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MessaggioInviato: 23/01/2014, 16:49 
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Atlanticus81 ha scritto:

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superza ha scritto:

Volendo immaginare una luna che compare all'improvviso nella scena terrestre, più probabile pensare all'idea di un suo posizionamento da entità tecnologicamente molto avanzate e dotate di immense quantità di energia, considerando della luna la posizione, la dimensione apparente uguale al sole vista dalla terra e il periodo di rotazione e rivoluzione coincidente (cosa quasi impossibile)

Saluti



Quoto la tua elaborazione, ma mi permetto di segnalarti che quanto evidenziato in giallo, detto anche movimento sincrono, è in realtà prassi comune nei sistemi Pianeta-Satellite.

[:D]

Grazie dell'osservazione mia incuria!
Lessi un articolo in cui si parlava di cosa quasi impossibile, ma il quasi impossibile era forse legato ad un insieme di fenomeni non solo a rotazione-rivoluzione.

Sto leggendo su wiki di rotazioni sincrone ora:
di sistemi pianeta satellite conosciuti in rotazione sincrona l'unico trovato 1:1 oltre la luna è caronte con plutone a quanto leggo, ma è in orbita geostazionaria, la luna invece è in orbita uscente e accellerante a quanto dicono,
se ritrovo la fonte che parlava di questa impossibilità la ri-posto
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MessaggioInviato: 23/01/2014, 16:56 
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Pressoché tutte le lune nel sistema solare sono in rotazione sincrona, poiché orbitano molto vicino al pianeta e le forze di marea aumentano rapidamente col decrescere della distanza.

http://it.wikipedia.org/wiki/Rotazione_sincrona


Ultima modifica di Atlanticus81 il 23/01/2014, 16:57, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 23/01/2014, 20:43 
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Atlanticus81 ha scritto:

Cita:

Pressoché tutte le lune nel sistema solare sono in rotazione sincrona, poiché orbitano molto vicino al pianeta e le forze di marea aumentano rapidamente col decrescere della distanza.

http://it.wikipedia.org/wiki/Rotazione_sincrona


Azz... Mi sono concentrato alla ricerca dei nomi dei pianeti e mi è sfuggita la prima riga... hai ragione

Cmq Ho trovato una spiegazione alternativa alle sole forze mareali che mi convince di più, anche se tocca dire che la densità della luna è più bassa rispetto alla terra (alcuni dicevano che i materiali erano datati 6.5 miliardi di anni, 2G Anni in più rispetto alla terra)

"Questo fenomeno è dovuto al fatto che la Luna non è una sfera omogenea e quindi nei miliardi di anni in cui il nostro satellite ha continuato a girare attorno alla Terra, l’attrazione gravitazionale di quest’ultima, ha finito per allineare la parte più pesante del satellite in direzione della Terra.
Nei primi tempi di formazione dei corpi planetari, quando sono ancora caldi con l’interno fluido, le particelle più dense, e quindi più pesanti, vengono attratte con maggior forza verso il pianeta. Questo fa sì che i movimenti interni generino degli attriti che, insieme alle forze di marea, rallentano la rivoluzione fino a portarla uguale alla rotazione del pianeta"

Cmq lasciando l'off topic volendo mettere la luna in orbita attorno alla terra 12k anni fa, propenderei per la volontarietà di qualcuno
Saluti


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MessaggioInviato: 26/01/2014, 00:26 
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MaxpoweR ha scritto:

Si lo notai pure io, ormai tutti i film di fantascienza hanno al loro interno paleoastronautica e teoria degli antichi astronauti, anche se non trattano direttamente questi temi. Io penso sia un modo per educare le masse, perchè queste cose ormai le buttano dentro qualsiasi cosa. Vogliono rendere NORMALE qualcosa di straordinario in modo che quando sarà ufficiale verrà accettato senza clamori, come un qualcosa CHE SI SA. Questa è la mia idea almeno. Pensare alla serie Transformers o a Thor ad esempio giusto per citare un paio di casi spudorati :)


No, sono semplicemente gli sceneggiatori che usano le mitologie correnti per poter attirare il pubblico.... i film di fantascienza si sono sempre ispirati alle fantasie più comuni, alle leggende metropolitane e ai miti creati attraverso i romanzi di fantascienza, o alle teorie scientifiche "eretiche", specificamente quelli che andavano per la maggiore durante la produzione del film.
Chiunque conosca la storia della fantascienza si può rendere conto di questo.


Ultima modifica di Enkidu il 26/01/2014, 00:30, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 28/01/2014, 16:57 
Vi propongo questo articolo che descrive una ipotesi un po' azzardata... ma neanche troppo considerato quanto abbiamo affrontato fino ad ora.

[;)]

Cosa centrano due illustri personaggi come Alighieri e da Vinci con le divinità sumere meglio nome come Annunaki?

Apparentemente nulla ma se andiamo a scavare, con molta attenzione, nelle conoscenze astronomiche del Sommo Poeta noteremo come queste abbiano un origine molto ma molto remota.

Tali origini risiedono essenzialmente nelle conoscenze del popolo Sumero ed è stato proprio li che ho trovato il primo elemento in grado di spiegare molte cose.

Stando alle ricerche della scrittrice Chiara Dainelli autrice del libro “Il Codice Astronomico di Dante – il sapere proibito della divina commedia” ho appreso come Dante non solo avesse delle elevate conoscenze inerenti l’astronomia ma come tali conoscenze non solo le aveva nascoste all’interno della Divina Commedia ma avevano un origine risalente alla civiltà Sumera.

Le origini della scienza astronomica collocate tra il XXIII sec e il XI sec a.C. nonostante possono essere ancora più remote e noteremo ora come i Babilonesi furono i veri cultori dell’astronomia.

I punti cardine dell’astronomia Babilonese furono i seguenti:

- Introduzione del ciclo luni-solare che troviamo ben definito in Grecia nel V secolo con il nome di “ciclo metodico”
- Riduzione delle antiche costellazioni a forma e dimensione, divisione, geometrica corrispondenti ai dodici mesi dell’anno con conseguente invenzione dello zodiaco
- Metodo di Kidinnu* per calcolare la durata della rivoluzione sinodica e la rivoluzione siderale. Per quanto riguarda la luna la rivoluzione anomalistica e draconica.
- Scoperta dei cicli planetari e costruzione delle effemeridi perpetue di alcuni pianeti

* Kidinnu (300 a.C. – 400 a.C.) era un famoso matematico e astronomo babilonese vissuto nello stesso arco temporale di Eudosso di Cnido, di cui parleremo a breve, nato a Babilonia e capo della scuola astronomica di Sippar in Mesopotamia

Secondo Zecharia Sitchin, Sippar, era la città del porto spaziale (prima del diluvio universale) comandato da Utu ed era anche il suo centro di culto dopo il Diluvio.

Lo stesso Utu era il fratello gemello di Inanna; comandante del porto spaziale di Sippar prima del diluvio universale e figlio di Nannar e Ningal. Nannar a sua volta, oltre ad essere figlio di Enlil e Ninlil, era anche il primo capo Annunaki nato sulla terra e dio protettore di Urim (Ur) e Harran. Urim, inoltre, era un centro fiorente di cultura, industria e commercio internazionale.

Tutto questo dove ci porta ?

Tutto questo ci porta a dedurre anche se inizialmente con una buona dose di scetticismo che veramente le conoscenze astronomiche del Sommo Poeta derivano dai Sumeri.

Cosa c’entra allora da Vinci ?

In un manifesto Rosacrociano del XIX secolo fanno la comparsa un presunto Dante Alighieri con indosso una presunta veste Templare e un presunto Leonardo da Vinci il quale impugna una pergamena ed ha sul capo un curioso copricapo.

Immagine
Manifesto Rosacrociano del XIX Secolo. Alla vostra destra un presunto Leonardo da Vinci con un curioso copricapo e alla vostra sinistra un presunto Dante Alighieri con indosso una presunta veste templare. Trai i due l’immagine del Santo Graal

Dopo una lunga serie di ricerche sono riuscito ad identificare nel copricapo indossato dal presunto da Vinci lo stesso copricapo indossato da Utu, Inanna, Enki, Enlil,ecc…

Ovviamente non tutti i copricapi degli Annunaki sono uguali in quanto possiedono delle evidenti varianti ma in linea di massima si assomigliano molto come potete vedere le immagini seguenti:

Immagine
copricapo di Enki

Immagine
copricapo di Utu

Immagine
copricapo di Inanna

Immagine
copricapo da Vinci

Se osservate le prime tre immagini, i copricapi di Enki, Utu e Inanna con la quarta, il copricapo di Da Vinci, noterete una curiosa rassomiglianza data dalla forma a campana, comune ai tre copricapi sumeri e dalle strisce su di essa, che nel caso di Enki sono tre come in Da Vinci.

Nel manifesto inoltre tra i due personaggi vi è al centro il Sacro Graal e Alighieri tiene gli occhi chiusi come se aspettasse che da Vinci ricevesse qualcosa da lui.

Quindi possiamo ipotizzare che ci troviamo di fronte a una cerimonia in cui Alighieri consegna un qualcosa a da Vinci. Forse una grande fonte di conoscenza che viene indicata con il simbolo del Santo Graal, guarda caso posto tra i due.

Se tale ipotesi fosse corretta possiamo ipotizzare che tale conoscenza donata da Alighieri a da Vinci fosse un conoscenza che aveva origine nella civiltà Sumera dato il copricapo di da Vinci che guarda caso richiama senza ombra di dubbio gli Annunaki.

Tutto qui ?

Abbiamo solo il copricapo in segno di rispetto verso le divinità Sumere e le conoscenze del Sommo Poeta che hanno origine dalla civiltà Sumera e Babilonese ?

La risposta è no in quanto nelle conoscenze astronomiche di Dante o meglio quelle che egli ha nascosto negli ultimi canti del Paradiso vi sono delle informazioni sul Pianeta Nibiru.

Vediamo i vari indizi nascosti nei vari versi:

Cita:
Lume è là sù che visibile face
lo creatore a quella creatura
che solo in lui vedere ha la sua pace. 102

E’ si distende in circular figura,
in tanto che la sua circunferenza
sarebbe al sol troppo larga cintura. 105

così mi si cambiaro in maggior feste
li fiori e le faville, sì ch’io vidi
ambo le corti del ciel manifeste.


Partiamo dal secondo indizio e notiamo che ciò parla di un qualcosa che è al sole di troppa larga cintura. Caso strano Nibiru compie un orbita di 3600 anni per girare attorno al nostro sole e la sua orbita è molto ma molto più ampia “larga” al sole.

Una “circunferenza” di larga cintura e Dante ci aggiunge anche la parola “troppo” come ad indicare che la grandezza di tale orbita sia molto ma molto più grande di quella della terra.

Quindi ecco il primo dettaglio che mostra come le conoscenze sumere e quelle di Dante siano le stesse.

Il secondo sta in “ambo le corti del ciel manifeste” e per “ambo” si intende “entrambe” come quando si gioca a tombola e si grida “ambo” per dire due numeri sulla stessa riga.

Partendo dal fatto che il Sommo Poeta vede due elementi simili o meglio “ambo le corti del ciel” ossia vede due corti del cielo o meglio due fonti di luminosità e anche qui tornando ai Sumeri e alle ricerche di Biagio Russo notiamo come quest’ultimo abbiamo attirato la nostra attenzione su un puntino isolato nella famosa tavola Sumera dove viene riportato il sistema solare. Perché quel puntino isolato ?

E se fosse la famosa “Dark Star” di Andy Lloyd ?

Immagine
Tavola sumera: la pallina cerchiata in azzurro è il pianeta NIBIRU insieme agli altri pianeti ed al Sole. la pallina cerchiata di Rosso, messa in evidenza dalle ricerche di Biagio Russo, potrebbe essere la DARK STAR scoperta da Andy Lloyd

Ed ecco che qui subentra il ricercatore americano Andy Lloyd autore del libro “Dark Star: The Planet X Evidence” nel quale l’autore ipotizza che il famoso pianeta Nibiru orbiti attorno ad una stella compagna del nostro sole, una Nana Bruna di nome Dark Star presente ai confini del nostro sistema solare tra la Nube di Oort e la fascia di Kuiper.

Quindi ecco il secondo dettaglio ossia Dante sapeva che nel nostro sistema solare non vi era un sole ma bensì due soli o meglio quello che noi ormai ben conosciamo e la sua compagna.

Ora passiamo al terzo ed ultimo dettaglio ossia quello in cui si parla di creatura e creatore.

Nel disegnare l’universo dantesco Dante mette la terra al centro con tutti gli altri pianeti attorno e poi pone sopra di ciò Dio con i nove cerchi angelici attorno ma in ciò vuole farci vedere ben altro.

Immagine
Universo Dantesco. Se separiamo i cerchi inerenti la terra con gli altri pianeti da Dio con i suoi nove cerchi angelici potremmo vedere in tale schema due mini sistemi solari che ne vanno a comporre uno solo

La terra come noi sappiamo non va al centro del sistema e quindi è evidente che il Sommo Poeta ha invertito la posizione del nostro pianeta e ciò è dovuto al fatto che nella sua epoca la terra era il centro di tutto. E se la stessa cosa fosse per “DIO”.

Usciamo fuori dai classici schemi e vediamo Dio come un pianeta ma gli lasciamo l’appellativo di creatore mentre alla terra quello di creatura. Tutto ciò ci dice qualcosa ?

Il famoso poema sumero Enuma Elish quando ci dice che Nibiru o meglio uno dei suoi satelliti si scontrò contro Tiamat “l’attuale Terra” dandogli la vita non ci fa sospettare una curiosa verità ?

Nibiru che innesca la vita è il “creatore” e la terra è la “creatura” quindi Dante ha messo al centro dei due sistemi la creatura “Terra-Tiamat” e il creatore “Dio-Nibiru”.

Ecco quindi l’ultimo dettaglio e se proviamo a fare un piccolo sunto per ricapitolare il tutto noteremo un incredibile quadro:

Secondo Sitchin i Sumeri erano a conoscenza oltre alla struttura del sistema solare anche di Nibiru, della sua ampia orbita e della curiosa presenza di una stella compagna del nostro sole

Dante Alighieri ha nascosto negli ultimi canti del Paradiso tre dettagli che collimano con le conoscenze Sumere

Dante Alighieri in un manifesto rosacrociano dona a Leonardo da Vinci le sue conoscenze e quest’ultimo porta in testa lo stesso copricapo usato dalle divinità sumere

Incrociando le ricerche di Zecharia Sitchin, Chiara Dainelli, Andy Lloyd e Biagio Russo si nota come tutti gli elementi presi in esame collimano tra loro

Che sia tutta finzione lo escludo a priori in quanto i ricercatori da me elencati, ad esclusione di Sitchin, li conosco di persona e sono consapevole del loro bagaglio culturale e della loro grande competenza in campo di ricerca quindi iniziamo ad aprire gli occhi…

…una nuova realtà si apre davanti a noi.

Lombardi David – Direttore C.I.R
Il Codice Astronomico di Dante – Chiara Dainielli
Schiavi degli Dei – Biagio Russo
Dark Star: the Planet X Evidence – Andy Lloyd
Il Pianeta degli Dei – Zecharia Sitchin
L’altra genesi – Zecharia Sitchin


http://lombardimistero.wordpress.com/20 ... -annunaki/


Ultima modifica di Atlanticus81 il 28/01/2014, 16:57, modificato 1 volta in totale.


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mi sembra strano che una persona logica come enkidu creda all'esistenza di nibiru



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dipende cosa si intende per nibiru. Se si intende un pianeta orbitante attorno ad una stella gemella del sole, perchè no? Ci sono abbastanza indizi che dimostrano qualcos'altro nel nostro sistema solare di grosso e lontano c'è.

Se per nibiru si intende un pianeta abitato (vorrei capire come se orbita attorno ad una stella morta) allora sono molto scettico anche io. anche perchè penso che Nibiru in realtà non fosse un pianeta, al limite una astronave molto grande in orbita, una sorta di stazione spaziale, almeno così mi pare di capire.



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quali indizi ci sarebbero che c'è qualcosa di molto grosso e lontano, ma legato gravitazionalmente al Sole?



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http://www.nationalgeographic.it/scienz ... _-1022139/

e queswto è solo un esempio, se cerchi qui nel forum o su internet troverai decine di casi simili e molti proveniente dal mondo accademico.



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Cita:
Raziel ha scritto:

mi sembra strano che una persona logica come enkidu creda all'esistenza di nibiru


Infatti.... non ho fatto altro che dire in ogni occasione che per me Nibiru non esiste... pensa che ho persino fatto un ciclo di video sul mio canale Youtube in cui smonto tutte le teorie di Sitchin..... se qualcuno mette in giro l'idea che credo a Nibiru, lo querelo per diffamazione....
In ogni caso, nel momento in cui vengono invalidate le teorie di Sitchin, cade anche tutta la questione su Nibiru, in quanto è stato solo Sitchin a inventarlo, e soltanto lui, con la sua inaccettabile interpretazione dei testi sumerici.


Ultima modifica di Enkidu il 02/02/2014, 22:56, modificato 1 volta in totale.

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ah e quelli sarebbero "indizi"...

Ecco cosa c'è scritto al termine dell'articolo:

Insufficienza di prove

Altri astronomi sono incuriositi dai calcoli di Gomes ma aspettano prove più consistenti prima di riportare a nove il numero ufficiale dei pianeti del Sistema Solare. "Si tratterebbe di un fatto rilevante", sostiene ad esempio Rory Barnes della University of Washington. "Ma non mi sembra ci siano prove sufficienti. Gomes però ha indicato la strada per capire come un pianeta del genere modificherebbe una parte del nostro Sistema Solare. Quindi, anche se non ha trovato prove della sua esistenza, il fatto più importante è che ci ha mostrato come eventualmente trovare quelle prove.

Anche Douglas Hamilton, astronomo della University of Maryland, ritiene che le nuove osservazioni siano tutt'altro che definitive. "Dopo le osservazioni di Gomes l'esistenza del pianeta è solo un po' più probabile di prima. Non c'è la 'pistola fumante'". Hal Levison, del Southwest Research Institute di Boulder, in Colorado, è ancora più scettico: "Mi sembra improbabile che un pianeta piccolo come Nettuno abbia gli effetti osservati", commenta.



Tra l'altro, l'articolo parla in maniera assai di dimensioni, da un planetesimo come plutone o più piccolo, a delle dimensioni di marte ad addirittura un gigante gassoso, ed è solo uno scienziato a sostenerlo, non ad una stella binaria che sarebbe la compagna del sole... non li definirei propriamente indizi, o almeno niente di concreto



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MessaggioInviato: 06/02/2014, 13:02 
Quanto esposto nell'articolo in questione rilancia l'ipotesla teoria di una seconda stella... ma se invece di perdersi nello spazio si fosse spenta diventando una nana bruna?! Nemesis... intorno alla quale orbitano ancora pianeti come Nibiru, Sedna e altri transnettuniani dalla anomala orbita estremamente ellittica.

"Il Sole aveva un Gemello che si è perso nello Spazio?"

Immagine

Un tempo, anche il nostro sistema solare sarebbe stato binario, ovvero formato da due Soli. È l’ultima teoria avanzata da un astrofisico per spiegare una delle stranezze che da sempre fanno scervellare gli scienziati, ovvero l’orbita inclinata della Terra rispetto all’equatore solare. La causa potrebbe essere stata una giovane stella che avrebbe influenzato i pianeti in formazione prima di sparire...

L’ipotesi è stata formulata da un ricercatore che lavora negli Stati Uniti per giustificare le orbite a dir poco singolari di alcuni pianeti extrasolari che sembrano sfuggire alle leggi della fisica. Nel 1995, alcuni astronomi svizzeri per la prima volta individuarono un gigante gassoso, definito “Giove bollente”, in orbita attorno ad una stella. Per spiegare come mai si trovasse dove non si aspettavano di trovarlo, ipotizzarono che il pianeta si fosse formato altrove, ma fosse poi migrato vicino alla stella, attirato nella spirale del disco protoplanetario di gas e polvere che una volta le turbinava attorno. Il pianeta sarebbe rimasto poi nel disco e la sua orbita avrebbe coinciso con quella della stella di riferimento. Ma la teoria della migrazione ha subìto un duro colpo nel 2008, quando gli astronomi hanno iniziato a trovare dei pianeti simil-Giove un po’ ovunque, con orbite inclinate e persino retrograde rispetto alle loro stelle. Ciò faceva immaginare che le forze di attrazione di altri pianeti ancora più massicci li avessero cacciati di forza dai loro percorsi alterandone le orbite. Ma adesso Kostantin Batygin, del Centro Harvard-Smithsonian per l’Astrofisica di Cambridge, in Massachusetts, ha un’altra idea.

“Le orbite non allineate sono un naturale effetto della migrazione nel disco, solo se si accetta però il fatto che i sistemi planetari si formino, solitamente, in ambienti multistellari“, dice il ricercatore. Nel suo studio pubblicato su Nature, Batagyn ha calcolato come il disco protoplanetario di una giovane stella venga alterato da una seconda stella che le orbiti intorno. Quando un pianeta gigante si muove in spirale seguendo questo disco inclinato, inevitabilmente la sua orbita risulterà non allineata al piano dell’equatore solare.

“La ritengo un’ipotesi del tutto plausibile“, sostiene Josh Winn, astronomo dell’Istituto di Tecnologia del Massachusetts che ha misurato le orbite di svariati pianeti gioviani. “E la cosa migliore di questa idea è che la possiamo verificare“. Infatti, se Batagyn ha ragione, questi mancati allineamenti dovrebbero essere ancora più frequenti dei giganti gassosi, perchè l’alterazione del disco non richiede necessariamente la presenza di un Giove bollente. Finora, il telescopio spaziale della Nasa Kepler ha misurato l’inclinazione di un solo sistema multiplanetario: i tre pianeti che orbitano attrono a Kepler 30, tutti allineati con l’equatore della loro stella. Ma in futuro, Winn prevede di osservare molti altri sistemi planerari per mettere alla prova la teoria dell’astrofisico.

Da parte sua, Kostantin Batagyn è pronto a scommettere sulla validità del suo modello intepretativo, sicuro che una prima prova potrà essere trovata osservando Alpha Centauri, un sistema stellare ternario con almeno un pianeta in orbita attorno alla stella più luminosa. “Ci sono buone chance che gli astronomi trovino che dissallineamenti. Alpha Centauri A e Alpha Centauri B sono abbastanza vicine da aver influenzato a vicenda il piano di inclinazione dei loro sistemi planetari”

Ma non basta. Perché in realtà, noi conosciamo già un sistema solare nel quale i pianeti mostrano l’inclinazione delle orbite: il nostro. Tanto che il ricercatore azzarda:”Io credo che da qualche parte, nella Via Lattea, ci sia una stella responsabile della nostra alterazione. Sospetto che il Sole, una volta, avesse una stella compagna che ha trascinato la nebulosa solare di 7 gradi. Poi ha lasciato la scena poco dopo la comparsa dei primi pianeti.” La Terra, dunque, continuerebbe ad orbitare con quell’inclinazione strana rispetto all’equatore solare di circa 7 gradi, provocata da quella ipotetica stella gemella che faceva compagnia al nostro Sole prima di perdersi nello spazio, chissà dove.

Fonte: http://scienza.panorama.it

http://risveglioedizioni.blogspot.it/20 ... .html#more



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per orbita inclinata intendi quella che da vita alle stagioni?

comunque una nana bruna non è così nana, essendo almeno 50 volte più massiccia di Giove e dotata, oltre che di un intenso campo gravitazionale anche di un intenso campo radioattivo che sarebbe certamente rilevabile dando per scontato 1) che abbiamo individuato parecchie nane brune in giro lontane anni luce, e 2) che per essere una stella binaria dovrebbe essere a distanza molto ravvicinata, non più di qualche giorno-luce, altrimenti il legame gravitazionale sarebbe troppo tenue e sarebbe una semplice stella come le altre vicine.



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Cita:
Raziel ha scritto:
per orbita inclinata intendi quella che da vita alle stagioni?


[8)] ??
le stagioni sono causate dall'inclinazione dell'asse terrestre di 23.5° rispetto al piano dell'orbita, non è l'orbita ad essere inclinata.


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