23/11/2013, 19:12
Che ne dite di questa?
23/11/2013, 19:48
Che le coincidenze si trovano da per tutto.![[8)]](./images/smilies/UF/icon_smile_shy.gif "Compiaciuto")
23/11/2013, 20:34
la cometa e' entrata nella costellazione della bilancia,puo' esssere vista verso le h 5,45 sino all'alzarsi del sole,anke se di dificule visione ,x la presenza pure della luna piena,x osservarla la direzione e SE,da segnalare che la luminosita e' magnitudo +3.85,e coore verso il sole alla velocita' di 73.200 km/h circa,dal sole dista circa 0,33 UA
24/11/2013, 09:48
Aspetto se sopravvive ...![[;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif "Occhiolino")
24/11/2013, 16:09
Mancano ormai pochi giorni al perielio (la minima distanza dal Sole) della cometa Ison, che sarà giovedì prossimo, il 28 novembre, quando avremo le idee chiare sul futuro dell’astro che potrebbe diventare il più straordinario dell’ultimo millennio. Intanto, però, Ison sta già dando spettacolo sui cieli italiani: stamattina alle 05.33 è stata fotografata nel basso reggino jonico. Ecco la straordinaria immagine:
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24/11/2013, 19:32
Ma è zoomata o ad occhio nudo ...![[^]](./images/smilies/UF/icon_smile_approve.gif "Approvazione")
24/11/2013, 20:32
Ad occhio nudo.
25/11/2013, 00:11
Chi vuole osservare la cometa Ison sappia che le immagini della cometa sono sorprendenti, e teoricamente è possibile osservarla vicino all’orizzonte guardando a sud est poco prima dell’alba, ma non ad occhio nudo. I fotografi che hanno catturato le immagini hanno utilizzato apparecchiature speciali e potenti telescopi. La maggior parte degli osservatori che hanno utilizzato dispositivi casalinghi come binocoli e telescopi hanno detto di aver visto una palla verde con una coda poco visibile. Chi è troppo pigro invece può guardare il video in timelapse qui:
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... timelapse/
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... timelapse/
25/11/2013, 11:58
Una foto di Ison offerta dalla Nasa. Lo scatto lo ha realizzato uno dei telescopi del Marshall Space Flight Center (Ap/Nasa/Kingery)
la sua coda luminosa e' di 2milioni di km,giovedi giorno cruciale,se sopravvive sara' spettacolo,praticamente sfiorera' il sole a soli 1,2 milioni di km,raggiungendo una temperatura di circa 2.000 gradi centigradi...............................
25/11/2013, 13:30
Bella foto! (Quando si vedrà così ad occhio nudo., mi degnerò ...) ![[:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif "Davvero Felice")
25/11/2013, 13:47
Qui a Rieti è ancora brutto tempo....
Spero che questa notte si rassereni così provo a scattare una foto![[:)]](./images/smilies/UF/icon_smile.gif "Felice")
Spero che questa notte si rassereni così provo a scattare una foto
25/11/2013, 14:39
GIANLUCA1989 ha scritto:
Qui a Rieti è ancora brutto tempo....
Spero che questa notte si rassereni così provo a scattare una foto
ti diro'l'ultima occasione in cui ho visto la cometa il 18 scorso,poi sempre nuvolo,speriamo in un rasserenamento generale..........
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Cometa ISON fotografata il 22 Novembre 2013 sopra i cieli di La Palma, da Pete Lawrence.
Come dicevamo prima, le code delle due comete reagiscono e fluttuano in base al vento solare. Ma come mai la coda della ISON reagisce diversamente dalla conda della Encke? Non c'è ancora una risposta definitiva, ma potrebbe essere per la diversa densità ed intensità del vento solare nelle due zone in cui si trovano le comete. Se paragoniamo le loro code a bandiere e le immaginiamo fluttuare nel vento, possiamo immaginare come un vento meno intenso crei fluttuazioni più ampie nella bandiera, mentre un vento più intenso crei fluttuazioni più veloci ma di ampiezza minore. Potrebbe essere questa la causa? Ulteriori dati della sonda STEREO-A come di altri telescopi ci aiuteranno a svelare non solo il comportamento di queste due comete ma del vento solare stesso.
http://isoncampaign.org/karl/ison-encke-mercury-home
Ultima modifica di ubatuba il 25/11/2013, 14:43, modificato 1 volta in totale.
25/11/2013, 21:30
Vi segnalo quest'ultimo report:
http://groups.yahoo.com/neo/groups/come ... pics/22461
http://groups.yahoo.com/neo/groups/come ... pics/22461
Comet ISON has been closely monitored at the IRAM millimeter telescope in
Spain by Israel Hermelo (IRAM Granada) and myself (Caltech/NRAO) for the
last 6 days. We observe consistent, rapid fading of the molecular emission
lines between Nov. 21 and Nov. 25 by at least a factor of 20 (likely
more). This may indicate that the nucleus is now at best marginally active
or that... it no longer exists.
25/11/2013, 22:36
26/11/2013, 17:43
ISON non sembra più la cometa del secolo: è a un passo dalla frammentazione
di Mattia A. Galiazzo - La cometa C/2012 S1 ISON non è la cometa del secolo, per quanto riguarda la sua luminosità, ma sicuramente è una cometa interessantissima per la sua orbita, che pone la sua origine nella Nube di Oort o forse oltre, e anche per la sua attività, che ora ha raggiunto un certo picco dopo uno “scoppio” (in gergo “outburst”, un fenomeno di rottura che dà ulteriore combustibile all’attività della cometa) sulla sua superficie. Questo “outburst” ha aumentato repentinamente la luminosità di ISON il 14 novembre (2013), si veda (in inglese) http://www.mps.mpg.de/eb/aktuelles/pres ... 31119.html. Non è chiaro se questo aumento improvviso di attività, visibile ora nella lunga coda non più omogenea, sia dovuto ad una frammentazione interna o ad una strana conformità del nucleo, di cui qualche cenno ne era stato dato nel lavoro di Galiazzo e Zeilinger sul numero di aprile del giornale “The strolling astronomers – ALPO” e addirittura secondo il Prof. Ignacio Ferrin (si veda il suo sito, in inglese, astronomia.udea.edu.co/cometspage/), ad una continua frammentazione e la sicura futura disintegrazione del nucleo della cometa e quindi la sua quasi totale spaccatura.
Or ora si aspetta un picco della luminosità pari a -7 magnitudini in visuale per il punto di massimo avvicinamento al Sole. Meno sette di notte è una luminosità molto più maggiore di quella di Venere (-4.8 magnitudini) la famosa stella della sera (visibile bassa all’orizzone, sui 17° verso le 5 di sera, in Italia).
Prendendo come punto di riferimento Roma per l’Italia, un buon momento per osservare la cometa ISON (almeno con un binocolo, ma se la fortuna assisterà, forse anche ad occhio nudo) potrà essere visibile ad una altezza dai 15 ai 25 gradi dall’orizzonte, il giorno 27 novembre, dalle 8:40 di mattina alle 13 (meglio di prima mattina) guardando a sud, sud-sud-est (osservando i dati disponibili su JPL-horizon, che ne prevede una luminosità pari 0.5-0.7 magnitudini, nel visibile, quel giorno. Mercurio è più luminoso di ISON nello stesso giorno, visibile in vicinanza più ad est sui 20° rispetto all’orizzonte alle 8 di mattina). Invece il picco di luminosità è previsto per il 28 novembre, ovvero il passaggio al perielio (il punto della sua orbita più vicino al Sole), dove secondo le proiezioni, raggiungerà poco più delle -7 magnitudini alle 19:50, purtroppo un istante in cui ISON non sarà visibile in Italia, ma ancora la mattina, sarà più luminosa del giorno precedente e il punto di maggiore elevazione nel cielo sarà raggiunto intorno alle 11 (almeno secondo i dati del JPL-horizon), a circa 25° dall’orizzonte (alle 9, sarà già a 15° di altezza). Si consiglierebbe comunque di osservare da una zona in altura dove la visuale a sud (al meridione) e sud-sud-est sia libera. In questi istanti la magnitudine varierà da -2 a -3 (aumenterà).
Interessante la nota di wikipedia.it (it.wikipedia.org/wiki/ISON al paragrafo “Possibile sciame meteoritico connesso con la cometa”) che parla di una pioggia meteorica relativa alla coda della cometa ISON in data 16 gennaio 2014 (quindi, sdrammatizziamo prendendo spunto da tutt’altro avverso campo: “auguri ai Capricorno!”), ma di cui l’autore di questo articolo non ne ha trovato la fonte e quindi non ne è in grado di giudicarne la sua attendibilità. In passato, però, un ricercatore canadese, P. Wiegert aveva prospettato la possibilità di questo evento (particelle di polvere in collisione con la terra, con un calcolo numerico simulato al computer, si veda science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2013/19apr_isonids/) verso gennaio-febbraio; invece un altro ricercatore inglese D. J. Asher (insieme a A. Sekhar, arxiv.org/abs/1310.3171/) ne ha stimato l’impossibilità di questo evento con un calcolo teorico.
Nella speranza di cieli sereni, nonostante il freddo invernale, buona visione a tutti!
http://www.meteoweb.eu/2013/11/ison-non ... ne/242424/
purtroppo di cieli sereni ultimamente sono alquanto rari,stamattina avevo inquadrato la ison,ma le nuvole in pochi minuti hanno ricoperto tutto........speriamo che tutto proscegua senza intoppi nel volo radente al sole..............................cmq fra qualche giorno, quando ISON sarà passata intorno al Sole sarà visibile a ovest poco dopo il tramonto
di Mattia A. Galiazzo - La cometa C/2012 S1 ISON non è la cometa del secolo, per quanto riguarda la sua luminosità, ma sicuramente è una cometa interessantissima per la sua orbita, che pone la sua origine nella Nube di Oort o forse oltre, e anche per la sua attività, che ora ha raggiunto un certo picco dopo uno “scoppio” (in gergo “outburst”, un fenomeno di rottura che dà ulteriore combustibile all’attività della cometa) sulla sua superficie. Questo “outburst” ha aumentato repentinamente la luminosità di ISON il 14 novembre (2013), si veda (in inglese) http://www.mps.mpg.de/eb/aktuelles/pres ... 31119.html. Non è chiaro se questo aumento improvviso di attività, visibile ora nella lunga coda non più omogenea, sia dovuto ad una frammentazione interna o ad una strana conformità del nucleo, di cui qualche cenno ne era stato dato nel lavoro di Galiazzo e Zeilinger sul numero di aprile del giornale “The strolling astronomers – ALPO” e addirittura secondo il Prof. Ignacio Ferrin (si veda il suo sito, in inglese, astronomia.udea.edu.co/cometspage/), ad una continua frammentazione e la sicura futura disintegrazione del nucleo della cometa e quindi la sua quasi totale spaccatura.
Or ora si aspetta un picco della luminosità pari a -7 magnitudini in visuale per il punto di massimo avvicinamento al Sole. Meno sette di notte è una luminosità molto più maggiore di quella di Venere (-4.8 magnitudini) la famosa stella della sera (visibile bassa all’orizzone, sui 17° verso le 5 di sera, in Italia).
Prendendo come punto di riferimento Roma per l’Italia, un buon momento per osservare la cometa ISON (almeno con un binocolo, ma se la fortuna assisterà, forse anche ad occhio nudo) potrà essere visibile ad una altezza dai 15 ai 25 gradi dall’orizzonte, il giorno 27 novembre, dalle 8:40 di mattina alle 13 (meglio di prima mattina) guardando a sud, sud-sud-est (osservando i dati disponibili su JPL-horizon, che ne prevede una luminosità pari 0.5-0.7 magnitudini, nel visibile, quel giorno. Mercurio è più luminoso di ISON nello stesso giorno, visibile in vicinanza più ad est sui 20° rispetto all’orizzonte alle 8 di mattina). Invece il picco di luminosità è previsto per il 28 novembre, ovvero il passaggio al perielio (il punto della sua orbita più vicino al Sole), dove secondo le proiezioni, raggiungerà poco più delle -7 magnitudini alle 19:50, purtroppo un istante in cui ISON non sarà visibile in Italia, ma ancora la mattina, sarà più luminosa del giorno precedente e il punto di maggiore elevazione nel cielo sarà raggiunto intorno alle 11 (almeno secondo i dati del JPL-horizon), a circa 25° dall’orizzonte (alle 9, sarà già a 15° di altezza). Si consiglierebbe comunque di osservare da una zona in altura dove la visuale a sud (al meridione) e sud-sud-est sia libera. In questi istanti la magnitudine varierà da -2 a -3 (aumenterà).
Interessante la nota di wikipedia.it (it.wikipedia.org/wiki/ISON al paragrafo “Possibile sciame meteoritico connesso con la cometa”) che parla di una pioggia meteorica relativa alla coda della cometa ISON in data 16 gennaio 2014 (quindi, sdrammatizziamo prendendo spunto da tutt’altro avverso campo: “auguri ai Capricorno!”), ma di cui l’autore di questo articolo non ne ha trovato la fonte e quindi non ne è in grado di giudicarne la sua attendibilità. In passato, però, un ricercatore canadese, P. Wiegert aveva prospettato la possibilità di questo evento (particelle di polvere in collisione con la terra, con un calcolo numerico simulato al computer, si veda science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2013/19apr_isonids/) verso gennaio-febbraio; invece un altro ricercatore inglese D. J. Asher (insieme a A. Sekhar, arxiv.org/abs/1310.3171/) ne ha stimato l’impossibilità di questo evento con un calcolo teorico.
Nella speranza di cieli sereni, nonostante il freddo invernale, buona visione a tutti!
http://www.meteoweb.eu/2013/11/ison-non ... ne/242424/
purtroppo di cieli sereni ultimamente sono alquanto rari,stamattina avevo inquadrato la ison,ma le nuvole in pochi minuti hanno ricoperto tutto........speriamo che tutto proscegua senza intoppi nel volo radente al sole..............................
cmq fra qualche giorno, quando ISON sarà passata intorno al Sole sarà visibile a ovest poco dopo il tramonto
Ultima modifica di ubatuba il 26/11/2013, 17:50, modificato 1 volta in totale.