Cometa ISON live: potrebbe già essersi completamente frammentata
astronomia e scienza | 27 novembre 2013 ore 08:11 | a cura di Manuel Mazzoleni
Ecco Ison vicina al Sole
La cometa ISON sta per raggiungere il perielio, in punto più vicino al Sole (avverrà il 28 Novembre alle 18:24:57 UTC), e se passerà indenne il suo incontro con la nostra Stella dovrebbe tornare visibile nei nostri cieli a partire dal 3 Dicembre.
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SAREBBE GIA' FREMMENTATA ? Tuttavia giungono notizie poco incoraggianti visto che il suo nucleo a detta di alcuni potrebbe essersi già disintegrato, per altri potrebbe disintegrarsi poco dopo il punto critico fissato nel perielio. A conferma le notizie che giungono dalla Spagna, ove i ricercatori del telescopio millimetrico IRAM hanno riportato nella giornata di ieri una diminuzione di emissioni molecolari della Cometa ISON: la diminuzione, registrata tra il 21 e il 25 novembre, potrebbe indicare che l’attività del nucleo sta scemando o che, addirittura, non esiste più.
Secondo Battams, della NASA : Stiamo leggendo report online in cui si dice che le emissioni molecolari della cometa sono diminuite drasticamente, nel frattempo la produzione di polvere sembra essere immensa. Ciò può indicare che il nucleo si è completamente frammentato, rilasciando un enorme quantità di polvere, facendo scemare l’emissione. La frammentazione del nucleo è sempre stato uno dei fattori di rischio associati a questa cometa, perciò, se è questo quello che è successo, non è poi una sorpresa. Comunque, questi report sono nuovi, e sebbene indubbiamente validi, dobbiamo continuare ad osservare la cometa per essere certi di cosa stia accadendo. Ricordate: la Cometa ISON è una cometa radente, che proviene dalla Nube di Oort, e l’ultima volta che abbiamo visto qualcosa del genere è stato MAI! Inoltre, una cometa radente a tre giorni da perielio non è mai stata studiata così tanto nel dettaglio.
Secondo le ultimi stime si troverebbe ora a solo 0.13 AU dal Sole in viaggio ad una velocità di circa 119.900 Km/s con una magnitudo apparente di +0.66.
Scettica anche la NASA che in una nota precisa che ISON passera poco più di un milione di chilometri dalla superficie solare, circa 30 volte più vicina al passaggio della cometa Encke, nel 2007. Inoltre precisano che nel 2007 il Sole era vicino al minimo solare e quindi era scarsa l’attiva stessa del Sole, mentre ora il Sole è in piena attività, molto vicino al picco del ciclo solare e quindi sono sempre più frequenti le eruzioni.
Si riducono quindi le speranze che ISON passi indenne il suo passaggio attorno al Sole, ma la speranza anche in questi casi è l’ultima a morire.
Se da un lato si temerono le sorti di ISON, dall’altra gli scienziati aspettano con trepidazioni che la cometa venga investita da un potente CME (Emissione di massa coronale), che generato da un brillamento non dovrebbe intaccare il nucleo di Ison, visto che il gas al suo interno non è molto denso, ma permetterebbe di studiare i sui effetti sulla coda della cometa.
http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/c ... tata-63846le speranze di rivedire la cometa integra,x una serie di cause colla terali,vedi cme,potrebbero essere minimali,ma dato che nello spazio nulla e' mai definito e certo,almeno attendiamo gli evnti...............
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