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MessaggioInviato: 24/07/2013, 15:21 
mentre la shalabayeva vine rimpariata a velocita supersonica,esistono centinaia di clandestini con il provvidimento di espulsione,che rimangon comodamente in italia e continuano a commettere crimini,come si vede 2 pesi 2 misure [;)]


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MessaggioInviato: 24/07/2013, 16:01 
Mo' pare che ce la ridanno [;)] Quanto ci costerà lavare la coscienza dei governanti?



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MessaggioInviato: 24/07/2013, 16:08 
Cita:
Meryddin ha scritto:

Mo' pare che ce la ridanno [;)] Quanto ci costerà lavare la coscienza dei governanti?


....costo altissimo,direi default....speriamo controllato...... [;)] [8D]


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MessaggioInviato: 24/07/2013, 16:15 
Shalabayeva, il ministro del Centrafrica
"Passaporto regolare, Roma fu avvertita"

Intervistato dal Fatto, Sende smentisce la versione italiana sull'espulsione in Kazakistan
Ma l'Interpol replica: "Il documento era falso perché il luogo di nascita risultava inesistente" (leggi) http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... no/665209/
IL MINISTRO BONINO INSISTE: "INACCETTABILE CONDOTTA AMBASCIATORE KAZAKO"

Arsène Sende è categorico: il documento della moglie del dissidente kazako espulsa dall'Italia alla fine di maggio è regolare, a differenza di quanto era stato detto dalla polizia italiana. Il politico sottolinea che lo aveva già comunicato il 21 giugno con una lettera ufficiale (intervista di Marco Filoni e Laetitia Méchaly). Ma la collega italiana, Anna Maria Cancellieri, assicurava: “Mi sono subito informata e le procedure sono perfette", disse quando esplose il caso


IL VICEPREMIER KAZAKO: "SE L'ITALIA ESPELLE L'AMBASCIATORE REAGIREMO"
NON SOLO ALFANO: LA FRETTA FATALE DI CANCELLIERI E BONINO SU ALMA

Shalabayeva, ministro della Giustizia centraficano: “Passaporto è buono”
Arsène Sende è categorico: il documento della moglie del dissidente kazako espulsa dall'Italia alla fine di maggio è regolare, a differenza di quanto era stato detto dalla polizia italiana. Il politico sottolinea che lo aveva già comunicato il 21 giugno con una lettera ufficiale


Immagine:
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19,9 KB

Quel passaporto è vero. Arsène Sende è categorico. Il ministro della Giustizia della Repubblica Centrafricana ci risponde gentile al suo cellulare, appena uscito da una riunione di gabinetto.

Signor ministro, lei è a conoscenza della vicenda della signora Alma Ayan o Shalabayeva?
Sì, certo.

E immaginerà che la stiamo chiamando in merito al passaporto diplomatico rilasciato dal suo paese…
Il nome del ministro che ha firmato quel passaporto non è il mio, è dell’ex ministro Antoine Gambi, che all’epoca ricopriva il mio incarico.

Eppure lei è a conoscenza di tutta la vicenda: da chi è stato informato?
È un avvocato che mi ha informato, con un documento scritto.

Ma lei sa che la polizia italiana ha considerato falso il passaporto?
Certo che lo so. Ma noi abbiamo verificato: il passaporto che abbiamo rilasciato è regolare.

Questo è il punto: lei l’ha comunicato?
Certo.

Ha inviato una lettera il 21 giugno?
Esattamente.

Mandata dal suo ministero della Giustizia, una lettera ufficiale?
Sì, certo.

E prima di quella data la polizia italiana aveva ricevuto un’informazione anche dall’ambasciata centrafricana a Ginevra?
Esatto, ho una copia di questa lettera e di tutta la corrispondenza.

Quindi lei sapeva già che il 30 maggio il suo ambasciatore a Ginevra, Leopold Ismael Samba, comunicava la veridicità del passaporto?
Certamente.

E cosa ha pensato quando le autorità italiane hanno giudicato falso il passaporto, nonostante la lettera dell’ambasciata?
Bah, lì per lì non ho capito. È del tutto normale rivolgersi alle autorità diplomatiche per la verifica di un passaporto. Che poi non sia stato riconosciuto, questo non è per nulla normale.

Qual è stata la sua reazione?
Beh, penso che il nostro ministero degli Affari esteri reagirà, perché le relazioni fra i due paesi così proprio non vanno…

Dice che le relazioni fra l’Italia e la Repubblica Centrafricana sono compromesse?
Esatto. Anche il nostro capo di Stato è informato di tutta questa vicenda.

Pensa che vi sarà una protesta ufficiale con il governo italiano?
Tutto è affidato al ministro degli Affari esteri. Per quanto mi riguarda sono chiamato in causa circa la regolarità del passaporto, e ho rilasciato un documento ufficiale che attesta la sua validità.

Il suo paese ha contatti col Kazakistan?
No, per niente. E comunque è il ministero degli Affari esteri che vi può dare informazioni.

Alma Ayan aveva un passaporto diplomatico ed era consigliere del vecchio presidente, giusto?
Sì, è giusto, è quello che è scritto nel passaporto.

Lei l’ha mai incontrata?
No.

Ma come ha fatto a ottenere il passaporto?
È venuta qui in Africa. Ma come ho detto, quel documento è stato rilasciato dal precedente governo, non da quello attuale: io son qui dal mese di aprile…

Ma il passaporto è stato rilasciato a questa donna per motivi umanitari?
Questo non lo so. Sono stati il ministro e il capo di Stato precedenti che l’hanno rilasciato, quindi non posso dirle nulla.

Ma lei che ne pensa, perché come sa il marito è ricercato dall’Interpol ma ha ricevuto anche asilo in Gran Bretagna perché è un oppositore del presidente del Kazakistan. Per questo qui in Italia qualcuno ha immaginato che il passaporto fosse stato rilasciato per motivi umanitari, perché lei era in pericolo nel suo paese…
Io ho solamente verificato l’autenticità e la regolarità del documento. Non posso fare nessun’altra considerazione.

La polizia italiana ha considerato falso il passaporto perché c’erano errori in inglese come “adress”, con una sola d, e poi perché il numero delle pagine non era regolare.
Se vogliono possono venire a verificare…

Ma nessuno l’ha chiamata per chiederle informazioni?
No, nessuno mi ha chiamato. Lei è il primo italiano che mi contatta.

Lei ha mai sentito parlare di Angelino Alfano, il ministro dell’interno italiano?
Mai sentito.

di Marco Filoni e Laetitia Méchaly

da Il Fatto Quotidiano del 24 luglio 2013


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MessaggioInviato: 24/07/2013, 17:43 
Cita:
nemesis-gt ha scritto:

Shalabayeva, il ministro del Centrafrica
"Passaporto regolare, Roma fu avvertita"

Intervistato dal Fatto, Sende smentisce la versione italiana sull'espulsione in Kazakistan
Ma l'Interpol replica: "Il documento era falso perché il luogo di nascita risultava inesistente" (leggi) http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... no/665209/
IL MINISTRO BONINO INSISTE: "INACCETTABILE CONDOTTA AMBASCIATORE KAZAKO"

Arsène Sende è categorico: il documento della moglie del dissidente kazako espulsa dall'Italia alla fine di maggio è regolare, a differenza di quanto era stato detto dalla polizia italiana. Il politico sottolinea che lo aveva già comunicato il 21 giugno con una lettera ufficiale (intervista di Marco Filoni e Laetitia Méchaly). Ma la collega italiana, Anna Maria Cancellieri, assicurava: “Mi sono subito informata e le procedure sono perfette", disse quando esplose il caso


IL VICEPREMIER KAZAKO: "SE L'ITALIA ESPELLE L'AMBASCIATORE REAGIREMO"
NON SOLO ALFANO: LA FRETTA FATALE DI CANCELLIERI E BONINO SU ALMA

Shalabayeva, ministro della Giustizia centraficano: “Passaporto è buono”
Arsène Sende è categorico: il documento della moglie del dissidente kazako espulsa dall'Italia alla fine di maggio è regolare, a differenza di quanto era stato detto dalla polizia italiana. Il politico sottolinea che lo aveva già comunicato il 21 giugno con una lettera ufficiale


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Quel passaporto è vero. Arsène Sende è categorico. Il ministro della Giustizia della Repubblica Centrafricana ci risponde gentile al suo cellulare, appena uscito da una riunione di gabinetto.

Signor ministro, lei è a conoscenza della vicenda della signora Alma Ayan o Shalabayeva?
Sì, certo.

E immaginerà che la stiamo chiamando in merito al passaporto diplomatico rilasciato dal suo paese…
Il nome del ministro che ha firmato quel passaporto non è il mio, è dell’ex ministro Antoine Gambi, che all’epoca ricopriva il mio incarico.

Eppure lei è a conoscenza di tutta la vicenda: da chi è stato informato?
È un avvocato che mi ha informato, con un documento scritto.

Ma lei sa che la polizia italiana ha considerato falso il passaporto?
Certo che lo so. Ma noi abbiamo verificato: il passaporto che abbiamo rilasciato è regolare.

Questo è il punto: lei l’ha comunicato?
Certo.

Ha inviato una lettera il 21 giugno?
Esattamente.

Mandata dal suo ministero della Giustizia, una lettera ufficiale?
Sì, certo.

E prima di quella data la polizia italiana aveva ricevuto un’informazione anche dall’ambasciata centrafricana a Ginevra?
Esatto, ho una copia di questa lettera e di tutta la corrispondenza.

Quindi lei sapeva già che il 30 maggio il suo ambasciatore a Ginevra, Leopold Ismael Samba, comunicava la veridicità del passaporto?
Certamente.

E cosa ha pensato quando le autorità italiane hanno giudicato falso il passaporto, nonostante la lettera dell’ambasciata?
Bah, lì per lì non ho capito. È del tutto normale rivolgersi alle autorità diplomatiche per la verifica di un passaporto. Che poi non sia stato riconosciuto, questo non è per nulla normale.

Qual è stata la sua reazione?
Beh, penso che il nostro ministero degli Affari esteri reagirà, perché le relazioni fra i due paesi così proprio non vanno…

Dice che le relazioni fra l’Italia e la Repubblica Centrafricana sono compromesse?
Esatto. Anche il nostro capo di Stato è informato di tutta questa vicenda.

Pensa che vi sarà una protesta ufficiale con il governo italiano?
Tutto è affidato al ministro degli Affari esteri. Per quanto mi riguarda sono chiamato in causa circa la regolarità del passaporto, e ho rilasciato un documento ufficiale che attesta la sua validità.

Il suo paese ha contatti col Kazakistan?
No, per niente.
E comunque è il ministero degli Affari esteri che vi può dare informazioni.

Alma Ayan aveva un passaporto diplomatico ed era consigliere del vecchio presidente, giusto?
Sì, è giusto, è quello che è scritto nel passaporto.

Lei l’ha mai incontrata?
No.

Ma come ha fatto a ottenere il passaporto?
È venuta qui in Africa. Ma come ho detto, quel documento è stato rilasciato dal precedente governo, non da quello attuale: io son qui dal mese di aprile…

Ma il passaporto è stato rilasciato a questa donna per motivi umanitari?
Questo non lo so. Sono stati il ministro e il capo di Stato precedenti che l’hanno rilasciato, quindi non posso dirle nulla.


Ma lei che ne pensa, perché come sa il marito è ricercato dall’Interpol ma ha ricevuto anche asilo in Gran Bretagna perché è un oppositore del presidente del Kazakistan. Per questo qui in Italia qualcuno ha immaginato che il passaporto fosse stato rilasciato per motivi umanitari, perché lei era in pericolo nel suo paese…
Io ho solamente verificato l’autenticità e la regolarità del documento. Non posso fare nessun’altra considerazione.

La polizia italiana ha considerato falso il passaporto perché c’erano errori in inglese come “adress”, con una sola d, e poi perché il numero delle pagine non era regolare.
Se vogliono possono venire a verificare…

Ma nessuno l’ha chiamata per chiederle informazioni?
No, nessuno mi ha chiamato. Lei è il primo italiano che mi contatta.

Lei ha mai sentito parlare di Angelino Alfano, il ministro dell’interno italiano?
Mai sentito.

di Marco Filoni e Laetitia Méchaly

da Il Fatto Quotidiano del 24 luglio 2013


ok,
tutta la vicenda è malgestita..

xò..
-nella villa sono stati trovato 50.000 euro cash
-il passaporto centrafricano ha tutta l'aria
di essere stato comprato.
.
-ablyzov è un bancarottiere ladro,
sotto protezione inglese,
(altro covo di bancarottieri ladri..)
con centro d'affari in svizzera..

la mia simpatia x codesti
a questo punto è zero..

che vadano in kazakistan,
soprattutto il marito..
e scontino la pena..


Ultima modifica di mik.300 il 24/07/2013, 17:46, modificato 1 volta in totale.


_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 24/07/2013, 22:06 
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mik.300 ha scritto:

Cita:
nemesis-gt ha scritto:

Shalabayeva, il ministro del Centrafrica
"Passaporto regolare, Roma fu avvertita"

Intervistato dal Fatto, Sende smentisce la versione italiana sull'espulsione in Kazakistan
Ma l'Interpol replica: "Il documento era falso perché il luogo di nascita risultava inesistente" (leggi) http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... no/665209/
IL MINISTRO BONINO INSISTE: "INACCETTABILE CONDOTTA AMBASCIATORE KAZAKO"

Arsène Sende è categorico: il documento della moglie del dissidente kazako espulsa dall'Italia alla fine di maggio è regolare, a differenza di quanto era stato detto dalla polizia italiana. Il politico sottolinea che lo aveva già comunicato il 21 giugno con una lettera ufficiale (intervista di Marco Filoni e Laetitia Méchaly). Ma la collega italiana, Anna Maria Cancellieri, assicurava: “Mi sono subito informata e le procedure sono perfette", disse quando esplose il caso


IL VICEPREMIER KAZAKO: "SE L'ITALIA ESPELLE L'AMBASCIATORE REAGIREMO"
NON SOLO ALFANO: LA FRETTA FATALE DI CANCELLIERI E BONINO SU ALMA

Shalabayeva, ministro della Giustizia centraficano: “Passaporto è buono”
Arsène Sende è categorico: il documento della moglie del dissidente kazako espulsa dall'Italia alla fine di maggio è regolare, a differenza di quanto era stato detto dalla polizia italiana. Il politico sottolinea che lo aveva già comunicato il 21 giugno con una lettera ufficiale


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Quel passaporto è vero. Arsène Sende è categorico. Il ministro della Giustizia della Repubblica Centrafricana ci risponde gentile al suo cellulare, appena uscito da una riunione di gabinetto.

Signor ministro, lei è a conoscenza della vicenda della signora Alma Ayan o Shalabayeva?
Sì, certo.

E immaginerà che la stiamo chiamando in merito al passaporto diplomatico rilasciato dal suo paese…
Il nome del ministro che ha firmato quel passaporto non è il mio, è dell’ex ministro Antoine Gambi, che all’epoca ricopriva il mio incarico.

Eppure lei è a conoscenza di tutta la vicenda: da chi è stato informato?
È un avvocato che mi ha informato, con un documento scritto.

Ma lei sa che la polizia italiana ha considerato falso il passaporto?
Certo che lo so. Ma noi abbiamo verificato: il passaporto che abbiamo rilasciato è regolare.

Questo è il punto: lei l’ha comunicato?
Certo.

Ha inviato una lettera il 21 giugno?
Esattamente.

Mandata dal suo ministero della Giustizia, una lettera ufficiale?
Sì, certo.

E prima di quella data la polizia italiana aveva ricevuto un’informazione anche dall’ambasciata centrafricana a Ginevra?
Esatto, ho una copia di questa lettera e di tutta la corrispondenza.

Quindi lei sapeva già che il 30 maggio il suo ambasciatore a Ginevra, Leopold Ismael Samba, comunicava la veridicità del passaporto?
Certamente.

E cosa ha pensato quando le autorità italiane hanno giudicato falso il passaporto, nonostante la lettera dell’ambasciata?
Bah, lì per lì non ho capito. È del tutto normale rivolgersi alle autorità diplomatiche per la verifica di un passaporto. Che poi non sia stato riconosciuto, questo non è per nulla normale.

Qual è stata la sua reazione?
Beh, penso che il nostro ministero degli Affari esteri reagirà, perché le relazioni fra i due paesi così proprio non vanno…

Dice che le relazioni fra l’Italia e la Repubblica Centrafricana sono compromesse?
Esatto. Anche il nostro capo di Stato è informato di tutta questa vicenda.

Pensa che vi sarà una protesta ufficiale con il governo italiano?
Tutto è affidato al ministro degli Affari esteri. Per quanto mi riguarda sono chiamato in causa circa la regolarità del passaporto, e ho rilasciato un documento ufficiale che attesta la sua validità.

Il suo paese ha contatti col Kazakistan?
No, per niente.
E comunque è il ministero degli Affari esteri che vi può dare informazioni.

Alma Ayan aveva un passaporto diplomatico ed era consigliere del vecchio presidente, giusto?
Sì, è giusto, è quello che è scritto nel passaporto.

Lei l’ha mai incontrata?
No.

Ma come ha fatto a ottenere il passaporto?
È venuta qui in Africa. Ma come ho detto, quel documento è stato rilasciato dal precedente governo, non da quello attuale: io son qui dal mese di aprile…

Ma il passaporto è stato rilasciato a questa donna per motivi umanitari?
Questo non lo so. Sono stati il ministro e il capo di Stato precedenti che l’hanno rilasciato, quindi non posso dirle nulla.


Ma lei che ne pensa, perché come sa il marito è ricercato dall’Interpol ma ha ricevuto anche asilo in Gran Bretagna perché è un oppositore del presidente del Kazakistan. Per questo qui in Italia qualcuno ha immaginato che il passaporto fosse stato rilasciato per motivi umanitari, perché lei era in pericolo nel suo paese…
Io ho solamente verificato l’autenticità e la regolarità del documento. Non posso fare nessun’altra considerazione.

La polizia italiana ha considerato falso il passaporto perché c’erano errori in inglese come “adress”, con una sola d, e poi perché il numero delle pagine non era regolare.
Se vogliono possono venire a verificare…

Ma nessuno l’ha chiamata per chiederle informazioni?
No, nessuno mi ha chiamato. Lei è il primo italiano che mi contatta.

Lei ha mai sentito parlare di Angelino Alfano, il ministro dell’interno italiano?
Mai sentito.

di Marco Filoni e Laetitia Méchaly

da Il Fatto Quotidiano del 24 luglio 2013


ok,
tutta la vicenda è malgestita..

xò..
-nella villa sono stati trovato 50.000 euro cash
-il passaporto centrafricano ha tutta l'aria
di essere stato comprato.
.
-ablyzov è un bancarottiere ladro,
sotto protezione inglese,
(altro covo di bancarottieri ladri..)
con centro d'affari in svizzera..

la mia simpatia x codesti
a questo punto è zero..

che vadano in kazakistan,
soprattutto il marito..
e scontino la pena..


D'accordo con te, malgestito e d'accordo con te che non siano dei Santi. Quando fu per Abu Omar non mi scandalizzai minimamente. E avrei avuto tutt'altra posizione, possibilista, se avessero fatto lo stesso servizio a lui. Ma moglie e figlia è proprio da dittatura centramericana...



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MessaggioInviato: 25/07/2013, 09:39 
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Meryddin ha scritto:

Cita:
mik.300 ha scritto:

Cita:
nemesis-gt ha scritto:

Shalabayeva, il ministro del Centrafrica
"Passaporto regolare, Roma fu avvertita"

Intervistato dal Fatto, Sende smentisce la versione italiana sull'espulsione in Kazakistan
Ma l'Interpol replica: "Il documento era falso perché il luogo di nascita risultava inesistente" (leggi) http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... no/665209/
IL MINISTRO BONINO INSISTE: "INACCETTABILE CONDOTTA AMBASCIATORE KAZAKO"

Arsène Sende è categorico: il documento della moglie del dissidente kazako espulsa dall'Italia alla fine di maggio è regolare, a differenza di quanto era stato detto dalla polizia italiana. Il politico sottolinea che lo aveva già comunicato il 21 giugno con una lettera ufficiale (intervista di Marco Filoni e Laetitia Méchaly). Ma la collega italiana, Anna Maria Cancellieri, assicurava: “Mi sono subito informata e le procedure sono perfette", disse quando esplose il caso


IL VICEPREMIER KAZAKO: "SE L'ITALIA ESPELLE L'AMBASCIATORE REAGIREMO"
NON SOLO ALFANO: LA FRETTA FATALE DI CANCELLIERI E BONINO SU ALMA

Shalabayeva, ministro della Giustizia centraficano: “Passaporto è buono”
Arsène Sende è categorico: il documento della moglie del dissidente kazako espulsa dall'Italia alla fine di maggio è regolare, a differenza di quanto era stato detto dalla polizia italiana. Il politico sottolinea che lo aveva già comunicato il 21 giugno con una lettera ufficiale


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19,9 KB

Quel passaporto è vero. Arsène Sende è categorico. Il ministro della Giustizia della Repubblica Centrafricana ci risponde gentile al suo cellulare, appena uscito da una riunione di gabinetto.

Signor ministro, lei è a conoscenza della vicenda della signora Alma Ayan o Shalabayeva?
Sì, certo.

E immaginerà che la stiamo chiamando in merito al passaporto diplomatico rilasciato dal suo paese…
Il nome del ministro che ha firmato quel passaporto non è il mio, è dell’ex ministro Antoine Gambi, che all’epoca ricopriva il mio incarico.

Eppure lei è a conoscenza di tutta la vicenda: da chi è stato informato?
È un avvocato che mi ha informato, con un documento scritto.

Ma lei sa che la polizia italiana ha considerato falso il passaporto?
Certo che lo so. Ma noi abbiamo verificato: il passaporto che abbiamo rilasciato è regolare.

Questo è il punto: lei l’ha comunicato?
Certo.

Ha inviato una lettera il 21 giugno?
Esattamente.

Mandata dal suo ministero della Giustizia, una lettera ufficiale?
Sì, certo.

E prima di quella data la polizia italiana aveva ricevuto un’informazione anche dall’ambasciata centrafricana a Ginevra?
Esatto, ho una copia di questa lettera e di tutta la corrispondenza.

Quindi lei sapeva già che il 30 maggio il suo ambasciatore a Ginevra, Leopold Ismael Samba, comunicava la veridicità del passaporto?
Certamente.

E cosa ha pensato quando le autorità italiane hanno giudicato falso il passaporto, nonostante la lettera dell’ambasciata?
Bah, lì per lì non ho capito. È del tutto normale rivolgersi alle autorità diplomatiche per la verifica di un passaporto. Che poi non sia stato riconosciuto, questo non è per nulla normale.

Qual è stata la sua reazione?
Beh, penso che il nostro ministero degli Affari esteri reagirà, perché le relazioni fra i due paesi così proprio non vanno…

Dice che le relazioni fra l’Italia e la Repubblica Centrafricana sono compromesse?
Esatto. Anche il nostro capo di Stato è informato di tutta questa vicenda.

Pensa che vi sarà una protesta ufficiale con il governo italiano?
Tutto è affidato al ministro degli Affari esteri. Per quanto mi riguarda sono chiamato in causa circa la regolarità del passaporto, e ho rilasciato un documento ufficiale che attesta la sua validità.

Il suo paese ha contatti col Kazakistan?
No, per niente.
E comunque è il ministero degli Affari esteri che vi può dare informazioni.

Alma Ayan aveva un passaporto diplomatico ed era consigliere del vecchio presidente, giusto?
Sì, è giusto, è quello che è scritto nel passaporto.

Lei l’ha mai incontrata?
No.

Ma come ha fatto a ottenere il passaporto?
È venuta qui in Africa. Ma come ho detto, quel documento è stato rilasciato dal precedente governo, non da quello attuale: io son qui dal mese di aprile…

Ma il passaporto è stato rilasciato a questa donna per motivi umanitari?
Questo non lo so. Sono stati il ministro e il capo di Stato precedenti che l’hanno rilasciato, quindi non posso dirle nulla.


Ma lei che ne pensa, perché come sa il marito è ricercato dall’Interpol ma ha ricevuto anche asilo in Gran Bretagna perché è un oppositore del presidente del Kazakistan. Per questo qui in Italia qualcuno ha immaginato che il passaporto fosse stato rilasciato per motivi umanitari, perché lei era in pericolo nel suo paese…
Io ho solamente verificato l’autenticità e la regolarità del documento. Non posso fare nessun’altra considerazione.

La polizia italiana ha considerato falso il passaporto perché c’erano errori in inglese come “adress”, con una sola d, e poi perché il numero delle pagine non era regolare.
Se vogliono possono venire a verificare…

Ma nessuno l’ha chiamata per chiederle informazioni?
No, nessuno mi ha chiamato. Lei è il primo italiano che mi contatta.

Lei ha mai sentito parlare di Angelino Alfano, il ministro dell’interno italiano?
Mai sentito.

di Marco Filoni e Laetitia Méchaly

da Il Fatto Quotidiano del 24 luglio 2013


ok,
tutta la vicenda è malgestita..

xò..
-nella villa sono stati trovato 50.000 euro cash
-il passaporto centrafricano ha tutta l'aria
di essere stato comprato.
.
-ablyzov è un bancarottiere ladro,
sotto protezione inglese,
(altro covo di bancarottieri ladri..)
con centro d'affari in svizzera..

la mia simpatia x codesti
a questo punto è zero..

che vadano in kazakistan,
soprattutto il marito..
e scontino la pena..


D'accordo con te, malgestito e d'accordo con te che non siano dei Santi. Quando fu per Abu Omar non mi scandalizzai minimamente. E avrei avuto tutt'altra posizione, possibilista, se avessero fatto lo stesso servizio a lui. Ma moglie e figlia è proprio da dittatura centramericana...


ma anche questa shabalaieva,
con 50.000 euro cash in casa..
ha magnato e bevuto
coi soldi del marito..
soldi rubati si capisce..
e non mi pare che
non sapesse nulla dei traffici..
non m ifa compassione più di tanto..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 25/07/2013, 09:50 
Ma con tutti i soldi che hanno questi secondo te 50.000 euro so' sicuramente soldi rubati? Se li trovano a me vuol dire che ho fatto una rapina o che mi sono messo a spacciare, ma questi... E poi che ti aspetti (facendo l'avvocato del diavolo) che in una storia di dissidenti politici, dittature, oligarchi russi e spie non ci scappino dei soldi in contanti e passaporti di dubbia provenienza? Non facciamo i chierichetti! Ripeto avessero incappucciato lui e lo avessero messo su un aereo diretto in Siberia tanto tanto... Ma rapirgli moglie e figlio con l'avallo delle forze politiche getta un'ombra di discredito sull'onorabilità (se mai ce ne fosse stata una) di questo paese.


Ultima modifica di Meryddin il 25/07/2013, 09:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 25/07/2013, 10:24 
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Meryddin ha scritto:

Ma con tutti i soldi che hanno questi secondo te 50.000 euro so' sicuramente soldi rubati? Se li trovano a me vuol dire che ho fatto una rapina o che mi sono messo a spacciare, ma questi... E poi che ti aspetti (facendo l'avvocato del diavolo) che in una storia di dissidenti politici, dittature, oligarchi russi e spie non ci scappino dei soldi in contanti e passaporti di dubbia provenienza? Non facciamo i chierichetti! Ripeto avessero incappucciato lui e lo avessero messo su un aereo diretto in Siberia tanto tanto... Ma rapirgli moglie e figlio con l'avallo delle forze politiche getta un'ombra di discredito sull'onorabilità (se mai ce ne fosse stata una) di questo paese.


mah..
il marito ha fatto sparire 10 (!) miliardi
di dollari
dalle casse della più grande banca del kazakistan..
magari gli inglesi ne sanno qualcosa..

sulla repubblica centrafricana..
http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_centrafricana

Il golpe del generale Bozizé (2003-2013)

Patassé costrinse, poi, il generale François Bozizé a riparare in Ciad, in quanto sospettato di tramare un altro colpo di stato ai suoi danni. Il generale portò nel paese parecchie truppe fedeli e il 25 ottobre 2002, sferrò un primo attacco improvviso contro Patassé che seppe resistere e forzò Bozizé a riparare nel nord del paese. Il 15 marzo 2003, mentre Patassé si trovava all'estero il generale riuscì ad entrare nella capitale. I mercenari di Jean-Pierre Bemba non si opposero all'attacco e Bozizé prese il controllo del paese nelle sue mani esautorando Patassé. Patassé riparò in Togo, paese natale della moglie ufficiale.

Bozizé sospese la costituzione e nominò un nuovo gabinetto di governo in cui figuravano parecchi membri dei partiti di opposizione. Abel Goumba, chiamato Mr. Clean per la sua aura di incorruttibilità, venne nominato primo ministro, dando così un'immagine credibile al nuovo governo. Bozizé convocò quindi un Consiglio Nazionale di Transizione su una larga base rappresentativa che doveva portare alla scrittura di una nuova costituzione e annunciò che si sarebbe ritirato e candidato per regolari elezioni una volta approvata questa nuova costituzione. Una conferenza di riconciliazione si tenne dal 15 settembre al 27 ottobre 2003 e Bozizé vinse le elezioni del maggio 2005, ritenute valide dalla comunità internazionale, battendo l'ex primo ministro patassista Ziguelé.

A Patassé fu impedito con ogni mezzo di tornare nel paese. Fu infatti minacciato di morte, denunciato per crimini contro i diritti dell'uomo, e infine non si presentò alle elezioni. Viste le pressioni manipolatorie del Presidente e della rosa di ministri scelti, Goumba non poté restare a lungo in carica come primo ministro, e fu trasferito alla carica solo onorifica di vicepresidente, di fatto esautorando l'unico uomo politico trasparente del paese. Tra le iniziative di Goumba è interessante citare la denuncia dei redditi e dei beni obbligatoriamente pubblica dei ministri in carica.

Il 24 marzo 2013, Bozizé è stato costretto alla fuga dopo la presa della capitale Bangui da parte dei ribelli Seleka[4].Abbandonata la città, avrebbe raggiunto la Repubblica Democratica del Congo attraversando il fiume Oubangi[4].
Il golpe di Djotodia (2013)

In seguito alla caduta di Bozizé e alla sua fuga prima in Repubblica Democratica del Congo e poi in Camerun i ribelli di Seleka hanno deciso di porre uno dei propri leader come Capo di Stato della Repubblica Centrafricana: Michel Djotodia, uno dei più strenui oppositori dell'ex Presidente. Il premier invece, resterà al suo posto anche con la nuova presidenza.

cioè..
definirla repubblica delle banane..
è un complimento..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 25/07/2013, 10:32 
cioè..
se io vado all'ambasciata della
repubblica (?) centrafricana
in italia
e mollo 1000 euro cash,
quelli mi fanno console onorario
di gran croce..
sicuro.............



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 03/08/2013, 19:27 
Cita:
Wolframio ha scritto:
Di seguito un’interessante analisi di Neovitruviansulla Capitale del Kazakistan Astana, sul presidente Kazako e sulle simbologie massoniche che permeano il paese.

Cita:
svelata da google earth
La strana stella persa nella campagna kazaka
Nessuno sa cosa sia, forse una vecchia base per missili Soyuz. Ma in Rete abbondano le teorie cospiratorie

Una stella del diametro di circa 366 metri, visibile solo con Google Earth e persa in uno degli angoli più remoti del Kazakistan. Ma con pentagrammi e simboli esoterici non ha nulla a che fare: pare sia, molto più banalmente, quel che resta di una base militare dell'epoca sovietica.

BASE URSS ABBANDONATA - «Svelata» da poco in Rete, la strana stella ha sollevato un vespaio. C'è chi l'ha associata a culti satanici, chi a simboli magici. La teoria più plausibile, per ora, è quella di un ex pilota di Seattle: secondo lui si tratterebbe di uno sito per missili dell'epoca sovietica ormai abbandonato. Se così fosse, si spiegherebbe anche perché la stella si trova lontano dai centri abitati: la città più vicina, Lisakovsk, si trova a circa 20 km.

Immagine

Immagine

Fonte:http://www.corriere.it/esteri/13_agosto_03/kazakistan-stella-google-earth_ca52150a-fc42-11e2-a7f2-259c2a3938e8.shtml


Una base per missili...

Immagine

[8D]



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