26/09/2013, 01:14
Scoperta una grande piramide sommersa nelle Azzorre: una svolta nella ricerca di Atlantide?
La ricerca della leggendaria civiltà atlantidea, scomparsa nella notte dei tempi a causa di un cataclisma globale catastrofico, potrebbe essere ad una svolta. L'emittente televisiva pubblica del Portogallo (RTP) ha diffuso la sorprendente notizia della scoperta di una piramide sottomarina nelle acque delle Isole Azzorre. La ricerca di Atlantide è ad una svolta decisiva?
Le leggende sull’esistenza di una civiltà preistorica avanzata, denominata comunemente Atlantide, sono circolate fin dall’inizio della storia umana.
I ricercatori che si sono avventurati nella ricerca di indizi sulla sua esistenza hanno avuto sempre opinioni divergenti. Alcuni pensavano che si trovasse al centro dell’Oceano Atlantico, altri in Sud America, altri ancora nell’Oceano Pacifico.
Come ormai è noto, sono stati gli scritti di Platone a suggerire che i costruttori originali delle piramidi sul nostro pianeta fossero gli abitanti di un continente perduto situato ad ovest dello Stretto di Gibilterra, ma i ritrovamenti megalitici in zone come Machu Pichu, Cuzco e Tiahuanaco hanno portato a pensare che gli Atlantidei provenissero dal Sud America.
Ma una scoperta davvero importante potrebbe portare ad una svolta decisiva nella ricerca della civiltà perduta. Un servizio trasmesso dalla televisione pubblica portoghese ha rilevato l’esistenza di una struttura piramidale sul fondo delle acque che circondano le Azzorre, nei pressi del vulcano Dom João de Castro Bank, tra le isole di São Miguel e Terceira.
La struttura è stata identificata dal navigatore Diocleciano Silva, sulla base delle letture batimetriche comparse sugli strumenti durante una navigazione ricreativa. L’autore della scoperta è convinto che la struttura piramidale non sia di origine naturale.
Secondo le misurazioni, la piramide è alta circa 60 metri, con una base di 8 mila metri quadrati (più piccola della Piramide di Cheope, pari a 53 mila metri quadrati). La struttura si trova a circa 40 metri sotto la superficie dell’oceano e risulta essere perfettamente allineata con i quattro punti cardinali, come le Piramidi di Giza.
Tanto è bastato da suscitare l’interesse da parte del governo portoghese il quale ha dichiarato che la questione è già in fase di studio con il supporto della Marina Portoghese.
Luiz Fagundes Duarte, segretario Regionale della Pubblica Istruzione, è prudente: tenuto conto della posizione della struttura, potrebbe trattarsi di una formazione di origine naturale.
Altre piramidi nelle Azzorre
Negli ultimi due anni, gli archeologi dell’Associazione Portoghese per la Ricerca Archeologica (APIA) hanno individuato nuove prove sull’Isola di Pico, confermando l’idea che l’occupazione umana delle Azzorre precede di molte migliaia di anni l’arrivo dei primi portoghesi.
Come riporta il Portuguese American Journal, i ritrovamenti si compongono di una grande varietà di strutture rocciose piramidali, alcune pari a 13 metri di altezza.
Gli archeologi ritengono che le strutture siano state realizzate dagli occupanti ancestrali dell’isola, suggerendo che potrebbe trattarsi di antichi luoghi di culto con scopi rituali funebri. Decine di strutture sono state trovate nella zona Madalena dell’Isola di Pico.
Gli archeologi ritengono che le strutture siano state costruite secondo un orientamento astronomico molto preciso, facendo riferimento ai solstizi d’estate, il che suggerisce che sono state realizzate per uno scopo preciso.
Inoltre, i ricercatori ritengono che le strutture piramidali di Madalena, conosciute dalla popolazione locale con il nome di “maroiços”, siano analoghe a quelle rinvenute in Sicilia, Nord Africa e Isole Canarie.
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Azzorre: ciò che resta di Atlantide?
L’arcipelago delle Azzorre è una catena di nove isole vulcaniche divise in tre gruppi principali. Esse si trovano a 1500 chilometri ad ovest di Lisbona. Storicamente, c’è incertezza sulla data della loro scoperta e sul suo autore.
Le nove isole si estendono per più di 600 chilometri nel cuore dell’Oceano Atlantico; la terra più vicina è Madera, a 906 chilometri, mentre il Portogallo si trova a 1400 chilometri, e la Nuova Scozia a 2738 chilometri. Le Azzorre risultano essere le cime di alcune delle montagne più alte del pianeta, se misurate dalla base sul fondo dell’oceano.
La posizione dell’Arcipelago ha alimentato la leggenda che le Azzorre potrebbero essere ciò che rimane del grande continente Atlantideo.
Gli abitanti delle Azzorre raccontano volentieri la leggenda del misterioso continente di Atlantide, sprofondato dopo numerose e violentissime esplosioni, lasciando in eredità le nove isole. Queste leggende sembrano confermare i racconti di Platone contenuti nel Timeo e nel Crizia.
Tuttavia, gli scienziati ritengono che l’arcipelago sia il risultato di reiterate effusioni vulcaniche avvenute nel fondale marino e negano che qui sia mai esistito un continente. Lo stesso nome “Azzorre” sembra essere frutto di un equivoco.
Deriva infatti da “açor”, che in portoghese significa “astore”: gli esploratori riferirono di avere avvistato numerosi stormi di astori intorno ai monti delle isole; in realtà, non si trattava di astori, che qui non ci sono, ma di poiane.
In ogni caso, le Azzorre sono davvero isolate e distanti da tutto, proprio come si immaginava fosse Atlantide. Guardando queste terre incontaminate, ricche di vegetazione e laghi naturali, le leggende che si tramandano sembrano essere realtà.
26/09/2013, 22:02
27/09/2013, 01:40
sanje ha scritto:
la latitudine di 12mila anni fa era pressochè quella di oggi, con l'era glaciale sarebbe stata sommersa tutta da metri di ghiaccio.
27/09/2013, 02:40
RigelDiOrione ha scritto:sanje ha scritto:
la latitudine di 12mila anni fa era pressochè quella di oggi, con l'era glaciale sarebbe stata sommersa tutta da metri di ghiaccio.
Su questo non ci giurerei, ed è proprio il punto cruciale della questione.
Cosa può cambiare l'asse rotatorio del nostro piantea?
E' necessario un impatto?
Che fenomeni possono scatenare un cambio nella disposizione delle masse terrestri tale da generare uno spostamento dell'asse rotatorio? (L'unica causa possibile di un'immagine come quella postata da Greenwarrior...)
Quanto potrebbe aver impiegato la coltre ghiacciata a formarsi, in caso di repentino ritrovarsi in posizione polare da parte del continente atlantideo?
Che ripercussioni geologiche può avere avuto un tale fenomeno, se si fosse verificato?
Quante speranze avrebbero avuto di sopravvivere, eventuali popoli coinvolti nell'evento?
Unendo le risposte...la storia "mitologica" sembra stendersi lineare, adagiata su di esse...
27/09/2013, 03:35
zakmck ha scritto:RigelDiOrione ha scritto:sanje ha scritto:
la latitudine di 12mila anni fa era pressochè quella di oggi, con l'era glaciale sarebbe stata sommersa tutta da metri di ghiaccio.
Su questo non ci giurerei, ed è proprio il punto cruciale della questione.
Cosa può cambiare l'asse rotatorio del nostro pianeta?
E' necessario un impatto?
Che fenomeni possono scatenare un cambio nella disposizione delle masse terrestri tale da generare uno spostamento dell'asse rotatorio? (L'unica causa possibile di un'immagine come quella postata da Greenwarrior...)
Come piu' volte ribadito l'asse terrestre puo' variare solo a causa di forze esterne. Su questo non ci piove.
Ne consegue che un cambiamento repentino (inteso in un brevissimo lasso di tempo, non in migliaia di anni) puo' essere dovuto solo ad un impatto.
E per causare uno spostamento di tale portata (saranno circa 20°).........
zakmck ha scritto:RigelDiOrione ha scritto: Quanto potrebbe aver impiegato la coltre ghiacciata a formarsi, in caso di repentino ritrovarsi in posizione polare da parte del continente atlantideo?
Allora, se prendiamo ad esempio il lago Vostock, dalle trivellazioni (circa 4km di ghiaccio) pare risalga a circa 14 milioni di anni. Quindi 12.000 anni fa? Ghiaccio totale.
zakmck ha scritto:RigelDiOrione ha scritto: Che ripercussioni geologiche può avere avuto un tale fenomeno, se si fosse verificato?
Decisamente piu' che evidenti.
zakmck ha scritto:RigelDiOrione ha scritto: Quante speranze avrebbero avuto di sopravvivere, eventuali popoli coinvolti nell'evento?
Se privi di tecnologia (piu' evoluta della nostra) direi quasi nulle.
zakmck ha scritto:RigelDiOrione ha scritto: Unendo le risposte...la storia "mitologica" sembra stendersi lineare, adagiata su di esse...
Forse bisognerebbe cominciare a prendere in considerazione il fatto che il mito Atlantideo:
1) e' solo un mito privo di fondamento, oppure
2) non puo' essere collocato in antartico se riferito al periodo di 12'000 anni fa, oppure
3) il periodo potrebbe essere un'altro, oppure
4) il pianeta potrebbe essere un'altro
Personalmente scarto la 1) e mi tengo le altre tre.
27/09/2013, 08:28
27/09/2013, 10:22
Dato che la ricther si ferma a 10
27/09/2013, 10:30
27/09/2013, 14:39
Atlanticus81 ha scritto:
Il problema è che ormai tutto quel ghiaccio ha schiacciato, compresso, disintegrato tutto.
Atlanticus81 ha scritto:
Le uniche risposte che possiamo trovare, ne sono convinto, sono nascoste nel lago Vostok... Altre potrebbero essere nelle probabili basi segrete presenti nel continente antartico.
Non dimentichiamoci l'interesse che persino i nazisti avevano nei confronti della terra dei pinguini. E quella era gente che era andata dovunque alla ricerca di reperti legati ad ambienti esoterici etc.etc.
27/09/2013, 16:24
RigelDiOrione ha scritto:
.......potrebbe bastare un corpo planetario "intruso", di dimensioni pari a quelle della Terra, transitante ad una distanza pari alla metà di quella della nostra Luna?....
Argh...questa della datazione del ghiaccio non la sapevo. Hai per caso un link a portata di mano?
In caso di uno spostamento magnetico dei poli di una 20 di gradi, dovuto al passaggio che ho poc'anzi ipotizzato, effettivamente una datazione di milioni di anni del ghiacchio profondo dell'Antartide, smonterebbe un punto cardine dell'intera ipotesi.
Credo di no. Se il globo cambiasse la sua angolazione rotatoria, in modo repentino...diciamo in pochi giorni se non addirittura poche ore, probabilmente il vero pericolo sarebbe una serie di eventi atmosferici, più che geologici. Probabilmente accompagnati da un moto oceanico da poter difficilmente immaginare.
Immagino una serie incredibile di tsunami, anche laddove non vi sia eventualmente stata una vera e propria inondazione di folli proporzioni come sarebbe accaduto sull'intera fascia costiera dell'epoca.
Di contro, non credo che i fenomeni sismici avrebbero potuto svilupparsi con un picco tale, come se la causa fosse stata invece un impatto meteorico.
Credo che un 'improvviso ritrovarsi ubicati qualche migliaia di km verso il polo sud...se accadimento repentino, può decimare se non estinguere la popolazione anche tecnologicamente provetta, in un'intera area geografica grande come l'Antartide di oggi.
A meno 50 come temperatura media, non vedo come le popolazioni, soprattutto nell'interno del continente, sarebbero eventualmente potute sopravvivere.
1) Solo una visione globale degli accadimenti riportati nei testi che parlano di quell'epoca, può FORSE avvicinare una risposta più attinente alla realtà di 12.000 anni fa.
27/09/2013, 16:29
MarcoFranceschini ha scritto:Dato che la ricther si ferma a 10
Questo è un presunto limite superiore relativo determinato per il sistema di faglie e placche terrestre...ma non un limite assoluto.
Non esiste un limite superiore assoluto.
Io non sarei così sicuro che laggiù dove osano i pinguini non ci sia altro...molto altro in grado di far crollare il sicuro paradigma costruito in origine da poche persone.
27/09/2013, 20:38
27/09/2013, 20:54
27/09/2013, 21:07
27/09/2013, 21:37