@blualien ciao, piacere di conoscerti e grazie per unirti a questa discussione.
Ma sono in disaccordo con quanto dici, un odore è percepibile ed esiste concretamente nel mondo reale, empirico, quello dei sensi per l'appunto, ed è misurabile quantificabile anlizzabile e riproducibile. Un pensiero semplicemente no, tantomeno un'idea. Possiamo al massimo interpretare gli impulsi del cervello (per ora).
Non certo registrarli o conservarli, quello si aprirebbe scenari interessanti.
Per esempio io e te possiamo conversare e ad un certo punto io potrei dirti: -Stamane ho visto un albero secco veramente inquietante.
Ecco, il tuo cervello creerà un'immagine di un albero, ma ti ci puoi scommettere tutto che non sarà l'albero che avevo in mente ho che ho visto io.
E la parola inquietante potrebbe portare a se "immagini" ancor piu disparate.
Dal tuo scrivere si sottintende che interpreti il cervello come una mera macchina (dimmi se sbaglio).
Piu che idee o pensiero dovremmo parlare di coscienza, e mi fa molto piacere che finalmente fisica e filosofia si stiano riunendo, la mia seconda laurea la conseguii per l'appunto in filosofia, (la prima in storia dell'arte) mentre mio padre era un fisico + una sorella medico (ti puoi immaginare i nostri pranzi domenicali) e per la fisica dei quanti la coscienza sarebbe all'origine del collasso della funzione d'onda
http://it.wikipedia.org/wiki/Collasso_d ... e_d%27onda (teoria ovviamente)
Ora: quand'anche noi prendessimo tutto cio' per assodato il problema rimane immutato cosi come nell'esperimento dualismo - onda particella.
Insomma io vedo domande non certezze, riguardo il subconscio poi mi spiace ma non è proprio cosi, secondo alcuni il subconscio conserva una sorta di memoria razziale (tutta la razza umana per intenderci) il discorso andrebbe allargato. (disponibilissimo)
Piu' che altro la visione aristotelica che è stata imposta a questo pezzo di pianeta, è oltremodo limitante, oltre che inappropriata e concedimi il termine "inumana"
non è possibile affrontare un discorso simile senza un approccio olistico e scevro di credenze, anche quelle nichiliste non solo quelle da "fricchettoni new age" o da cicappini
Di fronte ad esso io non posso che riconfermare la mia gnosi perchè non ho i mezzi per affrontarlo ne tantomeno ho mai conosciuto qualcuno potesse farlo, ma questo non implica che non si debba continuare a parlarne e interrogarsi (per chi ne ha voglia), e poi chissà magari un giorno un uomo che lo risolve veramente il problema nascerà, sta anoi dargli il substrato necessario per renderlo possibile, una sorta di "massa critica" se vuoi.
Ti faccio un esempio personale: prima ho citato mia sorella, bhè mentre conseguiva i suoi studi e proseguiva attraverso di essi le ho visto radicalmente cambiare idea, era partita con una visione ed un approccio molto meccanicista della "macchina biologica uomo" mano a mano che proseguiva i sui studi il dubbio si è insinuato, ed ora ha un approccio del tutto diverso, oserei dire piu rispettoso nei confronti della vita qualsiasi cosa essa sia