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25/06/2013, 12:15

.purtroppo,la grande parte dell'informazione,e'allineata ed asservita......[:(!]

26/06/2013, 21:36

Tratto da: http://paolobarnard.info/intervento_mos ... php?id=679

Pubblicato il 23/06/2013

(cliccare per ingrandire)

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27/06/2013, 13:00

..cercano in qualke modo di eliminare dal consesso informativo chi non e' allineato al modello che con l'euro si vuole imporre [:(!]

01/10/2013, 10:53

Barnard: tutta la verità sul disastro del modello tedesco

Scritto il 01/10/13 • nella Categoria: segnalazioni

Ecco il disastro del modello tedesco, quello che secondo i tromboni televisivi dovrebbe essere il nostro modello. Le fonti sono autorevoli, cioé: Ocse, German Institute for Economic Research, Peterson Institute for International Economics, Wsj. Non aggiungo commenti, se non ci arrivate da soli… Il modello di competitività della Germania porta un solo nome: tagliare gli stipendi. Solo abbassando i redditi la Germania è riuscita a rimanere la prima economia dell’Eurozona, perché è riuscita ad esportare masse di prodotti a costi bassi. Ci hanno guadagnato in due: le multinazionali Neomercantili tedesche, e i numerini sui computer del Tesoro di Berlino. Ci hanno perso tutti gli altri tedeschi. Carsten Brzeski, del colosso assicurativo Ing, ci dice che la Germania si è sostenuta durante la crisi esportando fuori dalla Ue; ma ora, col crollo dei paesi emergenti, dei Brics in particolare, la Germania è esposta a shock economici pericolosissimi.

Questo conferma uno dei capisaldi della Me-Mmt, che sconsiglia a qualsiasi economia di contare sull’export. La bassa disoccupazione tedesca è una truffa: hanno creato posti di lavoro part-time, flessibili, a stipendi da miseria e senza le tutele sociali delle generazioni precedenti, e li hanno contati come occupazione. Oggi la Germania ha la proporzione più alta di lavoratori sottopagati, a fronte del reddito nazionale medio, di tutta l’Europa. La Commissione Europea non ha ancora cancellato la sua stima di “stagnazione” dell’economia tedesca. Il fatto è che la cosiddetta ripresa ci segnala solo che le stime al ribasso non si sono verificate, ma nulla nel senso di una crescita. I consumi in Germania rimangono a livelli bassissimi, infatti la cosiddetta ripresa della “fiducia in business” ha favorito solo gli azionisti in Borsa, ma ha ignorato l’economia reale dei cittadini.

La Germania ha il tasso di giovani lavoratori con istruzione superiore più basso fra Canada, Giappone, Usa, Francia, Spagna e Gran Bretagna. Berlino non ha affatto investito nelle sue università pubbliche, e nemmeno il settore privato ha fatto granché in questo settore. La sbandierata produttività della Germania pro capite è una bufala. Il Pil prodotto in Germania per ora lavorata è il più basso di tutta la media Ocse. Di fatto, le aziende tedesche possono competere solo tagliando gli stipendi e producendo nell’Est europeo. La Germania ha avuto stipendi medi stagnanti e non al passo dell’inflazione per 10 anni. Lo testimonia l’autorevole “Real Wages in Germany, numerous years of decine”, di Karl Brenke del German Institute for Economic Research.

Il 15 marzo del 2013 il “Wall Street Journal” pubblicava i dati sugli investimenti in Germania: il quadro era deprimente, col governo tedesco che ha ignorato gli investimenti in infrastrutture, istruzione e tecnologia per almeno 20 anni, particolarmente nel settore pubblico, con lo sguardo invece sempre rivolto all’export. I danni sono oggi evidenti. Questa è la verità del tanto sbandierato modello tedesco, nel nome del quale gente come Monti o Letta stanno devastando l’Italia. Non so come dirlo, ma veramente il livello dell’informazione che i media italiani vi forniscono non è neppure al livello di… bè, vorrei usare un termine moderato, e scelgo questo: spazzarcisi il culo.

(Paolo Barnard, “La verità sul disastro del modello tedesco”, dal blog di Barnard del 4 settembre

http://www.libreidee.org/2013/10/barnar ... o-tedesco/
Ultima modifica di ubatuba il 01/10/2013, 10:54, modificato 1 volta in totale.

26/11/2013, 14:43

Diffondete, se potete..... [:)]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=aCbM0HsxKFU[/BBvideo]

26/11/2013, 15:00

Allucinante si dibatte sul grado di abolizione dei diritti dei lavoratori.. [:(!] stanno smantellando quel poco che ci rimane... [:(!] [:(!]

I Sindacati palleggiano disinvoltamente con i diritti dei lavoratori considerando una vittoria il fatto che invece di toglierci tutto il pane, ci restano ancora le briciole [:(!]!!
Che pezzi di copros!! [:(!] [xx(]
Se la gente nn torna a lavorare coi pieni diritti, se la gente nn torna a poter spendere soldi, non ci sarà alcuna ripresa.

26/11/2013, 17:21

shighella ha scritto:

Se la gente nn torna a lavorare coi pieni diritti, se la gente
nn torna a poter spendere soldi, non ci sarà alcuna ripresa.



Credo che la faccenda sia ben peggiore.....

Se non si scende in strada a fermare questi criminali,
siamo tutti fottuti....... [xx(]

La crisi che verrà
http://www.wallstreetitalia.com/article ... verra.aspx

26/11/2013, 17:53

shighella ha scritto:

Allucinante si dibatte sul grado di abolizione dei diritti dei lavoratori.. [:(!] stanno smantellando quel poco che ci rimane... [:(!] [:(!]

I Sindacati palleggiano disinvoltamente con i diritti dei lavoratori considerando una vittoria il fatto che invece di toglierci tutto il pane, ci restano ancora le briciole [:(!]!!
Che pezzi di copros!! [:(!] [xx(]
Se la gente nn torna a lavorare coi pieni diritti, se la gente nn torna a poter spendere soldi, non ci sarà alcuna ripresa.




..sigh,oramai i sindacati sono un carozzone vuoto,senza arte ne parte.... [:(!]

26/11/2013, 17:56

Thethirdeye ha scritto:

Diffondete, se potete..... [:)]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=aCbM0HsxKFU[/BBvideo]


ed e' pure consigliabile chi puo',andare ai convegni del MMT che vengono svolti i diverse citta........ [;)]

26/11/2013, 18:06

Thethirdeye ha scritto:

shighella ha scritto:

Se la gente nn torna a lavorare coi pieni diritti, se la gente
nn torna a poter spendere soldi, non ci sarà alcuna ripresa.



Credo che la faccenda sia ben peggiore.....

Se non si scende in strada a fermare questi criminali,
siamo tutti fottuti....... [xx(]

La crisi che verrà
http://www.wallstreetitalia.com/article ... verra.aspx

Il diritto al lavoro si RIprende solo se ci si ribella, volevo infatti sottintendere proprio questo, se nn ci ribelliamo ORA, è la fine..

26/11/2013, 18:07

ubatuba ha scritto:

shighella ha scritto:

Allucinante si dibatte sul grado di abolizione dei diritti dei lavoratori.. [:(!] stanno smantellando quel poco che ci rimane... [:(!] [:(!]

I Sindacati palleggiano disinvoltamente con i diritti dei lavoratori considerando una vittoria il fatto che invece di toglierci tutto il pane, ci restano ancora le briciole [:(!]!!
Che pezzi di copros!! [:(!] [xx(]
Se la gente nn torna a lavorare coi pieni diritti, se la gente nn torna a poter spendere soldi, non ci sarà alcuna ripresa.




..sigh,oramai i sindacati sono un carozzone vuoto,senza arte ne parte.... [:(!]


,,Non da ora Uba, da mooo che si sono venduti! [:(!]

26/11/2013, 18:19

shighella ha scritto:

ubatuba ha scritto:

shighella ha scritto:

Allucinante si dibatte sul grado di abolizione dei diritti dei lavoratori.. [:(!] stanno smantellando quel poco che ci rimane... [:(!] [:(!]

I Sindacati palleggiano disinvoltamente con i diritti dei lavoratori considerando una vittoria il fatto che invece di toglierci tutto il pane, ci restano ancora le briciole [:(!]!!
Che pezzi di copros!! [:(!] [xx(]
Se la gente nn torna a lavorare coi pieni diritti, se la gente nn torna a poter spendere soldi, non ci sarà alcuna ripresa.




..sigh,oramai i sindacati sono un carozzone vuoto,senza arte ne parte.... [:(!]


,,Non da ora Uba, da mooo che si sono venduti! [:(!]


[:264] cercano solo visibilita' x poi andare a sedersi al senato o alla camera.......x magna'....................... [;)]

10/01/2014, 12:50

"Ci vuole un movimento popolare trasversale... per poter applicare l'MMT in Italia".

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=yXgPAr_kN6I[/BBvideo]

10/01/2014, 15:40

tte.purtroppo il fatto che siamo divisi,x i filoeuro e' una manna dal cielo,in questo momento sarebbe opportuno lasciare da parte le divisioni politiche,ed unirci x giungere all'obbiettivo di lasciare l'euro,.....poi eventualmente ognuno x la propria strada.....[;)]

22/12/2014, 15:58

IL FIAMMIFERO ACCESO E LA POMPA DI BENZINA. AUGURI.

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Mentre Renzi… la Mafia a Roma…

Immaginate che mentre voi discutete alla riunione di condominio del parcheggio fuori e dei ladri di biciclette in cortile, qualcuno con un fiammifero acceso si sta avvicinando alla cisterna del gasolio del palazzo che perde da giorni. Ecco questo vi sta succedendo, mentre voi Renzi… la Mafia a Roma…

Ho già scritto di come il crollo del prezzo del petrolio comandato dai Sauditi col permesso di Obama per infastidire i suoi nemici stia minacciando tutta l’economia d’Europa e anche gli USA. Ma oggi si aggiungono dettagli da sudore ghiacciato.

La più grande banca d’investimento del mondo, il ‘Calamaro Vampiro’ Goldman Sachs, ha calcolato che i buchi bancari che oggi potrebbero essere causati dal crollo del prezzo del greggio sono arrivati a 1.000 miliardi di dollari. Perché? Perché PRIMA dell’inaudita mossa degli arabi di far crollare il prezzo ormai a quasi 50 dollari al barile (da oltre 100), centinaia di super mega progetti esplorativi di petrolio nel mondo, con appunto investimenti presi in prestito dalle grandi banche mondiali per 1.000 miliardi di dollari, furono lanciati. Eh sì, perché i grandi imprenditori avevano calcolato che investire ad es. 100 miliardi in un progetto poteva dargli un profitto se il prezzo del petrolio fosse rimasto almeno sopra ai 70 dollari al barile. Oggi è, ripeto, fra 50 e 60 e in discesa. Risultato: le mega banche che hanno prestato i 1.000 miliardi a ste mega imprese, oggi rischiano davvero di non rivederli mai più. Ok?

Ma facciamo un bel saltino indietro con la memoria al 2007. Tutti oggi sappiamo sulla nostra pelle di aziende fallite come mosche, di disoccupazione ai massimi storici, di giovani laureati che lavorano per 700 euro al mese, di suicidi, di perdita di sovranità, di interi Paesi moderni ricacciarti al medioevo (Grecia), perché nel 2007 scoppiò la più devastante crisi finanziaria della Storia dopo il 1929. Ok? E cosa la fece scoppiare? Eh? BANCHE CHE AVEVANO PRESTATO VALANGHE DI SOLDI E CHE LI VIDERO SVANIRE IN MILIONI DI PICCOLI FALLIMENTI A CATENA, ESATTAMENTE QUELLO CHE STA PER SUCCEDERE ALLE BANCHE OGGI coi soldi prestati per le avventure petrolifere. Oh! Oh! Auguri eh?

E qui stiamo parlando di investimenti in greggio che stanno saltando per colpa del prezzo del petrolio ai minimi, ma per lo stesso motivo sta saltando in aria anche l’altrettanto tronfia avventura del gas/petrolio Shale americano (quello estratto da argille) sempre finanziata da mega prestiti bancari, e allora la vera cifra della possibile bancarotta supera di molto i 1.000 miliardi di dollari che le banche vedrebbero evaporare… Hiroshima e Nagasaky.

A condire sto disastro epocale con una spruzzata di disperazione ci ha pensato una alto ufficiale petrolifero degli Emirati che il 14 dicembre a Bloomberg ha detto: “Noi non alzeremo il prezzo del petrolio anche se dovesse scendere a 40 dollari al barile”. Gli analisti di Sanford C. Bernstein hanno calcolato che basta che il prezzo del greggio rimanga a 65 dollari al barile per il 2015 e vi sarà il più enorme collasso degli investimenti in progetti della storia moderna.

Ora, unite i danni che già questa deflazione da crollo del prezzo del petrolio sta causando in Europa (leggete miei articoli precedenti) a ciò che ho detto sopra. Siamo già in crisi, e le grandi banche si stanno avvicinando con un cerino acceso alla cisterna di benzina della prossima crisi finanziaria globale, a distanza di soli 7 anni dall’altra.

Vado. Ma vi ricordo che la nostra Mosler Economics per l’Interesse Pubblico ha una regola Aurea della vera economia: “Non esiste crisi finanziaria o petrolifera che un sano aumento dei deficit di Stato non possa curare”. Stato, ripeto, MONOPOLISTA DELLA SUA MONETA E DEI SUOI PREZZI. Uscire dall’euro e tornare alla Lira con la Mosler Economics per l’Interesse Pubblico subito! E quanto sopra non ci distruggerà un’altra volta
(Mosler Economics per l’Interesse Pubblico)
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