Cita:
starman ha scritto: che c'é di male nel titillar la mente?
alla mente piace ciô che é bello e buono per lei,quindi ognuno la titilli
come e quando vuole.
Poi magari qualcosa di interessante vien fuori.
certo che, se tra un titillio e l'altro, uno ci mettesse una pausa neutrale e obiettiva,in cui la mente possa funzionare scientificamente,formulare ipotesi,ricercare prove,criticare queste prove,confermare o invalidare l'idea,e via dicendo,i risultati sarebbero sicuramente migliori e si eviterebbero figuracce del genere *piccolo di drago in formalina*,*sfinge vecchia di diecimila anni perché erosa dalla pioggia*,*pietre di ica,*piste di Nazca*,*impronte aliene tra le foglie *,vaso egizio scambiato per grigio,
ufo lunari,sfinge su Marte,,Phoebe come astronave aliena,mai stati sulla luna,
ecc...ecc...ecc...
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
Forse non ti accorgi di dire una cosa e il suo contrario... il che non credo sia molto in accordo con l'epistemologia popperiana.
In ogni caso, spiego il mio pensiero riguardo il "titillare la mente"... "titillare la mente" è un termine vago che non vuol dire niente di preciso.
Se tu intendi dire "lasciarsi andare con la fantasia", allora dico: sì, non c'è nulla di male, a patto che si sappia SEMPRE e non "ogni tanto per farsi una pausa razionale" che quelle che si stanno facendo sono solo fantasie.
Che forse un giorno potranno trovare un riscontro nella realtà, ma fantasie sono.
A questo proposito, vedendo le strane, vaghe ipotesi che proponi in altri post, soprattutto quello che allude ai rapporti fra Israele e gli alieni, o eventuali vaghi interventi "spirituali" da parte degli alieni nella storia umana, direi che ti piace molto "titillare la mente" ma non è ben chiaro dove vuoi andare a parare con i tuoi titillamenti.
Se per "titillare la mente" intendi dire invece discutere criticamente dei fatti anche senza avere dati empirici al riguardo, allora ti dico che la tua idea la trovo pericolosamente dogmatica e limitata.
La razionalità, lo spirito critico non sono limitati da una filosofia in particolare.
Popper aveva tracciato le linee di una filosofia della scienza razionalmente critica, senza avere la pretesa di fornire un pensiero esaustivo sul significato della razionalità e dei suoi limiti. Almeno io credo questo, altrimenti dovrei pensare che contraddiceva i cardini della sua stessa filosofia.
L'ufologia, io ormai ne sono convinto, non è una "scienza". E' un ambito di ricerca e discussione, un fatto culturale, certo, ma ha limiti così indefiniti che, a mio giudizio, non è ancora possibile darle dei canoni precisi.
L'ufologia di volta in volta si lega all'astronomia, alla fisica, alla storia, alla letteratura e alla storia della letteratura, alla politica, alla religione, e soprattutto alla filosofia, sembra.
Credere che in ambito ufologico o si usa la filosofia epistemologica di Popper oppure ci si limita a "titillar le menti" è un'affermazione a dir poco dogmatica.
Poi, come ho detto, ognuno è libero di credere quello che vuole.
Ma attenzione: stiamo sempre attenti ai termini che usiamo, quando giudichiamo il pensiero altrui. Facciamo sempre attenzione che non siano termini grossolani e troppo vaghi, perché non c'è niente di peggio dei giudizi grossolani e frettolosi.