01/05/2014, 20:21
01/05/2014, 20:50
01/05/2014, 20:51
AleBon ha scritto:
Ragazzi,state analizzando un fatto che probabilmente è stato estrapolato da un racconto epico,ma farcito di mille figure retoriche ed allegoriche.
Si può anche pensare che certi miti siano nati da un avvenimento storico e chi si spostava da un paese all'altro, raccontasse fatti veramente accaduti che venivano poi tramandati, di luogo in luogo, in forme diverse.
01/05/2014, 22:03
mauro ha scritto:
caro AleBon,
racconto epico, daccordo, ma allora come ha fatto l'autore, a descrivere
cose che solo ora riusciamo a capire , con l'avvento di certa tecnologia?
E non mi rifersco solo all'episodio citato, poichè il Mahabarata ne è pieno
Se si tratta di traduzioni sbagliate, allora quali sono quelle giuste?
ciao
mauro
01/05/2014, 22:11
zakmck ha scritto:Morlok ha scritto:
1) maggiore è il diametro del meteorite e minore sarà la quota raggiunta.
Sbagliato, il solo diametro non e' sufficiente. E' la combinazione di diametro, peso specifico, angolo di incidenza e velocita' di impatto a determinare la dinamica.
Quindi a parita' di diametro possono succedere cose molto differenti.2) un piccolo meteorite si consuma in pochi istanti, insomma sublima
Anche in questo caso dipende dalle variabili precedenti.3) Hiroshima. Certo che è stata una bomba nucleare, intendevo solo che è stata l'esplosione ad innescare il tutto. Ovvero nessun cratere. A differenza di bombe a caduta libera.
Si ma non vorrai mica paragonare l'energia rilasciata da una esplosione atomica con l'energia rilasciata da un airblast? Anche a partita' di potenza la dinamica e la tipologia di energie e' del tutto differente.
In ogni caso, negli airblast tutta l'energia cinetica si converte in energia termica la quale viene spesa per vaporizzare il materiale. La conseguente esplosione genera unicamente una grande onda d'urto. Non ci sono radiazioni termiche che raggiungono il suolo.4) Non è definibile. Maggiore è la massa, più danni causerà.
Certo che e' definibile. I simulatori di impatto servono proprio a questo.5) Esplosione di un meteorite negli strati bassi dell'atmosera.
Quest'ipotesi e' da dimostrare. Non e' che si puo' solo enunciare. Se ti vai a vedere i report delle simulazioni fatte per l'evento di Tunguska vedrai che la natura ferrosa e' stata da subito esclusa per via dell'impossibilita' di causare un esplosione in atmosfera. Stessa cosa per l'ipotesi carbonacea che sarebbe esplosa troppo in alto.
E l'uranio ha peso specifico 19 contro 8 del ferro!!!! Assolutamente impossibile.6) Tutta la materia si forma nelle esplosioni di Supernovae.
Che razza di discorso e' questo?
In ogni caso un meteorite di uranio puro e' pura fantascienza.
E come ho detto ormai piu' volte, la radioattivita' dell'uranio naturale e' estremamente bassa. Impossibile causare una contaminazione mortale paragonabile a quella di una esplosione atomica.7) Vai su go0gle earth, a me sembra curiosa.
Se non dici cosa ti sembra curioso, come facciamo a capire?
01/05/2014, 22:22
01/05/2014, 22:23
AleBon ha scritto:
Ragazzi,state analizzando un fatto che probabilmente è stato estrapolato da un racconto epico,ma farcito di mille figure retoriche ed allegoriche.Il fenomeno raccontato in questo racconto epico e fantasioso,non può essere inserito in casistiche attendibili.
Perchè allora non discutiamo di fulmini di Zeus e di moltiplicazioni......
01/05/2014, 22:42
Morlok ha scritto:
3) Intendevo SOLO ed ESCLUSIVAMENTE che l'esplosione NON ha provocato nessun cratere a ha rilasciato energia.
5) Improbabile non impossibile.
6) Perchè fantascienza) sono stati trovati planetoidi costituiti solo da carbonio o solo da acqua. Negare l'esistenza di qualcosa solo perchè non lo si è visto o trovato e' presuntuoso. Poi su questo forum....
7) Tu vai a vedere e poi ne parliamo.
01/05/2014, 22:50
01/05/2014, 22:57
Morlok ha scritto:
Se ne ammetti l'esistenza non puoi dire che è impossibile che abbia fatto danni o meno. Bisognerebbe prima trovarlo...
01/05/2014, 23:35
Morlok ha scritto:zakmck ha scritto:Morlok ha scritto:
Il meteor crater in Arizona ha un diametro dii 1,2 Km e una profondità di 300 mt. È stato causato dall'impatto di un meteorite di solo 50 mt di diametro
Diciamo che un meteorite di dimensioni piu' grandi è in grado di creare un'onda d'urto di notevole intensità e l'energia dell'impatto è in grado di fondere la roccia. Se consideriamo l'ipotesi di un oggetto abbastanza grande possiamo ipotizzare che avrebbe prodotto effetti del tutto simili a quelli descritti. Se poi l'oggetto fosse stato composto da uranio ecco che data l'energia prodotta lo avrebbe disseminato su di un'area abbastanza vasta, con le conseguenza che ben conosciamo.
Non credo vi siano dubbi sul fatto che un bel meteorite puo' causare un bel po' di danni ma il punto della questione e' un altro. Dove si trova il cratere?
Come ho precisato prima nel caso in questione il piu' vicino cratere e' a 1000 km di distanza. E per vaporizzare a quella distanza ci vuole un impatto veramente molto importante. Ti lascio poi immaginare gli effetti in prossimita' dell'impatto, effetti che in questo caso non ci sono. Se non mi credi, prova a giocare con il simulatore di impatti: http://www.purdue.edu/impactearth/
Quanto alle radiazioni, invece, tenderei proprio ad escludere la tua ipotesi. Come e' emerso anche da recenti studi, la percentuale di materiali radioattivi nei corpi meteorici e' estremamente bassa (e quando dico bassa intendo che il meteorite che presenta maggiore concentrazione e' comunque quindici volte meno radioattivo del granito). A questo si aggiunga anche che nelle forme naturali tali materiali presentano comunque una bassa radioattivita', perlomeno non tale da causare gli effetti descritti nel giro di poche ore. In ogni caso, anche ipotizzando l'impossibile caso di un meteorite di solo uranio, non ve ne sarebbe in quantita' sufficiente a raggiungere una concetrazione significativa su un area cosi vasta.
Ovvio, discorso diverso se il meteorite fosse composto da uranio arricchito o addirittura da plutonio. Ma in questo caso il nome piu' appropriato sarebbe "ordigno nucleare" e non meteorite.
Discorso cratere da impatto: Tunguska docet! Se vai su Google earth, vedrai che la zona interessata è una grande "depressione" quasi desertica, posta nel mezzo di zone verdi. Perche' un meteorite faccia danni non è necessario che impatti al suolo, basta che esploda nell'atmosfera.
Se analizziamo i testi, si parla di una luce piu' luminosa del sole. Ricordate a febbraio in russia? Ecco immaginiamo che il corpo celeste fosse stato ben piu' grande...
02/05/2014, 00:41
02/05/2014, 01:47
Passarono millenni e alcuni coraggiosi provarono ad uscire all'aperto, per rivedere le stelle dalle quali provenivano.
Tradizionalmente, vivevano secondo le leggi del Creatore Maasaw. Gli Hopi credevano che gli dei fossero venuti dalla terra, al contrario di altre mitologie dove i loro dei arrivano dal cielo, infatti secondo la loro mitologia, nel cuore della Terra, abita il Popolo Ant o Popolo Formica.
Fonte:http://luniversovibra.altervista.org/hopi-leggende-e-la-flying-shields/
Nel sud-ovest americano si trovano petroglifi (incisioni rupestri) o pittogrammi (pitture rupestri) che rappresentano delle entità con lunghi corpi sottili, occhi grandi, e delle antenne sporgenti dalle grandi teste. Queste strane figure appaiono spesso in una "posizione di preghiera", appoggiate con i gomiti e le ginocchia ad angolo retto, simile alle zampe delle formiche
I Mirmidoni (in greco #924;#965;#961;#956;#953;#948;#972;#957;#949;#962;, da #956;#973;#961;#956;#951;#958;, "formica"; in latino Myrmidones) sono un popolo della mitologia greca, discendente da Mirmidone, figlio di Zeus.
Erano un antico popolo della Tessaglia Ftiotide del quale era re Achille e che egli condusse con sé, in gran numero, alla guerra di Troia. Secondo una tradizione, il popolo traeva il nome dal proprio re Mirmidone, figlio di Zeus e di Eurimedusa, che il dio aveva sedotto assumendo l’aspetto di una formica. Una leggenda posteriore narrava invece che i Mirmidoni discendevano dalle formiche, trasformate in uomini da Zeus per preghiera di Eaco, per ripopolare l’isola di Egina devastata da una pestilenza, e che avevano poi seguito Peleo, figlio di Eaco, esule a Ftia.
Fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Mirmidoni
02/05/2014, 10:46
MaxpoweR ha scritto:Morlok ha scritto:zakmck ha scritto:
[quote]Morlok ha scritto:
Il meteor crater in Arizona ha un diametro dii 1,2 Km e una profondità di 300 mt. È stato causato dall'impatto di un meteorite di solo 50 mt di diametro
Diciamo che un meteorite di dimensioni piu' grandi è in grado di creare un'onda d'urto di notevole intensità e l'energia dell'impatto è in grado di fondere la roccia. Se consideriamo l'ipotesi di un oggetto abbastanza grande possiamo ipotizzare che avrebbe prodotto effetti del tutto simili a quelli descritti. Se poi l'oggetto fosse stato composto da uranio ecco che data l'energia prodotta lo avrebbe disseminato su di un'area abbastanza vasta, con le conseguenza che ben conosciamo.
Non credo vi siano dubbi sul fatto che un bel meteorite puo' causare un bel po' di danni ma il punto della questione e' un altro. Dove si trova il cratere?
Come ho precisato prima nel caso in questione il piu' vicino cratere e' a 1000 km di distanza. E per vaporizzare a quella distanza ci vuole un impatto veramente molto importante. Ti lascio poi immaginare gli effetti in prossimita' dell'impatto, effetti che in questo caso non ci sono. Se non mi credi, prova a giocare con il simulatore di impatti: http://www.purdue.edu/impactearth/
Quanto alle radiazioni, invece, tenderei proprio ad escludere la tua ipotesi. Come e' emerso anche da recenti studi, la percentuale di materiali radioattivi nei corpi meteorici e' estremamente bassa (e quando dico bassa intendo che il meteorite che presenta maggiore concentrazione e' comunque quindici volte meno radioattivo del granito). A questo si aggiunga anche che nelle forme naturali tali materiali presentano comunque una bassa radioattivita', perlomeno non tale da causare gli effetti descritti nel giro di poche ore. In ogni caso, anche ipotizzando l'impossibile caso di un meteorite di solo uranio, non ve ne sarebbe in quantita' sufficiente a raggiungere una concetrazione significativa su un area cosi vasta.
Ovvio, discorso diverso se il meteorite fosse composto da uranio arricchito o addirittura da plutonio. Ma in questo caso il nome piu' appropriato sarebbe "ordigno nucleare" e non meteorite.
Discorso cratere da impatto: Tunguska docet! Se vai su Google earth, vedrai che la zona interessata è una grande "depressione" quasi desertica, posta nel mezzo di zone verdi. Perche' un meteorite faccia danni non è necessario che impatti al suolo, basta che esploda nell'atmosfera.
Se analizziamo i testi, si parla di una luce piu' luminosa del sole. Ricordate a febbraio in russia? Ecco immaginiamo che il corpo celeste fosse stato ben piu' grande...
02/05/2014, 10:53
Thethirdeye ha scritto:
Il nostro caro amico Morlok sta tentando - in realtà con scarso successo - di trovare una spiegazione plausibile a qualcosa che secondo lui NON PUO' essere realmente avvenuta. E cioè un disastro nucleare di tipo artificiale. C'è da dire che, oltre agli elementi oggettivi di cui si è parlato nelle pagine precedenti, sono molteplici le citazioni in testi antichi, religiosi e non, in cui si parla di questo evento che con la "natura" nulla ha a che fare. Tra queste, ci sono anche alcune canalizzazioni di rilievo (almeno secondo il mio personale punto di vista), che guarda caso si allineano ai testi sacri seguendo però la linea dell'intervento esogeno, il quale, come è ovvio che sia, verrà nei secoli debitamente e sistematicamente occultato e denigrato (con la solita solfa delle interpretazioni religiose o pseudo tali) sino a negare, ai giorni nostri, anche l'evidenza dei dati scientifici di cui sopra.(Odearea'n - Attraverso Myriam -08.05.2007)
"Non cercate di individuarci, poiché siamo tra voi, simili a voi, con le stesse umane fattezze e debolezze. Per amore decidemmo di trasformarci nella vostra stessa sostanza e materia e di percorrere il cammino insieme a voi. Anche gli antichi sono tra voi. Esistono dei portali che si aprono a comando dall'interno della terra, dove ancora vive la progenie atlantidea. Vi sono cunicoli all'interno della terra e sotterranei nelle viscere delle montagne, percorsi noti solo a pochi. Laggiù nel Tibet si cela ancora l'astronave che li portò nella terra del sole, terra benedetta, dove l'acqua scorreva limpida e vivifica, terra dei fiori che in altri mondi non possiedono gli stessi colori e le stesse odorose fragranze. Fummo poeti e sognatori, fummo coloni e amanti della vita. Quando il grande disastro da noi stessi provocato distrusse il mondo di bellezza che avevamo creato, molti desiderarono perire con esso, morire con il proprio sogno irrealizzato. Altri dovettero difendersi in tempi di asperità e di orrore, mentre le radiazioni modificavano e distruggevano la bellezza dell'opera divina. Il maggior errore commesso all'epoca dai nostri progenitori non fu il causare quell'immane danno, ma il non credere nell'indistruttibilità dell'opera divina che infatti a suo tempo si rigenerò. Passarono millenni e alcuni coraggiosi provarono ad uscire all'aperto, per rivedere le stelle dalle quali provenivano. Nessuno di essi tornò indietro. Le loro apparenze fisiche a contatto con l'aria contaminata si disgregavano, ed essi non poterono fare ritorno alle immense città di roccia e di cristallo custodite all'interno del pianeta. Successivamente essi riapparvero sulla superficie terrestre in un tempo più propizio, allorché le radiazioni si erano rarefatte ed erano state assorbite dal cosmo, ma gli abitanti del pianeta, pur essendo loro discendenti, non furono in grado di riconoscerli e li uccisero o li imprigionarono. Alcuni di essi decisero di rimanere per aiutare popolazioni terribilmente regredite che avevano trattenuto in sé solo pochi frammenti delle conoscenze dei padri e le utilizzavano in modo improprio: questi divennero re e sacerdoti e il loro nome si confuse tra gli altri. Gli ultimi gruppi di atlantidei sono nelle viscere della terra e ascoltano il pulsare del nucleo terrestre generatore di energia in attesa di un segnale per riemergere dalle nebbie del passato".
Fonte: http://odearea-n.blogspot.it/search?upd ... 00%2B01:00