Decine di agenti della CIA e dell’FBI uccisi in Ucraina
Gli USA / CIA / NATO hanno intensificato le operazioni militari e continuano a condurre attivamente la loro guerra segreta in Ucraina contro il popolo ucraino, in una posizione estremamente pericolosa dato che l’intera operazione è mal pianificata e non sta riuscendo. Le conseguenze possibili potrebbero portare con sé la minaccia di innescare una vera e propria guerra, se non la terza guerra mondiale, contro la Federazione Russa che non vuole ciò e che continua a tentare di trattare nonostante la minaccia aggressiva nel suo giardino di casa, attraverso la diplomazia e mezzi pacifici. La cattura e l’uccisione di recente di 25 agenti della CIA in Ucraina mostra solo la disperazione dello sforzo statunitense e la totale mancanza di rispetto non solo per il diritto internazionale e il popolo dell’Ucraina, ma anche per la vita dei propri uomini della CIA. I fatti sono i seguenti (sostenuti da decine di rapporti, dichiarazioni di testimoni oculari e prove visive): il 18 maggio il sindaco di Slavyansk, Vyacheslav Ponomaryov ha annunciato che: “Le truppe controllate da Kiev e le « forze dell’ordine » hanno subito pesanti perdite durante le cosiddette operazione ‘anti-terrorismo’ nella parte orientale del Paese “. “Almeno 650 militari sono stati uccisi, feriti o fatti prigionieri negli ultimi dieci giorni”, ha detto. “Ci sono 70 stranieri tra di loro e di questi 13 agenti della US Bureau Federale di Investigazione (FBI) e Central Intelligence Agency (CIA) sono stati uccisi e altri 12 sono rimasti feriti”, Ponomaryov ha detto ai giornalisti. Il sindaco ha anche detto che le forze di autodifesa hanno inflitto pesanti perdite al settore destro (Pravdy Sektor) e alle forze armate ucraine e hanno anche completamente spazzato via gli operativi “Alpha” della giunta. Secondo i rapporti dei media e delle televisione il Sindaco Ponomaryov ha dichiarato che per quanto riguarda i “…mercenari stranieri nelle file del boia ucraino, hanno anche loro subito perdite importanti. Secondo Ponomarev, una compagnia militare privata Analizy Systemowe Bartlomiej ha perso 6 persone, la Greystone 14 persone, la Academi 50 persone; La CIA e l’FBI. hanno perso 25 dipendenti, di cui 13 – uccisi ” “Inoltre, gli uccisi o i feriti della 95esima brigata aereo mobile sarebbe 40 soldati delle forze armate ucraine, così come 20 membri del MUP. Le milizie del Donetsk invece hanno subito dal 2 maggio al 12 maggio, 8 morti e tre feriti.” Gli Stati Uniti negano. La Voce della Russia ha anche riferito che la CIA ha negato le affermazioni su un post tramite Twitter, che naturalmente era prevedibile: “La US Central Intelligence Agency (CIA) ha negato i rapporti che indicavano come un certo numero di agenti della CIA sarebbero stati presumibilmente uccisi negli scontri tra forze fedeli alle autorità di Kiev e le unità di autodifesa in Ucraina orientale.” “Un funzionario della CIA secondo l’ambasciata degli Stati Uniti via Twitter ha riferito che “tali incidenti e le denunce di attivisti filo-russi non corrispondono alla realtà.” Negazione plausibile La Negazione plausibile è una frase coniata dalla stessa CIA “Per descrivere la trattenuta di informazioni da parte di alti funzionari, al fine di proteggerli da conseguenze in caso di attività illegali o impopolari da parte della CIA che diventino poi di dominio pubblico.” A causa del fatto che la negazione passa attraverso un post su Twitter, e non da una dichiarazione ufficiale della CIA, dell’FBI, o dalla Casa Bianca e dato che la CIA e l’FBI sono fortemente coinvolti in operazioni illegali in Ucraina, direi che si tratta di un dato di fatto che la CIA abbia perso funzionari, agenti, mercenari e personale di supporto in Ucraina. Il fatto che sia accaduto è scontato, la domanda è quanti ne abbiano persi. Operazioni illegali A causa dell’enorme flusso di informazioni e della massiccia quantità di relazioni, perdite e rivelazioni c’è poco dibattito nei media circa un fatto semplice, ma determinante, ovvero l’ingerenza dell’apparato USA / CIA / NATO / UE nella sovranità degli affari dell’Ucraina. A peggiorare le cose gli USA / CIA / NATO / UE innegabilmente adesso hanno sangue sulle loro mani, non solo quello dei civili ucraini, tatari e russi, ma anche dei cittadini di altri paesi. Il fatto che viene principalmente ignorato è che le “operazioni” USA / CIA / NATO / UE e le ingerenza in Ucraina sono illegali. Dal rovesciamento del governo democraticamente eletto,all’assassinio di agenti di polizia, all’uccisione di chi è contro la giunta, al supporto e alla formazione del Settore destro ed infine all’importazione di mercenari della Greystone ed altri mercenari per uccidere gli ucraini. L’intera “operazione” è illegale. Gli Stati Uniti d’America sono coinvolti in una guerra illegale e sporca in un paese dove non avevano alcun tipo attività in essere in primo luogo. L’operazione ucraina non serve alcun interesse riguardante la sicurezza Americana, non c’è alcuna questione riguardante “la protezione delle vite americane” a noi la sicurezza, non c’è alcun guadagno per il popolo americano, figuriamoci questioni come i diritti umani o qualsiasi altra cosa. La USA/NATO vuole piazzare i propri missili in Ucraina per minacciare ulteriormente la Russia, che non ha fatto nulla se non cercare di essere amichevole e semplicemente fare affari. Le operazioni della CIA in Ucraina sono illegali. Punto. Fine della discussione. Non dibatterò di quanti poveri ucraini innocenti sono morti o hanno sofferto nel colpo di stato Nuland e dal momento che solo per citare alcuni episodi, ci sono persone che sono state bruciate vive e gassate e uccise a Odessa e altri luoghi in Ucraina. Quest persone non saranno dimenticati e i responsabili, che siano essi della CIA o della spazzatura nazista, saranno ritenuti responsabili. Fonte: voiceofrussia Tradotto e riadattato da:Fractionofreality
Orrore in Ucraina, dietro la guerra, c’è il business degli organi umani….!!!!
Cita:
Il 20 maggio nei pressi di Karachun in Sud-Est Ucraina che è sotto il controllo dei terroristi di Praviy Sektor, durante una pattuglia notturna dei filorussi hanno scoperto circa 180 cadaveri con le pance sventrate. Un po’ più avanti nella stessa strada sono stati trovati altri 300 corpi non sepolti sempre con le pance sventrate e senza gli organi interni. La sera prima, nella zona, le persone locali avevano avvistato l’auto, “la Croce Rossa.” Vogliamo ricordare che ancora all’inizio di Maggio girava la voce che in Donbass, oltre i mercenari locali e stranieri delle società private militari, c'erano anche diversi medici stranieri con attrezzature speciali. Secondo la gente locale, con l’aiuto dei medici, venivano rimossi dai corpi dei soldati morti o ancora vivi ma feriti gravemente gli organi interni e portati via. Le notizie interessanti, quanto orribili, arrivano dagli ospedali dove si trovano i soldati ucraini feriti dall’armata nazionale di Praviy Sektor. Negli ospedali sono stati avvistati nuovi specialisti chirurghi stranieri. In particolare loro si occupano dei feriti gravi, nominando tra loro i nomi degli organi disponibili e subito dopo i feriti venivano trasferiti negli ospedali più attrezzati di Kiev e Dnepropetrovsk. Considerando tutto quanto sopra descritto, non possiamo stupirci ma capiamo, che tutta l’oligarchia locale con l’aiuto degli USA e UE stanno portando avanti un business assai redditizio, quello degli organi umani. Congratulazioni signori della guerra ucraina! Nel momento che si lotta tra fratelli per “salvare la terra ucraina” e la “purezza della vostra grande nazione”, il genocidio degli slavi e soprattutto degli ucraini, è in corso. (fonte : Geopolitics & Economy)
Mentre Repubblica getta fumo negli occhi su Le Pen, nell'Ue serpeggia una certa confusione mista a panico.
È noto che Merkel è stata tra le più accese sostenitrici della "rivoluzione” ucraina. Nonostante l'espressione mansueta da mucca al pascolo, fino a poco tempo fa Angie si mostrava aggressiva e determinata nell'invocare l'applicazione di sanzioni alla Russia. Salvo poi cambiare atteggiamento quando le è stato fatto capire che un conto è fare la voce grossa per fare bella figura ai summit, e un altro è mandare a ramengo l'economia per compiacere Washington.
Tanto più che le euro-minacce non solo non hanno impensierito Mosca, ma sono state propedeutiche alla firma dell'accordo tra Gazprom e la cinese Cnpc per la fornitura di gas naturale per i prossimi 30 anni, per un valore complessivo di $ 400 miliardi, e alla firma del trattato che sancisce la nascita dell'Unione economica eurasiatica tra Russia, Bielorussia e Kazakhstan «che entrerà in vigore nel gennaio 2015» e ridurrà le barriere commerciali tra le potenze regionali in un'area che coinvolge oltre 170 milioni di persone.
Insomma, non siamo riusciti a “isolare la Russia”, come invece ha detto ieri Obama ai cadetti di West Point. Semmai, visto che le transazioni tra Russia e Cina avverranno per lo più nelle rispettive monete nazionali, quelli isolati sono rimasti gli Usa.
Comunque Mosca ha ripetutamente fatto sapere che le forniture all'Europa non subiranno alcuna variazione.
Dev'essere per questo che il commissario europeo per l'energia Guenther Oettinger ha dichiarato per la seconda volta in due settimane che “la Commissione Europea non intende imporre restrizioni agli investimenti russi nel settore energetico europeo”, a conferma che la Ue non ha una politica immediatamente decifrabile all'interno dei suoi confini e che al di fuori di essi la sua influenza è pari allo zero, nonostante “l'€ che ci protegge”.
A ulteriore riprova che l'€ è stato ed è una iattura per l'economia del nostro continente dalla Francia giungono segnali funesti. Con un comparto «manifatturiero costantemente in recessione per mesi», la Francia sembra avviarsi sulla strada di quello che Mario Monti definirebbe “un successo dell'€”, ma che i francesi non sembrano intenzionati a percorrere e non si curano certo di ciò che scrive Repubblica.
In tale contesto appare inverosimile la sicumera con cui Renzi ripete che occorre “cambiare verso all'Europa”, sottintendendo di essere all'altezza del compito, ma dando l'impressione che lui per primo non sappia da dove cominciare.
con ogni probabilita' le pseudo sanzioni anti russia hanno accelerato il corso integrativo delle economie russo cinese,aperto pure ad altre stati asiatici,e con ogni probabilita' ad essere rimasto isolato e'mister nobel sulla parola obama.............
«L’Europa forse è andata a cercare la propria morte in Ucraina», ha detto Emmanuel Todd intervistato da France Culture il 26 maggio: «Questa continuerà a disintegrarsi e la causa sarà l’Europa e non la Russia». E poi: «La parte orientale d’Europa è una zona di non-costruzione statale, di violenza. Qualcosa di malefico si sta preparando laggiù».
Una “legione tedesca” per combattere Kiev?
Mentre le truppe di Kiev, integrate da contractors americani, intensificano i massacri contro i russi di Donetsk, in un vero genocidio ad armi impari – con l’uso di bombardieri Su-25 ed elicotteri d’assalto contro i mal armati difensori – fra l’indifferenza ufficiale dei Governi europei, è invece la popolazione tedesca a dare segni di inquietudine e rivolta. Da settimane si susseguono, estendendosi a numerose città, le «manifestazioni del lunedì» Montagsdemos, in cui attivisti politici, gente dei media e comuni cittadini prendono il microfono per denunciare la NATO e le sue sovversioni, e il Governo di Berlino che partecipa all’opera di sovversione americana.
Non è solo che i tedeschi si sentono fisicamente e storicamente vicini (più di noi) all’Est, e quindi più coinvolti. È che in Germania vivono oltre tre milioni di russo-tedeschi, o tedeschi russofoni, arrivati dopo il collasso dell’URSS: quasi due milioni tornati di antica discendenza germanica fra il 1992 e il 2007 approfittando di una «legge del ritorno» che consentì loro di ottenere la cittadinanza, mezzo milione di russi immigrati per motivi economici, altri che abitavano nella Repubblica Democratica (Germania Est) come elementi dell’apparato imperiale comunista, e lì rimasti spiaggiati dopo l’unificazione delle due Germanie. Moltissimi i tedeschi dell’Est che parlano russo, membri del partito defunto, ma uniti da antiche fedeltà a Mosca, nostalgie sovietiche e ancora traumatizzati dalla scomparsa dello stato che fu il loro, la RDT; quindi ben capaci di immedesimarsi negli ucraini russofoni, sotto aggressione armata da parte del Governo di Kiev.
Questa gente ha cominciato a riunirsi un lunedì dopo l’altro, anzitutto per protestare contro le menzogne dei grandi media, ZDF, ARD, di cui – parlando loro il russo – erano ben coscienti; protestano inoltre per l’interdizione da parte del cosiddetto Governo di Kiev del partito comunista ucraino, e per il mancato riconoscimento del referendum di Crimea, con cui quella popolazione ha espresso la sua volontà di unirsi alla Russia, per il fatto che le truppe ucraine di Kiev si mostrino con uniformi palesemente fornite da Berlino. A poco a poco sono riusciti ad attrarre pacifisti tedeschi, esasperati dalla passività dei Verdi e del Linke (sinistra alternativa) che sono i partiti di riferimento del pacifismo, ma che ignorano la tragedia che avviene alle porte di casa. (L’Allemagne envoie des uniformes aux commandos ukrainiens)
È in questi gruppi che sarebbe nata l’idea di costituire una «legione tedesca» per andare a difendere i russi ucraini. Il periodico moscovita Kultura sostiene che 400 militanti sono disposti a partire. Si sono battezzati «Battaglione Thalmann» in onore alla legione comunista tedesca che andò a battersi contro i fascisti nella Guerra di Spagna del 1936, organizzata da Ernst Thalmann, capo del partito comunista tedesco clandestino sotto il nazismo e agitatore staliniano. «Adesso, dobbiamo andare contro i fascisti di Kiev», dicono. Il fatto che molti di loro sono veterani dell’Armata Rossa o ex membri delle truppe speciali tedesco-orientali conferisce una certa credibilità all’intenzione. In ogni caso, ecco un primo segno che la destabilizzazione occidentalista in Ucraina in funzione anti-russa, può avere contraccolpi inattesi nell’Ovest europeo.
Putin guarda a Marine Le Pen
Per esempio: «I risultati delle elezioni europee sono considerati con gioia al Cremlino. Molti commentatori in Russia hanno una visione molto diversa rispetto ai loro colleghi occidentali di quel che è accaduto. Laddove gli analisti occidentali parlano di trionfo dei partiti xenofobi e neofascisti, i russi vedono la vittoria di forze popolari anti-UER, anti-NATO e, in ultimo, anti-USA».
Così commenta un misterioso sito filo-russo eccezionalmente ben informato, The Vineyard of the Saker.
«Nel Front National» per esempio, «Mosca vede anzitutto un movimento anti-sistema, anti-capitalista, profondamente intriso dei valori come “Sinistra del lavoro, destra dei valori”, promossi da Alain Soral». Più in generale, considera che si sono affermati in Europa occidentale partiti che si oppongono al globalismo, alle entità sovrannazionali come la UE o la NATO, alla sistematica distruzione dei valori tradizionali europei, all’avventurismo aggressivo americano. «In altre parole – conclude Saker – quelli del Cremlino e il Front National coincidono in molte cose ed è un fatto che queste due realtà possono andar benissimo d’accordo. La Russia sembra contare sul fatto che la fine dell’anno potrebbe trovare un’Europa molto più amichevole».
Fino ad oggi, Putin ha mantenuto un’esemplare non-ingerenza nelle faccende europee, al contrario di quanto facciano gli europei (ed americani) in Ucraina e nella zona influenza russa. Ma ora che i suoi interessi strategici nazionali sono minacciati così gravemente, nulla assicura che Mosca non si metta ad applicare il «metodo Nuland» nei Paesi europei occidentali: ossia eccitare la sovversione interna, con l’organizzazione e il rafforzamento dei gruppi «populisti», il finanziamento ed addestramento per rivolte di piazza «à la Maidan» di malcontenti e dissidenti, creati in gran numero da una crisi che dura dal 2008, produce milioni di disoccupati e a cui l’Establishment europoide non ha intenzione di mettere rimedio, perché i rimedi sarebbero penalizzanti per finanza e banche.
Sventato il golpe americano in Crimea
E fino a che punto gli interessi vitali di Mosca siano minacciati, lo dicono le indiscrezioni di fonte russa sul perché Putin si sia affrettato ad occupare e dichiarare russa la Crimea. Aveva le prove che il colpo di Stato organizzato a Kiev nel febbraio scorso aveva uno scopo preciso: la neutralizzazione della forza di proiezione della flotta russa stazionata a Sebastopoli nel Mar Nero, e la sua sostituzione con la flotta USA.
Ricapitoliamo i fatti: il 18 febbraio 2014, il Parlamento ucraino è occupato dagli attivisti armati del partito neonazi Svoboda e Pravi Sektor; il 22 febbraio, il presidente Yanukivitch è costretto a lasciare Kiev, e il potere viene preso dai filo-occidentali. Immediatamente, viene nominato direttore dei servizi di sicurezza ucraini (USB) Valentin Nalyvaichenko. Chi è costui? È un cittadino americano:
Guarda caso, il 13 febbraio uno dei quattro gruppi d’assalto aeronavali americani, formato attorno alla portaerei a propulsione nucleare George Bush (CSG-2), lascia la base navale di Norfolk per dirigersi nell’Egeo. La George Bush ha 102 tonnellate di stazza e 90 aerei a bordo; è accompagnata da 16 navi da guerra, fra cui l’incrociatore USS Philippine Sea, i lanciamissili Truxtun e Roosevelt, e tre sottomarini nucleari d’attacco.
Il 22 febbraio, quando Yanukovich è scacciato dal potere, il Gruppo aeronavale statunitense, e si appresta ad entrare nel Mar Nero attraverso il Bosforo. Ciò viola il Trattato di Montreux (1936) che consente il passaggio attraverso lo stretto dei Dardanelli soltanto di navi da guerra di stazza massima 45 mila tonnellate; ma – come ha rivelato il giornale turco Hurriyet citando fonti della Difesa di Ankara – le autorità turche hanno segretamente dato il permesso di entrata alla formidabile flotta americana. Questa è la flotta che avrebbe dovuto prendere il posto della Flotta del Mar Nero russa, nelle sue basi in Crimea.
Ci si aspettava evidentemente che anche la Crimea avrebbe «scelto la democrazia» e la flotta a stelle e strisce sarebbe stata accolta in festa. Invece la folla scende in piazza a Sebastopoli, e dopo giorni di assedio del Parlamento della repubblica autonoma di Crimea, caccia dal governo il Primo Ministro Anatoly Mohyliov, che aveva sùbito proclamato la sua fedeltà al Governo golpista di Kiev (anche se aveva comprato la carica donando a Yanukvich una lussuosa villa di vacanze a Yalta). Al suo posto viene votato Sergey Aksyonov, capo delle forze pro-russe. Il 6 marzo, il Parlamento autonomo di Crimea dichiara a maggioranza la scissione da Kiev e annuncia per il 16 marzo il referendum per la ricongiunzione della Crimea alla madrepatria russa.
Ciò ostacola, o fa fallire, il piano americano. Il 5 marzo, l’ordine iniziale ricevuto dal gruppo aeronavale è annullato, e il nuovo ordine gli ingiunge di fare rotta dal Pireo ad Antalya, base navale turca, e restare in attesa. I cacciatorpediniere USS Truxtun, USS Donald Cook e la fregata USS Taylor saranno le sole navi che saranno mandate in ricognizione ad incrociare davanti alle coste della Crimea del Nord, dal 7 marzo al 22 aprile, sotto pretesto di esercitazioni congiunte con le marine bulgara e romena.
L’aviazione militare russa ha rivelato ai media (russi) che la USS Donald Cook aveva lo scopo di perturbare la linea di dati tra le antenne riceventi del Centro Spaziale della Flotta russa nel Mar Nero e la rete di satelliti militari ELINT nello spettro elettromagnetico; complesso ed avanzatissimo sistema che trasmette alla Crimea i dati della sorveglianza elettronica dei radar e dei sistemi di navigazione della flotta americana, gli aerei di bordo e i missili anti-nave imbarcati. L’aviazione russa ha dovuto mettere fine all’azione della Cook facendo sorvolare due Su-24MP per 11 volte a raso-ponte la nave americana avendo a bordo sistemi di disturbo nella gamma di frequenze 12-18 GH, utilizzate per neutralizzare il radar di difesa attorno all’incrociatore USA.
Per di più, le forze speciali russe avevano la certezza che a bordo delle tre navi americane erano presenti sei gruppi di commandos ciascuno formato da 16 elementi; pronti a raggiungere la costa nuotando sott’acqua, invisibili, costoro avrebbero dovuto compiere azioni di sabotaggio e soprattutto creare il panico tra la popolazione, per esempio provocando esplosioni su mezzi pubblici nelle ore di punta, facendo saltare edifici pubblici eccetera. Nell’imminenza del referendum di adesione della Crimea alla Russia, la paura seminata dai commandos si sarebbe tradotta in una minore partecipazione al voto da parte della popolazione, che avrebbe dato la scusa per invalidare l’elezione. Per evitare tale azione, «i russi hanno esercitato un controllo stretto e preventivo, impenetrabile».
Effettivamente, un sito della Crimea ha riferito che membri di commandos di alcuni Paesi NATO sarebbero stati catturati sulle coste, e dava come indizio il fatto che il procuratore generale di Crimea, la bella Natalia Poklonskaia di cui abbiamo già parlato, aveva assunto d’urgenza dei traduttori e interpreti in lingue di Paesi della NATO vicini dell’Ucraina e «aventi uno sbocco al mare» , il che poteva indicare la Romania. L’articolo con tali rivelazioni è stato prontamente ritirato per ordine superiore, perché in assenza di una dichiarazione di guerra contro la Russia, sarebbe stata una violazione patente, da parte della NATO, della Convenzione dell’Aia sulle leggi e gli obblighi di guerra: la prova insomma che l’Alleanza Atlantica conduce atti di guerra illegale, e a cui Mosca avrebbe dovuto rispondere con atti di guerra. Tuttavia una conferma indiretta dei fatti è venuta il 12 maggio 2014 dagli stesi eurocrati: i quali hanno aggiunto Natalia Poklonskaia, la procuratrice, alla lista delle personalità russe a cui è vietata l’entrata nei Paesi UE.
Sicché il referendum ha avuto luogo. L’83% della popolazione ha votato, e il 99,7 ha scelto la Russia. Di conseguenza, la flotta americana capeggiata dalla portaerei George Bush ha ricevuto l’ordine di abbandonare definitivamente la missione, di uscire dall’Egeo e dirigere su Bahrein.
L’importanza per Mosca di mantenere ad ogni costo Sebastopoli è dettata dall’enorme importanza assunta dalla Flotta del Mar Nero, recentemente rinnovata e dotata di 20 navi moderne, fra cui sei sottomarini, fregate lanciamissili specializzate nella ricerca radio-elettrica e disturbo, la nuova porta-elicotteri di classe Mistral fabbricata dai francesi. La Flotta comprende un potente corpo di spedizione (o di proiezione rapida) composta di truppe aerotrasportate e fanteria di marina. È appoggiata dalla quarta divisione aerea e da forze d’appoggio anti-aerei. Inoltre, una flotta indipendente di trasporto pesante, composta di 135 aerei Antonov-22, An-124, IL-76MD et An-12, assicurano la proiezione di 80 mila soldati del 49 e 58mo corpo d’armata. Questa forza di proiezione rapida è subordinata alla Flotta del Mar Nero, ufficialmente l’insieme è destinato a combattere «il terrorismo» (sic) nel bacino mediterraneo, in Africa orientale o in Medio Oriente fino al Golfo Persico.
Ma ancor più potente è la parte invisibile, o quasi, della Flotta: il centro di gestione delle missioni spaziali KIP-10, avente sede presso la Flotta del Mar Nero fin dai tempi sovietici, e che gestiva le missioni Saliout, Soyouz, Soyouz-Apollo e Lunokhod. Oggi il Centro Spaziale riceve i dati informativi dai radar antibalistici tipo Voronej-M (distanza del raggio: 6 mila chilometri) coordinati coi captatori ottici e laser situati a Lekhtusi (presso San Pietroburgo), Pionersi (Kaliningrad), Armavir (riva orientale del Mar Nero). Il Centro Spaziale riceve le informazioni dei satelliti d’allarme precoce KMO/K, capaci di scoprire dalla loro orbita i lanci di missili, da crociera o balistici. Il tutto si basa su antenne di 70 metri di diametro, come quella di Evpatoria in Crimea,riprodotta qui:
La disorganizzazione e neutralizzazione di questo centro nervoso cruciale situato in Crimea è chiaramente la prima mira del Pentagono, perché ha di fronte qu il più grave ostacolo alla sua egemonia e alla sua espansione verso l’Asia centrale. A questo punto, sembra proprio che il golpe provocato a Kiev, con la messa al potere di un Governo fantoccio «democratico», avesse questo scopo come primario, e l’adesione di Kiev alla NATO solo secondaria. Contavano su una elezione presidenziale e nel trionfo di un potere «democratico», che avrebbe ingiunto ai russi di sloggiare la base, e avrebbe invitato al loro posto gli americani.
La fretta però li ha traditi; credendosi ormai padroni della situazione, hanno dispiegato prematuramente un intero squadrone di droni (aerei spia senza pilota) di ricognizione a Dnepropetrovsk; questi sorvoli al disopra della Crimea prima dell’annuncio del referendum avrebbero rivelato ai russi (all’ascolto sotto le loro antenne) le vere intenzioni USA.
In questo video potete vedere un drone americano che sorvola installazioni russe, ripreso dai russi stessi:
Lughansk, la strage di civili di cui i media non parlano
Un attacco aereo governativo colpisce il centro della seconda "capitale" del separatismo filo russo. Ammazzati numerosi civili. Ecco le immagini tenute nascoste
Immagine: 18,49 KB
L’orrore della guerra nella disgraziata Ucraina sembra solo sfiorarci, ma queste immagini strazianti girate nell’est del paese sono un pugno nello stomaco che ci ricordano come non bisogna mai chiudere gli occhi.
Lunedì, mentre in Italia festeggiavamo la Repubblica, un attacco aereo governativo colpiva il centro di Lughansk, la seconda “capitale”, dopo Donetsk, del separatismo filo russo. L’obiettivo era il palazzo della regione occupato dai miliziani indipendentisti che hanno autoproclamato la repubblica della “Nuova Russia” in terra ucraina. Il risultato è che le bombe hanno colpito nel mucchio.
Le immagini drammatiche girate probabilmente con un telefonino da qualcuno arrivato subito sul posto non lasciano dubbi. A terra in mezzo alla polvere, i calcinacci e pozze di sangue ci sono diverse donne stroncate sul colpo, mutilate o ferite che chiedono aiuto. Si tratta di civili, forse filo russe, ma pur sempre civili senza armi e averle fatte a pezzi è un crimine.
Non è la prima volta che nell’est del paese sprofondato nel baratro i governativi sparano nel mucchio. In Italia queste notizie ed i terribili video che le testimoniano arrivano cloroformizzate, a singhiozzo oppure finiscono nel cestino. In alcuni casi sono state addirittura manipolate da grandi tv e giornaloni nazionali spacciando le vittime per carnefici.
I video dell’orrore di Lughansk sono arrivati via posta elettronica al Giornale.it come ad altre testate, che al momento non li hanno utilizzati. Il testo del messaggio è inequivocabile: "Ecco la strage di civili (non militari!) da parte di Kiev nei territori russi di cui voi media non parlate".
IlGiornale.it ne parla senza guardare in faccia nessuno e rompendo il "silenzio" sul sangue che scorre nell’Est dell’Ucraina, ma questo non significa che, in una guerra fratricida, sia così semplice dividere i “buoni” dai “cattivi”.
_________________ Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996) U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955 Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Lughansk, la strage di civili di cui i media non parlano
Un attacco aereo governativo colpisce il centro della seconda "capitale" del separatismo filo russo. Ammazzati numerosi civili. Ecco le immagini tenute nascoste
Immagine: 18,49 KB
L’orrore della guerra nella disgraziata Ucraina sembra solo sfiorarci, ma queste immagini strazianti girate nell’est del paese sono un pugno nello stomaco che ci ricordano come non bisogna mai chiudere gli occhi.
Lunedì, mentre in Italia festeggiavamo la Repubblica, un attacco aereo governativo colpiva il centro di Lughansk, la seconda “capitale”, dopo Donetsk, del separatismo filo russo. L’obiettivo era il palazzo della regione occupato dai miliziani indipendentisti che hanno autoproclamato la repubblica della “Nuova Russia” in terra ucraina. Il risultato è che le bombe hanno colpito nel mucchio.
Le immagini drammatiche girate probabilmente con un telefonino da qualcuno arrivato subito sul posto non lasciano dubbi. A terra in mezzo alla polvere, i calcinacci e pozze di sangue ci sono diverse donne stroncate sul colpo, mutilate o ferite che chiedono aiuto. Si tratta di civili, forse filo russe, ma pur sempre civili senza armi e averle fatte a pezzi è un crimine.
Non è la prima volta che nell’est del paese sprofondato nel baratro i governativi sparano nel mucchio. In Italia queste notizie ed i terribili video che le testimoniano arrivano cloroformizzate, a singhiozzo oppure finiscono nel cestino. In alcuni casi sono state addirittura manipolate da grandi tv e giornaloni nazionali spacciando le vittime per carnefici.
I video dell’orrore di Lughansk sono arrivati via posta elettronica al Giornale.it come ad altre testate, che al momento non li hanno utilizzati. Il testo del messaggio è inequivocabile: "Ecco la strage di civili (non militari!) da parte di Kiev nei territori russi di cui voi media non parlate".
IlGiornale.it ne parla senza guardare in faccia nessuno e rompendo il "silenzio" sul sangue che scorre nell’Est dell’Ucraina, ma questo non significa che, in una guerra fratricida, sia così semplice dividere i “buoni” dai “cattivi”.
Il mondo si sta reibarbarendo (per non parlare quello che combinano i musulmani alle loro donne!)
_________________ Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996) U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955 Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Il mondo si sta reibarbarendo (per non parlare quello che combinano i musulmani alle loro donne!)
perchè quello che capita in india ?uno stupro ogni 12 ore . Ho ancora in testa l'articolo dell'ansa di lunedi "Bambino di 10 anni sodomizzato da 8 uomini ." Se dovessimo mettere tutti i casi di cronaca conosciuti di questi ultimi anni ,non ci basterebbe una giornata intera . Altro che Evoluzione "siamo ad una Involuzione Progressiva" .....
Intanto infuriano le polemiche per le sbandate di Rainews 24 sulla vicenda ucraina. Alla notizia dell'ennesimo eccidio a Lugansk provocato dalle forze sostenute da Unione Europea e Stati Uniti, la rete televisiva pubblica ne ha preferita nei giorni scorsi un'altra. Quella dei "romantici" baci e degli abbracci tra gli 'eroici' combattenti del 'battaglione Azov' e le rispettive fidanzate. Il sito di Rainews 24 pubblica alcune foto - di fonte Ansa - accompagnata dalla seguente didascalia: "Soldati del battaglione "Azov" salutano le compagne dopo aver giurato fedeltà alla bandiera ucraina e prima di partire per il fronte orientale del paese dove imperversano gli scontri con i separatisti".
Un giornale gestito dai golpisti ucraini non avrebbe saputo fare di meglio (anzi, di peggio). Il quadretto manieristico e propagandistico dell'emittente all news italiana, di per sè già rivoltante.
Ricordiamo che il direttore di Rai news Monica Maggioni era uno degli invitati al Bilderberg . la stessa personcina a suo tempo servi per mandare via da rai news Corradino Mineo, che non era manipolabile ,scomodo per i poteri forti .
Ultima modifica di Werther il 04/06/2014, 17:16, modificato 1 volta in totale.
_________________ Non puoi chiedere all'universo di togliersi la maschera se tu non lascerai cadere la tua. (Philip Kindred Dick)
_________________ la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
Ucraina, il video delle milizie filorusse che fucilano alla schiena gli ufficiali di Kiev
(Video)
Mentre i sette grandi del pianeta sono a Bruxelles per cercare di accordarsi sulle sanzioni economiche da infliggere alla Russia e sulla quantità di aiuti da fornire all'Ucraina, nell'ex paese satellite la guerra celata e silenziosa continua. L'attenzione dell'opinione pubblica, con il tempo, si è distolta dalle numerose morti che ogni giorno avvengono nell'est del paese, tra Donetsk e Lugansk. Ma da qualche ora sta circolando in rete un video choc, diffuso dal sito ucraino Gorlovka.ua, che farà salire il livello d'attenzione sull'orribile conflitto. Il filmato ritrae una fucilazione da parte di miliziani filorussi di due degli otto ufficiali ucraini, loro prigionieri nella città di Gorlovka, nella regione di Donetsk.
Le motivazioni - Protagonista del filmato è il comandante delle milizie locali, Igor Bezler, soprannominato 'Bes' (Demonio), che ordina l'esecuzione in uno scantinato di due uomini con le mani legate dietro la schiena e un sacchetto in testa. I fucilati erano stati identificati con gli ufficiali Budik e Vasiushenko. Prima di dare l'ordine ad un miliziano con un passamontagna e un kalashnikov, il generale Bezler spiega di aver preso la decisione solamente a seguito di 72 ore e della mancata risposta di Kiev riguardo allo scabio di prigionieri.
_________________ Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996) U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955 Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
KIEV - È di almeno tre morti e due dispersi il bilancio dell'abbattimento ieri, nella zona di Sloviansk, di un aereo militare da trasporto, an-26. Lo riferisce il portavoce delle forze ucraine nell'area, citato dalla Bbc. I ribelli della città denunciano intanto nuovi bombardamenti di artiglieria in mattinata che avrebbero provocato almeno tre morti.
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