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MaxpoweR ha scritto:

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4. La luna terrestre è l’unica luna del sistema solare che non ruota su se stessa, e mostra sempre lo stesso lato rivolta verso la Terra.


Questo non è assolutamente vero.

LA luna ruota e come è solo apparentemente immobile perchè: la rivoluzione della Luna attorno alla Terra e la rotazione attorno al suo asse hanno lo stesso periodo, cioè la Luna è in rotazione sincrona con la Terra.



Quoto Max e aggiungo che la rotazione sincrona e' un fenomeno astronomico noto e molto diffuso (risonanza rotazione-orbita).

Nel sistema solare praticamente quasi tutte le lune orbitano in rotazione sincrona, e in alcuni casi, come ad esempio Caronte, una luna di Plutone, sono anche geostazionarie. Infatti da Plutone non solo si vede sempre la stessa faccia di Caronte, ma lo stesso e' pure sempre fisso nel cielo di Plutone.

Infine altri casi meno noti di rotazione sincrona sono quelli di Mercurio rispetto al sole e quello di Venere rispetto alla Terra che forza Venere a mostrare sempre la stessa faccia alla Terra ogni volta che nelle loro orbite si trovino alla minima distanza reciproca.

Cita:
La leggenda Zulù è comunque davvero interessantissima direi straordinariamente precisa anche dal punto di vista scientifico... Assurdo...

Abbiamo avuto sotto gli occhi magari la soluzione a tutte le nostre domande senza rendercene conto e dover sbattere su marte. Basterebbe iniziare a scavare un pò lassù.

Magari il detto che la luna influenza il comportamento umano è un'altra reminiscenza del fatto che ci ci ha creato ha\aveva come base d'appoggio quello strano satellite.

Stanley Kubrik nello stupendo 2001 odissea nello spazio non piazza un monolite proprio sulla luna? ^_^


Riquoto Max nuovamente.



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MessaggioInviato: 28/01/2014, 17:10 
PARLA UN IGIGI, IL MONITO DEI CREATORI AL GENERE UMANO - UN ARTICOLO DEL COLONNELLO PHILIP CORSO

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Rappresentazione artistica dell'incontro tra Corso e la EBE

Il Colonnello Philip J. Corso ci ha lasciato nel 1998, con questo messaggio che un Igigi-EBE (Entità Biologica Extraterrestre) gli trasmise telepaticamente.

La prima volta che sentii il termine Igigi fu in occasione della seconda visita in Italia di Corso, poco prima della sua morte, avvenuta il 16 Luglio 1998. A Roma, durante una nostra conversazione, Corso mi consegnò diversi documenti e due manoscritti, che avrebbe avuto desiderio di vedere pubblicati in Italia. Fra i documenti scritti di suo pugno ce n’erano alcuni sulla tipica carta giallina dei block notes americani. Uno era intitolato “Igigi Speaks”.

Si trattava di un testo contenente un messaggio affidato telepaticamente al Colonnello Corso e da lui immediatamente trascritto in seguito a un suo personale Incontro Ravvicinato con un essere di tipo EBE. L’essere agiva per conto di creature superiori, da Corso identificate con i termini di “Creatori” o “Igigi” (secondo la mitologia sumera, in quella assiro-babilonese il termine accadico era Anunnaki, ovvero “coloro che dal cielo scesero sulla Terra”, N.d.R.).

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Il Colonnello Corso e M. Baiata

In questo documento si rintracciano chiaramente i fondamenti di quanto Corso intendeva con “Nuova Scienza”, un argomento che tratterò prossimamente riportando qui interviste integrali al Colonnello Corso. Ciò che colpisce maggiormente del contenuto è il linguaggio, apparentemente confabulatorio di Corso. Nel messaggio dell’Igigi sembrano confluire dichiarazioni connotabili storicamente, connesse alla personale visione di Corso in merito al nucleare e alle risorse naturali del nostro pianeta. È lecito quindi ipotizzare che Corso abbia operato un transfert affidando all’essere alieno alcuni tratti del proprio pensiero. D’altro canto, concetti assai simili vengono significati da molta messaggistica derivata da comunicazioni di razze aliene positive in contatto con loro “ambasciatori” terrestri. Ad esempio, dai Siriani.

Mentre ritengo possibile che Corso abbia tratto da Sitchin alcuni elementi della sua “cosmogonia”, sono portato ad escludere che all’atto della stesura di questo scritto Corso soffrisse di perdite di focalizzazione della memoria, o di manie di grandezza tali da portarlo a esprimersi come un profeta sgrammaticato e privo di senso logico. Chiunque lo abbia incontrato può testimoniarne la lucidità mentale sino alla fine dei suoi giorni. Il Lettore è comunque perfettamente in grado di giudicare da sé.

Va detto comunque dell’attualità di quanto Corso afferma e riporta in relazione ai Creatori/Igigi, anche in considerazione delle informazioni che giungono sempre più consistentemente da parte di eccellenti ricercatori italiani, come Mauro Biglino e da specialisti internazionali di Storia Alternativa, genesi dell’uomo e civiltà pre e post diluviane, mesopotamiche soprattutto.

Infine, degli Igigi parlano oggi diversi experiencers che si dicono in contatto con questi esseri superiori.

Ma le rivelazioni di Corso risalgono ormai ad oltre una dozzina di anni fa e questo rende il monito degli Igigi ancora più interessante.

Maurizio Baiata, 25 Gennaio 2012

----------

Parla un IGIGI

Messaggio trasmesso da una EBE per conto dei suoi maestri

di Philip J. Corso †

Che voi siate stati creati da Dio onnipotente, o che siate stati creati da noi, non ha importanza. Ciò che importa è quello che siete diventati. Vi è stato fatto un gran dono, una mente che crea ordine. Con questo intendo la capacità di distinguere tra un’esperienza e una mera immagine mentale. La conoscenza scaturisce dalle esperienze ottenute dal confronto tra le invenzioni dell’intelletto e fatti osservati e fa uso solo di concetti collegati alle esperienze delle quali non si nutre alcun dubbio. Vi è stato dato accesso a solide basi scientifiche che vi hanno fatto avanzare rapidamente di duecento anni nel futuro. Adesso è arrivato il momento di proiettarsi nei fenomeni tempo-dimensionali e gli effetti che gli sconvolgimenti nel tempo possono avere sugli eventi futuri. La formula vi è stata data, comunque al momento noi ci poniamo l’interrogativo se voi possiate andare avanti o meno, a fronte della stoltezza e della mancanza di realismo dei vostri pensieri e delle vostre azioni. C’è un perdurante dubbio se voi siate o no in grado di farla vostra per creare un nuovo mondo.

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La EBE nel disegno di Amy O’Brien su indicazioni di Philip Corso.

“Voi mortali potete essere così stupidi”

I mezzi per progredire sono dentro di voi, eppure fate confusione con la realtà. Sembra quasi che nella vostra mente la realtà non esista. Alla luce di questi fatti, cosa dovremo fare con voi? Ricominciare daccapo con una nuova razza, eliminare gli indesiderabili tra di voi, o fondere le nostre culture e civiltà? Noi abbiamo preso la nostra decisione, qual è la vostra? Vi abbiamo dato uno dei più grandi avanzamenti mai dati alla razza umana, e voi cosa ne avete fatto?

L’energia atomica potrebbe essere un grande aiuto per la razza umana al di là di quello che voi avete fatto. Avete creato un’arma di distruzione di massa. Questo ha permesso a coloro che controllano l’economia mondiale, che trascendono i confini nazionali, di far leva sulla paura delle masse. Noi abbiamo scelto gli Stati Uniti d’America come nazione che si avvicinava maggiormente alla società da noi auspicata. Ma cosa avete fatto con i doni che vi abbiamo concesso? Siete sulla via giusta per diventare una potenza di seconda classe. Avete trasformato il grande dono dell’atomica (l’Universo si basa su una struttura atomica) in una fogna di avida economia. Questo fattore, insieme alla follia, alla stupidità e alla mancanza di conoscenza, sta contribuendo al vostro degrado. Poiché voi basate tutto su fattori economici e non sull’esigenza di sopravvivenza e progresso e non potete isolarvi dal resto del mondo, molte altre nazioni stanno progredendo nell’uso pacifico dell’atomica. Accusate noi di sterminio mentre i colpevoli siete voi, visto che vi abbiamo dato i mezzi per fermare lo sterminio della razza umana. Io parlerò di questi lati oscuri che conducono al disastro in ordine di importanza.

1: L’acqua

Einstein disse che lo sviluppo storico aveva portato all’accentramento di tutti i poteri economici, politici e militari nelle mani degli Stati nazionali.

A tutt’oggi l’acqua si presenta come uno dei punti più critici per la pace tra le nazioni. L’acqua ha rimpiazzato il petrolio come il punto caldo per i conflitti tra le nazioni. Il mondo, il vostro mondo, deve prepararsi allo shock dell’acqua. La mancanza di acqua potabile ha condannato milioni di persone alla malattia, morte e degrado. Per sopravvivere, le nazioni povere devono insorgere contro quelle ricche. Miliardi di abitanti del mondo saranno a corto di acqua potabile e periranno, rivoltandosi prima della distruzione. Quarant’anni fa (1960) l’esercito americano mise a punto un impianto atomico portatile in grado di produrre 28.800 galloni di acqua fresca al giorno e 10.000.000 di galloni in sei anni ottenuti dall’acqua salata. Richiedeva pochissima manutenzione ed era sicuro, ma fu scartato dagli artisti dell’allarmismo nucleare e dagli economisti antinucleari che si dicevano ambientalisti. Città come New York, Parigi, Londra, Tokio, Los Angeles, Roma e altre metropoli, all’attuale ritmo di mancanza di acqua e numero di abitanti, periranno nel prossimo millennio. Lo spreco, l’incompetenza, e i fattori di costo annienteranno città grandi e piccole. Nell’ultimo quarto di secolo il fabbisogno di acqua è giunto ai minimi livelli.

2: Misure igieniche e rifiuti.

Durante i primi anni Sessanta l’esercito americano sviluppò un sistema atomico che avrebbe usato il cobalto per purificare le acque di scarico e i rifiuti umani. L’esercito americano aveva capito il potenziale di malattia e morte di un esercito stanziato in poco spazio (per esempio, 100.000 soldati nel raggio di una o due miglia). Il potenziale danno derivato dalla mancanza di strutture sanitarie sarebbe più mortale che affrontare un esercito nemico. Il sistema fu scartato a causa del termine “nucleare”. Miliardi di persone in tutto il mondo non hanno misure igieniche e sono condannati. Le malattie si diffonderebbero facilmente in tutto il mondo, come la morte nera (la peste, N.d.R.), metropoli potrebbero essere annientate, istantaneamente. I sistemi odierni per l’acqua e le fognature saranno distrutti in breve e il mondo civilizzato scomparirà. La spazzatura e i rifiuti potrebbero essere decomposti con mezzi nucleari, ma la stupidità impera.

3: Cibo

Il mondo odierno soffre la mancanza di cibo e la fame. Questa situazione potrebbe mutare in breve tempo, ma la stupidità e l’ignoranza impediscono la soluzione. A metà degli anni Quaranta l’esercito americano cominciò a studiare gli effetti delle irradiazioni alimentari. Gli sforzi furono premiati da grande successo. La refrigerazione non era più necessaria, furono eliminate malattie come la trichina dal maiale e la salmonella dal pollo. I polli possono crescere virtualmente in 90 giorni e i polli irradiati potrebbero essere esportati in grandi quantità. Miliardi di vite potrebbero essere salvate, ma ancora una volta la stupidità si fa nuovamente sentire e, a causa dell’infondata paura del nucleare, gli Americani non permetterebbero mai che nei loro supermarket si possa trovare cibo irradiato. Questa situazione sarebbe applicabile a molti altri cibi, vegetali, erbe, ma sebbene il processo sia affidabile e non nocivo, il boicottaggio continua, a causa della mancanza di conoscenza.

4: Energia.

Opinione comune è che nessuno in America vuole sviluppare una nuova linea di generatori di energia nucleare; la motivazione è che non ne è stata stabilita la praticabilità commerciale. Mentre il mondo va avanti, noi ristagniamo. Dicono che l’idea di sviluppare una nuova linea di generatori di energia nucleare chiamata Advanced Light Water Reactor sia uno spreco di denaro. Questo è tipico dell’anti-pensiero. È dal 1973 che negli Stati Uniti non vengono costruiti nuovi impianti nucleari e non ne saranno costruiti altri nella prossima decade a causa del pensiero negativo dei politici. Nuove tecnologie computerizzate rendono possibili dispositivi di sicurezza più semplici, ma non negli Stati Uniti. Sono stati intrapresi nuovi progetti geotermici e di energia eolica, ma questa è una cattiva idea, un diversivo. Nei primi anni Sessanta l’esercito americano disponeva di un impianto nucleare portatile sicuro a basso mantenimento, in grado di produrre vapore per guidare i generatori a produrre centinaia di Kw e sciogliere il ghiaccio per produrre acqua. Una piccola città nell’Artico fu dotata di acqua, calore ed elettricità: fu scartato. Era in via di sviluppo un piccolo impianto nucleare che poteva prendere l’idrogeno dall’acqua e l’azoto dall’aria e produrre ammoniaca come propellente per i veicoli. Fu interrotto. I ricercatori usarono un reattore nucleare per scaldare il gas per farlo espandere e pressurizzarlo. Poteva essere passato attraverso un ugello e creare una reazione opposta per condurre un veicolo. Progettarono di spingere un velivolo spaziale con un raggio ionico. Abbiamo pianificato di proiettarvi nel futuro dandovi un sistema per accelerare particelle molecolari cariche in campi magnetici quindi irraggiarle attraverso un ugello per guidare un motore. Comunque, invece di proiettarvi 500 anni in avanti e viaggiare nello Spazio, voi, attraverso la stupidità, l’avarizia e la mancanza di conoscenza, siete arretrati di 50 anni.

5: Medicina nucleare.

In questo campo avete fatto grandi progressi, a dispetto degli ostacoli prodotti dalla ottusità umana e nei molti casi in cui gli uomini di scienza hanno dovuto elidere la parola “nucleare” per andare avanti, specialmente nella MRI (Magnetic Resonance Imaging) e nell’impiego di apparecchi per il rilevamento di immagini. Persino gli zar dell’economia dell’avidità hanno guardato ad altre soluzioni, visto che in molti casi si trattava di sopravvivenza e della loro salute, non dei dollari. Eccovi 100 anni nel futuro e andrete avanti a un ritmo rapido, ammesso che altri fattori non vi schiaccino e distruggano il vostro modo di vivere.

E adesso vi lascio con questo:

I. Visto che possedete armi di distruzione totale, dovremo lasciarvi autodistruggere?

oppure

II. Dovremo distruggervi noi come abbiamo già fatto una volta?

oppure

III. Dovremo fare come fece il vostro Gesù Cristo, portare i creditori e quelli che usano il potere del denaro fuori dal tempio e lasciarvi progredire?

oppure

IV. Creare una razza ibrida e la società che noi abbiamo previsto?

La scelta sta a voi.

Tratto da un documento di Philip Corso, pubblicato nell’Ottobre 1999 su “Dossier Alieni”

http://noiegliextraterrestri.blogspot.i ... atore.html


Ultima modifica di Atlanticus81 il 28/01/2014, 17:12, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/02/2014, 10:43 
SIAMO TROPPO PRIMITIVI PER RILEVARE CIVILTÀ EXTRATERRESTRI? OPPURE C’È DELL’ALTRO?

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Alcuni degli astronomi più importanti del nostro tempo, tra cui l’astronomo reale inglese Sir Martin Rees, credono nell’esistenza di civiltà extraterrestri avanzate nel cosmo e che queste per comunicare, piuttosto che utilizzare segnali radio o segnali luminosi visibili, si servano di mezzi di comunicazione del tutto diversi da quelli che conosciamo.

Secondo gli scienziati, gli alieni potrebbero comunicare utilizzando ‘neutrini spettrali’ o ‘onde gravitazionali’, tecniche che solo adesso l’umanità sta cominciando a comprendere e che, comunque, sono al di fuori delle nostre capacità attuali.

“Il fatto che non abbiamo ancora trovato la minima prova della vita extraterrestre (tanto meno di vita intelligente), non mi sorprende e non mi delude”, ebbe a dire Arthur C. Clarke poco prima di morire nel 2008. “La nostra tecnologia deve apparire ridicolmente primitiva da una civiltà extraterrestre avanzata, tanto da poter essere considerati come selvaggi della giungla”.

Inoltre, Sir Martin Rees, cosmologo e astrofisico della Regina d’Inghilterra e presidente della Royal Society, ritiene che la possibilità di rilevare l’esistenza di vita extraterrestre potrebbe essere al di là della comprensione umana.

“Potrebbe trovarsi davanti ai nostri occhi, faccia a faccia, e non essere in grado di riconoscerla”, spiega Rees. “Il problema è che siamo alla ricerca di qualcosa di molto simile a noi, postulando che queste intelligenze non terrestri abbiano sviluppato la stessa nostra matematica e tecnologia.

Ho il sospetto che ci potrebbe essere vita intelligente là fuori, in forma che non siamo in grado di concepire. Proprio come uno scimpanzé non può capire la teoria quantistica, la vita intelligente potrebbe esistere come aspetti della realtà che sono al di là della capacità della nostra mente”.

Frank Drake, fondatore del SETI e inventore della famosa equazione omonima, ritiene che la tecnologia satellitare e la ‘rivoluzione digitale’ stiano rendendo l’umanità invisibile a potenziali intelligenze non terrestri. L’utilizzo dell’informazione digitale, infatti, sta causando una progressiva diminuzione delle trasmissioni televisive e radio diffuse nello spazio.

La Terra è attualmente circondata da un guscio di radiazioni causata da trasmissioni televisive, radiofoniche e radar analogici. Questi segnali, secondo Drake, sarebbero avvertiti dagli alieni come potenziale presenza di una civiltà tecnologica sul pianeta.

Sebbene tali segnali si siano diffusi quanto basta per raggiungere molti sistemi stellari vicini, essi stanno rapidamente scomparendo, facendo cadere l’umanità in una sorta di ‘oblio cosmico’.

Nel 1960, Drake ha guidato la transizione dell’Osservatorio di Arecibo in un centro di radioastronomia. Come ricercatore, egli è stato coinvolto nelle prime osservazioni delle pulsar. Drake è stato anche colui che nel 1972, insieme a Carl Sagan, progettò la famosa targa applicata sulla sonda Pioneer, il primo messaggio fisico inviato nello spazio. La targa fu pensata per essere comprensibile da eventuali extraterrestri che l’avrebbero incontrata.

Milan Cirkovic, dell’osservatorio astronomico di Belgrado, fa notare che l’età media dei pianeti nella Via Lattea è di circa 2 miliardi di anni superiore all’età della Terra e del Sistema Solare. Questo significa che l’età media di una civiltà tecnologia extraterrestre potrebbe essere molto superiore a quella della civiltà umana. L’ampiezza di questo intervallo fa ritenere che la capacità di poter osservare eventuali comunità extraterrestri potrebbe essere al di là della nostra tecnologia.

Dato che in questo momento non vi è alcuna prova diretta o indiretta dell’esistenza di civiltà extraterrestri, una di queste possibilità potrebbe indicarne il motivo:

A) Siamo i primi esseri intelligenti del cosmo in grado di rendere nota la nostra presenza e, prima o poi, lasciare il nostro pianeta. A questo punto, non ci sono altre forme di vita avanzate come la nostra;

B) La vita extraterrestre potrebbe non esistere, oppure essere così rara e lontana che di fatto non potremo mai entrare in contatto con essa, rendendola inesistente, almeno in senso pratico;

C) Molte civiltà aliene potrebbero essere esistite prima di noi e che per qualche ragione sconosciuta si sono estinte, senza lasciare traccia della loro esistenza (o, almeno, non siamo riusciti ancora a scovare le tracce della loro passata esistenza);

D) Esistono molte civiltà extraterrestri. Forse alcune di loro non hanno avuto interesse ad espandersi nello spazio, rimanendo nei confini del loro sistema stellare; altre potrebbero essere talmente avanzate da risultare invisibili ai nostri strumenti.

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Se si esclude la possibilità offerta da alcune confessioni di fede, secondo le quali l’umanità è frutto di una creazione esclusiva da parte di un principio singolare solitamente chiamato ‘Dio’, allora la proposizione A è abbastanza improbabile.

Supponendo che gli esseri umani si siano evoluti come le altre forme di vita sul nostro pianeta attraverso la selezione naturale, allora l’umanità è il frutto di un principio che pervade l’intero universo.

Quindi, se ci sono quasi certamente altri pianeti in grado di sostenere una qualche forma di vita, è altamente improbabile che gli esseri umani siano una ‘straordinaria anomali’ all’interno dell’universo. Ben inteso, l’esistenza di un principio singolare (Dio) e la via evolutiva non si escludono a vicenda, dato che quest’ultima potrebbe essere proprio una ‘regola’ che deriva dal principio singolare.

A questo punto, la proposizione D è talmente probabile da sfidare ogni logica: se migliaia, o addirittura milioni di civiltà extraterrestri esistono nell’Universo conosciuto, allora perchè tutte, senza eccezioni, hanno scelto di non espandersi nel cosmo o di esistere in modo tale da risultare completamente inosservabili? E’ concepibile che alcune di esse, o forse la maggioranza, potrebbero aver scelto questa strada, ma che lo abbiano fatto tutte sembra alquanto improbabile.

Viene in mente così la domanda che si pose il nostro Enrico Fermi nel 1950 e che è conosciuta come l’omonimo paradosso: “Dove sono tutti quanti? Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o navi spaziali?”.

La situazione paradossale è dovuta al contrasto tra la sensazione, da molti condivisa e sostenuta da stime del tipo di quella di Drake, che noi non siamo soli nell’universo e il fatto che i dati osservativi contrastino con questa sensazione. Ne deriva che o la sensazione intuitiva e le stime come quelle di Drake sono profondamente errate (suggerendo che sia probabile ciò che è estremamente improbabile o addirittura impossibile), o la nostra osservazione o comprensione dei dati è incompleta.

Un pò di cospirazionismo

Per rimanere fedeli alla fama di cospiratori, vi proponiamo una teoria ‘estrema’ proposta per la prima volta da Eric Frank Russell, scrittore di fantascienza, nel suo romanzo “Schiavi degli Invisibili”, in cui presenta l’inquietante ipotesi che la Terra sia dominata da esseri extraterrestri, chiamati Vitoni, entità invisibili di energia che si nutrono della nostra energia mentale e che impediscono il contatto dell’umanità con altre civiltà dello spazio.

Russell prese lo spunto per la scrittura del suo romanzo dalle teorie di Charles Fort, il ‘grande eretico della scienza’, studioso americano di fatti misteriosi e fenomeni paranormali, e che amava ripetere:

“Credo che noi tutti siamo proprietà altrui”. E spiegava: “In passato le altre razze del cosmo venivano a visitare la Terra, ma ora non più. Forse nei secoli scorsi una razza si è impadronita del nostro pianeta, e ora allontana tutte le altre”.

Il romanzo è stato ispirato a Russell da due considerazioni: “Dato che tutti gli uomini amano la pace, perché allora non riescono ad averla?”. E: “Se esistono razze extraterrestri più progredite dell’uomo, perché non vengono a trovarci?”. La risposta di Russell, ispiratagli dalle opere di Charles Fort, è la seguente:

“Il genere umano è già stato conquistato da altre intelligenze. Sono questi nostri sconosciuti padroni a fomentare le guerre e ad impedire alle altre razze del cosmo di comunicare con noi”.

Nel romanzo di Russell, l’uomo è dominato, senza averne coscienza, dai Vitoni: sfere di energia, invisibili all’occhio umano, che si nutrono della sua energia nervosa e la mietono istigando guerre, passioni, delitti.

Un piccolo gruppo di scienziati si accorge di questa schiavitù e a sua volta dichiara guerra ai Vitoni. Una guerra mortale, e pericolosissima, poiché basta pensare ai Vitoni per rischiare l’immediata distruzione. Insomma, un classico della fantascienza di grande suggestione.

Il racconto di Russell è molto simile alla teoria dei ‘Voladores’ di Carlos Castaneda, uno scrittore peruviano morto nel 1998.

L’ipotesi avanzata da Castaneda è a dir poco inquietante: “Gli sciamani dell’antico Messico scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita, un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita”.

I Voladores si nutrono solo di un determinato tipo di energia e noi ne produciamo molta di quella energia. I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, tutti gli eccessi, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità “disarmoniche” sono il loro cibo prediletto.

I Voladores non amano invece la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva, e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di coscienza.

Secondo Castaneda sono stati proprio i Voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, le abitudini, le consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego. Come direbbe Spok: affascinante!

Di recente, a recuperare l’ipotesi della ‘prigionia aliena’, con qualche variazione, è stato David Icke, controverso autore, ritenuto da alcuni il grande rivelatore del complotto rettiliano sul nostro pianeta.

Secondo l’ipotesi di Icke, alcuni alieni rettiliani, sotto le mentite spoglie umane di uomini pubblici, hanno preso il controllo del nostro pianeta impedendo all’umanità la normale evoluzione spirituale, sociale e tecnologica. Il fine di costoro sarebbe quello di schiavizzare l’umanità e impossessarsi definitivamente delle risorse planetarie (umanità compresa), impedendo qualsiasi contatto tra umanità e extraterrestri (quelli buoni, però!).

http://www.ilnavigatorecurioso.it/2013/ ... dellaltro/

Forse anche Enki, Enlil e compagnia cantante ebbero a che fare con ciò che io chiamo "extraterrestri metafisici" come possono essere i Vitoni o i Voladores di Castaneda o, parafrasando Rees vita intelligente che esiste sotto aspetti della realtà che sono al di là della capacità della nostra mente



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Atlanticus81 ha scritto:

SIAMO TROPPO PRIMITIVI PER RILEVARE CIVILTÀ EXTRATERRESTRI? OPPURE C’È DELL’ALTRO?

..la vita intelligente potrebbe esistere come aspetti della realtà che sono al di là della capacità della nostra mente”.


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Dea Imperfetta ha scritto:

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Atlanticus81 ha scritto:

SIAMO TROPPO PRIMITIVI PER RILEVARE CIVILTÀ EXTRATERRESTRI? OPPURE C’È DELL’ALTRO?

..la vita intelligente potrebbe esistere come aspetti della realtà che sono al di là della capacità della nostra mente”.


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Certamente...

Cita:
C'è un numero infinito di universi, naturalmente, in cui noi non esistiamo affatto, vale a dire non esistono creature simili a noi, anzi in cui la razza umana non esiste affatto.
Ci sono per esempio infiniti universi in cui i fiori sono la vita predominante, oppure in cui non si è mai sviluppata nè mai si svilupperà alcuna forma di vita.
E infiniti universi in cui le fasi dell'esistenza sono tali che non abbiamo parole nè pensieri per descriverle o immaginarle.
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... ,paralleli



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Angel_ ha scritto:

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Dea Imperfetta ha scritto:

Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

SIAMO TROPPO PRIMITIVI PER RILEVARE CIVILTÀ EXTRATERRESTRI? OPPURE C’È DELL’ALTRO?

..la vita intelligente potrebbe esistere come aspetti della realtà che sono al di là della capacità della nostra mente”.


Il Dea pensiero..

Certamente...

Cita:
C'è un numero infinito di universi, naturalmente, in cui noi non esistiamo affatto, vale a dire non esistono creature simili a noi, anzi in cui la razza umana non esiste affatto.
Ci sono per esempio infiniti universi in cui i fiori sono la vita predominante, oppure in cui non si è mai sviluppata nè mai si svilupperà alcuna forma di vita.
E infiniti universi in cui le fasi dell'esistenza sono tali che non abbiamo parole nè pensieri per descriverle o immaginarle.
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Atlanticus81 ha scritto:
SIAMO TROPPO PRIMITIVI PER RILEVARE CIVILTÀ EXTRATERRESTRI?

Sì... a parte rari casi.... [:p] [;)]



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MessaggioInviato: 07/02/2014, 23:35 
Articolo interessante,ricco di spunti e sfumature.Interessante la "scala" di eventi e possibilità.L'articolo su Corso,lascia davvero perplessi:gli spunti sono fiacchi,troppo legati alla fantascienza anni 50.Infine,vorrei che qualcuno mi spiegasse il perchè del "mito" rettiliano.Perchè no tarantoliano invece:ho visto foto di ragni così emblematiche e risolutive......



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Alessio
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MessaggioInviato: 08/02/2014, 02:54 
le prove sono qui sulla sulla terra, basta voler indagare davvero e scoperchiare il vaso. E mi spingo oltre, le prove sono dentro di noi, nel nostro DNA e nella strana magia che ci ha permesso di progredire alla velocità della luce. Bisogna porsi le domande giuste se davvero si vogliono le rispsote che si cercano.


Anche perchè indagando sulla terra e valutando eventuali INTERFERENZE avremmo la quasi certezza di confrontarci con intelligenze simili alle nostre e quindi riconoscibili cosa alquanto improbabile se si prova a sparare nel mucchio.

Come dice l'articolo potremmo trovarci faccia a faccia con una tipologia di intelligenza "aliena" e non riconoscerla. Io penso sempre agli insetti o alle piante. La loro "intelligenza" ha un potenziale infinitamente maggiore, sono già predisposte per il networking.

Pensate alle piante ed alle loro radici (che sono la sede del loro sistema nervoso e centro di elaborazione dati); se ci imbattessimo in una specie "vegetale" intelligente ma che comunica e vive secondo altri standard la riconosceremmo? Insomma non la reputiamo tale nemmeno sulla terra...

Ed un specie che utilizza la "coscienza collettiva" come gli insetti ad esempio? Presi singolarmente sono come dei mattoncini lego, svolgono una determinata funzione e stop, ma assieme IN RETE, compiono opere maestose come le termiti. Una specie dotata di questa intelligenza GLOBALE la riconosceremmo se ci imbattessimo solo in qualche MATTONCINO?

E mi spingo oltre, se tale intelligenza fosse formata da semplici cellule che comunicano tra loro mediante mutazioni del dna nel quale codificano le informazioni e unite in un network formassero un enorme rete pensante comunicante mediante questo codice BIOLOGICO? Scambieremmo queste cellule per semplici cellule ignorando completamente l'insieme.

Per farla breve le variabili, le distanze, l'impossibile sincronismo evolutivo, e la nostra scarsa conoscenza delle leggi biologiche che regola la vita (non sappiamo nemmeno NOI STESSI da dove saltiamo fuori e perchè) rendono la ricerca di vita intelligente proibitiva SECONDO ME, se portata avanti con gli standard e la presunzione attuali.

Con un pò di umiltà, senza sentirci defraudati di nulla, cerchiamo di capire bene da dove veniamo e cosa erano quelle entità che permeano la nostra storia antica, potremmo risparmiarci un bel pò di lavoro eliminando moltissime variabili.

MA ahimè queste sono solo chiacchiere da bar, chi davvero ha il potere e le conoscenze per aprire queste porte se ne guarda bene.

Cita:
Perchè no tarantoliano invece:ho visto foto di ragni così emblematiche e risolutive......


Perchè sul nostro pianeta, negli ultimi 60 milioni di anni non ci sono le condizioni adatte affinché questa tipologia biologica possa evolversi oltre il punto (ragguardevole) in cui è arrivata.

I tarantoliani quindi una stirpe intelligente discendente dalle tarantole non potrebbe nemmeno respirare con le concentrazioni attuali di ossigeno. Queste specie assorbono l'ossigeno attraverso il corpo, quindi hanno raggiunto già ora un equilibrio perfetto tra superficie del corpo ed ossigeno assimilabile tramite quest'ultima. Una grandezza maggiore richiederebbe maggiori quantità di ossigeno da bruciare impossibile da reperire perchè la loro superficie "respirante" sarebbe troppo piccola.

I rettili non hanno di questi problemi, ed hanno dominato la terra per 120 milioni di anni (più i loro discendenti rettili ed uccelli dall'estinzione di massa ad oggi quindi altri 60\65 mln di anni).

L'uomo solo da 5 milioni ed è passato in questo piccolo lasso di tempo da scimmione a Marte. Magari nell'arco di quei 120 milioni di anni è scoccata la scintilla e si è evoluta una specie rettiloide intelligente che è sorta e scomparsa e di cui non avremo mai alcuna traccia.

Basti pensare che la vita sulla terra è "sbocciata" già mezzo miliardo di anni dopo la nascita della terra, con un ambiente del tutto alieno rispetto al nostro. Ed è già questa la prova palese che la vità può esistere in quasi ogni condizione e non solo con gli standard attuali. 2 miliardi di anni fa la terra era un pianeta alieni rispetto ad ora, quindi quelle forme di vita erano aliene, quindi la vita anche macroscopica su altri pianeti è una ovvia conseguenza.


Possono esserci state molte altre civiltà intelligenti se qualche specie ha avuto la stessa fortuna del mammifero uomo e non ne sapremo mai nulla, se non qualche flebile traccia di quelle immediatamente precedenti l'ascesa umana. Quelle tracce che oggi magari molti considerano solo miti fantasiosi.


Ultima modifica di MaxpoweR il 08/02/2014, 03:07, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 08/02/2014, 03:23 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:


Come dice l'articolo potremmo trovarci faccia a faccia con una tipologia di intelligenza "aliena" e non riconoscerla. Io penso sempre agli insetti o alle piante. La loro "intelligenza" ha un potenziale infinitamente maggiore, sono già predisposte per il networking.

Pensate alle piante ed alle loro radici (che sono la sede del loro sistema nervoso e centro di elaborazione dati); se ci imbattessimo in una specie "vegetale" intelligente ma che comunica e vive secondo altri standard la riconosceremmo? Insomma non la reputiamo tale nemmeno sulla terra...



Vi sono diverse ricerche e studi in campo (da più parti del globo nell'ultimo decennio) che confermano determinate esperienze di singoli, oltre alla realizzazione di strumenti in grado di ricavare dati da esse.
Un esempio:
Cit. "Hamer stesso scrive nel suo Testamento: "Per la Nuova Medicina Germanica" l'uomo, ma anche ogni animale ed ogni pianta, è sempre un organismo Vivente che possiamo pensare funzioni a 3 livelli che procedono in sincronia fra loro: ..."
Fonte: http://www.mednat.org/cancro/hamer.htm

Anche Roberto Zamperini avrebbe individuato (una base e un modello) una _fisiologia sottile_ che è uguale per l'uomo e gli animali che sarebbe la stessa per le piante.


Ultima modifica di CatBastet70 il 08/02/2014, 03:25, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 04/04/2014, 16:26 
ANTICHI ASTRONAUTI NEL NUOVO FILM “NOAH”: GLI ANGELI DECADUTI SONO I “BUONI”

Odora di “antichi astronauti” il nuovo colossal hollywodiano di prossima uscita “Noah”, interpretato da Russell Crowe. Nel film, gli angeli decaduti interpretano la parte dei “buoni”, cacciati dal regno celeste per aver avuto compassione per l'umanità e aver aiutato Noè a costruire l'arca. Di sapore più sumerico che ebraico, il regista Darren Aronofsky ha dichiarato di aver tentato di fare un film biblico mai fatto prima: e forse ci è riuscito!

Immagine

Nel film su Noè che presto vedremo nelle sale italiane (metà aprile), quasi tutto è il contrario di quello che dovrebbe essere.

Invece di essere cattivi, gli angeli decaduti sono presentati come eroi, i quali vengono cacciati dal regno dei ciali per aver avuto compassione dell’umanità e aver aiutato Noè a costruire l’arca.

Noè, poi, invece di essere il giusto scelto da Dio per la continuazione della specie umana sulla Terra, viene dipinto come un maniaco psicopatico che odia l’umanità e che vuole uccidere il nascituro di suo figlio nel caso fosse di sesso femminile.

Il film, inoltre, riesce magistralmente ad evitare sempre la parola “Dio” per tutta la sua durata: durante una scena in cui Noè spiega alla sua famiglia come è stato creato il mondo, il film mostra immagini raffiguranti l’evoluzione darwiniana.

Ma come scrivono alcuni blogger americani, tutte queste polemiche non hanno fatto altro che aver aiutato il film al botteghino: nel weekend di apertura, il film ha guadagnato ben 44 milioni di dollari.

Tuttavia, secondo i critici, il film ha il sapore di un’occasione persa: i colpi di scena nella pellicola distorcono notevolmente la storia di Noè tanto da renderla praticamente irriconoscibile. L’impressione è che Aronofsky si sia ispirato più alle tradizioni sumeriche del diluvio che a quella biblica. La questione più spinosa è quella che riguarda gli “angeli decaduti”.

Innanzitutto, per affrontare la questione bisogna dare un’occhiata alle fonti che parlano di “angeli sulla Terra”, o “angeli decaduti”. Pochi versetti prima del racconto biblico del diluvio, nel libro della Genesi leggiamo quanto segue (6,1-4):

«Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, i Figli degli Dèi (benei ha-elohim) videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta. Allora il Signore disse: “Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni.

C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo -, quando i Figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi».

La difficoltà dei biblisti sorge innanzitutto nel determinare l’identità dei “benei ha-elohim”. Chi sono costoro? Secondo quanto riporta la Bibbia, in un tempo remoto, esisteva una “progenie divina” che coabitava la Terra con gli uomini primordiali.

I primi scrittori cristiani, come Tertulliano e soprattutto Lattanzio, nel tentativo di spiegare l’origine di questi misteriosi personaggi, accolsero l’idea presente chiaramente nel Libro di Enoch che i Benei ha-elohim fossero gli angeli caduti, come sembra alludere anche il passo della Genesi. Attenzione, però, si tratta di figli, quindi di una seconda generazione di dèi, la prole di entità che presumibilmente già abitavano sul nostro pianeta.

Nel racconto fa la sua comparsa il termine ebraico ‘nephilim’, tradotto nelle nostre Bibbie come “giganti”. L’autore del testo sacro tiene a precisare che mentre i Figli degli Dèi erano intenti ad accoppiarsi con le Figlie degli Uomini, i Nephilim erano sulla Terra, e anche dopo!

Si ritiene che la parola “nephilim” derivi dalla radice del verbo ebraico “nafàl”, che significa cadere. Sull’interpretazione del termine i pareri degli studiosi divergono. Nei circoli biblici, la radice ha fatto pensare ai Nephilim come ad angeli decaduti. Altrove nella Bibbia vengono chiamati “figli di Anaq” o “Anaqim” (cf. Nm 13,28-33; Dt 1,28), con una chiara assonanza agli Anunnaki dei sumeri.

Il Libro di Enoch, un testo apocrifo di origine giudaica la cui redazione definitiva risale al I secolo a.C., fa riferimento a Enoch, che secondo il libro di Genesi è il bisnonno di Noè. Nel testo si fa riferimento chiaramente a questi angeli caduti, i quali vengono definiti come “vigilanti”.

I vigilanti del Libro di Enoch (#1506;#1460;#1497;#1512;#1460;#1497;#1503;, iyrin in aramaico) sono angeli inviati sulla Terra per sorvegliare gli esseri umani. Ben presto cominciano a desiderare le donne umane e, sollecitati dal loto leader Semyaza, cominciano ad istruire illecitamente l’umanità e a procreare con essa.

I figli di questa unione illecita sono definiti Nephilim, giganti selvaggi che saccheggiano la Terra e mettono in pericolo l’umanità. Non contenti, Semyaza e i suoi accoliti cominciano ad insegnare agli umani arti e tecnologie che altrimenti sarebbero state scoperte gradualmente nel tempo dagli esseri umani, invece di essere rifilate loro in un sol colpo.

Dio, come emerge anche da racconto canonico della Genesi, alla fine permette il Diluvio Universale per liberare la Terra dai Nephilim, questa razza insolente di super-uomini dalla perversità crescente. Tuttavia, Egli manda Uriel ad avvertire Noè per salvare la specie umana dall’imminente disastro cosmico.

Nella Lettera di Giuda, che cita esplicitamente il Libro di Enoch, gli angeli decaduti sono tenuti in catene in attesa del giorno del Giudizio. Quindi, un qualsiasi film su Noè dovrebbe chiaramente rappresentare gli angeli decaduti come i cattivi, giusto? E invece, no!

Nella versione di Aronofsky interpretano la parte dei buoni, di quelli che stanno dalla parte dell’umanità. Il rischio è che il film induca la maggioranza delle persone a ritenere gli angeli decaduti come i veri amici dell’umanità.

Se quanto affermato dai teorici degli Antichi Astronauti è vero, e cioè che in passato una razza extraterrestre ha interferito con il naturale percorso evolutivo dell’umanità ponendola fuori dall’armonia del cosmo, spacciandosi per divinità e riconosciute come tali dai nostri antenati, bisogna ritenere questi “angeli decaduti” come nemici dell’umanità e non salvatori.

Perchè Aronofsky vuole far passare l’idea che i “guardiani” siano i veri amici dell’umanità? Comunque, a prescindere dall’esistenza (passata e attuale) dei Nephilim, sconcerta comunque il fatto che la trama del film stravolga uno dei miti fondamentali della cultura umana, in nome di un’idea preconcetta di difficile decifrazione: perché raccontare una storia contraria a quella originale?

http://www.ilnavigatorecurioso.it/2014/ ... o-i-buoni/


Ultima modifica di Atlanticus81 il 04/04/2014, 16:30, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 04/04/2014, 16:59 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

ANTICHI ASTRONAUTI NEL NUOVO FILM “NOAH”: GLI ANGELI DECADUTI SONO I “BUONI”

Odora di “antichi astronauti” il nuovo colossal hollywodiano di prossima uscita “Noah”, interpretato da Russell Crowe. Nel film, gli angeli decaduti interpretano la parte dei “buoni”, cacciati dal regno celeste per aver avuto compassione per l'umanità e aver aiutato Noè a costruire l'arca. Di sapore più sumerico che ebraico, il regista Darren Aronofsky ha dichiarato di aver tentato di fare un film biblico mai fatto prima: e forse ci è riuscito!

Immagine

Nel film su Noè che presto vedremo nelle sale italiane (metà aprile), quasi tutto è il contrario di quello che dovrebbe essere.

Invece di essere cattivi, gli angeli decaduti sono presentati come eroi, i quali vengono cacciati dal regno dei ciali per aver avuto compassione dell’umanità e aver aiutato Noè a costruire l’arca.

Noè, poi, invece di essere il giusto scelto da Dio per la continuazione della specie umana sulla Terra, viene dipinto come un maniaco psicopatico che odia l’umanità e che vuole uccidere il nascituro di suo figlio nel caso fosse di sesso femminile.

Il film, inoltre, riesce magistralmente ad evitare sempre la parola “Dio” per tutta la sua durata: durante una scena in cui Noè spiega alla sua famiglia come è stato creato il mondo, il film mostra immagini raffiguranti l’evoluzione darwiniana.

Ma come scrivono alcuni blogger americani, tutte queste polemiche non hanno fatto altro che aver aiutato il film al botteghino: nel weekend di apertura, il film ha guadagnato ben 44 milioni di dollari.

Tuttavia, secondo i critici, il film ha il sapore di un’occasione persa: i colpi di scena nella pellicola distorcono notevolmente la storia di Noè tanto da renderla praticamente irriconoscibile. L’impressione è che Aronofsky si sia ispirato più alle tradizioni sumeriche del diluvio che a quella biblica. La questione più spinosa è quella che riguarda gli “angeli decaduti”.

Innanzitutto, per affrontare la questione bisogna dare un’occhiata alle fonti che parlano di “angeli sulla Terra”, o “angeli decaduti”. Pochi versetti prima del racconto biblico del diluvio, nel libro della Genesi leggiamo quanto segue (6,1-4):

«Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, i Figli degli Dèi (benei ha-elohim) videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta. Allora il Signore disse: “Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni.

C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo -, quando i Figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi».

La difficoltà dei biblisti sorge innanzitutto nel determinare l’identità dei “benei ha-elohim”. Chi sono costoro? Secondo quanto riporta la Bibbia, in un tempo remoto, esisteva una “progenie divina” che coabitava la Terra con gli uomini primordiali.

I primi scrittori cristiani, come Tertulliano e soprattutto Lattanzio, nel tentativo di spiegare l’origine di questi misteriosi personaggi, accolsero l’idea presente chiaramente nel Libro di Enoch che i Benei ha-elohim fossero gli angeli caduti, come sembra alludere anche il passo della Genesi. Attenzione, però, si tratta di figli, quindi di una seconda generazione di dèi, la prole di entità che presumibilmente già abitavano sul nostro pianeta.

Nel racconto fa la sua comparsa il termine ebraico ‘nephilim’, tradotto nelle nostre Bibbie come “giganti”. L’autore del testo sacro tiene a precisare che mentre i Figli degli Dèi erano intenti ad accoppiarsi con le Figlie degli Uomini, i Nephilim erano sulla Terra, e anche dopo!

Si ritiene che la parola “nephilim” derivi dalla radice del verbo ebraico “nafàl”, che significa cadere. Sull’interpretazione del termine i pareri degli studiosi divergono. Nei circoli biblici, la radice ha fatto pensare ai Nephilim come ad angeli decaduti. Altrove nella Bibbia vengono chiamati “figli di Anaq” o “Anaqim” (cf. Nm 13,28-33; Dt 1,28), con una chiara assonanza agli Anunnaki dei sumeri.

Il Libro di Enoch, un testo apocrifo di origine giudaica la cui redazione definitiva risale al I secolo a.C., fa riferimento a Enoch, che secondo il libro di Genesi è il bisnonno di Noè. Nel testo si fa riferimento chiaramente a questi angeli caduti, i quali vengono definiti come “vigilanti”.

I vigilanti del Libro di Enoch (#1506;#1460;#1497;#1512;#1460;#1497;#1503;, iyrin in aramaico) sono angeli inviati sulla Terra per sorvegliare gli esseri umani. Ben presto cominciano a desiderare le donne umane e, sollecitati dal loto leader Semyaza, cominciano ad istruire illecitamente l’umanità e a procreare con essa.

I figli di questa unione illecita sono definiti Nephilim, giganti selvaggi che saccheggiano la Terra e mettono in pericolo l’umanità. Non contenti, Semyaza e i suoi accoliti cominciano ad insegnare agli umani arti e tecnologie che altrimenti sarebbero state scoperte gradualmente nel tempo dagli esseri umani, invece di essere rifilate loro in un sol colpo.

Dio, come emerge anche da racconto canonico della Genesi, alla fine permette il Diluvio Universale per liberare la Terra dai Nephilim, questa razza insolente di super-uomini dalla perversità crescente. Tuttavia, Egli manda Uriel ad avvertire Noè per salvare la specie umana dall’imminente disastro cosmico.

Nella Lettera di Giuda, che cita esplicitamente il Libro di Enoch, gli angeli decaduti sono tenuti in catene in attesa del giorno del Giudizio. Quindi, un qualsiasi film su Noè dovrebbe chiaramente rappresentare gli angeli decaduti come i cattivi, giusto? E invece, no!

Nella versione di Aronofsky interpretano la parte dei buoni, di quelli che stanno dalla parte dell’umanità. Il rischio è che il film induca la maggioranza delle persone a ritenere gli angeli decaduti come i veri amici dell’umanità.

Se quanto affermato dai teorici degli Antichi Astronauti è vero, e cioè che in passato una razza extraterrestre ha interferito con il naturale percorso evolutivo dell’umanità ponendola fuori dall’armonia del cosmo, spacciandosi per divinità e riconosciute come tali dai nostri antenati, bisogna ritenere questi “angeli decaduti” come nemici dell’umanità e non salvatori.

Perchè Aronofsky vuole far passare l’idea che i “guardiani” siano i veri amici dell’umanità? Comunque, a prescindere dall’esistenza (passata e attuale) dei Nephilim, sconcerta comunque il fatto che la trama del film stravolga uno dei miti fondamentali della cultura umana, in nome di un’idea preconcetta di difficile decifrazione: perché raccontare una storia contraria a quella originale?

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Scusa, ma che ne sa lo scrittore di questo articolo qual è l'originale? E poi per "originale" cosa intende?
Per me è originale quella sumera, perché è la più antica che conosciamo, se ne scoprissimo un'altra più antica allora diventerebbe quella. Questa sumera parla di una fazione che ha aiutato l'umanità a sopravvivere, ed è proprio quella degli angeli caduti. Che poi per ragionamento ci sia arriva: perché volevano sopravvivessero? Perché erano più "legati" a loro. Magari vi si erano accoppiati, li istruivano, magari si erano affezionati o magari semplicemente non li vedevano più solo come schiavi al contrario dell'altra fazione!

Allora qual è la verità? Non si sa, ma sappiamo quella che forse può andarci più vicina, ed è quella sumera, e quella che questo film vuole far passare. Ben venga il dubbio sempre e comunque! Soprattutto quando instillato contro i dogmi religiosi!


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Cita:
DarthEnoch ha scritto:

Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

ANTICHI ASTRONAUTI NEL NUOVO FILM “NOAH”: GLI ANGELI DECADUTI SONO I “BUONI”

Odora di “antichi astronauti” il nuovo colossal hollywodiano di prossima uscita “Noah”, interpretato da Russell Crowe. Nel film, gli angeli decaduti interpretano la parte dei “buoni”, cacciati dal regno celeste per aver avuto compassione per l'umanità e aver aiutato Noè a costruire l'arca. Di sapore più sumerico che ebraico, il regista Darren Aronofsky ha dichiarato di aver tentato di fare un film biblico mai fatto prima: e forse ci è riuscito!

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Nel film su Noè che presto vedremo nelle sale italiane (metà aprile), quasi tutto è il contrario di quello che dovrebbe essere.

Invece di essere cattivi, gli angeli decaduti sono presentati come eroi, i quali vengono cacciati dal regno dei ciali per aver avuto compassione dell’umanità e aver aiutato Noè a costruire l’arca.

Noè, poi, invece di essere il giusto scelto da Dio per la continuazione della specie umana sulla Terra, viene dipinto come un maniaco psicopatico che odia l’umanità e che vuole uccidere il nascituro di suo figlio nel caso fosse di sesso femminile.

Il film, inoltre, riesce magistralmente ad evitare sempre la parola “Dio” per tutta la sua durata: durante una scena in cui Noè spiega alla sua famiglia come è stato creato il mondo, il film mostra immagini raffiguranti l’evoluzione darwiniana.

Ma come scrivono alcuni blogger americani, tutte queste polemiche non hanno fatto altro che aver aiutato il film al botteghino: nel weekend di apertura, il film ha guadagnato ben 44 milioni di dollari.

Tuttavia, secondo i critici, il film ha il sapore di un’occasione persa: i colpi di scena nella pellicola distorcono notevolmente la storia di Noè tanto da renderla praticamente irriconoscibile. L’impressione è che Aronofsky si sia ispirato più alle tradizioni sumeriche del diluvio che a quella biblica. La questione più spinosa è quella che riguarda gli “angeli decaduti”.

Innanzitutto, per affrontare la questione bisogna dare un’occhiata alle fonti che parlano di “angeli sulla Terra”, o “angeli decaduti”. Pochi versetti prima del racconto biblico del diluvio, nel libro della Genesi leggiamo quanto segue (6,1-4):

«Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, i Figli degli Dèi (benei ha-elohim) videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta. Allora il Signore disse: “Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni.

C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo -, quando i Figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi».

La difficoltà dei biblisti sorge innanzitutto nel determinare l’identità dei “benei ha-elohim”. Chi sono costoro? Secondo quanto riporta la Bibbia, in un tempo remoto, esisteva una “progenie divina” che coabitava la Terra con gli uomini primordiali.

I primi scrittori cristiani, come Tertulliano e soprattutto Lattanzio, nel tentativo di spiegare l’origine di questi misteriosi personaggi, accolsero l’idea presente chiaramente nel Libro di Enoch che i Benei ha-elohim fossero gli angeli caduti, come sembra alludere anche il passo della Genesi. Attenzione, però, si tratta di figli, quindi di una seconda generazione di dèi, la prole di entità che presumibilmente già abitavano sul nostro pianeta.

Nel racconto fa la sua comparsa il termine ebraico ‘nephilim’, tradotto nelle nostre Bibbie come “giganti”. L’autore del testo sacro tiene a precisare che mentre i Figli degli Dèi erano intenti ad accoppiarsi con le Figlie degli Uomini, i Nephilim erano sulla Terra, e anche dopo!

Si ritiene che la parola “nephilim” derivi dalla radice del verbo ebraico “nafàl”, che significa cadere. Sull’interpretazione del termine i pareri degli studiosi divergono. Nei circoli biblici, la radice ha fatto pensare ai Nephilim come ad angeli decaduti. Altrove nella Bibbia vengono chiamati “figli di Anaq” o “Anaqim” (cf. Nm 13,28-33; Dt 1,28), con una chiara assonanza agli Anunnaki dei sumeri.

Il Libro di Enoch, un testo apocrifo di origine giudaica la cui redazione definitiva risale al I secolo a.C., fa riferimento a Enoch, che secondo il libro di Genesi è il bisnonno di Noè. Nel testo si fa riferimento chiaramente a questi angeli caduti, i quali vengono definiti come “vigilanti”.

I vigilanti del Libro di Enoch (#1506;#1460;#1497;#1512;#1460;#1497;#1503;, iyrin in aramaico) sono angeli inviati sulla Terra per sorvegliare gli esseri umani. Ben presto cominciano a desiderare le donne umane e, sollecitati dal loto leader Semyaza, cominciano ad istruire illecitamente l’umanità e a procreare con essa.

I figli di questa unione illecita sono definiti Nephilim, giganti selvaggi che saccheggiano la Terra e mettono in pericolo l’umanità. Non contenti, Semyaza e i suoi accoliti cominciano ad insegnare agli umani arti e tecnologie che altrimenti sarebbero state scoperte gradualmente nel tempo dagli esseri umani, invece di essere rifilate loro in un sol colpo.

Dio, come emerge anche da racconto canonico della Genesi, alla fine permette il Diluvio Universale per liberare la Terra dai Nephilim, questa razza insolente di super-uomini dalla perversità crescente. Tuttavia, Egli manda Uriel ad avvertire Noè per salvare la specie umana dall’imminente disastro cosmico.

Nella Lettera di Giuda, che cita esplicitamente il Libro di Enoch, gli angeli decaduti sono tenuti in catene in attesa del giorno del Giudizio. Quindi, un qualsiasi film su Noè dovrebbe chiaramente rappresentare gli angeli decaduti come i cattivi, giusto? E invece, no!

Nella versione di Aronofsky interpretano la parte dei buoni, di quelli che stanno dalla parte dell’umanità. Il rischio è che il film induca la maggioranza delle persone a ritenere gli angeli decaduti come i veri amici dell’umanità.

Se quanto affermato dai teorici degli Antichi Astronauti è vero, e cioè che in passato una razza extraterrestre ha interferito con il naturale percorso evolutivo dell’umanità ponendola fuori dall’armonia del cosmo, spacciandosi per divinità e riconosciute come tali dai nostri antenati, bisogna ritenere questi “angeli decaduti” come nemici dell’umanità e non salvatori.

Perchè Aronofsky vuole far passare l’idea che i “guardiani” siano i veri amici dell’umanità? Comunque, a prescindere dall’esistenza (passata e attuale) dei Nephilim, sconcerta comunque il fatto che la trama del film stravolga uno dei miti fondamentali della cultura umana, in nome di un’idea preconcetta di difficile decifrazione: perché raccontare una storia contraria a quella originale?

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Scusa, ma che ne sa lo scrittore di questo articolo qual è l'originale? E poi per "originale" cosa intende?
Per me è originale quella sumera, perché è la più antica che conosciamo, se ne scoprissimo un'altra più antica allora diventerebbe quella. Questa sumera parla di una fazione che ha aiutato l'umanità a sopravvivere, ed è proprio quella degli angeli caduti. Che poi per ragionamento ci sia arriva: perché volevano sopravvivessero? Perché erano più "legati" a loro. Magari vi si erano accoppiati, li istruivano, magari si erano affezionati o magari semplicemente non li vedevano più solo come schiavi al contrario dell'altra fazione!

Allora qual è la verità? Non si sa, ma sappiamo quella che forse può andarci più vicina, ed è quella sumera, e quella che questo film vuole far passare. Ben venga il dubbio sempre e comunque! Soprattutto quando instillato contro i dogmi religiosi!


Infatti sono perfettamente d'accordo con te!

[;)]

Vorrei precisare che il pensiero del Progetto Atlanticus è molto in sintonia con la trama del film ed è invece all'esatto opposto della versione di quanto descrive l'articolo il quale invece descrive gli angeli decaduti come 'nemici dell'umanità'.



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MessaggioInviato: 04/04/2014, 20:28 
Sono d'accordo nel considerare il più antico ovviamente il più affidabile visto che gli altri sono stati di fatto COPIATI da questo o al limite TRATTI dalla medesima fonte ancora più antica



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