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Stellare
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MessaggioInviato: 15/06/2013, 18:31 
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MessaggioInviato: 15/06/2013, 20:38 
Cita:
Wolframio ha scritto:

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[;)]



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"Bisogna cercare orizzonti lontani non solo per scopi pragmatici, ma perché l'immaginazione e l'anima vengano nutrite dalla meraviglia e dalla bellezza".
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MessaggioInviato: 16/06/2013, 04:19 
uno stato serio avrebbe messo sotto la propria ala protettrice questa scoperta, valorizzandola ed usandola per rivoluzionare il proprio approvvigionamento energetico cercando di imporsi come leader nel settore. Noi invece siamo degli idioti e sicuramente tra qualche anno acquisteremo questa tecnologia ed i brevetti all'estero. E' stato così per i pc (tanto per citare uno degli ultimi casi -_-) e per tutto ciò che è progresso. Noi inventiamo senza capire l'utilità di ciò che scopriamo, gli altri più furbi ci fregano le idee e più noi come pollastri siamo costretti ad inseguire.



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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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MessaggioInviato: 16/06/2013, 10:51 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

uno stato serio avrebbe messo sotto la propria ala protettrice questa scoperta, valorizzandola ed usandola per rivoluzionare il proprio approvvigionamento energetico cercando di imporsi come leader nel settore. Noi invece siamo degli idioti e sicuramente tra qualche anno acquisteremo questa tecnologia ed i brevetti all'estero. E' stato così per i pc (tanto per citare uno degli ultimi casi -_-) e per tutto ciò che è progresso. Noi inventiamo senza capire l'utilità di ciò che scopriamo, gli altri più furbi ci fregano le idee e più noi come pollastri siamo costretti ad inseguire.

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MessaggioInviato: 16/06/2013, 13:19 
cari amici,
invece io, NON CAPISCO, come pur avendo letto ciò che viene scritto sul forum, si ragioni, come se tutto fosse "chiuso in comparti" [;)]
ben sapendo invece , "chi tira le fila" [;)] come ,se da altre parti, soprattutto in America , non ci fossero altri progetti del genere [;)]
Riallacciandomi anche al topic
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=2
dove Ufologo dice: starebbe bene in Italia,ma è chiaro!! Sono sempre le stesse MARIONETTE!!!! [8D]

In più da ricerche recenti sembra che "le fila" le tirino proprio qui in Italia [;)] (leggi nobiltà nera) [;)]

ciao
mauro



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MessaggioInviato: 16/06/2013, 15:16 
non si direbbe...



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MessaggioInviato: 23/06/2013, 20:21 
è morto Sergio Focardi...

http://www.affaritaliani.it/culturaspet ... cardi.html
http://www.luogocomune.net/site/modules ... oryid=4277


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MessaggioInviato: 23/06/2013, 21:17 
Cita:


Mi dispiace non sia riuscito a vedere riconosciuto il suo lavoro con Rossi.

Un vero peccato, ma anche i migliori prima o poi se ne vanno.

RIP.



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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MessaggioInviato: 23/06/2013, 21:52 
E' morto Sergio Focardi

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=eGmgTo2Kw1U[/BBvideo]

Quando l'umiltà e il genio si combinano in questo modo c'è solo da stare in silenzio e mettersi in ginocchio.

[align=right]Source: Luogocomune - E' morto Sergio ...- Energia e Ambiente - Notizie [/align]



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MessaggioInviato: 25/06/2013, 04:11 
Segnalo questo:

Lutto in Ateneo: e' scomparso Sergio Focardi

Da notare il riconoscimento del suo contributo allo studio della "Fusione fredda".



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MessaggioInviato: 05/08/2013, 00:27 
Cita:
Fusione fredda: una rivoluzione energetica
Intervento al Convegno sulla Fusione fredda, “Verso una rivoluzione energetica non inquinante”, tenutosi a Roma nella Sala della Mercede della Camera dei Deputati. (2 Luglio 2012).

di Giulietto Chiesa
(Fonte: )

Ho accettato con piacere di prendere parte a questa discussione non perché io possa portare ad essa un contributo di merito. Non ne ho la competenza. Ma perché intendo mettere la mia firma virtuale sotto la dichiarazione implicita che emerge dal titolo di questa riunione: e cioè che discutere di fusione fredda è ormai legittimo, oltre che necessario. Questo è possibile farlo. Ho letto con attenzione il volume di Roberto Germano: “Fusione fredda. Moderna storia d’inquisizione e d’alchimia”. Su sollecitazione del mio caro amico e compagno Paolo De Santis con cui, come con Germano, sono in rapporti politici diretti all’interno del Laboratorio Politico Alternativa, mi sono avvicinato al lavoro di un altro grande fisico che altrimenti non avrei conosciuto: Giuliano Preparata.

Questo intrecciarsi di incontri è avvenuto – non a caso io credo – all’interno di una riflessione comune sulla crisi epocale dentro la quale l’Umanità contemporanea si trova ad agire e che – davvero incredibilmente –viene ignorata dai più. Dire incredibilmente, riferendoci all’uomo della strada, non sarebbe giusto. L’uomo della strada non sa in realtà nulla di ciò che è accaduto nella scienza del secolo XX, e non sa assolutamente nulla della realtà che lo circonda oggi, essendo stato imprigionato dentro Matrix, che è la società virtuale dove è stato docilmente trasformato in consumatore compulsivo ed è stato simultaneamente espropriato della democrazia e della libertà che ogni giorno egli continua a considerare elementi costitutivi del suo vivere sociale.

Dunque considerare “incredibile” il fatto che egli, o ella, non sappia in quale crisi epocale vive, senza precedenti nella storia umana, sarebbe ingeneroso e ingiusto. Così come sarebbe ingeneroso e ingiusto incolpare lo stesso uomo o donna della strada di “non voler sapere” come stanno le cose nella realtà. Si può infatti decidere di non voler sapere qualcosa solo quando si è stati portati dalle circostanze a poter almeno subodorare, intuire, sospettare che questo qualche cosa esista. Ma se tu non hai avuto la fortuna, o la sventura, di leggere il primo capitolo, non potrai essere ritenuto responsabile di non avere proseguito fino in fondo. Dunque l’”incredibile” non si addice ai più, ma ai meno. Ai pochi (relativamente pochi) che qualcosa sanno, e che rifiutano di andare in profondità, più o meno consapevolmente, ma sempre colpevolmente. I protagonisti di questo tradimento sono proprio gli uomini di scienza.

Noi viviamo all’interno di una lancinante contraddizione, che sta letteralmente esplodendo sotto i nostri occhi. Questa contraddizione esiste e opera da quattro secoli almeno e si esprime in due constatazioni inesorabili: la prima è che uno sviluppo infinito in un sistema finito di risorse è impossibile. La seconda è che il sistema economico-sociale nel quale viviamo, detto comunemente capitalismo, o mercato, è un sistema che esiste soltanto in quanto cresce. Se non crescesse collasserebbe. Ora noi viviamo esattamente in un sistema finito di risorse. Comporre una tale contraddizione è stato possibile finché è esistita una quantità di risorse sufficiente ad alimentare l’illusione. Questa illusione ha resistito, contro ogni evidenza, fino agli anni ’60 del secolo scorso. Poi sono apparsi i “limiti” insuperabili dello sviluppo. Ed è a questo punto che il tradimento della verità e della realtà da parte dei chierici è stato compiuto.

Essi non potevano (e non possono) non sapere che questa contraddizione è insanabile. Essa si presenta per la prima volta nella storia umana. Ma è visibile, è incontrovertibile, è insuperabile. Per ragioni fisiche, chimiche, biologiche. Eppure l’illusione persiste. E i creatori primari di questa illusione mortifera sono proprio gli scienziati. Senza la loro complicità neanche la grande fabbrica dei sogni e delle menzogne (cioè il sistema dell’informazione-comunicazione nel quale viviamo) potrebbe propalare l’illusione con tanta pervicacia assassina. Assassina perché non si tratta di un’illusione pacifica e indolore, come un sogno che, quando apri gli occhi, si può tranquillamente dimenticare. Essa conduce alla catastrofe. Sono ormai oltre cinquant’anni che la scienza, postasi, nel suo insieme, al servizio dei potentati irresponsabili che controllano il pianeta, contribuisce alla smisurata crescita del pericolo per il pianeta e per l’uomo, che ne è parte.

C’entra tutto questo con la fusione fredda? C’entra in molti sensi. Politici, pratici, etici.

Questo comportamento della Scienza (con la S maiuscola) è tanto più stupefacente se si pensa di quale formidabile apparato scientifico e tecnologico l’umanità contemporanea sia dotata. Deve esistere una qualche forza immensa per impedire alla conoscenza di poter trarre delle conclusioni così apparentemente ovvie. Questa forza immensa è quella di un potere nuovo, anch’esso senza precedenti nella storia umana. Un potere in grado di imbrigliare le forze immense che ha evocato. Un potere così concentrato, da un lato, è così capillare dall’altro, da poter impedire al sapere critico di raggiungere le soglie del potere politico, e da poter condizionare le menti di tutti gli altri, semplicemente abbattendo ogni sapere critico. Questo varrà ancora per un certo tempo, non più lungo, probabilmente, di qualche decennio, dopo il quale subentreranno una serie di collassi imprevedibili per portata, per momento, per concatenazione.

Sarebbe riduttivo e incongruo riesumare i diversi momenti della storia della scienza in cui coloro che cercarono di mettere in discussione le certezze della scienza e la gerarchia della conoscenza, in una data epoca, furono emarginati, impediti, repressi. Galileo Galilei, Giordano Bruno, Copernico, i creatori della scienza moderna furono tutti costretti a navigare in acque turbolente e mortifere da parte, in primo luogo, della stessa comunità scientifica di cui facevano parte. Ma si trattava di una comunità “accademica” ristretta, che era relativamente padrona di se stessa, o che era soggetta essenzialmente al potere religioso diventato terreno. Quel potere fu, volta a volta, sconfitto dallo sviluppo delle forze produttive Ma era un potere incomparabilmente minore di quello che controlla le attuali, per quanto numerose, comunità scientifiche.

Questo potere, per giunta – intreccio inestricabile tra finanza, corporations,sistemi mediatici e di controllo, sistemi militari, sistemi energetici controllati centralmente – non è sfidabile da nessun processo di sviluppo ulteriore delle forze produttive (poiché losviluppo in quanto tale sta gradualmente diventando impossibile). Dunque questo potere è soltanto regressivo, distruttore, dunque violento. È per questo che esso si esplica in forme di spasmodico controllo sulle comunità umane; è per questo che esso militarizza la ricerca; è per questo che esso prepara la guerra, poiché sa (loro dispongono di un’informazione di gran lunga superiore alla nostra, anche se disporre di tanta informazione non implica padroneggiare altrettanta saggezza).

Essi appaiono concentrati sull’unica soluzione che sono capaci di immaginare: prolungare l’attuale assetto della distribuzione delle risorse disponibili, di quelle energetiche in primissimo luogo. E, poiché esse si restringeranno per quantità, aumentando il loro costo, mettersi in condizione di andare a prendersele, con la forza, dovunque esse si trovino, dietro quali confini e sovranità non importa. Visione che definire miope o del tutto cieca è evidente. Ma sembra che il superclan che ci impone i suoi ritmi pensi che “loro” se la caveranno. Loro e i loro famigli, s’intende. Si spiega così, per esempio, il fatto che le previsioni del Club di Roma, che videro la luce alla metà degli anni ’70, siano state così violentemente ricacciate nel buio, isolate, ridicolizzate, infine dimenticate. L’intero apparato della comunicazione ottimistica del potere capitalistico s’incaricò (e incaricò gli scienziati) di liquidare ogni residuo di credibilità a quella estremamente realistica descrizione della curva stocastica sulla quale l’Uomo stava salendo.

L’update del 2002, trent’anni dopo, ormai all’inizio della crisi irreversibile attuale, conferma che gli esiti possono essere solo catastrofici e che la diversità tra le nove catastrofi possibili, nelle loro grandi linee, sarà dettata dalla capacità delle comunità umane di prepararsi a difendersi dai risultati della turbativa dell’universo che noi abbiamo già irreversibilmente realizzato (per usare un’espressione del fisico americano Freeman Dyson). Accade sotto i nostri occhi che verità ormai elementari vengono cancellate e sostituite a schiera da altre illusioni: quella della crescita dietro l’angolo; quella della green economy.Accade sotto i nostri occhi che la comunità mondiale non è capace di prendere decisioni in materia di riscaldamento climatico.

È per questo che le novità che appaiono sulla scena devono essere irrise, demonizzate, emarginate. Le forze che compongono questo potere sono ben più potenti di una comunità scientifica che è già stata in larghissima parte assoggettata. Eppure, come scrisse Viktor Hugo, “c’è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo, ed è un’idea ormai giunta a maturazione”. E si potrebbe citare anche un illuminante calembour di Freud: “La teoria non impedisce ai fatti di verificarsi”. Se non vado errato anche Roberto Germano lo cita nel suo libro. Se le cose stanno così – e io sono certo che stiano così – allora si capisce perché la fusione fredda sia stata così implacabilmente osteggiata, da quel lontano 23 marzo 1989 in cui Fleishmann e Pons annunciarono la loro scoperta. Essa avrebbe modificato i rapporti di potere, prima ancora che fornire una soluzione possibile (certo ancora tutta da verificare) ai problemi dell’esaurimento delle risorse energetiche fossili e a quelli del riscaldamento climatico, oltre che a quelli di un nucleare sempre più pericoloso.

In realtà sviluppare questa ricerca è esattamente ciò di cui avremmo bisogno per affrontare una transizione da questa società, che muore, a una società completamente diversa in tutti i suoi parametri fondamentali e nel suo rapporto con l’ecosistema. Una transizione che sta diventando, giorno dopo giorno, sempre più simile a un cambiamento di fase. Con le turbolenze incontrollabili che esso comporta. Dunque occorre provare, intensificare i tentativi, moltiplicare gli sforzi. Perché è una via pratica di uscita dalla violenza immediata della crisi, per darci il tempo di percorrere la transizione. E infine perché noi abbiamo bisogno di idee che siano all’altezza del disastro che già abbiamo prodotto, per fermare l’overshooting cui stiamo sottoponendo la natura, cioè noi stessi. Idee la cui complessità e novità è già pronta, ma che sono state imbavagliate e distorte dalla stupidità del potere.

Diceva Giuliano Preparata nella prefazione scritta al libro di Roberto Germano: “Ai miei occhi la fusione fredda è venuta così ad apparire coma la punta di un iceberg che non solo avrebbe fatto affondare la nave degli scienziati sciocchi di fine secolo, ma avrebbe fatto emergere una nuova realtà ben più ricca e sottile di quell’immane meccano di palline atomico-molecolari la cui inadeguatezza e povertà concettuale, ahimè, domina oggi fisica, chimica e biologia”. Era il marzo 1999. Diciamo che abbiamo perduto quindi anni. Questo ritardo lo dovremo pagare in tanti, a milioni.



http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.8718


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MessaggioInviato: 12/08/2013, 01:01 
Cita:
OMERO SPERI & PIERO ZORZI: LA FUSIONE FREDDA ITALIANA È DEL 1974

Omero Speri si laurea in chimica nel 1952 con una tesi di elettrochimica. Nei Suoi studi fu accompagnato da un amico, l’architetto Piero Zorzi, e dall’ingegnere bergamasco Marco Todeschini.
Omero Speri durante il periodo universitario nutriva interesse per le novità. In una rivista del C.N.R. del 1937, che acquistò in una bancarella di libri usati, era stato pubblicato uno studio di Enrico Fermi dal titolo: “Produttore elettromagnetico artificiale di neutroni”. Questo era un testo che Omero Speri citava spesso, sia per un’ aspetto teorico, sia perché raccogliendo le proprie conoscenze da un lato, e grazie all’esperimento di Enrico Fermi descritto nell’ articolo, Omero Speri concepì anche la teoria secondo la quale il sole al suo interno doveva essere freddo. Le premesse fisiche della “fusione fredda”, che sarebbe poi diventata il suo studio più importante, erano già, sotto gli occhi dei ricercatori. Era opinione di Omero Speri che i fisici allora non le videro perché‚ erano troppo protesi, per ragioni belliche, verso lo studio e l’obiettivo della fissione. La strada che Enrico Fermi stesso aveva tracciato rimaneva così fuori dall’orizzonte degli interessi scientifici, come tanti altri filoni fecondi abbandonati e spesso irrisi.
Omero Speri aveva concepito l’idea, concordemente con il fisico Piero Zorzi che le fusioni nucleari potessero avvenire anche in presenza di forti scariche elettriche, anche a temperatura ambiente. Che si trattasse di fusione era inequivocabile: con sofisticati metodi per misurare il gas elio prodotto nel loro apparato (motore) si sono resi conto che vi era un incremento elevatissimo della produzione di elio.
Il motore di Speri si basava su delle potenti scariche elettriche a cui si associava un potente campo magnetico. Nessuno fino ad allora aveva mai pensato che a livello di piccole scintille elettriche vi fossero fusioni nucleari. L’idea era nata anche dalla considerazione che il deuterio, (è un isotopo stabile dell’idrogeno il cui nucleo è composto da un protone e un neutrone), decade anche autonomamente a temperatura ambiente e nella percentuale di sei atomi per litro/sec. Irraggiandolo con potenti cariche di elettroni e creando nel contempo un campo magnetico attorno alla zona di scoppio, si è postulato teoricamente che oltre agli elettroni fossero emessi dagli elettrodi anche dei neutroni, aumentandone in tal modo enormemente la resa. Infatti il motore aveva una resa molto superiore della benzina, intorno al 90%.

Nel 1974 in un paese sul Lago di Garda, due ricercatori, il prof. Omero Speri e Piero Zorzi, in un laboratorio rimasto intatto dalla loro morte, mettono a punto un motore a “fusione fredda” e depositano il brevetto relativo ad un dispositivo produttore di energia termonucleare controllata dell’Idrogeno e suoi isotopi. (Cito anche il “motore ad acqua“ di M.J .Chambrean, di quegli anni, che si basava anche quello su potenti scariche elettriche per il suo funzionamento, e partendo da una miscela di alcool metilico al 90% e 10% di acqua, diminuiva gradatamente la quantità di alcool metilico fino ad arrivare al 90% di acqua e 10% di alcool metilico aggiungendo una piccola quantità di ossigeno, mantenendo la stessa resa!).

Nel brevetto di Omero Speri del 1974, IT 1024274 (B), intitolato: “PRODUTTORE DI ENERGIA TERMONUCLEARE CONTROLLATA DELL’ IDROGENO E DEI SUOI ISOTOPI” Da estratti del brevetto possiamo leggere:

“Dispositivo meccanico; elettrico ed elettromagnetico, con I’introduzione di energia elettrica e, o elettromagnetica continua o variabile con elettrodi a distanza variabile in un volume adeguato di idrogeno, suoi isotopi e composti a variabili temperature e pressioni, ne provoca la produzione di energia derivata dalla fusione nucleare controllata degli stessi. Nessuno fino ad oggi ha mai pensato che a livello di piccole scintille elettriche vi fossero fusioni nucleari, in quanto tutti pensavano che dette reazioni dovessero avvenire solo in determinate condizioni molto difficili da ottenersi. Noi, considerando la possibilità di ottenere seppure statisticamente in quantità infinitesime condizioni determinate e caratteristiche per le fusioni nucleari degli isotopi dell’idrogeno nelle scintille elettriche, abbiamo introdotto quantità variabili di energia elettrica e, o elettromagnetica nel dispositivo in brevetto in un volume di idrogeno suoi isotopi e composti, ottenendo un incremento utile di energia che derivava con prove chimico-fisiche e stechiometriche da fusioni nucleari degli atomi di idrogeno suoi isotopi. Variando, a nostro controllo, tensioni, amperaggi, campi magnetici e d elettromagnetici continui e con frequenze variabili in miscela di idrogeno suoi isotopi e composti, da soli o con ossigeno e anche con composti di Litio, Berilio e Boro, abbiamo ottenuto ulteriori incrementi caratteristici di fusioni nucleari degli isotopi dell’idrogeno e in parti estremamente piccole, anche reazioni atomiche di questi ultimi. Il settore sul quale viene applicata I’invenzione è nella trasformazione di energia nei motori a combustione ed in tutte le combustioni in genere, che hanno come scopo la produzione di energia”.

RIVENDICAZIONI
“Rivendichiamo l’introduzione variabile di energia elettrica e magnetica che con una o multiple scariche elettriche o elettromagnetiche inducono scintille elettriche corrispondenti simultanee o a cascata frazionate nel tempo in idrogeno, deuterio, trizio e suoi composti a temperature e pressioni variabili; in benzine ed idrocarburi in genere da soli o in miscela con ossigeno od aria nei motori a combustione o nelle combustioni in genere allo scopo specifico di ottenere una parziale e singolare somma di selettive fusioni nucleari infinitesime dell’idrogeno e suoi isotopi, ottenute ad intervalli controllati o continui in frazioni di tempo piccole o grandi per l’utilizzo di calore ed energia. Rivendichiamo anche l’introduzione di composti di Litio, Berilio e Boro che con la loro presenza incomposti dell’idrogeno catalizzano la reazione termonucleare con conseguente maggiore produzione di energia. Rivendichiamo anche l’attivazione di composti di idrogeno e suoi isotopi con masse radioattive e con l’introduzione di composti radioattivi per ottenere un maggiore incremento di energia nelle applicazioni della nostra invenzione in quanto aumenta la probabilità di fusioni nucleari dell’idrogeno e suoi isotopi”.

Omero Speri fu invitato dallo stato di Israele a spiegare la sua invenzione, e diversi furono i viaggi di Omero Speri a Tel Aviv in quegli anni … Considerato però l’interesse di alcuni gruppi economici aventi finalità tali da non sembrar garantire un uso corretto del dispositivo, Omero Speri, con l’amico Piero Zorzi, decisero di lasciar cadere la cosa; infatti nel campo della ricerca il fascino della scoperta era frenato dall’angoscia del pericolo di un suo possibile uso scellerato.

Quanto sopra riportato ovviamente ha un valore enorme anche per il dibattito attuale sulla verità della “fusione fredda”.
Anche da quanto sostenuto e verificato coni il loro motore da Omero Speri e Piero Zorzi, le LENR (Low Energy Nuclear Reaction), le reazioni nucleari a bassa energia (LENR), in determinate condizioni, possono avvenire a temperatura ambiente!
C’è da chiedersi come mai una ricerca così importante che era arrivata anche alla realizzazione di un motore prototipo che funzionava sfruttando la nuova fisica delle LENR non sia stata ripresa e sviluppata da nessun Istituto di ricerca universitario, statale o privato, sia in Italia che nel resto del mondo?
Quindi già nel 1974 questa meravigliosa tecnologia energetica, che prometteva energia pulita, inesauribile ed economica, era stata scoperta! Ma allora a cosa si deve il suo mancato sfruttamento e il suo occultamento? Alla luce dei principi della Filosofia “open source”, probabilmente anche in questo caso è mancata la divulgazione completa, diffusa e condivisa, dei suoi principi fisici di funzionamento. Sicuramente è mancato anche il terreno culturale adeguato per la sua diffusione. Inoltre certamente qualcuno ne ha avuto paura e l’ha ostacolata, (all’ epoca come avviene oggi!?), poiché andava a cozzare con importanti interessi precostituiti, ovvero quelli delle lobbies degli idrocarburi e del nucleare sporco, ecc! Non che contro i paradigmi accademici che sostengono i baroni della vecchia fisica.
Naturalmente anche i governi sono interessati a che si utilizzino ancora degli idrocarburi per la trazione e il riscaldamento: benzina, gasolio e gas naturale, dai quali ricavano laute accise … Più difficile sarebbe tassare l’ acqua (H20) che contiene Idrogeno (e Deuterio), necessario per queste nuove reazioni LENR…

Che fare ora? Abbiamo qualche speranza che il lavoro di Omero Speri e Piero Zorzi (e di quelli che sono seguiti), possa essere recuperato e valorizzato e aiutato? Si! Ma solo nell’ ambito della Filosofia “open source”! Io penso. Che significa rivelare totalmente i principi fisici e le modalità di funzionamento di questa meravigliosa tecnologia energetica LENR, (di tutti i reattori sperimentali attualmente esistenti e del motore Speri), in uno spirito di totale condivisione, in cui i benefici siano poi legati al fatto di “fare”, ovvero di realizzare produrre e distribuire le applicazioni basate su questa tecnologia.
Le tecnologie energetiche LENR, che promettono energia pulita, economica e inesauribile, contrasterebbero la povertà dei Popoli, rilanciando l’ economia, e salvaguarderebbero anche il pianeta Terra dal riscaldamento globale, (lo scioglimento dei ghiacci ne è una prova certa!), dovuto principalmente ai gas serra prodotti anche dall’utilizzo dei combustibili di origine fossile; gasolio, benzina e gas naturale, e riversati nell’atmosfera.
Concluderei con un appello rivolto a Michelangelo Speri, figlio di Omero Speri, e a Leonardo Zorzi, figlio di Piero Zorzi, ad abbracciare il toto la Filosofia “open source” e a condividere quanto eventualmente ancora in loro possesso relativamente agli studi, ai documenti, e alle realizzazioni di loro padri, dando la possibilità a ricercatori indipendenti di lavorarci su, nell’interesse della Scienza e dell’Umanità tutta!



http://www.nexusedizioni.it/scienza-e-t ... -del-1974/


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Novità su tali questioni? Del brevetto depositato all'MIT si sa qualcosa?


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MessaggioInviato: 25/09/2013, 14:20 
Cita:
VeG ha scritto:

Novità su tali questioni? Del brevetto depositato all'MIT si sa qualcosa?


...volevo fare la stessa domanda. Ho appena scritto un post sul libro di PIZZUTI che tratta argomento analogo.[:)]



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MessaggioInviato: 27/09/2013, 22:31 
Puoi linkarlo? Comunque strano che sto topic sia decaduto dopo tal notizia..


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