19/08/2013, 15:24
Atlanticus81 ha scritto:
Però ibridarono noi.. non i cetacei.
19/08/2013, 15:36
Sheenky ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:
Però ibridarono noi.. non i cetacei.
Non esserne proprio cosi sicuro...
Se non ricordo male, secondo alcune canalizzazioni, i delfini non sarebbero creature propriamente di questo pianeta.
Certo, non sono cetacei (mi sembra), ma si avvicinano.
Poi ovviamente, si parla di canalizzazioni, quindi...
19/08/2013, 23:09
Thethirdeye ha scritto:
La cosa assurda di questo topic, per me è una.....
Si parla di come noi dovremmo equipaggiarci per poter captare le loro onde radio.....
Ma non sarà che sono "loro", in quanto più evoluti tecnologicamente, a sapere COME
mettersi eventualmente in contatto con noi, poveri "uomini delle caverne"? No eh?
20/08/2013, 00:22
20/08/2013, 11:18
20/08/2013, 11:24
20/08/2013, 11:29
20/08/2013, 11:31
20/08/2013, 13:41
Sheenky ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:
Però ibridarono noi.. non i cetacei.
Non esserne proprio cosi sicuro...
Se non ricordo male, secondo alcune canalizzazioni, i delfini non sarebbero creature propriamente di questo pianeta.
Certo, non sono cetacei (mi sembra), ma si avvicinano.
Poi ovviamente, si parla di canalizzazioni, quindi...
Con il nome di delfino si indica comunemente un gruppo parafiletico di mammiferi marini appartenenti all'ordine degli Odontoceti e che raggruppa le famiglie Delphinidae (delfini oceanici) e Platanistoidea (delfini di fiume), i cui membri generalmente sono di piccole dimensioni.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Delfino
Gli odontoceti, detti anche cetacei dentati o meno comunemente denticeti, sono un sottordine dei cetacei
Fonte :http://it.wikipedia.org/wiki/Odontoceti
20/08/2013, 15:09
marino ha scritto:
Angel, scusa, non ho capito una cosa circa la modulazione del LASER che tu intendi come utilizzabile da altre civiltà. Il LASER è un segnale luminoso monocromatico contraddistinto da una fase, una frequenza, una polarizzazione e un'ampiezza. In quale di queste caratteristiche modulerebbero eventuali alieni(hai escluso la frequenza e va bene)? Il discorso da te proposto è interessante ma vorrei capire di più per proseguire.
Onde radio troppo "strette"
Il laser per le comunicazioni spaziali
Potrebbe essere vicina la fine delle grandi antenne paraboliche puntate verso il cielo per ricevere i dati dai satelliti. In futuro, infatti, le telecomunicazioni potrebbero basarsi su normalissimi telescopi, con lenti e specchi, quasi identici a quelli usati oggi per l'osservazione del cielo.
Usare la luce al posto delle onde radio per le comunicazioni è un'idea che circola da un po' negli ambienti astronautici. Il fatto è che la quantità di informazioni trasmesse a terra da sonde spaziali e satelliti sta diventando ogni giorno più grande. Per fare fronte a questa situazione è necessario avere una cosiddetta "larghezza di banda" sempre più ampia. In altri termini, è necessario trasmettere i dati a velocità maggiori. Usando le onde radio si può fare facilmente basta usare frequenze sempre maggiori. Ma c'è un limite: l'atmosfera terrestre ferma le onde radio di frequenza superiore ai 300 Giga Hertz. Quindi al di là non si può trasmettere nulla, e ciò limita la velocità di trasmissione.
Perché allora non usare qualcosa di diverso? La luce ad esempio, sotto forma del buon vecchio laser. In un articolo pubblicato dalla rivista Science, viene analizzata proprio la possibilità di usare laser ad infrarossi per le future comunicazioni tra la Terra ed alcuni satelliti in orbita.
La tecnologia laser per le comunicazioni è tutt'altro che nuova: viene già largamente usata all'interno delle fibre ottiche. Ma sparare un laser attraverso lo spazio, e centrare un satellite, è un'operazione decisamente seria. Non bisogna dimenticare infatti che il laser è un fascio di luce sottilissimo, che deve essere mirato con precisione.
E' stata l'Agenzia spaziale europea (Esa) a provarci per prima lo scorso anno, quando ha fatto comunicare con un raggio laser due satelliti in orbita: Artemis e SPOT-4. Il bello è che i due satelliti, essendo ad altezze diverse, si muovevano rapidamente l'uno rispetto all'altro. Quindi il laser non poteva semplicemente essere puntato in una direzione e lasciato lì: i due satelliti dovevano continuamente "guardarsi" per allineare i loro raggi. L'esperimento ha funzionato, ed ora l'articolo di Science ipotizza l'uso della stessa tecnologia per le comunicazioni Terra-Spazio, e non solo: puntato con cura, e con la necessaria potenza, un raggio laser potrebbe permettere le comunicazioni addirittura con una sonda su Marte.
Del resto c'è qualcosa di ancora più fantasioso: un paio di anni fa alcuni astronomi sostennero che il miglior modo di comunicare con intelligenze extraterrestri non sono le onde radio, ma proprio il laser.
A cura di Americo Bonanni, del 30/07/2002
Fonte:http://www.torinoscienza.it/notizie/onde_radio_troppo_strette_15971
21/08/2013, 10:57