Scritto da redazione il 16 novembre 2012. Pubblicato in Materiale per diffusione Summit, MMT
Il Corriere della Sera ci nega la pubblicazione della pagina di lancio del nostro MANIFESTO-PROGRAMMA ME-MMT di salvezza economica nazionale.
Le motivazioni sono fra le più pretestuose immaginabili. Cioè che abbiamo pubblicato la tariffa del Corriere per una delle loro pagine. La testata protesta il fatto che essa si riferiva a una trattativa commerciale in corso e non andava divulgata. Noi l’avevamo intesa come la tariffa standard, e quindi pubblica, di una pagina di quel tipo. Al peggio si è trattato di un malinteso. Ma ora il Corriere ci caccia.
Ma siamo adulti e non siamo scemi. Caro Corriere della Sera, dopo la tua lunga e illustre storia di testata dovresti avere almeno la dignità di giustificare la tua censura contro il nostro messaggio in un modo un po’ più intelligente.
A voi lettori dico questo: ma non imparano mai nulla questi? Dopo 100 anni di censure, non hanno ancora capito che nel nasconderci ci fanno un favore? Tanto è inutile, noi sbuchiamo comunque. Non ci fermerete mai.
Nota di fk: Sono stanco. Terribilmente stanco e amareggiato a dover dare conto del disastro economico in cui è precipitata l’Italia. Trovo francamente grottesca l’informazione italiana mainstream,sussidiata dallo stato. Si fanno passare dati macroeconomici da “guerra mondiale” come fossero il normale effetto di una crisi economica globale e non già il risultato di politiche interne scellerate. Allo stesso tempo si moltiplicano gli appelli per li “Monti-Bis”, si continua (sui media sussidiati) a raccontare la menzogna per la quale “l’italia sraebbe stata salvata Monti”. Mai e poi mai vengono fatte analisi comparate su quello che è accaduto negli ultimi 11 mesi all’economia italiana e quello che è accaduto al resto d’Europa. (se ne avete voglia ecco l’analisi numerica e incontestabile di RC). Ad ogni modo avanti così Verso la Bancarotta…. e mi raccomando tutti per Monti.
A settembre il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, registra una riduzione del 4,2% rispetto ad agosto, con una diminuzione del 3,7% sul mercato interno e del 5,3% su quello estero. Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo registra una flessione dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 22 di settembre 2011), a settembre il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 5,4%, con cali del 7,7% sul mercato interno e dello 0,1% su quello estero.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano cali congiunturali per l’energia (-9,6%), per i beni strumentali (-4,7%), per i beni intermedi (-4,5%) e per i beni di consumo (-1,5%).
L’indice grezzo del fatturato diminuisce, in termini tendenziali, dell’11,0%: il contributo più ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni intermedi.
L’incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra nel settore delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+1,9%), mentre la diminuzione più marcata riguarda la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-15,5%).
Per quel che riguarda gli ordinativi totali, si registra una riduzione congiunturale del 4,0%, sintesi di un calo dell’1,4% degli ordinativi interni e del 7,4% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali aumentano dello 0,7% rispetto al trimestre precedente.
Nel confronto con il mese di settembre 2011, l’indice grezzo degli ordinativi segna una variazione negativa del 12,8%. In nessun settore l’indice grezzo degli ordinativi mostra miglioramenti. La diminuzione più consistente si registra nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-18,4%).
Riportiamo qui sotto alcune infografiche:
Il crollo del fatturato che riguarda i beni intermedi e strumentali sul mercato interno testimonia una sola cosa: è in atto un processo di deindustrializzazione, è come se le nostre fabbriche fossero bombardate ogni giorno. Solo che il nemico è lo Stato e le bombe, tasse e burocrazia.
Appendice: Il Bilancio del Governo Monti for Dummies (anche per giornalisti sussidiati)
Ci siamo. Il Programma di salvezza economica basato sulla ME-MMT è pronto. Ora tocca ad ognuno di noi, attivisti organizzati in gruppi territoriali o semplici simpatizzanti. Dal giorno dopo i due summits abbiamo lavorato per creare le basi per la pubblicazione del documento che raccoglie tutto il lavoro di Rimini e Cagliari, e tutto il lavoro precedente sviluppato sul sito http://www.democraziammt.info da tutti gli attivisti che hanno offerto il proprio contributo. Oggi nasce http://www.memmt.info, che sarà lo spazio e il riferimento di supporto ai Gruppi Territoriali per la diffusione e divulgazione del Programma di salvezza economica. Per questo stiamo lavorando a: - Produzione del materiale ufficiale per la diffusione del Programma (presentazioni, volantini, video, ecc) - Formazione degli attivisti - Organizzazione e pubblicizzazione degli eventi finalizzati a far conoscere il Programma - Contatti con Enti e istituzioni Si tratta di un lavoro complesso e non tutto è pronto ora ma vi aggiorneremo costantemente.
Noi ci siamo, insieme a Paolo Barnard e a tutte le persone che vorranno portare avanti il programma di salvezza economica con convinzione e coraggio.
Daniele Basciu, Davide Provenzale, Dario De Angelis, Valentina Rocchi, Marco Boggio, Giancarlo Algieri, Deanna Pala, Erika Conti, Rosanna Maniscalco, Massimiliano Sparacino, Simone Piva e Pier Paolo Flammini.
Riccardo Scamarcio a colloquio segreto con Bersani
Lo aspetta per un'ora nella sede del PD. Qualcuno gli chiede il motivo del colloquio. Lui vuole parlare solo con Bersani personalmente. Il motivo? Chiedergli di adottare la Modern Money Theory
Riccardo Scamarcio a colloquio con Pierluigi Bersani. E non si parla di cinema e fondi per le pellicole, ma di teorie monetariste. Scamarcio, a quanto pare, è un sostenitore della Modern Money Theory. E ieri ha voluto illustrarla al segretario del Partito Democratico, come racconta il Corriere:
L’ospite inatteso del Pd è Riccardo Scamarcio, l’attore pugliese idolatrato dalle adolescenti (e non solo). Il suo blitz alla casa madre dei democratici ha messo in agitazione lo staff del segretario, perché Bersani, che era in diretta internet, non poteva sapere di essere atteso dal protagonista di «Cosimo e Nicole». Dopo un frenetico scambio di sms con i responsabili dell’ufficio stampa, a ricevere Scamarcio sono scesi lo storico Miguel Gotor, biografo del leader, e il coordinatore del Comitato di Bersani per le primarie, Roberto Speranza.
Ma Scamarcio voleva parlare con il leader e solo con lui. E così ha pazientemente aspettato, sulla porta del Nazareno, per un’ora buona:
E quando Bersani è arrivato in via di Sant’Andrea delle Fratte, l’attore si è fermato a lungo a parlare con lui. Dei fondi per il cinema? Di politica? Macché, di macroeconomia. Sì perché Scamarcio— al debutto come produttore —si è appassionato a una certa teoria monetarista i cui capisaldi ha voluto illustrare al segretario del Pd.
_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
Scritto da redazione il 5 dicembre 2012. Pubblicato in Attualità
Il primo anno del governo Monti è stato caratterizzato da drastici tagli della spesa per ridurre il debito pubblico: risultato? La disoccupazione sta esplodendo. L’Istat rivela che nel terzo trimestre 2012 il numero dei disoccupati ha avuto un forte incremento (+30,6%, pari a 581.000 unità), e gli occupati a tempo pieno hanno continuato a diminuire (-2%, pari a -398.000 unità). Come si nota dal grafico, il tasso di disoccupazione si attesta all’11,1%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto a settembre e di 2,3 punti nei dodici mesi. In valore assoluto parliamo di 2 milioni e 870 mila persone senza lavoro,il 3,3% in più rispetto a settembre (+93 mila unità).
(Fonte: dati Istat)
Ne consegue un record di disoccupati: ad oggi quasi tre milioni, ed è record anche di precari: 2,9 milioni.
Nel 2012 in Italia sono fallite quasi 35 imprese al giorno: 6.321 hanno spento i macchinari definitivamente solo nel primo semestre dell’anno, oltre mille ogni mese. A rivelarlo è l’analisi dei fallimenti realizzata da Cribis D&B;
Secondo i vertici INPS, 400 mila lavoratori rischiano di rimanere senza salario e senza pensione con l’ingresso della nuova riforma previdenziale.
“Le misure di austerità varate dal governo Monti hanno causato il maggior calo dei consumi registrato in Italia dal secondo conflitto mondiale“, avverte l’OCSE.
Secondo l’Istat prosegue la fuga dei cervelli: ”Gli italiani laureati che decidono di emigrare all’estero sono 5.839, essi prediligono i Paesi europei e quelli di antica emigrazione d’oltreoceano (Stati Uniti, Brasile, Argentina, Australia e Venezuela)“.
Boom di pignoramenti sulla casa nel 2012 : quasi 46 mila famiglie costrette a lasciare la propria abitazione perché non riescono più a far fronte alle rate del mutuo.
Dinanzi a questi dati devastanti dietro i quali c’è la sofferenza di milioni di persone, a queste condizioni inaccettabili che l’Unione europea impone all’Italia, alla Grecia, a tutti, tal governo tecnico non eletto da noi cittadini si auto-elogia per i “successi” conseguiti: «il governo Monti ha recuperato il ruolo e la credibilità internazionale che devono competere a un grande Paese come l’Italia», Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico.
Perché dovremmo stare alla finestra mentre accade tutto ciò? Il piano di piena occupazione per l’Argentina ha funzionato, ridando dignità a milioni di persone.
Proponiamo il programma di salvezza economica ME-MMT pegno il nostro voto.
I partecipanti dei summit di Rimini e Cagliari hanno dimostrato che l’impossibile è possibile. La ragione è nello spessore e nelle verità intrinseche delle idee perseguite. Quando una di queste è valida, le persone che insieme l’abbracciano hanno sempre dimostrato nella storia di possedere una “potenza” inspiegabile. “Lavoriamo insieme per un mondo migliore, dove ognuno ha l’opportunità di sviluppare la mente, il corpo e lo spirito; dove I bambini possono crescere e imparare e gli anziani aver l’assistenza della quale hanno bisogno. Impariamo di nuovo a vivere insieme. Insieme vinceremo“, Mathew Forstater.
Scritto da redazione il 1 gennaio 2013. Pubblicato in Eventi
Il 15 gennaio Mathew Forstater e Paolo Barnard saranno ospiti dell’evento “Salviamo L’Aquila – Salviamo l’Italia. Il programma di salvezza economica per il Paese e per ricostruire le zone terremotate senza limiti di investimenti”.
L’incontro inizierà alle ore 15,30, nell’auditorium dell’Associazione nazionale Costruttori Edili (Ance) della provincia dell’Aquila, in viale Alcide De Gasperi n. 60.
L’economista statunitense proporrà a imprenditori e cittadini un programma specifico per il rilancio economico e sociale di un territorio la cui ripresa è messa in serio dubbio dalla crisi mondiale che si riflette pesantemente sull’Europa e sull’Italia. Nel capoluogo abruzzese verranno invitate anche associazioni di categoria dell’Emilia Romagna per un ideale gemellaggio tra due territori duramente segnati dalla stessa calamità. Il convegno prevede anche una sessione mattutina dedicata agli studenti: alle ore 10 i due ospiti animeranno un seminario nell’auditorium “6 Aprile 2009” del Liceo Classico “Domenico Cotugno” dell’Aquila. Ad ascoltarli, gli studenti delle classi quinte selezionate tra tutti gli istituti superiori aquilani, studenti e professori universitari, oltre ai cittadini.
"La disoccupazione è un crimine contro l'umanità": questa frase di Warren Mosler sarà pronunciata in tutta Italia, ogni giorno, dal 10 al 22 giugno, quando l'economista americano, tra i padri putativi della Modern Money Theory (MMT), filone economico post-keynesiano, sarà in Italia per un "tour" che si preannuncia storico. Assieme a lui, ad accompagnarlo fra città di provincia e le metropoli del Belpaese, Paolo Barnard, giornalista che ha introdotto per primo in Italia i temi della ME-MMT (dove ME sta per Mosler Economics) come condizione di salvezza per l'Italia e la sua economia.
Il Tour nazionale 2013 Mosler/Barnard ha preso avvio in Calabria e attraverserà lo Stivale e le isole passando per Roma, l'Umbria, la Toscana, la Liguria, l’Emilia Romagna, il Veneto, per terminare in Lombardia: 14 incontri ai quali stanno lavorando gli attivisti della ME-MMMT organizzati in un movimento presente in tutta Italia.
Gli autori del Programma di salvezza economica ME-MMT per l’Italia, Warren Mosler e Paolo Barnard saranno presenti in Toscana martedì 18 giugno alle ore 21.00 presso l’Auditorium della Confesercenti di Siena (Strada Statale 73 Levante n. 10), in un appuntamento aperto a tutti gli attivisti regionali e ai portatori di interesse.
"Loro hanno ragione", ha dichiarato l'ex funzionario della Banca Centrale del Belgio, Bernard Lietaer, riferendosi agli economisti della MMT. Lo Stato, grazie all'uso corretto dei moderni sistemi monetari e fiscali, può raggiungere la piena occupazione permanente senza incorrere in fenomeni inflattivi: una rivoluzione rispetto ai paradigmi attuali, specialmente quelli dell'Eurozona con disoccupazione cronica a due cifre, suicidi di imprenditori, regressione economica e sociale.
_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
Compact, ne arriva un altro, e questo è la morte del lavoro, dopo quella dello Stato.
Corporate Europe Observatory trova documenti dell’incontro fra Merkel, Hollande e Barroso (presid. Commissione UE) e la European Roundtable of Industrialists (ERT) del 18 marzo, dove i tre colossi politici ricevono, e concordano su, le istruzioni della più potente lobby di Big Business del mondo. Si tratta, come chi mi legge sa, di una mia vecchia conoscenza. Sono quelli che hanno scritto il Fiscal Compact nero su bianco e lo hanno sbattutto sulla scrivania della BCE e della Commissione. Ora di Compact ne hanno sfornato un altro. Il Consiglio Europeo del perfido Von Rompuy lo dovrà approvare a giugno.
Si noti. I tre maggiori politici europei, su idea della Merkel, incontrano a porte chiuse Big Business. Perché? Quale elettorato gli ha permesso di fare questo senza che le parti sociali fossero presenti? E perché dovrebbero essere presenti le parti sociali? Perché ogni singolo devastante pezzo del fascismo finanziario dell’Eurozona che oggi devasta umani in carne ed ossa a decine di milioni fu deciso a porte chiuse fra lobby e i leader europei, fra cui anche i nostri infami Amato, Ciampi, Padoa Schioppa, Prodi, Draghi, D’Alema e soci.
Il nuovo Compact è sulla competitività-produttività. Cioè farti lavorare come un animale in ambienti di nazismo psicologico, per meno reddito, per il profitto di 2 o 3 mila persone in tutta la UE; distruggere la contrattazione sindacale; disintegrare la coesione di classe. Quello che è accaduto con le riforme Hartz 4 in Germania, nonostante i buffoni italici vi raccontino che in Germania i lavoratori stanno da Dio. pistolinate, stanno nella ********** con redditi in calo da 10 anni, e sono inviperiti. I consumi sono ai minimi storici, e l’unico motivo per cui i tedeschi non si ribellano è che la stampa leccaculo gli racconta da anni che la colpa è dei greci o degli italiani (i PIIGS).
La ERT mira a mettere il turbo nucleare al mercato singolo, dove ovviamente solo i colossi possono competere, e dove milioni di piccole-medie aziende (e i loro lavoratori) andranno invece disintegrate (e già ci vanno). Ma il nuovo Compact sulla competitività-produttività spiattella 3 nuovi parametri agghiaccianti: il tuo livello salariale sarà in futuro legato a
1) la tua maggiore produttività sul lavoro
2) la competizione internazionale
3) e la tua performance individuale
Cioè
1) vivere per lavorare e non il contrario
2) subire ancor più sul tuo reddito il costo del lavoro in Cina o Vietnam
3) farti vivere l’angoscia della prestazione sotto caporali spietati ogni giorno della tua vita
Poi: le raccomandazioni mettono in primo piano la riduzione drastica degli ostacoli al licenziamento e la riduzione delle liquidazioni. E chiedono la solita spesa pubblica solo per aiutare il business, ma non il sociale. Mai!
Si badi bene: come già detto, ogni singola parola dell’ERT diviene di regola un Trattato UE sovranazionale, cioè più potente di qualsiasi cosa i nostri parlamenti possano decidere. E’ accaduto col Fiscal Compact, accadrà con questo Compact. E Barnard parla, scrive, bla bla bla bla…
Ma il finanziamento pubblico alla Castaaaaaaaa! Operaio!
Mi spiace da morire di non poter partecipare a questo evento organizzato a Roma....
_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
"La disoccupazione è un crimine contro l'umanità": questa frase di Warren Mosler sarà pronunciata in tutta Italia, ogni giorno, dal 10 al 22 giugno, quando l'economista americano, tra i padri putativi della Modern Money Theory (MMT), filone economico post-keynesiano, sarà in Italia per un "tour" che si preannuncia storico. Assieme a lui, ad accompagnarlo fra città di provincia e le metropoli del Belpaese, Paolo Barnard, giornalista che ha introdotto per primo in Italia i temi della ME-MMT (dove ME sta per Mosler Economics) come condizione di salvezza per l'Italia e la sua economia.
Il Tour nazionale 2013 Mosler/Barnard ha preso avvio in Calabria e attraverserà lo Stivale e le isole passando per Roma, l'Umbria, la Toscana, la Liguria, l’Emilia Romagna, il Veneto, per terminare in Lombardia: 14 incontri ai quali stanno lavorando gli attivisti della ME-MMMT organizzati in un movimento presente in tutta Italia.
Gli autori del Programma di salvezza economica ME-MMT per l’Italia, Warren Mosler e Paolo Barnard saranno presenti in Toscana martedì 18 giugno alle ore 21.00 presso l’Auditorium della Confesercenti di Siena (Strada Statale 73 Levante n. 10), in un appuntamento aperto a tutti gli attivisti regionali e ai portatori di interesse.
"Loro hanno ragione", ha dichiarato l'ex funzionario della Banca Centrale del Belgio, Bernard Lietaer, riferendosi agli economisti della MMT. Lo Stato, grazie all'uso corretto dei moderni sistemi monetari e fiscali, può raggiungere la piena occupazione permanente senza incorrere in fenomeni inflattivi: una rivoluzione rispetto ai paradigmi attuali, specialmente quelli dell'Eurozona con disoccupazione cronica a due cifre, suicidi di imprenditori, regressione economica e sociale.
(Tratto dal programma Quinta Colonna del 2 maggio 2013) • SIGNORA MARIA GIUSEPPINA GHIDELLI: «Allora, non è necessario disperarsi. Qui c'è una Teoria Monetaria Moderna, che il signor giornalista della MMT [i.e. Paolo Barnard] ha portato a conoscenza con tanti economisti e ce n'è uno che ha vinto...» • GIORNALISTA ROBERTO POLETTI: «Cosa vuol dire in breve?» • SIGNORA MARIA GIUSEPPINA GHIDELLI: «E allora voglio dire che si può uscire da questo euro e, moderatamente, si può portare la nostra Italia ad una condizione migliore.»
(A questo punto il conduttore Paolo Del Debbio fa bloccare la diretta)
CONCLUSIONI. La signora ha le idee chiare: non è necessario disperarsi, perché il modo per portare l'Italia ad una migliore condizione è quello di uscire dall'euro adottando la MMT (Modern Money Theory, Teoria Monetaria Moderna) quale politica economica per l'Italia. Evidentemente il conduttore della trasmissione non è di questo avviso e, appena capisce dove la signora sta andando a parare, le toglie subito la parola. In televisione si vuole solo fare sfogare la rabbia dei cittadini - onde evitare che quest'ultima esondi - mantenendoli però nell'ignoranza, omettendo scientemente di informare su quali possano essere le soluzioni effettive per uscire dalla crisi economica.
_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
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