Cita:
Thethirdeye ha scritto: Oggi ho sentito un approfondimento sulla questione in tv... (credo si trattasse di RaiNews24). In sostanza, il monitoraggio dei palazzi è stato eseguito (e forse lo è tuttora) a tappeto, 24 ore su 24. Ma non ci sono uomini ad ascoltare... ma solo macchine sofisticate che selezionano sulla base di "parole chiave". Se alla NSA, ad esempio, dovessero interessare determinati argomenti, anche a distanza di tempo, gli è sufficiente "cercare" nel sistema di backup con uno strumento molto simile ad un motore di ricerca....
Bello eh?
Ma non è tutto.... sul TG1 (dove il tutto è stato normalizzato all'ennesima potenza), il sig. D'alema, il babbeo ex COPASIR, con estrema disinvoltura ha detto che nessuno al mondo, senza l'autorizzazione del Giudice, può interfacciarsi con le linee telefoniche che mettono in collegamento i palazzi del potere..... ma chi ci crede? Forse solo lui....
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
Io trovo tutto questo, assolutamente allucinante......
Sul tema "importanza Italia":
Per quanto gli spioni possano utilizzare dei mezzi sofisticati io penso che alla fine per prendere delle decisioni avranno sempre bisogno di analisti umani che interpretino tali dati precedentemente organizzati e filtrati informaticamente; e sono convinto che l'Italia di oggi sia un paese secondario per gli USA. Un tempo era diverso perché eravamo alla frontiera meridionale dell'impero, in una logica di scontro tra blocchi che è svanita o che si è spostata altrove.
Semmai il Vaticano potrebbe interessare agli USA, perché potrebbe rappresentare un potere "altro" da tenere sott'occhio. Ma l'Italia in quanto entità statuale a mio parere, oggi, per gli USA è solo un sottoposto da monitorare, niente di più.
Per quanto riguarda la gravità dei fatti:
Sicuramente concordo, ma non mi stupisce; è così dal 1945, non è una novità che dalla fine della II guerra mondiale, che ricordo abbiamo perso, l'Italia è un paese a sovranità ridottissima; solamente che prima, in una logica di scontro tra blocchi, la cosa era più mascherata e meno evidente; oggi ogni maschera è saltata, tutto qua.
Per quanto potesse essere "Italietta" anche prima, sicuramente dal 1871 al 1942 (l'anno della sconfitta militare in nordafrica contro gli anglosassoni) l'Italia come Stato godette di una indipendenza e libertà di scelta e movimento internazionali di gran lunga maggiori di quelli di cui gode oggi. Agli inglesi non andava proprio giù di perdere influenza nel mediterraneo, per esempio; o non andò giù la presa dell'Etiopia, che riprendeva la politica sabauda di espansione in Africa Orientale; quindi, indipendentemente da giudizi di merito, ciò è proprio il segno che l'Italia si muoveva in modo autonomo rispetto agli altri europei, che per altro le loro guerre in Africa mutatis mutandis continuano a farsele ancora oggi anche a scapito dell'Italia.
Quindi non mi stupisco.