Adesso gli USA cercano di dare la colpa agli Europei oltre che ai Russi... dove vogliono arrivare mi chiedo...
http://notizie.tiscali.it/articoli/este ... tml?esteriNsa: anche la Ue spia gli Usa: i nostri dati forniti dagli 007 europei. Roma negaTutti spiano tutti, anche gli europei intercettano gli americani e i dati che alla Nsa arrivano dal Vecchio Continente sono forniti proprio dagli 007 europei. Questa l’estrema sintesi della difesa dell’intelligence Usa finita sotto accusa per lo scandalo Datagate. James Clapper, direttore della National Intelligence degli Stati Uniti, sostiene che a spiare gli amici non ci pensa solo la Nsa: anche i leader degli Usa e gli stessi servizi di informazione americani sono spiati dai loro alleati europe. Dopo settimane passate all'angolo a difendersi per il fiume di rivelazioni sul Datagate che hanno gelato i rapporti con l'Europa, l'America prova a contrattaccare. E assieme a Clapper, anche il capo della Nsa, Keith Alexander, ha respinto tutte le accuse apparse sulla stampa europea: "Non abbiamo raccolto noi le informazioni sui cittadini europei, questi dati - ha assicurato oggi - erano forniti dai nostri partner europei".
Roma: mai forniti dati agli Usa - L'intelligence italiana - è però la reazione che arriva da Roma a stretto giro di posta - non ha mai scambiato dati relativi a cittadini italiani con gli 007 americani. Le affermazioni di Alexander sembrano comunque confermare in sostanza quanto anticipato dal Wall Street Journal, secondo cui a svolgere in Francia e Spagna la massiccia attività di spionaggio elettronico che ha scatenato l'ira di Parigi e Madrid non sarebbe stata la Nsa americana ma i servizi di intelligence dei due Paesi, che avrebbero poi passato i dati raccolti agli agenti Usa. Dunque ci sarebbe una sinergia, avevano affermato dei funzionari americani al giornale protetti dall'anonimato.
“False le notizie date dalla stampa Ue” - Il Wsj precisa comunque che si tratta di un'attività separata dai programmi di spionaggio americani che hanno preso di mira decine di leader stranieri, tra cui la cancelliera tedesca Angela Merkel, i cui telefoni sono stati spiati per anni dalla Nsa. Si tratta invece, hanno detto le fonti, di dati telefonici raccolti dagli europei in zone di guerra e altre aree al di fuori dei loro confini, che sono poi stati condivisi con la Nsa nell'ambito di uno sforzo per proteggere forze militari e civili dell'America e dei suoi alleati. Nei giorni scorsi, sulla scorta di documenti della talpa del Datagate Edward Snowden, il quotidiano francese Le Monde ha scritto che in Francia la Nsa ha raccolto dati di oltre 70 milioni di telefonate da dicembre 2012 a gennaio 2013. In Spagna, il quotidiano El Mundo ha un paio di giorni dopo scritto a sua volta che la stessa agenzia, nello stesso periodo, ha controllato circa 60 milioni di contatti telefonici. Rivelazioni "completamente false", secondo quanto ha detto davanti al Congresso il direttore della Nsa Alexander, che come Clapper ha insistito sul fatto che la sua agenzia e gli altri servizi di intelligence americani svolgono la loro attività nel "totale rispetto della legge". Ma seppur “così fan tutti”, è evidente che l'imbarazzo della Casa Bianca cresce. Dopo aver ordinato di fermare i programmi con cui la National Security Agency ha spiato la cancelliera Merkel e altri leader mondiali, Barack Obama ha anche detto basta con le intercettazioni nella sede delle Nazioni Unite a New York, secondo quanto ha rivelato un funzionario Usa, ovviamente protetto dall'anonimato.
Gli 007 americani contro la Casa Bianca - La comunità dell'intelligence americana è furiosa con la Casa Bianca. Il Los Angeles Times contiene lo sfogo rabbioso di diversi 007 americani, in forma anonima, ai quali non è andato giù il modo in cui Obama si sta smarcando dallo scandalo provocato dalle rivelazioni della 'talpa' Edward Snowden, tentando di dare a loro tutta la colpa. Una brutta storia che ora, alla luce dei presunti spionaggi Usa ai leader alleati, sta infiammando i rapporti diplomatici tra gli Stati Uniti e il Vecchio Continente, mettendo in gravissimo imbarazzo l'amministrazione americana. "Barack Obama ci ha abbandonato al nostro destino, prendendo le distanze da questo scandalo. Il presidente - prosegue questa fonte - potrebbe non aver ricevuto briefing specifici sullo spionaggio dei leader, come dice la Nsa. Ma certamente tutto il Consiglio Nazionale della Sicurezza della Casa Bianca sapeva cosa stesse accadendo, sostenere il contrario è semplicemente ridicolo".
Letta convoca Cisr per giovedì 31 ottobre - Il presidente del Consiglio Enrico Letta convoca per il 31 ottobre il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr) con l'obiettivo di "fare chiarezza". Da parte sua, il sottosegretario con delega ai servizi, Marco Minniti, parla di "momento difficile, senza precedenti, per l'intelligence", riconosce che c'è "un problema evidente" con gli Stati Uniti, ma garantisce sulla "correttezza, lealtà e funzione positiva" degli 007 italiani. E' ormai uno stillicidio quotidiano di rivelazioni di stampa - l'ultima quella che riporta un tentativo russo di spionaggio che sarebbe avvenuto al G20 di San Pietroburgo tramite alcuni gadget che erano in realtà strumenti di intrusione per computer e cellulari - e Letta vuole vederci chiaro. Dopodomani, così, lui e Minniti si riuniranno con i ministri di Esteri, Interno, Difesa, Giustizia, Economia e Sviluppo economico. All'ordine del giorno, i casi Datagate e G20. La prossima settimana il premier è invece atteso in audizione al Copasir, che oggi ha ascoltato il direttore del Dis, Giampiero Massolo. Il numero 1 del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza ha sottolineato ancora una volta che i servizi italiani non hanno mai collaborato ai programmi di intercettazioni Prism e Tempora, dell'americana Nsa (National security agency) e dell'inglese Gchq (Government communications headquarters). Che la privacy delle comunicazioni interne degli italiani è garantita, mentre altrettanto non si può dire per telefonate ed e-mail che escono dai confini nazionali appoggiandosi su provider non soggetti alle leggi di Roma. I metadati potrebbero infatti essere stati 'raccolti' dall'enorme rete di sorveglianza elettronica Prism. Su questo aspetto è stato attivato un tavolo tecnico tra Nsa e servizi italiani per capire cosa e quanto è stato intercettato. Massolo ha inoltre dato piena adesione alla richiesta europea di stabilire regole future per la collaborazione con gli Usa.
Il Datagate in salsa russa - Lo scandalo Datagate sembra insomma non volersi arrestare. E anzi continua a crescere, allargandosi a macchia d'olio: sono di oggi le rivelazioni secondo cui i leader del G20, il mese scorso al vertice di San Pietroburgo, sarebbero stati oggetto delle 'attenzioni' dei servizi russi. Rivelazioni apparse sulla stampa italiana che Mosca ha subito liquidato definendole "un chiaro tentativo di sviare l'attenzione da un problema realmente esistente, l'attività di spionaggio Usa". Ma che comunque a Bruxelles nessuno ha voluto smentire seccamente, con fonti del Consiglio Ue che al momento si sono trincerate dietro un laconico “no comment”.
30 ottobre 2013