dopo le pompose parole di letta sulla legge di stabilita'molto fumo,ma l'arrosto ridotto all'osso,arrivano le prime stroncature,+ che legge di stabilita' potrebbe chiamarsi legge di carita',xke' non saranno quella miseria di euro in busta paga(se ci saranno) che faranno partire i consumi
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Duro il monito numero uno Confindustria. Sindacati pronti a scioperi. Pressione fiscale ridotta: ma dove?
ROMA (WSI) - Arrivano le prime reazioni alla legge di stabilità. Il presidente di Confindustria Squinzi avverte: alcuni passi sono giusti ma è mancato il coraggio.
La legge di stabilità "non incide realmente sul costo del lavoro - ha detto Squinzi a margine dell'inauguraizone del Saie a Bologna -, cosa che noi avevamo indicato come priorità assoluta", cioè un intervento deciso "sul cuneo fiscale".
"Non sono il primo ministro di questo Paese - ha aggiunto - vorrei dire che ci vuole più coraggio perché mantenendo lo status quo, anche se ci sono passi nella direzione giusta e possiamo anche valutarli positivamente, non cambiamo l'andamento economico e la visione del futuro del Paese".
E intanto i sindacati sono sul piede di guerra. La Uil è "certamente pronta" a proteste forti e allo sciopero contro le misure della legge di stabilità che riguardano il pubblico impiego: dal blocco dei contratti a quello del turn over, dal taglio degli straordinari alle misure sulla liquidazione . A dirlo, in diretta a "L'Economia Prima di Tutto" su Radio1 Rai, è il segretario generale della Uil Luigi Angeletti.
"Il governo aveva detto basta ai tagli lineari, annunciando: d'ora in poi solo operazioni chirurgiche sulla p.a. per decidere dove investire e dove tagliare. Cosa c'è invece di più lineare di bloccare la contrattazione? Colpisce tutti i lavoratori dipendenti, qualsiasi lavoro facciano, qualunque importanza abbia il loro lavoro per la vita dei cittadini. Adesso basta, siamo certamente pronti" a proteste "molto forti". Anche allo sciopero? Luigi Angeletti risponde secco: "Certamente".
<h4>"La rateizzazione della liquidazione inoltre da il senso della disperazione: vanno alla ricerca dei soldi ovunque - continua il leader della Uil - E' gravissimo e senza nessun criterio, se la prendono sempre con le stesse persone. Basta", conclude Angeletti.</h4>
La legge di Stabilità delude le aspettative anche del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli soprattutto perchè sul fronte della pressione fiscale la rotta non viene invertita.
"Non è una bocciatura su tutti i fronti - ha detto a margine della presentazione dell'Osservatorio Censis-Confcommercio - ma c'è delusione". Infatti "purtroppo - ha aggiunto - la svolta non c'è ancora. L'Italia ha urgenza di una poderosa operazione di sottrazione: meno spesa pubblica e meno tasse", ha aggiunto.
La riduzione della pressione fiscale di un punto in tre anni "dal 44,3% al 43,3% è poca cosa" e, secondo Sangalli, "con questa pressione fiscale così alta non si va da nessuna parte, è incompatibile con qualsiasi possibilità di ripresa". A questo punto, per il presidente di Confcommercio, la speranza è che "in sede di conversione il Parlamento tenga conto del nostro appello" per ridurre spesa pubblica e tasse".
<h4>Inoltre, dall'osservatorio Censis-Confcommercio risulta che la ripresa non è affatto vicina per le famiglie italiane. Le condizioni economiche peggiorano e, dalla fine del 2012 ad oggi, salgono a quasi cinque milioni le famiglie che non arrivano a fine mese. Il tenore di vita, poi, è peggiorato per più di 17 milioni di famiglie.</h4>
http://www.wallstreetitalia.com/article ... aggio.aspxcertamente anke come contabili della bce non hanno una grande valenza, i numeri li smentiscono.....
![Arrabbiato [:(!]](./images/smilies/UF/icon_smile_angry.gif)