29/11/2013, 18:36
Ufologo 555 ha scritto:
Ma ... stai scherzando?
Rispondi solo a questo: perché prima di entrare in politica non aveva niente in atto?
La cancellazione bella e buona di tutti i partiti d'opposizione (con la complicità di un certo Di Pietro), ti dice niente?
Pensi che la strada spianata per Occhetto & Company, non gliel'abbiano fatta pagare?
Eddai, sù; un piccolo "sforzo"!
Fallito già allora il colpo di stato si stanno vendicando ora! (Ma vedrai .....)
Incredibile ,lo adorate come un Dio sulla Terra,non vi rendete conto che siete diventati ridicoli dire che tutto il popolo Italiano lo amava??.
Vai a leggere la storia Ufò.. e ti renderai conto quali sono stati i personaggi che sono stati amati da almeno il 90% della loro popolazione e vedrai che sono inclusi nella la maggioranza personaggi che hanno guidato nazioni Comuniste.
![[;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif "Occhiolino"){kind=icon}
29/11/2013, 19:20
Certo! Col lavaggio del ... cervello! ![[:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif "Davvero Felice")
Poi, e ripeto, del berlusca non me ne pò fregà de meno, ma visto che questo è un foerum 8in maggioranza) schierato e ne parlate sempre contro, almeno un pisquano può dire il contrario?![[^]](./images/smilies/UF/icon_smile_approve.gif "Approvazione")
Comunque, striscioni con invettive pesanti, le ho viste solo dalla "vostra parte" a Roma (e in televisione)...
Avete un odio che .. vi consuma! E io, ci rido!
Poi, e ripeto, del berlusca non me ne pò fregà de meno, ma visto che questo è un foerum 8in maggioranza) schierato e ne parlate sempre contro, almeno un pisquano può dire il contrario?
Comunque, striscioni con invettive pesanti, le ho viste solo dalla "vostra parte" a Roma (e in televisione)...
Avete un odio che .. vi consuma!
E io, ci rido!
29/11/2013, 19:27
Eccone un altro bell'esempio ....
Quando la politica finisce in Taverna
"A Berlusconi gli sputo in faccia"
A Pomigliano, la capogruppo del M5S Paola Taverna critica Berlusconi. Insorge il centrodestra.
Immagine:
5,03 KB
Lo scorso 25 ottobre a Pomigliano, la capogruppo del Movimento 5 Stelle criticava Berlusconi. Insorge il centrodestra. Gasparri: "Per gente come lei il Senato andrebbe abolito".
http://www.ilgiornale.it/?refresh_cens
3/4 di 5 stelle provengono dalla vostra ... sinistra.
Quando la politica finisce in Taverna
"A Berlusconi gli sputo in faccia"
A Pomigliano, la capogruppo del M5S Paola Taverna critica Berlusconi. Insorge il centrodestra.
Immagine:
5,03 KB
Lo scorso 25 ottobre a Pomigliano, la capogruppo del Movimento 5 Stelle criticava Berlusconi. Insorge il centrodestra. Gasparri: "Per gente come lei il Senato andrebbe abolito".
http://www.ilgiornale.it/?refresh_cens
3/4 di 5 stelle provengono dalla vostra ... sinistra.
29/11/2013, 19:44
![[:17]](./images/smilies/UF/17.GIF "Emoticon")
![[:262]](./images/smilies/UF/262.GIF "Emoticon")
29/11/2013, 23:30
Ufologo 555 ha scritto:
3/4 di 5 stelle provengono dalla vostra ... sinistra.
Certo e sai il motivo?
Il motivo è che Berlusconi è sceso in campo dicendo di odiarli e di conseguenza essere acerrimo NEMICO dei Comunisti,ne' ha fatto il suo cavallo da battaglia in tutte le sue campagne elettorali!.
30/11/2013, 00:24
Thethirdeye ha scritto:
Dalla padella alla brace........Ruby: "Cav elargi' danaro a testimoni"
Stessa ipotesi di reato per i difensori di Berlusconi, Ghedini e Longo
29 novembre, 12:32
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 99451.html
Che spettacolo ragazzi......
![[:261]](./images/smilies/UF/261.GIF "Emoticon")
Lo squarcio si fa sempre più grande.
Poco alla volta tutti i nodi verranno sciolti.
Ronin77 ha scritto:
se ci va di mezzo anche ghedini godo come un riccio,è il l'emblema dell'avvocato disonesto del bel paese.
Un succhia sangue (o energia).
Non per nulla lo identifico come Nosferatu-Ghedini:
<EMBED WIDTH="299" HEIGHT="256" SRC="http://www.swfcabin.com/swf-files/1372108823.swf" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>
30/11/2013, 09:31
Ufologo 555 ha scritto:
Gasparri: "Per gente come lei il Senato andrebbe abolito".
Ma senti da che pulpito... ahahahahah
30/11/2013, 11:23
Dai! Sono tutti (o quasi) "no global" ! (Ed il gergo è quello!)
(Ed il gergo è quello!)
30/11/2013, 11:41
Ufologo 555 ha scritto:
Dai! Sono tutti (o quasi) "no global" !
Non so se siano no global o meno.
Tuttavia, forse non te ne sei accorto, alla luce di quello che è successo nel mondo
e che sta succedendo tuttora grazie alla globalizzazione, possiamo dire
senza ombra di dubbio che i NO GLOBAL... avevano ragione da vendere.
30/11/2013, 12:50
Su questo potrei essere anche d'accordo, ma i metodi ... (a pensare che erano quelli di "falce e amrtello! Più globalizzazione di quella ...)
30/11/2013, 13:01
Berlusca story ....
Col decreto Biondi iniziò la caccia al Cavaliere
Berlusconi è finito nel tritacarne del giustizialismo per aver sbarrato la strada alla sinistra e aver messo in discussione i privilegi delle toghe
Il compito di Magistratura democratica dopo Mani pulite sembrava (quasi) esaurito: i semi erano stati piantati in profondità, e ora spettava ad altri - dentro e fuori la magistratura - raccoglierne i frutti.
Immagine:
22,81 KB
Nacque così quella ideologia «di scorta» che fu poi definita «giustizialismo» con varie colorazioni e denominazioni negli anni: girotondini, arcobaleno, indignati, Popolo viola eccetera. Ma le parole d'ordine erano sempre le stesse: no alla delegittimazione dei giudici, no alla separazione delle carriere di giudice e pm.
Il giustizialismo ha comunque una illustre matrice: nasce direttamente dalle affermazioni del segretario del Pci Enrico Berlinguer che rivendicava al suo partito una purezza genetica ed un Dna al disopra di qualunque altra formazione politica in termini di onestà, rispetto della cosa pubblica. Il pool della procura di Milano fu messo in disarmo, ma se ne celebrarono con onore i fasti (le «magnifiche sorti e progressive» di leopardiana memoria): il Parlamento e l'Europarlamento si riempirono di trionfatori, fino ad arrivare al paradosso di Antonio Di Pietro eletto senatore con l'Ulivo nel collegio elettorale del Mugello, il collegio più «rosso» d'Italia (tanto potè Massimo D'Alema). Del pool, rimasero in magistratura solo Francesco Greco e Piercamillo Davigo: Gherardo D'Ambrosio fu eletto senatore, mentre Gherardo Colombo di lì a poco si dimise e andò a dirigere una nota casa editrice.
Ma un nemico si profilava all'orizzonte: Silvio Berlusconi, alias il Cav. Forza Italia vinse le elezioni del 1994 ma dopo pochi mesi di governo venne lanciata la prima, pesantissima fatwa giudiziaria durante il summit mondiale che presiedeva a Napoli con un avviso di garanzia anticipato dal Corriere della Sera. Il Cav si dimise e dopo un governo di transizione alle elezioni del 1996 vinse il centrosinistra. Nel 2001 un nuovo ribaltone, con vittoria di Berlusconi: nel 2006 vittoria della sinistra. Nel 2008 vince ancora il Cav - sbalzato di sella nel 2011 con modalità che entreranno nella storia dei colpi di stato e nei manuali di Storia contemporanea - e nel 2013 la partita è finita sostanzialmente pari.
In questi venti anni Berlusconi è stato sottoposto ad oltre quaranta procedimenti penali e civili nei più importanti tribunali italiani (Milano in prima fila) e alla fine la tagliola è scattata - come per Craxi - anche per lui.
Non è questa la sede per addentrarsi nella valutazione della correttezza della doppia recentissima condanna - definitiva per frode fiscale, in primo grado nel cosiddetto processo Ruby - ma non si può non rimanere sgomenti per il numero e l'eterogeneità delle accuse che si configurano come una vera e propria persecuzione giudiziaria contro la persona.
Il parallelo con la vicenda di Mani pulite rischia di non tenere più, e per una buona ragione: in quell'occasione il pool milanese dimostrò di muoversi «a colpo sicuro». Per Berlusconi, invece, i magistrati si sono mossi del tutto a caso, sui fronti più diversi, brancolando nel buio: dalla frode fiscale alla collusione con la mafia, dalla rivelazione di atti coperti da segreto istruttorio al favoreggiamento della prostituzione (minorile e non), dalla concussione alla corruzione per atti giudiziari, alla compravendita di parlamentari, secondo il noto principio che «gratta gratta, qualcosa salterà fuori», il che avvalora ancor più la tesi della persecuzione giudiziaria.
La sinistra è vista sbarrare la soglia del potere proprio dalla «discesa in campo» di Berlusconi, che fin dal primo momento non fece mistero di quali fossero le sue intenzioni al riguardo. La magistratura ha visto ripetutamente messa in pericolo la ragnatela di privilegi, economici e non, intessuta grazie al succedersi - negli ultimi quaranta anni - di governi accondiscendenti perché pavidi. Ma l'impresa politica del Cav è un'anomalia del sistema di potere che era stato ideato: qualcosa non era andata secondo le previsioni. Ne sono ben consapevoli sia il Pci-Pds, sia la magistratura nel suo complesso: la magistratura, non Md, che ormai si identificava abbastanza organicamente con il partito di riferimento.
Berlusconi rappresenta un doppio pericolo: impedisce alla sinistra l'accesso alle poltrone di comando e mette in discussione l'autonomia/anarchia della magistratura e più ancora i privilegi di cui godono, ridimensionandone il potere. Scatta dunque la reazione. L'occasione è data dal varo del decreto Biondi che limita agli arresti domiciliari la detenzione per gli accusati di corruzione e concussione.
Come e più del decreto Conso, il decreto Biondi scatenò le ire del pool Mani pulite: in televisione Di Pietro si presentò scarmigliato, con la barba lunga, per leggere un comunicato a nome dell'intero pool, con il quale i pm chiedevano di essere destinati ad altri incarichi. L'opinione pubblica - naturalmente aizzata da giornali di regime, da politici di sinistra e da giornalisti reggicoda - insorse schierandosi dalla parte dei pm. Bruti Liberati (attuale procuratore capo di Milano) dice: «In questo Paese il carcere preventivo è la sola certezza della pena». Cesare Salvi, capogruppo dei senatori Pds: «Berlusconi è riuscito là dove ha fallito Craxi, a far fuori i giudici del pool milanese». Invece il 19 luglio 1994 Giuliano Ferrara fu costretto ad annunciare che il decreto legge sarebbe stato ritirato, come puntualmente avvenne.
Ancora una volta la politica si era piegata all'alleanza Pds-magistratura. Ma la vera replica (quella che avrebbe intimorito chiunque) non si fece attendere: il 26 luglio i pm milanesi chiedono l'arresto di Paolo Berlusconi per corruzione, arresto eseguito il 28 luglio con la concessione dei domiciliari poi lo scarcerano. Per far capire a qualcun altro cosa avrebbe dovuto aspettarsi.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/c ... 72162.html
Col decreto Biondi iniziò la caccia al Cavaliere
Berlusconi è finito nel tritacarne del giustizialismo per aver sbarrato la strada alla sinistra e aver messo in discussione i privilegi delle toghe
Il compito di Magistratura democratica dopo Mani pulite sembrava (quasi) esaurito: i semi erano stati piantati in profondità, e ora spettava ad altri - dentro e fuori la magistratura - raccoglierne i frutti.
Immagine:
22,81 KB
Nacque così quella ideologia «di scorta» che fu poi definita «giustizialismo» con varie colorazioni e denominazioni negli anni: girotondini, arcobaleno, indignati, Popolo viola eccetera. Ma le parole d'ordine erano sempre le stesse: no alla delegittimazione dei giudici, no alla separazione delle carriere di giudice e pm.
Il giustizialismo ha comunque una illustre matrice: nasce direttamente dalle affermazioni del segretario del Pci Enrico Berlinguer che rivendicava al suo partito una purezza genetica ed un Dna al disopra di qualunque altra formazione politica in termini di onestà, rispetto della cosa pubblica. Il pool della procura di Milano fu messo in disarmo, ma se ne celebrarono con onore i fasti (le «magnifiche sorti e progressive» di leopardiana memoria): il Parlamento e l'Europarlamento si riempirono di trionfatori, fino ad arrivare al paradosso di Antonio Di Pietro eletto senatore con l'Ulivo nel collegio elettorale del Mugello, il collegio più «rosso» d'Italia (tanto potè Massimo D'Alema). Del pool, rimasero in magistratura solo Francesco Greco e Piercamillo Davigo: Gherardo D'Ambrosio fu eletto senatore, mentre Gherardo Colombo di lì a poco si dimise e andò a dirigere una nota casa editrice.
Ma un nemico si profilava all'orizzonte: Silvio Berlusconi, alias il Cav. Forza Italia vinse le elezioni del 1994 ma dopo pochi mesi di governo venne lanciata la prima, pesantissima fatwa giudiziaria durante il summit mondiale che presiedeva a Napoli con un avviso di garanzia anticipato dal Corriere della Sera. Il Cav si dimise e dopo un governo di transizione alle elezioni del 1996 vinse il centrosinistra. Nel 2001 un nuovo ribaltone, con vittoria di Berlusconi: nel 2006 vittoria della sinistra. Nel 2008 vince ancora il Cav - sbalzato di sella nel 2011 con modalità che entreranno nella storia dei colpi di stato e nei manuali di Storia contemporanea - e nel 2013 la partita è finita sostanzialmente pari.
In questi venti anni Berlusconi è stato sottoposto ad oltre quaranta procedimenti penali e civili nei più importanti tribunali italiani (Milano in prima fila) e alla fine la tagliola è scattata - come per Craxi - anche per lui.
Non è questa la sede per addentrarsi nella valutazione della correttezza della doppia recentissima condanna - definitiva per frode fiscale, in primo grado nel cosiddetto processo Ruby - ma non si può non rimanere sgomenti per il numero e l'eterogeneità delle accuse che si configurano come una vera e propria persecuzione giudiziaria contro la persona.
Il parallelo con la vicenda di Mani pulite rischia di non tenere più, e per una buona ragione: in quell'occasione il pool milanese dimostrò di muoversi «a colpo sicuro». Per Berlusconi, invece, i magistrati si sono mossi del tutto a caso, sui fronti più diversi, brancolando nel buio: dalla frode fiscale alla collusione con la mafia, dalla rivelazione di atti coperti da segreto istruttorio al favoreggiamento della prostituzione (minorile e non), dalla concussione alla corruzione per atti giudiziari, alla compravendita di parlamentari, secondo il noto principio che «gratta gratta, qualcosa salterà fuori», il che avvalora ancor più la tesi della persecuzione giudiziaria.
La sinistra è vista sbarrare la soglia del potere proprio dalla «discesa in campo» di Berlusconi, che fin dal primo momento non fece mistero di quali fossero le sue intenzioni al riguardo. La magistratura ha visto ripetutamente messa in pericolo la ragnatela di privilegi, economici e non, intessuta grazie al succedersi - negli ultimi quaranta anni - di governi accondiscendenti perché pavidi. Ma l'impresa politica del Cav è un'anomalia del sistema di potere che era stato ideato: qualcosa non era andata secondo le previsioni. Ne sono ben consapevoli sia il Pci-Pds, sia la magistratura nel suo complesso: la magistratura, non Md, che ormai si identificava abbastanza organicamente con il partito di riferimento.
Berlusconi rappresenta un doppio pericolo: impedisce alla sinistra l'accesso alle poltrone di comando e mette in discussione l'autonomia/anarchia della magistratura e più ancora i privilegi di cui godono, ridimensionandone il potere. Scatta dunque la reazione. L'occasione è data dal varo del decreto Biondi che limita agli arresti domiciliari la detenzione per gli accusati di corruzione e concussione.
Come e più del decreto Conso, il decreto Biondi scatenò le ire del pool Mani pulite: in televisione Di Pietro si presentò scarmigliato, con la barba lunga, per leggere un comunicato a nome dell'intero pool, con il quale i pm chiedevano di essere destinati ad altri incarichi. L'opinione pubblica - naturalmente aizzata da giornali di regime, da politici di sinistra e da giornalisti reggicoda - insorse schierandosi dalla parte dei pm. Bruti Liberati (attuale procuratore capo di Milano) dice: «In questo Paese il carcere preventivo è la sola certezza della pena». Cesare Salvi, capogruppo dei senatori Pds: «Berlusconi è riuscito là dove ha fallito Craxi, a far fuori i giudici del pool milanese». Invece il 19 luglio 1994 Giuliano Ferrara fu costretto ad annunciare che il decreto legge sarebbe stato ritirato, come puntualmente avvenne.
Ancora una volta la politica si era piegata all'alleanza Pds-magistratura. Ma la vera replica (quella che avrebbe intimorito chiunque) non si fece attendere: il 26 luglio i pm milanesi chiedono l'arresto di Paolo Berlusconi per corruzione, arresto eseguito il 28 luglio con la concessione dei domiciliari poi lo scarcerano. Per far capire a qualcun altro cosa avrebbe dovuto aspettarsi.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/c ... 72162.html
30/11/2013, 14:20
"Galliani resta al Milan” Berlusconi fa dietrofront
http://www.lastampa.it/2013/11/30/sport ... agina.html
Pure con i figli non va d'accordo!! Non saranno mica comunisti(Barbara)???
30/11/2013, 15:00
Ufologo 555 ha scritto:
Su questo potrei essere anche d'accordo, ma i metodi ... (a pensare che erano quelli di "falce e amrtello! Più globalizzazione di quella ...)
Ma sei uguale a Berlusconi odi i Comunisti!,lo sai che porta male?.
Il Sistema Comunista mondializzato vedi che è sempre attuale ed è diverso dalla globalizzazione che intendono attuare i Fascisti Occidentali.
30/11/2013, 16:42
E che differnza c'è?! Conosco un'albanese ed una rumena, vuoi parlarci un po ....? Così ti spiegano come stavano messi .....
30/11/2013, 17:13
Palazzo Grazioli, il condomino Berlusconi non paga l’affitto a FI. E cerca casa
Proprio cafone e sfrontato fino alla fine...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... ra/796328/
Proprio cafone e sfrontato fino alla fine...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... ra/796328/