la zona tutto è tornato alla normalità. L’87% di questi incontri si è verificato a quota di crociera. Conferme radar, o rilevazione temporanea di esse sono stati registrati in 146 casi. L’81% di questi incidenti è stato rilevato dagli apparati radar e 15 di essi coperti da radar di via aerea e di terra. Weinstein ha individuato 122 casi di elevata possibilità di incidenti aerei. Trenta incidenti hanno coinvolto una sfera volate in rotta di collisione, altri 20 con passaggi molto vicini alla fusoliera del velivolo, 24 piloti hanno dovuto fare manovre evasive e tre incontri su 50 hanno generato feriti fra i passeggeri. E nel caso misterioso di Frederick Valentich, del 1978, pilota e aereo sono stati distrutti. Per il direttore esecutivo del NARCAP, Ted Roe, i casi più complicati non vengono catturati dal radar, soprattutto quando si tratta di sfere volanti. Roe ha esaminato 120 casi che hanno coinvolto 44 sfere volanti all’interno del territorio degli Stati Uniti (nel 1966 in Florida durante la campagna elettorale per il governatore, Haydon Burns ordinò al pilota del suo aereo di stare dietro a due sfere di luce che erano sopra la loro rotta, ma le sfere volanti scomparvero rapidamente durante la manovra). Solo quattro di questi 44 casi sono stati osservati dal radar di terra, ma 15 sono stati registrati come missili potenziali. In quattro casi, i piloti hanno inviato segnali con i fari per allertare della presenza delle sfere. “A causa del basso tasso di sopravvivenza in caso di collisione aerea e di registrazione attraverso i radar di vari oggetti durante questi eventi” Ted Roe ha avvertito nella sua relazione, “non si può dire con certezza che le sfere volanti non siano state i principali fattori di disastri aerei.” Molti di questi casi sono stati archiviati da diversi decenni, ma secondo i ricercatori del NARCAP Carlos Guzman e Aphonso Salazar alcune sfere volanti hanno accompagnato aerei commerciali in Messico. C’è abbastanza materiale da analizzare, ma ottenere accesso ad esso è un altra questione. “La conoscenza non è conoscenza, almeno se si ha una sanzione sociale di essa,” ha detto Ted Roe, che insieme a Haines ex scienziato della NASA stanno assemblando il bilancio per il Progetto Sfera. “Questo è per davvero un esperimento. La scienza è un processo lento.” Se si fosse fatto tutto nel modo giusto, anche alcune decadi fa, non sarebbe necessario avere un grosso incidente per richiamare l’attenzione della gente.

Fonte (in lingua portoghese): http://www.cubbrasil.net/index.php?opti ... &Itemid=87

P.s. Continua ad osservare ma non come Ufologo...

Ciao


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