26/09/2013, 19:48
A da venì ... "er puzzone"! ![[8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif "Caldo")
26/09/2013, 19:59
No ufò a da veni che tra qualche anno noi come paese ed identità non esisteremo più.Ufologo 555 ha scritto:
A da venì ... "er puzzone"!
Ma ci potrebbe anche stare in un concetto equo di globalizzazione,ma qui invece si sta delineando una europa del nord forte e un sud europa povero.
Non va bene cosi,allora io mi tengo l'italia e mi riprendo la mia sovranità monetaria.
26/09/2013, 21:32
Ronin77 ha scritto:
Anche se ho un 20% io partecipo,decido e controllo tutte le azioni della società,se ho poi un 60% ho la maggioranza quindi comando io.
Da come si sono messe le cose noi avremo lo 0%,quindi non avremo nessuna voce in capitolo.
Poi green qui dietro non c'è la classica società che compra per investire,qui dietro ai soci oscuri di telofonica si nasconde il progetto di controllare l'italia...
Evidentemente fra i paesi europei l'italia credo anche per motivi strategici/militari è il paese assieme alla grecia che si è deciso di impoverire.
La spagna evidentemente no in quanto abbiamo dovuto pagare noi per salvare le loro banche.
Ci stanno fottendo il paese green...
Ridateci craxi........
![[:o)]](./images/smilies/UF/icon_smile_clown.gif "Clown"){kind=icon}
26/09/2013, 21:55
w la 1° Repubblica !!!!!!!!!!!!!!
26/09/2013, 23:15
Ronin77 ha scritto:No ufò a da veni che tra qualche anno noi come paese ed identità non esisteremo più.Ufologo 555 ha scritto:
A da venì ... "er puzzone"!
Ma ci potrebbe anche stare in un concetto equo di globalizzazione,ma qui invece si sta delineando una europa del nord forte e un sud europa povero.
Non va bene cosi,allora io mi tengo l'italia e mi riprendo la mia sovranità monetaria.
sono d'accordissimo,ma x fare questo passo e' necessario avere un politico in grado di avere le forza e la personalita' di fare questo grande passo.......ma purtroppo all'orizzonte ad ora non ne vedo......
![[:(!]](./images/smilies/UF/icon_smile_angry.gif "Arrabbiato"){kind=icon}
26/09/2013, 23:44
ubatuba ha scritto:Ronin77 ha scritto:No ufò a da veni che tra qualche anno noi come paese ed identità non esisteremo più.Ufologo 555 ha scritto:
A da venì ... "er puzzone"!
Ma ci potrebbe anche stare in un concetto equo di globalizzazione,ma qui invece si sta delineando una europa del nord forte e un sud europa povero.
Non va bene cosi,allora io mi tengo l'italia e mi riprendo la mia sovranità monetaria.
sono d'accordissimo,ma x fare questo passo e' necessario avere un politico in grado di avere le forza e la personalita' di fare questo grande passo.......ma purtroppo all'orizzonte ad ora non ne vedo......
Eleggiamo un RE allora!!
![[:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif "Davvero Felice"){kind=icon}
,scusa ubatuba,( credo che tu non ti offenderai se ti contraddico,con te che sei una persona corretta posso intervenire) ma..non si devono consultare più i Programmi e gli Statuti dei diversi partiti politici??. ![[8]](./images/smilies/UF/icon_smile_8ball.gif "Palla Otto"){kind=icon}
Ultima modifica di bleffort il 26/09/2013, 23:48, modificato 1 volta in totale.
27/09/2013, 10:47
bleffort ha scritto:ubatuba ha scritto:No ufò a da veni che tra qualche anno noi come paese ed identità non esisteremo più.Ronin77 ha scritto:
[quote]Ufologo 555 ha scritto:
A da venì ... "er puzzone"!
Ma ci potrebbe anche stare in un concetto equo di globalizzazione,ma qui invece si sta delineando una europa del nord forte e un sud europa povero.
Non va bene cosi,allora io mi tengo l'italia e mi riprendo la mia sovranità monetaria.
sono d'accordissimo,ma x fare questo passo e' necessario avere un politico in grado di avere le forza e la personalita' di fare questo grande passo.......ma purtroppo all'orizzonte ad ora non ne vedo......
Eleggiamo un RE allora!!
,scusa ubatuba,( credo che tu non ti offenderai se ti contraddico,con te che sei una persona corretta posso intervenire) ma..non si devono consultare più i Programmi e gli Statuti dei diversi partiti politici??. [/quote]
ciao bleffort,nessuna offesa,a me piace confrontarmi con chi ha modi di vedere differenti dal mio,.....e' giusto consultarli i programmi e statuti,ma oramai sono disilluso,e rimpiango la prima repubblica,dove vi erano ideologie,magari alcune non consone al mio modo di vedere)cmq tali a cui la gente credeva ed aveva un obbiettivo,ed oltretutto,gli eletti difficilmente cambiavano casacca x mero interesse personale,come avviene attualmente,ma vedendo il panorama politico attuale,i partiti latitano,sono solo riconducibili a persone fisiche,senza senso ideologico,forse l'unico partito rimasto nel parlamento e'il pd,ma ben lontano da quello che si atteggiano(un partito che considero uno scatolone in cui dentro c'e' di tutto e di piu'....................)
27/09/2013, 11:25
Senza soldi, senza Paese, senza ideologie; tutto al macero! ![[xx(]](./images/smilies/UF/icon_smile_dead.gif "Morto")
Giovani, prendete i picconi ...
Giovani, prendete i picconi ...
27/09/2013, 11:54
Viscido,falso e parakukulo e gomblottista.
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=ZvDFF7jtixQ[/BBvideo]
Anche questo per contratto c'è lo ritroviamo sempre fra le balle...
Ma i conti da pagare stanno arrivando non ti preoccupare baffetto che la fattura la faremo pagare pure a te.
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=ZvDFF7jtixQ[/BBvideo]
Anche questo per contratto c'è lo ritroviamo sempre fra le balle...
Ma i conti da pagare stanno arrivando non ti preoccupare baffetto che la fattura la faremo pagare pure a te.
Ultima modifica di Ronin77 il 27/09/2013, 11:57, modificato 1 volta in totale.
27/09/2013, 12:01
Tra lui, Prodi e Veltroni non saprei chi è più viscido ...![[8)]](./images/smilies/UF/icon_smile_shy.gif "Compiaciuto")
27/09/2013, 12:04
Veltroni io non lo posso vedere,un'altro inutile sul nostro groppone,ecco è stato il fini del PD.
Prodi un'altro enorme disastro.
Uno per uno li staneremo tutti.
Prodi un'altro enorme disastro.
Uno per uno li staneremo tutti.
Ultima modifica di Ronin77 il 27/09/2013, 12:05, modificato 1 volta in totale.
27/09/2013, 12:13
ubatuba ha scritto:,forse l'unico partito rimasto nel parlamento e'il pd,ma ben lontano da quello che si atteggiano(un partito che considero uno scatolone in cui dentro c'e' di tutto e di piu'....................)
""Uno scatolone in cui dentro c'è tutto e di più""
ECCO!!!,questo è verissimo ed è quello che lo affosserà!.
27/09/2013, 12:24
bleffort ha scritto:ubatuba ha scritto:,forse l'unico partito rimasto nel parlamento e'il pd,ma ben lontano da quello che si atteggiano(un partito che considero uno scatolone in cui dentro c'e' di tutto e di piu'....................)
""Uno scatolone in cui dentro c'è tutto e di più""
ECCO!!!,questo è verissimo ed è quello che lo affosserà!.
come dettoti uno scatolone il cui riferimento e' la socialdemocrazia,ma al suo interno c'e' un po di tutto(ex dc ex pri ex psdi,ex pli)ma e' mai possibile una simile coesistenza?porta solo grande confusione,ma di cio' dobbiamo ringraziare il bipolarismo,che ha annientato tutti i vari ideali annacquando i vari pensieri politico/sociali che permeavano il paese italia...........
![[;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif "Occhiolino"){kind=icon}
Ultima modifica di ubatuba il 27/09/2013, 12:25, modificato 1 volta in totale.
27/09/2013, 12:56
Beh il PD è pieno di ex DC o ancora peggio i catto comunisti.
Anche Bersani viene da quel covo,penso anche lui fosse un ex DC con prodi.
Se leggete la storia della prima repubblica,fra le righe si intravede si la caduta della DC,ma in qualche modo ha sopravvissuto grazie a suoi membri che si sono infiltrati nei vari partiti con ruoli importanti.
Molti nel PD.
Anche Bersani viene da quel covo,penso anche lui fosse un ex DC con prodi.
Se leggete la storia della prima repubblica,fra le righe si intravede si la caduta della DC,ma in qualche modo ha sopravvissuto grazie a suoi membri che si sono infiltrati nei vari partiti con ruoli importanti.
Molti nel PD.
27/09/2013, 16:08
L’azienda Italia va a picco
L’azienda Italia va a picco, oggi in vendita ci sono le telecomunicazioni ed i trasporti aerei. La cosa non mi sorprende, era perfettamente prevedibile ed i mercati lo sapevano tant’è che nessun investitore straniero si è trovato nella pessima posizione di socio di minoranza. All’estero il declino industriale dell’Italia è da almeno tre anni una realtà, in casa sembra ancora un film di Fanta-economia di serie B. Il motivo? Il passatempo nazionale: il gioco delle tre carte. Un imbroglio dietro il quale si nasconde alla popolazione una triste verità: una classe politica di bassissima levatura ha dato in gestione l’economia nazionale a manager ignoranti ed incompetenti.
Quando alcuni anni fa scrivevo che vista dall’estero l’Italia è la classica Repubblica delle Banane, nessuno ci voleva credere perché come affermava Berlusconi “cinema, ristoranti ed aerei sono tutti pieni“; quando nell’autunno del 2011 scrivevo che il Paese era già fallito, le mie parole scatenavano una violenta reazione da parte degli economisti ‘di regime’, quelli che le banane le guardavano dal lettino costantemente parcheggiato in riva al mare. Sostenevano che a differenza di quelle straniere, le nostre banche erano solide e tra queste, naturalmente, c’era anche il Monte dei Paschi di Siena.
E’ andata ancora peggio quando scrivevo che i soldi elargiti al sistema bancario italiano da Draghi con il “Litro” e dalle banche centrali europee con il T2, per evitare che l’Italia implodesse e con essa l’euro, non erano finiti nell’economia reale ma erano transitati per i vasi comunicanti dell’economia monetaria delle banane. Che significa? Che questo denaro ha compensato la fuga dei capitali all’estero e sottoscritto l’aumento del debito pubblico italiano per pagare a mala pena gli interessi su un volume totale ingestibile (ormai ben oltre la soglia del 130 per cento).
Quando poi ho denunciato la speculazione edilizia che i nostri compatrioti hanno condotto e continuano a condurre sia a Londra che in Germania con i capitali in fuga, sono stata accusata di essere un’economista talebana che ce l’aveva con i benestanti. Ed ancora, quando prima, durante e dopo la campagna elettorale ho ripetuto ad infinitum che le due più grosse bufale del secolo sono l’austerità espansiva, di cui parlavano i Montiani ed i vari Giavazzi e Alesina, e la vendita del patrimonio nazionale per pagare il debito auspicata da Zingales e quel signore molto poco educato che si chiama Boldrin, a quel punto sono arrivate le ingiurie e le minacce su Facebook, Twitter ed anche per telefono.
Non potevano mancare le critiche degli economisti ‘contro regime’, quelli provenienti dalla nebulosa della sinistra, un’area ideologica indescrivibile ed incomprensibile, di cui fanno parte economisti come Fassina, militanti arrabbiatissimi seguaci della teoria del giornalista Barnard che vogliono stampare montagne e montagne di moneta, persino alcuni economisti contrari all’euro hanno storto il naso.
Tutti questi signori praticano il gioco delle tre carte, sono illusionisti, non necessariamente delinquenti, si badi bene, e molti lo fanno perché non hanno scelta. Ai tempi del fascismo bisognava avere la tessera per lavorare e far carriera, oggi devi far parte di una squadra che fa il gioco delle tre carte. Se non lo fai sei perduto perché nessuno ti copre le spalle, anzi dai fastidio perché rompi il cerchio; se poi sei una donna indipendente e usi principalmente quella parte del corpo umano che si chiama cervello, allora sei finita! Se non fosse per giornalisti coraggiosi – i capitani in Italia non ci sono – come Paragone, la Merlino o Gomez, Giordano e pochi altri, il vero dialogo e contradditorio economico apparterrebbe alle parole obsolete.
La cosa divertente è che dato che in Italia tutti giocano alle tre carte sono tutti vittime della stessa truffa: la formula per la ripresa non c’è e l’economia del Paese va sempre peggio, la ricetta applicata fino ad oggi è stata disastrosa. Ormai è difficile negare l’evidenza – dal 2009 la nostra economia si è contratta del 9%, la Commissione europea ha detto che siamo l’unico Paese di Eurolandia che si sta de-industrializzando, vendiamo Alitalia e Telecom per un decimo del prezzo che avremmo ottenuto solo pochi anni fa ecc. ecc.. Di fronte al fallimento dell’economia i guardiani delle banane hanno cambiato musica. Dalle pagine del Corriere i paladini dell’austerità espansiva la condannano e su quelle del Financial Times quelli ‘contro regime’ inviano un SOS disperato.
Nell’autunno del 2011 quasi tutti questi signori tacevano ed applaudivano il governo tecnico, se la godevano in riva al mare sotto le banane. La responsabilità del fallimento Italia è anche degli illustri economisti nostrani, che non hanno il coraggio neppure di pensare ‘fuori dal coro’. Fatta eccezione di voci autorevoli come il Prof. Gallino, la maggior parte usa anche armi meschine per far fuori i rivali che sono più bravi, tra le vittime c’è anche Oscar Giannino, che certamente non condivide molte delle mie tesi, ma che da professionista onesta ho sempre rispettato per la lucidezza delle sue analisi.
Vorrei ricordare ai vari cattedratici che oggi abbracciano il movimento anti-austerità che per diventare un buon economista non basta una laurea, una cattedra, né una collezione di libri didattici, ci vuole la passione per la materia, una lunga gavetta e l’umiltà di ascoltare tutte le voci fuori dal coro.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09 ... co/724815/
L’azienda Italia va a picco, oggi in vendita ci sono le telecomunicazioni ed i trasporti aerei. La cosa non mi sorprende, era perfettamente prevedibile ed i mercati lo sapevano tant’è che nessun investitore straniero si è trovato nella pessima posizione di socio di minoranza. All’estero il declino industriale dell’Italia è da almeno tre anni una realtà, in casa sembra ancora un film di Fanta-economia di serie B. Il motivo? Il passatempo nazionale: il gioco delle tre carte. Un imbroglio dietro il quale si nasconde alla popolazione una triste verità: una classe politica di bassissima levatura ha dato in gestione l’economia nazionale a manager ignoranti ed incompetenti.
Quando alcuni anni fa scrivevo che vista dall’estero l’Italia è la classica Repubblica delle Banane, nessuno ci voleva credere perché come affermava Berlusconi “cinema, ristoranti ed aerei sono tutti pieni“; quando nell’autunno del 2011 scrivevo che il Paese era già fallito, le mie parole scatenavano una violenta reazione da parte degli economisti ‘di regime’, quelli che le banane le guardavano dal lettino costantemente parcheggiato in riva al mare. Sostenevano che a differenza di quelle straniere, le nostre banche erano solide e tra queste, naturalmente, c’era anche il Monte dei Paschi di Siena.
E’ andata ancora peggio quando scrivevo che i soldi elargiti al sistema bancario italiano da Draghi con il “Litro” e dalle banche centrali europee con il T2, per evitare che l’Italia implodesse e con essa l’euro, non erano finiti nell’economia reale ma erano transitati per i vasi comunicanti dell’economia monetaria delle banane. Che significa? Che questo denaro ha compensato la fuga dei capitali all’estero e sottoscritto l’aumento del debito pubblico italiano per pagare a mala pena gli interessi su un volume totale ingestibile (ormai ben oltre la soglia del 130 per cento).
Quando poi ho denunciato la speculazione edilizia che i nostri compatrioti hanno condotto e continuano a condurre sia a Londra che in Germania con i capitali in fuga, sono stata accusata di essere un’economista talebana che ce l’aveva con i benestanti. Ed ancora, quando prima, durante e dopo la campagna elettorale ho ripetuto ad infinitum che le due più grosse bufale del secolo sono l’austerità espansiva, di cui parlavano i Montiani ed i vari Giavazzi e Alesina, e la vendita del patrimonio nazionale per pagare il debito auspicata da Zingales e quel signore molto poco educato che si chiama Boldrin, a quel punto sono arrivate le ingiurie e le minacce su Facebook, Twitter ed anche per telefono.
Non potevano mancare le critiche degli economisti ‘contro regime’, quelli provenienti dalla nebulosa della sinistra, un’area ideologica indescrivibile ed incomprensibile, di cui fanno parte economisti come Fassina, militanti arrabbiatissimi seguaci della teoria del giornalista Barnard che vogliono stampare montagne e montagne di moneta, persino alcuni economisti contrari all’euro hanno storto il naso.
Tutti questi signori praticano il gioco delle tre carte, sono illusionisti, non necessariamente delinquenti, si badi bene, e molti lo fanno perché non hanno scelta. Ai tempi del fascismo bisognava avere la tessera per lavorare e far carriera, oggi devi far parte di una squadra che fa il gioco delle tre carte. Se non lo fai sei perduto perché nessuno ti copre le spalle, anzi dai fastidio perché rompi il cerchio; se poi sei una donna indipendente e usi principalmente quella parte del corpo umano che si chiama cervello, allora sei finita! Se non fosse per giornalisti coraggiosi – i capitani in Italia non ci sono – come Paragone, la Merlino o Gomez, Giordano e pochi altri, il vero dialogo e contradditorio economico apparterrebbe alle parole obsolete.
La cosa divertente è che dato che in Italia tutti giocano alle tre carte sono tutti vittime della stessa truffa: la formula per la ripresa non c’è e l’economia del Paese va sempre peggio, la ricetta applicata fino ad oggi è stata disastrosa. Ormai è difficile negare l’evidenza – dal 2009 la nostra economia si è contratta del 9%, la Commissione europea ha detto che siamo l’unico Paese di Eurolandia che si sta de-industrializzando, vendiamo Alitalia e Telecom per un decimo del prezzo che avremmo ottenuto solo pochi anni fa ecc. ecc.. Di fronte al fallimento dell’economia i guardiani delle banane hanno cambiato musica. Dalle pagine del Corriere i paladini dell’austerità espansiva la condannano e su quelle del Financial Times quelli ‘contro regime’ inviano un SOS disperato.
Nell’autunno del 2011 quasi tutti questi signori tacevano ed applaudivano il governo tecnico, se la godevano in riva al mare sotto le banane. La responsabilità del fallimento Italia è anche degli illustri economisti nostrani, che non hanno il coraggio neppure di pensare ‘fuori dal coro’. Fatta eccezione di voci autorevoli come il Prof. Gallino, la maggior parte usa anche armi meschine per far fuori i rivali che sono più bravi, tra le vittime c’è anche Oscar Giannino, che certamente non condivide molte delle mie tesi, ma che da professionista onesta ho sempre rispettato per la lucidezza delle sue analisi.
Vorrei ricordare ai vari cattedratici che oggi abbracciano il movimento anti-austerità che per diventare un buon economista non basta una laurea, una cattedra, né una collezione di libri didattici, ci vuole la passione per la materia, una lunga gavetta e l’umiltà di ascoltare tutte le voci fuori dal coro.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09 ... co/724815/