da leggersi così:

"l'attentato del 9 11 è ormai visto dal 48% dal popolo americano , come un inside job"

ciao
mauro

Ah, ecco.

Ecco un altro gomploddista

Io non credo più a nessuno!

Credi al tuo istinto.

Due, cose:
la traduzione è apocrifa, per non dire falsa.
Egli ammette infatti l'esistenza sia di Bin Laden che di al qaeda benchè ne dia una sua personale interpretazione Secondo lui al qaeda fu un'operazione americana sfuggita al loro controllo. I membri di al qaeda secondo Cook erano guerriglieri islamici addestrati e armati dagli americani e finanziati dai sauditi per combattere la jihad (+o- guerra santa) contro i russi in Afghanistan.

Ben diverso dal sostenere che al qaeda non esista.

http://www.theguardian.com/uk/2005/jul/08/july7.development



e Cook non negava affatto l'esistenza e la minaccia del terrorismo islamico, semmai ne offriva una ricetta diversa da quella militare per combatterlo. Cercando il dialogo e la cooperazione con i paesi islamici (illuso).



I complottisti si rendono poco credibili perchè sono superficiali nelle loro analisi. Cos' facendo, i complottisti fanno il gioco di coloro che li denigrano.

(Comincio a pensare che mia moglie, in Chiesa, m'abbia detto di sì perchè tramava un complotto contro di me ...)

No caro , dipende solo da chi propone le sue analisi .

Se uno è un imbranato , è un imbranato.

Se uno è in gamba, è in gamba.

Senza contare che moli complottisti in realtà sono debunker mascherati .

Proprio per gettare discredito e aumentare la confusione .

Si chiama mixer up ( mixing up )




zio ot

Comunque, se vogliamo, ad ogni cosa si può trovare un ... "risvolto"; il fatto è dove si trova la verità ...

Ecco, vammi a spiegare questa .... E ... tutti ZITTI?



«La frana del Vajont è stata pilotata»

La storia delle rivelazioni del notaio Isidoro Chiarelli

Immagine:

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«Facciamolo il 9 ottobre, verso le 9-10 di sera. Saranno tutti davanti alla tivù e non ci disturberanno, non se ne accorgeranno nemmeno. Avvisare la popolazione? Per carità Non creiamo allarmismi. Abbiamo fatto le prove a Nove, le onde saranno alte al massimo 30 metri, non accadrà niente e comunque per quei quattro montanari in giro per i boschi non è il caso di preoccuparsi troppo».

COSA È SUCCESSO AL VAJONT? – Questa conversazione tra i dirigenti della Sade, la società proprietaria della diga del Vajont, che sarebbe avvenuta nell’ufficio di Longarone del notaio Isidoro Chiarelli, nel corso di un atto relativo all’acquisto di un terreno. A rivelarlo in una intervista al Gazzettino è Francesca, la figlia minore del professionista, scomparso nel 2004. A Chiarelli sarebbe stato dato anche un avvertimento: «lei ha un segreto professionale da rispettare, altrimenti se ne pentirà». Un segreto, aggiunge la sorella Silvia, docente universitaria a Padova, che alla famiglia costò l’isolamento dalla Belluno che conta.

È STATO UN ECCIDIO – «Ma nostro padre – precisa – anche se per quasi due anni non lavorò più, schivato da tutti, non smise mai di farsi testimone di quelle parole. Per questo ebbe molti problemi, pressioni e minacce. Il suo grande cruccio fu quello di non essere mai creduto, nemmeno nella sua veste ‘certificante’ di notaio». Le due sorelle snocciolano altri terribili ricordi: «la sera del disastro programmato mio padre ci fece stare pronti. Eravamo vestiti di tutto punto, pronti a scappare». Per il notaio Chiarelli di tutto si poteva parlare meno di una disgrazia. ”Nostro padre – puntualizzano le figlie – lo chiamava eccidio». (ANSA).

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... -pilotata/

Ma infatti, quando il complottista 'tipo', scrive "morto in circostanze misteriose" come nella gif sopra del politico inglese Robert Cook, è una sparata come tante, la solita chiacchiera da bar.

Ovvio che su 1000 morti di personaggi considerati scomodi (nella mente dei complottisti), può anche essere che alcune di queste morti non siano naturali o accidentali ma indotte.

Però questo non porta nessun merito ai compottisti, perchè loro tirano a indovinare, lanciano un sospetto, e per la legge dei grandi numeri prima o poi qualcosa azzeccano. Ma 'azzeccare' , significa tirare a indovinare, significa che tra 1000 false previsioni, una riesci più o meno a indovinarla.

Quindi un apporto per la verità pari a zero. Anzi creano solo più confusione, altro che mixing-up. Il mixing-up lo fanno proprio i complottisti nelle loro indagini tanto al chilo.

Prendiamo R.Cook sopra, si dice che sia morto in circostanze misteriose.
Ok, mi sta bene, ma da una parte abbiamo i referti medici che attribuiscono la morte a un attacco cardiaco. Dall'altra abbiamo i soliti complottisti della Domenica, che invece insinuano il sospetto che possa essere stato ucciso. Ok , perfetto. Prove? no? allora è la solita chiacchiera da bar?

Al Qaeda: A CIA Database | Not A Terrorist Group

Wayne Madsen Report
Friday, May 13, 2011

Shortly before his untimely death, former British Foreign Secretary Robin Cook told the House of Commons that “Al Qaeda” is not really a terrorist group but a database of international mujaheddin and arms smugglers used by the CIA and Saudis to funnel guerrillas, arms, and money into Soviet-occupied Afghanistan. Courtesy of World Affairs, a journal based in New Delhi, WMR can bring you an important excerpt from an Apr.-Jun. 2004 article by Pierre-Henry Bunel, a former agent for French military intelligence.

Wayne Madsen Report

“I first heard about Al-Qaida while I was attending the Command and Staff course in Jordan. I was a French officer at that time and the French Armed Forces had close contacts and cooperation with Jordan . . .

“Two of my Jordanian colleagues were experts in computers. They were air defense officers. Using computer science slang, they introduced a series of jokes about students’ punishment.

“For example, when one of us was late at the bus stop to leave the Staff College, the two officers used to tell us: ‘You’ll be noted in ‘Q eidat il-Maaloomaat’ which meant ‘You’ll be logged in the information database.’ Meaning ‘You will receive a warning . . .’ If the case was more severe, they would used to talk about ‘Q eidat i-Taaleemaat.’ Meaning ‘the decision database.’ It meant ‘you will be punished.’ For the worst cases they used to speak of logging in ‘Al Qaida.’

“In the early 1980s the Islamic Bank for Development, which is located in Jeddah, Saudi Arabia, like the Permanent Secretariat of the Islamic Conference Organization, bought a new computerized system to cope with its accounting and communication requirements. At the time the system was more sophisticated than necessary for their actual needs.

“It was decided to use a part of the system’s memory to host the Islamic Conference’s database. It was possible for the countries attending to access the database by telephone: an Intranet, in modern language. The governments of the member-countries as well as some of their embassies in the world were connected to that network.

“[According to a Pakistani major] the database was divided into two parts, the information file where the participants in the meetings could pick up and send information they needed, and the decision file where the decisions made during the previous sessions were recorded and stored. In Arabic, the files were called, ‘Q eidat il-Maaloomaat’ and ‘Q eidat i-Taaleemaat.’ Those two files were kept in one file called in Arabic ‘Q eidat ilmu’ti’aat’ which is the exact translation of the English word database. But the Arabs commonly used the short word Al Qaida which is the Arabic word for “base.” The military air base of Riyadh, Saudi Arabia is called ‘q eidat ‘riyadh al ‘askariya.’ Q eida means “a base” and “Al Qaida” means “the base.”

“In the mid-1980s, Al Qaida was a database located in computer and dedicated to the communications of the Islamic Conference’s secretariat.

“In the early 1990s, I was a military intelligence officer in the Headquarters of the French Rapid Action Force. Because of my skills in Arabic my job was also to translate a lot of faxes and letters seized or intercepted by our intelligence services . . . We often got intercepted material sent by Islamic networks operating from the UK or from Belgium.

“These documents contained directions sent to Islamic armed groups in Algeria or in France. The messages quoted the sources of statements to be exploited in the redaction of the tracts or leaflets, or to be introduced in video or tapes to be sent to the media. The most commonly quoted sources were the United Nations, the non-aligned countries, the UNHCR and . . . Al Qaida.

“Al Qaida remained the data base of the Islamic Conference. Not all member countries of the Islamic Conference are ‘rogue states’ and many Islamic groups could pick up information from the databases. It was but natural for Osama Bin Laden to be connected to this network. He is a member of an important family in the banking and business world.

“Because of the presence of ‘rogue states,’ it became easy for terrorist groups to use the email of the database. Hence, the email of Al Qaida was used, with some interface system, providing secrecy, for the families of the mujaheddin to keep links with their children undergoing training in Afghanistan, or in Libya or in the Beqaa valley, Lebanon. Or in action anywhere in the battlefields where the extremists sponsored by all the ‘rogue states’ used to fight. And the ‘rogue states’ included Saudi Arabia. When Osama bin Laden was an American agent in Afghanistan, the Al Qaida Intranet was a good communication system through coded or covert messages.

Meet “Al Qaeda”

“Al Qaida was neither a terrorist group nor Osama bin Laden’s personal property . . . The terrorist actions in Turkey in 2003 were carried out by Turks and the motives were local and not international, unified, or joint. These crimes put the Turkish government in a difficult position vis-a-vis the British and the Israelis. But the attacks certainly intended to ‘punish’ Prime Minister Erdogan for being a ‘toot tepid’ Islamic politician.

” . . . In the Third World the general opinion is that the countries using weapons of mass destruction for economic purposes in the service of imperialism are in fact ‘rogue states,” specially the US and other NATO countries.

” Some Islamic economic lobbies are conducting a war against the ‘liberal” economic lobbies. They use local terrorist groups claiming to act on behalf of Al Qaida. On the other hand, national armies invade independent countries under the aegis of the UN Security Council and carry out pre-emptive wars. And the real sponsors of these wars are not governments but the lobbies concealed behind them.

“The truth is, there is no Islamic army or terrorist group called Al Qaida. And any informed intelligence officer knows this. But there is a propaganda campaign to make the public believe in the presence of an identified entity representing the ‘devil’ only in order to drive the ‘TV watcher’ to accept a unified international leadership for a war against terrorism. The country behind this propaganda is the US and the lobbyists for the US war on terrorism are only interested in making money.”

In yet another example of what happens to those who challenge the system, in December 2001, Maj. Pierre-Henri Bunel was convicted by a secret French military court of passing classified documents that identified potential NATO bombing targets in Serbia to a Serbian agent during the Kosovo war in 1998. Bunel’s case was transferred from a civilian court to keep the details of the case classified. Bunel’s character witnesses and psychologists notwithstanding, the system “got him” for telling the truth about Al Qaeda and who has actually been behind the terrorist attacks commonly blamed on that group. It is noteworthy that that Yugoslav government, the government with whom Bunel was asserted by the French government to have shared information, claimed that Albanian and Bosnian guerrillas in the Balkans were being backed by elements of “Al Qaeda.” We now know that these guerrillas were being backed by money provided by the Bosnian Defense Fund, an entity established as a special fund at Bush-influenced Riggs Bank and directed by Richard Perle and Douglas Feith.

French officer Maj. Pierre-Henri Bunel, who knew the truth about “Al Qaeda” — Another target of the neo-cons

[align=right]Source: Al Qaeda: A CIA Database | Not A Terrorist Group | Truth11 [/align]






Se "Al Qaeda" non è in realtà un gruppo terroristico, Al Qaeda non esiste.
Tutti i gruppetti di terroristi del mondo possono inventarsi con il nome Al Qaeda.

Cito ed interpreto a modo mio un provverbio cinese:



Al Qaeda è il gatto nero, la stanza buia è la menzongna, dove si fà credere che Al Qaeda è l'acerrimo nemico dell'America ed i suoi alleati, mentre sono la stessa America ed alleati che lo allevano e lo nutrono, quindi in pratica il gatto fisicamente non c'è.
Anche perchè il gatto se lo volevano acchiappare lo avrebbero acchiappato già da anni.

Comunque, noi continuiamo a fare congetture ma non sapremo mai niente ....

Questo non è essere complottisti, è CONSTATAZIONE!