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10/03/2014, 15:28

A me sembra tanto che si stia difendendo,più che approfittarne,altro che scuse!!!!
E' come se un tuo condomino piazzasse davanti all'entrata di casa tua,(ucraina) una mitragliatrice,dopo aver installato dei missili terra aria nel cortile di fronte,(polonia),stranamente puntati al tuo balcone,(anche se lui dice che ce l'ha con l'altro tuo vicino di casa,quello che prega in arabo,eh non con te...) ,ma si sa il tuo condomino è un gran marchettaro,un gran pubblicitario: ha sempre ragione lui!
Sai com'è..fossi in te comincerei a prendere provvedimenti!

10/03/2014, 15:28

The Truthseeker: NGO documents plan Ukraine war

10/03/2014, 15:32

Ma quale mitragliatrice! se l'ucraina è stata da sempre con la Russia ...! E' ORA che non ne vuol più sapere (i veri ucraini)...

10/03/2014, 15:45

Ufologo 555 ha scritto:

Ma quale mitragliatrice! se l'ucraina è stata da sempre con la Russia ...! E' ORA che non ne vuol più sapere (i veri ucraini)...


Ufologo, perdonami se te lo dico, ma credo proprio che questa tua opinione strida totalmente con la realtà dei fatti oggettivamente documentati.

Sembra quasi che tu non abbia letto nulla dei precedenti post.

[:(]

10/03/2014, 15:49

Ufologo 555 ha scritto:

Ma quale mitragliatrice! se l'ucraina è stata da sempre con la Russia ...! E' ORA che non ne vuol più sapere (i veri ucraini)...

Quale mitragliatrice..? l'ucraina ovest che vuole gentilmente invitare l'USAF nelle proprie basi,aggiungiamoci il rischieramento di F-15 nelle repubbliche baltiche e di F-16 in polonia,(stranamente di recente!)
Lasciamo pure stare i due incrociatori US navy che hanno passato il bosforo per delle esercitazioni congiunte con romania e bulgaria e la portaerei Bush (che nome evocativo eh..) che è nell'egeo
Non ne vorrà più sapere della russia una parte dell'ucraina,quella occidentale,ma non tutta!!! di sicuro non l'ucraina delle regioni orientali e della Crimea,anzi!!!!!!
Queste non sono illazioni o strane ipotesi,(come quella della russia che se ne approfitta della negligenza di obama verso gli "alleati" europei),ma scusa se il casus belli l'hanno scatenato proprio gli USA fomentando le proteste di piazza (paramilitari)
Ma si sa non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare...

10/03/2014, 16:28

Appunto. L'hai detto: "Non ne vorrà più sapere della russia una parte dell'ucraina,quella occidentale,ma non tutta!!! " E allora?

10/03/2014, 16:38

E allora che facciano il referendum in ucraina orientale e crimea per annettersi alla russia,sopratutto che gli si permetta di farlo!
Il problema è che quest'ultima cosa da entrambe le sponde dell'atlantico,(Usa in primis) non è voluta assolutamente,portando così a una stupida escalation militare,ma stavolta le cose si metterebbero davvero mooolto male non per i russi,gli ucraini o per gli usa,ma per tutti!
Ultima modifica di kenshiro1978 il 10/03/2014, 16:39, modificato 1 volta in totale.

10/03/2014, 16:45

ma e' supponibile dovranno accettare questo referendum,come i serbi hanno dovuto accettare quello sul kossovo,..................................[;)]

10/03/2014, 17:00

D'accordo con te ubatuba,spero anch'io che non vada a finire con una minoranza ucraina filooccidentale perseguitata in una "ucraina dell'est" con maggioranza filo-russa,ma il fatto che sia successo in kosovo non vuol dire che succeda anche lì...e comunque,per come stanno adesso le cose ,il referendum mi sembra l'unica alternativa democratica e,sicuramente,quella più pacifica

10/03/2014, 17:06

kenshiro1978 ha scritto:

D'accordo con te ubatuba,spero anch'io che non vada a finire con una minoranza ucraina filooccidentale perseguitata in una "ucraina dell'est" con maggioranza filo-russa,ma il fatto che sia successo in kosovo non vuol dire che succeda anche lì...e comunque,per come stanno adesso le cose ,il referendum mi sembra l'unica alternativa democratica e,sicuramente,quella più pacifica


si spera,ma quando succedono determinate cose,poi la ruggine rimane,e con essa gli eccessi,ad ora l'ucraina era in una situazione diciamo normale,poi quando si inizia a soffiare sul fuoco,tutto puo' capitare,ed attualmente e' supponibile che un referendum possa dirimere il problema dell'appartenenza della crimea,e come detto dovra'essere accettato da chi ha imposto il referendum in kossovo contro il volere di belgrado....[;)]

10/03/2014, 17:23

ubatuba ha scritto:

kenshiro1978 ha scritto:

D'accordo con te ubatuba,spero anch'io che non vada a finire con una minoranza ucraina filooccidentale perseguitata in una "ucraina dell'est" con maggioranza filo-russa,ma il fatto che sia successo in kosovo non vuol dire che succeda anche lì...e comunque,per come stanno adesso le cose ,il referendum mi sembra l'unica alternativa democratica e,sicuramente,quella più pacifica


si spera,ma quando succedono determinate cose,poi la ruggine rimane,e con essa gli eccessi,ad ora l'ucraina era in una situazione diciamo normale,poi quando si inizia a soffiare sul fuoco,tutto puo' capitare,ed attualmente e' supponibile che un referendum possa dirimere il problema dell'appartenenza della crimea,e come detto dovra'essere accettato da chi ha imposto il referendum in kossovo contro il volere di belgrado....[;)]


Eh lo spero anch'io,so che poi la situazione va vista da entrambe le parti dell'ucraina,ripeto: d'altronde vista la situazione attuale (che FMI+USA+UE hanno creato),a meno che non trovino un presidente REGOLARMENTE eletto che metta d'accordo entrambe le parti,senza schierarsi nè a occidente o a oriente,(pura utopia forse) di alternative di buonsenso e pacifiche al referendum non ne vedo...
Ultima modifica di kenshiro1978 il 10/03/2014, 17:24, modificato 1 volta in totale.

10/03/2014, 18:21

Sentite questa... non mi stupirebbe se...



http://www.rischiocalcolato.it/2014/03/ ... rtini.html

IL “NUOVO GOVERNO UCRAINO” HA TROVATO COME SPENDERE I SOLDI DI KERRY. ARRUOLA MERCENARI CHE OPERANO A KIEV E DONETSK.

di Antonio de Martini

Di Corriere della Collera 9 marzo 2014

In Irak si chiamavano “Blackwater” mentre adesso in Ucraina hanno cambiato nome ma sono gli stessi mercenari. Si chiamano Academi.

Ufficialmente il nuovo governo ucraino installato a Kiev ha dato loro un contratto per mantenere l’ordine pubblico. Segno che non si fida della polizia o che c’ é ben altro da fare che aiutare le vecchiette ai semafori.

Alcune centinaia di Academi pattugliano Kiev per “mantenere l’ordine” e altri si sono già battuti a Donetsk dove la rivolta filo russa ha raggiunto livelli di pericolosità tali da meritare una lezione sanguinosa per evitare che un secondo capoluogo prenda indisturbato la via della secessione.

In Crimea invece i volontari russi sono privi di un contratto di diritto privato ma presidiano ugualmente le zone sensibili.

La Turchia – guardiana degli stretti in base al trattato di Montreux ( se non sbaglio del 1874) – ha autorizzato una nave militare americana a entrare nel mar nero, nel quale le navi da guerra non possono superare le misure previste dal trattato, anche se ormai una nave piccolina ha a bordo un arsenale capace di scatenare un conflitto nucleare.

Intanto la USS BUSH, modernissima portaerei col suo gruppo di sbarco, è arrivata in visita ufficiale al Pireo in maniera – è evidente – da essere ” a un tiro di sasso” ed esercitare pressione indiretta.

E’ iniziata la spartizione dell’ Ucraina, così come un tempo si usava fare con la Polonia.

I Polacchi gongolano credendo che lo spettro della spartizione si sia allontanato da casa loro. senza capire che hanno contribuito a rimettere alla moda il sistema e che è inutile aver chiuso ieri il consolato di Sebastopoli: saranno egualmente coinvolti in caso di surriscaldamento della situazione.

La zona est viene penetrata da russi – in borghese – e quella ovest dagli americani in veste di mercenari.

Il fondatore della Blackwater, Erick Prince, è felice e continua a fare comunicati stampa per assicurare che si trova altrove: dice che ha appena fatto un bel contratto con la Cina ed ha finalmente potuto fondare una linea aerea in Africa per assicurare la logistica del petrolio in tutto l’est Africa nel loro interesse.

Dal nord e sud Sudan, all’Etiopia, al Kenia dove bisogna proteggere il petrolio e il pipeline pipe-line che i cinesi stanno costruendo per raggiungere Lamu e di lì la Cina. I servizi di logistica aerea venivano finora assicurati da aerei ucraini ( anche per i trasporti del contingente italiano in Afganistan e in Irak). Ora questa sistemazione contrattuale è utile ai cinesi, agli USA e rende meno necessario il rifornimento russo ai cinesi. Coincidenze fortunate.

Altre notizie, riportate da Peace Reporter, localizzano Prince nel golfo in cui starebbe addestrando seicento uomini ( un battaglione composto da europei francesi, inglesi e tedeschi….) a compiti di sicurezza di immobili e giacimenti a fronte di 529 milioni di dollari. Un milione a metronotte mi pare molto, mentre è un prezzo equo per una gita armata in Ucraina che potrebbe richiedere straordinari.

Il partito di Putin ha in programma per martedì a Mosca un importante convegno con cui intende mettere spalle al muro – ideologicamente – il “partito americano”, oratore di punta Vladimir Yakunin il coordinatore delle olimpiadi e presidente delle ferrovie nonché della “Fondazione Sant’Andrea il primo apostolo” ( equivalente ortodosso di C&L) che sta passando a Mikahil Baydakov, suo uomo di fiducia per il mediterraneo.

Il fatto che l’incontro , con ospiti internazionali, non sia stato rimandato come si vociferava, fa pensare a una valutazione più serena della situazione rispetto a una settimana fa.

I conti aperti con la Russia gli USA li hanno e non da oggi: la Siria, Il trascinarsi del negoziato di Ginevra, il sostegno all’Iran, lo smacco ufficiale alla Cia ( Ryan Flogl a Mosca), il caso Snowden, la decisiva alleanza tra la chiesa cattolica e gli ortodossi negli USA, l’appoggio sistematico della Chiesa ortodossa a Putin. Tutti nodi difficili da districare fino a che Vladimir Putin e il suo clan restano in posizione apicale in Russia, senza bilanciamento alcuno.

Forse una guerra tiepida in Ucraina può essere utile a provocare un rimpasto interno alla nomenclatura russa per ottenere se non un regime change a Mosca o almeno un sostanzioso rimpasto ?
Questo scenario spiegherebbe da una parte la cautela verbale dello Zar verso gli USA e dall’altra la fretta di avere il referendum in Crimea.

E lo sciopero degli addetti al cerimoniale in Israele che hanno dichiarato che non riceveranno il Papa.

Per tutta risposta, il portavoce vaticano Lombardi ha confermato il viaggio in Terrasanta. E’ una tribuna mondiale indispensabile e se c’è qualcuno che se ne frega del cerimoniale, questo è proprio Papa Francesco.

11/03/2014, 13:25

Crimea: il parlamento proclama l'indipendenza da Kiev. Sospesi tutti i voli. Yanukovich: rischio guerra civile

Il Consiglio Supremo di Crimea, il parlamento regionale della penisola ucraina a maggioranza russa, ha adottato una dichiarazione a sostegno dell'indipendenza della regione dall'Ucraina e l'intenzione di entrare nella Federazione russa. «La Crimea come Stato sovrano indipendente dopo il referendum si rivolgerà alla Federazione Russa con la proposta di adesione come soggetto»
continua:
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/axdWq


Da quello che sento e vedo stanno ammassando truppe al confine e trincerando l'esercito... Sono state ammassate numerose batterie Grad Russe..

Staranno per attaccare il nord??? [8)]

11/03/2014, 18:41

Ucraina, l’oro vola negli USA e l’opposizione patriottica avanza

12175Secondo Iskra-news.info, la notte dell’8 marzo le riserve d’oro dell’Ucraina (40 contenitori) sono state caricate su un aereo non identificato nell’aeroporto Borispol di Kiev, da cui l’aereo è decollato immediatamente. Una fonte del governo ucraino affermava che il trasferimento dell’oro dalle riserve ucraine agli Stati Uniti è stato ordinato dal primo ministro scientologo Arsenij Jatsenjuk. Nel frattempo, la Banca centrale della Russia ha ritirato dalle banche statunitensi miliardi di dollari. Secondo un esperto finanziario, la Banca Centrale della Russia ha ritirato dal 6 marzo una parte significativa delle sue riserve depositate nelle banche statunitensi; decine di miliardi di dollari.

Nella regione di Donetsk, gli attivisti russofoni occupavano gli edifici dell’amministrazione regionale innalzandovi la bandiera russa, “Formeremo un governo ad interim dopo di che indiremo il referendum sullo status della regione di Donetsk e l’elezione di autorità legittime. Sono già stati formati gruppi di autodifesa per garantire la sicurezza dei cittadini“, aveva detto il neogovernatore anti-golpista Pavel Gubarjov. Anche a Lugansk, città dell’Ucraina orientale, migliaia di manifestanti russofoni occupavano l’edificio dell’amministrazione regionale issandovi la bandiera russa. I manifestanti chiedevano che Mikhail Bolotskikh, capo della regione imposto dai golpisti, se ne andasse, mentre la polizia passava con il popolo. I sostenitori di Euromajdan del partito di Vitalij Klishko si dileguavano dispersi dalla popolazione. “I media occidentali parlano di un conflitto locale! Ma siamo milioni, nel Donbass, a volere che i nostri nipoti vivano qui da liberi parlando la propria lingua! Ringrazio del sostegno la Russia!” esclamava uno dei manifestanti anti-golpisti. Anche a Kharkov e Donetsk si sono avuti raduni dei sostenitori della federalizzazione, che issando il tricolore russo chiedono alle autorità d’indire i referendum sulla modifica dello status delle regioni orientali e meridionali del Paese. Anche a Zaporozhe, veniva lanciato un appello a resistere al golpe di Kiev: “Fratelli! Abbiamo suggerito l’ultima soluzione pacifica alla crisi politica di Majdan, ma oggi il Rubicone è stato passato. I maidanisti oltrepassano le norme umane e cominciato ad uccidere cittadini innocenti, nostri amici, parenti, colleghi, concittadini. Spargono sangue fraterno. Hanno picchiato e martirizzato i corpi di agenti della milizia. Non ci aspettiamo dalle bestie maidaniste nessuna risposta umana. Ora dobbiamo difendere il nostro Paese, la nostra città, noi stessi. Difenderci a tutti i costi! … A partire da questo momento attendiamo che tutti i cosacchi si radunino”, Milizia Popolare di Zaporozhe.
Il golpista filo-Merkel Vitalij Klishko, mentre dichiarava che avrebbe preso parte ad una manifestazione dei suoi sostenitori, quella poi dispersa dalla popolazione di Lugansk, faceva le solite dichiarazioni sulla situazione in Ucraina assicurando che le “autorità” di Kiev cercano di trovare un compromesso. Alle domande sugli estremisti al potere a Kiev e su perché non rilasciasse il governatore anti-golpista Pavel Gubarjov, arrestato da un commando di mercenari stranieri, Klishko ha glissato.
Per il ministro degli Esteri russo Lavrov “il cosiddetto governo ad interim non è autosufficiente e, con grande rammarico, dipende dai nazionalisti radicali che hanno effettuato il colpo di Stato“. Fazione Destra, composta da diversi gruppi di estrema destra, è molto attiva nelle violenze in Ucraina. “I funzionari del nuovo governo hanno chiesto a Fazione Destra di approvare i ministri di cui è insoddisfatta. I suoi capi dicono che il rinnovamento del governo non è completo. Chiedono che i ministri vadano dai manifestanti di Majdan per riferire sull’attuazione delle richieste dei capi della protesta“. Sergej Lavrov ha detto che il gruppo avrebbe chiesto l’accesso agli arsenali mentre domina la sicurezza a Kiev. “In realtà non c’è alcun controllo sull’ordine pubblico e la cosiddetta Fazione Destra detta i tempi ricorrendo a terrore e intimidazione. I nostri partner occidentali, mi sembra, ne sanno abbastanza su chi siano, perché sono ospiti frequenti a Kiev, ma tra loro condividono impressioni estremamente allarmanti. Ma credo che per motivi politici cerchino di nasconderlo all’opinione pubblica“. John Laughland, dell’Istituto Democrazia e Cooperazione di Parigi, avverte “I media occidentali dicono che i gruppi di estrema destra sono una minoranza, ma è una minoranza decisiva. E’ chiaro da tempo che gli elementi violenti hanno un’influenza determinante. Nel 2012, il parlamento dell’UE condannò Svoboda, ed ora i suoi membri sono al governo e l’Europa guarda dall’altra parte. Due pesi e due misure in Ucraina da parte dell’occidente“. Il capo di Fazione Destra, Dmitrij Jarosh, è ricercato dalla Russia per terrorismo, avendo esortato Doku Umarov, capo di al-Qaida cecena, ad attaccare la Russia. “Gli ucraini hanno sempre sostenuto la lotta di liberazione della Cecenia e di altri popoli del Caucaso. Ora è il momento per voi di sostenere l’Ucraina. Come capo di Fazione Destra vi esorto ad intensificare la lotta. La Russia non è così forte come sembra“. Inoltre, Lavrov ha chiesto all’OSCE d’indagare sull’assassinio di decine di persone a Kiev. “Le ultime informazioni sul caso dei presunti cecchini non possono più essere nascoste. Abbiamo proposto che l’OSCE faccia un’indagine oggettiva su ciò, in modo che sia fatta giustizia. Ci sono state troppe bugie, utilizzate troppo a lungo per orientare l’opinione pubblica europea nella direzione sbagliata, contro i fatti”.
1779722L’8 marzo, alla missione dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) è stato impedito l’ingresso nella repubblica di Crimea, infatti colpi di avvertimento sono stati sparati dopo che la squadra dell’OSCE si era avvicinata al checkpoint della città di Armjansk, vicino Kherson. Era il terzo tentativo della missione OSCE, inviata dai golpisti di Kiev, di entrare in Crimea, dove la flotta russa incorporava ulteriori unità della marina ucraina: la corvetta Vinnitsa, i dragamine Chernigov, Cherkassij e Genichesk, le navi d’assalto anfibio Kirovograd, Konstantin Olshanskij, la nave antincendio Evpatorija, il trasporto Gorlovka, il pattugliatore Fjodosia, la motomissilistica Kherson e i rimorchiatori Kovel e Novozernoe. Secondo il capo del Center for Military-Political Studies, Dmitrij Timchuk, 700 commando delle forze speciali russe sarebbero entrati nel territorio della Transnistria, nella notte dell’8/9 marzo. Il ministro ad interim della Difesa, il golpista Igor Tenjukh, in reazione agli sviluppi in Crimea, ordinava di attuare un piano di “pacificazione” delle regioni orientali e sud-orientali del Paese. Il piano prevede che unità militari dell’esercito ucraino occupino il parlamento della Repubblica Autonoma di Crimea, per impedire il passaggio alla Crimea di altre unità delle forze armate ucraine. Gli ufficiali del ministero della Difesa dell’Ucraina “hanno espresso preoccupazione per l’imprevedibilità dei risultati di tale operazione, che potrebbe avere conseguenze deplorevoli. Tuttavia Tenjukh ha risposto a queste obiezioni molto bruscamente”.
Mosca minaccia di sospendere le ispezioni internazionali sulle armi nucleari sul proprio territorio, secondo il trattato sulla riduzione delle armi nucleari START III firmato tra Russia e Stati Uniti. “Siamo pronti a questo passo in risposta alle dichiarazioni del Pentagono sulla sospensione della cooperazione tra il Ministero della Difesa della Russia e gli Stati Uniti“, dichiarava un funzionario del ministero della Difesa russo. Inoltre, il consigliere per la sicurezza nazionale indiano Shivshankar Menon dichiarava: “Speriamo che le questioni interne dell’Ucraina siano regolate pacificamente, con l’ampia conciliazione dei diversi interessi in gioco, quelli legittimi russi e gli altri… Speriamo che siano discusse, negoziate e che ci sia una soluzione soddisfacente per tutti“.
Secondo il giornalista inglese Christopher Booker, “Ciò che è terrificante è la confusione dell’occidente nella sua risposta. Dal segretario di Stato USA John Kerry a nullità come Anders Fogh Rasmussen segretario della NATO e Stefan Füle commissario europeo per l’allargamento, che caracollano da una conferenza stampa all’altra senza alcuna idea di cosa fare. La verità è che, persa nel fatuo sogno della continua espansione, l’UE finalmente è stata colta in fallo. Un’organizzazione istituita per porre fine al nazionalismo s’è scontrata con il fatto che il senso d’identità nazionale è troppo potente per essere soppresso. Da un lato, vediamo un leader reso forte dalla responsabilità verso gli interessi del suo Paese, che sono stati intollerabilmente sfidati. Dall’altra parte, le mediocrità occidentali evirate dalla loro fantasia collettiva, che infine sbattono contro un muro. Per il “progetto europeo” questo è davvero un momento solenne”.
- See more at: http://www.stampalibera.com/?p=71875#st ... lr8iW.dpuf

http://www.stampalibera.com/?p=71875#st ... lr8iW.dpbs

cmq non c'e la fonte ufficiale che abbia confermato questo avvenimento,attualmente sono solo parole senza dati precisi,quindi da prendere con le molle [;)]

11/03/2014, 20:05

Gianluca,hai notizie affidabili su movimento mezzi militari nella zona?
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