02/07/2013, 19:04
02/07/2013, 19:21
02/07/2013, 19:24
02/07/2013, 19:46
02/07/2013, 19:50
Thalita ha scritto:
Ha chiesto asilo politico a 21 paesi, secondo me se mai qualcuno glielo concederà non sarà un paese europeo.
Tra l'altro sto notando che nei titoli di alcuni telegiornali italiani da talpa si è passati a soprannominarlo spia invece di chiamarlo (come sarebbe giusto e imparziale) solo con il suo nome e cognome.
qui la lista completa dei paesi:
http://wikileaks.org/Edward-Snowden-submits-asylum.html
Poi una curiosità,
pensavo al suo cognome che nella prima parte significa neve
e al pericolo di una nuova guerra fredda.
02/07/2013, 20:00
GIANLUCA1989 ha scritto:Thalita ha scritto:
Ha chiesto asilo politico a 21 paesi, secondo me se mai qualcuno glielo concederà non sarà un paese europeo.
Tra l'altro sto notando che nei titoli di alcuni telegiornali italiani da talpa si è passati a soprannominarlo spia invece di chiamarlo (come sarebbe giusto e imparziale) solo con il suo nome e cognome.
qui la lista completa dei paesi:
http://wikileaks.org/Edward-Snowden-submits-asylum.html
Poi una curiosità,
pensavo al suo cognome che nella prima parte significa neve
e al pericolo di una nuova guerra fredda.
den invece significa, tana, covo, rifugio, nascondiglio
umm anche il suo nome "In codice" cela qualche mistero
03/07/2013, 07:22
03/07/2013, 08:24
Interrotto il VIAGGIO DALLA RUSSIA ALLA BOLIVIA del presidente sudamericano
I governi europei bloccano a Vienna il volo di Morales per paura che ci fosse Snowden
Francia, Portogallo e Italia gli vietano lo spazio aereo, ma la «talpa» non era a bordo
Uno spettro si aggira per l'Europa: è quello di Edward Snowden. La parafrasi di Marx ha qualche fondamento, visto che la vicenda che riguarda la «talpa» del Datagate sta mettendo a dura prova le diplomazie di tutto il mondo. Ultimo casus belli in ordine cronologico quello che viene definito come un atto di «prepotenza» imperialistica: così il governo boliviano ha definito infatti l'incidente diplomatico innescato da vari Paesi europei che non hanno lasciato atterrare o sorvolare il proprio territorio all'aereo del presidente boliviano Evo Morales, nel quale si sospettava si trovasse Snowden. Il velivolo, partito da Mosca, è stato costretto ad atterrare in Austria per il sospetto che l'ex analista della Cia stesse cercando di fuggire. Morales tornava in Bolivia da un vertice a Mosca quando al suo aereo è stato negato il passaggio nello spazio aereo della Francia e uno scalo tecnico in Portogallo per cui è stato costretto a una sosta non programmata e ad atterrare a Vienna. Poco dopo anche l'Italia, secondo il governo boliviano, ha negato lo spazio aereo. Poi il sospetto si è rivelato una «bufala», ma gli «infondati» timori -come li ha definiti il governo boliviano- hanno scatenato l'indignazione di La Paz. Dure le dichiarazioni del ministro della Difesa boliviano, Ruben Saavedra, che viaggia con il presidente. «È stata messa a rischio la vita del presidente Morales», ha detto Saavedra, precisando che il vettore è stato bloccato «in pieno volo, a pochi minuti all'ingresso nello spazio aereo francese». «Il signor Snowden non ha mai avuto alcun contatto con le nostre autorità e ancora meno poteva essere a bordo. È una bugia degli Stati Uniti utilizzata poi da alcuni governi europei, in questo caso Francia e Portogallo», ha sottolineato Saavedra alla Cnn in spagnolo. Anche l'Italia avrebbe vietato il transito, secondo Saavedra, ma mancano le conferme ufficiali da parte delle autorità italiane.
NIENTE RIFORNIMENTO A LISBONA - Nel ricordare che Lisbona aveva dato via libera «per rifornirci di combustibile nel suo territorio» prima di attraversare l'Atlantico, Saavedra ha aggiunto che poco prima del decollo a Mosca «le autorità portoghesi ci hanno avvertito che per problemi tecnici potevamo solo sorvolare il loro spazio aereo, ma non atterrare». Dopo lo stop di Parigi «l'equipaggio ci ha consigliato di dirigerci a Vienna, dove siamo in effetti atterrati», ha sottolineato Saavedra. «Non abbiamo niente da nascondere», ha proseguito il ministro, precisando che se Snowden presenterà una richiesta di asilo politico, La Paz «la esaminerà. Non siamo a conoscenza di alcuna richiesta in questo senso. Nell'ambito del diritto internazionale - ha puntualizzato Saavedra - tali richieste possono essere presentate e i governi hanno poi a loro volta tutto il diritto di concedere, oppure no, l'asilo».
Fonte:http://www.corriere.it/esteri/13_luglio_03/snowden-volo-morales-bloccato-a-vienna_01b5bdbe-e378-11e2-a1f9-62e4ef08d60d.shtml
03/07/2013, 11:19
Angel_ ha scritto:Interrotto il VIAGGIO DALLA RUSSIA ALLA BOLIVIA del presidente sudamericano
I governi europei bloccano a Vienna il volo di Morales per paura che ci fosse Snowden
Francia, Portogallo e Italia gli vietano lo spazio aereo, ma la «talpa» non era a bordo
Uno spettro si aggira per l'Europa: è quello di Edward Snowden. La parafrasi di Marx ha qualche fondamento, visto che la vicenda che riguarda la «talpa» del Datagate sta mettendo a dura prova le diplomazie di tutto il mondo. Ultimo casus belli in ordine cronologico quello che viene definito come un atto di «prepotenza» imperialistica: così il governo boliviano ha definito infatti l'incidente diplomatico innescato da vari Paesi europei che non hanno lasciato atterrare o sorvolare il proprio territorio all'aereo del presidente boliviano Evo Morales, nel quale si sospettava si trovasse Snowden. Il velivolo, partito da Mosca, è stato costretto ad atterrare in Austria per il sospetto che l'ex analista della Cia stesse cercando di fuggire. Morales tornava in Bolivia da un vertice a Mosca quando al suo aereo è stato negato il passaggio nello spazio aereo della Francia e uno scalo tecnico in Portogallo per cui è stato costretto a una sosta non programmata e ad atterrare a Vienna. Poco dopo anche l'Italia, secondo il governo boliviano, ha negato lo spazio aereo. Poi il sospetto si è rivelato una «bufala», ma gli «infondati» timori -come li ha definiti il governo boliviano- hanno scatenato l'indignazione di La Paz. Dure le dichiarazioni del ministro della Difesa boliviano, Ruben Saavedra, che viaggia con il presidente. «È stata messa a rischio la vita del presidente Morales», ha detto Saavedra, precisando che il vettore è stato bloccato «in pieno volo, a pochi minuti all'ingresso nello spazio aereo francese». «Il signor Snowden non ha mai avuto alcun contatto con le nostre autorità e ancora meno poteva essere a bordo. È una bugia degli Stati Uniti utilizzata poi da alcuni governi europei, in questo caso Francia e Portogallo», ha sottolineato Saavedra alla Cnn in spagnolo. Anche l'Italia avrebbe vietato il transito, secondo Saavedra, ma mancano le conferme ufficiali da parte delle autorità italiane.
NIENTE RIFORNIMENTO A LISBONA - Nel ricordare che Lisbona aveva dato via libera «per rifornirci di combustibile nel suo territorio» prima di attraversare l'Atlantico, Saavedra ha aggiunto che poco prima del decollo a Mosca «le autorità portoghesi ci hanno avvertito che per problemi tecnici potevamo solo sorvolare il loro spazio aereo, ma non atterrare». Dopo lo stop di Parigi «l'equipaggio ci ha consigliato di dirigerci a Vienna, dove siamo in effetti atterrati», ha sottolineato Saavedra. «Non abbiamo niente da nascondere», ha proseguito il ministro, precisando che se Snowden presenterà una richiesta di asilo politico, La Paz «la esaminerà. Non siamo a conoscenza di alcuna richiesta in questo senso. Nell'ambito del diritto internazionale - ha puntualizzato Saavedra - tali richieste possono essere presentate e i governi hanno poi a loro volta tutto il diritto di concedere, oppure no, l'asilo».
Fonte:http://www.corriere.it/esteri/13_luglio_03/snowden-volo-morales-bloccato-a-vienna_01b5bdbe-e378-11e2-a1f9-62e4ef08d60d.shtml
03/07/2013, 14:56
“Dopo il Datagate è guerra aperta fra Usa e Cina”
La guerra telematica fra Washington e Pechino è appena cominciata e questo è solo il primo atto
Non è una guerra fredda. È molto peggio. «Quella era, per certi aspetti, sopravvalutata. Mentre di questa guerra informatica la gente sa poco, e sottovaluta il rischio». Secondo Aldo Giannuli, ricercatore di Storia contemporanea presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università statale di Milano, la situazione è complessa, grave e ancora in svolgimento. Quello di Edward Snowden è solo l’inizio.
CONTINUA: http://www.linkiesta.it/guerra-usa-cina
03/07/2013, 15:50
Sheenky ha scritto:
EUROPA, SE CI SEI BATTI UN COLPO
Articolo di Massimo Mazzucco
Fonte: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4284
Se c'è mai stata un'occasione in cui l'Europa possa finalmente trovare una forma di unità, è sicuramente il recente scandalo del Datagate.
Secondo le più recenti dichiarazioni di Snowden, infatti, vittima dello spionaggio cibernetico sarebbero state anche moltissime istituzioni europee, fra cui stesso Europarlamento di Bruxelles.
Con toni più o meno moderati, quasi tutti i leader europei hanno fatto sapere che si aspettano chiarimenti dagli americani rispetto a questo spionaggio spudorato verso i loro stessi alleati.
O presunti tali.
Perché qui sta il cuore della faccenda: chi conosce bene gli americani sa benissimo che per loro non esistono "alleati" nel senso letterale della parola. Esistono soltanto nazioni che si possono utilizzare al proprio fianco, fino a quando questo possa tornare utile a loro. Ma nel momento stesso in cui in cui questa utilità venisse a cessare, gli americani non avrebbero il minimo problema a scaricare quello che fino a ieri definivano "alleato", abbandonandolo al suo destino.
Esiste una battuta in America, che dovrebbe aiutare a capire meglio quale sia la mentalità degli americani ...
... rispetto alle altre nazioni del mondo: "Per gli americani - dice la battuta - "diplomazia" significa semplicemente accarezzare il cane dicendogli "ma come sei carino", finché non trovi una pietra abbastanza grossa da spaccargli in testa."
Mentre i nostri leader europei credono di aver fatto il loro dovere, "chiedendo chiarimenti a Washington", devono sapere che ieri sera un ex-dirigente della NSA è comparso in televisione (CNN) prendendosi apertamente gioco di noi . Alla domanda "Cosa pensa delle proteste degli europei per le rivelazioni sullo spionaggio?", l'uomo ha fatto un sorrisetto ironico, e ha detto "E' chiaro che loro abbiano un concetto molto diverso dal nostro di cosa si possa e non si possa fare".
Traduzione: noi facciamo quello che ci pare, e nessuno potrà mai permettersi di romperci le scatole.
Vedete voi, quindi, cari leader politici europei: se questa non è l'occasione buona per ribellarsi una volta per tutte, compatti ed uniti, alla prepotenza infinita degli americani, davvero non riesco ad immaginarne una migliore.
03/07/2013, 15:51
GIANLUCA1989 ha scritto:
Un bell'articolo che spiega che dietro a tutta questa vicenda in realtà potrebbe esserci la Cina
03/07/2013, 16:04
03/07/2013, 16:19
Thethirdeye ha scritto:
SE sono davvero sorpresi, vuol dire che sono degli IDIOTI.
Se fanno finta di esserlo, allora vuol dire che RECITANO UNA PARTE.
03/07/2013, 16:22