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Marziano
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MessaggioInviato: 14/07/2013, 14:37 
Devo dire in tutta sincerità che non ho capito il ragionamento di Marino.Ho provato a seguire la sua "linea" logica e metterla su un foglio:non sono riuscito nemmeno a collegare le prime tre operazioni dell'elaborazione.



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MessaggioInviato: 14/07/2013, 15:07 
Io ho studiato fisica atomica e nucleare molti anni fa. E devo dire che ho fatto molta, ma molta, fatica a comprendere e assimilare i concetti base della fisica quantistica. [8)]

Oggi invece TUTTI parlano di "QUANTI" come fossero noccioline. L'aggettivo "quantistico" o "quantico" è entrato nel linguaggio comune. Nelle chiacchiere da bar, nei blog della politica, nei forum di discussione tecnologico- scientifica. Ma soprattutto nella pseudo-scienza che il WEB 2.0 ha diffuso in modo incontrollato ed esponenziale! [:(]

Di recente ho anche sentito parlare di "psicologia quantistica". Ho studiato anche psicologia (all'Università, non ai seminari della parrocchia...) ma questa nuova disciplina non é mai sta menzionata in nessunissimo testo accademico. [:I]

D'accordo che siamo tutti ferocemente "contro" la scienza ufficiale, ma almeno sappiamo di cosa stiamo parlando? [?]

Ce la facciamo a intavolare una discussione sui sistemi di comunicazione senza citare sempre i "QUANTI" e TUTTI i suoi derivati? [?]

Chiedo troppo, VERO? [?] [;)]



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MessaggioInviato: 14/07/2013, 15:10 
Bobby,hai perfettamente ragione.



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MessaggioInviato: 14/07/2013, 15:55 
Cita:
AleBon ha scritto:

Devo dire in tutta sincerità che non ho capito il ragionamento di Marino.Ho provato a seguire la sua "linea" logica e metterla su un foglio:non sono riuscito nemmeno a collegare le prime tre operazioni dell'elaborazione.


Penso si riferisse a questa proprietà della materia che potrebbe essere sfruttata come mezzo di comunicazione istantaneo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Entanglement_quantistico

Cita:
cut
Secondo la meccanica quantistica è possibile realizzare un insieme costituito da due particelle tale che, qualunque sia il valore di una certa proprietà osservabile assunto da una delle due, questo influenzi istantaneamente il corrispondente valore assunto dall'altra, che risulterà invariabilmente uguale e opposto al primo, nonostante la teoria postuli l'impossibilità di predire con certezza il risultato di una misura. Ciò rimane vero anche nel caso le due particelle si trovino distanziate, senza alcun limite spaziale.
[cut]


Che però da quel che ho potuto capire sul fenomeno sarebbe un collegamento a tronconi cioè tra A a A' tra B e B' e così via senza possibilità di collegare A con B' o A' con B. Almeno io così ho interpretato il suo messaggio.


Ultima modifica di MaxpoweR il 14/07/2013, 15:57, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 15/07/2013, 11:51 
Si Max, nessun collegamento intermedio. Nessuna deviazione di percorso. La carica che si sposta attorno al conduttore, al variare della corrente in quest'ultimo, vede modificarsi il raggio che la distanzia e la sua energia. La particella reciproca, verrà influenzata da questo variare. Finchè si parla di raggio e di distanza, possiamo affrontare il discorso ancora nel campo dell'elettrologia; si va nella quantistica successivamente, quando si parla, ad esempio, dello spin(1/2) per elettroni e positroni, della natura di una particella(parliamo di particelle elementari, quindi, non complesse come un nucleone), della possibilità di interagire che questa esprime, eccetera eccetera.



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MessaggioInviato: 15/07/2013, 12:17 
Gli elettroni, come i positroni, formano 'orbite' (scrivo 'orbite'per semplificare, conosco la condizione probabilistica della posizione delle cariche), nel caso da me esposto, un conduttore rettilineo(potrebbe essere anche non rettilineo, una spira, ad esempio), percorso da una corrente, produce un campo magnetico. Le linee del campo magnetico sono circonferenze che hanno il conduttore come centro. Queste circonferenze sono presenti su piani perpendicolari al conduttore. Ovviamente esiste anche un verso. Un elettrone coinvolto formerà le summenzionate 'orbite', attorno al conduttore, seguendo le linee forza. Aumentando l'intensità del campo, il raggio orbitale si restringe. Diminuendo l'intensità, il raggio si allarga. Un campo magnetico molto intenso, genera 'orbite' tanto piccole da far emettere una radiazione(segnale, informazione, non ci importa di quello che succede, a livello più intimo, all'interno del quanto, ma di quello che emette). Cosa succederebbe a un positrone legato, posto a qualsiasi distanza, al variare del raggio dell'orbita dell'elettrone 'fratello'?



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MessaggioInviato: 15/07/2013, 13:21 
Ovviamente, nel precedente post, si potrebbe parlare anche di coppie di elettroni entangled.
Ora passiamo a un sistema biologico.

Ci sono forti ragioni per ritenere che negli occhi degli uccelli migratori, sia presente una molecola particolare: la molecola N@C60. E' letteralmente una gabbia geometrica di atomi di carbonio che quando viene colpita dalla luce, quest' ultima trasmette la potenza necessaria per separare coppie di elettroni entangled residenti(con momento angolare totale pari a zero). Questo comporterebbe un processo che permetterebbe al cervello del volatile, di 'avvertire' le variazioni dell'inclinazione del campo magnetico planetario. Gli studi debbono essere approfonditi. In futuro, è ragionevole ipotizzare la clonazione, la cultura di tessuti di questo genere per sviluppare biocomputer e biotrasmettitori.
Ci sarebbe anche un altro sistema di trasmissione di informazioni superluminali: modulazione della polarizzazione. Purtroppo, attualmente non si dispongono di sistemi di collimazione e di potenza di trasmissione ottica, da renderli vantaggiosi a grandi distanze. Nel breve percorso, indubbiamente sono molto più vantaggiosi gli altri protocolli di modulazione.
Riferimenti sulla prima ricerca, quella biologica:
Dottor K.Schulten Università dell'Illinois U.S.A.;
Dottor C.T. Rogers e Dottor K.Maeda università di Oxford;
Team Professor Thorsten Ritz U.C.L.A. U.S.A.;


Ultima modifica di marino il 15/07/2013, 13:33, modificato 1 volta in totale.


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Non mi arrendo al pensiero di essere 'prigioniero' delle velocità subluminali; sia per viaggiare che per comunicare.



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MessaggioInviato: 15/07/2013, 14:07 
Cita:
marino ha scritto:

Non mi arrendo al pensiero di essere 'prigioniero' delle velocità subluminali; sia per viaggiare che per comunicare.


Uscendo da questa 'prigione' si spalancano le porte dell'ipotesi aliena.[:D]

Il blocco della scienza ufficiale sta tutto qui.[8D]

Risolto questo blocco non avrebbe più nemmeno senso questo forum.

E invece...[:(]



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MessaggioInviato: 15/07/2013, 14:17 
Non necessariamente [:)]. Si può benissimo pensare che sia possibile progettare un sistema di comunicazione entangled o in quantum annealing o una nave a bolla di curvatura( Ricerche dei Reali astronomi Britannici e dottor Alcubierre) senza credere per forza agli omini verdi. Il mondo è bello per questo.



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MessaggioInviato: 15/07/2013, 14:48 
Forse più promettente è la "curvatura". Il limite della velocità della luce potrebbe essere infranto deformando talmente lo spazio da farlo ritornare su se stesso. Non occorre andare più veloci, basta comprimere le distanze. Sia per i mezzi che per le comunicazioni.

Teoricamente non è affatto impossibile ma per deformare lo spazio-tempo occorrerebbero quantità di energia favolose.

Prendendo l'energia direttamente dalla massa (E=mc^2) ce la possiamo fare...[;)]


Ultima modifica di BOBBY il 15/07/2013, 14:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 15/07/2013, 15:41 
Cita:
marino ha scritto:

Si Max. Presto ci arriveremo anche noi. Si parla di satelliti che comunicherebbero con un protocollo a legame quantistico. Ci sarebbe un teorema che per ora, imporrebbe comunque una conferma classica del messaggio trasmesso, ma la questione potrebbe essere aggirata con un protocollo di ridondanza e un algoritmo analitico- probabilistico.


Il problema dell'interferenza sull'entanglement è abbastanza noto, ma a quanto sapevo al di là dell'impossibilità teorica dichiarata, studiano in molti come aggirare il problema.
Quello che a mio parere pareva più promettente (ma sono anni che non lo seguo), era mediante l'uso di cristalli semiconduttori usati come "trappole" per particelle entangled. il collasso della funzione d'onda della particella entangled causava una differente risposta a livello macro della luce con cui venva illuminato il cristallo ove intrappolate le particelle engangled. (il tasso di match rispetto alla conferma era pari al 65%)
Una volta strutturata bene Questa tecnologia potrebbe risolvere il problema del dover confermare il dato a velocità subluminali, in quanto differenziando il clock con cui si effettuano i collassi di funzioni d'onda, si può benissimo simulare la trasmissione digitale (esempio zero: zero collassi in un nano secondo, uno un collasso in un nanosecondo, clock 2 nanosecondi, tradotto: nessuna variazione risposta alla luce del cristallo uguale zero, variazione uguale uno)

Da quello che ho capito Il problema base di questo sistema è che il numero di bit trasmettibili in questa maniera è limitato al numero di particelle entangled che hai "intrappolato" in quanto non riutilizzabili.


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MessaggioInviato: 15/07/2013, 18:30 
Secondo me non riusciremo mai a captare le onde degli alieni per il solo motivo
che non usano più questo metodo da almeno 10000 anni..
questo va bene per comunicazioni locali basta pensare che con il telefonino
telefono ad un tizio che si trova su marte una volta detto pronto devo aspettare
almeno mezz'ora per sentire il pronto dell' altro interlocutore...
Leo



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MessaggioInviato: 15/07/2013, 22:35 
Il problema delle comunicazioni tra sistemi solari differenti non è solo un problema di noi terrestri che viviamo nella speranza di ricevere un segnale da chissà dove. È un problema che hanno dovuto affrontare anche gli alieni quando hanno cominciato a viaggiare nello spazio. Se questi soggetti sono arrivati qui e provengono da chissà dove dovranno pure comunicare con la base e con... la famiglia ! ( [:D])

E' comunque da escludere che gli extraterrestri NON conoscano le onde radio, se non altro come tecnologia del passato o delle più banali comunicazioni locali. [:)]

Se non hanno mai mandato messaggi, usando questa vetusta tecnologia, si possono fare svariate ipotesi:

- gli alieni non esistono o sono troppo lontani (ipotesi degli scettici più comuni)

- non hanno interesse a lanciarci messaggi, preferiscono osservarci senza intervenire, e quindi si guardano bene dallo "sparare" onde radio verso di noi. Insomma NON vogliono disturbare il nostro "status quo "...

- ci hanno mandato messaggi che non siamo riusciti a decodificare, magari non li abbiamo riconosciuti come messaggi alieni e li abbiamo confusi come rumore di fondo o come come comunicazioni banalmente terrestri, senza alcuna rilevanza...



QUAL'E' secondo voi l'ipotesi più verosimile ? [?] [?] [?]

Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni in merito...


Ultima modifica di BOBBY il 15/07/2013, 22:36, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 16/07/2013, 03:00 
ne hai saltata una, sono entità biologicamente diverse dalle nostre e quindi per comunicare si avvalgono di sistemi più consoni ai loro apparati sensoriali. Connessione diretta tra i vari individui ad esempio come accade per molte creature terrestri, o uso della chimica...

Per quanto riguarda i segnali radio secondo me è solo una perdita di tempo stare ad ascoltare e sperare. Ci sono troppe variabili spaziali temporali e biologiche per sperare di intercettare una trasmissione radio di una altra specie. Insomma dovrebbero averla scoperta ed usata in tempo utile perchè arrivi a noi in una finestra temporale ben precisa affinché noi la si riceva OGGI e non dovrebbe essere nemmeno troppo lontana perchè ciò che si spera di captare è una trasmissione planetaria quindi evidentemente nemmeno troppo potente, tipo le nostre trasmissioni tv. Insomma una perdita di tempo, ma purtroppo questo passa il convento -.-



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