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Grigio
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 Oggetto del messaggio: La coscienza è immortale?
MessaggioInviato: 22/02/2014, 13:19 
Da una delle miei recenti riflessioni è saltata fuori un'idea.

Non sono credente, non credo al discorso anima, nè alla reincarnazione come viene intesa. Però mi è venuto il dubbio che ci siano grosse possibilità di "ritornare in vita" attraverso la coscienza. Ovvero se io muoio oggi, potrei risvegliarmi tra 100 o 1000 anni nel corpo di una tigre grazie al ripresentarsi della combinazione cellulare equivalente a quella mia attuale.

Quello che non torna è, se questa eventualità risulta possibile, significa che lo è tutt'ora, ma non ho mai sentito di persone che avvertivano di essere in due corpi diversi.

La cosa è complessa, ma richiede sicuramente uno studio approfondito.



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MessaggioInviato: 22/02/2014, 15:50 
Secondo me La coscienza è esterna all'individuo, appartiene ad un dominio ove spazio e tempo non esistono, quindi di per se è immortale per rispondere al titolo del post.

Per il resto delle considerazioni, credo che Noi percepiamo la coscienza come univoca e "nostra" perché intercettata dalla nostra conformazione biologica di Dna, ma secondo me (dall'ipotesi iniziale che ti propongo nella prima risposta) fuori dal nostro spazio-tempo la coscienza va vista come una totalità di coscienze unificate!

Per cui ognuno di noi ne intercetta unicamente minime "sfaccettature" come un "antenna" nutrendo infine con la propria esperienza di vita, questa totalità di coscienze.

Detto questo quindi, sempre secondo me, la tua attuale coscienza non può reincarnarsi in una tigre, perché la tigre ha una diversa conformazione biologica e intercetta della coscienza (con la sua antenna biologica) una parte della stessa, differente da quella che intercetti tu adesso.
Non credo nemmeno che costruendo un tuo clone esatto tra 1000 anni tu intercetteresti al 100% la stessa coscienza, perché nel frattempo la totalità delle coscienze, nell'intersezione con il nostro spazio-tempo, cambia conformazione per via del "nutrimento" fornito dalle esperienze coscienziali degli altri.

Slauti


Ultima modifica di superza il 22/02/2014, 15:51, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 22/02/2014, 15:53 
Quella che chiamate "coscenza", noi cattolici chiamiamo Anima: è parte di noi, solo alla morte (che non "esiste") si distacca temporaneamente dal corpo per ricongiungersi un giorno e riformare un ... tutt'uno!



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Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 23/02/2014, 14:02 
Cita:
superza ha scritto:

Secondo me La coscienza è esterna all'individuo, appartiene ad un dominio ove spazio e tempo non esistono, quindi di per se è immortale per rispondere al titolo del post.

Per il resto delle considerazioni, credo che Noi percepiamo la coscienza come univoca e "nostra" perché intercettata dalla nostra conformazione biologica di Dna, ma secondo me (dall'ipotesi iniziale che ti propongo nella prima risposta) fuori dal nostro spazio-tempo la coscienza va vista come una totalità di coscienze unificate!

Per cui ognuno di noi ne intercetta unicamente minime "sfaccettature" come un "antenna" nutrendo infine con la propria esperienza di vita, questa totalità di coscienze.

Detto questo quindi, sempre secondo me, la tua attuale coscienza non può reincarnarsi in una tigre, perché la tigre ha una diversa conformazione biologica e intercetta della coscienza (con la sua antenna biologica) una parte della stessa, differente da quella che intercetti tu adesso.
Non credo nemmeno che costruendo un tuo clone esatto tra 1000 anni tu intercetteresti al 100% la stessa coscienza, perché nel frattempo la totalità delle coscienze, nell'intersezione con il nostro spazio-tempo, cambia conformazione per via del "nutrimento" fornito dalle esperienze coscienziali degli altri.

Slauti



Si ma ste cose non si possono provare. Io cercavo di restare il più possibile coi piedi per terra. La scienza mi pare dica che è tutta una questione biologica. Non dobbiamo pensare ad un'energia, spirito o altro che governa un corpo, ma un tutt'uno. Morto il corpo morto tutto.



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MessaggioInviato: 23/02/2014, 14:47 
Cita:
morpheus85 ha scritto:

Cita:
superza ha scritto:

Secondo me La coscienza è esterna all'individuo, appartiene ad un dominio ove spazio e tempo non esistono, quindi di per se è immortale per rispondere al titolo del post.

Per il resto delle considerazioni, credo che Noi percepiamo la coscienza come univoca e "nostra" perché intercettata dalla nostra conformazione biologica di Dna, ma secondo me (dall'ipotesi iniziale che ti propongo nella prima risposta) fuori dal nostro spazio-tempo la coscienza va vista come una totalità di coscienze unificate!

Per cui ognuno di noi ne intercetta unicamente minime "sfaccettature" come un "antenna" nutrendo infine con la propria esperienza di vita, questa totalità di coscienze.

Detto questo quindi, sempre secondo me, la tua attuale coscienza non può reincarnarsi in una tigre, perché la tigre ha una diversa conformazione biologica e intercetta della coscienza (con la sua antenna biologica) una parte della stessa, differente da quella che intercetti tu adesso.
Non credo nemmeno che costruendo un tuo clone esatto tra 1000 anni tu intercetteresti al 100% la stessa coscienza, perché nel frattempo la totalità delle coscienze, nell'intersezione con il nostro spazio-tempo, cambia conformazione per via del "nutrimento" fornito dalle esperienze coscienziali degli altri.

Slauti



Si ma ste cose non si possono provare. Io cercavo di restare il più possibile coi piedi per terra. La scienza mi pare dica che è tutta una questione biologica. Non dobbiamo pensare ad un'energia, spirito o altro che governa un corpo, ma un tutt'uno. Morto il corpo morto tutto.


Anche Questo è indimostrabile!


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MessaggioInviato: 25/02/2014, 23:01 
Cita:
Messaggio di morpheus85
se io muoio oggi, potrei risvegliarmi tra 100 o 1000 anni nel corpo di una tigre grazie al ripresentarsi della combinazione cellulare equivalente a quella mia attuale.
Non ho capito, potresti spiegare meglio questo concetto? [8]

Cita:
Messaggio di morpheus85
Quello che non torna è, se questa eventualità risulta possibile, significa che lo è tutt'ora, ma non ho mai sentito di persone che avvertivano di essere in due corpi diversi.
Ecco, questo passaggio mi è ancora più oscuro del precedente ...

La coscienza è immortale? Be', io credo fermamente nel fatto che il nostro continuum mentale non abbia termine con la morte del nostro attuale corpo fisico. Ma non ho e non mi interessa avere "evidenze scientifiche" su questa cosa. [:)]


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MessaggioInviato: 27/02/2014, 18:40 
Cita:
superza ha scritto:

Secondo me La coscienza è esterna all'individuo, appartiene ad un dominio ove spazio e tempo non esistono, quindi di per se è immortale per rispondere al titolo del post.

Per il resto delle considerazioni, credo che Noi percepiamo la coscienza come univoca e "nostra" perché intercettata dalla nostra conformazione biologica di Dna, ma secondo me (dall'ipotesi iniziale che ti propongo nella prima risposta) fuori dal nostro spazio-tempo la coscienza va vista come una totalità di coscienze unificate!

Per cui ognuno di noi ne intercetta unicamente minime "sfaccettature" come un "antenna" nutrendo infine con la propria esperienza di vita, questa totalità di coscienze.

Detto questo quindi, sempre secondo me, la tua attuale coscienza non può reincarnarsi in una tigre, perché la tigre ha una diversa conformazione biologica e intercetta della coscienza (con la sua antenna biologica) una parte della stessa, differente da quella che intercetti tu adesso.
Non credo nemmeno che costruendo un tuo clone esatto tra 1000 anni tu intercetteresti al 100% la stessa coscienza, perché nel frattempo la totalità delle coscienze, nell'intersezione con il nostro spazio-tempo, cambia conformazione per via del "nutrimento" fornito dalle esperienze coscienziali degli altri.


Perfettamente d'accordo
La coscienza è immortale per chi ne è "consapevole" altrimenti "dorme"


Ultima modifica di zakmck il 28/02/2014, 00:19, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/02/2014, 19:00 
Cita:
blualien ha scritto:

Cita:
Messaggio di morpheus85
se io muoio oggi, potrei risvegliarmi tra 100 o 1000 anni nel corpo di una tigre grazie al ripresentarsi della combinazione cellulare equivalente a quella mia attuale.
Non ho capito, potresti spiegare meglio questo concetto? [8]

Cita:
Messaggio di morpheus85
Quello che non torna è, se questa eventualità risulta possibile, significa che lo è tutt'ora, ma non ho mai sentito di persone che avvertivano di essere in due corpi diversi.
Ecco, questo passaggio mi è ancora più oscuro del precedente ...

La coscienza è immortale? Be', io credo fermamente nel fatto che il nostro continuum mentale non abbia termine con la morte del nostro attuale corpo fisico. Ma non ho e non mi interessa avere "evidenze scientifiche" su questa cosa. [:)]


Facciamo finta che ad ogni cellula del nostro cervello o meglio della parte adibita alla coscienza sia assegnato un numero e a quel numero corrisponda una determinata struttura atomica, avremo quindi cellula n. 20, 345, 256, 44, 3 ecc. Se dopo morti questa stessa combinazione si ripresentasse nel medesimo modo in cui si è presentata alla nostra nascita, per quanto improbabile non dovremmo ritornare in vita?

Vorrei capire qual'è l'elemento che determina una coscienza da un'altra, cos'è che da l'identità e se questa può mutare fino a perdere noi stessi senza che nessuno se ne accorga.



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MessaggioInviato: 27/02/2014, 22:20 
Cosa è questa "coscienza" di cui parli: la consapevolezza, la coscienza sensoriale, la coscienza universale, la coscienza morale, la mente, l'ego, l'io, il subconscio, l'anima, ecc... ecc...?

Due ceppi di legno che ardono potranno essere pure perfettamente identici, ma il loro fuoco non sarà mai lo stesso. Rifletti su questo.[:)]


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MessaggioInviato: 28/02/2014, 21:51 
Difficilissimo parlar di queste cose senza prendere derive strane, ho rischiare addirittura di offendere qualcuno, "rimanendo ben piantati a terra" sull'argomento ho sempre preso due elementi in considerazione:
1) Cos'è un'idea? O un pensiero? Qualcuno di voi l'ha mai visto? Possiamo tranquillamente asserire che esso è invisibile giusto?
2) La memoria, quanto condiziona cio' che siamo la nostra memoria? Persone che subiscono traumi al cervello e perdono la memoria per sempre, "ricostruiscono" la loro personalità, i loro familiari o chiunque li conoscesse bene ve li descriverà come due persone COMPLETAMENTE diverse, il soggetto interessato ovviamente non fa testo :)
Dico questo perchè un'idea non ce l'ho, al massimo domande, e queste sono le stesse che faccio a me stesso.....
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MessaggioInviato: 28/02/2014, 22:31 
Cita:
nuvolo ha scritto:

Difficilissimo parlar di queste cose senza prendere derive strane, ho rischiare addirittura di offendere qualcuno, "rimanendo ben piantati a terra" sull'argomento ho sempre preso due elementi in considerazione:
1) Cos'è un'idea? O un pensiero? Qualcuno di voi l'ha mai visto? Possiamo tranquillamente asserire che esso è invisibile giusto?
2) La memoria, quanto condiziona cio' che siamo la nostra memoria? Persone che subiscono traumi al cervello e perdono la memoria per sempre, "ricostruiscono" la loro personalità, i loro familiari o chiunque li conoscesse bene ve li descriverà come due persone COMPLETAMENTE diverse, il soggetto interessato ovviamente non fa testo :)
Dico questo perchè un'idea non ce l'ho, al massimo domande, e queste sono le stesse che faccio a me stesso.....
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Ciao Nuvolo, (fatti sentire più spesso! [;)]) confermo in pieno quello che hai detto, ho il caso di un parente al quale è capitato un grave incidente stradale con forte trauma cranico e lesione cerebrale...beh...è pazzesco constatare che dopo un paio di anni di convalescenza sembri assolutamente un altra persona, ha cambiato il carattere e paradossalmente è migiorato molto nei rapporti con gli altri, in ogni caso hai detto bene te, sembra una persona completamente diversa...



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@Angel, ciao caro, è un po che non scrivo, vero... Ma passo ogni giorno, è che ultimamente ho tali casini che..... lasciamo perdere, neanche vivo piu' in italia....



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MessaggioInviato: 01/03/2014, 00:30 
tornando al discorso principale, certe evidenze empiriche sembrerebbero proprio lasciar credere all'ipotesi della "macchina cervello" programmabile e ri-programmabile, come se, appunto, la coscienza o consapevolezza di se altro non siano chimere. Questo sinceramente mi crea un po di sconforto :(
Ma quante volte cio' che sembra tanto ovvio specie alle sicumere scientifiche, poi non lo è affatto? Non credo siano domande alla mia portata sinceramente.
D'altro canto, da dove viene appunto un'idea? Da dove viene la forza morale? Esistiamo e basta? Senza destinazione o scopo? (e allora che ce frega?)
Io questi quesiti me li pongo veramente,e credo anche voi, e come me anche a voi credo sia proibito parlar di questo, pena sbadigli, fuggi fuggi e magari pure scherno!
Mi piacerebbe ad esempio condividere alcune delle certezze di thirdeye, io ho soltanto oceani di dubbi, eppure per quanto tormentosi o pugnettosi (scegliete quello che vi pare) questi in un qualche modo mi connotano e spingono, anzi spintonano verso chissà dove, se li perdessi (magari per un incidente) cosa diventerei? Non sarebbe in fondo troppo diverso dal morire e rinascere senza la memoria di una vita passata. (con qualche vantaggio in piu, la memoria di chi mi ha conosciuto "prima")
Un computer ad esempio è hardware e software, posso farlo a pezzi con un martello ma salvare ogni singolo bit di informazione in lui contenuta, (anche in cloud remoto che non ho mai visto e neanche so in che parte del mondo esso sia, o sia in un posto solamente) per noi potrebbe essere analogo?

https://www.youtube.com/watch?v=rksC1A8tiFs

Tempo fa lessi un romanzo di Dan Simmons Ilium & Olimpos (se non li avete letti ve li consiglio caldamente)
Ad un certo punto della storia, una piccola parentesi a dir la verità, l'umanità fa evolvere il web in un modo incredibile e lo distribuisce direttamente nell'atmosfera legandolo alle molecole dell'aria, la trovata fantastica fu appunto che al momento "dell'accensione" le reti erano due. Ve ne era un'altra molto piu antica.
Una sorta di corsi e ricorsi ciclici insomma, come se tempo spazio coscienza altro non siano che il misero modo che le nostre percezioni riescono a interpretare di cio' che ci circonda.
Insomma il concetto di tempo o l'idea che abbiamo di esso, è in un qualche modo consustanziale al concetto stesso di esistenza
A parer mio poi l'espressione cogito ergo sum è inappropriata.... dipende pure da quello che pensi, conosco molte persone talmente vuote e superficiali o legger che li ritengo ininfluenti alla loro stessa vita, eppure, magari campano meglio di me ed hanno piu successo di me. Io per esempio ho 42 anni e non mi sono mai riprodotto, cosa sono? Un fallimento in termini biologici, una linea morta del mio genoma? Magari si! Perpetuare la vita è senz'altro qualcosa di positivo.
Per converso, gli stessi ufo, a me l'idea che siamo sempre noi ma in epoche diverse ha sempre solleticato.....
Vabbè, scusate se vi ho tirato sto pippone :)
Vi lascio con un'altra piccola riflessione
https://www.youtube.com/watch?v=wRAe4kVA70w



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MessaggioInviato: 01/03/2014, 01:13 
Cita:
nuvolo ha scritto:
1) Cos'è un'idea? O un pensiero?
Le idee ed i pensieri sono fenomeni temporanei prodotti dall'attività della nostra mente.



Cita:
nuvolo ha scritto:
1) Cos'è un'idea? O un pensiero? Qualcuno di voi l'ha mai visto? Possiamo tranquillamente asserire che esso è invisibile giusto?
Qualcuno ha mai ascoltato un odore? No, perché gli odori non si avvertono con l'udito, bensì con l'olfatto. Allo stesso modo, i pensieri non si vedono con gli occhi ma si percepiscono con la mente. Con essa, noi "vediamo" le nostre idee.



Cita:
nuvolo ha scritto:
2) La memoria, quanto condiziona cio' che siamo la nostra memoria? Persone che subiscono traumi al cervello e perdono la memoria per sempre, "ricostruiscono" la loro personalità, i loro familiari o chiunque li conoscesse bene ve li descriverà come due persone COMPLETAMENTE diverse, il soggetto interessato ovviamente non fa testo :)
Certamente, la memoria svolge un ruolo fondamentale ed è uno degli aggregati di cui è composto il nostro organismo psico-fisico. Quest'ultimo subisce notevoli cambiamenti, se vengono meno tutti i ricordi. Tuttavia, anche una persona che abbia del tutto perso la memoria, conserverà nel proprio subconscio una traccia del suo "passato" che ne condizionerà il futuro.


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MessaggioInviato: 01/03/2014, 01:36 
Cita:
Messaggio di morpheus85

Ovvero se io muoio oggi, potrei risvegliarmi tra 100 o 1000 anni nel corpo di una tigre grazie al ripresentarsi della combinazione cellulare equivalente a quella mia attuale.


ci sono testi iteressanti che riguardano la _memoria delle cellule_ oppure _la mente delle cellule_ ed altri ancora che coinvolgerebbero più "settori" dell'esperienza individulae/individualizzata.

Cita:
Quello che non torna è, se questa eventualità risulta possibile, significa che lo è tutt'ora, ma non ho mai sentito di persone che avvertivano di essere in due corpi diversi.


ci sono fior fior di testimonianze...
il più delle volte molto imbarazzanti e fonte di sindrome da schock, cambiando da persona a persona il modo di affrontare _certe esperienze_ più o meno lucide, la condivisione pubblica.

p.s. se poi si _spazia_ nella re-incarnazione, personalmente, ritengo che ci sia qualcosa che _non va_!


Ultima modifica di CatBastet70 il 01/03/2014, 01:38, modificato 1 volta in totale.


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By Valentina Zorzi
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