Probabilmente è già stato postato e probabilmente non riuscirà a scalfire le convinzioni degli ultra-scettici ad oltranza, ma penso valga la pena prendere in considerazione l'articolo seguente.
Edit: vedo che le immagini non si vedono... non sono riuscito a trovare un modo per caricarle, peccato perchè molto esplicative, ma in ogni caso sono visibili sul sito da cui è tratto l'articolo
http://xoomer.virgilio.it/911_subito/an ... istica.htmArgomenti in favore della demolizione controllataDi Judy Wood, ingegnere meccanico alla Clemson University.Analisi della durata del crollo
Il Rapporto della Commissione 9/11 riporta a pagina 305: “Alle 9:58:59, la Torre Sud crolla impiegando dieci secondi, ... l'edificio è imploso su se stesso, generando una terribile tempesta di vento e creando una gigantesca nube di detriti.” (dal Rapporto ufficiale della Commissione d'indagine sull'11 settembre, Capitolo 9. html, pdf).
La FAQ numero 6 sul sito del NIST afferma: "Il NIST ha stimato che il tempo impiegato dai primi pannelli esterni per arrivare al suolo dopo l'inizio del crollo sia stato di circa 11 secondi per la Torre Nord e 9 per la Torre Sud".
L'altezza della Torre Sud era di 1362 piedi (415,5 metri), mentre quella della Torre Nord era di 1368 piedi (417 metri), dunque erano praticamente identiche.
L'Unità di Sismologia della Columbia University ha registrato eventi sismici della durata di 10 ed 8 secondi, rispettivamente per il WTC2 (Torre Sud) ed il WTC1 (Torre Nord).

Ci sembrano ragionevoli questi valori? Calcoliamo alcuni dati cosi da poterli prendere come riferimento.
Per l'esempio che segue, ho assunto che l'altezza del WTC1 fosse di 1368 piedi (417 metri, ndt) ed ho considerato ogni piano essere alto 12.44 piedi (3.8 metri) (1368/110 = 12,44 piedi/piano).
Ho assunto che la gravità fosse uguale a 32,2 piedi/sec² o 9,81 m/sec² .
Caso 1: la caduta libera di una palla da biliardo lasciata cadere dal tetto del WTC1, nel vuoto.Consideriamo il tempo minimo che avrebbe impiegato la palla di biliardo a colpire il pavimento (guardate il grafico sotto). Il cronometro parte nel momento esatto in cui la palla viene fatta precipitare dal tetto del WTC1. Ciò avverrà nel vuoto, senza resistenza dell'aria.
Allineiamo la palla al tetto e lasciamola precipitare. Mano a mano che cade, essa accelera. Precipitando nel vuoto, colpirà il pavimento, 1386 piedi piu' in basso, dopo 9.22 secondi, come mostrato dalla curva blu nel grafico sotto. (impiegherebbe di piu' con la resistenza dell'aria, ma per semplicità non la prenderemo in considerazione).

Notate come la palla da biliardo inizi a cadere molto lentamente, e poi acceleri con la forza della gravità. Nel vuoto, la palla blu colpirà il pavimento, 1368 piedi più in basso, dopo 9.22 secondi. Ciò significa che, a meno che non vengano utilizzati esplosivi per la propulsione, saranno necessari almeno 9.22 secondi per raggiungere il terreno (non tenendo conto della resistenza dell'aria).
Prendiamo in considerazione la teoria "pancake".Secondo la teoria "pancake", quando un piano cede, poi schiaccia quello sottostante, facendolo crollare a sua volta e cosi via. Questa teoria implica che ciò sia quello che accada fino al piano terra. Nel caso di entrambe le Torri del WTC, non si sono poi visti i piani accatastati uno dopo l'altro a crollo terminato, ma piuttosto una polverizzazione dei piani per tutto il corso dell'evento.
Dunque, chiaramente non possiamo assumere che i piani si siano accatastati come “pancakes”. Esaminando i dati, terremo un approccio prudente, concedendo che un piano che impatta comporti la caduta di quello sottostante, mentre al contempo esso stesso si polverizzi. In altre parole, quando un piano si schianta su un altro, la modesta quantità di energia cinetica del piano in caduta è consumata (a) per polverizzare il piano e (b) per frantumare il piano sottostante. In realtà, non c'era abbastanza energia cinetica per fare nessuna delle due cose. [Trumpman] [Hoffman] Ma, per amor di discussione, ammettiamo che ce ne fosse.
Modello A:

Modello B:

Notare come il blocco superiore comincia a disintegrarsi prima che la zona danneggiata cominci a crollare.

Ora proviamo a vedere quale dei due modelli sopra illustrati descrive meglio ciò che è avvenuto l'11 settembre 2001:

E' più adatto il Modello A (la teoria pancake ufficiale), secondo cui i piani si sono accatastati l'uno sopra l'altro in una pila ordinata, oppure il Modello B, secondo cui si sono polverizzati uno dopo l'altro?
Se ci fosse stata abbastanza energia cinetica per una polverizzazione simile, si sarebbe verificata o la polverizzazione del piano in caduta, oppure la distruzione dei piani sottostanti, ma non entrambe le cose.
Quell'energia può essere consumata solo una volta: se viene usata per polverizzare un piano verso il basso e verso l'esterno, non può essere usata anche per far crollare l'intero edificio.
Per avere l'"impilamento" dei piani che afferma la teoria pancake è necessaria una qualche forza che faccia cedere i piani sottostanti. Se la parte di edificio sopra quei piani è finita polverizzata, come fa a spingere il resto dei piani verso il basso?
Come si può vedere dalle foto, la maggior parte del materiale è stato spinto verso l'esterno e verso l'alto. Il materiale polverizzato rimasto sopra la parte di edificio ancora in piedi non può essere sufficiente a farla cedere.
Proviamo comunque ad ammettere che un simile effetto "pancake" sia avvenuto lo stesso (nonostante la fisica lo escluda), e cerchiamo di calcolare quanto tempo un crollo simile sarebbe durato.
Per spiegare questo effetto domino, useremo una sequenza di palle da biliardo che cadono, dove ogni palla da biliardo comporta la caduta della palla successiva in sequenza. Con questo assumiamo che la polverizzazione sia istantanea e che non rallenti il processo. Nella realtà, questa polverizzazione rallenterebbe la progressione del crollo, che quindi si verificherebbe in tempi ancora maggiori.
Caso 2: “Crollo progressivo” ad intervalli di dieci pianiFacciamo una simulazione contando un piano ogni dieci. Ciò comporta che non si verifichi alcuna resistenza per ogni intervallo di dieci piani. Si prenda come riferimento l'immagine più in basso.
Iniziamo a cronometrare nel momento in cui la palla viene lasciata cadere dal tetto (110° piano). Appena la palla blu arriva al 100° piano, la palla rossa inizia a cadere dal 100°. Appena la palla rossa arriva al 90° piano, la palla arancione inizia a cader dal 90°, ... etc. Notate che la palla rossa (al piano 100) non può iniziare a muoversi finchè la palla blu non raggiunge quel livello, che è 2.8 secondi dopo che la palla blu inizia a cadere.
Ciò approssima la teoria "pancake", assumendo che ogni piano nell'intervallo di “pancaking” (crollo) non offra alcuna resistenza. Secondo questa teoria, nessun piano sotto il “pancake” può iniziare a muoversi finchè il crollo progressivo non raggiunga il suo livello. Per esempio, non c'e' nessuna ragione perchè il 20° piano debba improvvisamente crollare prima di venir colpito.
Secondo questo studio, sono necessari almeno 30.6 secondi perchè il tetto arrivi a terra. Naturalmente impiegherebbe di piu' tenendo conto della resistenza dell'aria, ed anche se dovessimo tenere conto della resistenza delle strutture che permettano la polverizzazione.
Caso 3: “Crollo progressivo” ad intervalli di un pianoSimilmente al Caso 2 di sopra, consideriamo un crollo progressivo piano su piano.
Facciamo riferimento alla figura qui sotto:
Caso 4: “Crollo progressivo” in un tempo vicino alla caduta liberaOra, considerate il grafico sotto.

Poniamo di voler buttare giù l'intero edificio nel tempo che impieghi il tetto del WTC1 a precipitare in caduta libera. (Usate come riferimento i 9.22 secondi che impiegherebbe la palla blu a raggiungere terra cadendo dal tetto, nel vuoto).
Dunque, se l'intero edificio dovesse arrivare a terra in 9.22 secondi, i piani sotto il “pancaking” devono iniziare a muoversi prima che il crollo progressivo arrivi al loro livello. Per spiegare ciò, ci serviremo dell'esempio delle palle da biliardo. Se la palla rossa (lasciata cadere dal 100° piano) dovesse raggiungere il terreno nello stesso tempo che impieghi la palla blu (lasciata cadere dal 110° piano), deve iniziare a precipitare 0.429 secondi dopo che inizia la discesa la palla blu.
Tuttavia, la palla blu impiegherà 2.8 secondi, solamente per raggiungere in caduta libera il 100° piano. Dunque, la palla rossa dovrebbe iniziare a cadere 2.4 secondi prima che la palla blu riesca ad “innescare” il movimento della palla rossa. Quindi, ognuno di questi piani dovrebbe cominciare a crollare 2.4 secondi prima dell'impatto col piano superiore in caduta. Ma ciò crea un altro problema ancora: com'è possibile che il piano superiore venga distrutto all'impatto col piano sottostante, se quest'ultimo ha gia' iniziato a precipitare 2.4 secondi prima e ormai si è già tolto di mezzo?
Il Caso 2, sopra, mostra la palla rossa che inizia a cadere nello stesso momento in cui viene colpita dalla palla blu.
Ricordate, sto assumendo che l'edificio si stesse polverizzando nel corso del crollo, perchè è essenzialmente ciò che è accaduto.
Dunque, affinchè l'edificio sia potuto crollare in circa 10 secondi, i piani sottostanti avrebbero dovuto cominciare a crollare PRIMA che i piani superiori potessero schiantarsi sopra di essi.
Ciò richiederebbe qualcosa come una sequenza di detonazioni.
Per esempio, il 40° piano deve iniziare a muoversi prima che uno qualunque dei piani superiori sia arrivato in caduta libera fino a quel punto, ma perchè dovrebbe succedere una cosa simile? Non c'era nessun incendio li'. E, se vogliamo, stava anche sopportando un carico via via minore mentre i piani superiori si trasformavano in polvere.
E' una cosa inspiegabile a meno di non ammettere l'uso di esplosivi.Conclusioni.Concludendo,
le spiegazioni del crollo che ci sono state date dal NIST e dal Rapporto della Commissione 9/11 non sono fisicamente possibili.Una nuova indagine è necessaria per scoprire cosa è davvero accaduto a questi edifici l'11 settembre 2001. La distruzione del complesso del World Trade Center, e specialmente della Torre Nord e della Torre Sud (per non parlare del WTC-7), può essere considerato il più grande disastro ingegneristico nella storia del mondo e merita un'investigazione approfondita.
Note e fonti:
1. 9/11 Commission Report
2. Page 305, 9/11 Commission Report, Chapter 9., html, pdf
3. The height of the South Tower (WTC2) is 1362 feet, and the height of the North Tower (WTC1) is 1368 feet.
4. Seismology Group, Lamont-Doherty Earth Observatory, Columbia University
5. Wayne Trumpman (September 2005)
6. Jim Hoffman
7. D.P. Grimmer, June 20, 2004
8. Fact Sheet (Answers to Frequently Asked Questions) by NIST
9. Jeff Strahl and/or Dave Heller, "The Resistence Paradox"
http://xoomer.virgilio.it/911_subito/an ... istica.htmIndi per cui mi domando come ci possa ostinare a pensare che siano venute giù per via dello schianto dell'aeroplano...