e' ufficiale le voyager 1 e' fuori dal sistema solare,e si avventura nello spazio interstellare
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Immagine: 9,14 KBQuel piccolo puntino blu, è la sonda Voyager 1, vista in onde radio dal gigantesco radio-telescopio VLAB (Very Long Baseline Array), a 19 miliardi di km di distanza! Questa storica immagine è della prima sonda umana ufficialmente uscita dal Sistema Solare! Credit: NRAO/AUI/NSF
Con un grande e commuovente annuncio storico, gli scienziati della NASA hanno ufficialmente dichiarato che la sonda Voyager 1, dopo 19 miliardi di km e 36 anni di viaggi, è nello spazio interstellare, e si è lasciata alle spalle il Sistema Solare. Non solo, ma la transizione è ormai avvenuta da 1 anno! "Ce l'abbiamo fatta" ha dichiarato il Dr. Ed Stone, scienziato a capo della missione da oltre 40 anni ormai. "E ce l'abbiamo fatta mentre la sonda ha ancora energia a sufficienza da spedire dati da questa regione dello spazio."
C'è stato un po' di dibattito semantico riguardo al dominio del Sistema Solare. Se da una parte è vero che il dominio elettromagnetico dell'attività solare è ormai alle spalle, è anche vero che gravitazionalmente ancora il Sole riesce ad esercitare la sua presenza. C'è ancora da raggiungere la Nube di Oort, che è una sfera enorme di detriti di ghiaccio e polvere, rimasta dopo la formazione del sistema solare, e distante almeno altri 300 anni di viaggio. Ma quello che conta nella pratica è che l'ambiente energetico in cui ora la sonda Voyager 1 viaggia, cioè il plasma carico che lo circonda, non è più quello che viene dal Sole, ma quello presente nello spazio tra le stelle.
Inizialmente gli scienziati pensavano che quando la sonda avrebbe lasciato lo spazio interstellare, la direzione del campo magnetico sarebbe cambiata. Ma alla fine questo si è dimostrato non essere il caso e gli scienziati hanno iniziato ad esaminare invece le proprietà del plasma. L'eliosfera del Sole (cioè la sfera di influenza dell'attività del vento solare) è piena di plasma ionizzata. Fuori da questa bolla, il plasma non proviene dal Sole ma dall'esplosione di stelle milioni di anni fa. Il plasma interstellare è molto più denso rispetto a quello solare.
Sfortunatamente, lo strumento principale che fu progettato per la misurazione del plasma ha smesso di funzionare negli anni '80, quindi gli scienziati hanno dovuto escogitare un nuovo modo per misurare l'ambiente energetico in cui la sonda si muoveva, per riuscire a determinare con precisione dove si trovava.
Così hanno usato lo strumento secondario per la lettura delle onde magnetiche nel plasma, sulle antenne da 10 metri della sonda. A questo si è aggiunto un regalo inaspettato da parte del Sole: una gigantesca Espulsione di Massa Coronale.
Le antenne hanno ricevitori radio ai loro capi "come le orecchie da coniglio sui vecchi televisori", ha spiegato Don Durnett, che ha guidato l'esperimento con un team dell'Università dell'Iowa. L'espulsione di massa coronale ha lasciato il Sole nel Marzo del 2012 ed alla fine, 13 mesi dopo, è arrivata a Voyager 1 nell'Aprile del 2013. Il plasma intorno alla sonda ha iniziato a vibrare come la corda di un violino. Il tono delle oscillazioni ha aiutato gli scienziati a determinare la densità del plasma in cui si muovevano le particelle cariche arrivate dal Sole. Queste particolari oscillazioni hanno mostrato che la sonda era immersa in un plasma 40 volte più denso rispetto agli strati esterni dell'eliosfera in cui avevano viaggiato fino ad allora.
"Adesso che abbiamo questi nuovi dati chiave, riteniamo che questo sia il primo grande passo dell'umanità nello spazio interstellare" ha spiegato Stone. "Il team della missione Voyager ha avuto bisogno di tempo per analizzare le osservazioni fatte e comprendere i dati. Ma adesso possiamo rispondere alla domanda che tutti ci stavamo facendo: "Ci siamo arrivati?" Si, siamo arrivati nello spazio interstellare!"
Riguardando attentamente nei dati raccolti nell'ultimo periodo, gli scienziati hanno scoperto che dei segnali meno chiari di simili oscillazioni erano già state viste tra l'Ottobre ed il Novembre 2012. Attraverso la misurazione di entrambi gli eventi, il team ha potuto dichiarare che la sonda Voyager 1 è entrata nello spazio interstellare nell'Agosto del 2012.
"Siamo letteralmente saltati dalle sedie quando abbiamo visto queste oscillazioni nei nostri dati! mostravano che la sonda stava entrato una regione completamente nuova, comparabile con quello che ci aspettavamo di trovare nello spazio interstellare, e completamente differente rispetto alla nostra bolla solare." ha spiegato Gurnett. "Chiaramente abbiamo attraversato l'eliopausa, che è il confine tra il dominio del plasma solare ed il plasma interstellare."
Immagine: 44,12 KBIl grafico mostra il numero di particelle che colpiscono i sensori della sonda Voyager 1. Credit: NASA
I nuovi dati riguardo al plasma, suggeriscono uno schema temporale progressivo degli eventi, consistente con i cambiamenti durevoli nella densità delle particelle energetiche che furono rilevate per la prima volta il 25 Agosto 2012. Il team accetta generalmente questa data come l'arrivo dell'umanità nello spazio interstellare. I cambiamenti nel plasma erano esattamente come ci aspettavamo se avessimo finito di attraversare l'eliopausa.
"Il duro lavoro del team per la costruzione di navicelle durevoli e l'attenta gestione delle risorse molto limitate rimaste a bordo, hanno pagato i loro frutti con un'altro grande traguardo per la NASA e per l'umanità" ha spiegato Suzanne Dodd, manager della missione Voyager, del JPL. "Ci aspettiamo che gli strumenti a bordo della sonda Voyager continueranno a mandarci dati fino ad almeno il 2020. Non vediamo l'ora di vedere cos'altro ci mostreranno riguardo allo spazio profondo."
Voyager 1 e la sua sonda gemella Voyager 2 furono lanciate a distanza di 16 giorni l'una dall'altra nel lontano 1977. Un fortuito allineamento planetario che avviene una volta ogni 176 anni ha permesso alle due sonde di compiere un magnifico tour del Sistema Solare esterno, completato nell'arco di appena 12 anni. Entrambe le sonde hanno visitato Giove e Saturno. La Voyager 2 è andata poi verso un incontro ravvicinato con Urano e Nettuno, mentre la sonda Voyager 1 ha continuato il suo viaggio verso l'uscita dal Sistema Solare. Voyager 2 però, lanciata 16 gorni prima della Voyager 1, è ad oggi la sonda spaziale che per più tempo in assoluto è rimasta attiva e continuamente gestita! Si trova adesso a 15 miliardi di km dal Sole (4 meno della gemella).
Gli scienziati ricevono ancora dati dalle sonde ogni giorno, anche se sono segnali molto poco energetici, di appena 23 watt, cioè l'energia di una lampadina da frigorifero. Ma questo alla partenza dalla sonda. Quando arrivano alla Terra sono ormai di appena 1 miliardesimo di miliardesimo di watt. I dati dagli strumenti della Voyager 1 sono trasmessi verso la Terra tipicamente a 160 bit per secondo e sono catturati dalle antenne della NASA, che compongono la Deep Space Network. Sono antenne con un diametro di 34 e 70 metri! Un segnale dalla sonda impiega 17 ore per raggiungerci (Sono tecnicamente a 17 ore luce da noi). Dopo che i dati sono trasmessi ed elaborati dagli scienziati, vengono resi disponibili al pubblico.
"La sonda Voyager è andata laddove nessuna sonda era mai andata prima, segnando una delle imprese tecnologiche più significanti di sempre e finendo sicuramente negli annali della storia della scienza, aggiungendo un nuovo capitolo nelle imprese e sogni dell'umanità" ha dichiarato John Grunsfeld, amministratore associato della NASA a Washington. "Forse alcuni futuri esploratori dello spazio profondo riusciranno a raggiungere Voyager, il nostro primo ambasciatore interstellare, e rifletteranno su come questa intrepida sonda li ha aiutati, permettendo i loro futuri viaggi."
Gli scienziati non sanno quando esattamente la Voyager 1 raggiungere la parte dello spazio interstellare dove non arrivano più i disturbi da eruzioni solari particolarmente intense, o non c'è più alcuna influenza magnetica del Sole. Non c'è neanche alcuna certezza su quando esattamente la sonda Voyager 2 uscirà dal Sistema Solare, ma non dovrebbe mancare moltissimo.
E ora? La sonda Voyager 1 è stata puntata verso la costellazione Ofiuco. Nel 2025 tutti gli strumenti a bordo verranno spenti e la sonda continuerà ad essere gestita per 10 anni ulteriori per avere dati ingegneristici sul comportamento nell'orbita che sta seguendo. Nell'anno 40.272 d.c. la sonda passerà a 1.7 anni luce da una misteriosa stella nella costellazione dell'Orsa Minore, chiamata AC+79 3888. Dopo l'incontro ravvicinato si dirigerà verso il centro della Via Lattea.
http://www.nasa.gov/mission_pages/voyag ... jI0I8bwmLihttp://www.link2universe.net/2013-09-12 ... rstellare/