In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

19/12/2013, 12:02

Wolframio ha scritto:

Letta: «Germogliano i semi della ripresa»

Il premier: «Il Pil a +1% nel 2014, poi +2% nel 2015. È possibile».

[


Immagine

21/12/2013, 13:06

Letta: se facessi Babbo Natale il Paese rischierebbe il crac

BRUXELLES - Al Paese serve il senso di responsabilità del "buon padre di famiglia" non un Babbo Natale che cede su ogni richiesta e manda l'Italia in bancarotta. Il tono di Enrico Letta resta calmo, ma durante la conferenza stampa a chiusura del vertice Ue il premier non riesce a nascondere una certa irritazione. Le continue polemiche sulla legge di stabilità, le pressanti richieste delle parti sociali, le critiche piovutegli addosso dai comuni sono a suo giudizio ingenerose: la manovra, scandisce, non solo è "equilibrata" ma per la prima volta dopo diversi anni "inverte la tendenza" e comincia a "dare" anziché "prendere" e basta.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 10841.html


Qualcuno chiami la neuro.

21/12/2013, 15:50

Ma ci vorrebbe per ... TUTTI! [^]

22/12/2013, 18:52

Il quadro esatto di come sta il paese. Una "pagina della memoria economica", che fa da contraltare alla propaganda dei "poteri forti".



- Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall’Inps dall’inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione; a giugno, richiesta Cig in aumento + 1,7% rispetto a maggio e in calo -4,9% su giugno 2012 (fonte: Inps);

- Benzina: da gennaio a luglio 2013 i consumi di benzina sono calati -6,3%, per cui il gettito fiscale (accise e imposte) e' sceso -2,9%. Considerando i primi sette mesi del 2013, i consumi petroliferi sono complessivamente scesi del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2012 (fonte: Unione Petrolifera);

- Cassa integrazione: nel complesso sono state autorizzate 704 milioni di ore nel periodo gennaio-agosto 2013 (fonte Inps); ad agosto Cig +12,4%. Salgono straordinaria e in deroga;

- Chiusura aziende: per la crisi, tra il 2008 e il 2012 hanno chiuso circa 9mila imprese storiche, con più di 50 anni di attività. Si tratta di 1 impresa storica su 4 (fonte: Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza);

- Competitività: Italia al 49° posto nel mondo, battuta anche da Lituania e Barbados (fonte: World Economic Forum);

- Consumi: nel periodo 2012-13 contrazione record dei consumi di -7,8% (fonte: Federconsumatori). Cio' equivale ad una caduta complessiva della spesa delle famiglie (vedi sotto "Spesa famiglie") di circa 56 miliardi di euro;

- Credito alle imprese: secondo la Bce nel luglio 2013 contrazione di -3,7%, superiore a quella registrata a giugno (-3,2%) e maggio (-3,1%). Prestiti bancari fino a 12 mesi, quelli piu' adatti a finanziare il capitale circolante delle imprese: -4,0%. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012;

- Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa 6.000 miliardi;

- Debito pubblico: nuovo record a ottobre, a quota 2.085 miliardi di euro. Lo rende noto la Banca d'Italia nel supplemento al bollettino statistico di finanza pubblica. A settembre il debito delle pubbliche amministrazioni era stato pari a 2.068 miliardi. Gli interessi pagati dal Tesoro sono stati 86,7 miliardi nel 2012. Secondo le previsioni il debito pubblico salirà al 130,8% del Pil nel primo trimestre 2014, rispetto al 123,8% del primo trimestre 2012;

- Deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico Imu, Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del 3%. Per la Bce ci sono rischi crescenti su obiettivi deficit 2013, peggiora disavanzo, con sostegni a banche e rimborso debiti PA;

- Depositi: nelle banche italiane in totale sono scesi nel luglio 2013 a 1.110 miliardi di euro contro i 1.116 miliardi di giugno. I depositi delle famiglie sono stabili a 918,5 miliardi, quelli delle società sono scesi da 198,4 a 191,6 miliardi (fonte: Bce);

- Disoccupazione: a luglio 2013 si attesta al 12% (fonte Istat). Disoccupazione giovanile balza al nuovo record negativo storico: 39,5%. Le domande di disoccupazione e mobilita' sono salite +19,8% nei primi 7 mesi del 2013 (fonte Inps). Nell'Eurozona per il 2013 le stime confermano una disoccupazione al 12,3%, e per il 2014 al 12,4% (fonte Bce);

- Entrate tributarie: Le entrate tributarie nei primi 10 mesi dell'anno si sono attestate a 307,859 miliardi di euro, in calo di circa 1,4 miliardi rispetto ai 309,301 miliardi di euro dello stesso periodo del 2012. A ottobre sono state pari a 29,266 miliardi di euro, in lieve ribasso rispetto ai 29,601 miliardi dello stesso mese del 2012.

- Evasione: Nel 2013 5mila evasori totali e 17,5 miliardi nascosti. Secondo le stime elaborate dall'Istat l'imponibile sottratto al fisco si aggira ogni anno attorno ai 275 miliardi di euro;

- Export: a ottobre 2013 si registra una diminuzione sia dell'export (-0,5%) sia, in misura più rilevante, dell'import (-2,6%). (fonte: Istat); a ottobre 2013, il saldo commerciale è pari a +4,1 miliardi, superiore a quello registrato a ottobre 2012 (+2,3 miliardi). Al netto dell'energia, l'attivo è di 8,9 miliardi. Nei primi dieci mesi dell'anno, l'avanzo commerciale raggiunge i 23,7 miliardi e, al netto dei prodotti energetici, è pari a quasi 70 miliardi.

- Fabbisogno dello stato: nei primi 8 mesi del 2013 ha superato i 60 miliardi, quasi il doppio rispetto ai 33,5 dello stesso periodo 2012;

- Fallimenti: nel primo semestre 2013 si sono registrate 6.500 nuove procedure fallimentari, in aumento +5,9% rispetto allo scorso anno;

- Felicità: Italia depressa, il 'fu-Belpaese' è 45° nella classifica mondiale, stando al secondo Rapporto sulla Felicità dell'Onu;

- Fiducia aziende: l'indice composito sale da 79,8 di luglio a 82,2 di agosto.

- Fiducia consumatori: torna ai livelli massimi da due anni. Il clima di fiducia dei consumatori aumenta, ad agosto, a 98,3 da 97,4 del mese di luglio.

- Gettito Iva: nel periodo gennaio/aprile 2013 tra le imposte indirette prosegue l'andamento negativo dell'IVA (-7,8%) per effetto della flessione registrata dalla componente relativa agli scambi interni (-4,7%) e di quella relativa alle importazioni da Paesi extra UE (-21,4%) che risentono fortemente del deterioramento del ciclo economico;

- Immobiliare: nel primo trimestre 2013 l'indice dei prezzi delle abitazioni ha registrato una diminuzione dell'1,2% rispetto al trimestre precedente e del 5,7% nei confronti dello stesso periodo del 2012 (fonte: Istat);

- Inflazione: i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza registrano ad agosto 2013 una variazione congiunturale nulla e crescono su base tendenziale + 1,7% (fonte: Istat);

- Insolvenze bancarie: quelle in capo alle imprese italiane hanno sfiorato a maggio 2012 gli 84 miliardi di euro (precisamente 83,691 miliardi);

- Lavoro: Lavoro: 6 milioni in cerca e 7 su 10 temono di perderlo (fonti: Istat e Coldiretti);

- Manifattura: l'indice Pmi è salito a 51,3 punti ad agosto, dai 50,4 del mese precedente, segnando il livello massimo da 27 mesi a questa parte. Secondo Markit alla base dell'espansione della produzione c'è stato un incremento dei nuovi ordini, il più marcato in oltre due anni, in particolare dall'estero.

- Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, i totalmente inattivi sono il 36%;

- partite Iva: crollate -400.000 (-6,7%) dal 2008 (fonte Cgia Mestre);

- poveri: per la crisi sono raddoppiati dal 2007 al 2012 a quasi 5 milioni (fonte Istat);

- Prezzi produzione: l'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali è aumentato a luglio dello 0,1% rispetto al mese precedente e diminuito dello 0,9% nei confronti di luglio 2012. Lo ha comunicato l'Istat.

- Pil: il Prodotto interno lordo dell'Italia, ovvero la ricchezza complessiva del paese, alla fine del 2012 era di 2.013,263 miliardi di dollari (dati Ocse) o 1.565,916 miliardi di euro (fonte: relazione del governo al Parlamento - 31 marzo 2013). Nel secondo trimestre il Pil Italia è stato confermato in contrazione -0,2% dopo il -0,6% nei primi tre mesi dell'anno. Comparando il secondo trimestre del 2013 con gli stessi mesi dell'anno precedente il calo è -2,0% (fonte: Eurostat). S&P ha abbassato la sua previsione di crescita 2013 per l'Italia, a -1,9% rispetto al -1,4% previsto a marzo 2013 e al +0,5% stimato a dicembre 2011. L'ultima previsione dell'Istat per il 2013 e' -2,1%. Il Fmi ha tagliato le stime del pil Italia 2013 a -1,8%. Anche l'Ocse prevede una contrazione di -1,8%, unico paese in recessione del G7. Nel 2012 il Pil ha subito una contrazione di -2,4%. E un crollo senza precedenti di -8,8% dall'inizio della crisi nel secondo trimestre del 2007 (fonte Eurostat);

- Potere d'acquisto delle famiglie: -2,4% su base annua, -94 miliardi dall’inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo;

- Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse);

- Produzione industriale: crollata -17,8% negli ultimi dieci anni. La produzione industriale e' calata -1,1% a luglio 2013 e -4,3% rispetto a luglio 2012 (fonte Istat);

- Reddito famiglie: nel 2013 e' tornato ai livelli di 25 anni fa, oggi 1.032 miliardi di euro, rispetto ai 1.033 del 1988 (fonte: Confcommercio);

- Ricchezza: dall'inizio della crisi nel secondo trimestre del 2007 il pil e' crollato -8,8% (fonte: Eurostat), pari a una perdita di oltre 150 miliardi di euro. L'Italia comunque e' il paese piu' ricco in Europa per via del patrimonio immobiliare dei cittadini ma tra quelli a minor reddito e con il piu' alto tasso di poverta': la ricchezza netta pro-capite, pari a 108.700 euro, supera di poco quella dei francesi (104.100 euro) e dei tedeschi (95.500 euro) (Fonte Bce-Bankitalia);

- Servizi: il fatturato delle aziende che operano nel settore servizi (80% del Pil Italia) nel secondo trimestre 2013 risulta in calo -2,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; l'indice Pmi relativo alle imprese dei servizi in Italia resta sotto i 50 punti (che indica contrazione): 48,8 ad agosto (fonte: Markit);

- Sofferenze bancarie: in totale sono passate dai 115,8 miliardi di agosto 2012 al nuovo record di 141,8 miliardi di agosto 2013 (+22,4%) in aumento di 25,9 miliardi (Fonte: Centro studi Unimpresa, su dati Bankitalia);

- Spesa famiglie:: prosegue il calo della spesa delle famiglie italiane, nel secondo trimestre del 2013 si contrae -3,2%, e per i beni durevoli -7,1% (fonte: Istat);

- Tasse: 262 scadenze per i cittadini italiani dall'Irpef, all'Iva, all'Irap, etc. Il livello eccessivo di tassazione provoca un effetto negativo, noto come curva Laffer e non e' compatibile con la crescita;

- Spesa pubblica: in 15 anni e' salita +69% a 727 miliardi. Rispetto a una ricchezza di 1.565 miliardi di euro, lo stato spende il 48% del pil. E con gli interessi sul debito pubblico supera il 52%;

- Vendite al dettaglio: in calo a giugno 2013 -3% su base annua, -0,2%. Nel trimestre aprile-giugno 2013 l'indice è calato -0,3%.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... apere.aspx

..ma il buon giardiniere,dell'euro,letta,quando parla,lo fa con cognizione di causa,o dopo avere letto le avventure di paperone????????

Immagine:
Immagine
56,57 KB

22/12/2013, 20:37

Thethirdeye ha scritto:

Letta: se facessi Babbo Natale il Paese rischierebbe il crac

BRUXELLES - Al Paese serve il senso di responsabilità del "buon padre di famiglia" non un Babbo Natale che cede su ogni richiesta e manda l'Italia in bancarotta. Il tono di Enrico Letta resta calmo, ma durante la conferenza stampa a chiusura del vertice Ue il premier non riesce a nascondere una certa irritazione. Le continue polemiche sulla legge di stabilità, le pressanti richieste delle parti sociali, le critiche piovutegli addosso dai comuni sono a suo giudizio ingenerose: la manovra, scandisce, non solo è "equilibrata" ma per la prima volta dopo diversi anni "inverte la tendenza" e comincia a "dare" anziché "prendere" e basta.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 10841.html


Qualcuno chiami la neuro.
Ne fumasse meno lui di crac(k) sarebbe più lucido.

23/12/2013, 00:22

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=uVRU3ft7nVQ[/BBvideo]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=DLaluSZUx1A[/BBvideo]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=sYkKiU_H4pw[/BBvideo]

[:o)]

23/12/2013, 12:16

Thethirdeye ha scritto:

Letta: se facessi Babbo Natale il Paese rischierebbe il crac

BRUXELLES - Al Paese serve il senso di responsabilità del "buon padre di famiglia" non un Babbo Natale che cede su ogni richiesta e manda l'Italia in bancarotta. Il tono di Enrico Letta resta calmo, ma durante la conferenza stampa a chiusura del vertice Ue il premier non riesce a nascondere una certa irritazione. Le continue polemiche sulla legge di stabilità, le pressanti richieste delle parti sociali, le critiche piovutegli addosso dai comuni sono a suo giudizio ingenerose: la manovra, scandisce, non solo è "equilibrata" ma per la prima volta dopo diversi anni "inverte la tendenza" e comincia a "dare" anziché "prendere" e basta.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 10841.html





..ma queste belle favolette natalizie xke' non le racconta a chi a fatica mangia una volta al giorno,e prende magari 400 euro mensili...........[:(!]

Immagine:
Immagine
56,57 KB
Ultima modifica di ubatuba il 23/12/2013, 12:23, modificato 1 volta in totale.

23/12/2013, 13:21

Thethirdeye ha scritto:

Letta: se facessi Babbo Natale il Paese rischierebbe il crac

BRUXELLES - Al Paese serve il senso di responsabilità del "buon padre di famiglia" non un Babbo Natale che cede su ogni richiesta e manda l'Italia in bancarotta. Il tono di Enrico Letta resta calmo, ma durante la conferenza stampa a chiusura del vertice Ue il premier non riesce a nascondere una certa irritazione. Le continue polemiche sulla legge di stabilità, le pressanti richieste delle parti sociali, le critiche piovutegli addosso dai comuni sono a suo giudizio ingenerose: la manovra, scandisce, non solo è "equilibrata" ma per la prima volta dopo diversi anni "inverte la tendenza" e comincia a "dare" anziché "prendere" e basta.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 10841.html


Qualcuno chiami la neuro.


E' positivo che cominci a prudergli il sedere, a lui e ai suoi compagni di merende.
Ultima modifica di greenwarrior il 23/12/2013, 13:23, modificato 1 volta in totale.

23/12/2013, 18:05

x ora,nonostante,le grandi dichiarazioni pompose,dal duo alfetta,nella manovra salva roma,ci sono tasse x 2,1 miliardi di euro in +,evidente che i guardiani delle tasse,cosi' si facevano chiamare,non diventano altro che guardiani delle poltrone..... [:(!] [:(!]

23/12/2013, 19:25

Stangata perenne

Nel 2014 pagheremo 2 miliardi di tasse in più
I veri numeri della Legge di stabilità approdata al Senato: a fronte di sei miliardi di tagli ci sono...



Immagine:
Immagine
19,62 KB

Nel suo discorso di Natale, il premier Enrico Letta ha parlato di riforme, di legge elettorale, di Europa, di Grillo, di Napolitano, di Berlusconi. Ma ha solo sfiorato il tema delle tasse, che sono state un calvario di questi suoi primi dieci mesi a Palazzo Chigi. Il perchè di una simile trascuratezza sta nei numeri che, all'interno della Legge di stabilità, cadono sotto la voce "fisco". La legge che è stata approvata dall'aula di Palazzo Madama con 167 voti favorevoli a fronte di 110 contrari, vale 14,7 miliardi nel 2014 di cui 12,2 miliardi riconducibili a coperture di misure contenute nel provvedimento e circa 2,5 miliardi di interventi a deficit. Dal saldo tra entrate che vengono aumentate (8,2 miliardi) e quelle che vengono ridotte (6,1 miliardi) emerge che la manovra determina nel 2014 un aumento netto delle entrate, quindi del prelievo fiscale e contributivo pari a 2,1 miliardi nel 2014, circa 600 milioni nel 2015 e 1,9 miliardi nel 2016. Le minori entrate derivanti dall’abolizione dell’Imu, pari a 3,76 miliardi di euro, sono compensate dalle maggiori entrate derivanti dall’introduzione della Tasi.

A fornire i calcoli definitivi, al termine dell’iter parlamentare, è nel suo intervento al Senato il relatore della Legge di Stavbilità per il Pd, Giorgio Santini, per il quale la manovra è sbilanciata: nel 2014 il 67% delle coperture arriva da maggiori entrate, che scendono al 59% nel 2015 e nel 2016. Sempre nel 2014 è prevista una variazione netta della spesa con un aumento di 3,6 miliardi, sintesi fra 7,6 miliardi di euro di maggiori spese e 4 miliardi di euro di tagli. Nel biennio successivo la manovra implica una riduzione netta delle spese pari a circa 3,4 miliardi nel 2015 e 5,9 miliardi nel 2016.

http://www.liberoquotidiano.it/news/eco ... n-piu.html


Regalo di Natale di Letta agli italiani: 2,1 miliardi di tasse in più nel 2014

La manovra del Governo è legge: il Senato ha approvato il ddl Stabilità e il ddl Bilancio



Immagine:
Immagine
31,53 KB

Da Palazzo Madama via libera definitivo alla manovra varata dal Governo. Dalle tasse (che aumentano) al lavoro (che non c'è) quello di Letta è il Governo degli impegni non rispettati. Matteoli (Fi): "Letta è come Houdini, prova a illudere gli italiani". Romani (Fi): "Prende in giro tutti"

http://www.ilgiornale.it/
Ultima modifica di Ufologo 555 il 23/12/2013, 19:30, modificato 1 volta in totale.

23/12/2013, 19:28

... E poi ...


Discorso pre-natalizio

Letta fa gli auguri a se stesso e poi maledice Berlusconi:
"Colpa sua se ho fatto poco"

Il premier sviolina come al solito Napolitano: "E' lui che ha salvato l'Italia". E stigmatizza le turbolenze legate alle sentenze sul Cavaliere



Immagine:
Immagine
8,54 KB

Libero.it

23/12/2013, 20:12

Pubblicato da Nadine Blanchard il 22 dicembre 2013.
L'articolo Lavoro e imprese, basta con la finanza creativa appartiene alla categoria Economia. -

Letta è ammirevole quando spiega con serio cipiglio il suo impegno e le sue scelte e l’impossibilita’ di accontentare tutti. Lui però fa bene solo quelle cose che già i politici e gli economisti del secolo scorso facevano per affrontare le crisi, ovvero le classiche politiche di riqualificazione e riallocazione della spesa, cui deve aggiungere (per seguire pedissequamente le direttive europee) il taglio di molte spese (che aggravano fortissimamente la crisi). Quindi di suo può fare quel poco per il sostegno dei lavoratori e delle fasce di povertà lasciate allo sbando dal precedente governo. Troppo poco.

Su questo piano persino il “rottamatore”, il nuovo delfino della nostra politica, quel Renzi stravincitore delle primarie nel Partito democratico, si muove in un brodo vecchio.

Infatti se n’è uscito all’esordio della attività di segretario del Pd con una dichiarazione sconcertante sull’abbandono dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Sì, certo, l’art. 18 non è un totem, così come lo Statuto dei Lavoratori. Ma non perché sia obsoleto (quello avrebbe dovuto essere il “Vangelo” di tutti i lavoratori del mondo, non un totem), è il mondo del lavoro che è cambiato profondamente, e ancor più cambierà nei prossimi 20-30 anni.

Il mondo cambia. La tecnologia, le comunicazioni e la globalizzazione stanno sconvolgendo tutto il sistema sociale costruito nel ventesimo secolo. Potrebbe essere un fenomeno positivo se pilotato con capacità e saggezza. Diventa invece uno tsunami vagante se si lascia all’avidità del mercato e all’iniziativa dei singoli la libertà di fare con le imprese e con il lavoro ciò che vogliono.

Già si vedono i risultati: miliardari che diventano ancor più ricchi, mentre la povertà ritorna laddove era già stata sconfitta.

La globalizzazione si può mitigare solo se tutti i grandi paesi si accordano per creare delle regole utili a tutti. Si può fare, a condizione che non ci siano solo i miliardari a governare le nazioni, e invece è proprio ciò che sta accadendo (al di là di certe apparenze).

Non facciamoci illusioni sulla fine della crisi, non ci può essere nessuna fine con questi pannicelli caldi che il pur volenteroso Letta si adopera a dispensare. Non possiamo continuare a subire i ricatti della Merkel e dei suoi alleati europei. Abbiamo già visto che la Cancelliera tedesca ha ben poco da invidiare alla Thatcher. Seguire lei significa fare i suoi interessi (della Germania), non quelli dell’Europa, e tantomeno dell’Italia.

Occorre molto di più, e non sono solo soldi. Intanto bisogna cambiare alla prima occasione quei politici e quei burocrati europei che ancora oggi invocano l’austerità. Non si può uscire dalla crisi con l’austerità, e nemmeno coi pannicelli caldi che l’Europa lascia passare, le economie emergenti adesso subiscono una fase di calo dovuta alla crisi delle economie più forti, ma se dovessimo veramente uscire dalla crisi, anche loro riprenderebbero a correre, e molto più di noi. Bisogna inventare qualcosa di nuovo.

Siamo in un’epoca di grande cambiamento, si salva solo chi riesce a innovare. Ma questa innovazione non compete alle imprese, compete allo Stato. Non sto parlando perciò delle innovazioni tecnologiche, ma di innovazioni sociali che consentano ai paesi evoluti (come l’Italia) di porsi di nuovo all’avanguardia, proprio come fece con lo Statuto dei Lavoratori, che poi una classe politica non all’altezza non ha saputo esportare. Adesso occorrono strumenti nuovi, ma devono essere pur sempre strumenti che garantiscano il lavoro a tutti e impediscano lo sfruttamento selvaggio cui le recenti cronache dei cinesi morti a Prato testimoniano come pratica attualissima (e se succede a Prato possiamo immaginare cosa succede nelle cosiddette economie emergenti).

L’Italia ha il vantaggio di avere la riforma da attuare con urgenza già scritta nella Costituzione: dare il lavoro a tutti. Un lavoro che, pur essendo di fortuna, sia comunque retribuito adeguatamente e secondo i principi del rispetto della persona. Un lavoro che sia garantito laddove non arrivano a farlo le imprese private. Lo Stato deve garantire a chi perde il lavoro non un sussidio di disoccupazione, ma un lavoro provvisorio qualsiasi, che tra l’altro costerebbe poco più dei sussidi. In uno Stato dove tutti lavorano la crisi non c’è.

Adesso è arrivato il momento di dire basta alla finanza creativa, e inventare invece lavoro e imprese alla portata di tutti. Solo così l’Italia si potrebbe non solo salvare, ma addirittura potrebbe davvero tornare tra le migliori economie del mondo, perché in fatto di capacità unite alla fantasia non ci batte nessuno.

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12 ... va/821817/

di fatto letta non fa altro che girarci attorno alla situazione,appioppando sempre nuovi balzelli,come dettatogli dalla bce,gran belle parole ma fatti x le persone normali nulla.................[:(!]

24/12/2013, 11:15

Giustizia e ius soli nel discorso di Natale: Letta mette a rischio la sua poltrona

Il premier parla di riforme e immigrati. Delinea l'azione di governo e lancia la sfida a Renzi e Alfano



Immagine:
Immagine
43,44 KB

Il presidente del Consiglio si prende il merito di decisioni non sue, fa pure finta di nulla. Intanto come regalo di Natale ecco 2 miliardi di tasse in più nel 2014

-----------------------------------


Lo psicodramma di Ncd: "Siamo qui a fare i cogl..."



Immagine:
Immagine
6,4 KB



Telefonata di fuoco tra Cicchitto e Alfano: "Qui sta crollando tutto, non solo il governo. Sono tutti arrabbiati con noi, non abbiamo neanche una linea"

http://www.ilgiornale.it/?refresh_cens

E non c'era arrivato prima ...?! [:o)] Lo capì subito il berlusca! Ma lui ... la poltrona ... [:o)] [;)]

24/12/2013, 12:04

..il programma di letta?innanzitutto parla esclusivamente al futuro"faremo,presenteremo,discuteremo,presenta sempre grandi piani,ma non dice mai come portarli a compimento e con quali risorse.....da buon P......DC..[;)]
Ultima modifica di ubatuba il 24/12/2013, 12:38, modificato 1 volta in totale.

24/12/2013, 12:11

ubatuba ha scritto:

..il programma di letta?innanzitutto parla esclusivamente al futuro"faremo,presenteremo,discuteremo,presenta sempre grandi piani,ma non dice mai come portarli a compimento e co quali risorse.....da buon P......DC.. [;)]


Di che ti stupisci? Sono anni ormai che continuano a raccontarci fregnacce!

Se l'italiano medio avesse solo un pizzico di memoria in più. Non parlo di una memoria di decenni, solo di qualche mese/anno.

A parte che alcuni sembra non abbiano neanche la memoria di qualche giorno...

[8)]
Rispondi al messaggio