Grazie Geen!
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Ragazzi seondo voi è possibile dubitare sulla buona fede di Maria Teresa di Calcutta?
Leggete questo articolo, pero nn riesco a trovare la fonte, c'è il nome dell'articolista, nn so quanto attendibile..
I caveau di madre Teresa
Scritto da Bianca Cerri
Martedì 04 Settembre 2007 02:01
Sono gia' dieci anni che Agnes Bojaxhiu, meglio conosciuta come madre Teresa,
e' passata a miglior vita e i giornali di tutto il mondo si stanno già contendendo
l’onore di commemorarne la figura.
Ma fu veramente amata la piccola donna albanese assurta alla fama internazionale
grazie ad un servizio della televisione inglese andato in onda nel 1969 e che la
chiesa cattolica intende santificare al più presto? A giudicare dal racconto delle
sue ex-consorelle uscite dall’ordine e di altri personaggi che la conobbero bene
pare proprio di no. Alcuni hanno addirittura sollevato questioni oltre che sui
suoi metodi di lavoro anche sulle presunte guarigioni avvenute grazie alla sua
intercessione ultra-terrena.
Pare infatti che...
il miracolo riconosciuto dal Vaticano nel 2002 riguardante la guarigione di Monica
Besra, una donna indiana di 30 anni affetta da un tumore nella zona addominale e
guarita grazie all’apposizione di un ciondolo con l’immagine di madre Teresa non
sia altro che una leggenda. Le cartelle mediche provano al di là di ogni dubbio che
Besra non soffriva di alcuna patologia neoplastica. E non si sa come abbia potuto
presentare un rapporto dettagliato sul miracolo di cui avrebbe beneficiato essendo
completamente analfabeta.
Una cosa è certa: per tutti gli anni ’80, madre Teresa ebbe come unico consigliere
legale Jim Towey, che fino al maggio del 2006 è rimasto a capo dell’Agenzia per le
Iniziative Religiose istituita dal governo Bush nel 2002. Towey era una vera e propria
macchina succhiasoldi, la cui unica preoccupazione era fornire alle organizzazioni
di ispirazione religiosa una fetta di torta sempre più grande. Inoltre, garantiva il 40%
di finanziamenti a fondi perduti alle imprese disposte ad intraprendere progetti di
formazione del personale comprensivi di indottrinamento religioso.
Dieci anni prima della morte di madre Teresa, quando Towey era ancora il suo
consigliere legale, la rivista tedesca Stern scoprì che le suore della Misericordia
frodavano regolarmente la legge indiana che impone alle organizzazioni umanitarie
di rivelare sia la provenienza che l’ammontare delle somme ricevute in beneficenza.
Sempre secondo i giornalisti di Stern, madre Teresa considerava un suo diritto
inalienabile prendere tutto ciò che voleva senza pagarlo. Ancora oggi, i beni dell’
ordine sono coperti dal segreto più assoluto.
In Germania, le questioni finanziarie erano nelle mani di madre Paulina, che rifiutò
di rispondere a qualsiasi domanda postale dai giornalisti di Stern sull’ammontare
delle donazioni.
Gli orfani indiani adottati in Germania venivano segnalati dalle suore della
Misericordia alla “ProInfante”, un’agenzia che aveva il monopolio sulle adozioni.
Il viaggio dovevano però pagarlo i genitori adottivi, le suore rispondevano
immancabilmente di essere troppo povere per pagare il biglietto aereo ai bambini.
Il fotografo e regista britannico Donald McIntyre riuscì a filmare di nascosto le
terribili condizioni di vita degli orfani rinchiusi nelle case della Misericordia.
Ogni camerata aveva circa trenta letti letteralmente attaccati gli uni agli altri e non
passava neppure un filo d’aria. I bambini passavano il tempo dondolandosi
incessantemente come piccoli animali selvaggi. Alcuni avevano bagnato i letti e
nessuno si era preoccupato di cambiarli. Ma quello che ferì McIntyre più di ogni
altra cosa furono i legacci con i quali i piccoli erano stati assicurati ai letti. Il primo
agosto del 2005, i filmati girati da McIntyre nella casa della Misericordia di Calcutta
furono mandati in onda dalla BBC inglese.
Lo scrittore indiano Arup Chatterjee ha scritto un libro sulla vita di madre Teresa,
in cui la figura della monaca albanese appare molto diversa da quella preparata
dal settore marketing del Vaticano. Chatterjee ricorda che nell’autunno del 1994,
l’India fu sconvolta da una serie di inondazioni che uccisero migliaia di persone
e persino le prostitute si adoperarono per alleviare le sofferenze degli sfollati, solo
le sorelle della Misericordia ignorarono i duecentomila sfollati rimasti senza nulla.
Madre Teresa temeva la stagione dei monsoni e in autunno si trasferiva alla Holy
Ghost di New York, sicuramente la più redditizia delle case da lei fondate.
Lì arrivavano donazioni tutti i giorni, con importi spesso superiori ai centomila dollari.
La polacca Eva Kolodziej, che abbandonò i voti alcuni anni fa, racconta che le 25 suore
addette alla contabilità non riuscivano a tenere il passo con l’incessante flusso di
denaro che continuava a scorrere come l’acqua di un torrente. Nei magazzini dei
sotterranei erano custoditi beni per centinaia di migliaia di dollari e, in compenso,
le spese erano molte limitare perché i volontari non percepivano alcun compenso.
Le cose andavano discretamente bene anche in Inghilterra, dove l’ordine della
Misericordia incassò donazioni per circa quattro milioni degli attuali euro nel 1991.
Per paura che qualcuno venisse a conoscenza delle somme che arrivavano dai filantropi,
madre Teresa rifiutava di acquistare fotocopiatrici e fax, tutto veniva annotato
rigorosamente a mano sui piccoli quaderni. “Arrivava un mare di soldi - ricorda ancora
Gloria Shields - ma quando chiesi alla madre se potevamo comprare un abito per una
bambina indiana che voleva fare la prima comunione mi rispose di no e l’anno dopo fu
ancora no, così decisi di abbandonare il velo.
Tornai a vivere tra la gente, come una persona normale.
Mi sorprende che il Vaticano abbia deciso di santificare madre Teresa…”. Shields forse
non lo sa ma il buon Mark Twain diceva: “Date a una persona qualsiasi una reputazione
e dormirà tranquillo fino a mezzogiorno....” Con l’appoggio dei media anche per l’eternità.
Ultima modifica di
shighella il 29/07/2013, 18:56, modificato 1 volta in totale.