L'altro giorno, in una strada centrale, un giargianese ha schiacciato il pulsante del semaforo bloccando 22 macchine (le ho contate) e lui, tranquillo, passeggiava attraversando le strisce! Un conto se fosse stato un anziano, un ragazzino, una madre con carrozzino, ma quello avrà avuto si e no una ventina d'anni ... Ma sò che fanno così, in tutte le cose; sono strafottenti! (Perché sanno che glielo permettiamo!)
Cosa doveva fare secondo te attraversare con le auto in transito?
Ma veramente hai sprecato 30 secondi per riportare un boiata del genere?
Siccome là c'è un Bar frequentato da loro ... sono soliti rompere le balle a quel modo ... (perché si vede come lo fanno, caro). Oppure io sono più stupido che aspetto che passino le auto e attraverso .... Questione d'intelligenza e, in un certo senso, rispetto.
Siccome là c'è un Bar frequentato da loro ... sono soliti rompere le balle a quel modo ... (perché si vede come lo fanno, caro). Oppure io sono più stupido che aspetto che passino le auto e attraverso .... Questione d'intelligenza e, in un certo senso, rispetto.
Se quello è il pulsante per far scattare il rosso che automaticamente fa scattare il verde per i pedoni a casa mia oltre ad essere una cosa intelligente usarlo va anche sempre usato altrimenti sei tu che attraversi la zona pedonale col rosso...caro
Francia: alcune delle misure fiscali allo studio sono state già annunciate
PARIGI - Il governo francese sta valutando l'ipotesi di aumentare le tasse per un totale di 6 miliardi di euro nella prossima legge di bilancio per il 2014. Lo riporta il Journal di Dimanche. Alcune delle misure fiscali allo studio sono state già annunciate, come l'eliminazione delle agevolazioni sul carburante per gli agricoltori e l'aumento della tassa sui consumi. La legge di bilancio sarà presentata il prossimo 23 settembre.
shighella ha scritto: ..Una volta ripristinato l'ordine delle priorità umane, tutti assieme, potremmo riprenderci la lbertà. Scusate chiudo perche sto andando mooolto ot
Questo potrà avvenire solamente dopo che tutti si troveranno con il sedere per terra, fintanto che la gente aspetta inutilmente che qualcuno faccia un miracolo, non succede nulla.
Esatto! E Allora? Che vogliamo fare per mostrare che anche noi (di area geografica differente) abbiamo le orchideee? Abbiamo tutti il sedere a 2 cm da terra..manca poco dai!
NEW YORK (WSI) - Il fiasco budgetario italiano è ritornato ad attirare l'attenzione di opinionisti e investitori il 4 luglio scorso. Sfasciate dalla pretesa dell'austerity, le spese sono salite dell'1,3% nel primo trimestre, portando l'ammontare complessivo del debito pubblico al 130% del Pil, mentre le entrate sono rimaste invariate. Sono ingredienti di una ricetta velenosa per l'Italia - la cui economia è in recessione dal quarto trimestre 2011 - e l'intera area euro.
Il rapporto deficit Pil è rientrato sotto la soglia limite imposta dalla Bce del 3%, ma le società sono strangolate dalla crisi e dal carico fiscale, accelerando l'avvitamento della spirale del debito. Di questo passo andrà a finire male, ha avvertito il professore di Economia della New York University, Alberto Bisin, in un'intervista concessa a Wall Street Italia.
Secondo l'economista per abbattere veramente il debito pubblico bisogna risolvere i problemi strutturali piuttosto che procedere alla dismissioni del patrimonio statale. Una patrimoniale potrebbe funzionare, "ma solo se associata a tagli di spesa" pubblica.
Purtroppo invece la classe politica italiana ha agito solo sulle tasse, riducendo il potere d'acquisto delle famiglie, mentre le imprese sono costrette a chiudere per i ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione o dei clienti. In un paese ad alta evasione ed alta imposizione, ha spiegato Bisin, le tasse sono "enormemente distorsive e quindi anche recessive".
Il debito e' cresciuto di quasi 170 miliardi negli ultimi 17 mesi, ossia il 43% dei 400 miliardi che il governo vorrebbe abbattere con la vendita di beni pubblici. Viene naturale pensare che una misura simile rischi di rivelarsi inutile, perche' il debito e' destinato a tornare in breve tempo su livelli insostenibili e senza aver eliminato le cause che lo determinano.
WSI: Non sarebbe meglio un intervento shock, come una patrimoniale o un default parziale dei titoli di stato?
Alberto Bisin: l'aumento del debito e' dovuto anche alla recessione che limita le entrate. questo e' un problema che speriamo tenda a risolversi da se con un po' di crescita a breve trainata dall'estero. La dismissione del patrimonio non avrebbe in principio un effetto recessivo e quindi non sarebbe inutile (naturalmente questo in prima approssimazione; dipende un po' da cosa si vende, come e a chi).
Una patrimoniale potrebbe avere senso, secondo me solo se associata a tagli di spesa, altrimenti e' solo un modo per evitare che la politica faccia il suo dovere di tagli. Lo stesso si puo' dire in principio delle dismissioni, naturalmente. Il discorso sul default parziale e' complesso. adesso e' troppo tardi, rischiamo l'esplosione. Io vedrei bene un meccanismo istituzionale formale per default organizzato e ordinato in sede UE. Questo metterebbe il creditore in condizione di imporre per tempo incentivi corretti al debitore. Avrebbe fatto molto bene all'Euro una volta fallito Maasticht. Purtroppo non c'era.
WSI: Il rialzo dei tassi di interesse, seppur lontano dai massimi del 7% del 2011, sta esacerbando i problemi di debito e deficit. Come fa a finire bene la storia di un paese con una crescita nulla o negativa accompagnata da un debito pubblico così elevato, che continua a crescere nonostante le misure di austerità?
AB: "Non finisce bene. Non e' sorprendente che l'austerita' abbia effetti fiscali a breve negativi. Ma c'e' austerita' e austerita': le tasse in un paese ad alta evasione ed alta imposizione sono enormemente distorsive e quindi anche recessive; i tagli di spesa, in un paese dalla enorme spesa improduttiva possono in principio essere molto meno recessivi nel breve e spingere alla crescita nel medio termine, se fatti bene. Purtroppo abbiamo essenzialmente agito solo sulle tasse. Di questo passo non puo' finire bene
non e'un mistero che tutta la tassazione imposta al paese crea l'effetto contrario allo sperato,non e' necessario essere degli eistein x intenderlo,ma e' il modo giusto x affossare definitivamente l'economia ,con tutto quel che ne consegue del sistema sociale......
Euro, arriva la conferma dell’UE: ci hanno sempre truffato
di Francesco Filini
Finalmente arriva la risposta all’interrogazione presentata dall’Europarlamentare Marco Scurria sulla natura giuridica dell’€uro, e finalmente arriva la conferma: ci stanno truffando. Ci hanno sempre truffati. Ma andiamo per ordine.
Marco Scurria aveva chiesto chiarimenti sulla risposta data dalla commissione europea alla prima interrogazione sulla proprietà giuridica dell’euro presentata dall’On. Mario Borghezio, nella quale si affermava chenella fase dell’emissione le banconote appartengono all’Eurosistema, mentre nella fase della circolazione appartengono al titolare del conto sulle quali vengono addebitate. Attenzione perchè le parole negli atti ufficiali e nel linguaggio tecno-eurocratico vanno soppesate per bene. Quindi il commissario Olli Rehn rispondeva a Borghezio che la proprietà delle banconote cartacee (dove troviamo ben impressa in ogni lingua dell’Unione la sigla della Banca Centrale Europea) è dell’EUROSISTEMA. Ma cos’è quest’Eurosistema? “L’Eurosistema è composto dalla BCE e dalle BCN dei paesi che hanno introdotto la moneta unica. L’Eurosistema e il SEBC coesisteranno fintanto che vi saranno Stati membri dell’UE non appartenenti all’area dell’euro.” Questa è la definizione che si legge sul sito ufficiale della BCE. Quindi le Banche centrali nazionali stampano le banconote e si appropriano del loro valore nominale (ad Es. se stampare un biglietto da 100 ha un costo fisico per chi lo conia di 0,20 centesimi – valore intrinseco – le BCN si appropriano anche del valore riportato sul biglietto stampato). E l’On Scurria chiedeva quali fossero le basi giuridiche su cui poggiava l’affermazione del Commissario Olli Rehn:
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000302/2012 alla Commissione Articolo 117 del regolamento Marco Scurria (PPE)
Oggetto: Natura giuridica della proprietà dell’euro In risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo tema presentata dall’on. Borghezio fornita il 16 giugno 2011, la Commissione informa il collega che “al momento dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema e che, una volta emesse, sia le banconote che le monete in euro appartengono al titolare del conto su cui sono addebitate in conseguenza”. Può la Commissione chiarire quale sia la base giuridica su cui si basa questa affermazione?
Nei tempi stabiliti dal Parlamento Europeo arriva la risposta:
IT E-000302/2012 Risposta di Olli Rehn a nome della Commissione (12.3.2012)
L’articolo 128 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea costituisce la base giuridica per la disciplina dell’emissione di banconote e mon
di Francesco Filini
Finalmente arriva la risposta all’interrogazione presentata dall’Europarlamentare Marco Scurria sulla natura giuridica dell’€uro, e finalmente arriva la conferma: ci stanno truffando. Ci hanno sempre truffati. Ma andiamo per ordine.
Marco Scurria aveva chiesto chiarimenti sulla risposta data dalla commissione europea alla prima interrogazione sulla proprietà giuridica dell’euro presentata dall’On. Mario Borghezio, nella quale si affermava chenella fase dell’emissione le banconote appartengono all’Eurosistema, mentre nella fase della circolazione appartengono al titolare del conto sulle quali vengono addebitate. Attenzione perchè le parole negli atti ufficiali e nel linguaggio tecno-eurocratico vanno soppesate per bene. Quindi il commissario Olli Rehn rispondeva a Borghezio che la proprietà delle banconote cartacee (dove troviamo ben impressa in ogni lingua dell’Unione la sigla della Banca Centrale Europea) è dell’EUROSISTEMA. Ma cos’è quest’Eurosistema? “L’Eurosistema è composto dalla BCE e dalle BCN dei paesi che hanno introdotto la moneta unica. L’Eurosistema e il SEBC coesisteranno fintanto che vi saranno Stati membri dell’UE non appartenenti all’area dell’euro.” Questa è la definizione che si legge sul sito ufficiale della BCE. Quindi le Banche centrali nazionali stampano le banconote e si appropriano del loro valore nominale (ad Es. se stampare un biglietto da 100 ha un costo fisico per chi lo conia di 0,20 centesimi – valore intrinseco – le BCN si appropriano anche del valore riportato sul biglietto stampato). E l’On Scurria chiedeva quali fossero le basi giuridiche su cui poggiava l’affermazione del Commissario Olli Rehn:
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000302/2012 alla Commissione Articolo 117 del regolamento Marco Scurria (PPE) Oggetto: Natura giuridica della proprietà dell’euro In risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo tema presentata dall’on. Borghezio fornita il 16 giugno 2011, la Commissione informa il collega che “al momento dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema e che, una volta emesse, sia le banconote che le monete in euro appartengono al titolare del conto su cui sono addebitate in conseguenza”. Può la Commissione chiarire quale sia la base giuridica su cui si basa questa affermazione? Nei tempi stabiliti dal Parlamento Europeo arriva la risposta:
IT E-000302/2012 Risposta di Olli Rehn a nome della Commissione (12.3.2012) L’articolo 128 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea costituisce la base giuridica per la disciplina dell’emissione di banconote e monete in euro da parte dell’Eurosistema (costituito dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali). La proprietà delle banconote e delle monete in euro dopo l’emissione da parte dell’Eurosistema è disciplinata dalla legislazione nazionale vigente al momento del trasferimento delle banconote e monete al nuovo proprietario, ossia al momento dell’addebito del conto corrente bancario o dello scambio delle banconote o monete. Olli Rehn non fa altro che ribadire che dopo l’emissione, ossia dopo la creazione fisica delle banconote o più verosimilmente dell’apparizione in video delle cifre sui terminali dell’Eurosistema (totalmente a costo zero, se si esclude l’energia elettrica che mantiene accesi i computers…) la proprietà dei valori nominali appartiene al nuovo proprietario,ovvero a chi ha accettato l’addebito, a chi ha accettato di indebitarsi. Non solo. Olli Rehn, per giustificare l’affermazione secondo la quale rispondeva a Borghezio che l’Euro appartiene nella fase dell’emissione all’Eurosistema, cita l’articolo 128 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, dove nel comma 1 si legge:
La Banca centrale europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno dell’Unione. La Banca centrale europea e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell’Unione. E’ chiarissimo. Non c’è scritto da nessuna parte che la proprietà giuridica dell’euro emesso appartiene alla BCE o alle BCN. C’è soltanto scritto che la BCE può autorizzare l’emissione di euro a se stessa e alle BCN, dovendo controllare l’inflazione nella zona euro, così come stabilito dal Trattato di Maastricht. Ribadisce che solo l’Eurosistema può stampare le banconote o creare elettronicamente i valori nominali. Ma nessun riferimento giuridico, nessun trattato, nessuna legge, nessuna deliberazione, niente di niente ci dice che l’Eurosistema ha la facoltà di addebitare la moneta. E’ evidente che si appropria di questo grande ed esclusivo privilegio. Ciò che diceva il prof. Giacinto Auriti trova finalmente conferma in un atto ufficiale
della Commissione Europea: le Banche Centrali si appropriano del valore della moneta perchè emettono solo addebitando, prestando, e il prestare è una qualità esclusiva del proprietario.Auriti chiamava questo meccanismo la truffa del signoraggio, parola sulla quale oggi si fa volutamente grande confusione, essendo per la massa direttamente associabile alla farfallina di Sara Tommasi e a qualche improbabile personaggio del mondo della politica che fa avanspettacolo che le si accompagna.
Non a caso l’indomito professore dell’Università di Teramo aveva denunciato la Banca d’Italia (organismo privato in mano per il 94% a banche commerciali e fondazioni bancarie) per truffa, associazione a delinquere, usura, falso in bilancio e istigazione al suicidio(grave piaga dei tempi nostri). Infatti la moneta, essendo il mezzo di scambio con il quale i cittadini riescono ad interagire tra loro dando vita al mercato, ovvero riuscendo a scambiarsi reciprocamente beni e servizi prodotti grazie al loro lavoro, deve appartenere esclusivamente a chi lavora, ovvero al popolo. Chi si appropria indebitamente del valore della moneta non fa altro che sfruttare il lavoro del popolo, lucrare sulle fatiche e sulla produzione altrui chiedendo che gli vengano pagati gli interessi sul prestito erogato. Questa è la gigantesca distorsione del nostro tempo, questa è la Grande Usura. E sotto il giogo di questa malefica piaga, sono finiti tutti i popoli d’europa che oggi pagano sulla propria pelle una crisi sistemica e indotta, figlia di un paradigma che dal 1694 (anno di costituzione della prima Banca Centrale, la Bank of England) si è imposto sulla vita dell’uomo.
Il meccanismo dell’indebitamento degli Stati da parte di organismi privati quali sono le Banche Centrali Nazionali è presente quasi ovunque. La Federal Reserve conia negli USA il dollaro, la Bank of England conia nel Regno Unito la Sterlina, la BCE conia l’Euro. Ma per quanto ci riguarda, esiste un’abissale differenza, che rende il sistema ancora più perverso: gli Stati dell’Unione non possono ricevere il credito direttamente dalla BCE (cosa che invece accade in modo diretto e subordinato negli altri paesi, ed Es. negli USA dove il Congresso ordina di stampare e la FED esegue) ma devono finanziarsi sul mercato, la parolina magica con cui ci prendono per i fondelli. In poche parole funziona così: la BCE crea denaro a suo piacimento, lo da in prestito alle banche commerciali (Draghi ha recentemente creato circa 1000 miliardi di euro prestandoli all’1%) e queste possono decidere se acquistare o meno i cosiddetti BOND, i titoli del debito (con tassi che vanno dal 5 al 7%). Non è possibile, quindi, per i paesi della UE attuare una propria politica monetaria, pur volendo accettare il meccanismo dell’indebitamento pubblico.
Tutto è nelle mani della Grande Usura. I signori della Goldman Sachs, banca d’affari
targata USA, siedono ai vertici delle grandi istituzioni bancarie, Mario Draghi ne è l’emblema. Ora hanno deciso di gestire direttamente anche le Istituzioni politiche, Mario Monti e Papademos sono i primi alfieri al servizio della Goldman. La politica è messa sempre più all’angolo, ostaggio del sistema finanziario che controlla partiti, sindacati e mondo dell’informazione.
L’unica soluzione che abbiamo è quella di informare il più possibile. Questi meccanismi perversi devono essere conosciuti da tutti, nonostante il boicottaggio del sistema dell’informazione del regime usurocratico. Lo sforzo deve essere titanico, la volontà e la determinazione non devono piegarsi di fronte a niente.
A tutti noi un in bocca al lupo.ete in euro da parte dell’Eurosistema (costituito dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali). La proprietà delle banconote e delle monete in euro dopo l’emissione da parte dell’Eurosistema è disciplinata dalla legislazione nazionale vigente al momento del trasferimento delle banconote e monete al nuovo proprietario, ossia al momento dell’addebito del conto corrente bancario o dello scambio delle banconote o monete.
Olli Rehn non fa altro che ribadire che dopo l’emissione, ossia dopo la creazione fisica delle banconote o più verosimilmente dell’apparizione in video delle cifre sui terminali dell’Eurosistema (totalmente a costo zero, se si esclude l’energia elettrica che mantiene accesi i computers…) la proprietà dei valori nominali appartiene al nuovo proprietario,ovvero a chi ha accettato l’addebito, a chi ha accettato di indebitarsi. Non solo. Olli Rehn, per giustificare l’affermazione secondo la quale rispondeva a Borghezio che l’Euro appartiene nella fase dell’emissione all’Eurosistema, cita l’articolo 128 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, dove nel comma 1 si legge:
La Banca centrale europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno dell’Unione. La Banca centrale europea e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell’Unione.
E’ chiarissimo. Non c’è scritto da nessuna parte che la proprietà giuridica dell’euro emesso appartiene alla BCE o alle BCN. C’è soltanto scritto che la BCE può autorizzare l’emissione di euro a se stessa e alle BCN, dovendo controllare l’inflazione nella zona euro, così come stabilito dal Trattato di Maastricht. Ribadisce che solo l’Eurosistema può stampare le banconote o creare elettronicamente i valori nominali. Ma nessun riferimento giuridico, nessun trattato, nessuna legge, nessuna deliberazione, niente di niente ci dice che l’Eurosistema ha la facoltà di addebitare la moneta. E’ evidente che si appropria di questo grande ed esclusivo privilegio. Ciò che diceva il prof. Giacinto Auriti trova finalmente conferma in un atto ufficiale
della Commissione Europea: le Banche Centrali si appropriano del valore della moneta perchè emettono solo addebitando, prestando, e il prestare è una qualità esclusiva del proprietario.Auriti chiamava questo meccanismo la truffa del signoraggio, parola sulla quale oggi si fa volutamente grande confusione, essendo per la massa direttamente associabile alla farfallina di Sara Tommasi e a qualche improbabile personaggio del mondo della politica che fa avanspettacolo che le si accompagna.
Non a caso l’indomito professore dell’Università di Teramo aveva denunciato la Banca d’Italia (organismo privato in mano per il 94% a banche commerciali e fondazioni bancarie) per truffa, associazione a delinquere, usura, falso in bilancio e istigazione al suicidio(grave piaga dei tempi nostri). Infatti la moneta, essendo il mezzo di scambio con il quale i cittadini riescono ad interagire tra loro dando vita al mercato, ovvero riuscendo a scambiarsi reciprocamente beni e servizi prodotti grazie al loro lavoro, deve appartenere esclusivamente a chi lavora, ovvero al popolo. Chi si appropria indebitamente del valore della moneta non fa altro che sfruttare il lavoro del popolo, lucrare sulle fatiche e sulla produzione altrui chiedendo che gli vengano pagati gli interessi sul prestito erogato. Questa è la gigantesca distorsione del nostro tempo, questa è la Grande Usura. E sotto il giogo di questa malefica piaga, sono finiti tutti i popoli d’europa che oggi pagano sulla propria pelle una crisi sistemica e indotta, figlia di un paradigma che dal 1694 (anno di costituzione della prima Banca Centrale, la Bank of England) si è imposto sulla vita dell’uomo.
Il meccanismo dell’indebitamento degli Stati da parte di organismi privati quali sono le Banche Centrali Nazionali è presente quasi ovunque. La Federal Reserve conia negli USA il dollaro, la Bank of England conia nel Regno Unito la Sterlina, la BCE conia l’Euro. Ma per quanto ci riguarda, esiste un’abissale differenza, che rende il sistema ancora più perverso: gli Stati dell’Unione non possono ricevere il credito direttamente dalla BCE (cosa che invece accade in modo diretto e subordinato negli altri paesi, ed Es. negli USA dove il Congresso ordina di stampare e la FED esegue) ma devono finanziarsi sul mercato, la parolina magica con cui ci prendono per i fondelli. In poche parole funziona così: la BCE crea denaro a suo piacimento, lo da in prestito alle banche commerciali (Draghi ha recentemente creato circa 1000 miliardi di euro prestandoli all’1%) e queste possono decidere se acquistare o meno i cosiddetti BOND, i titoli del debito (con tassi che vanno dal 5 al 7%). Non è possibile, quindi, per i paesi della UE attuare una propria politica monetaria, pur volendo accettare il meccanismo dell’indebitamento pubblico.
Tutto è nelle mani della Grande Usura. I signori della Goldman Sachs, banca d’affari targata USA, siedono ai vertici delle grandi istituzioni bancarie, Mario Draghi ne è l’emblema. Ora hanno deciso di gestire direttamente anche le Istituzioni politiche, Mario Monti e Papademos sono i primi alfieri al servizio della Goldman. La politica è messa sempre più all’angolo, ostaggio del sistema finanziario che controlla partiti, sindacati e mondo dell’informazione.
L’unica soluzione che abbiamo è quella di informare il più possibile. Questi meccanismi perversi devono essere conosciuti da tutti, nonostante il boicottaggio del sistema dell’informazione del regime usurocratico. Lo sforzo deve essere titanico, la volontà e la determinazione non devono piegarsi di fronte a niente.
L'altro giorno, in una strada centrale, un giargianese ha schiacciato il pulsante del semaforo bloccando 22 macchine (le ho contate) e lui, tranquillo, passeggiava attraversando le strisce! Un conto se fosse stato un anziano, un ragazzino, una madre con carrozzino, ma quello avrà avuto si e no una ventina d'anni ... Ma sò che fanno così, in tutte le cose; sono strafottenti! (Perché sanno che glielo permettiamo!)
Cosa doveva fare secondo te attraversare con le auto in transito?
Ma veramente hai sprecato 30 secondi per riportare un boiata del genere?
E' vero che sono strafottenti. Osserva i loro sguardi quando compiono azioni che con il senso civico hanno poco a che fare e ti accorgerai di come la loro voglia di integrazione sia pari a zero. Senza ovviamente far di tutta l' erba un fascio. Spesso il loro atteggiamento trova riscontro nel titolo del topic, è questo il progetto europeo. La resistenza è inutile, verrete assimilati.