REPLICA DA PAG 8Cita:
Ufologo 555 ha scritto:
Senza urlare tanto: divertiti con il "simulatore di google Earth", vedrai com'è facile! (E guarda che con i simulatori è MOLTO più difficile, perché non puoi guadare di lato! Devi ricordarti l'eventuale posizione; poi, avvicinandoti all'obiettivo, lo stesso s'ingrandisce a vista d'occhio! )
lo faccio sempre , indosso un Settebello Hatu Gigante e al sutramonitor kama punto
una certa parte anatomica di Anna Falchi.
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su anjour ....
A rispondere alla questioncina
Ci prova uno della ciurma di Attivissimo
da
http://undicisettembre.blogspot.com/200 ... erano.htmldata 29/12/08 cit elevenbravo
zio ot in bluPer un pilota della sua esperienza si sarebbe scelta una quota intermedia di avvicinamento, non bassa perché la navigazione a bassa quota richiede uno specifico e lungo addestramento, perlopiù di tipo militare; non si sarebbe nemmeno scelta una quota elevata, per evitare di dover effettuare picchiate alla stuka che richiedono un elevato grado di conoscenza del velivolo.
ahhhhhhh perchè la discesa che lo a portato ad arrivare al corridoio d'entrata di 250 metri , fatto in un un secondo e tre decimi , a 800km senza impataccarsi all'inizio del corridoio stesso
la fanno tutti i pricipiantiLa quota prescelta, intermedia, dovrebbe permettere di avvistare il bersaglio il più lontano possibile, ma senza costringere poi ad una lunga discesa spiralando più volte.
Quota ottimale: non così alta da richiedere discese impegnative, non bassa da richiedere di "razzolare" vicino a terra con il rischio di vedere il bersaglio all'ultimo momento, dato il più limitato orizzonte visivo.
Ma quale è la quota "ottimale"? E' una quota che permette di arrivare a terra con una unica virata continua, eseguita con un rateo di discesa da "principianti": guarda caso, la quota scelta dai pianificatori dell'11 settembre (sicuramente professionisti, probabilmente con addestramento militare).
Ma perché il dirottatore non ha puntato il bersaglio, una volta individuato? Perché ha comunque fatto la virata anche se era a varie miglia dal bersaglio?
Risposta: la tecnica di mantenere una quota intermedia ed effettuare la virata in discesa è quella più a "prova di stupido". E' quella che va bene per tutte le stagioni, sia che il pilota avvisti il bersaglio a 20 miglia sia che lo avvisti quando gli sta quasi sopra. Se per ipotesi il pilota avesse avuto problemi ed avesse individuato il pentagono a 1 miglio, o addirittura quando lo sorvolava, la virata in discesa da quella quota avrebbe permesso comunque di colpire il bersaglio.
I dirottatori hanno eseguito alla lettera quanto pianificato da esperti del campo, che hanno ideato manovre "a colpo sicuro" per gente della competenza di Hanjour e company. E i dirottatori, con tutta evidenza, non hanno deviato dal piano.
e fin qui si è parlato di acqua calda.La parte più difficoltosa, quella dove "il manico", la competenza del pilota entrava per forza in gioco, era l'affondata finale in accelerazione. Infatti la manovra ideata ed eseguita quel giorno era quella che ne limitava al massimo la durata.
1, 3 SECONDI PER L'APPUNTO
MA CHE C... VUOL DIRE ????????????????????
HANJOUR AVEVA IN CODA 4 F16 A STRESSARLO ?????????
SE FACEVA UNA PICCHIATA 20/30 GRADI LA CONTRAEREA A RAGGI
FOTONICI DEL PENTAGONO POTEVA ABBATTERLO ????????????
SE FACEVA UN GIRO IN PIU' PERDEVA L'OPZIONE URI IN
PARADISO ?????Ed è stata anche la manovra in cui Hanjour ha avuto più difficoltà, con i famosi pali e generatori...
Nel c ...[quote]
barionu ha scritto: QUINDI SE HANJOUR HA USATO IL FATTORE C
DIREI CHE NEANCHE QUESTI
Immagine:
40,12 KBImmagine:
47,33 KBREGGONO IL CONFRONTO
( c' era anche Nadia Cassini , ma mi sa che la censura ... )
zio ot gossip
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