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MessaggioInviato: 06/03/2014, 01:39 
fanno i loro interessi, al loro posto faresti esattamente la stessa cosa. Siamo stati stupidi noi ad averglielo permesso.

Un pò come le vittime di Wanna Marchi. Colpevole Wanna ma dal mio punto di vista colpevoli anche i "clienti" ^_^



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http://www.ilnord.it/c-2626_DA_HARVARD_ ... _ECONOMICA

DA HARVARD LA PIETRA TOMBALE DELL'UNIONE EUROPEA: ''LA UE E' UN ESPERIMENTO POLITICO FALLITO, ORA E' DITTATURA ECONOMICA''

venerdì 7 marzo 2014

Niall Ferguson, è uno storico britannico di orientamento conservatore, insegna all'Università di Harvard. Ha scritto un articolo l'anno scorso che è passato inosservato, come tutto ciò che viene scritto da persone colte che non fanno sfoggio, non si vantano, della loro preparazione. Eppure, in nemmeno 50 righe Ferguson riesce a riassumere in maniera cristallina la vera, ignobile quintessenza dell'Unione Europea.

Da leggere (e conservare)

Ecco l'articolo:

"Thank you. Merci. Grazie. Gracias. Grazzi. Go raibh maith agat. Dzi#281;kuj#281;. Danke. Aitäh. Köszönöm. Mul#355;umesc. D#283;kuji. Paldies. A#269;i#363;. #270;akujem. Obrigado. Hvala. Dank u. Kiitti. Blagodarja. Tack. Efharistò. E il mio preferito, tak. Ci sono ventitré modi per dire "grazie" nell'Unione europea e a mio parere basta questo per far capire perché l'esperimento europeo si sia concluso in un fallimento. Vi ricordate quegli esperimenti che si facevano da bambini con il piccolo chimico? Si continuavano ad aggiungere elementi, uno dopo l'altro, per vedere quale sarebbe stato quello che alla fine avrebbe prodotto un'esplosione. È quello che hanno fatto in Europa. Hanno cominciato con sei: non era abbastanza. Sono passati a nove… niente. Dieci… cominciava a fare un po' di fumo, ma niente di più. Dodici… nulla. Quindici… ancora nulla. Venticinque… ha iniziato a gorgogliare. Ventisette… esplosione!

Sono assolutamente certo che Lord Mandelson e Daniel Cohn-Bendit vi diranno che l'esperimento europeo è stato un successo perché da quando ha preso il via, negli anni Cinquanta, l'Europa è stata in pace. Ecco, vorrei che la si smettesse con questa storia: l'integrazione europea non ha assolutamente nulla a che fare con la pace in Europa dopo la Seconda guerra mondiale: questo è merito della Nato. La creazione dell'Unione europea non aveva niente a che vedere con la guerra e la pace, altrimenti ci sarebbe stata una Comunità europea di difesa, a cui invece l'Assemblea nazionale francese oppose il veto nel 1954.

L'Europa dev'essere giudicata con criteri economici, visto che i suoi criteri sono sempre stati economici. E qual è la conclusione? Negli anni Cinquanta l'economia dell'Europa integrata crebbe del 4 per cento. Negli anni Sessanta, più o meno lo stesso. Negli anni Settanta, la crescita fu del 2,8 per cento; negli anni Ottanta scese al 2,1 per cento; negli anni Novanta fu solo dell'1,7 per cento; e così via, fino a scendere a zero. Man mano che l'integrazione europea procedeva, la crescita calava. La quota dell'Europa sul pil globale è scesa dal 31 per cento del 1980 ad appena il 19 per cento oggi. Dopo il 1980 l'Ue ha registrato una crescita superiore a quella degli Stati Uniti solo in 9 anni su 32, e con un tasso di disoccupazione costantemente più alto di quello americano. Qualcuno di voi investe? Quali sono stati i mercati azionari peggiori negli ultimi dieci anni? Grecia, Irlanda, Italia, Finlandia, Portogallo, Olanda e Belgio: i peggiori del mondo. E in aggiunta a tutto questo abbiamo l'unione monetaria: il più grande degli esperimenti falliti.

Eravate stati avvisati, signore e signori. Lo avevamo detto che un'unione monetaria senza un'integrazione del mercato del lavoro e senza alcun tipo di federalismo fiscale sarebbe finita per esplodere. Io lo predissi nel 2000 e sta accadendo ora.

Ma l'Unione europea è stato un esperimento fallito anche sul piano politico. Qual era questo esperimento? Cercare di costringere gli europei a realizzare un'unione ancora più stretta – contro il loro volere – usando mezzi economici, visto che quelli politici avevano fallito.

E quando i popoli europei votavano contro un'integrazione più spinta, si diceva ai loro governi di provarci un'altra volta. Successe con i danesi nel 1992 e con gli irlandesi due volte: nel 2001 e di nuovo nel 2008. I cittadini al referendum avevano dato la risposta sbagliata, e i governi, semplicemente ne hanno organizzato un altro. Questo fornisce qualche indizio sul perché l'esperimento sia fallito: perché ha perso legittimazione politica. E lo abbiamo visto non soltanto in Grecia, ma nei governi di tutta Europa, uno dopo l'altro: dall'inizio della crisi, due anni fa, ne sono caduti tredici, e altri seguiranno nei prossimi mesi.

L'esperimento europeo, infine, è stato un fallimento geopolitico. L'Unione europea avrebbe dovuto agire da contrappreso rispetto agli Stati Uniti. Vi ricordate il discorso di Jacques Poos nel 1991 sull'"ora dell'Europa", in cui proclamava che l'Europa avrebbe risolto la guerra in Bosnia? Sì, così si pensava nel 1991. Ma poi quel conflitto ha fatto centomila vittime e 2,2 milioni di profughi, ed è finito solo quando gli Stati Uniti, finalmente, sono intervenuti per mettere rimedio a quel disastro.

Henry Kissinger una volta chiese: "Chi devo chiamare se voglio parlare con l'Europa?". La risposta è arrivata, parecchi anni dopo: bisogna chiamare la baronessa Ashton of Upholland. Nessuno aveva mai sentito parlare di lei, o aveva mai sentito parlare lei. I canadesi sanno quanto sia difficile gestire un sistema federale che pure conta solo dieci province e appena due lingue ufficiali: possono capire perciò meglio di tanti altri perché l'esperimento europeo, con ventisette Paesi e qualcosa come ventitré lingue diverse, sia sfociato in un fallimento ignominioso. Grazie al cielo, in Canada posso limitarmi a dire "grazie" in due lingue: thank you e merci".

Niall Ferguson - Harvard University

Nota.

L'articolo è stato pubblicato il 9 maggio 2013 in una pagina interna del Sole 24 Ore, edizione cartacea.


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MessaggioInviato: 09/03/2014, 10:22 
(ANSA) - BRUXELLES, 8 MAR - Serve un "ulteriore sforzo" dell'Italia per il piano di programmazione dei fondi Ue 2014-2020, in vista della stesura ufficiale del documento che dovrà essere presentato a Bruxelles ad aprile. In particolare è necessario concentrarsi su controllo della spesa, standard di qualità e trasparenza, puntando su iniziative per la crescita attraverso innovazione, ricerca e sviluppo. Così qualificate fonti europee in merito alle osservazioni che lunedì partiranno per Roma.(ANSA).

http://www.wallstreetitalia.com/article ... forzo.aspx


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MessaggioInviato: 09/03/2014, 10:56 
La Commissione Europea mette l’ultimo chiodo nella Bara per l’Italia.
La ricetta e’ quella Greca: riduzione Salari, piu’ Disoccupazione,
Patrimoniale e Privatizzazioni


http://scenarieconomici.it/la-commissio ... izzazioni/



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09 marzo 2014




L’Ue sta Commettendo un Suicidio Energetico






Immagine

Con l’Ucraina l’Unione Europea sta commettendo il proprio suicidio energetico. L’immagine riporta i flussi di gas naturale che alimentano l’Europa continentale: in rosso quelli provenienti dalla Russia (in buona parte proprio via Ucraina); in nero dai giacimenti del Mare del Nord ed in blu dal Nord Africa. Le cifre verdi si riferiscono al gas che arriva via nave ai rigassificatori. La fonte è l’Iea, International energy agency che fa capo all’Ocse: cliccando sulla foto si apre, in un’altra finestra, la mappa interattiva del commercio del gas in Europa. L’ho rielaborata per mettere in evidenza le cifre più significative. Le quantità sono espresse in miliardi di metri cubi e si riferiscono allo scorso mese di dicembre: si tratta dei dati più recenti disponibili.



E’ chiaro come il sole che Putin, cioè la Russia, tiene il rubinetto dalla parte del manico. Un giro di valvola e l’Europa sta al freddo e al buio. Stamattina l’Ue parla di sanzioni economiche alla Russia. Credo che Putin si stia rotolando per terra dalle risate perchè i casi sono due: o a Bruxelles conoscono qualcosa che sfugge al comune buonsenso, o a Bruxelles sono totalmente privi di comune buonsenso. Fate voi.



L’Unione Europea non poteva comportarsi in modo più miope ed autolesionista. Ha proposto all’Ucraina un accordo di associazione senza tenere conto dell’influenza e degli interessi russi. Fra l’altro, l’accordo di associazione significa probabilmente accordo di saccheggio, dato che gli ucraini in genere sono così poveri da non poter comprare neanche un bottone: però l’Ucraina è uno dei maggiori esportatori planetari di grano epossiede giacimenti di carbone, ferro e gas.




Non venite a raccontarmela con i diritti umani e il brutale regime corrotto di Kiev. Sulla corruzione dovremmo sapere qualcosina anche noi italiani; quanto ai diritti umani, poi, sono una cosa seria: ma di norma vengono invocati ed esaltati proprio quando si vogliono ammantare i peggiori misfatti. Oggi un articolo de La Stampa ha un paragrafo che contiene un raro soprassalto di onestà. Raro rispetto al modo in cui i maggiori media italiani trattano la crisi ucraina forse dovremmo cercare di fare uno sforzo di obiettività e ammettere che l’incoraggiamento occidentale agli attivisti antigovernativi della Maidan non è stato certo né discreto né di basso livello, con la comparsa sulla piazza dei ministri degli Esteri di Francia e Germania e del senatore McCain. Così come non è un mistero che la prospettiva di un ingresso dell’Ucraina nella Nato non sia solo un incubo russo, ma un progetto palese di forze politiche e personalità non secondarie di Stati Uniti ed Europa.




Ecco, lasciamo stare gli americani che magari non si preoccupano troppo di un’Europa alla canna del gas. Ma la Francia e soprattutto la Germania, che vive di gas russo, hanno mostrato una miopia non comune. Angela Merkeldice che Putin ha perso il senso della realtà. A me pare che lo abbia perso innanzitutto lei.



Fonte


http://freeondarevolution.blogspot.it/2014/03/lue-sta-commettendo-un-suicidio.html

Tratto da:
http://terrarealtime.blogspot.de/2014/0 ... cidio.html



Aggiungo anche un commento di un lettore che trovo sensato

Anonimo ha detto...

E' una grandi partita a scacchi che su svolge su diversi piani per il controllo del pianeta, il controllo energetico mondiale è un fattore determinante e il ridimensionamento di Russia e Cina è una priorità da parte delle lobby mondialiste US e alleati.
Guerra nei Balcani,Iraq,Afaghistan,Balcani, Libia,Siria, ecc ne fanno parte .
Già da tempo era stato deciso il netto ridimensionamento e smembramento della Russia ,e questo passa attraverso il gas sul quale trae la sua forza economica e militare.
E' prevista la realizzazione di una flotta di gasiere infrastrutture con la previsione nei prossimi 3 ,4 anni per rendere ininfluente energeticamente la posizione Russa.

Si è aperta una nuova fase dove i Russi si trovano inevitabilmente con le spalle al muro e la prospettiva futura è imprevedibile , ma molto dipende che in ruolo giocherà la Cina.
09 marzo 2014 09:48



Visto che carogne?
Credo che Putin venderà cara la pelle della Russia, mica si lascia abbindolare da 4 Usa_Eurocrati del cavolo


Ultima modifica di Wolframio il 09/03/2014, 11:16, modificato 1 volta in totale.


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Però la Cina sà che se la Russia dovesse capitolare anch'essa sarà sopraffatta,non credo che sono così stupidi a non impedire questo disegno da parte Occidentale.
Il pericolo di una guerra mondiale dunque è sottovalutare l'unione militare delle due grandi potenze.[;)]


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Cita:
Wolframio ha scritto:
L’Unione Europea non poteva comportarsi in modo più miope ed autolesionista.

Certo... lo fa in ambito economico... perchè non farlo anche in ambito energetico?? [:246]



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Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Comunque sia, noto uno sconvolgimento globale mica da ridere ....[8)]



'Uomo moderno, adulto eppure talora debole nel pensiero e nella volontà, lasciati prender per mano dal Bambino di Betlemme; non temere, fidati di Lui!

La forza vivificante della sua luce ti incoraggia ad impegnarti nell'edificazione di un Nuovo Ordine Mondiale, fondato su giusti rapporti etici ed economici'


Quando lo sconvolgimento sarà totale ed insopportabile saremo noi a volerlo. Ma dobbiamo stare bene attenti a non obbedire alla guida sbagliata.



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Buon segno :)



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Si, buon segno.. ma come dice wolframio, dopo la catastrofe sicuramente si dovrà stare all'erta su chi sarà a prendere le redini del gioco e probabilmente è già stato deciso..
Non riesco a configurare mentalmente, in positivo, un possibile scenario futuro..[8)]



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... manca poco ....[;)]



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http://www.rischiocalcolato.it/2014/03/ ... enica.html

<h2>La Troika cerca di imporre il latte tedesco in Grecia: Ma a cosa serve la Troika? Certamente non a risollevare l’economia ellenica…</h2>
10 marzo 2014
Di Scenari Economici

Sono rimasto scioccato dall’articolo di Vittorio da Rold sul Sole 24 Ore di oggi, che cito in calce, in cui viene stigmatizzato come la troika abbia chiesto tra le misure per risollevare l’economia greca anche l’innalzamento della data di scadenza del latte fresco ellenico. Da leggere:
...Il governo Samaras, secondo i giornali locali, ha spiegato ai rappresentanti della troika che non intende procedere a nuovi licenziamenti nel settore pubblico nel 2015 né fare passi indietro sulla questione della data di scadenza del latte fresco perché teme che, se la data di scadenza venisse allungata da tre a dieci giorni, come chiede la troika questa riforma farebbe arrivare latte dall'Europa del Nord (e dalla Baviera) a basso costo che metterebbe fuori gioco i produttori locali. La troika, invece, sostiene che la riforma aumenterebbe, come suggerito anche dall'Ocse, la concorrenza e farebbe diminuire il prezzo del latte per i consumatori finali...

10.03.2014
EUROPA
Grecia, scontro tra Atene e Troika per l'invasione del latte tedesco
di Vittorio Da Rold - Il Sole 24 Ore

Personalmente mi domando cosa c’entri la scadenza del latte fresco con il supposto indirizzo della troika di fare uscire la Grecia dal baratro. E dico questo dopo gli innumerevoli errori fatti sulla pelle dei colleghi greci, prima di tutto l’errore nella stima del moltiplicatore fiscale (invece di risollevare l’economia con l’austerity, la si è affossata!). O meglio, diciamola tutta, le misure della troika probabilmente non sono mirate al bene del paese, a farlo uscire dalla crisi, ma solo a depredarlo delle proprie ricchezze e renderlo schiavo del debito. Nel caso del latte non si vuole cogliere lato troika – espressione della più bieca austerity targata Germania – che anche ammettendo maggiore competitività del latte estero, il problema della Grecia oggi è di fare in modo che i greci possano permettersi di comprare i beni di prima necessità: probabilmente con questa misura si metterebbero sulla strada altre migliaia di produttori caseari greci e costoro con che cosa acquisterebbero il latte, prostituendosi nei bordelli di Berlino?

Aggiungendo qualcosa di più “tecnico” si può dire tranquillamente sembra proprio che si stia cercando di trasformare il sud Europa in un serbatoio di manodopera a basso costo fatta di consumatori che non devono risparmiare, in quanto l’accumulo di ricchezza deve rimanere ad esclusivo appannaggio dei paesi del nord Europa. Così come la manifattura – ossia il settore che richiede l’esistenza del terziario ed i servizi collegati alla manifattura stessa, facendo esplodere l’occupazione locale – deve e dovrà rimanere in Germania. Qui vediamo l’ evoluzione del pensiero egemonico/coloniale tedesco sviluppato a fine anni trenta, per inciso teoria nazista, includendo però come notevole novità anche l’imposizione dei prodotti agricoli tedeschi alla periferia! Anche Da Rold ci sta arrivando, ormai la verità sta davvero affiorando….

Chi scrive ritiene infatti che quest’Europa dell’euro austero sia figlia del progetto nazista di Walther Funk, continuo a ripeterlo; l’obiettivo dell’unione monetaria ed unione politica che dir si voglia sembra quella ben espressa da Hunke, membro nel NDAP, nell’unico pamphlet serio in cui veniva descritta l’Europa comune europea post invasione militare tedesca e citato nelle referenze: lo scopo doveva essere quello di mantenere alto il livello di vita dei Paesi del nord Europa (sostituendosi al potere coloniale dell’epoca, la Gren Bretagna, che oggi non esiste più nei termini di 80 anni or sono)! Non c’è null’altro da aggiungere.

Al di fuori delle innegabili colpe greche, l’Europa solidaristica del Trattato di Roma è morta, definitivamente morta. Ora siamo in un’Europa bipolare in cui chi comanda lo fa sulla base del differenziale di indebitamento e di risparmio: proprio per questo l’Italia è pericolosissima in quanto potrebbe decidere, visti i suoi mezzi accumulati a partire dal dopoguerra, di ricomprarsi il debito estero e poi legalmente ed onorevolmente salutare l’Unione Europea svalutando la nuova lira del 40%! Ossia massacrando letteralmente la manifattura – e l’occupazione – tedesca (nessun paese europeo ha la manifattura italiana, manifattura oggi in grave crisi da assenza di credito causata guarda caso dalle politiche di austerity euro-tedesche, con estremo gaudio del nostro maggiore competitor continentale, la Germania appunto). Ossia, in poche parole, l’Italia ha le armi per costringere la Germania per fare quello che NON vuole fare – in quanto non sta nel suo DNA -, essere solidale.

Spero che Renzi abbia chiaro questo aspetto quando deciderà che piega dare alle relazioni italo-tedesche dopo le prossime elezioni europee, elezioni in cui probabilmente emergerà una maggioranza euroscettica.



Mitt Dolcino

_______________________

Referenze:

- http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... te-tedesco–145441.shtml?uuid=ABBel21

- “Europäische Wirtschaftsgemeinschaft”, – Berlin 1942, The Society of Berlin Industry and Commerce and the Berlin School of Economics – Editore: Haude & Spener, 1943 / Berlin – WorldCat OCLC number: 31002821

- Limes 4/2011 “La Germania tedesca nella crisi dell’euro, [http://temi.repubblica.it/limes/la-germania-tedesca-nella-crisi-delleuro/27080 ]“: analisi del documento da parte della rivista italiana di geopolitica

Sugli effetti delle politiche di austerity in Grecia:

- http://scenarieconomici.it/padoan-comme ... ppresenta/


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Funzionava meglio il "Triumvirato" dei Romani ....[^]



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Ufologo 555 ha scritto:

Funzionava meglio il "Triumvirato" dei Romani ....[^]


...certo.....ma poi finiva in guerre......x chi doveva comandare.....[;)]


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