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Condanna Berlusconi, il Cavaliere e la favola delle toghe rosse

Tra i tanti magistrati che hanno indagato, rinviato a giudizio o condannato l'ex premier non ci sono solo simpatizzanti di MD, la corrente progressista all'interno dell'Anm. Il pg che ha chiesto la conferma della condanna in Cassazione è stato presidente di Magistratura Indipendente. E il giudice Esposito fu nominato presidente senza l'appoggio di Md

di Giovanna Trinchella | 26 agosto 2013

In quella che è (e sarà) la “mitologia” berlusconiana il Cavaliere brandisce sempre la sua spada contro un solo vero nemico: le toghe rosse che da quasi 20 anni sono accusate di perseguitarlo. Ma tra i tanti pubblici ministeri o giudici che – dal quel fatidico 22 novembre 1994 giorno della consegna dell’invito a comparire per corruzione a Napoli – lo hanno indagato, rinviato a giudizio o condannato, ci sono toghe di tutti i colori e non solo di Magistratura Democratica, la corrente progressista all’interno dell’Associazione Nazionale Magistrati. E la favola che il pregiudicato B. racconta da tempo si smonta.

Della stessa Anm che ha nuovamente denunciato il linciaggio mediatico di alcuni magistrati, per fare un esempio clamoroso, non fa più parte Ilda Boccassini - pubblica accusa nei processi Sme Lodo Mondadori e Ruby – che si dimise nel 2008. E mai Boccassini ha avuto alcun ruolo in una delle correnti, né di sinistra né di centro né di destra. Mentre è stato presidente di Magistratura Indipendente, la corrente più conservatrice, il procuratore generale della Cassazione Antonello Mura, che ha chiesto la conferma della condanna della pena principale e la rimodulazione dell’interdizione, sostenendo che il leader del Pdl sia stato “l’ideatore” di quel meccanismo di frodi contestato nel processo Mediaset. Il giudice Antonio Esposito, presidente della sezione feriale della Cassazione al centro di una bufera per l’intervista al Mattino, è diventato presidente di sezione della suprema Corte senza il sostegno di Md e del Movimento per la Giustizia, ma con quello delle correnti opposte. Insomma un magistrato che, nonostante la campagna dei giornali vicini all’ex premier, non era gradito alle correnti di sinistra delle toghe italiane. Il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, esponente storico di Md, è stato nominato alla guida della Procura ambrosiana nel giugno 2010, quando l’affaire Ruby stava già per esplodere.

A processo per le tangenti alla Guardia di Finanza (pm Gherardo Colombo, dato in quota Md ma che non ha mai ricoperto incarichi) l’allora presidente del Consiglio fu rinviato, nell’ottobre del 1995, dal giudice per l’udienza preliminare Fabio Paparella, un giudice considerato moderato e più vicino alle posizioni di centrodestra. Eppure è una una delle toghe che più ha influito sul destino giudiziario del fondatore di Forza Italia, nel bene e nel male. Il magistrato aveva infatti rinviato a giudizio nel 1997 l’ex premier per l’inchiesta sui terreni di Macherio, però dopo aver respinto nel 1995 una richiesta di giudizio immediato. Una decisione quest’ultima che fece gongolare il Cavaliere e dichiarare che c’era un giudice a Berlino. Lo stesso magistrato ha anche dichiarato la prescrizione nell’ambito del procedimento per i fondi neri Fininvest nel gennaio 2003: in quel caso, applicando la nuova norma sul reato di falso in bilancio, il giudice decise di saltare l’udienza preliminare scatenando le ire e un ricorso della procura di Milano che lo accusò di aver impedito l’esercizio dell’azione penale. Titolare dell’indagine l’attuale procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco, che non ha mai ricoperto incarichi o avuto ruoli in nessuna corrente. Lo stesso Paparella, che aveva chiesto di astenersi dal procedimento, ha poi rinviato a giudizio l’imputato Berlusconi per il processo Mediaset e per il processo Mills.

Per quest’ultimo il Cavaliere ha avuto due collegi giudicanti in primo grado: il primo quello presieduto da Nicoletta Gandus (Md), pluriricusata dalla difesa, che però non ha emesso alcuna sentenza perché la posizione dell’imputato, causa Lodo Alfano era stata stralciata, ma a sancire la prescrizione in primo grado è stato il collegio presieduto da Francesca Vitale, anche lei ricusata, ma considerata simpatizzante di Unicost e di ispirazione conservatrice. L’accusa, sostenuta dal pm Fabio De Pasquale (considerato in quota Md senza aver mai avuto incarichi o ruoli nella corrente), aveva chiesto 5 anni sostenendo che il reato non era affatto prescritto.

Del procedimento sui diritti cinematografici in tv in primo grado (condanna per Berlusconi), è stato presidente del collegio del Tribunale, Edoardo D’Avossa, ritenuto un moderato progressista ma senza aver mai aver ricoperto un ruolo in nessuna delle correnti di sinistra. In secondo grado a presiedere il processo Mediaset, c’era Alessandra Galli, anche lei finita nel mirino della stampa berlusconiana, ma completamente “anonima” rispetto ad adesioni o incarichi di corporazione. Dato in quota Magistratura Democratica, ma che non ha mai ricoperto incarichi, Oscar Magi, il presidente del collegio che ha condannato a un anno Berlusconi per la vicenda del nastro Fassino Consorte.

In appello il processo per le tangenti alla Guardia di Finanza (maggio 2000) per il Cavaliere era finito molto bene: prescrizione e assoluzione e nel collegio, presieduto da Francesco Nese, c’erano Arturo Soprano e Maria Ocello. Il primo viene considerato un moderato di centro destra, il secondo vicino alle posizioni di Unicost e la terza “agnostica”. Anche per il processo Sme-Ariosto il Cavaliere aveva incassato un successo: in primo grado assoluzione e prescrizione e in secondo assoluzione. Presidente del collegio in primo grado era Francesco Castellano, finito nella bufera per la vicenda Unipol-Bnl. Nel luglio del 2008 le sezioni Unite civili della Cassazione hanno confermato la sanzione della censura inflitta dal Csm per i rapporti che intratteneva con il presidente di Unipol Giovanni Consorte. Castellano poi è stato poi chiamato da Gaetano Pecorella, già avvocato di Berlusconi e deputato Pdl, come consulente della commissione rifiuti.

Per quanto riguarda la vicenda Imi-Sir al Cavaliere dalla corte d’appello presieduta, da Roberto Pallini (nessun incarico ricoperto in alcuna corrente, ma considerato un moderato di area centrodestra) furono riconosciute le attenuanti generiche e l’accusa di corruzione in atti giudiziari derubricata in quella di corruzione semplice e il reato dichiarato prescritto. Berlusconi fu condannato in primo grado (2 anni e 4 mesi) anche per il processo All Iberian: 20 miliardi di finanziamenti illeciti a Bettino Craxi. Il collegio era composto da Marco Ghezzi, Marilena Chessa, Paola Matteucci; il primo non ha mai ricoperto incarichi in Md, la seconda considerata vicina all’ala conservatrice di Unicost e data per simpatizzante di Cl e la terza è ritenuta fuori da qualsiasi corrente. In appello sempre per le attenuanti generiche, invece, per l’ex presidente del Consiglio era scattata scatta la prescrizione.

Per quanto riguarda uno dei processi più discussi, quello per concussione e prostituzione minorile, il pm titolare dell’accusa insieme a Ilda Boccassini, Antonio Sangermano, viene considerato un moderato e i tre giudici del collegio che lo ha condannato a 7 anni, Giulia Turri presidente e Carmen D’Elia e Orsola De Cristofaro, non hanno mai ricoperto incarichi o ruoli. Negli ultimi tempi Berlusconi ha incassato anche due proscioglimenti per le vicende relative al procedimento Mediatrade sia a Roma che a Milano e i giudici sono entrambi ritenuti “anonimi” rispetto ad adesioni delle associazioni; il giudice di Roma Pier Luigi Balestrieri era stato chiamato a ricoprire un incarico al ministero della Giustizia nel 1997 (governo Prodi). Considerato “agnostico” anche Francesco Mesiano, un altro bersaglio (causa calzini azzurri) della stampa di destra, perché primo giudice della causa civile su Lodo Mondadori. In quota Md invece il giudice di secondo grado Luigi de Ruggiero.

Delle inchieste ancora in corso tra Napoli e Bari, per i casi De Gregorio e Tarantini, tra i vari pm ci sono magistrati considerati in quota Md; ma si deve ricordare che Antonio Laudati, già procuratore capo della città pugliese e considerato in quota Magistratura Indipendente, è accusato dai pm di Lecce di aver favorito l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini e indirettamente Silvio Berlusconi ritardando le indagini sulle escort portate nelle residenze dell’allora premier. Laudati, decidendo il trasferimento da Bari a Roma, ha ottenuto la chiusura del procedimento disciplinare. Per quanto riguarda i magistrati siciliani basti ricordare che la maggior parte vivono sotto scorta perché da anni inseguiti dalla fatwa della mafia.

Nel corso di questi anni il Cavaliere è stato accusato di molti reati: abuso d’ufficio, aggiotaggio, appropriazione indebita, associazione per delinquere, concorso esterno in associazione mafiosa, concorso in strage, concussione, corruzione semplice e giudiziaria, insider trading, falso in bilancio, finanziamento illecito dei partiti, frode fiscale, peculato, prostituzione minorile, ricettazione, riciclaggio, rivelazione di segreto d’ufficio, vilipendio dell’ordine giudiziario. E presunte toghe rosse, toghe azzurre o toghe bianche, nei 33 procedimenti che lo hanno riguardato, lo hanno archiviato o prosciolto quattordici volte, assolto in otto casi, prescritto in sei, ma condannato definitivamente una sola (il processo di secondo grado sull’intercettazione Fassino-Consorte sancirà una prescrizione e l’appello Ruby non è stato ancora fissato). Altre inchieste sono in corso e un’ultima potrebbe arrivare in autunno il Ruby ter: perché entrambi i collegi che hanno giudicato l’affaire delle cene eleganti hanno rinviato gli atti alla Procura per esaminare le dichiarazioni di tutti i testimoni del processo, in maggioranza stipendiati da Berlusconi e Ruby compresa, e le posizioni degli avvocati Ghedini e Longo. E anche di Silvio Berlusconi: troppe le favole raccontate anche in aula.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08 ... se/689300/



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MessaggioInviato: 27/08/2013, 00:01 
Ascoltavo questa canzone nel 2003 quando avevo 21-22 anni (sì.. mi piacevano gli Articolo 31... [:p])



Ascoltate con attenzione le parole e ditemi voi se non è attuale ora più che mai...

[8D]

Questo dimostra anche come in 10 anni non è cambiato nulla in questo paese.. siamo fermi ad allora ed è da 10 anni che ci facciamo prendere in giro sempre nella stessa maniera.

Speriamo che l'auspicio della canzone, ovvero che la gente finalmente spenga quel tipo di televisione, di informazione, e 'sputi al re' in senso buono, si realizzi!

[;)]



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MessaggioInviato: 28/08/2013, 14:41 
GRAZIATO ESPOSITO

Un anno per ascoltare la telefonata-intervista
Tanto impiegherà la Cassazione per sentire mezz'ora di colloquio col giornalista del Mattino. La giudice Galli arrivò alla sentenza anti-Cav in undici mesi!!!



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[:246]



Poi uno dice che la giustizia in Italia è lenta. Adesso viene fuori che per ascoltare i 34 minuti della telefonata tra il giudice Antonio Esposito e il giornalista del Mattino, Antonio Manzo, la procura generale della Cassazione potrebbe impiegare anche un anno. Il procuratore generale, Gianfranco Ciani, dovrebbe essere così rigoroso e quasi maniacale nel ricostruire ogni minimo passaggio del colloquio che ha portato allo scoop di Manzo, pubblicato il 6 agosto sull’edizione cartacea del quotidiano napoletano, da arrivare a emettere un verdetto alla fine dell’estate prossima, praticamente a oltre 12 mesi di distanza dalla data della sentenza che ha condannato Silvio Berlusconi (la Corte d'appello ci mise di meno, undici mesi, per ribadire la condanna al Cav sui diritti Mediaset). E quasi alla soglia della pensione del magistrato al centro delle polemiche, considerato che ha 72 anni e potrebbe anche decidere, prima o poi, di appendere la toga e ritirarsi a vita privata.

Il caso - Perché i fatti sono che al Cavaliere, il primo agosto, è stata inflitta una condanna a 4 anni per frode fiscale nell’ambito del processo sui diritti tv. Il dispositivo è stato letto in Aula dal giudice Esposito in persona, presidente della sezione feriale della Cassazione composta da altri quattro “Ermellini”, meno loquaci dell’ex pretore di Sapri. Il quale, si è poi scoperto, non ha mai nutrito particolare simpatia per Berlusconi, ma questo poteva perfino essere un dettaglio trascurabile se non fosse stato accompagnato da plateali dichiarazioni (celebre quella riportata da Stefano Lorenzetto riguardo a una cena a Verona in cui fu praticamente anticipata la condanna di Wanna Marchi), che poco si addicono al lavoro di giudizio super partes di un alto magistrato. Per questo ha destato ancora più scalpore l’intervista che, qualche giorno più tardi, a sentenza ancora “calda”, il togato ha concesso all’inviato del Mattino. Titolo: “Berlusconi condannato perché sapeva, non perché non poteva non sapere”. Con ampi passaggi sia tecnici, sia intervallati da «vabbuò» partenopei, che hanno fatto gridare allo scandalo specie nella risposta a domanda diretta sui motivi della condanna al leader Pdl. «Tu venivi portato a conoscenza di quello che succedeva, tu non potevi non sapere perché Tizio, Caio e Sempronio hanno detto che te lo hanno riferito. Un po’ diverso dal non poteva non sapere». Frasi giudicate «gravi e senza precedenti» dai legali del Cav ma stigmatizzate anche dal presidente della Suprema Corte, Giorgio Santacroce, il quale aveva subito convocato “a rapporto” il giudice “chiacchierone”. Dal canto suo, l’ex pretore di Sapri con una passione per i film di Franco Nero ha smentito tutto, ha annunciato querele e definito l’intervista «manipolata» e cambiata in corsa.

Ma poiché anche il Csm ha aperto un fascicolo (la prima Commissione si riunirà il 5 settembre) e c’è in discussione la professionalità di un alto magistrato che parla di motivazioni prima ancora che siano depositate, è arrivata la mossa della procura generale andata alla sede del Mattino per acquisire il nastro con la registrazione e la voce di Esposito «intercettata». Ora la bobina sarà ascoltata nella sua versione integrale dall’avvocato generale dello Stato, Umberto Apice, a cui Ciani ha affidato la fase pre-istruttoria. Poi lo stesso Pg farà le sue valutazioni e, forse, passeranno mesi per conoscere la sorte della toga al centro delle polemiche, che a sua volta ha chiesto al Csm di essere tutelato dai continui attacchi.

In quei 34 minuti, che il collega Manzo ha prudentemente registrato, c’è più volte la parola “motivazioni”, che tanto ha fatto infuriare i legali del Cav. L’intervista, inoltre, verte solo sulla sentenza Mediaset. Tant’è che in più di un passaggio Esposito fa esplicito riferimento alla specifica vicenda processuale di Berlusconi. A un certo punto il magistrato spiega: «Nelle motivazioni andremo a dire». E più avanti puntualizza: «Questo al limite scriveremo nella sentenza». Dichiarazioni che sono oggetto delle verifiche da parte della prima commissione del Csm, presieduta da Annibale Marini, incaricata, fra l’altro, di verificare se esistano gli estremi per un trasferimento d’ufficio di Esposito per incompatibilità ambientale chiesto dai membri laici del Pdl.

Il tutto mentre il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, fa sapere sul possibile avvio dell’azione disciplinare a carico del presidente della sezione feriale della Cassazione, di attendere ulteriori elementi. Il Guardasigilli, infatti, non ha ancora avuto la relazione degli ispettori, incaricati di approfondire il caso lo scorso 9 agosto, dopo l’informativa inviata a via Arenula dal presidente della Suprema Corte, Santacroce. Sia il ministro che il procuratore generale Ciani sono titolari dell’azione disciplinare, partita solo in fase embrionale e come atto dovuto. Se le indagini sul nastro saranno lunghe e molto accurate, si riparlerà di Esposito, e delle sue eventuali violazioni, tra molti mesi.

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... osito.html

Ecco chi è senza VERGOGNA! [:54]



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MessaggioInviato: 29/08/2013, 19:03 
Mediaset, Cassazione: "Berlusconi ideatore sistema illeciti"

29 agosto 2013

E' stata depositata la sentenza sul processo terminato con la condanna del Cavaliere. Nelle motivazioni, il collegio dei giudici scrive che l'ex premier fu la mente "del meccanismo". E reputano "inverosimile" la truffa ai suoi danni

http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2013/08 ... eciti.html

E' stata depositata la sentenza della Cassazione sul processo Mediaset con le motivazioni per cui i giudici della Suprema Corte hanno confermato la condanna per Silvio Berlusconi. Secondo i giudici, l'ex premier fu ''ideatore del meccanismo del giro dei diritti che a distanza di anni continuava a produrre effetti (illeciti) di riduzione fiscale per le aziende a lui facenti capo in vario modo''.
Le motivazioni sono state firmate da tutto il collegio dei giudici della Cassazione che ha confermato la condanna a quattro anni per Berlusconi per frode fiscale e non solo dal relatore, come è consuetudine.

La sentenza di 208 pagine - Nella sentenza di 208 pagine, che riesamina tutti i motivi di ricorso presentati dai legali e le motivazioni dei pronunciamenti dei giudici di primo e secondo grado, si legge anche che Berlusconi, "conoscendo perfettamente il meccanismo, ha lasciato che tutto proseguisse inalterato mantenendo nelle posizione strategiche i soggetti dal lui scelti e che continuavano a occuparsi della gestione in modo da consentire la perdurante lievitazione dei costi di Mediaset a fini di evasione fiscale".

Per i giudici della Cassazione è "pacifica e diretta riferibilità a Berlusconi della ideazione, creazione e sviluppo del sistema che consentiva la disponibilità del denaro separato da Fininvest e occulto". "I giudici di merito hanno ritenuto correttamente e motivatamente provato un gioco di specchio sistematico che rifletteva una serie di passaggi privi di giustificazione commerciale e ad ogni passaggio la lievitazione dei costi era, a dir poco, imponente".


"Ipotesi truffa ai danni di Berlusconi è inverosimile" - Del resto, scrivono i giudici, c'è "l'assoluta inverosimiglianza dell'ipotesi alternativa che vorrebbe tratteggiare una sorta di colossale truffa ordita per anni ai danni di Berlusconi" "da parte dei personaggi da lui scelti e mantenuti nel corso degli anni in posizioni strategiche". "Non è dunque verosimile che qualche dirigente di Fininvest Mediaset abbia subito per vent'anni truffe per milioni di euro senza accorgersene".

Le reazioni politiche - "Verdetti come questo, motivazioni come questa, non solo si criticano ma non si possono rispettare. Perché i primi a non rispettare certi comportamenti sono proprio coloro che dovrebbero essere e apparire imparziali. E che tali, alla luce dei fatti, non sono". Questo il commento di Luca D'Alessandro, segretario della commissione Giustizia della Camera. Di segno opposto la reazione del responsabile Giustizia del Pd Danilo Leva, secondo cui le motivazioni sulla sentenza Mediaset "sono chiarissime e non lasciano spazio ad alcuna libera interpretazione, giustificando in pieno la condanna. Ora la Giunta deve "applicare la legge e non sono previsti tempi supplementari".

Daniela Santanchè, onorevole del Pdl, ha commentato: "La giustizia in Italia è qualcosa che si piega alle esigenze politiche del momento. Da 20 anni sta dalla parte opposta a quella di Silvio Berlusconi. E' urgente una riforma della giustizia". Fabrizio Cicchitto invece parla di "motivazione stupefacente. La Cassazione non si è pronunciata sulla legittimità, ma sul merito".

Procura Napoli: “Non misure cautelari nei cassetti” - Intanto nella giornata di giovedì 29 agosto, il Procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo, ha definito "prive di qualsiasi fondamento" notizie di stampa su un ordine di custodia per Berlusconi giacente nei cassetti della procura, da eseguire in caso di decadenza da senatore. "Non c'è e, per rispetto della legge, non potrebbe esserci", ha detto Colangelo.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 29/08/2013, 19:56 
Caso Mediaset, depositate le motivazioni della Cassazione


È stata depositata la sentenza della Cassazione sul processo Mediaset. Alfano: "Riflettete e approfondite"


Berlusconi sapeva, anche se non era più a Mediaset e anche se in quel momento era impegnato a palazzo Chigi. E' questo il teorema dei giudici. Poco dopo mezzogiorno è stata depositata la sentenza della Cassazione sul processo Mediaset con le motivazioni per cui i giudici della Suprema Corte hanno confermato la condanna a Silvio Berlusconi.



E la sentenza somiglia molto, moltissimo, alle motivazioni che il giudice Esposito ha anticipato nell'intervista al Mattino e sulle quali il Csm sta indagando. Tutto il collegio dei giudici della Cassazione che ha confermato la condanna a quattro anni per Berlusconi per frode fiscale nel processo Mediaset figura come estensore della sentenza, e non il solo relatore, come di solito avviene.



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I legali di Berlusconi: sentenza sconnessa

Quella della Cassazione "é una sentenza con una motivazione inesistente ed è quindi una decisione del tutto fuorviante e totalmente sconnessa dalla realtà dei fatti", affermano i legali di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, Piero Longo e Franco Coppi in una nota. "Nella fretta di voler confermare la sentenza emessa a Milano la Corte di Cassazione, con una motivazione inesistente che altro non è se non un collage delle precedenti decisioni - scrivono congiuntamente i tre avvocati - non ha, con ogni evidenza, tenuto conto alcuno delle reali risultanze probatorie e delle conclamate violazioni del diritto di difendersi provando". "Mai - ribadiscono i legali - il Presidente Berlusconi ha avuto incarichi in Mediaset. Mai il Presidente Berlusconi si è occupato degli acquisti dei diritti televisivi. Mai il Presidente Berlusconi si è occupato degli organigrammi societari che fra l’altro sono continuamente cambiati nel corso degli anni. Ma il il Presidente Berlusconi ha avuto alcun ruolo nelle denuncie dei redditi o nelle scelte operative in particolare quelle finanziarie".

"Si ricordi fra l’altro - prosegue la nota - che la contestata evasione fiscale è pari a poco più dell’1% delle imposte pagate che negli anni oggetto di contestazione hanno superato i 560 milioni di euro. Tutti i testimoni, nessuno escluso, hanno confermato tali situazioni, soprattutto dopo la discesa in politica del presidente Berlusconi nel 1994. Nessun fondo estero è mai stato rinvenuto, né poteva esserlo perchè mai vi è stato. Tutti i denari derivanti dalle plusvalenze sui diritti televisivi rimanevano in capo ad Agrama e agli altri operatori del settore e ciò risulta dagli atti. Così come risulta che Agrama pagasse sistematicamente i dirigenti del settore acquisti dei diritti di Mediaset. Ciò avveniva ovviamente senza che alcunch‚ di ciò fosse noto alla dirigenza o al presidente Berlusconi. Del resto se il presidente Berlusconi fosse stato socio occulto di Agrama mai avrebbe consentito che questi pagasse i dirigenti Mediaset a cui sarebbe stato sufficiente una precisa indicazione per convincerli agli acquisti".

"È quindi una decisione del tutto fuorviante - concludono i legali - e totalmente sconnessa dalla realtà dei fatti. Trattandosi poi di una decisione della Corte di Cassazione, la sentenza è ancora più deludente sul piano strettamente giuridico nella misura in cui non ha dato ragionevoli risposte agli argomenti proposti dalla difesa a dimostrazione della impossibilità di configurazione in punto di diritto del reato contestato al Presidente Berlusconi".

http://www.ilgiornale.it/news/interni/c ... 46298.html



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Cita:
barionu ha scritto:

Replica





Cita:
barionu ha scritto:




Visto che l' escremento di topo sta per scivolare definitivamente nel cesso ,

sarà opportuno evitare che si presenti subito un emulatore , ovvero , ci vuole



LA LEGGE SUL CONFLITTO DI INTERESSI



zio ot



<font color="teal">ECCO IL CARCINOMA</font id="teal">





http://www.youtube.com/watch?v=Tv37Mb4QOsM


IL PD - L


INTEGRALE


http://www.youtube.com/watch?v=RSPs85eKP6o

Cita:
E se non lo danno a lui, lo danno alla figlia.... la bertuccia...




Questa del conflitto è un' anomalia tutta italiana .



"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""




L’arma segreta



di Marco Travaglio.


Da Il Fatto Quotidiano del 31/08/2013. (foto di Nico Maglia)



Comprensibilmente amareggiato per l’inopinata esclusione sua e di Gianni Letta dalla nuova tornata di senatori a vita, il Banano è rientrato a Roma dopo alcuni giorni di prove generali di arresti domiciliari ad Arcore. E ha subito riunito il suo stato maggiore – quello che l’avvocato Taormina chiama simpaticamente “massa di fessi” – per studiare le prossime mosse. Intanto c’è da preparare il ricorso alla Corte di Strasburgo per i diritti dell’uomo, annunciato l’altro giorno alla giunta del Senato con una lettera a sua firma che citava i “sensi dell’art. 7 della legge 4/08/1955 N. 848”.



Purtroppo, come ha scoperto Marco Bresolin su La Stampa, la suddetta legge ha solo due articoli, dunque l’esistenza di un “art. 7” è altamente improbabile, anche nel diritto creativo seguito dagli onorevoli avvocati e dai principi del foro che assistono il Cainano. Con quello che li paga, potrebbero almeno evitargli certe figure barbine.


E, già che ci sono, potrebbero anche spiegargli che la Corte di Strasburgo non è un quarto grado di giudizio, né il santuario di Lourdes con piscina di acqua miracolosa, dunque non è in grado di ribaltare le sentenze definitive dei tribunali nazionali: al massimo potrebbe risarcirlo per il danno inferto dai giudici ai suoi diritti umani, ma è altamente improbabile che accada.


Anche perché poi l’eventuale danno dovrebbe rifonderlo lo Stato italiano: cioè la vittima delle colossali frodi fiscali oggetto della sua condanna, che lui deve restituire. L’altra mossa, ancor più geniale, sono i preparativi per la resistenza nella giunta del Senato che dovrebbe dichiarare la sua decadenza da senatore. I pareri pro veritate sono uno meglio dell’altro. Alcuni luminari prêt-à-porter sostengono che la legge Severino sulla decadenza e l’incandidabilità dei parlamentari condannati non si applica ai parlamentari condannati.


Altrimenti è incostituzionale. Dunque, per essere costituzionale, dovrebbe applicarsi ai gatti randagi, alle zanzare tigre, ai pesci palla e ai ficus giganti, ovviamente solo in caso di condanna. Altri, i giureconsulti più moderati, argomentano che la legge si applica sì ai parlamentari condannati, ma soltanto se delinquono da domani in poi, quindi se va bene saranno indagati fra un paio d’anni e condannati in Cassazione intorno al 2025.


C’è poi una terza scuola di pensiero, fra i giuristi arcoriani e grazioliani: la condanna non vale perché le motivazioni della Cassazione sono state depositate “a orologeria”, con una “fretta sospetta” (i giudici si erano dati un mese di tempo dopo la lettura del dispositivo il 1° agosto, e le hanno depositate il giorno 29, con ben 24 ore di anticipo). Oppure perché sono “motivazioni deludenti” (parola di Coppi, che in teoria sarebbe pagato per far assolvere il cliente, non per esprimere delusione dopo la condanna).


Pare invece minoritaria la corrente giuridica sallustiana, dal nome del direttore de il Giornale impegnato da un mese a dimostrare che il giudice Antonio Esposito è un poco di buono perché gli sta antipatico B., dunque B. è innocente. Il fatto che anche gli altri quattro giudici – Franco, D’Isa, Aprile e De Marzo – abbiano firmato la sentenza ha un po’ indebolito la linea Zio Tibia.


Il quale però non si dà per vinto e ha subito sguinzagliato i suoi segugi alle calcagna dei quattro malfattori, a caccia di scoop su vita privata, calzini, mutande, hobby, letture, pasti, merende, cani, gatti, pappagalli, cocorite e altri animali domestici. Dopo la decisiva testimonianza di Franco Nero sulle cene di Esposito, si preparano i pareri pro veritate di Maurizio Merli, Giuliano Gemma, Terence Hill e Bud Spencer.


Ma l’ultima arma segreta del Banano, a testimonianza della sua prodigiosa lucidità, è Marco Pannella. Quando Craxi, inseguito da procure e tribunali di mezza Italia, gli chiese un consiglio nel ’93, il leader radicale suggerì astutamente di farsi arrestare. Se non ha cambiato idea, allora B. è in buone mani.


Meno male che c’è Violante, noto participio presente di ciò che fa e dice.


Ultima modifica di barionu il 31/08/2013, 14:19, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 31/08/2013, 14:44 
Condanna Berlusconi, ecco le prove documentali e le testimonianze

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08 ... nz/695859/


A fondopagina anche la sentenza completa online



Immagine:
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zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 31/08/2013, 14:53, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 31/08/2013, 14:47 
Intanto rincara la dose, minacciando di far cadere il governo e tiene tutti per le p...e [:p]..Ma come è possibile che un essere tanto insignificante abbia cosi tanto seguito?
Ps: (insignificante, intendo politicamente, perchè se esiste, anche lui sarà funzionale a qualcosa o a qualcuno...ah no a se stesso ahaha [:D])


Ultima modifica di shighella il 31/08/2013, 14:58, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 31/08/2013, 15:51 
Tra poco lo vedremo cosi...

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=WjrdUpwCUNE[/BBvideo]

Gia oggi ci è andato molto vicino seduto in strada con pannella...


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MessaggioInviato: 01/09/2013, 17:02 
Berlusconi: "Non farò cadere il governo Letta"

La precisazione: "Nessun ultimatum". "L'esecutivo deve andare avanti, ha fatto cose egregie", ha detto il leader Pdl da Roma, dove ha firmato i referendum sulla giustizia promossi dai Radicali

14:37 - "Non farò cadere il governo Letta". Lo ha assicurato Silvio Berlusconi, precisando di non aver mai lanciato alcun ultimatum. "L'esecutivo sta facendo cose egregie e deve andare avanti nella sua azione", ha sottolineato il leader Pdl da Roma, dove ha firmato i referendum sulla giustizia promossi dai Radicali. "Auguro al premier Letta - ha aggiunto - di restare a Palazzo Chigi".

"Ricordo - ha proseguito - che questo governo è stato voluto fortissimamente da me". "Sono convinto che l'Italia abbia bisogno che il governo continui a governare", ha affermato Berlusconi parlando con i cronisti. "E addirittura - ha aggiunto - non sono d'accordo con certe critiche perché questo governo sta anzi facendo cose giuste".

In caso di decadenza ritirereste i ministri Pdl dal governo? "Questo è quello che dicono i ministri, chiedetelo a loro. Io mi auguro di no, perché il Paese ha bisogno di un governo", ha risposto Berlusconi. "Spero che il governo possa continuare", ha aggiunto, "ma è una cosa che rientra addirittura nell'assurdità che una forza democratica come il Pd pretenda che un'altra forza alleata possa restare a collaborare al tavolo del governo se gli si sottrae il fondatore e il leader".

Berlusconi firma referendum Radicali - Silvio Berlusconi ha firmato personalmente i sei referendum sulla giustizia promossi dai Radicali. Il leader Pdl, seduto a fianco di Marco Pannella al banchetto allestito a Roma a piazza di Torre Argentina, ha poi precisato che ha deciso di firmare tutti e dodici i referendum. "La giustizia va riformata, perché è inaccettabile che si possa eliminare un leader politico tramite la magistratura", ha detto infine Berlusconi.

http://www.tgcom24.mediaset.it/politica ... tta-.shtml

Mi dite voi pro-silvio come fate a seguire uno che da un giorno con l'altro dice tutto e il contrario di tutto?!

Max, ma non era lui che si poneva contro i poteri forti, denunciando il complotto ai danni del suo governo e del paese? E ora mi dice che il governo Letta (Bilderberg) l'ha voluto lui, fortissimamente?!

Scusa sai, ma mi viene da ridere... se qualcuno ha davvero pensato che lui potesse rappresentare lo scoglio contro cui si sarebbero infranti i giochi dei poteri forti in atto da più di 20 anni nei confronti del nostro paese.

[:D]

E' una pedina, lui come molti altri... credo che il suo cambiare idea ad ogni secondo lo dimostri ampiamente.

Magari il M5S non sarà la risposta, ma siamo nell'ambito delle probabilità.

Che la risposta NON sia Silvio... questa è una certezza.



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MessaggioInviato: 01/09/2013, 20:45 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Berlusconi: "Non farò cadere il governo Letta"

Il pupazzone ne dice una diversa un giorno sì e l'altro pure.... [:D]

Il Governo Letta, il primo, cadrà il 10 Settembre....
Il Governo Letta versione 2.0, invece, verrà istituito
a discrezione del Presidente della Repubblica.

Oramai, i cittadini contano quanto il due di coppe
a briscola quando regna bastoni.....



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MessaggioInviato: 01/09/2013, 21:07 
Cita:
barionu ha scritto:

Cita:
barionu ha scritto:

Replica





Cita:
barionu ha scritto:




Visto che l' escremento di topo sta per scivolare definitivamente nel cesso ,

sarà opportuno evitare che si presenti subito un emulatore , ovvero , ci vuole



LA LEGGE SUL CONFLITTO DI INTERESSI



zio ot



<font color="teal">ECCO IL CARCINOMA</font id="teal">





http://www.youtube.com/watch?v=Tv37Mb4QOsM


IL PD - L


INTEGRALE


http://www.youtube.com/watch?v=RSPs85eKP6o

Cita:
E se non lo danno a lui, lo danno alla figlia.... la bertuccia...




Questa del conflitto è un' anomalia tutta italiana .



"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""




L’arma segreta



di Marco Travaglio.


Da Il Fatto Quotidiano del 31/08/2013. (foto di Nico Maglia)



Comprensibilmente amareggiato per l’inopinata esclusione sua e di Gianni Letta dalla nuova tornata di senatori a vita, il Banano è rientrato a Roma dopo alcuni giorni di prove generali di arresti domiciliari ad Arcore. E ha subito riunito il suo stato maggiore – quello che l’avvocato Taormina chiama simpaticamente “massa di fessi” – per studiare le prossime mosse. Intanto c’è da preparare il ricorso alla Corte di Strasburgo per i diritti dell’uomo, annunciato l’altro giorno alla giunta del Senato con una lettera a sua firma che citava i “sensi dell’art. 7 della legge 4/08/1955 N. 848”.



Purtroppo, come ha scoperto Marco Bresolin su La Stampa, la suddetta legge ha solo due articoli, dunque l’esistenza di un “art. 7” è altamente improbabile, anche nel diritto creativo seguito dagli onorevoli avvocati e dai principi del foro che assistono il Cainano. Con quello che li paga, potrebbero almeno evitargli certe figure barbine.


E, già che ci sono, potrebbero anche spiegargli che la Corte di Strasburgo non è un quarto grado di giudizio, né il santuario di Lourdes con piscina di acqua miracolosa, dunque non è in grado di ribaltare le sentenze definitive dei tribunali nazionali: al massimo potrebbe risarcirlo per il danno inferto dai giudici ai suoi diritti umani, ma è altamente improbabile che accada.


Anche perché poi l’eventuale danno dovrebbe rifonderlo lo Stato italiano: cioè la vittima delle colossali frodi fiscali oggetto della sua condanna, che lui deve restituire. L’altra mossa, ancor più geniale, sono i preparativi per la resistenza nella giunta del Senato che dovrebbe dichiarare la sua decadenza da senatore. I pareri pro veritate sono uno meglio dell’altro. Alcuni luminari prêt-à-porter sostengono che la legge Severino sulla decadenza e l’incandidabilità dei parlamentari condannati non si applica ai parlamentari condannati.


Altrimenti è incostituzionale. Dunque, per essere costituzionale, dovrebbe applicarsi ai gatti randagi, alle zanzare tigre, ai pesci palla e ai ficus giganti, ovviamente solo in caso di condanna. Altri, i giureconsulti più moderati, argomentano che la legge si applica sì ai parlamentari condannati, ma soltanto se delinquono da domani in poi, quindi se va bene saranno indagati fra un paio d’anni e condannati in Cassazione intorno al 2025.


C’è poi una terza scuola di pensiero, fra i giuristi arcoriani e grazioliani: la condanna non vale perché le motivazioni della Cassazione sono state depositate “a orologeria”, con una “fretta sospetta” (i giudici si erano dati un mese di tempo dopo la lettura del dispositivo il 1° agosto, e le hanno depositate il giorno 29, con ben 24 ore di anticipo). Oppure perché sono “motivazioni deludenti” (parola di Coppi, che in teoria sarebbe pagato per far assolvere il cliente, non per esprimere delusione dopo la condanna).


Pare invece minoritaria la corrente giuridica sallustiana, dal nome del direttore de il Giornale impegnato da un mese a dimostrare che il giudice Antonio Esposito è un poco di buono perché gli sta antipatico B., dunque B. è innocente. Il fatto che anche gli altri quattro giudici – Franco, D’Isa, Aprile e De Marzo – abbiano firmato la sentenza ha un po’ indebolito la linea Zio Tibia.


Il quale però non si dà per vinto e ha subito sguinzagliato i suoi segugi alle calcagna dei quattro malfattori, a caccia di scoop su vita privata, calzini, mutande, hobby, letture, pasti, merende, cani, gatti, pappagalli, cocorite e altri animali domestici. Dopo la decisiva testimonianza di Franco Nero sulle cene di Esposito, si preparano i pareri pro veritate di Maurizio Merli, Giuliano Gemma, Terence Hill e Bud Spencer.


Ma l’ultima arma segreta del Banano, a testimonianza della sua prodigiosa lucidità, è Marco Pannella. Quando Craxi, inseguito da procure e tribunali di mezza Italia, gli chiese un consiglio nel ’93, il leader radicale suggerì astutamente di farsi arrestare. Se non ha cambiato idea, allora B. è in buone mani.


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violante andrebbe
messo sotto custodia..
x il bene suo e della patria intera

non è cattivo,
nella sua ingenua
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è quasi naif..

ammettere candido candido
in parlamento
che "le televisioni di b.
non sarebbero state toccate"
è roba da forrest gump,
non da genio del male..

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e magari professano pure virtù..


Ultima modifica di mik.300 il 01/09/2013, 21:11, modificato 1 volta in totale.


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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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mik.300 ha scritto:

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Grande Mik... a 'sto giro mi sei piaciuto.... [:255]



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Thethirdeye ha scritto:

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Cmq speriamo sia la volta buona che il pupazzone sparisca e la destra italiana si ricomponga con personaggi più credibili.


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Dell'Utri: giudici, patto 'Berlusconi-Cosa nostra'

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 49755.html



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