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MessaggioInviato: 26/02/2014, 17:48 
Il Generale Marcelletti e stato il mio professore di navigazione aerea e ricordo le sue lezioni con grande emozione e il racconto della sua esperienza, cosi como la raccontava lui, e qualcosa di incredibile. Una delle persone piu educate, signorili e competenti che abbia mai conosciuto. Chapeau



Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

EX GEN. MARCELLETTI E GLI U.F.O. ;
PROPRIO COME ALLORA...


Immagine

Bene,non so se conoscete l'avvistamento dell'ex Gen.Marcelletti,è stato Comandante della Scuola di Volo di Galatina, Lecce.
Questa brevissima descrizione del Gen. è ormai di pubblico dominio visto che l'ha raccontata anche in televisione; è iscritto al C.U.N..
Il suo primo avvistamento fu mentre era in volo con il suo allievo pilota nello spazio aereo di lecce ;
durante un volo notturno di routine furono raggiunti da un OGGETTO emanante una luce arancione ché sovrastò letteralmente il loro MB 326 impedendo loro di vedere le stelle nella volta di cielo sovrastante...
Dopo qualche secondo di volo...in formazione, l'OGGETTO schizzò via ad una tale velocità che ad essi parve, per un istante, ché il loro aereo volasse all'indietro...

Ma preferisco fare esempi con situazioni accadute all'estero ( per ovvi motivi...). Tanto quello che succede, specialmente ai piloti, è pressoché identico seppur sotto varie forme.

Così un pilota di reattori descrisse una missione d'intercettamento di un UFO, guidato sull'obiettivo dai radars del Centro Difesa Aerea durante la Guerra di Corea (1959).
Il pilota,Jm Riordan, veterano di quella guerra ed esperto "cacciatore". Nel suo racconto trapela tutta la sua angoscia che può provare un uomo di fronte l'ignoto...
" Voi state volando su di un intercettore F 94 "Starfire" con un addetto al radar di bordo dietro di voi.
State compiendo il solito pattugliamento nel cielo della Corea, di notte, per prevenire attacchi da parte di MIG nord-coreani, quando il Centro Intercettazioni guida-caccia vi chiama per radio da terra.
Il suo radar, di portata mggiore del vostro di bordo, ha avvistato alcunché di sconosciuto.
Seguono i parametri per portarci al "contatto".
Il segnale, sul loro radar, dice che QUESTA COSA SCONOSCIUTA sta compiendo strette virate ed evoluzioni incredibili ad una velocità superiore a qualsiasi altro aereo.
Così vi si comunica la formula : é un U.F.O...
Da quel momento spete che non si tratta più di una comune intercettazione, come avveniva spesso; inseguire un MIG era tutt'altra cosa !
Voi sapete chi avete contro...! E non appena eravate in portata potevate lanciare i razzi o sparare contro !
Coi Dischi voi siete "immobilizzato" : infatti l'ordine è di intercettare senza sparare... A meno che le LORO intenzioni appaiano palesemente ostili. Ma come potete saperlo?
E quale efficacia avrebbero in tal caso le vostre armi..?
D'un tratto vedete UNA LUCE che volteggia velocissima. Anche il vostro radar ve lo conferma...
Si stabilisce così il "contatto", e voi ora seguite automaticamente la COSA...
Nel frattempo l'Ufficio Operazioni vi chiama da terra e vi comunica di avervi entrambi sul loro schermo radar, e che l'UFO vola ora esattamente alla vostra destra, poco più avanti,
proprio come il vostro radar di bordo vi segnala... Il che basta...
Voi ora sapete che avete a che fare con qualcosa di reale, non con un riflesso o con qualcosa d'illusorio, che i vostri strumenti, per un qualche disturbo, vi hanno fatto apparire.
Il vostro compito ora è di avvicinarvi; potreste apprendere qualcosa che il Servizio Segreto ancora ignora e la vostra curiosità reclama...
Così, con il cuore in gola, provate a dare "tutta manetta" accostando...
L'UFO continua imperturbabile a fare le sue evoluzioni, oppure a volte si...ferma !
Solo in questo caso potete avvicinarlo un pò; altrimenti non vi riuscireste mai... Ma ecco che ESSO fa una brusca virata nella vostra direzione !
In quel momento, e solo allora, vi rendete conto di essere stato individuato ! E comincia a venirvi male allo stomaco...
Ad una persona a terra sembrerebbe buffo : un pilota da caccia, seduto dietro "ad un pezzo da cinquanta" e ad un lancia razzi, che si spaventa ad una luce che brilla nel buio !
Ma voi siete soli lassù, contro non si sa chi...
E sapete che quella luce nasconde qualcosa di REALE dietro di essa, che appena si riesce ad intravvedere...
Poi vedete che comincia a tracciare una stretta orbita imtorno al vostro aereo !
Nessun aereo sarebbe in grado di fare altrettanto, e nessuno sopporterebbe l'accelerazione di una così stretta virata...
La velocità dell' OGGETTO infatti è tale che dovete quasi torcervi il collo per seguirlo con lo sguardo...!
Certe volte, dietro la luce, potete vedere come una SAGOMA ARROTONDATA, altre volte no.
E anche se la vedete non potete giudicare le sue proporzioni, poiché non sapete quasi mai le vere distanze durante quelle evoluzioni.
Una cosa invece è certa : QUALCUNO CHE HA UN'INTELLIGENZA GUIDA QUELLA COSA, a giudicare dal modo con cui manovra...
E così voi siete certo di essere SORVEGLIATO !
Pensando ad una cosa simile a 25,000 piedi di quota, di notte, si prova una strana sensazione....
Dareste qualsiasi cosa perché ad un tratto venisse la luce del giorno ! Così, tutto ciò che sapete, è che può spararvi addossso solo che lo voglia !
Ma poi, ecco che ad un tratto, il DISCO se ne va ad una velocità che vi sembra di essere immobili...!
Quando atterrate, il Servizio Segreto vi investe di domande per ore.
E nessuno del vostro Gruppo avrà un'idea dello spavento che avete provato, e così ci bevete sù..."
Ecco, dal passato ad oggi niente è cambiato!
I piloti, più o meno, danno gli stessi resoconti all'Ufficio Operazioni (in Italia ) e tutto va allo SHAPE, Brusselles, e poi negli USA...
Spero di non avervi annoiato, ma vi sono moltissimi altri casi interessanti, sia NASA che piloti ( io sto sempre sul sicuro ...).
Un saluto interstellare a tutti! E rendetevi conto cosa prova un "povero" pilota quando ha di queste avventure...
A volte non fanno neppure rapporto, come molti piloti di linea... ( uno è mio compagno di elementari, ex Com. dell'Alitalia : al terzo rapporto gli dissero "se vuoi volare ancora stattene zitto...." ).


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MessaggioInviato: 26/02/2014, 17:57 
Cita:
BOBBY ha scritto:

...

Per ipotizzare qualcosa del genere possiamo solo formulare l'ipotesi che esistono forze fondamentali della natura diverse da quelle a noi note! [;)]


Più del 90% del Cosmo è composto da esse...
Nessuna ipotesi. Sappiamo con certezza che ESISTONO FORZE FONDAMENTALI diverse da quelle che conosciamo. [:138]



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MessaggioInviato: 26/02/2014, 19:03 
[:264] Esatto.



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MessaggioInviato: 21/03/2014, 10:41 
Album fotografico riguardante alcuni UFO (presunti o reali) ...

http://worldufophotos.org/site/#/gallery/ufo-gallery-5/



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MessaggioInviato: 21/03/2014, 15:22 
Ed un dossier Luna (vero o presunto che sia) ...

http://worldufophotos.org/site/#/gallery/moon-photos/



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MessaggioInviato: 23/03/2014, 13:34 
U.F.O. e sicurezza aerea. Il “Dossier Weinstein”



ven 21 mar 2014
da Antonio De Comite

http://www.altrogiornale.org/news.p...xtend.9101.7

Finalmente disponibile la traduzione integrale in italiano del documento dal titolo “Sicurezza Aerea e Fenomeni Aerei Non Identificati – Studio Preliminare di 600 casi di Fenomeni Aerei Non Identificati (PAN) osservati dai piloti militari e civili” che è stato scritto da Domenique F. Weinstein, specialista tecnico internazionale per la Francia del NARCAP (National Aviation Reporting Center on Anomalous Phenomena) statunitense e membro del comitato di esperti del CNES/GEIPAN francese.

La traduzione in italiano si è basata sulla versione in francese presente sul sito del NARCAP (in francese)

Gli UFO, OVNI, PAN, UAP o come vogliamo chiamarli sono una incontrovertibile e scomoda realtà.

Buona lettura (in italiano)
http://ufoedintorni.files.wordpress...icurezza.pdf

(By Thethirdeye)



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MessaggioInviato: 25/03/2014, 12:40 
Gli Ufo e la Germania: trovati gli X-file tedeschi negli Archivi federali

| 24 marzo 2014 | 22:06

Anche la Germania ha i suoi X-file. Nonostante per decenni il Governo abbia sempre sostenuto di non aver mai avuto il minimo interesse ad investigare sugli Oggetti Volanti Non Identificati, si scopre invece che i servizi segreti dell’allora Repubblica Federale tedesca, negli anni della Guerra fredda, se ne interessarono eccome… A rendere pubblica l’esistenza di quei documenti redatti dal Bundesnachrichtendienst è stato Andreas Muller, editore del blog Grenzwissenschaft-aktuell, che si occupa di argomenti di frontiera.


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IL DOSSIER SUGLI UFO TEDESCHI CONSERVATO NEL BUNDESARCHIV, NELLE FOTO DIFFUSE DAL SITO GRE-WI
Anche l’ex ministro degli Interni Wolfgang Schäuble, nel 2008, ad una precisa domanda sugli Ufo, aveva ribadito la posizione assunta da tutti i suoi predecessori. “Non conosco agenzie, istituzioni oppure organi che investighino sugli avvistamenti di oggetti volanti sconosciuti, i cosiddetti Ufo. Inoltre non mi risulta che sia mai esistito un progetto del genere a livello ufficiale.” Schäuble mentiva o non ne sapeva proprio niente?
Muller ha scovato un dossier, prodotto dagli 007 di Bonn- capitale occidentale ai tempi delle due Germanie: 67 pagine dal titolo chiarissimo, “Ufo”. Gli argomenti trattati in questo fascicolo sono gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati lungo il confine della Repubblica Federale con la DDR e la Cecoslovacchia. Gli X-files sono conservati presso il Bundesarchiv- l’Archivio federale- nella città di Coblenza e sono sottoposti ad embargo: non potrebbero essere resi pubblici fino al 2021, in virtù di una legge.
Tuttavia- spiega il sito- è possibile domandare l’accesso anticipato. E se qualcuno ottiene il permesso di visionare un dossier, anche altri richiedenti- in seguito- ne possono usufruire. Esattamente quello che è successo per questi faldoni, già aperti in passato alla lettura nelle parti relative ad altre informazioni sugli ex confini tra Germania Ovest e Germania Est. Così l’intera documentazione- incluso il capitolo dedicato agli Ufo- può essere liberamente consultato. Peccato, però, che questa informazione non sia mai stata data ufficialmente e così i file risultavano ancora classificati. Nessuno si era preso la briga di andare a verificare. Fino ad oggi, almeno.


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L'ARCHIVIO FEDERALE DI COBLENZA
I documenti in questione non avevano ovviamente come scopo lo studio delle astronavi aliene, ma erano finalizzati al controllo dei Paesi del Patto di Versavia e dell’Urss: strani oggetti in movimento nel cielo potevano rivelarsi armi nemiche o strumenti di spionaggio. Per questo motivo sono poche le segnalazioni da parte di comuni cittadini: quasi tutte provengono invece da guardie di frontiera e pattuglie al confine.
Molti di questi avvistamenti possono facilmente essere spiegati come droni o palloni sonda: le descrizioni spesso collimano, ad esempio, con il velivolo “Tupolev M-141#8243; usato dai sovietici. Ma alcuni episodi segnalati sfuggono a questa casistica, non soltanto per le caratteristiche insolite degli oggetti osservati, ma anche per la difficoltà o l’impossibilità- da parte delle autorità preposte- di capirne la reale natura, almeno per quanto viene detto in questi rapporti.
Il caso più interessante venne segnalato da quattro funzionari nel 1986 sull’isola di Fehmarn, nel land Schleswig-Holstein, di fronte alla Danimarca. Ecco cosa dicono i documenti del Bundesnachrichtendienst: “Nel primo mattino del 26.08.1986, tra le 3 e le 3,30, tre agenti della Guardia di Confine di Puttgarden, che stavano facendo il turno di notte, dalla finestra del loro ufficio hanno notato un oggetto volante che viaggiava a bassa velocità in direzione dell’imbarco dei traghetti. Nello stesso momento, questo velivolo è stato visto anche da un doganiere dal parcheggio del molo, a circa 300 metri di distanza.”
Il rapporto prosegue con l’elenco di una serie di circostanze verificate dall’autore dell’indagine tramite approfonditi interrogatori. Le versioni dei testimoni coincidono e portano ad affermare che quell’oggetto volante non identificato si era avvicinato ad una velocità bassa, comunque inferiore a quella di un normale aereo, arrivando da ovest, e ad un’altezza di 50-60 metri. Non appena giunto sulla porto di Puttgarden, aveva ridotto ulteriormente la velocità fino quasi a fermarsi, rimanendo sospeso in aria.


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LE FOTOCOPIE DELLE 67 PAGINE REDATTE DALL'INTELLIGENCE TEDESCA
Durante l’avvistamento, gli agenti di frontiera sentirono un suono che essi descrivevano come un “ronzio relativamente silenzioso”, paragonabile a quello di una turbina. Ma nessuno fu in grado di descrivere dimensione, forma e colore dell’oggetto misterioso. Non solo perchè era buio, ma anche perchè esso emetteva una luce accecante che rendeva impossibile osservarlo nel dettaglio. Anzi, un agente ipotizzava che l’intensa illuminazione fosse un’espediente per impedirne l’identificazione, visto che quelle non erano nè luci di navigazione nè proiettori, dato che non emettevano fasci luminosi diretti verso il basso.
Dopo essersi pressochè fermato proprio di fronte all’ imbarco di Puttgarden, l’oggetto aveva poi proseguito la sua rotta in direzione est, passando sopra la stazione della Guardia Costiera a Marienleuchte. In seguito, i vari tentativi dell’investigatore di verificare questi racconti con altre fonti erano falliti, malgrado le sue richieste alle caserme distribuite sull’isola, agli addetti alla sicurezza dei traghetti, alle compagnie di navigazione e persino alla polizia danese.
Ma anche se i testimoni escludevano la possibilità che si fosse trattato di un aeroplano o di un altro velivolo convenzionale, il rapporto sosteneva che ci fosse un legame con l’avvistamento di un presunto elicottero sovietico sulla città di Lubecca, registrato – secondo la stampa locale- quella stessa mattina, verso le 7 (quindi circa 4 ore più tardi) . Sulla base di questa ipotesi vennero svolte altre indagini che però non portarono ad alcun risultato.
Al di là dalla spiegazione che gli ufologi potranno dare di questo e di altri avvistamenti contenuti in quelle 67 pagine, la scoperta di questi X-file ha comunque importanza proprio perchè essi contraddicono in toto la posizione ufficiale da sempre tenuta dal governo tedesco. L’affermazione che mai enti, ministeri, organizzazioni, istituzioni militari o servizi segreti si siano interessati dell’argomento Ufo risulta- alla luce di questi documenti- palesemente falsa.


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LA SCRITTA:"PER FAVORE, CERCARE UNA PROCEDURA UFO!"
Inoltre, l’esistenza di questi dossier compilati dall’ Intelligence tedesca dà maggior forza alla valutazione espressa dal Wissenschaftliche Dienste (il Servizio di Ricerca Scientifica, un organo indipendente in seno al parlamento di Berlino) in merito alla posizione del Governo sulla questione aliena e sugli ipotetici visitatori extraterrestri. “Il fatto che sia la Gran Bretagna che la Francia, oltre a molte altre Nazioni, si siano occupate degli Ufo e delle forme di vita aliena e abbiano pubblicamente confermato il loro interesse pubblicando persino online i loro file precedentemente classificati, suggerisce che anche le agenzie della Germania e i suoi ministeri federali siano stati coinvolti in questi problemi.”
Le pagine di quegli X-file lo provano. E dimostrano che sono esistiti precisi meccanismi utilizzati per investigare sugli avvistamenti di oggetti volanti non identificati da parte sia di civili sia di personale militare o di polizia. Ad esempio, un rapporto è contrassegnato dalla scritta aggiunta a mano “per favore, creare una procedura Ufo”. Altri invece indicano che venne chiesta l’assistenza legale ed amministrativa per ulteriori investigazioni e non soltanto ad altre unità militari, ma allo stesso Ministero degli Interni che dunque non poteva non sapere. L’interrogativo che ci ponevamo prima su Wolfang Schäuble- bugiardo o male informato?- ha un’evidente risposta.

SABRINA PIERAGOSTINI

http://www.extremamente.it/2014/03/24/g ... -federali/



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MessaggioInviato: 27/03/2014, 14:54 
La Propulsione degli UFO: una nuova teoria?

Numerose teorie sono state elaborate sin dalla prima ufficiale comparsa degli UFO nel tentativo di spiegare le loro modalità di propulsione. Il primo fu il Tenente Jean Plantier nel 1953 a tentare di dare una spiegazione, conclusasi poi con il suo libro pubblicato nel 1955 dal titolo " La propulsione dei dischi volanti per azioni dirette sull'atomo". Per tornare ai giorni nostri Claude Poher nel 2006 elaborò una teoria scientifica ( ) che però non poteva giustificare la scomparsa degii UFO e i loro spostamenti istantanei .

Questa lacuna potrebbe essere stata colmata dal recente lavoro del professor Stoyan Sarg scienziato, ricercatore e scrittore, attualmente presso l'università York di Toronto. Nato in Bulgaria, Sarg ha conseguito una laurea in ingegneria e ha ottenuto un dottorato un fisica. La sua carriera è iniziata con i progetti di ricerca spaziali coordinati dall'ex Unione Sovietica per i programmi internazionali "Intercosmos" -


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Emigrò in Canada nel 1991 e successivamente partecipò a progetti per il Canadian Space Agency. Oggi, Sarg si concentra sul ruolo di educatore e scrittore. Dopo un'entusiasmante opera sulla teoria unificata "Supergravitazionale" (Documento PDF della Prefazione ), Sarg si è concentrato sulle manifestazioni fisiche degli UFO ed ha tentato di spiegare la natura del fenomeno attraverso una teoria completamente rivoluzionaria. Secondo Sarg, la natura dei fenomeni UFO è ancora considerata un mistero, perché gli effetti fisici osservati e registrati non sono spiegabili in termini di fisica moderna ed in tradizionali sedi.

Fornendo prove schiaccianti, Sarg sostiene che la comminutà scientifica dovrebbe rivedere alcune idee sulla gravità e la propulsione in rapporto ai voli spaziali. Con questo spirito, Sarg ha presentato una teoria chiamata "Le strutture della materia - Teoria unificata della Supergravità", che prevede un effetto chiamato "Reazione stimolata anormale alla forza di gravità". Essa si basa su di un processo sulle interazioni quantiche oscillanti all'interno di coppie di ioni e di elettroni nel "continuum spazio-tempo". Secondo, Sarg l'effetto potrebbe portare allo sviluppo di un nuovo sistema di propulsione per una navetta spaziale.

il libro, pubblicato lo scorso ottobre, è una miscela di analisi teorica; i risultati e le esperienze legate alle nuove tecnologie che consentono di nutrire e guidare un velivolo spaziale. Nel libro sono presenti numerose illustrazioni e disegni, e si cerca di dimostrare la fattibilità del metodo di propulsione e offre una buona base per future ricerche. Sarg non si accontenta di elaborare una complessa teoria e promettente, ma cerca di smuovere "l'establishment" scientifico:

"Una seria indagine sul soggetto UFO non è all'ordine del giorno nella comunità scientifica nonostante l'ampio database di osservazioni e molti dati fisici registrati". "Semplicemente non possiamo ignorare le prove, perché il fenomeno sembra contraddire le leggi della fisica. Al contrario, alcuni presupposti adottati devono essere rivisti." Dobbiamo notare che questo scienziato è uno tra i pochi che hanno il coraggio di sollevare il velo di schermo e disprezzo che caratterizza la maggior parte della comunità scientifica quando si tratta l'argomento UFO. Pertanto, è interessato a servirsi dall'imponente numero di dati accumulati da oltre sessanta anni, che lo aiuteranno ad elaborare nuove ipotesi, aprire nuovi orizzonti sia in fisica teorica e sperimentale, astronomia, chimica ecc….

Sarg espone le sue teorie e pubblicazioni su di un sito web , che comprende anche un gruppo di discussione su Yahoo: "The Helical Structure Forum (HSF) il cui credo è: "Discutere promuovere avanzate conoscenze scientifiche sulle strutture fisiche in natura dalla micro alla macro scala. HSF cerca un nuovo approccio allo studio dei fenomeni naturali in diversi settori della fisica. I principi di "oggettività reale", la casualità e la comprensione logica sono molto osservati.

http://www.altrogiornale.org/news.php


Dall'inizio di questo topic che parlo di ... Elettromagnetismo!

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=2064 Primo argomento.[;)]
(Praticamente si basa TUTTO su quello!)


Ultima modifica di Ufologo 555 il 27/03/2014, 15:10, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 31/03/2014, 16:10 
UFO, dal 1972 ci sono stati 445 avvistamenti ufficiali in Italia (Aeronautica Militare)

Il Lazio, con 53 casi, è la regione con più avvistamenti, mentre il Molise ha un solo caso. I dati sono tratti dal volume “Ufo i dossier italiani" (Mursia), esposto al Congresso ufologico mondiale di San Marino.


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San Marino, 29 marzo 2014 - Resi noti i dati sugli avvistamenti ‘ufficiali’ di Ufo in Italia, registrati dall’Aeronautica militare: dal 1972 ad oggi sono stati 445. I documenti sono stati esposti oggi, durante il Congresso ufologico mondiale di San Marino, che si concluderà domani.

Da i dati, tratti dal volume “Ufo i dossier italiani" (Mursia), si scopre che la regione con il maggior numero di avvistamenti è il Lazio, con 53 casi, mentre sul lato opposto della classifica c’è il Molise, con un solo caso. L’anno del boom è stato il 1978: 69 avvistamenti; solo nel 1976 non ce n’è stato nemmeno uno.

L’Aeronautica Militare, che è l’organismo istituzionale incaricato di raccogliere e verificare le segnalazioni di Ufo, svolge un’indagine tecnica per stabilire se c’è una correlazione tra gli avvistamenti ed “eventi umani o fenomeni naturali”, essenzialmente allo scopo di garantire la sicurezza del volo e nazionale. Se al termine non è stato possibile individuare una giustificazione tecnica o naturale, si classifica l’episodio come avvistamento di Oggetto Volante Non Identificato (Ovni).

“Questo congresso - spiega Roberto Pinotti, segretario generale del Cun, il Centro Ufologico Nazionale che ha organizzato l’evento - guarda a tutto tondo la persistente casistica attuale alla luce di quella del passato, degli interrogativi conseguenti e anche di eventi connessi con l’intelligence, come ad esempio il cosiddetto caso-Eisenhower, che ipotizza un contatto ufficiale fra amministrazione Usa e piloti extraterrestri nel 1954. E qui a San Marino è presente la pronipote del presidente americano dell’epoca”.

“Con questo simposio - spiega Vladimiro Bibolotti, presidente del Cun - si segna una tappa importante per l’ufologia, con la rappresentazione di scuole di pensiero (teologica anche) diverse. La conclusione è la stessa anche se parte da presupposti diversi: il fenomeno è reale”.


http://qn.quotidiano.net/curiosita/2014 ... alia.shtml



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MessaggioInviato: 05/04/2014, 16:04 
Le evidenti "ondate" di avvistamenti: il '78 come il '52/54 !




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MessaggioInviato: 06/04/2014, 09:28 
Gli alieni ci governano. La nipote del Presidente Usa confessa ...



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"È vero, gli Stati Uniti sono in contatto con essi e sanno perfettamente che alcuni avvistamenti Ufo sono di origine aliena". Ad affermalo, confermando le parole del bisnonno, è la nipote del 34° Presidente degli Stati Uniti, Dwight D. Eisenhower - detto Ike - che un giorno di 60 anni fa avrebbe incontrato una delegazione aliena. In perfetto inglese, gli comunicarono che volevano iniziare un programma di educazione dei Terrestri, per abituarli alla presenza di altre forme di vita nello spazio. Ma Eisenhower, sbigottito, diede parere negativo: l'annuncio sarebbe stato troppo traumatizzante. Autorizzò però gli alieni a contattare singoli individui, fino a quando non fosse giunto il momento adatto per la rivelazione di massa, a patto però che ciò non provocasse panico o confusione nel pianeta. "Io sono la bisnipote del presidente e devo dire che sono praticamente certa che Ike fosse al corrente del fatto che gli Alieni visitino la Terra. Ciò risultava ovvio in più modi. Per cominciare, ci furono qua e là delle voci. Ad esempio, si dice che Mamie, la mia bisnonna ed ex first lady, avrebbe parlato della questione con il padre del noto ufologo Ed Grimsley- un lontano parente. L'industria militare vive di segreti e anche quando la realtà Ufo verrà rivelata, purtroppo molto probabilmente ciò avverrà attraverso la manipolazione della verità e non si saprà mai perchè essa è stata mantenuta segreta e cosa è stato fatto alle nostre spalle in tutti questi anni".

http://www.affaritaliani.it/culturaspet ... verso.html



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MessaggioInviato: 06/04/2014, 14:16 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

La Propulsione degli UFO: una nuova teoria?


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Aggiungo il link al PDF:

http://files.meetup.com/1260750/SARG-Tesla_science_conf-2011-article-1.pdf

Ne ho parlato con un amico che ha un paio di lauree (quasi 3 [;)]).

Testuali parole:
Cita:
La Teoria mi sembra costruita con estrema maestria, passaggi metodologici assolutamente in linea con il metodo scientifico propriamente detto. Congetture e calcoli nei quali si vede chiaramente la mano che solo un fine conoscitore dell'ambiente di ricerca multidisciplinare della Fisica a tutto tondo, può aver redatto. Mancano gli strumenti di verifica, ma è sicuramente una Teoria che verrà affrontata con interesse dall'ambiente scientifico una volta che sarà possibile riprodurne dei risultati in laboratorio per poterla avvalorare o meno. Un altro conto è voler a tutti i costi "dire la propria". Occorrono NOTEVOLI conoscenze per poter esprimere un parere serio e anche possedendole, ad oggi è possibile solo una verifica sulla costruzione dell'impianto teorico e non certo sui risultati che potrebbe produrre. Personalmente questa Teoria mi sembra correttamente espressa e quindi non giudicabile come "funzionante" come altrettanto inattaccabile fino a che non ci sarà modo di sperimentarla a livello pratico.


Ho proposto la discussione anche su questo gruppo Facebook, MOLTO ben frequentato (Docenti e studenti di Fisica Moderna in quantità, sia tra gli amministratori che tra i membri attivi):

https://www.facebook.com/groups/488015465550/

Cita:
Stavo leggendo con curiosità questo pdf. Tocca anche la MQ e le conclusioni sembrano rivoluzionarie.
Cito, per tutte:
"Field propulsion based on SARG effect, is a kind of new propulsion mechanisme distinguishable from the yet propulsion system. According to BSM.SG Theory, if the activacted plasma uniformly surrounds the spacecraft, its inertial mass should be reduced. "
Se ne aveste già parlato, sarei grato a chiunque avesse il link alla discussione in questione, se lo inserisse nei commenti. Se non fosse così...beh...cosa ne pensate? C'è qualcosa da salvare o è tutta "pura teoria speculativa"?
Thanks


Spero di ricevere qualche "parere eminente", che quel
Cita:
"...if the activacted plasma uniformly surrounds the spacecraft, its inertial mass should be reduced.


...è decisamente intrigante! [:I] [:p] [:D]



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MessaggioInviato: 10/04/2014, 16:12 
L'NSA divulga l'intercettazione di messaggi alieni.

74 Documenti; guardare la gallery:
http://www.affaritaliani.it/culturaspet ... mmc_1.html


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L'NSA divulga l'intercettazione di messaggi alieni. Leggi i documenti top secret

L’ NSA (National Security Agency) ha finalmente rilasciato un file che chiarisce che gli alieni esistono. Ben 31 messaggi extraterrestri declassificati come Top Secret, provenienti dallo spazio sono stati intercettati dagli enti NSA e resi noti al pubblico che aspettava da tempo questa notizia. Il documento su “Comunicazioni extraterrestri” del Dr. Howard H. Campaigne, descrive gli sforzi NSA di decodificare matematicamente ed interpretare il messaggio radio.

H. Campaigne afferma: “Recentemente sono stati intercettati una serie di messaggi radio proveniente dallo spazio. La trasmissione non è continua ma è stata tagliata da pause, in pezzi che potrebbero essere interpretate come unità, perché sono state ripetute più e più volte". Il rapporto include la trascrizione NSA del messaggio, utilizzando le lettere dell’alfabeto come segnaposto designati per le diverse varianti del messaggio. “Ogni messaggio è stato trasmesso solo una volta. È stato fornito il numero di serie del messaggio per ogni riferimento”. Correliamo ogni dettaglio del documento con tanto di possibile interpretazione del messaggio extraterrestre”.

Tra queste relazioni recentemente declassificate incluse nella collezione NSA comprendono oltre 50.000 pagine di documenti relativi a crittologia, lo sviluppo dei primi computer, documenti di intelligence, e numerosi altri argomenti in archivio che vanno dalla prima guerra mondiale, da 1 a 1960 l’8 giugno. Tra loro ci sono diverse decine di documenti sugli UFO “, sviluppati in risposta alle numerose richieste ricevute dalla NSA in materia di oggetti volanti non identificati (UFO).

Altri documenti sono articoli vecchi di stampa riguardanti avvistamenti UFO, relazioni o storie fantastiche di imminenti invasioni aliene che sono stati esaminati e tenuti in possesso della NSA. Essi comprendono avvistamenti di Communications Intelligence e COMNAVSECGRU, Gruppo Comando Navale di sicurezza, così come avvistamenti UFO da parte del Joint Chiefs of Staff, il Dipartimento di Stato, e la Marina.

Nel file che si può leggere non è chiaro quando sia successo l’evento, ne quale sia l’ente originale che ha intercettato i messaggi. Non si sa nemmeno, se il messaggio era rivolto agli abitanti della terra o se i messaggi sono una forma di comunicazione tra di “loro”.

I documenti:

Il dossier contiene quindi i messaggi ed è stato reso pubblico insieme ad un manuale utile alla decodificazione. Quindi ora è ufficiale: NON SIAMO SOLI NELL’UNIVERSO e aggiungo che non lo siamo mai stati.

Di seguito potete visualizzare il file da pagina 21 a pagina 23, visualizzando i messaggi intercettati.

The documents listed on this page were located in response to the numerous requests received by NSA on the subject of Unidentified Flying Objects (UFO). In 1980, NSA was involved in Civil Action No. 80-1562, “Citizens Against Unidentified Flying Objects Secrecy v. National Security Agency”.

http://www.affaritaliani.it/culturaspet ... ptati.html



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MessaggioInviato: 11/04/2014, 16:57 
"SOLLEVATO DA UN FASCIO DI LUCE" GLI INCONTRI DEL QUARTO TIPO DI PADRE MADAU

Fonte: http://noiegliextraterrestri.blogspot.i ... madau.html

Sardegna, 1948: l’inedita e straordinaria esperienza del 4° tipo di un religioso

Nel dicembre del ’90 un’insolita missiva giungeva alla sede del Coordinamento Nazionale del CUN; in calce essa recava l’intestazione di un istituto ecclesiastico di Roma, il Centro Missionario Italiano dei Frati Minori Conventuali. L’autore era un frate di origine sarda, di nome Giuseppe Madau, all’epoca sessantenne, e da oltre 15 anni in missione nello Zambia. Precisando di aver trovato il recapito del CUN sul libro di R. Pinotti, “UFO, Visitatori da Altrove”, acquistato in occasione del rientro in Italia per le festività natalizie, il religioso narrava di essere stato protagonista parecchi anni prima, nel settembre del ’48, all’età di diciotto anni, di un clamoroso contatto ravvicinato con un UFO.
Ciò era avvenuto in pieno giorno nei pressi del proprio convento di Oristano, in Sardegna, nel corso del quale – per evidente azione del misterioso oggetto – egli era stato sollevato in aria per alcuni istanti, insieme ad un cane che si trovava nelle vicinanze.

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A questa esperienza, continuava il Madau nel proprio scritto, ne seguì decenni più tardi, nel 1974, una seconda, di minore entità. Si fa per dire: l’avvistamento sui cieli dello Zambia, di un’enorme piattaforma cilindrica metallica, che affiancò per qualche istante l’aereo a bordo del quale egli si trovava, poco prima che avesse inizio la manovra di atterraggio.

Vi era la giustificata sensazione che si fosse in presenza di un caso di notevole spessore, soprattutto per ciò che riguardava l’episodio dell’incontro ravvicinato del ’48. Ovvero un vento inedito risalente agli albori dell’era ufologica, caratterizzato da una così rilevante interazione fra il testimone ed un oggetto non identificato; oltretutto il primo del genere, in Italia, e non solo, nel quale un religioso fosse stato di prima persona coinvolto. Questa consapevolezza trovava conferma nella convinzione del protagonista stesso circa alcuni elementi della vicenda, del cui significato egli non riusciva bene a capacitarsi, e che –a suo dire – avrebbero necessitato di un debito approfondimento in sede di regressione ipnotica, esperienza che egli si diceva disposto ad affrontare malgrado l’avanzata età.

Ulteriori dettagli

Data l’esiguità del periodo entro il quale il religioso sarebbe stato reperibile prima del ritorno in Africa, Gianfranco Neri si affrettò ad inviare una lettera contenente alcuni quesiti circa la dinamica dell’episodio in questione; poco dopo giunse una risposta. Così era apparso l’oggetto volante in questione agli occhi stupiti dell’allora giovane seminarista: un disco sormontato da una cupola trasparente, sospeso al di sopra di un albero, a poche decine di metri di distanza da lui. Il Madau asseriva anche di avere constatato la presenza di due figure di aspetto estremamente simile all’uomo; agitato il braccio ad esse rivolto, in segno di saluto, queste avrebbero risposto!

Le entità uscite quindi all’esterno, avrebbero invitato a gesti il giovane ad avvicinarsi al di sotto del disco, ma a fronte della sua manifesta riluttanza, sarebbero rientrate a bordo. A questo punto la narrazione passava a descrivere il clou dell’evento: effettuata una strana manovra di mutamento del proprio assetto, l’oggetto avrebbe preso ad emettere strani fasci di luce di diverso colore, separati l’uno dall’altro per scomparire quindi di colpo dal campo visivo del testimone, il quale si sarebbe sentito improvvisamente sospeso in aria. Di lì a poco il seminarista avrebbe cominciato a recepire una crescente e non meglio precisata sollecitazione di tipo elettrico sul proprio cervello, sempre più fastidiosa e dolorosa: era come se venisse letteralmente scandagliato da qualcosa contro la quale egli nulla poteva.

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Sentendosi prigioniero di funi invisibili, e di una paura che in lui stava crescendo incontrollata, egli avrebbe preso a supplicare la Madonna, perché lo salvasse da quell’inaudita condizione; poco dopo la voce chiara ed un po’ distaccata di una donna, echeggiante nella sua mente, ingiungeva fermamente a qualcuno che egli venisse lasciato libero. Di lì a poco tutto sarebbe cessato, ed egli insieme al cane, suo compagno di sventura, sarebbe stato lentamente adagiato a terra.

Dell’oggetto, a questo punto, non vi era più alcuna traccia, se non nel suo animo comprensibilmente frastornato. Rientrato in convento, e cercato di far parola ai propri compagni dell’incredibile accaduto, egli venne impietosamente zittito.

Così terminava la ricostruzione epistola dell’episodio occorso nel lontano ’48. Negli anni che seguirono, l’ex seminarista – divenuto frate – tacque a lungo sulla propria incredibile esperienza. Dapprima, non avendo di fatto alcuna nozione di accadimenti ufologici, e quindi impossibilitato ad interpretarla in alcun modo, relegò in un angolo della propria memoria, archiviandola idealmente. L’eco degli avvistamenti che andavano ripetendosi in tutto il mondo, e di cui egli apprendeva dai giornali, operò in lui una prima sensibilizzazione. Ciononostante ogni sui tentativo di aprirsi con terzi dovette rivelarsi infruttuoso e solo raramente egli poté ricevere attenzione e credibilità. Venne poi il lungo periodo missionario nello Zambia, lontano dalla civiltà e dal mondo, ma paradossalmente fu proprio in quel contesto che si verificò la seconda esperienza ufologica della sua esistenza: l’avvistamento del grande oggetto cilindrico che procedeva a zig zag, di fianco al suo aereo, nascondendo di volta in volta dentro le coltri nuvolose.

Alla luce dell’apparente impossibilità di un approfondimento dell’intera vicenda, data la pressoché continua assenza del missionario dall’Italia, le lettere furono archiviate e del caso rimase una vaga memoria nei pochi che di esse avevano a suo tempo preso visione. Lo stesso Gianfranco Neri aveva, peraltro giustamente, sconsigliato il Madau dall’intraprendere la regressione ipnotica, sia per l’avanzata età di questi, sia per la continuità che un tale trattamento avrebbe richiesto.

Nove anni dopo: l’incontro

Quando, nel dicembre del ’98, mi trovai casualmente tra le mani quegli scritti, apprendendo a grandi linee dell’incredibile storia, così frettolosamente – anche se giocoforza – accantonata, fui tentato di verificare, tramite il Centro Missionario Italiano dei Frati Minori Conventuali di Roma, se qualcuno fosse in grado di fornirmi il recapito di padre Madau, nella vaga speranza di contattarlo per lettera. Con mia grande sorpresa – si era a ridosso delle festività natalizie – venni a sapere che il religioso era provvisoriamente rientrato in Italia, e che si trovava in quei giorni presso il medesimo istituto. Nel volgere di un paio d’ore potei parlarvi: si
ricordava perfettamente della lettera scrittaci nel ’90 e del suo successivo breve contatto con Gianfranco Neri. Essendo peraltro il suo udito fortemente compromesso dalla malaria e dal chinino, condizione che rendeva a dir poco problematica la conversazione telefonica, fu lui stesso ad esortarmi ad andarlo a trovare a Roma. L’incontro ebbe luogo in capo ad una decina di giorno, nella stessa sede del Centro Missionario, la Casa Kolbe, nello splendido contesto del Palatino. Constatato il mio interesse per l’esperienza dell’incontro ravvicinato ad Oristano, non tergiversò affatto a ripercorrere quell’intero episodio, ampliandolo con inediti ed estremamente interessanti dettagli. Quanto segue è il contenuto dell’intervista concessami nel gennaio scorso, rievocante il clamoroso evento in questione nelle sue fasi più importanti e significative, preceduta da un breve preambolo.

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Il 13 settembre 1948 è la vigilia della ricorrenza di Santa Croce; Oristano è addobbata a festa per l’occasione, e sulla torre medievale della piazza centrale sono state disposte delle luminarie. Verso le ore 19.00, malgrado il sole sia appena tramontato, vi sono ancora eccellenti condizioni di luminosità, come è del resto tipico in Sardegna ancora in quel periodo dell’anno. Madau, in ritiro spirituale presso il locale seminario diocesano, in attesa di fare le prime promesse dell’ordine francescano (cioè i voti), esce dal collegio recitando il Rosario. Inoltratosi nell’orto del convento, prende il sentiero diretto a ponente, uno dei tre percorsi dai quali all’epoca era attraversato. Qui egli si imbatte nel cane del guardiano, un vecchio animale mezzo cieco, che prende a seguire il frate sino alla fine del vialetto, punto dell’orto coincidente, a sinistra, con l’angolo nord dell’edificio conventuale, poco più in là del muro di cinta oltre il quale corre l’allora Strada Provinciale Cagliari – Sassari, oggi sostituita dalla Strada Statale.

Fermatosi un istante, recitando la prima parte dell’Ave Maria, lo sguardo rivolto al cielo, ancora chiarissimo e privo di nubi, egli scorge verso ponente un corpo mobile, dapprima scambiato per un volatile, in quanto pressoché puntiforme, che scende in picchiata verso di lui, divenendo sempre più grande…

Quella sera di 50 anni prima – Una descrizione lucida e accurata

In pochi secondi vidi una macchina assolutamente silenziosa e di forma stranissima che non avevo mai visto, e di cui non avevo mai sentito prima parlare (durante il periodo del ritiro spirituale o noviziato i seminaristi erano tenuti ad osservare l’isolamento totale rispetto al mondo esterno, lontani quindi da radio, giornali etc… NdR). All’inizio essa non planava parallela al suolo, ma piuttosto obliqua, di modo che, arrivata all’altezza dell’edificio seminariale, potei vederne chiarissima la sagoma: era un disco color argento, a forma di campana. La cupola pareva essere di plastica trasparente, dato che notai indistintamente all’interno la presenza di due uomini, bianchi, di aspetto giovanile. Il disco si fermò poco al di sopra di un albero, un eucaliptus, disponendosi parallelamente al suolo: contemporaneamente si udirono grida convulse e disorientate di gente, provenienti dalla piazza del paese, e dal vicino distretto militare: “E’ andata via la luce”, andavano a più riprese ripetendo.

Le figure uscirono quindi all’esterno dell’oggetto, che era sospeso a poche decine di metri di distanza da me, ponendosi in piedi sulla sua piattaforma: erano uomini piuttosto alti, 1.90 o forse 2 metri, bellissimi, dal portamento nobile, e vestivano una specie di tuta argentea; incuriosito, feci loro un cenno di saluto, agitando il braccio, ed essi mi risposero sorridendo, invitandomi testualmente, così mi parve, ad avvicinarmi al loro disco: intendendo volessero portarmi via con loro, rifiutai. Ripeterono il loro invito più di una volta, ma io non lo accolsi, conscio del fatto che il seguirli avrebbe significato per me l’impossibilità di divenire frate francescano. Quasi constatando il mio atteggiamento, le figure rientrarono nella loro macchina, la quale si dispose in assetto obliquo, mostrando la propria parte inferiore: fu in quel momento che notai la presenza di un’apertura circolare scura, al centro, e di una specie di struttura “a cingolo”, o “cinghia” metallica, posta lungo la circonferenza esterna. Questa prese a muoversi, girando dapprima a scatti netti ed intermittenti, con un suono secco, (simile a quello prodotto da una catena su di un ingranaggio) e poi sempre più velocemente. Di colpo il rumore cessò ed il disco, dispostosi nel proprio primitivo assetto orizzontale, prese ad emettere a “raffica”, in rapida successione, dall’apertura sottostante, stranissimi fasci di luce, di diverso colore, indipendenti l’uno dall’altro. Si trattava di luce a settori, o “blocchi”, il cui aspetto cromatico cominciava dal viola, sfumava nel blu/celestino, quindi nel verde, nel giallo, nell’arancione, nel rosso e per ultimo nell’incolore: ebbi l’impressione che ognuno di essi “spingesse” quello sottostante, ad un ritmo ininterrotto. Tra i vari “blocchi”, ognuno dei quali culminava in una specie di divisione / strozzatura, che dava all’insieme un aspetto a “salsiccia”, vi era una zona acromatica di transizione. Il disco d’un tratto scomparve dal mio campo visivo e cominciai a recepire la distinta sensazione di un suono elettrico: uu-uu/uu-uu. Questo però si manifestava non a mezzo dell’udito, bensì nella parte superiore del cervello: mi sentivo molto leggero, ondeggiante come un panno appeso ad un filo! Non vidi cosa stesse in quel momento capitando al cane. Forse l’oggetto in quel momento era sopra di me; di fatto comunque non lo vedevo più. Da quel momento il suono in questione si convertì in sensazione tattile ed avvertii qualcosa di simile a “dita elettrice”. Mi stava “rovistando” nel cervello, insistendo particolarmente sul lobo sinistro.

Inizialmente era paragonabile ad un solletico, e ci fu una fase durante la quale fui, credo, assente come coscienza, rispetto ciò che avveniva. Ecco perché, a suo tempo, avevo proposto di venire sottoposto ad ipnosi regressiva. Mi risvegliai con una sensazione dolorosa: il “frugamento” stava continuando ed io sentivo sempre più male. Fu a questo punto che cominciai a spaventarmi, pensando mi volessero acchiappare e portare via… Reagii allora “esclamando” nella mente: “No, non voglio”!, e con la mia coscienza di frate mi misi a pregare, ed invocai: “Madre mia, aiutami. Non voglio!”. Fu allora che sentii la voce di una donna, che rivolta a “qualcuno”, diceva, sia pur con poca convinzione: “Ma lasciatelo; lasciatelo stare”. La risposta a queste parola, fu data da un suono indistinto ed incomprensibile di “voci” estremamente “accelerate”, che potei paragonare a quello comunemente prodotto dal nastro di un registratore fatto procedere alla massima velocità.

Lo scambio “verbale” si protrasse per alcuni istanti, mentre io seguitavo a supplicare “Madre mia, aiutami”: si trattava però, voglio nuovamente precisare, di “voci” e suoni a loro volta non provenienti dall’esterno, ma che io udivo dentro di me.

Ad un determinato punto echeggiò nuovamente la stessa voce femminile che, chiara ed energica, ingiunse: “Basta, lasciatelo!”. Il “rovistio” cerebrale cessò di colpo, ed ebbi la sensazione di “scendere” di lì a poco, confermata dal mio battere i tacchi delle scarpe al suolo, come quando ti capita quando scendi da un gradino elevato. Fu allora che riaprii gli occhi e, voltandomi a sinistra, vidi il cane, ancora sospeso a mezz’aria, il muso in alto, le gambe in posizione “fetale”, la coda infilata tra queste: lo vidi scendere lentamente a terra; arrivato a venti centimetri da terra, l’animale fece una caduta improvvisa. Per l’occasione constatai che il punto sul quale fummo “calati” distava circa una decina di metri dal sentiero di ponente, ove inizialmente eravamo: ci trovavamo ora infatti sul sentiero centrale dell’orto. In quel preciso momento, quando appunto avevo ripreso coscienza, sentii i soldati del vicino distretto militare gridare: “E’ tornata la luce”; analoghe grida udii provenire dalla piazza del paese, che salutavano la riaccensione delle luminarie sula torre. Contemporaneamente sulla vicina Statale Cagliari – Sassari, al di là del muro di cinta del Convento, le automobili si rimettevano in moto: per quale motivo esse si fossero fermate non sono in grado di dirlo.

Era nel frattempo ormai divenuto buio, e mi riavviai verso casa: in quel mentre, ebbi la netta sensazione che sulla parte sinistra della testa, in corrispondenza della zona prefrontale e parietale, mi avessero fatto una cucitura. Quest’impressione durò qualche istante e poi svanì. Incontrai i miei compagni che stavano preparando canti e cerimonie per la festa del giorno dopo, tentai di informarli di quanto mi era capitato. Il tentativo fu inutile, in quanto non appena ebbi abbozzato la descrizione dello strano oggetto che avevo visto, essi seccati per la mia intrusione, mi zittirono quasi insultandomi. Da allora tacqui per lungo tempo, nella convinzione che l’esperienza che quel giorno avevo vissuto, ben difficilmente avrebbe potuto essere resa nota.


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L'UOMO di PALENQUE: l'immagine che ci costringerà a riscrivere la storia




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Quando nel giugno del 1952 l'archeologo messicano Alberto Ruz Lhuillier entrò per la prima volta all'interno della piramide principale del sito di Palenque, davanti ai suoi occhi stupiti si materializzò un'immagine assolutamente bizzarra e incredibile: sulla pietra tombale che ricopriva la tomba del re Pakal, c'era un enorme bassorilievo con l'immagine di un uomo seduto all'interno di quella che sembrava a tutti gli effetti una navicella spaziale. Immaginiamo la sorpresa dell'eminente ricercatore messicano di fronte a quella scena assolutamente imprevista e imprevedibile.


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Il sarcofago, che venne in seguito datato attorno alla fine del settimo secolo dopo Cristo, ovvero al periodo di massimo splendore della civiltà Maya, rappresentava un qualcosa che non avrebbe potuto esistere e che era semplicemente inimmaginabile se non al limite della fantascienza. Lo stesso studioso rimase così stupito da chiamare in seguito quella pietra con il nome di "Tomba dell'astronauta". Il ritrovamento ebbe, come era immaginabile, un enorme eco mediatico nei giornali e nelle riviste accademiche dell'epoca scatenando già allora un autentico baillamme di polemiche e di ipotesi interpretative spesso inconciliabili. Gli studiosi allineati dissero subito che quell'immagine altro non era che la rappresentazione allegorica del passaggio del re nel mondo dei morti. Secondo la scienza ufficiale non vi era raffigurata alcuna navicella spaziale ma solo e soltanto un insieme di antichi segni raffigurativi che simboleggiavano appunto il momento della morte.

L'immagine ha continuato nei decenni successivi a rinfocolare periodicamente polemiche e dibattiti spesso accesissimi. Un'intera branca di ricerca ha ricevuto da questa scoperta nuovi stimoli e motivi di rafforzamento ideologico: stiamo parlando della cosiddetta "Archeologia spaziale" che ha visto l'affermarsi di teorie, giudicate spesso strambe, come quella del presunto contatto tra il popolo Maya e una civiltà aliena arrivata sulla terra nel passato, civiltà rappresentata dal misterioso dio Kukulkan. Un dio che sarebbe arrivato dalle stelle per poi farvi ritorno una volta finita la sua missione di civilizzazione dello stesso popolo Maya. La cosa drammatica e paradossale al tempo stesso è che quando Cortes, secoli dopo, arrivò, con intenzioni assai meno pacifiche, per assoggettare i Maya insieme all'esercito di conquista spagnolo, ebbe la...fortuna di essere scambiato inizialmente per il dio Kukulkan che ritornava così come aveva promesso.

Tornando alla strana raffigurazione tombale, effettivamente, ad un'analisi attenta e approfondita della stessa, non si può non rimanere stupefatti di fronte a quella che risulta essere un'immagine surreale, soprattutto se inserita in un contesto storico assolutamente incompatibile. E' un po' come se all'interno delle grotte dove vivevano gli uomini primitivi si ritrovassero immagini di missili, rampe di lancio e astronauti, anche se, per la verità, anche in questo caso, qualcosa di molto strano è stato effettivamente scoperto a più riprese in svariate parti del mondo.

L'uomo risulta seduto all'interno di quello che sembra una sorta di velivolo o macchinario in grado di muoversi con un meccanismo di spinta paragonato a quello a reazione di cui dispongono i moderni velivoli, compreso lo Space Shuttle. La cosa incredibile è che l'uomo è seduto in una posizione in tutto e per tutto assimilabile a quella dei moderni astronauti, Addirittura si vede una sorta di sedile imbottito che avrebbe avuto una sua logica appunto in presenza di una robusta spinta verso il basso dovuta all'accelerazione del decollo. Lo stesso misterioso individuo è raffigurato nell'atto inequivocabile di manovrare alcune manopole con entrambe le mani, manopole che fanno parte di una consolle di comandi che si trova proprio davanti al presunto astronauta.

Ma le anomalie non finiscono certo qui, dal naso del pilota esce una specie di tubicino collegato alla struttura, oggetto che non può non farci pensare ad una cannula per l'ossigeno. I piedi poi sono posizionati su delle piattaforme ergonomiche di cui quella di sinistra appare impressionante in quanto risulta avere varie posizioni regolabili.

Lo strano personaggio è inoltre vestito con quella che sembra essere, non ci vuole molta fantasia per capirlo dato l'estremo realismo dell'immagine, una tuta rinforzata ai polsi e alle caviglie, proprio come le moderne tute, del tutto simili a quelle usate nella serie di telefilm "Star Trek".

Un altro particolare impressionante è quello della fuoriuscita da strani ugelli posizionati sul retro di quelle che sembrano essere a tutti gli effetti delle fiammate di propulsione. La stessa testa appare collegata da uno strano sistema di tubi e tubicini alla complessa struttura sovrastante, così come anche la schiena da cui si diparte un tubo con un evidente bocchettone finale. Qualcuno ha anche voluto vedere nella misteriosa struttura che divide il seggiolino del pilota dallo scarico di fumi, l'esistenza di due taniche di propellente e addirittura di due sospensioni parallele.

Quello che si può dire su questo grande e misterioso bassorilievo è che siamo in presenza di tante e tali coincidenze, i ricercatori ne hanno contate ben venti, da pensare di non essere davanti ad un semplice equivoco raffigurativo, ma semmai di fronte alla prova evidente che qualcosa di molto strano è effettivamente esistito e accaduto in quel lontano periodo storico. Un qualcosa che l'artefice di questa straordinaria opera d'arte, ha cercato di raffigurare nel modo più realistico possibile con i mezzi stilistici che aveva a disposizione.
Come è stato evidenziato in un interessante video di History Channel, qualcuno nel 2011 ha provato a trasformare il bassorilievo di Palenque in un modellino tridimensionale con risultati stupefacenti. Si tratta del modellista Paul Francis che, dopo aver attentamente studiato a computer l'immagine straordinaria del re maya, ha provato a riprodurla realizzandone un modellino in tre dimensioni.

Il risultato che abbiamo ricavato da uno spezzone di un documentario su You Tube, lo si può vedere nella foto in capo all'articolo. C'è da rimanere letteralmente a bocca aperta: siamo davanti ad un pilota che si trova di fronte ad una consolle, una specie di periscopio, tanto da farci pure pensare che possa anche essere la rappresentazione di un mezzo anfibio o subacqueo. Il modellista in questione, intervistato dal ricercatore Giorgio Tsukalos, ha ammesso di essere rimasto lui stesso impressionato dagli esiti stupefacenti della sua realizzazione.

Ora, di fronte a tanta e tale evidenza dei fatti, che ci costringerebbe una volta per tutte a riconsiderare la storia dell'umanità, sarebbe doveroso, almeno da parte di quei ricercatori dotati di un minimo di onestà intellettuale, incominciare a farsi delle domande. Qui non si tratta di credere alle fate e agli gnomi, qui si tratta semplicemente di spiegare in modo alternativo, ma anche logico e consequenziale, quello che altrimenti sarebbe inspiegabile e paradossale. L'ipotesi che la nostra civiltà sia stata a più riprese visitata da coloro che vennero chiamati dei e che provenivano da altri mondi, non deve farci ridere ma neanche spaventarci o scandalizzarci: non sarebbe altro che la conseguenza del nostro esistere all'interno di un cosmo più vivo e vitale di quanto possiamo lontanamente immaginare e le cui leggi fisiche sono in parte ancora a noi sconosciute.

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Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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