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Panorama a colori della Kasei Valles, ripresa dalla sonda Mars Express, della ESA. Credit: ESA / DLR / FU Berlin (G. Neukum)

La ESA ha celebrato i dieci anni dal lancio della sonda Mars Express con una grande riunione piena di discussioni scientifiche e annunci di nuove scoperte, durante la quale sono state rilasciate anche numerose nuove incredibili fotografie della superficie del pianeta rosso. Quella che ha però catturato maggiormente l'occhio di tutti è il panorama della Kasei Valles che vedete sopra. Si tratta di un sistema di canali scavati dall'acqua, che coprono una zona di 1500 per 1000 km! Per rendersi conto della grandezza, potreste infilarci due volte un paese gigante come l'Ucraina.

Data la vastità di questa zona, questa è la prima volta che è stata ottenuta un'immagine che riesca sia a comprendere tutta la zona, che a mostrare dettagli minuti della sua morfologia. Una cosa interessante si nota a sinistra, con i canali che vengono curvati per circondare il plautea chiamato Sacra Mensa. In basso ci sono altre zone con plautea simili, (chiamanti mansae su Marte), ma di dimensioni molto minori.

Dicevamo prima che la formazione dei canali è legata al passaggio dell'acqua, ma l'acqua è soltanto una parte della storia di questo posto. Di mezzo c'è anche una lunga storia di tettonica, vulcanismo e movimento dei ghiacciaio. Le valli sono frutto di tutti questi fattori ed il vento ancora oggi continua a modificarne la morfologia, scavando e alterando piano piano i canali.
La geologia planetaria Rebecca Williams, spiega così, in breve, la storia di questo posto:

"In sintesi, Kasei è stata scavata da una catastrofica inondazione. La fonte di questo enorme volume di acqua non è ancora ben chiaro, ma alcuni speculano che potrebbe, almeno in parte, provenire dalla Echus Chasma. Certamente sono avvenute multiple inondazioni, ma non sappiamo quante. Simili eventi sono avvenuti anche per i canali di Chryse, verso la fine del Esperiano (l'epoca di mezzo della storia di Marte, dominata dal vulcanismo tremendo). Anche se non molto discusso nella letteratura scientifica, ci sono indici che mostrano la presenza di canali scavati poi dalla lava, nella parte ovest."

Nei suoi 10 lunghi anni di servizio, la sonda Mars Express si è dimostrata tra le sonde di maggiore successo ad aver mai esplorato Marte, con un ritorno enorme di dati, e fotografie panoramiche a colori in grandissimo dettaglio. A questo si aggiungono anche numerose attente osservazioni delle lune, di cambiamenti atmosferici di Marte, e la scansione radar dei ghiacciaio nelle zone polari del pianeta.
L'orbiter è perfettamente in salute ancora e ci si augura che possa restare così anche all'arrivo della nuova flotta di missioni marziane della ESA: ExoMars.

http://www.esa.int/Our_Activities/Space ... rs_of_Mars

http://www.link2universe.net/2013-06-24 ... ei-valles/


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MessaggioInviato: 11/07/2013, 14:55 
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Con i suoi 22 chilometri di altezza rispetto alle pianure circostanti è il vulcano più alto del Sistema solare, facendo impallidire perfino il Mauna Kea, che si ferma 'solo' a 10 chilometri, misurati dal fondo dell'oceano fino alla sua sommità. Per trovare questo gigante però, non cercatelo sulla Terra ma su Marte. L'ultima splendida immagini del Monte Olimpo, un dettaglio delle sue pendici, ci arriva dalla sonda Mars Express dell'Agenzia Spaziale Europea. La ripresa è stata ottenuta lo scorso 21 gennaio e mostra una delle caratteristiche più peculiari di questo vulcano, ovvero la presenza lungo tutta la sua base di una profonda scarpata che in alcuni punti raggiunge salti di ben 9 chilometri.
La scarpata si è probabilmente formata durante un certo numero di catastrofiche frane avvenute sui fianchi del vulcano, durante il quale i detriti sono scivolati a diverse centinaia di chilometri di distanza, ben oltre il l'area compresa in queste immagini, dove sono ancora ben visibili le tracce di flussi di lava che si sono susseguiti alla base del vulcano e, qua e là, alcuni blocchi spigolosi o più levigati che sono stati spostati o portati in superficie a seguito dei crolli. Prova ulteriore di una passata attività vulcanica molto attiva: in quelle epoche la lava, fuoriuscita dai bordi della caldera del vulcano, si è sparsa a ventaglio su una vasta area della sua base, fino a raggiungere la pianura sottostante.

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http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... vicino.txt

veramente immagini spettacolari [;)]


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MessaggioInviato: 11/07/2013, 19:49 
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MessaggioInviato: 21/07/2013, 19:03 
Boccata d'aria su Marte

Due strumenti a bordo del rover Curiosity hanno studiato la composizione dell'atmosfera di Marte con una precisione mai raggiunta prima, studiano in particolare il rapporto tra gli isotopi di carbonio, idrogeno, ossigeno e argon


Non contento di scavare e raccogliere campioni di roccia marziana, il rover della NASA Curiosity sta anche annusando l'aria del pianeta rosso, per ottenere la più dettagliata analisi mai effettuata della sua atmosfera. Due articoli sul numero di questa settimana di Science contengono i dati raccolti finora dalla suite di strumenti dedicati a questa impresa, chiamata Sample Analysis at Mars. Il primo dei due articoli deriva dai dati raccolti dallo spettrometro TLS (tunable laser spectrometer), e ha come primo autore Chris Webster del Jet Propulsion Laboratory della NASA. L'altro si basa invece sulle osservazioni del Quadrupole Mass Spectrometer (QMS), ed è firmato da Paul Mahafft del NASA Goddard Space Flight Center.
I due studi confermano in buona parte quanto osservato negli anni Settanta dalle missioni Viking, ma raggiungendo una precisione molto maggiore. L'atmosfera marziana appare costituita da un mix di anidride carbonica (il gas più abbondante), argon, azoto, ossigeno e monossido di carbonio.
Come spiega Webster in una intervista a Science, il vero salto di qualità di queste misurazioni rispetto a quelle di Viking è il fatto di essere riusciti a misurare non solo la concentrazione delle diverse sostanze chimiche, ma anche dei diversi isotopi di ogni elemento chimico, ovvero le diverse "versioni" degli atomi di carbonio, ossigeno, idrogeno e così via, che si differenziano per il numero di protoni. "Sulla Terra, la misurazione degli isotopi ci racconta molte cose sulla biologia, la geologia, il cambiamento climatico, perché tutti questi processi influenzano le concentrazioni relative di isotopi. Su Marte, ci danno una vera e propria finestra sulla storia del pianeta, raccontandoci di impatti di comete ed eruzioni vulcaniche".
Secondo Webster, i più importanti messaggi che emergono dai due studi è il fatto che l'atmosfera marziana non sembra essere cambiata un granché nell'ultimo miliardo di anni: gli eventi che hanno determinato la sua composizione attuale si sono verificati per lo più prima. L'altro aspetto è la conferma dell'effettiva origine marziana di molti meteoriti trovati sulla Terra, consentita dalla misura della concentrazione di Carbonio 13, che nelle molecole di anidride carbonica nell'atmosfera di Marte si trova con una ratio corrispondente a quella di quei meteoriti. "Il fatto che due strumenti che funzionano in modo molto diverso come TLS e QMS è molto rassicurante" spiega Webster.
Interessantissime anche le misurazioni delle concentrazioni relative di idrogeno e deuterio, la sua variante più pesante. "Sulla Terra, il rapporto tra idrogeno e deuterio ci racconta la storia dell'acqua, e ci aiuta a fare ipotesi su come sia arrivata sul nostro pianeta. Anche su, la misurazione del rapporto D/H (deuterio/idrogeno) è il primo passo verso una ricostruzione completa della storia dell'acqua su Marte e la sua interazione con l'atmosfera, e la storia dell'atmosfera a sua volta sarà il riferimento per una storia della chimica delle rocce". Il fatto che su Marte ci sia molto deuterio e poco idrogeno semplice, spiega Webster, supporta l'idea che Marte abbia perso gran parte della sua atmosfera all'inizio della sua storia, 3 o 4 miliardi di anni fa per poi perderne solo una piccola porzione in tutto il periodo successivo.

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http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... _marte.txt


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MessaggioInviato: 02/08/2013, 10:37 
Marte in movimento
Le immagini orbitali ad alta risoluzione realizzate nel corso di parecchi anni marziani rivelano una grande varietà di cambiamenti della superficie del pianeta, in alcuni dei quali potrebbe essere coinvolta acqua allo stato liquido. Un tempo si riteneva che i cosiddetti canali traessero origine dallo scorrimento di acqua, ma prove recenti sembrano smentire questa convinzione. Una nuova classe di strutture recentemente scoperte, presenti su rilievi con clima relativamente caldo, potrebbe indicare la presenza di flussi di acqua a elevata salinità. Questi siti potrebbero essere i luoghi più adatti per cercare microrganismi sul pianeta
di Alfred S. McEwen

http://www.lescienze.it/archivio/artico ... 02-08-2013

quindi sanno perfettamente dove cercare,x trovare evenualmente tracce di vita.....................[;)]


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MessaggioInviato: 02/08/2013, 22:57 
Cita:
ubatuba ha scritto:



quindi sanno perfettamente dove cercare,x trovare evenualmente tracce di vita..................... [;)]



Per quello che ho letto, la scelta del luogo d'azione di Curiosity è stata tut'altro che casuale... [;)]



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MessaggioInviato: 03/08/2013, 10:23 
Cita:
RigelDiOrione ha scritto:

Cita:
ubatuba ha scritto:



quindi sanno perfettamente dove cercare,x trovare evenualmente tracce di vita..................... [;)]



Per quello che ho letto, la scelta del luogo d'azione di Curiosity è stata tut'altro che casuale... [;)]


in effetti e'stata scelta appositamente.....xo'forse il luogo giusto sarebbe stato quello in cui atterrarono i laboratori viking........chissa' xke'non sono stati presi in considerazione...... [;)]


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MessaggioInviato: 04/08/2013, 15:34 
Cita:
ubatuba ha scritto:

Cita:
RigelDiOrione ha scritto:

Cita:
ubatuba ha scritto:



quindi sanno perfettamente dove cercare,x trovare evenualmente tracce di vita..................... [;)]



Per quello che ho letto, la scelta del luogo d'azione di Curiosity è stata tut'altro che casuale... [;)]


in effetti e'stata scelta appositamente.....xo'forse il luogo giusto sarebbe stato quello in cui atterrarono i laboratori viking........chissa' xke'non sono stati presi in considerazione...... [;)]


Giusta osservazione... [:264]

Andrò a cercare una valida motivazione, per quello che riesco. Non avevo pensato a questo fattore...che effettivamente pare anche a me potesse essere una scelta più che logica.

Approfitto per dire che ho personalmente una grande stima dell'apparato NASA in generale. Come ogni ambiente direttamente controllato dal governo stellestrisce, ha destato anche in me (Come non ammetterlo?! [8D]) varie volte dei dubbi sulla trasparenza delle proprie azioni e/o dichiarazioni. Ma negl'ultimi anni mi sono via via convinto che non si fa disinformazione intenzionale nelle dichiarazioni dei suoi spesso geniali collaboratori. Le motivazioni così come alcune dichiarazioni, sono anzi molto schiette e a volte addirittura scomode per la Scienza Ufficiale, tanto che in molti siti si attacca senza cognizione di causa il sovente possibilismo dell'Ente, che si rende spesso indigesto ad alcuni scettici oltranzisti.

Per ora butto lì un'ipotesi basata solo sul mio istinto. Potrebbe magari essere la morfologia del terreno che ha fatto preferire il Gale Crater e la zona circostante, rispetto ai luoghi che furono terreno d'esplorazione delle viking...

Ma mi prendo volentieri l'impegno di approfondire quest'ottima "pulce nell'orecchio" che mi hai fomentato [;)]



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MessaggioInviato: 05/08/2013, 16:16 
...o pure magari il fatto che il luogo e' approppriato in quanto in base alle ns cosnoscenze un tempo scorreva acqua,quindi,,,,,,anke se ritengo che il luogo dei viking,dal mio puno di vst,erano + consoni.e magari si sarebbe risparmiato tempo anke x le conoscenze gia' immagazzinate......[;)]


Ultima modifica di ubatuba il 05/08/2013, 16:17, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 15/08/2013, 14:38 
giunto a kape kennedy la navicella x il prox lancio verso marte,previsto x novembre,dovrebbe studiare principalmente la parte alta dell'atmosfera del pianeta rosso


NASA's Next Mars Mission Arrives at Kennedy Space Center for Launch Processing
A crane lifts NASA's Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN) spacecraft inside the Payload Hazardous Servicing Facility on Aug. 3, 2013, at the agency’s Kennedy Space Center in Florida. The spacecraft was flown to Kennedy Space Center for launch processing from Buckley Air Force Base in Colorado near the Lockheed Martin facility in Littleton, Colo., where it was built. MAVEN is to lift off on a United Launch Alliance Atlas V rocket in November, 2013 to begin a 10-month voyage to Mars. It is the first mission dedicated to studying Mars' upper atmosphere and scientists hope to find traces of the ancient environment thought to have existed there.

Image Credit: NASA/Tim Jacobs


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Ultima modifica di ubatuba il 15/08/2013, 14:39, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 15/08/2013, 17:12 
E' già, dopo aver studiato i ciotoli adesso è giusto che studino la parte alta dell'atmosfera ....... [8)] [8D] [:o)]



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MessaggioInviato: 16/08/2013, 09:24 
Mitico ufologo.
Sempre pungente èèè ?!?!?! [;)]

Mi piace l'idea di una critica costante mirata esclusivamente alla trasparenza.

... utopia, lo so, ... ma è l'unica strada che possiamo percorrere, ... per ora.


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MessaggioInviato: 02/09/2013, 10:48 
Il rover della Nasa su Marte oltre a cercare segni di vita sul pianeta rosso, ci regala anche immagini spettacolari, ma comunque utili agli scienziati. Qualche giorno fa Curiosity ha ripreso Phobos, la più grande delle due piccole lune di Marte, mentre transitava davanti al Sole, creando una quasi totale eclissi il 17 Agosto.
"Questo evento si è verificato quasi a mezzogiorno nel punto dove si trovava Curiosity, cosa che ha messo Phobos nel punto più vicino al rover facendolo apparire più grande di quanto sarebbe apparso in altri momenti della giornata," ha detto Mark Lemmon della Texas A & M University, co-investigatore della MastCam di Curiosity.
Phobos non copre completamente il Sole visto dalla superficie del pianeta rosso, quindi l'evento del 17 agosto è stata un'eclisse anulare, come quella che ha entusiasmato gli osservatori del cielo qui sulla Terra dall'Australia alle Hawaii nel maggio di quest'anno.
"Le osservazioni di Phobos e Deimos di Curiosity e di Opportunity, dovrebbero aiutare i ricercatori a perfezionare la loro conoscenza delle orbite delle due lune ", ha detto Lemmon.
Questo è di gran lunga l'immagine più dettagliata mai presa prima di un transito lunare marziano, ed è particolarmente utile perché è anulare ", ha detto Lemmon." Si è verificato ancora più vicino al centro del Sole di quanto previsto". Curiosity intanto procede la sua marcia verso il Monte Sharp.

Fonte: MEDIA INAF

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http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... rziana.txt

..bella interessante,e pure magari utile x capirne le orbite,ma sono sempre le medesime cose........qualkosa di + interessante.......o eclatante? [;)]


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MessaggioInviato: 09/09/2013, 12:38 
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Giove e alcune delle lune, viste dalla superficie di Marte, dal rover Curiosity. Credit: NASA/JPL

Il rover Curiosity, dopo ormai più di un anno terrestre su Marte, ha già percorso decine di km, analizzando svariati tipi di terreni e scoprendo che l'ambiente primordiale di Marte era in grado di sostenere potenzialmente una chimica organica complessa. Gli scienziati stanno ancora cercando i segni di composti organici conservati oggi sulla superficie, ma ci vorrà probabilmente molto più tempo. Diversamente dalle missioni precedenti, Curiosity è alimentato internamente dall'energia rilasciata dal decadimento nucleare di isotopi di Plutonio 238, grazie ad un sistema chiamato RTG. Questo gli permette di non dipendere dal Sole e di poter fare osservazioni anche di notte.

L'uso principale delle osservazioni notturne è per le osservazioni nell'UV, che fa brillare minerali diversi in maniera diversa. Ma si possono anche fare osservazioni del cielo, e questo è un ottimo esempio! Curiosity ha ripreso per la prima volta Giove e le sue lune, come visto dalla superficie di un altro pianeta! Una vista così famigliare a noi sulla Terra, su Marte appare conosciuta ed esotica allo stesso tempo, ma aiuta a ricordarci che siamo tutti parte dello stesso sistema solare.


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Immagine di Giove, alcune lune e alcune delle stelle e sistemi stellari più famosi nelle vicinanze. Se l'animazione non parte, cliccateci sopra. Credit: NASA/JPl/ James Sorenson

Queste osservazioni aiutano anche ad orientarsi nel caso di navigazione notturna ma principalmente danno un'idea del cielo marziano e permettono di calibrare le camere.

Attualmente il rover è diretto verso le colline alla base della gigantesca montagna al centro del Cratere Gale. Non si sa bene quale sia stata la sua origine, ma si suppone che sia stata creata da continui strati depositati dall'acqua. In alternativa potrebbe essersi formata per azione del vento che ha spostato sabbia dai bordi del cratere. Gli ultimi km di viaggio saranno fatti più in fretta e gli scienziati si sono riservati solo un paio di siti da analizzare in maniera molto più approfondita, con analisi del suolo e perforazioni.

http://mars.jpl.nasa.gov/

http://www.link2universe.net/2013-09-08 ... -da-marte/


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Grigio
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SU MARTE SCOPERTA UNA COSTRUZIONE ALTA 5 MIGLIA CON GOOGLE MARS



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Si tratta di una torre naturale o artificiale? La scoperta è avvenuta il 19 Agosto scorso su Google Mars e la località in cui si trova è vicino il Terby Crater.



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La torre è alta 5 miglia di altezza, ovvero più di otto chilometri, e ha un disegno geometrico unico nel suo genere tant'è che il ricercatore Scott C. Waring di UFO Sightings Daily sostiene che non può esistere una costruzione di origine naturale come questa e perciò la definisce artificiale. Per vederla bisogna azionare la modalità "tramonto" del pannello Google Mars.



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