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MessaggioInviato: 30/01/2014, 21:59 
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shighella ha scritto:

Azz che viaggio!! [^] [:D]
Bravo davvero Rigel, non modificare nulla, lascialo cosi ricco di descrizioni fantastiche, in fondo mi è bastato leggerlo 2 volte [:p]

Mi ha fatto pensare al telefilm Quantum Leap, lo ricordate?



Bravo ma pigro. [:(]
Ho promesso mille cose, e le sto facendo tardare tutte...
Accetto sia la comprensione che eventuali vaffa, quindi [:I]



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Ore 10.30 AM
Me & Sir Pent... lui, appena svegliatosi. Io, di rientro dalla nottata. Perdonatemi occhiaie e scapigliatura. ^_^
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MessaggioInviato: 30/01/2014, 22:17 
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RigelDiOrione ha scritto:

Cita:
shighella ha scritto:

Azz che viaggio!! [^] [:D]
Bravo davvero Rigel, non modificare nulla, lascialo cosi ricco di descrizioni fantastiche, in fondo mi è bastato leggerlo 2 volte [:p]

Mi ha fatto pensare al telefilm Quantum Leap, lo ricordate?



Bravo ma pigro. [:(]
Ho promesso mille cose, e le sto facendo tardare tutte...
Accetto sia la comprensione che eventuali vaffa, quindi [:I]



Maddai!!! Nessun vaffa [:)], almeno da parte mia.. considero la lentezza una virtù.. [^]



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La scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.(Nikola Tesla)
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MessaggioInviato: 30/01/2014, 22:27 
Cita:
shighella ha scritto:

Cita:
RigelDiOrione ha scritto:

Cita:
shighella ha scritto:

Azz che viaggio!! [^] [:D]
Bravo davvero Rigel, non modificare nulla, lascialo cosi ricco di descrizioni fantastiche, in fondo mi è bastato leggerlo 2 volte [:p]

Mi ha fatto pensare al telefilm Quantum Leap, lo ricordate?



Bravo ma pigro. [:(]
Ho promesso mille cose, e le sto facendo tardare tutte...
Accetto sia la comprensione che eventuali vaffa, quindi [:I]



Maddai!!! Nessun vaffa [:)], almeno da parte mia.. considero la lentezza una virtù.. [^]


Aufff...meno male [:D]
Non sapevo come dirti che questo romanzo prevedo terminerà tra un paio d'anni, se vado avanti con 'sto ritmo [:o)]



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MessaggioInviato: 02/02/2014, 22:28 
Capitolo 3 - ...e venne il giorno


Immagine



- 3000 Anni Luce dalla Terra - Anno 2872 -


Il nero vuoto cosmico che caratterizzava ogni balzo spazio-temporale, lasciò di colpo l'intero proscenio ad un coloratissmo orizzonte cosmico.
Due nebulose ed una galassia circolare, quest'ultima visibile spostando lo sguardo alla sinistra delle immense nubi gassose.

"Ad ore 10",si diceva un tempo.

Quella singola immagine, valeva da sola un'intensa emozione commossa.
La bellezza di un quadro astratto, si stagliava per anni luce, su buona parte dell'orizzonte ottico.
L'Alto Ufficiale della Flotta si lasciò cullare, per brevi attimi da quello "sguardo immaginifico" che stava prendendo il sopravvento sull'interpretazione "logica" che la propria fantasia dava all'intera scena.
Come se stesse guardando un'opera pittorica dei maestri di quasi un millennio prima, si ritrovò a delineare i contorni di un immenso essere.
Una curiosa sembianza "antropomorfa", sulla sinistra dell'enorme orizzonte spaziale visibile dall'enorme vetrata dell'elegante alloggio, sembrava plasmare con le sue mani gigantesche un'intera nebulosa.

La sua figura pareva delinearsi immensa nel cosmo, illuminata dalle polveri di gas della nebulosa che sembrava manipolare.

L'Ammiraglio Tanner ne conosceva i contorni ed i dettagli,di quell'ammasso stellare, quasi fosse stato lui l'artefice delle divine pennellate, pregne di cotanta bellezza.

E si rese conto, all'improvviso, che erano ben diversi da quelli di pochi mesi prima, quando era passato con la sua Cosmonave nello stesso quadrante.
Cercò così di ricordare la posizione delle stelle all'interno della nube di polveri.

Mentre vagava con lo sguardo da una costellazione ad un'altra, ricontrollando sempre più allarmato la sua memoria "spaziale" di quel quadrante, un suono modulato l'avvisò dell'arrivo imminente di un olomessaggio.

Una sagoma tridimensionale si formò davanti a lui , tra la sua carismatica figura in alta uniforme e il campo di plasma trasparente che costituiva la "vetrata" sullo spazio. "Vetrata" che occupava l'intero lato est del suo alloggio.

Il viso tipicamente giallognolo del Mithriano vicecomandante della nave, si manifestò a mezz'aria, incastonato nello sfarfallio proprio alle trasmissioni olografiche in bassa frequenza che da anni erano il mezzo di comunicazione interna più usato nella Flotta Galattica.


-Sig. Comandante, volevo confermarle che siamo in perfetta sincronia con la tabella di viaggio stabilita. L'attuale posizione verrà mantenuta per i 15 minuti necessari alla ricarica della propulsione tachionica, Dopo di chè effettueremo l'ultimo salto che ci porterà direttamente all'interno dell'atmosfera Terrestre, come da programma...-

-Molto bene, signor Kaub'han. Mi raccomando, mantenga al massimo livello gli smorzatori sonici.
Al nostro arrivo sulla Terra, cerchiamo di causare un boato il meno...boato possibile!-

-Non si preoccupi, Ammiraglio. Me ne sto occupando personalmente.-

Un cenno d'intesa, e l'immagine tridimensionale svanì nel nulla.

I pensieri ripresero a vagare nella mente del Comandante Tanner.

Da sei lunghi anni non rimetteva piede sulla Terra.
Nel frattempo aveva potuto ammirare spazi cosmici che nessun occhio umano aveva veduto prima.

Era stato ospite di mondi incredibili, più evoluti di milioni, se non miliardi di anni, rispetto al suo.

Nonostante quest'unico primato tra gli umani, il suo animo era ancora in grado di riempirsi di stupore ed ammirazione al cospetto di tanta magnificenza.

Oltre l'invisibile schermatura di plasma che costituiva la "finestra sul cosmo" del suo alloggio, quel cambiamento del panorama,in così breve tempo, stava suscitando in lui domande le cui risposte sapeva essere lontane e difficili da ottenere.
Aveva visto di tutto, negli anni di carriera attraverso la Via Lattea.
Per quello che ne sapeva solo dopo tutti questi anni, quello che aveva davanti agli ochhi poteva benissimo essere un "qualcosa di vivo e senziente".


Non riuscendo a distogliere lo sguardo, decise di lasciarsi cullare da quella vista sino a quando sarebbe scomparsa col seguente "balzo".

Incantevole.

Stelle.
Miliardi di stelle.
Tutte davanti al suo sguardo.

E quella nebulosa, che pareva muoversi di vita propria...

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

Pianeta Terra - Anno 2872

Infilato a testa in giù nel condotto pieno di cavi, Uron stava abilmente lavorando con tutte le sue quattro mani sui complicati deviatori di flusso della Aldebaran IV.

- Non è possibile! Hanno sbagliato di nuovo tutti i collegamenti!-

- Maggiore, non se la prenda. Ormai è una prassi che tutto ciò che passa dalle Officine Astronavali Lunari, dobbiamo poi ricontrollarlo e sistemarlo noi...-

- Tenente, lei ha ragione. Ma ciò non toglie che questi lavori fatti dai robot assemblatori di Terra 2, siano pericolosi.
Quei robot son fatti con pezzi vecchi di duecento anni.
Non si perde mai il vizio di risparmiare, anche dove non si dovrebbe.-

Savannah Tanner, tenente della III Flotta Terrestre, aveva finito ormai da quasi un'ora il suo turno.
Nonostante questo si era fermata volentieri per dare una mano al Maggiore Uron a sistemare alcuni piccoli "inghippi" che si erano verificati sulla Aldebaran IV.

La nave era adibita a compiti di rappresentanza, e solcava solitamente la rotta che porta dal Sistema Solare a Tau Ceti.
In quest'ultimo viaggio, della durata di 4 giorni, numerose cariche governative avevano segnalato all'arrivo a New Europe City , una serie infinita di disagi vissuti a bordo della Nave Interstellare.
Dai bagni allagati, al costante odore di "uova marce" presente nell'atmosfera artificiale della nave, ai continui sbalzi gravimetrici dei sistemi di bordo...a mille altre disdicevoli mancanze.

-...a proposito di tempo prezioso, se vuole andare, Tenente...io qui me la posso cavare da solo.-

-Maggiore, se me lo permette, resterei a darle supporto nelle riparazioni.-

-Come preferisce, Tenente. Ma si senta libera di andare quando vuole. Il suo turno è già finito da un po', se non erro...-

-Da circa un'ora, Maggiore. Vorrei impiegare un po' del mio turno di riposo ad imparare qualcosa da lei...-

Un leggero rossore le apparve sulle guance, e subito corresse l'errore...

-...ehm...Signor Maggiore. Mi scusi, Maggiore...-

Una delle quattro braccia del capo-meccanico uscì dal portello che dava accesso ai pannelli del supporto vitale.
Una mano aperta, le tredici dita in attesa di stringersi su qualche attrezzo...


-Non fa nulla, Tanner. Mi passi invece quel doppio resistore e un po' di nastro...un nastro ignifugo. Ne trova sulla...-

Non potè finire la frase.
Sentì il contatto di tre oggetti col palmo della mano, e li portò a se.
Resistore,nastro,e occhialini erano quello che serviva.


- Grazie, Tenente. Lei è molto sveglia. -

Se l'Uroniano non fosse stato impegnato nel sistemare i danni "di quei ragazzetti di Terra 2", si sarebbe probabilmente accorto del rossore ora molto marcato sul viso di Savannah Tanner.

A lei, quell'uomo...o meglio, quell'Uroniano, dava una sensazione bellissima.
Rivedeva la corpulenza, la saggezza e l'animo nobile che ricordava avere suo padre.
Ormai da sei lunghissimi anni non incrociava i suoi destini.
Lui era sempre molto lontano, sulle infinite rotte dello spazio.

L'Ammiraglio Tanner era uno degl'uomini più impegnati e influenti dell'intera Flotta Galattica, tra i rappresentanti terrestri.

L'unico che poteva fregiarsi del titolo di Comandante di una nave della Flotta Galattica.

Il primo nella storia umana.

Se non ci fossero stati problemi imprevisti, tra poche ore l'avrebbe rivisto e abbracciato dopo un tempo troppo lungo.
Un leggero brivido le solcò la schiena.
Quasi nessuno sapeva chi lei fosse.
Eredità scomodissima, quel cognome.

Voleva farcela con le sue sole forze, tanto che il padre Ammiraglio ne applaudì la scelta.
Da quel giorno che entrò nell'Accademia della Flotta, si limitò semplicemente a rispondere:

-Figlia dell'Ammiraglio Tanner? Magari! No...purtroppo per me, solo omonimia.-

Il suo sincero attaccamento alle consegne, e la sua serietà, fugavano però ogni dubbio in breve tempo.
Chi le stesse vicino, nei compiti militari, si rendeva conto che lei era un soldato capace, pur essendo appena arrivata.
Molto al di sopra della media.
Tanto che, forse per timore o quant'altro, il segreto rimase tra chi le lavorava "gomito a gomito".
Che Roxanne Tanner fosse la figlia dell'Ammiraglio Tanner, era cosa nota a pochi, nonchè scelta rispettata e non tradita.

Quasi trasognata, fu ridestata alla realtà da un colpo sordo.
Un botto brevissmo e profondo che produsse un'onda di pressione chiaramente avvertibile.
Dal carrello degli strumenti caddero una decina di arnesi, mentre dal fondo del pannello la voce profonda del Maggiore Uron s'innalzò in un bestemmione tipico del suo pianeta.
Uscì velocemente dall'interno della paratia, ed incrociò lo sguardo estasiato del Tenente.

Gl'occhi lucidi, guardavano in alto, oltre le sue poderose spalle.
Si girò verso l'ampia vetrata che delimitava l'immenso hangar, dietro di lui.
Rimase per un attimo senza fiato, per riempirsi quasi istantaneamente di totale ammirazione...


.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-



Il Quartier Generale della Flotta era in subbuglio ormai da giorni.
Tutta New Europe City era in fermento.
Tutto il mondo, a dir la verità, era col fiato sospeso.

Chi aveva venduto tutto, e aveva passato gli "ultimi giorni" a sperperare anni di risparmi sociomatici.
Chi aveva approfittato dell'occasione per trucidare qualche parente.
Chi, come la nuova rivoluzione sociale in atto, aveva riempito il Net di virus in gesto di protesta.

Il pianeta era scosso da quello che sembrava essere uno sfaldamento del suo sistema sociale.
Tuttavia, questa situazione esplosiva, pareva quasi passare in sordina.
La veemenza delle masse nel cercare di sovvertire il sistema, trovava sempre meno spazio, anche sui principali organi d'informazione.

Qualcosa d'immensamente importante, un evento unico nel suo genere, ne oscurava le rivendicazioni.
L'argomento del giorno, atteso con ansia e trepidazione da millenni, sembrava essere finalmente giunto al suo prossimo manifestarsi.

Un messaggio "Dagli Dei".


Il "comunicato" sulla cui base era stata indetta l'odierna convention Interplanetaria, era chiaro e netto.
Ciononostante...quasi incomprensibile nel suo fine.
Un messaggio senza troppi dettagli, soprattutto su chi "sarebbe rimasto":

Cita:
"A nome dell'Adunanza Multiversale, in desiderio e per conto dei suoi Consigli dei Decisori, abbiamo un annuncio da fare all'umanità tutta.
Verranno a voi, tra pochi dei vostri giorni, alcuni Alti Membri dell'Ordine Multiversale.

Porteranno con loro un ambasciata per il vostro Pianeta Terra e per le sue colonie.
Per alcuni di voi si apriranno le porte degli Spazi e della Conoscenza.
Sono state scelte circa 3 milioni di identità terrestri, che verranno prelevate dal vostro pianeta e dalle sue colonie.
Al momento solo pochi elementi da noi direttamente contattati, sono a conoscenza di tutto ciò che questo comporta.
Solo pochi sanno di essere tra i prescelti.

Mi rivolgo brevemente a costoro.

Vi sentirete trasportare via dal vostro pianeta, in senso fisico e spirituale.
Non spaventatevi.
Da innumerevoli Eoni, succede questo.
Miliardi di altre creature hanno vissuto questo momento prima di voi.
Non abbiatene paura.
Starete andando verso qualcosa di grandioso, che vi accompagnerà nel resto della vostra esistenza."




Il messaggio arrivò nitido e chiaro, ripetuto per una ventina di volte, a tutti i dispositivi elettronici, quantici, e biomolecolari del pianeta.
Ogni schermo olovisivo, ogni comunicatore sottocutaneo, ogni frigorifero, lavatrice, quant'altro di collegato in rete, lo trasmise.
Tutta la popolazione mondiale fu raggiunta da una sola grande e sconvolgente verità.
Senza possibilità di alcun filtro censore.

Si era scatenato un "Caos ponderato" che stava fortemente sbilanciando il prosieguo della società umana, verso un futuro sempre più prossimo, incognito e disorganizzato.
La Federazione dei Mondi era parte delle news in tutti i notiziari oramai da anni. Ma era "lontana" dalla vita terrestre.
La Terra faceva parte della Federazione dei Mondi ma erano ben pochi gli uomini terrestri che vi operavano fattivamente.
Un migliaio di umani erano in contatto reale e giornaliero con "civiltà esageratamente più evolute di noi". Non di più.

Ora, dopo secoli di società più o meno corrotta, si prospettava una vera e propria via di fuga per chiunque avesse la "fortuna" di rientrare tra quei 3 milioni di eletti.
La stragrande maggioranza la vide come una specie di lotteria.
Ma non era così.
Ben ponderata e analitica era stata la scelta su chi "elevare".
L'intera popolazione umana, ovviamente a sua insaputa, era sotto l'occhio vigile "degli Dei" da molto tempo.

Un sistema di monitoraggio remoto di ogni entità vivente veniva operato da tempo immemore, da più d'una civiltà spaziale.
Chi guardava attentamente il suo vicinato.
Chi monitorava intere galassie.
Chi interi Universi.
Chi, come in questo caso, la totalità del Multiverso.


La Terra era frutto di curiosità tra i Popoli Multiversali.
I suoi abitanti più complessi (la Razza Umana), dimostravano capacità di velocità evolutiva non comuni per un ceppo fisico-umanoide di 9° livello.
Si era così deciso, dopo soli 800 milioni di anni terrestri, di portare PER UNA SECONDA VOLTA gli abitanti di quel pianeta al livello successivo di evoluzione della specie.

La prima accadde alla totalità dei Terrestri (25 milioni di individui) quando la Terra aveva 800 milioni di anni in meno.
A quell'epoca una civiltà altamente etica e longeva, ma poco procreativa, aveva vissuto e si era evoluta per 8 milioni e mezzo di anni, su un pianeta Terra molto diverso da quello odierno.
Non aveva mai conosciuto un'era tecnologica, ma aveva sviluppato capacità mentali per noi inimmaginabili.
Una società in totale simbiosi con la natura, studiosa e rispettosa della totalità delle cose, giunta a sapersi spostare fisicamente da un punto all'altro del pianeta, con la sola forza del pensiero.
Imih-Idar, chiamavano loro stessi.
Vennero contattati e portati in più "alti" luoghi. Tutti quanti.

Ora le cose erano ben diverse. Solo una parte delle entità individuali terrestri aveva i canoni per il passaggio.
Di questo, in alcune parti degl'immensi Cosmi, qualcuno ne soffrì molto.


.-.-.-.-.-.--.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.


Cita:
Classificazione delle entità senzienti evolute dell'Ogniverso.

11° livello:

Tipologia: Civiltà che non abbiano sviluppato il viaggio al di fuori del proprio pianeta.

Conoscenza: Fisica tridimensionale.


10° livello:

Tipologia: Civiltà che abbiano sviluppato il viaggio all'interno del proprio sistema stellare.

Conoscenza: Fisica tridimensionale.


9° livello:

Tipologia: Civiltà appena contattate dal Consiglio Galattico d'appartenenza.

Conoscenza: Fisica tri/quadridimensionale. Meccanica quantistica.


8° livello:

Tipologia: Civiltà Galattiche, in grado di muoversi nello spazio-tempo presente.

Conoscenza: Fisica eptadimensionale. Meccanica quantistica proto temporale.


7° livello:

Tipologia: Civiltà Universali.
Capaci di muoversi in pochi giorni sulle intere distanze di un Universo.

Conoscenza: Ibnica teorica.


6° livello:

Tipologia: Civiltà pluridimensionali.
In grado di spostarsi tra più realtà dimensionali all'interno di uno stesso Universo.

Conoscenza: Ibnica decostruzionale.


5° livello:

Tipologia: Civiltà pluridimensionali ubique.
In grado di spostarsi ed esistere contemporaneamente in più realtà dimensionali di uno stesso Universo.

Conoscenza : Ibnica decostruzionale. Quantionica pluridimensionale.

4° livello:

Tipologia: Civiltà Multiversali semplici.
Si sanno muovere tra un Universo ed un'altro contiguo.

Conoscenza : Multiversica dinamica.

3° livello:

Tipologia: Civiltà Multiversali complesse.
Si sanno muovere tra vari Universi e possono esistere indifferentemente sotto forma di massa, energia, spazio o tempo.
Sono in grado di manipolare masse ed energie a livello galattico.

Conoscenza : Ogniversica teorica.


2° livello:

Tipologia: Civiltà Cosmocreatiche.
Si muovono nell'intero Ogniverso ed in ogni sua dimensione. Possono manipolare immense quantità d'energia, spazio e tempo a loro piacimento.

Conoscenza: Ogniversica costruttiva.


1° livello:

Tipologia: Civiltà Primeve Eterne.
Sono i mattoni dell'Ogniverso, e di un numero di altre infinite "alternative" esistenti in altri contesti a noi non concettualizzabili.

Esistono da sempre, sotto forma di "anima del tutto".

Sono solitamente visibili nello spettro del "reale", solo quando una loro parte è osservata in forma di fotoni sparsi in ogni Universo di ogni Multiverso dell'Ogniverso. Possono assumere massa e forma a loro desiderio.
Hanno creato "il tutto", e partecipano a deciderne le sorti assieme alle Civiltà Cosmocreatiche, loro "estensione" nella brana della realtà Multiversica

Conoscenza: Tutto. Il "tutto" nella sua interezza, è creato da loro.


Il volto serio dell'Ambasciatore Primo John Mc Donnely, rileggeva distrattamente il poster della Classificazione Ufficiale delle Civiltà, appeso su un'ampia parete dello spazioso ufficio.
Il suo ruolo di Rappresentante della Terra, era al contempo carico di responsabilità ed affascinante nel'immenso potere che dava.
Mentre si contorceva ormai da minuti le mani dietro la schiena, l'olofono sulla scrivania emise un sibilo.
Sul monitor il volto del Primo Segretario che annunciava l'imminente arrivo della delegazione dal Multiverso.

-Signor Primo, ci comunicano dallo Spazioporto che l'Ammiraglio Tanner entrerà tra poco nell'atmosfera terrestre...-

-Grazie, Signor Segretario. Arrivo subito...-

Prese il memodek con gli appunti per il proprio intervento, ed aprì mentalmente la porta dello studio, che evaporò in un istante, per poi rimaterializzarsi alle sue spalle.
Lungo il corridoio che lo portava all'ascensore modulare, l'alta e marziale figura del Generale Korok gli si incamminò a lato.

-Buongiorno, signor Primo Ambasciatore.-

-Buongiorno a lei, Generale. M'accompagna alla conferenza?-

-Certo Signore, sono qui per questo. Gran giorno oggi, vero Ambasciatore?-

-Dipende da che punto si vuole vederla, signor Generale. Fossi sicuro d'essere tra i partenti, lo sarebbe, un gran giorno. Ma chi può esserne sicuro? E cosa sarà di chi rimarra su questo pianeta?-

-Ci sono voci, signor Ambasciatore, sull'arrivo di una forza d'intervento galattico assieme alla delegazione Multiversica. Una forza che ci darebbe manforte nel ripistinare l'ordine su questo pianeta di sovversivi.-

-Voci. Solo voci. Sempre voci, Generale. Ma qui la situazione è ormai quasi ingovernabile. Ah, ma mi sentiranno, tra poco. Ohhh, se mi sentiranno!-

Il pingue e sudaticcio Mc Donnelly, s'impettì, tronfio di quel Titolo di Primo Ambasciatore, quasi pavoneggiandosi agl'occhi del Generale Korok.

-Signor Ambasciatore, può contare sul mio pieno appoggio.-

Il Primo Mc Donnely fece un cenno di ringraziamento e d'assenso, e varcò la soglia della grandissima sala conferenze.
In quel mentre, assieme alle mille e più personalità mondiali già presenti, fu fatto sobbalzare da un boato forte e breve.
Tutti gli sguardi si rivolsero all'ampia cupola vetrata che d'improvviso aveva perso buona parte della sua luminosità.

Una moltitudine di bocche aperte e occhi spalancati, in un'improvviso, totale silenzio...

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.



Maurice si mise in fretta le comode scarpe di crioprene, e corse fuori dalla sua suite.
In una decina di secondi e 62 piani di ascensore più in basso, uscì dalla hall dell'hotel, in preda ad un'emozione notevole.

Erano finalmente arrivati, e di lì a poche ore sarebbe partito con loro per destinazioni lontanissime.

Il maestoso palazzo di vetro dall'altro lato della strada, ospitava nel frattempo la fremente attesa per il 1° Congresso della Federazione dei Mondi indetto su quel "suo" pianeta Terra.
Nella luce del terso meriggio, ne distingueva l'intera sagoma che si ergeva per quasi due chilometri verso il cielo, così come vedeva chiaramente la sfavillante nave spaziale ferma ad un centinaio di metri d'altezza, un'altra manciata di chilometri più in là, a destra della gigantesca torre vetrata.
Pareva essere ferma esattamente sopra lo Spazioporto.

Come lui, moltissima gente si stava riversando per le strade.
Era la prima volta che una nave intergalattica della Federazione entrava nello spazio terrestre dopo il giorno del contatto.
La prima dopo circa 800 anni.
Un'applauso si levò dalle strade di New Europe City, accompagnato dai cori di elogio all'Ammiraglio Tanner.

Elegantissimo nella sua divisa d'ordinanza, un concierge dell'Hotel si avvicinò ossequioso a Maurice, quasi non riuscendo a trattenere l'ammirazione solo per per se.

-Assolutamente incredibile, vero Signore?-

-Si...lo è!-

Maurice non riuscì a rispondere altro.
Un nodo in gola soffocava ogni parola, mentre un raggio luminoso discese dal centro dell'astronave, verso terra.
Pochi minuti dopo, le sirene della polizia annunciarono l'arrivo del corteo di aviomobili della Delegazione.

Maurice, nel mentre, aveva varcato i tornelli dell'Entrata al Palazzo delle Ex Nazioni, e si era ormai accomodato in una delle poltrone della grande sala conferenze.
Una sala gremita all'inverosimile, attendeva con impazienza di vedere gli "Ambasciatori Spaziali".
Le prime file, protette da una trasparente copertura in duttilonio infrangibile, erano permeate di altisonanti nomi.
Tutti i Ministri della Terra Unita, di Terra 2 e di Marte, erano presenti. Come pure buona parte degli uomini di "altro potere".

Nelle file sovrastanti, un nugolo di giornalisti, fortunati curiosi, scienziati, e quant'altro, si accalcava in uno spazio che avrebbe dovuto contenere non più della metà delle persone presenti.

In tutta la grande sala, si contavano circa 35 mila presenze.

Il brusio che da ore permeava l'ambiente, cessò in un attimo, soppiantato da un interminabile secondo nel quale non si sentì volare una mosca.

Silenzio che lasciò spazio ad un fragoroso applauso, all'entrata nell'aula del comandante Tanner.

Un completo nero, frammezzato da una cintura rossa con fibbia dorata, era l'abito dell'Ammiraglio.
Al collo, un pendaglio scintillante che andava dal color oro all'azzurro tenue, pareva muoversi cadenzando i suoi passi, leggero allo sguardo come fosse un collare di piume...

Un soprabito nero, con sottili bande gialle e rosse "a mo' di fulmine" sulle spalle e sul bordo appena sotto il ginocchio oltre chè sui polsini, gli faceva da contorno.
Dalla foggia molto simile ad un mantello aperto sul davanti, copriva le ampie spalle dando un ulteriore slancio alla già alta figura.
Sotto un braccio, faceva capolino il copricapo dell'Alta Uniforme, mentre nell'altra mano l'Ammiraglio stringeva un "bastone di comando" lungo una cinquantina di centimetri.

In mezzo a due ali formate dal personale di sicurezza, era seguito da altre 4 "persone".

Due di esse erano creature con 8 arti. Camminavano in posizione eretta, ed erano protetti da una tuta grigia piena di protuberanze.
Formavano la scorta personale di Adlucaran Dh Thabaan, Ambasciatore Galattico di razza Nijm, come avrebbe ricordato di li a poco.

Maurice fece appello ai propri rudimenti sulle "razze conosciute del Cosmo", cercando di riconoscere l'origine dell'Alto Ambasciatore.
Stava per rinunciare, quando la memoria, improvisamente, gli venne in soccorso.
Ricordò che i Nijm sono una civiltà di 5° livello.
Una delle civiltà più evolute di quest'intero Universo, tra quelle dotate di una "fisicità", nonchè facenti parte dell'Alto Consiglio Galattico.
Gente che viveva a lungo. Molto a lungo.

Si sorprese nel constatare come il giovane volto non tradisse minimamente l'età milionaria del Nijmeniano.

Due grandi occhi blu, senza pupilla, sormontavano una specie di piccolo becco verde scuro, che risaltava sul colore più tenue della carnagione, dando all'aspetto della pelle un apparenza che un Terrestre definirebbe "vegetale".

La testa sottile, incastonata da capelli bianchissimi, lisci e lunghi, lasciava spuntare sulla sua cima una specie di "gruppetto di antennine carnose" lunghe qualche centimetro che si muovevano indipendente l'una dall'altra, e che parevano avere una funzione di ascolto e non solo.

Dal collo in giù, il Nijmeniano era invece del tutto simile ad un essere umano. Tranne, ovviamente, nel colorito verde erba della pelle.

Una tunica bianca ne accompagnava l'incedere armonioso e "alieno" al contempo.

L'abito di foggia sconosciuta, si muoveva innaturalmente, come al rallentatore, formando pieghe dal nulla e cambiando colore a secondo del riflesso di luce che ne colpisse la superficie.

Pareva quasi di scorgere una minuscola polvere argentata sollevarsi dal tessuto.

Con morbidi passi d'apparente lentezza, salì i pochi gradini che lo separavano dal palchetto oratorio, e attese che l'ammiraglio Tanner lo presentasse.


-Buongiorno, popolo della Terra. Miei cari amici, Signori Ministri, è con grande emozione che rivolgo a voi tutti il mio sincero ringraziamento per questo caloroso bentornato.
Lascio subito la parola all'Ambasciatore Dh Thabaan, che vi spiegherà nel dettaglio i motivi di quanto accadrà tra poco.-

Un gesto d'invito verso il Nijmeniano, e questi prese la parola.

-A nome della Federazione Galattica, e del suo Nucleo Ordinativo, siamo qui sulla Terra per aggregare 3 milioni di voi alla Flotta Galattica.
Questo fa parte del vostro passaggio ad un più alto livello di conoscenza ed importanza all'interno del Sistema Ogniversale.

Abbiamo selezionato negli ultimi due vostri anni, le persone che hanno le caratteristiche adatte per essere coinvolte attivamente nella vita della Galassia.
Il compito ci è stato affidato da esseri che voi non comprendete ancora.
Esseri al di sopra della vostra e anche della nostra arbitrarietà.

Alla fine di questa conferenza, coloro il cui monitoraggio ha dato esito positivo, saranno aggregati alle nostre unità, immediatamente.
I loro vari compiti verranno assegnati a bordo.

Sappiamo dell'esistenza di varie richieste pervenute a noi tramite i Terrestri già facenti parte della Flotta.
Dobbiamo però ribadire che le nostre decisioni sono frutto di attento ed individuale monitoraggio di TUTTA la specie umana.
Non ci sono vie preferenziali, o referenziali, che possano cambiare la selezione anche solo di una delle unità prescelte.-

Un mormorio di poco velata disapprovazione si alzò dalle prime file.
Alcuni Ministri stavano rimbrottando sfacciatamente i propri portaborse.
Mani tese in segno di richiesta d'udienza, s'innalzarono a centinaia, tra i banchi della "società che conta".

Il Nijmeniano socchiuse leggermente gli occhi, e protese un palmo aperto in direzione della platea.

Un velo di silenzio caddè sulle bocche che ora si muovevano senza emettere alcun suono.


-Non esistono singoli individui che possano discutere le decisioni dell'Ogniverso. Ve ne prego, insistere allungherà solo i tempi, non permettendoci di portare a compimento le necessarie spiegazioni.
Sarei felice di non dover nuovamente...togliere ad altri di voi, la parola.-

Abbassò la mano, e l'effetto parve funzionare.
Alcuni industrialotti e segretari di partito, ancora stupefatti, si tastavano la gola, in cerca della voce perduta...


-Non temete, alla fine di questa conferenza, ritroverete la vostra capacità d'esprimervi. Ora non interrompete più le mie parole, che rivestono un'importanza ben più alta delle vostre singole lamentele.-

Il monito arrivò forte e chiaro a tutta la moltitudine presente nella struttura.

Oggi si era lì per ascoltare. Punto.


.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.--.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.



Savannah era seduta a poca distanza dalle ultime file.
Come buona parte del personale della Flotta in quel momento sulla Terra, aveva avuto il Pass per assistere alla conferenza.
Anche in quell'occasione non aveva approfittato del proprio cognome, che l'avrebbe portata dritta dritta nelle prime file.

Al suo fianco, il Maggiore Uron ascoltava con attenzione l'intervento dell'ambasciatore di Nijm, mentre i lucidi occhi della terrestre non riuscivano a distogliere lo sguardo dalla figura paterna, laggiù sul palco al centro della sala.

Sentì un improvviso caldo alle tempie, mentre un attimo dopo vide gli occhi di suo padre fissi su di lei.
Lo sentì dentro alla sua mente, e ne distinnse chiara la voce.

-Ciao, tesoro. Mi sei mancata tantissimo! Mando subito un mio uomo a prenderti. Non ti muovere da lì!-

Savannah spalancò la bocca in segno di massimo stupore. Quasi non credendo a quello che aveva sentito direttamente nel pensiero, alzò una mano in cenno di saluto. Immediatamente il padre scambiò il suo saluto, e si avvicinò ad un uomo della sicurezza, bisbiglindogli qualcosa all'orecchio, mentre indicava verso di lei.

Vide il cenno d'assenso e attese impaziente, ancora sconvolta da quella comunicazione telepatica.
Che grande uomo era divenuto suo padre!
Si sentiva piena di un fuoco d'orgoglio sconfinato, che quesi fece trasalire l'Uroniano.

-Tenente...tutto a posto?!-

-Si...certo...va tutto bene. Grazie Maggiore.-

Fu allora che il 4° essere che accompagnava l'Ammiraglio, si mosse.
Fluttuò verso il palchetto, e si posizionò a fianco al Nijmeniano, che gli cedette la parola con un inchino.

Sulle olovisioni di tutto il mondo si era vista la scenetta dell'ammutolimento di ministri e potenti, ma questo era nulla rispetto a quello che sarebbe successo di lì a poco.

Una delle due guardie del corpo di Adlucaran Dh Thabaan, porse al nuovo arrivato un piccolo marchingegno che egli appoggiò sul banchetto dell'oratoria.

Dalla lunga tunica che lo copriva dalla testa ai piedi, uscì quello che poteva apparire come un arto.
Si differenziava per la sua sostanza.
Più che uscire da sotto la tunica, andò formandosi nell'aria aprendo poi la sua estremità con tre di quelle che potevano essere delle dita, e l'appoggiò al manufatto che aveva di fronte.

Nello stesso istante, tutti i presenti e chiunque fosse davanti ad uno schermo per seguire la conferenza, divenirono tutt'uno con la mente della creatura, che telepaticamente si presentò a livello mondiale.


-Il mio titolo è quello di Ambasciatore Interdimensionale. Il mio "nome" non ha qui nessuna importanza. Sono qui in nome e per conto di questo intero Multiverso, che rappresento oggi di fronte a voi.
Antiche ed inelluttabili forze si stanno sviluppando lontano da qui.
Quando arriveranno, non vi lasceranno scampo.
Tre milioni di voi saranno portati lontano da questo Sistema Solare.
Gli altri potranno vivere quello che manca della loro vita, pensando che si trasformeranno nuovamente in energia e torneranno a far parte del tessuto Universale dove...tutto ha comunque una sua coscienza.
Non è in nostro potere nè nostra intenzione interferire con i destini universali, ma per la salvaguardia della vostra specie, e per quello che ci è permesso/ordinato si è deciso di salvarne una parte.
Questo perchè la vostra razza, così unica ed altamente evolutiva, merita un posto anche nelle realtà future di questa Galassia.-

Nello stesso istante che la voce/pensiero dell'Ambasciatore Interdimensionale terminò, una ventina di persone letteralmente evaporarono dalla sala, in un leggero schiocco luminoso.

Mentre il Tenente Savannah veniva trascinata da Uron e l'uomo della security lontano dall'aula, al suo interno fu il panico.

Insieme agli altri 3 milioni di persone, quei 20, compreso Maurice, si rimolecolarizzarono all'interno di un centinaio di navi Intergalattiche della Federazione, che nel frattempo erano entrate in orbita attorno al pianeta.

Savannah si rese conto solo allora, quando si tovò davanti suo padre, che il Maggiore Uron era ben più informato su di leui di quanto potesse mai immaginare.

L'Uroniano e l'Ammiraglio si strinsero vigorosamente la mano, subito prima che le forti braccia paterne la cingessero di quel calore che le mancava da tanto tempo.
Quasi si sciolse nell'abbraccio paterno, mentre dagli occhi chiusi sul petto ampio del genitore, davano finalmente sfogo a lacrime liberatorie.

-Piccola mia...andiamo alla mia nave. Qui tra poco sarà l'anarchia...-

La bionda ragazza alzò lo sguardo, e col mento ancora ppoggiato al peto paterno, accennò un assenso.

Uron fece loro strada verso tortuosi corridoi, e in breve furono sull'aeromobile che li avrebbe in pochi istenti riportati allo Spazioporto.

Tutto era parso funzionare nei dettagli.
Le personalità Ambasciatrici erano già sulla Katnaar Vibes, la Nave Intergalattica capitanata dall'Ammiraglio Tanner.
Tutti i prescelti erano stai prelevati.

Non restava che partire, quando una luce intensissima pervase l'intero campo orbitale terrestre, e lo serrò in un globo luminoso.

Al suo interno il tempo si fermò.


.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-


- Anno, spazio e linea temporale...indefiniti -

Nel tessuto d'energia oscura su cui si reggeva quello "spazio", in un frammento piccolo come quello occupato da un singolo fotone, come tra nuclei stellari distanti miliardi d'anni luce, in intere epoche e Universi...la sua intera essenza vibrò.


In uno dei tempi, all'interno di uno degli spazi, incastonato in un attimo presente in miliardi di realtà alternative...un segnale lo fece sussultare.
Proprio mentre stava "giocando" con quell'Homo Terrestre, qualcosa di ben più importante lo chiamò "a raccolta", presentandogli un evento che non si sarebbe mai aspettato avvenisse in quel contesto, con le modalità in cui si stava manifestando.

...La scena si presentava ora nella sua interezza...
Spazi e tempi combaciavano e si compenetravano,in un vortice di possibili percorsi.
Ma uno solo di essi sembrava essere stato imboccato senza possibilità di ritorno.

...La scena si presentava intricata...
Una galassia interna,sull'orlo di un immane catastrofe.
Pedine fondamentali,varie forme viventi.
Le stesse da cui si stava baloccando con uno dei loro rappresentanti.
Proprio la Terra.
Procrastinò le domande che prepotenti cercavano d'affacciarsi in ogni suo angolo di coscienza universale.

...La scena si presentava come s'era già presentata svariate volte...
Quante galassie,eoni di storie,di piccole conquiste...spazzate via da eventi cosmici!?

Non era mai stato facile adattarsi per interagire, e spesso aveva lasciato libero da un suo intervento, il percorso che portava ad esplosioni di multiformi e colorate ecatombe.
Qualcosa di profondamente diverso lo muoveva, ora, senza stare semplicemente ad aspettare che tutto accadesse.

Si contava ormai in decine di migliaia di triliardi d'anni terrestri,la sua età.
Lontani erano i suoi fratelli, ma in un singolo istante il suo pensiero/materia attraversò il Multiverso, in ogni suo spazio, epoca ed evento.
Le sue domande, come le sue intenzioni, arrivarono ad ogni destinazione, in ogni tempo.

E la risposta fu una, uniforme e univoca. Universale.

Definitiva, semplice sillaba, che si ripercosse sotto forma di vibrazione nella totalità della radiazione cosmica di fondo.

Cita:
-...................................
...................SI..........
.....................-



Osservando la galassia, la storia completa di quell'ammasso stellare,i personaggi che ne alimentavano le sorti in questo eco temporale...

...osservando TUTTO...

Ora la decisione ultima era la sua.

-Interverrò-

Una secca disamina,una sola azione in risposta.

Avesse potuto cogliere quel momento, l'Ammiraglio Tanner avrebbe capito che non stava effettivamente guardando un'ammasso di polveri stellari.

Ma era appena giunto sulla sua Cosmonave, pronto a ripartire con sua figlia accanto, lontano ore da quella forma immensa che l'aveva lasciato stupito, dubbioso ed ammirato.

La gigantesca forma senziente,un Dio tra gli Dei,si rimise a modellare quel nuovo pezzo d'universo...
LUI/LORO mantenne la sua forma attuale.

Una nebulosa.
Che ne "impasta" un'altra...

Ma la Terra, dopo quell'istante, non fu più la stessa...




...continua...



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MessaggioInviato: 03/02/2014, 08:53 
Affascinante!

I miei più vivi complimenti all'amico Rigel!

E un sentito ringraziamento per aver deciso di condividere questa sua opera con noi.

[^]



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MessaggioInviato: 03/02/2014, 18:19 
Grazie, Atlanticus. [:D]

Per la verità, c'è molto su cui essere critici. Ho speso poco tempo a ricorreggere, forse nella fretta di inserirlo.
Ci sono ripetizioni a go' go', e refusi "a nastro"...perdonatemi. [:I]

Già nella prima frase, quel doppio "cosmico" potevo risparmiarvelo. Giusto per cominciare "bene". [8)]

Per il resto spero che l'architettura piuttosto complessa non vi stia annoiando.

Al prossimo capitolo. Ciao. [:)]



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MessaggioInviato: 04/02/2014, 18:22 
Il 3° capitolo è fruibile anche qui:

http://polveredistelleunosguardoalcielo.blogspot.it/2014/01/istanti-dassoluto-romanzo-di.html#more

Buon Ogniverso a tutti [:D]



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MessaggioInviato: 11/02/2014, 23:46 
Cita:

Aufff...meno male [:D]
Non sapevo come dirti che questo romanzo prevedo terminerà tra un paio d'anni, se vado avanti con 'sto ritmo [:o)]



Ho letto il terzo capitolo solo ora.. pare che
il tuo ritmo sia in perfetta sincronia col mio [:p]

[:o)]Cacchio Rigel sto fatto dei prescelti non mi garba.. bella consolazione tornare a far parte del tessuto universale! [:o)] [:D]
Ragazzo sei forte! Mi piace, ogni capitolo un bel viaggio! [^]



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MessaggioInviato: 12/02/2014, 12:49 
Cita:
shighella ha scritto:

Cita:

Aufff...meno male [:D]
Non sapevo come dirti che questo romanzo prevedo terminerà tra un paio d'anni, se vado avanti con 'sto ritmo [:o)]



Ho letto il terzo capitolo solo ora.. pare che
il tuo ritmo sia in perfetta sincronia col mio [:p]

[:o)]Cacchio Rigel sto fatto dei prescelti non mi garba.. bella consolazione tornare a far parte del tessuto universale! [:o)] [:D]
Ragazzo sei forte! Mi piace, ogni capitolo un bel viaggio! [^]



Non garba nemmeno a loro, credo [:o)]
ma vedrai che anche qui ci sarà il "colpo di scena".
E pure...bello grosso! [;)]

Grazie mille, Shi...soprattutto del "Ragazzo" [:250] [:263]

A breve il capitolo 4.

Come già detto in facebook...se vi piace, ditelo in giro.
Se non vi piace...fatevi un Ogniverso di razzi vostri. [:258]


P.S. Dimenticavo...volevo evidenziare una cosa che forse non era facile associare:
L'immagine ad inizio capitolo, e la descrizione nel testo.
Lo faccio, autoquotandomi, solo perchè la ritengo una FI.GA.TA. che non dovete perdervi [;)]

Cita:
RigelDiOrione ha scritto:




Immagine


...Come se stesse guardando un'opera pittorica dei maestri di quasi un millennio prima, si ritrovò a delineare i contorni di un immenso essere.
Una curiosa sembianza "antropomorfa"...sembrava plasmare con le sue mani gigantesche un'intera nebulosa....

...La sua figura pareva delinearsi immensa nel cosmo, illuminata dalle polveri di gas della nebulosa che sembrava manipolare....

...La gigantesca forma senziente,un Dio tra gli Dei,si rimise a modellare quel nuovo pezzo d'universo...
LUI/LORO mantenne la sua forma attuale.

Una nebulosa.
Che ne "impasta" un'altra...




Ultima modifica di RigelDiOrione il 12/02/2014, 13:14, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 13/02/2014, 14:17 
Cita:
RigelDiOrione ha scritto:

Come già detto in facebook...se vi piace, ditelo in giro.
Se non vi piace...fatevi un Ogniverso di razzi vostri. [:258]


P.S. Dimenticavo...volevo evidenziare una cosa che forse non era facile associare:
L'immagine ad inizio capitolo, e la descrizione nel testo.
Lo faccio, autoquotandomi, solo perchè la ritengo una FI.GA.TA. che non dovete perdervi [;)]

Cita:
RigelDiOrione ha scritto:




Immagine


...Come se stesse guardando un'opera pittorica dei maestri di quasi un millennio prima, si ritrovò a delineare i contorni di un immenso essere.
Una curiosa sembianza "antropomorfa"...sembrava plasmare con le sue mani gigantesche un'intera nebulosa....

...La sua figura pareva delinearsi immensa nel cosmo, illuminata dalle polveri di gas della nebulosa che sembrava manipolare....

...La gigantesca forma senziente,un Dio tra gli Dei,si rimise a modellare quel nuovo pezzo d'universo...
LUI/LORO mantenne la sua forma attuale.

Una nebulosa.
Che ne "impasta" un'altra...





Pensa che volevo chiederti il permesso se potevo copiaincollare i 3 capitoli per girarli ai miei cugini!! [:p]

Grazie, è vero, ora che lo stai facendo notare.. è lampante! [;)] [^]
Cavolo quell'ammasso antropomorfo sembra davvero che con le sue immense braccia stia plasmando un altro universo! 'Na fi.ga.ta, [:p] grazie Luca !!! [:D]



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MessaggioInviato: 14/02/2014, 06:58 
Cita:
shighella ha scritto:



Pensa che volevo chiederti il permesso se potevo copiaincollare i 3 capitoli per girarli ai miei cugini!! [:p]

Grazie, è vero, ora che lo stai facendo notare.. è lampante! [;)] [^]
Cavolo quell'ammasso antropomorfo sembra davvero che con le sue immense braccia stia plasmando un altro universo! 'Na fi.ga.ta, [:p] grazie Luca !!! [:D]


Ci mancherebbe! Puoi girare tutto quello che vuoi a chi vuoi. [:)]
Se non leggono abitualmente Ufoforum, ti consiglio copiaincollare da qui:

http://polveredistelleunosguardoalcielo.blogspot.it/2014/01/istanti-dassoluto-romanzo-di.html

Punti il mouse sulla pagina, clicchi col tasto destro, vai su stampa, clicchi, e scarichi in formato pdf [;)]

Oppure gli passi il link direttamente. E' sempre aggiornato anche sul blog di Chicca. Se hanno facebook, qui possono vedere quando lo aggiorno con un nuovo capitolo, e hanno il link diretto a quel capitolo:

https://www.facebook.com/pages/Polvere-di-Stelle-Uno-sguardo-al-cielo/412924875507867

Una curiosità sull'immagine del "tipo antropomorfo". La nebulosa è quella di Orione.
Sotto "la mano" dell'immaginifico essere, ci sono tre stelle in linea quasi orizzontale tra loro. Quello in mezzo...sono io [:D]
Rigel Orionis...la fibbia della Cintura d'Orione [:o)]



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Rigel Orionis...la fibbia della Cintura d'Orione


Che serve ad identificare SIRIO!^ ^!!My Star.
Complimenti per il nick e per il tuoi scritti.[8D]

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MessaggioInviato: 15/02/2014, 16:00 
Cita:
RigelDiOrione ha scritto:

Cita:
shighella ha scritto:



Pensa che volevo chiederti il permesso se potevo copiaincollare i 3 capitoli per girarli ai miei cugini!! [:p]

Grazie, è vero, ora che lo stai facendo notare.. è lampante! [;)] [^]
Cavolo quell'ammasso antropomorfo sembra davvero che con le sue immense braccia stia plasmando un altro universo! 'Na fi.ga.ta, [:p] grazie Luca !!! [:D]


Ci mancherebbe! Puoi girare tutto quello che vuoi a chi vuoi. [:)]
Se non leggono abitualmente Ufoforum, ti consiglio copiaincollare da qui:

http://polveredistelleunosguardoalcielo.blogspot.it/2014/01/istanti-dassoluto-romanzo-di.html

Punti il mouse sulla pagina, clicchi col tasto destro, vai su stampa, clicchi, e scarichi in formato pdf [;)]

Oppure gli passi il link direttamente. E' sempre aggiornato anche sul blog di Chicca. Se hanno facebook, qui possono vedere quando lo aggiorno con un nuovo capitolo, e hanno il link diretto a quel capitolo:

https://www.facebook.com/pages/Polvere-di-Stelle-Uno-sguardo-al-cielo/412924875507867

Una curiosità sull'immagine del "tipo antropomorfo". La nebulosa è quella di Orione.
Sotto "la mano" dell'immaginifico essere, ci sono tre stelle in linea quasi orizzontale tra loro. Quello in mezzo...sono io [:D]
Rigel Orionis...la fibbia della Cintura d'Orione [:o)]





Messaggio ricevuto.. [;)]
Non sono una grande venditrice, ma farò il possibile per presentarti nel migliore dei modi [:p]
[:o)]Chissà se, quando diverrai lo scrittore più in voga, con il successo la fama i soldi le donne(ma anche uomini) che si prostreranno ai tuoi piedi, non finirai con lo snobbarci, altro che copia gratuita e firmata con tanto di dedica!! [:o)] [:D]



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MessaggioInviato: 15/02/2014, 17:58 
Cita:
catwalk ha scritto:



Cita:
Rigel Orionis...la fibbia della Cintura d'Orione


Che serve ad identificare SIRIO!^ ^!!My Star.
Complimenti per il nick e per il tuoi scritti. [8D]

Immagine




Ehm...ho scritto una stupidata. Rigel non è la stella centrale della cintura.
E' un bel po' più in basso (Che figuraccia [:I])

Immagine

Orion Belt (La cintura) serve comunque ad identificare Sirio, come hai giustamente detto tu [:)]

Per il resto, che dire?!
Sono lusingato...shokram a te! [^]



Cita:
shighella ha scritto:


Messaggio ricevuto.. [;)]
Non sono una grande venditrice, ma farò il possibile per presentarti nel migliore dei modi [:p]
[:o)]Chissà se, quando diverrai lo scrittore più in voga, con il successo la fama i soldi le donne(ma anche uomini) che si prostreranno ai tuoi piedi, non finirai con lo snobbarci, altro che copia gratuita e firmata con tanto di dedica!! [:o)] [:D]



Scrittore? Copia gratuita? Firma con dedica?
Mai detto queste cose! [:o)] [:259]


Ultima modifica di RigelDiOrione il 15/02/2014, 18:03, modificato 1 volta in totale.


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..Ma il IV Capitolo..??? [:p] [:o)] [:)]



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