Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 151 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 ... 11  Prossimo
Autore Messaggio

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/04/2013, 11:10 
La galassia più remota

Con l'aiuto di 12 telescopi orbitanti e terrestri, tra cui il Very Large Array, un gruppo di ricercatori si è spinto nell'Universo più profondo per studiare HFLS3, una galassia antichissima, che, poco dopo il Big Bang, ha visto la nascita di moltissime st


E' la galassia più attiva e prolifica dell'Universo, si chiama HFLS3 e si trova a 12,8 miliardi di anni luce da noi. Gli astronomi di un gruppo internazionale di ricerca, utilizzando una serie di telescopi sparsi su tutta la Terra, hanno scoperto che questa galassia primordiale produce l'equivalente di 3000 stelle simili al Sole all'anno, una cifra che supera di circa 2000 volte la produzione stellare nella Via Lattea.
E' insomma un esempio da record di quel tipo di galassie primordiali studiate da un'equipe di astronomi alla guida del nuovo telescopio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), che proprio oggi avevano annunciato i loro risultati. Ma si trova in un'altra zona del cielo.
HFLS3 è così distante che la vediamo com'era quando l'Universo aveva solo il 6% dell'età attuale (13,7 miliardi di anni). Si tratta di una galassia massiccia con un grande "serbatoio" di gas, la materia prima per la formazione di nuove stelle, e polvere cosmica, di cui sono ghiotte le stelle neonate.
Questo nuovo studio ha raccolto dati e dettagli mai studiati prima per una galassia così lontana. Per determinare con precisione la distanza e le caratteristiche di HFLS3 si sono resi necessari ben 12 telescopi internazionali, sia di terra che orbitanti: la lista comprende telescopi ottici, a infrarossi, radio telescopi. Un importante contributo è stato dato dal Very Large Array (VLA) nel Nuovo Messico, utilizzato per ottenere maggiori informazioni sul gas e sulle onde radio emesse dai resti di stelle massicce ormai spente.
Dai dati raccolti si evince che la galassia contiene un totale di stelle pari a circa 40 miliardi di volte la massa del Sole, più gas e polveri stellari per circa 100 miliardi di masse solari. "Questa galassia è la prova che 880 milioni di anni dopo il Big Bang si è verificata una rapida e intensa formazione di stelle", ha detto Dominik Riechers, della Cornell University. Con queste nuove immagini i ricercatori hanno dato quindi una "sbirciatina" a uno dei momenti cruciali dello sviluppo delle prime galassie.
Chris Carilli, chief scientist dell'Osservatorio Nazionale di Radio Astronomia (Stati Uniti) ha spiegato che la maggior parte delle informazioni sono state ottenute grazie all'utilizzo del VLA, osservando le emissioni radio del monossido di carbonio. Le tecniche usate dal team di ricerca permetteranno di scoprire nel futuro dettagli sempre più precisi sulla formazione delle prime galassie nei primi anni di vita dell'Universo. Questi studi saranno possibili grazie al lavoro combinato di VLA ed ALMA, entrambi radiotelescopi: il primo si occupa principalmente del gas freddo e delle emissioni radio di queste galassie; ALMA, invece, aiuterà i ricercatori analizzando il gas più caldo e la polvere cosmica.

MEDIA INAF

http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... remota.txt


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/04/2013, 17:42 
Immagine:
Immagine
86,73 KB

Immagine della Nebulosa a Testa di Cavallo, vista dalla camera WFC3 di Hubble, nel vicino infrarosso. Sono state fatte svariate immagini a diverse lunghezze d'onda per ricreare questo mosaico completo ad altissima risoluzione. Credit: Hubble Heritage Team/NASA


da link2universe


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 01/05/2013, 14:35 




Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/05/2013, 22:49 
stupenda immagine della galassia del girino e della sua lunga coda il tutto catturato d hubble



Immagine:
Immagine
73,25 KB

http://www.link2universe.net/2013-05-21 ... sima-coda/


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 00:35 




Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 01/07/2013, 11:53 






Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/07/2013, 17:47 
nell'eventualita'che qualkuno non ne fosse a conoscenza

-----------------------------------------------------------------------------------

Spesso vi capiterà di leggere, nei post su oggetti astronomici famosi, la sigla NGC, seguita da un numero. E' un acronimo che sta per Nuovo Catalogo Generale. In particolare sarebbe New General Catalogue of Nebulae and Clusters of Stars, ma NGCNCS sarebbe troppo lungo da scrivere e siamo gente pigra.
Ma perché nuovo? Perché quello "originale" fu quello famoso di John Herschel, chiamato Catalogue of Nebulae and Clusters of Stars, che risale all'inizio dell'800.
Il "NGC" invece fu compilato nel 1888 da John Louis Emil Dreyer, e contiene la bellezza di ben 7840 oggetti! Così vengono catalogati gli oggetti, per esempio la galassia NGC 3892.

Il catalogo era di grandissima utilità sia per studi teorici, statistici che per ricercare velocemente informazioni e posizione di quello che si vuole cercare nel cielo.

Ma ovviamente il cielo non è esattamente facile da catalogare, e sebbene il catalogo NGC fosse molto ricco, con i telescopi che diventavano più potenti, si potevano vedere nuovi oggetti. Così Dreyer pubblico ben 2 supplementi, chiamati Index Catalogues (IC).
Per questo spesso vi capiterà di vedere anche nomi di oggetti che iniziano con questa sigla. Il primo supplemento è del 1895, ed include 1520 nuovi oggetti, mentre il secondo è del 1908 e aggiunge altri 3866 oggetti, per un totale di 5386 oggetti.

Tutto bello e tutti contenti? non esattamente... puntigliosi come sono, gli astronomi iniziarono a notare un sacco di errori, con oggetti classificati male, nella posizione sbagliata, doppioni e persino oggetti separati che in realtà erano catalogati come uno solo. Inoltre, il cielo nell'emisfero sud era molto meno attentamente coperto dal catalogo, con ancora tante regioni trascurate. Così, negli anni, ci furono ulteriori cataloghi ed aggiunte.
Ci furono anche numerosi tentativi di correzione e miglioramento, e non tutti funzionarono così bene. Per esempio, nel 1973, William G. Tifft pubblica un aggiornamento chiamato RNGC (Revised New Catalogue of Nonstellar Astronomical Objects), che voleva essere un aggiunta e correzione del vecchio NGC. Tuttavia, dato che fu compilato in appena 3 estati, non riuscì ad incorporare molte delle già pubblicate correzioni precedenti (incluse alcune già pubblicate da Dreyer stesso), aggiungendo persino altri nuovi errori suoi.

Nel 1993 fu fondato il "NGC/IC Project". Una vasta collaborazione internazionale che aveva l'obbiettivo di raccogliere immagini ed informazioni di base riguardo a tutti gli oggetti del catalogo. Questo fu probabilmente uno dei miglioramenti più grossi, specie in termini di utilità del catalogo stesso.

Infine, nel 2009, Wolfgang Steinicke pubblicò il RNGC/IC (Revised New General Catalogue and Index Catalogue, che è ad oggi considerato il trattamento più ricco, compressivo e ben curato mai fatto dei due cataloghi.

http://en.wikipedia.org/wiki/Category:IC_objects

http://spider.seds.org/ngc/ngc.html

http://www.ngcicproject.org/

http://www.link2universe.net/2013-07-05 ... tronomici/


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 26/07/2013, 13:41 
semplice curiosita------------------------------------------------------------------------------------------------------------



Immagine:
Immagine
77,96 KB

MRO riprende Curiosity

Il rover della Nasa Curiosity, atterrato su Marte il 5 Agosto 2012, è stato fotografato mentre si accinge a lasciare la regione Gleneg per dirigersi verso il Monte Sharp


Il 27 giugno, il Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della Nasa ha attraversato i cieli sopra il cratere Gale e utilizzando la sua fotocamera High-Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE) ha catturato, con una una splendida vista a volo d'uccello, la sonda Curiosity sul Pianeta Rosso.
Curiosity, che è atterrato su Marte il 5 agosto 2012, stava esplorando una regione geologicamente-interessante chiamata "Glenelg", quando la MRO ha scattato una foto "zoommata" della zona.
La regione Glenelg è situata ad ovest del "Bradbury Landing", dove il rover è atterrato. La zona dell'esplosione del razzo di Curiosity è facilmente individuabile perché ha un colore blu / grigio e la si vede all'estrema sinistra dell'immagine. Il tragitto serpeggiante delle ruote di Curiosity è facilmente visibile grazie alla lente di HiRISE.
Curiosity ha ora lasciato la regione Glenelg e ha percorso un chilometro facendosi strada verso Aeolis Mons, conosciuto ufficialmente come Monte Sharp. L'arrivo di Curiosity al Monte Sharp è previsto dagli scienziati della Nasa tra non più di un anno.


http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... iosity.txt


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 03/08/2013, 10:10 





Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/09/2013, 20:53 






Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 01/10/2013, 10:42 




Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/10/2013, 10:23 
Immagine:
Immagine
74,64 KB


Le galassie del gigantesco ammasso MACS J0152.5-2852, ripreso dal Hubble Space Telescope. Credit: NASA/ESA/Judy Schmidt

Così come la gravità da vita a sistemi solari, ammassi stellari e galassie, da vita anche alle più grandi strutture dell'universo: gli ammassi e super-ammassi galattici. Sopra di loro ci sono soltanto i filamenti in cui questi ammassi e super-ammassi si trovano. Un'immagine ripresa recentemente dal Hubble Space Telescope, che ha fotografato l'ammasso MACS J0152.5-2852, mostra la straordinaria enormità di simili strutture, che racchiudono da centinaia a migliaia di galassie.

Quasi ogni puntino che vedete qui è una galassia, e ognuna contiene miliardi di stelle. Possono sembrare distribuite in maniera caotica, ma seguono in realtà una danza di miliardi di anni, che le porta a collidere e seguire orbite particolari, in base alla loro massa, tirate ed attirate dalla gravità.

Per quanto la parte ottica sia spettacolare, è intrigante pensare come tutta la massa di tutte le galassie viste qui, non basterebbe per generare un'attrazione gravitazionale in grado di tenerle tutte insieme così. Questa massa mancante è data dalla materia oscura che pervade le galassie e lo spazio tra di loro. E' la materia oscura che tiene davvero la materia non oscura (barionica, visibile in qualche lunghezza d'onda), insieme così come la vediamo. Agisce come lo scheletro dell'universo.

Le galassie che vedete sono di vari tipi forme e grandezze. Vanno dalle galassie ellittiche, che vedete come oggetti gialli e dai contorni poco definiti, che solitamente si trovano al centro degli ammassi, fino alle grandi spirali blu che solitamente sono isolate e più distanti.

http://www.spacetelescope.org/images/potw1338a/

http://www.link2universe.net/2013-10-05 ... -galassie/


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 01/11/2013, 13:12 
x il cielo novembre 2013

http://www.astroperinaldo.it/blog/2013/ ... -del-mese/


Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 412
Iscritto il: 28/07/2013, 18:17
Località: The World
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 01/11/2013, 17:31 
Uba...anche qui oserei consigliare un cambio di titolo al 3ad. [:)]



_________________
Ore 10.30 AM
Me & Sir Pent... lui, appena svegliatosi. Io, di rientro dalla nottata. Perdonatemi occhiaie e scapigliatura. ^_^
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/11/2013, 10:54 




Ultima modifica di ubatuba il 02/11/2013, 10:56, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 151 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 ... 11  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 26/06/2025, 18:13
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org