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Marziano
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MessaggioInviato: 03/08/2014, 10:25 
Allarme per l’epidemia provocata dal virus Ebola: l'epicentro e' l'ospedale Kenema in Sierra Leone. Il nosocomio ospita un laboratorio di ricerca statunitense legato alle Fondazioni Gates e Soros.

http://dublinsmick.wordpress.com/2014/0 ... -epidemic/


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MessaggioInviato: 03/08/2014, 17:22 
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kirara12 ha scritto:

Al tg hanno detto che ci sono due americani contagiati ma purtroppo stavo facendo le faccende e la tv è in un' altra stanza perciò non so se sono in america o Liberia



Ebola spaventa gli Usa, giunto prima americano contagiato
Virus in Liberia. In arrivo anche seconda persona infetta

Il virus Ebola spaventa gli Stati Uniti. Per la prima volta sul suolo americano e' arrivata una persona che ha contratto il virus. Si tratta del medico Kent Brantly, 33 anni, volontario che lavorava in Liberia, uno dei Paesi in cui si trovano i focolai della malattia. Brantly - originario del Texas, arrivato in Liberia due anni fa con la moglie e due figli con l'organizzazione non governativa Samaritan's Purse - e' giunto in Georgia. E, tra mille precauzioni, e' stato trasportato dalla base militare in cui e' atterrato l'aereo all'Emory University Hospital di Atlanta.

Messo in isolamento, inizierà subito le terapie con le quali gli specialisti tenteranno di salvarlo dal terribile virus. Le autorita' sanitarie americane ripetono come i rischi di contagio siano quasi inesistenti, rispondendo anche ai tanti che si opponevano al trasferimento in Usa di persone infettate. Ma le immagini da ore trasmesse su tutte le principali tv americane non rassicurano molto, almeno dal punto di vista psicologico: si vede un'ambulanza blindata e scortata da un corteo di auto, col paziente che arrivato davanti all'ingresso dell'ospedale scende completamente coperto, dalla testa ai piedi, con una tuta bianca, cosi' come le numerose persone che gli stanno intorno e lo guidano all'interno della struttura. I responsabili dell'ospedale spiegano come ci siano buone speranze di rimettere in sesto Brantly, cosi' come Nancy Writebol, la missionaria americana, originaria dalla North Carolina, che arriverà negli Usa nelle prossime ore.

Esperti Usa tranquillizzano, ma paura su social media
I maggiori esperti americani di malattie infettive stanno cercando di tranquillizzare il pubblico sulla scarsissima possibilita' che il virus dell'Ebola si diffonda negli Stati Uniti. Ma il timore sta crescendo e tweet allarmati si sono sparsi sui social media alla notizia del prossimo rimpatrio dei due medici Usa colpiti dalla febbre emorragica in Liberia. "L'Ebola pone poco rischio per la popolazione Usa", ha ribadito Tom Frieden, direttore dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta, pur ammettendo che siamo di fronte al "contagio piu' vasto e complesso mai registrato".

Per Anthony Fauci, direttore dell'Istituto Nazionale contro le malattie Infettive, "certo c'e' la possibilita' che qualcuno infetto con il virus in Sierra Leone o Liberia salga su di un aeroplano e venga negli Stati Uniti. Ma le probabilita' che il virus si diffonda qui come sta succedendo nei Paesi colpiti in Africa sono straordinariamente basse. Sia io che i Cdc siamo fiduciosi che non ci sara' un'epidemia". Ma su Twitter un americano ha scritto, riferendosi al rimpatrio

Società malattie infettive, improbabile arrivo Italia
La diffusione del virus Ebola in Italia è 'improbabile'. Lo afferma la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) in una nota. A sostegno di questa affermazione, scrivono gli esperti, si ricorda che i focolai di infezione si generano attraverso la trasmissione del virus da parte di un animale ospite in aree prossime alla foresta, lontane da aree metropolitane e dagli aeroporti internazionali. Inoltre la malattia si manifesta nella maggioranza dei casi con gravi sintomi che obbligano il malato al letto e ne impediscono gli spostamenti. Tenuto conto anche della relativa brevità dell'incubazione, l'ipotesi che l'infezione possa giungere via mare con persone che, partite dalle zone interessate dall'epidemia, abbiano attraversato il nord Africa via terra per poi imbarcarsi verso l'Europa è destituita di fondamento. ''L'infezione da virus Ebola è solo una delle numerose infezioni emergenti segnalate negli ultimi anni - spiega Massimo Galli, infettivologo SIMIT, Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche "L. Sacco" di Milano - Di alcune di esse, come la SARS e la MERS, sono stati osservati in Italia solo casi importati, senza che si generassero nuove infezioni nel paese. Altre invece sono presenti in Italia, come la febbre da virus West Nile, mentre un'epidemia di febbre da virus Chikungunya è stata registrata in Romagna nel 2007''.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/a ... 7051e.html


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MessaggioInviato: 03/08/2014, 17:54 
Società malattie infettive, improbabile arrivo Italia
La diffusione del virus Ebola in Italia è 'improbabile'. Lo afferma la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) in una nota.

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forse volevano dire che da noi e' piu' probabile che in altri paesi


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MessaggioInviato: 03/08/2014, 19:10 
Cita:
kirara12 ha scritto:

Società malattie infettive, improbabile arrivo Italia
La diffusione del virus Ebola in Italia è 'improbabile'. Lo afferma la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) in una nota.

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forse volevano dire che da noi e' piu' probabile che in altri paesi


giustissimo quello che hai scritto.....chissa' xke' in gran bretagna stanno prendendo le necessarie misure di controllo sulle persone entranti......................... [;)]


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MessaggioInviato: 03/08/2014, 19:24 
La cosa che mi preoccuperebbe è se il virus muta in uno a trasmissione aerea che. Visto l'alto numero di contagiati non mi meraviglierei se questo prima o poi possa accadere. Quindi prima fermano questa epidemia meno rischi abbiamo.
Intanto stanno iniziando a cancellare i voli per i paesi dove è in corso l'epidemia.



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MessaggioInviato: 03/08/2014, 19:41 
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kirara12 ha scritto:

Società malattie infettive, improbabile arrivo Italia
La diffusione del virus Ebola in Italia è 'improbabile'. Lo afferma la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) in una nota.

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forse volevano dire che da noi e' piu' probabile che in altri paesi


in qualche modo devono tranquillizzare la gente ,perchè non si scateni il panico .
Anche se la situazione fosse tragica non te lo direbbero .
Hanno fatto una tragedia con H1n1 ,poi rivelatosi un bluff .
Anche volendo per poter fermare un epidemia del genere ci vorrebbero leggi speciali da corte marziale .L'italia se l'epidemia dovesse continuare di questo passo è praticamente spacciata .Speriamo che i focolai rimangano limitati ,e rimangano in africa, perchè altrimenti ...altrimenti sono pistolini ...


Ultima modifica di Werther il 03/08/2014, 19:42, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 04/08/2014, 12:22 
Non vorrei che lo diffondessero con gli aerei chimici...


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MessaggioInviato: 04/08/2014, 12:29 
Come anticipato in nostro precedente articolo, Glenn Thomas, autorevole consulente dell’OMS a Ginevra, esperto in AIDS e, soprattutto, in Virus Ebola, era a bordo del Boeing 777 della Malaysia Airlines abbattuto ai confini tra l’Ucraina e la Russia.

Glenn Thomas era anche il coordinatore dei media ed era coinvolto nelle inchieste che stavano portando alla luce le controverse operazioni di sperimentazione di virus Ebola nel laboratorio di armi biologiche presso l’ospedale di Kenema. Ora che questo laboratorio è stato chiuso per volontà del Governo della Sierra Leone, emergono ulteriori particolari in merito agli interessi che nascosti dietro la sua gestione.

Abbiamo già anticipato che Bill e Melinda Gates hanno connessioni con i laboratori di armi biologiche situati a Kenema, epicentro dell’epidemia di Ebola sviluppatasi dall’ospedale dove erano in corso trial clinici sugli esseri umani per lo sviluppo del relativo vaccino, ed ora, a seguito dell’avvio di un’indagine informale, emerge il nome di George Soros che, tramite la sua Fondazione, finanzia lo stesso laboratorio di armi biologiche.

Glenn Thomas era a conoscenza di prove concrete che dimostravano come il laboratorio aveva manipolato diagnosi positive per Ebola [per conto della Tulane University] al fine di giustificare un trattamento sanitario coercitivo alla popolazione e sottoporla al trattamento sperimentale del vaccino che, in realtà, trasmetteva loro Ebola. Per questo motivo è stato assassinato: Glenn Thomas ha rifiutano di andare avanti con il cover up che, invece, proseguono ad avere taluni che lavorano al nostro Istituto Superiore di Sanità [Iss] ben sono consapevoli che Glenn Thomas è stato assassinato!

I canali ufficiali dei media non hanno mai riportato una sola notizia in merito alla presenza del laboratorio di armi biologiche a Kenema, men che meno la disposizione di chiusura, né l’ordine di interrompere la sperimentazione di Ebola da parte della Tulane University. Quindi, quali altri canali ci sono rimasti perché queste informazioni diventino di pubblico dominio, e siano diffuse attraverso le reti sociali, se anche l’OMS e le istituzioni sanitarie evitano di rilasciare informazioni e di agire?

Il miliardario George Soros, attraverso la Fondazione Soros Open Society, per molti anni ha attuato “investimenti significativi“ nel “triangolo della morte Ebola” della Sierra Leone, Liberia e Guinea.


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UOMORADAR ha scritto:

Fonte?

http://informare.over-blog.it/2014/08/a ... ysian.html



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Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
UOMORADAR ha scritto:

Fonte?

http://informare.over-blog.it/2014/08/a ... ysian.html



sempre sulla stessa scia ...

Epidemia Ebola: il Governo della Sierra Leone ordina la chiusura dei laboratori di sperimentazione


Il Governo della Sierra Leone ha iniziato a combattere contro l’epidemia Ebola orchestrata a tavolino. Infatti, in risposta alla crescente rabbia della popolazione, il locale Ministero della Salute ha annunciato ieri di aver ordinato alla Tulane University di interrompere la sperimentazione in merito a virus ebola e ha ordinato il trasferimento del laboratorio statunitense di armi biologiche presente a Kenema [epicentro dell’epidemia di Ebola sviluppatasi - quasi certamente - dall’ospedale dove erano in corso trial clinici sugli esseri umani per lo sviluppo del relativo vaccino].

Il sensazionale annuncio è stato pubblicato sulla pagina facebook del Ministero della Salute della Sierra Leone e suggerisce altresì l’ipotesi che i kit diagnostici utilizzati dalla Tulane University a Kenema sono stati alterati, a tal punto che è stato richiesto l’intervento dei CDC di Atlanta per dare peso alle indagini interne al laboratorio. Se fosse confermato, tutto ciò rappresenterebbe un ulteriore scandalo da collezionare per i CDC.

Il laboratorio di armi biologiche a Kenema è l’unico centro di sperimentazione per virus ebola in Sierra Leone e, guarda caso, la città detiene il maggior numero di vittime accertate. La Tulane University svolge attività di ricerca sulle armi biologiche per conto della US Army Medical Research Institute of Infectious Diseases [USAMRIID].

Il sensazionale annuncio fa seguito altresì allo sciopero ad oltranza degli infermieri dell’ospedale di Kenema organizzato a causa del decesso di tre loro colleghi nella giornata di domenica.

Il Ministero della Salute ha anche negato il decesso del medico responsabile per la gestione dell’epidemia, Dr. Shiekh Umar Khan, come riportato da alcune fonti mediatiche. Infatti, il tentativo di distruggere il servizio medico è parte del programma di presa di potere promosso dall’OMS per giustificare il successivo invio di soldati delle Nazioni Unite, e di altre forze militari, per effettuare una campagna di vaccinazione di massa e quarantena.

Il Governo della Sierra Leone ha confermato che il laboratorio di armi biologiche degli Stati Uniti presente nell’ospedale Kenema deve essere trasferito in altro sito, come richiesto dagli operatori sanitari e dalla gente di Kenema. Inoltre, ad ulteriore conferma che il laboratorio di armi biologiche a Kenema è stato effettivamente chiuso, tutti i nuovi casi confermati di Ebola saranno inviati all’ospedale di Kailahun. Tuttavia, non è da escludere che identica situazione accadrà a breve anche in questa città dove la popolazione ha iniziato a scavare trincee per fermare le ambulanze della morte, scortate dalla polizia, al fine di impedirne l’ingresso nella comunità e causare altre vittime.

Secondo Medici Senza Frontiere è forte la percezione nella popolazione che il ricovero ospedaliero corrisponde a una condanna a morte. In realtà, i documenti OMS e CDC ammettono che storicamente la maggior parte delle vittime di Ebola sono decedute in ospedale a causa delle attività del personale medico.

E’ rilevante ricordare che il governo degli Stati Uniti è il principale finanziatore della ricerca e collabora con l’Università del Texas, e altre organizzazioni, per sviluppare non solo l’agente patogeno mortale Ebola ma anche il relativo vaccino. Il finanziamento del governo degli Stati Uniti della sperimentazione Ebola sull’essere umano sano figura fra le indicazioni agli scienziati delle Università di Harvard e Yale, e si dichiara apertamente che tali esperimenti rappresentano il rischio di innescare una pandemia mondiale. Anche la GlaxoSmithKline del Regno Unito è coinvolta nella ricerca sul vaccino Ebola attraverso la controllata svizzera Okairos, acquistata nel 2013, giusto in tempo per l’epidemia di Ebola.

La Sierra Leone è uno dei paesi più poveri al mondo, e la regione di Kenema è una delle regioni più povere al mondo con un tasso di analfabetismo superiore al 50%. Elementi senza scrupoli, nel governo degli Stati Uniti e di Big Pharma, hanno sicuramente deciso che questa parte del mondo rappresenta il posto ideale per organizzare una pandemia in grado di diffondersi in altre parti del mondo, al fine di organizzare vaccinazioni di massa sotto il potere coercitivo dell’OMS.

http://autismovaccini.org/2014/07/24/ep ... entazione/



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MessaggioInviato: 05/08/2014, 00:16 
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Lukas ha scritto:

E' un virus creato in laboratorio africano dalla fondazione Gates. cosi' ho letto. Credo intendano diffonderlo il piu' possibile


Hmmm beh, i 4 ceppi di virus ebola si possono diffondere solo tramite scambio di fluidi e per contatto, ma non per via aerea.
Inoltre la sua mortalità è talmente alta da classificarlo come un virus piuttosto locale.
In pratica il virus ha un'incubazione in cui uccide il paziente in circa una settimana o meno, e in questo lasso di tempo il paziente a malapena riesce a muoversi.
Di conseguenza non riuscirà mai a causare un'epidemia mondiale poichè si fa terra bruciata su sè stesso isolandosi, ed evitando altri infettamenti.
E penso che ci sia stato fin troppo clamore per il medico americano tornato in patria malato di ebola. Lo vedo più come uno spot pubblicitario che una missione di salvataggio. Dopotutto potevano inviare nello stesso tempo un'equipe con il siero anti ebola direttamente in Liberia, che senso ha avuto rimpatriare un medico malato?



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MessaggioInviato: 05/08/2014, 15:54 
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holocron ha scritto:
Dopotutto potevano inviare nello stesso tempo un'equipe con il siero anti ebola direttamente in Liberia, che senso ha avuto rimpatriare un medico malato?


Non esiste un siero antiebola.
Stanno ancora facendo ricerche per dei vaccini, ma non vedranno la luce per ancora qualche anno.

INTERVISTA A GIOVANNI MAGA, VIROLO CNR

Fonte: http://altrogiornale.org/ebola-lepidemi ... r-leuropa/

In seguito alle allarmanti notizie provenienti dall’Africa Occidentale, abbiamo nuovamente intervistato Giovanni Maga, virologo CNR che avevamo già intervistato tempo fa.

Un paio di mesi fa l’epidemia sembrava grave ma sotto controllo, se non in diminuzione. Cosa è cambiato nelle ultime settimane?

Immagine

L’epidemia di Ebola nell’Africa centro-occidentale continua a riguardare tre Stati: Guinea, Liberia e Sierra Leone. I focolai più virulenti attualmente sono a Kailahun e Kenema in Sierra Leone e a Lofa e Montserrado in Liberia. In totale, sono stati riportati più di 800 casi dall’inizio dell’epidemia con oltre 500 decessi. Pur trattandosi di piccoli numeri rispetto alla popolazione totale, tuttavia si tratta della più significativa epidemia di Ebola mai registrata. Ci sono i primi segni di rallentamento dell’epidemia in Guinea, con un solo caso segnalato nelle ultime due settimane. Se questo trend si dovesse confermare, allora si potrà dichiarare terminata l’epidemia in Guinea. Questo dimostra che le misure di prevenzione sono efficaci.

I costanti aggiornamenti della WHO informano su un numero di morti preoccupante e un’area di contagio in espansione. Ormai l’emergenza sembra interessare tutta l’Africa Occidentale. Quali azioni sta mettendo in atto la WHO per contenere l’epidemia? E con quali difficoltà?

Ebola è presente in Africa centrale dalla fine degli anni ’70. Storicamente, le epidemie di Ebola, che si sono susseguite ininterrottamente in questi anni, hanno sempre riguardato la regione compresa tra Congo, Sudan, Uganda e Gabon, dove si pensa che il virus sia emerso per la prima volta nell’uomo, probabilmente a partire da un virus dei pipistrelli del genere Pteropus, attraverso una catena di trasmissioni che coinvolge altri mammiferi tra cui antilopi, scimpanzé e gorilla. E’ la prima volta che un’epidemia si verifica così ad occidente. Tuttavia la cosa non deve sorprendere. L’areale di diffusione dei pipistrelli comprende tutta l’Africa sub-Sahariana. Quindi, potenzialmente, il virus può emergere anche in zone diverse da quelle in cui è comparso la prima volta. Anzi, nella storia naturale delle infezioni virali cosiddette “emergenti”, spesso si assiste a un ampliamento della zona di diffusione negli anni successivi alla loro comparsa. Questo dipende da vari fattori, inclusi quelli che influenzano la demografia degli ospiti naturali del virus (pipistrelli in questo caso) e le dinamiche della catena di trasmissione all’uomo, che al momento conosciamo poco. Ricordiamo che un caso di Ebola era stato riportato in Costa d’Avorio (paese confinante con l’attuale zona epidemica) nel 1994.
Il 2 e 3 Luglio si è tenuta una riunione ad Accra, in Ghana, in cui sono intervenuti rappresentanti dell’OMS e di 11 paesi Africani, potenzialmente interessati a una eventuale diffusione dell’epidemia. Sono state definite le priorità per contenere l’infezione. In particolare si è ribadita la necessità di coinvolgere tutti gli attori presenti sul territorio, dalle autorità sanitarie alle ONG e organizzazioni di assistenza religiose, per fare opera di prevenzione (spiegando i comportamenti da adottare per evitare il contagio) e di sorveglianza (per identificare rapidamente i nuovi focolai). Le difficoltà maggiori sono sia di ordine culturale (difficoltà nel limitare ad esempio le pratiche funerarie tradizionali che prevedono lo stretto contatto tra i parenti e le vittime, con possibilità di contagio, oppure diffidenza verso gli operatori “stranieri” spesso accusati di aver causato loro l’epidemia), sia demografico (spostamenti frequenti della popolazione all’interno dell’area interessata dall’epidemia che sono difficili da controllare e limitare anche a causa delle particolari caratteristiche geografiche della zona). Inoltre, i paesi colpiti hanno infrastrutture sociali e sanitarie molto fragili e poco sviluppate. La diagnosi di Ebola nei primi stadi non è facile, in quanto i sintomi possono essere facilmente confusi con quelli dovuti a colera, malaria, meningite, tifo e febbri tifoidi o altre febbri emorragiche. La diagnosi definitiva dei casi sospetti viene fatta grazie a test sierologici.

Quali sono (se esistono) gli sviluppi da un punto di vista del trattamento medico della malattia?

Sono al momento allo studio e in sperimentazione clinica sia vaccini che farmaci. Tuttavia nessuno di questi è ancora disponibile e non lo sarà per alcuni anni. Il problema di Ebola è che la ricerca su questo virus, proprio per l’elevata patogenicità, può essere fatta solo in pochi centri nel mondo, dotati di laboratori di massima sicurezza. Questo ovviamente costituisce un limite rilevante. Vorrei però fare notare come, in assenza di un’epidemia, siano molte le voci critiche sul fatto che si facciano esperimenti su virus pericolosi come Ebola (basti pensare alle polemiche seguite recentemente a studi sulla trasmissibilità all’uomo del virus dell’influenza aviaria), salvo poi chiedere a gran voce una cura quando questi virus colpiscono. Non c’è cura senza ricerca, una cosa che tutti dovrebbero sempre tenere a mente.
Al momento, il trattamento prevede la terapia intensiva del paziente volta a sostenerne le funzioni vitali, intanto che il suo sistema immunitario combatte l’infezione. L’elevato tasso di mortalità del virus è anche da mettere in relazione alla difficoltà di fornire assistenza di livello elevato nelle zone colpite. Un’epidemia di Ebola nei nostri paesi (ipotesi del tutto teorica e molto improbabile), avrebbe certamente un profilo differente.

Con l’aggravarsi della situazione, nuove voci e parecchia disinformazione si fanno sentire anche in Europa e in Italia. E’ aumentato il pericolo per noi?

Ricordiamo quali sono le modalità di trasmissione:
- Il virus resta in incubazione tra i 2 e i 20 giorni, ma durante questo periodo il paziente non trasmette la malattia.
- L’infezione avviene esclusivamente attraverso il contatto diretto con i fluidi corporei di un paziente sintomatico (sangue, secrezioni mucose, urina, saliva, sperma). In particolare, il liquido seminale può essere fonte di infezione fino a due mesi dopo la guarigione del paziente.
- L’OMS non raccomanda nessuna restrizione nei viaggi anche nelle aree interessate dall’epidemia. Infatti, il rischio di contrarre il virus semplicemente per essere presenti nell’area di contagio è bassissimo. Le persone maggiormente a rischio sono invece gli operatori socio-sanitari e i familiari dei pazienti.
- Dato che la comparsa dei sintomi precede il periodo in cui la persona ammalata è contagiosa, il rischio di diffondere la malattia anche in seguito a spostamenti in aereo o con mezzi di trasporto è molto basso, in quanto la sintomatologia è piuttosto severa (febbre alta improvvisa, estrema debolezza, dolori muscolari diffusi) e quindi porterebbe il paziente a cercare immediatamente assistenza medica e ne limiterebbe comunque i movimenti, costringendolo a letto.
Per queste ragioni si può concludere che Ebola non costituisce un pericolo al di fuori delle aree in cui questo virus è normalmente presente (Africa Subsahariana).


Ultima modifica di Bastion il 05/08/2014, 15:58, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 05/08/2014, 17:55 
Se non ci sterminera' la guerra nucleare forse lo fara ' Ebola

Pubblichiamo una “ottimistica” previsione del noto analista Paul Craig Roberts

Ho appena sentito alla National Public Radio due cose che hanno totalmente distrutto quel minuscolo briciolo di fiducia che ancora avevo nella leadership americana. Ho concluso che il termine “americano intelligente” è un ossimoro.

Le nostre elite hanno deciso che gli americani non sono abbastanza minacciati dalla guerra e dal caos economico, così stanno portando l’ebola virus in America. La Public Radio ha riportato che due persone infettate dal virus, che non ha cura ed è di solito mortale, stanno venendo trasportate all’Emory University Hospital di Atlanta, Georgia.

Basta un colpo di tosse, uno starnuto, una goccia di saliva, e il virus è libero, in uno dei principali nodi di trasporto degli USA. Qualcuno vuole la pandemia? C’è poco dubbio che gran parte del mondo farebbe un gran respiro di sollievo se si sbarazzasse di Washington.

I portatori di ebola verranno apparentemente messi in quarantena in camere speciali. Ma sappiamo già che gli ospedali americani non riescono a contenere nemmeno le infezioni da stafilococco (http://rt.com/usa/177408-nightmare-bact ... southeast/). Che ne sarà degli utensili, i piatti, le tazze, i bicchieri con cui le persone infette da ebola mangiano e bevono? E chi pulirà i vasi da notte? Un solo errore di una persona, una lacrima in un guanto di gomma, e il virus è rilasciato.

Se non moriremo di ebola, dovremo comunque scansare la guerra nucleare. Ho ascoltato parte della conferenza stampa di Obama: ha accusato Putin di tutte le cose che solo Obama sta facendo. Se crede davvero in quello che ha dichiarato alla stampa, è completamente disinformato dai suoi consiglieri. Se non crede alla rozza propaganda che fa, sta consapevolmente spingendo alla guerra contro la Russia, che probabilmente significa anche contro la Cina e la fine di noi tutti.

Teniamo presente che, dopo 8 anni, l’esercito statunitense non è riuscito ad occupare con successo l’Iraq, e che, dopo 13 anni, non riesce a sconfiggere poche migliaia di talebani poco armati in Afghanistan.

Russia e Cina non sono l’Iraq, la Libia o l’Afghanistan. La guerra con la Russia sarà nucleare. Washington si è preparata per questo: ha abbandonato il trattato ABM, creato quello che crede essere uno scudo ABM, e cambiato la sua dottrina per permettere il primo attacco nucleare statunitense. Tutto ciò è ovviamente diretto alla Russia, e il governo russo lo sa. Per quanto ancora la Russia starà ferma ad aspettare il primo attacco di Washington?

La Russia non ha fatto nulla tranne che contrastare, tardivamente, le bugie che Washington usa per cominciare le guerre. La Russia (e la Cina) avevano seguito le menzogne di Washington circa le armi di distruzione di massa dell’Iraq. Avevano seguito la favola per cui il tentativo di conquista e occupazione dell’Afghanistan da parte di Washington, durato 13 anni, serviva a trovare Osama bin Laden.

Erano cadute nell’inganno di Washington secondo cui la risoluzione dell’ONU che istituiva una no-fly zone sulla Libia aveva lo scopo di impedire all’aviazione di Gheddafi di bombardare il suo popolo, solo per scoprire che Washington abusò della risoluzione per inviare aerei NATO a rovesciare il governo libico.

Quando Washington tracciò una “linea rossa” nella sabbia riguardo all’uso, da parte del governo siriano, di armi chimiche contro le forze esterne organizzate da Washington e spedite in Siria per rovesciare il governo, facendo finta che questi mercenari islamisti fossero i veri sostenitori della democrazia in Siria, la gran parte del mondo sapeva che Washington stava per organizzare un attacco chimico per poi addossarne la colpa ad Assad.

Quando l’attacco orchestrato puntualmente avvenne, questa volta Russia e Cina non ci cascarono. E nemmeno il parlamento britannico.

Washington non riuscì a produrre alcuna prova a sostegno delle accuse che aveva lanciato nella speranza di ottenere almeno l’appoggio britannico per un assalto militare alla Siria. La Russia, tuttavia, riuscì a produrre delle prove, e le prove sventarono il complotto di Washington contro la Siria.

L’intervento russo fece arrabbiare Washington, così come l’intervento russo che bloccò il complotto per attaccare l’Iran. Washington, priva di qualsiasi prova e in contraddizione con i resoconti dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, per i cui ispettori sul terreno in Iran non vi era dirottamento di uranio dal legittimo programma energetico verso un programma bellico, si preparò comunque ad attaccare l’Iran. L’Iran venne circondato da circa 40 basi militari statunitensi e due flotte di Washington al largo delle sue coste.

Ma intervenne la Russia ed elaborò un accordo, che Washington doveva accettare, per cui l’arricchimento iraniano dell’uranio sarebbe stato mantenuto al livello basso usato per produrre energia, molto al di sotto di quello richiesto per gli armamenti.
Due note negative per la Russia, il cui governo aveva prevenuto le guerre volute da Washington. Dalla Russia (e dalla Cina) ci si aspettava che appoggiassero le bugie di Washington come gli stati fantoccio di Europa, Canada, Australia e Giappone, paesi che da molto tempo avevano consegnato la loro sovranità a Washington.

Sfortunatamente per la Russia, ha dimostrato di aver raggiunto abbastanza potere e influenza per bloccare i piani di guerra di Washington, e ha di conseguenza fatto scattare la dottrina Wolfowitz contro di essa. Ho citato questa dottrina in articoli recenti, ma la potete cercare su google e leggerla voi stessi.

La dottrina è la base della politica estera di Washington, e dichiara che il principale obiettivo di tale politica è di prevenire l’ascesa di qualsiasi paese possa bilanciare l’egemonia statunitense sul mondo (la dottrina fa menzione esplicita della Russia, ma vale anche per la Cina).

Washington è disturbata dal fatto che la Russia abbia per due volte sventato le sue intenzioni belliche, e che il parlamento dello stato fantoccio di Gran Bretagna abbia votato con i russi. Washington è anche preoccupata dai crescenti rapporti economici e politici tra i suoi stati fantoccio europei e la Russia. I paesi europei, specialmente la Germania, hanno numerose connessioni redditizie con la Russia, da cui tutta l’Europa dipende per gli approvvigionamenti di energia.

Washington ha concluso che rischia di perdere il suo controllo sull’Europa. Mentre il governo russo stava dormendo godendosi le Olimpiadi, Washington fece scattare il colpo di stato a Kiev. La neo-con Victoria Nuland, nominata da Obama assistente segretario di stato, lo scorso dicembre annunciò in una conferenza stampa che Washington aveva speso 5 miliardi di dollari per comprare le ONG ucraine (che, come quinte colonne, potevano essere usate per dimostrazioni di piazza e per destabilizzare il governo) e per coltivare e comprare politici ucraini che avrebbero fatto da spalla a Washington. Naturalmente la Nuland descrisse l’acquisto dell’Ucraina da parte di Washington come un “far avanzare la democrazia”.
Il golpe contro il governo democraticamente eletto portò al potere elementi estremisti che proclamavano il loro odio verso gli ebrei e i russi. Questi elementi misero fuori legge il russo quale lingua ufficiale e perpetrarono violenze fisiche contro la popolazione russofona.

L’Ucraina è sempre stata una terra dai confini mobili. Come disse qualcuno, “l’Ucraina è un paese in cerca di confini.” Quando era una provincia sovietica, i leader sovietici vi annetterono, per varie ragioni, province tradizionalmente russe. Quando l’Unione Sovietica nel 1991 collassò, le pressioni di Washington su di una Russia debole risultarono nella separazione dell’Ucraina dalla Russia, compresa la Crimea, che era stata russa dal ’700 e costituiva l’unico porto russo in acque temperate.

Le popolazioni russe nei territori che i leader sovietici avevano stupidamente annesso all’Ucraina vennero messe in allarme dall’estrema russofobia del governo che Washington aveva installato a Kiev. Tali territori votarono per ricongiungersi alla patria e staccarsi dal russofobico stato fantoccio degli USA. Il governo russo accettò la richiesta della Crimea, ma non delle altre ex province russe, per dimostrare all’Europa che la Russia non era provocatoria, né la causa della crisi. Putin fece perfino ritirare dalla duma l’autorizzazione ad intervenire militarmente in Ucraina per proteggere le province secessioniste. Questo auto-controllo ha danneggiato, più che aiutare, la posizione del governo russo. Washington ha usato la sua macchina propagandistica per etichettare l’autodeterminazione della Crimea come “invasione e annessione da parte della Russia”.

L’auto-controllo russo riguardo alle richieste di ricongiungimento delle altre province ex russe ha finito con l’incoraggiare Washington ad attaccarle militarmente per mano del governo di Kiev. La propaganda è poi riuscita ad incolpare la Russia per la guerra lanciata da Washington contro le province separatiste.

A Washington non interessa la verità, e la Russia non può vincere una guerra di propaganda con Washington, che controlla il linguaggio del mondo, l’inglese. I media occidentali sono fatti da idioti che permettono a Washington di spingere verso la guerra e lo sterminio della vita sulla Terra.
Se la Russia avesse accettato le richieste delle province separatiste, non ci sarebbe guerra. Il governo ucraino è demente e controllato da Washington, ma non avrebbe attaccato territori riconosciuti dalla Russia come propri. Washington interpreta l’auto-controllo russo come debolezza, e ha quindi aumentato la pressione. La Russia ha anche convinto l’Europa che aderire alle sanzioni di Washington non comporta costi da parte russa. Contando sulla buona volontà, la ragionevolezza, la verità e l’evidenza, la Russia ha misinterpretato Washington e i suoi vili burattini europei.

Ciò che Obama oggi (1°agosto) intendeva nella sua conferenza stampa alla Casa Bianca, quando ha detto che Putin dovrebbe usare la diplomazia -cosa che Putin ha fatto senza risultato- è che Putin dovrebbe consegnare la Crimea, a dispetto del volere dei popoli di Crimea e Russia, al governo fantoccio di Kiev, cosicché Washington possa sloggiare la Russia dal suo porto temperato e dall’accesso al Mare Mediterraneo, rendendo in tal modo inutile la base navale russa a Tartus, in Siria. Obama vuole anche che Putin invii nei territori separatisti dell’Ucraina forze militari per farli sottomettere al governo fantoccio di Kiev. Questa è la posizione “diplomatica” di Washington. Solo una persona totalmente demente potrebbe considerare la posizione di Obama realista.

Come persona considerata imparziale dai media mondiali e che arriva a conclusioni ragionevoli indipendentemente dalla propaganda di Washington, vengo spesso intervistato da media indipendenti, sia stranieri che statunitensi. Recentemente i media russi si sono rivolti a me in numerose occasioni. Quello che ho imparato è che i media russi sono perplessi dall’ostilità di Washington verso la Russia.
La Russia non sta operando nel vecchio Sud Confederato per cercare di aizzarlo contro Washington perché questa ha rapinato, assassinato, e distrutto la cultura del Sud, ma Washington al contrario sta operando nel sud russo per cercare di aizzare l’Ucraina, a lungo parte della Russia, contro la Russia.

Poiché i russi, tranne forse il governo, non conoscono la dottrina Wolfowitz, non sanno che l’obiettivo principale di Washington è di prevenire l’ascesa di altre potenze che potrebbero limitare il suo ruolo di sola “unipotenza”, egemone sulla Terra.
Anziché rendersi conto della vera minaccia, i media russi mi chiedono se il bilancio russo possa reggere il taglio delle forniture energetiche all’Europa in risposta alle sanzioni di Washington. Ogni volta che sento questa domanda sono sorpreso. La Russia può far chiudere gran parte dell’industria europea e lasciare gli europei al freddo, e i media russi mi chiedono se la Russia se lo può permettere? Si può permettere di venire demonizzata dalle menzogne, di venire colpita da sanzioni propagandistiche che danneggeranno l’Europa e alcune aziende statunitensi, di apparire così debole da essere inerme di fronte alle sanzioni occidentali e da accettarle senza dimostrarne il costo all’Europa e agli USA? Ma Washington ha fatto il lavaggio del cervello perfino ai russi?

Sono preoccupato dalla crisi orchestrata da Washington, perché credo che stia portando alla guerra, che sarà nucleare. Siete pronti a venire distrutti per le bugie di Washington sull’aereo malese? Sono convinto che dietro l’abbattimento del MH-17 ci sia Washington, perchè la sua propaganda era evidentemente già pronta e aspettava solo di essere messa in atto. Che Washington sia responsabile è il motivo per cui non fornirà le foto satellitari dell’area al momento della distruzione dell’aereo. E’ il motivo per cui Washington risponde alle prove fattuali russe con menzogne e propaganda. E’ Obama e i sono tirapiedi di Obama a Kiev che rifiutano di negoziare, non la Russia.

La Russia ha altrettante testate nucleari di Washington, e lo “scudo ABM” è una farsa. Se il folle governo americano condurrà una crisi, da esso stesso creata, alla guerra, moriremo tutti, e per cosa? La risposta è: per una BUGIA di Washington.
Volete morire per una bugia? Un’altra bugia di Washington? Se non volete, è meglio che lo facciate sapere a Washington.

La Russia non può mettere fine a questa crisi a meno che non prenda una posizione diversa. Ho precedentemente argomentato che la Russia dovrebbe portare il caso all’ONU. In alternativa, dovrebbe coinvolgere l’Europa in due questioni. Una è: l’Europa vuole che la Russia le tagli le forniture energetiche, forniture che Washington, nonostante le sue bugie, non potrà rimpiazzare se non forse fra 3 anni o più? L’altra è: l’Europa vuole una guerra contro la Russia, e pensa che quei paesi idioti che ospitano i missili di Washington non verranno bombardati con armi nucleari e sterminati?

La crisi in Ucraina continuerà a spese della Russia e di tutta l’umanità, finché la Russia spiegherà allo stupido, arrogante, supponente Occidente che le sue azioni criminali e aggressive contro di essa hanno un costo reale, e che la Russia è pronta a farlo pagare.

I popoli dell’Occidente, vittima della propaganda, non hanno idea del destino verso cui i loro governi dementi li stanno portando. La Russia deve mettere in chiaro ai popoli disinformati dell’Occidente che non ha intenzione di diventare uno stato fantoccio o di accettare le aggressioni gratuite dello stupido alla Casa Bianca.
Aiuterebbe a salvare la vita sulla Terra se anche la Cina lo mettesse in chiaro. Prima è, meglio è.
A meno che il mondo non tenga a freno i criminali dementi a Washington, ha firmato la propria condanna a morte.

http://www.paulcraigroberts.org/
http://www.controinformazione.info/se-n ... #more-5996


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MessaggioInviato: 05/08/2014, 18:09 
Cita:
nemesis-gt ha scritto:

Se non ci sterminera' la guerra nucleare forse lo fara ' Ebola

Pubblichiamo una “ottimistica” previsione del noto analista Paul Craig Roberts

Ho appena sentito alla National Public Radio due cose che hanno totalmente distrutto quel minuscolo briciolo di fiducia che ancora avevo nella leadership americana. Ho concluso che il termine “americano intelligente” è un ossimoro.

Le nostre elite hanno deciso che gli americani non sono abbastanza minacciati dalla guerra e dal caos economico, così stanno portando l’ebola virus in America. La Public Radio ha riportato che due persone infettate dal virus, che non ha cura ed è di solito mortale, stanno venendo trasportate all’Emory University Hospital di Atlanta, Georgia.

Basta un colpo di tosse, uno starnuto, una goccia di saliva, e il virus è libero, in uno dei principali nodi di trasporto degli USA. Qualcuno vuole la pandemia? C’è poco dubbio che gran parte del mondo farebbe un gran respiro di sollievo se si sbarazzasse di Washington.

I portatori di ebola verranno apparentemente messi in quarantena in camere speciali. Ma sappiamo già che gli ospedali americani non riescono a contenere nemmeno le infezioni da stafilococco (http://rt.com/usa/177408-nightmare-bact ... southeast/). Che ne sarà degli utensili, i piatti, le tazze, i bicchieri con cui le persone infette da ebola mangiano e bevono? E chi pulirà i vasi da notte? Un solo errore di una persona, una lacrima in un guanto di gomma, e il virus è rilasciato.

Se non moriremo di ebola, dovremo comunque scansare la guerra nucleare. Ho ascoltato parte della conferenza stampa di Obama: ha accusato Putin di tutte le cose che solo Obama sta facendo. Se crede davvero in quello che ha dichiarato alla stampa, è completamente disinformato dai suoi consiglieri. Se non crede alla rozza propaganda che fa, sta consapevolmente spingendo alla guerra contro la Russia, che probabilmente significa anche contro la Cina e la fine di noi tutti.

Teniamo presente che, dopo 8 anni, l’esercito statunitense non è riuscito ad occupare con successo l’Iraq, e che, dopo 13 anni, non riesce a sconfiggere poche migliaia di talebani poco armati in Afghanistan.

Russia e Cina non sono l’Iraq, la Libia o l’Afghanistan. La guerra con la Russia sarà nucleare. Washington si è preparata per questo: ha abbandonato il trattato ABM, creato quello che crede essere uno scudo ABM, e cambiato la sua dottrina per permettere il primo attacco nucleare statunitense. Tutto ciò è ovviamente diretto alla Russia, e il governo russo lo sa. Per quanto ancora la Russia starà ferma ad aspettare il primo attacco di Washington?

La Russia non ha fatto nulla tranne che contrastare, tardivamente, le bugie che Washington usa per cominciare le guerre. La Russia (e la Cina) avevano seguito le menzogne di Washington circa le armi di distruzione di massa dell’Iraq. Avevano seguito la favola per cui il tentativo di conquista e occupazione dell’Afghanistan da parte di Washington, durato 13 anni, serviva a trovare Osama bin Laden.

Erano cadute nell’inganno di Washington secondo cui la risoluzione dell’ONU che istituiva una no-fly zone sulla Libia aveva lo scopo di impedire all’aviazione di Gheddafi di bombardare il suo popolo, solo per scoprire che Washington abusò della risoluzione per inviare aerei NATO a rovesciare il governo libico.

Quando Washington tracciò una “linea rossa” nella sabbia riguardo all’uso, da parte del governo siriano, di armi chimiche contro le forze esterne organizzate da Washington e spedite in Siria per rovesciare il governo, facendo finta che questi mercenari islamisti fossero i veri sostenitori della democrazia in Siria, la gran parte del mondo sapeva che Washington stava per organizzare un attacco chimico per poi addossarne la colpa ad Assad.

Quando l’attacco orchestrato puntualmente avvenne, questa volta Russia e Cina non ci cascarono. E nemmeno il parlamento britannico.

Washington non riuscì a produrre alcuna prova a sostegno delle accuse che aveva lanciato nella speranza di ottenere almeno l’appoggio britannico per un assalto militare alla Siria. La Russia, tuttavia, riuscì a produrre delle prove, e le prove sventarono il complotto di Washington contro la Siria.

L’intervento russo fece arrabbiare Washington, così come l’intervento russo che bloccò il complotto per attaccare l’Iran. Washington, priva di qualsiasi prova e in contraddizione con i resoconti dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, per i cui ispettori sul terreno in Iran non vi era dirottamento di uranio dal legittimo programma energetico verso un programma bellico, si preparò comunque ad attaccare l’Iran. L’Iran venne circondato da circa 40 basi militari statunitensi e due flotte di Washington al largo delle sue coste.

Ma intervenne la Russia ed elaborò un accordo, che Washington doveva accettare, per cui l’arricchimento iraniano dell’uranio sarebbe stato mantenuto al livello basso usato per produrre energia, molto al di sotto di quello richiesto per gli armamenti.
Due note negative per la Russia, il cui governo aveva prevenuto le guerre volute da Washington. Dalla Russia (e dalla Cina) ci si aspettava che appoggiassero le bugie di Washington come gli stati fantoccio di Europa, Canada, Australia e Giappone, paesi che da molto tempo avevano consegnato la loro sovranità a Washington.

Sfortunatamente per la Russia, ha dimostrato di aver raggiunto abbastanza potere e influenza per bloccare i piani di guerra di Washington, e ha di conseguenza fatto scattare la dottrina Wolfowitz contro di essa. Ho citato questa dottrina in articoli recenti, ma la potete cercare su google e leggerla voi stessi.

La dottrina è la base della politica estera di Washington, e dichiara che il principale obiettivo di tale politica è di prevenire l’ascesa di qualsiasi paese possa bilanciare l’egemonia statunitense sul mondo (la dottrina fa menzione esplicita della Russia, ma vale anche per la Cina).

Washington è disturbata dal fatto che la Russia abbia per due volte sventato le sue intenzioni belliche, e che il parlamento dello stato fantoccio di Gran Bretagna abbia votato con i russi. Washington è anche preoccupata dai crescenti rapporti economici e politici tra i suoi stati fantoccio europei e la Russia. I paesi europei, specialmente la Germania, hanno numerose connessioni redditizie con la Russia, da cui tutta l’Europa dipende per gli approvvigionamenti di energia.

Washington ha concluso che rischia di perdere il suo controllo sull’Europa. Mentre il governo russo stava dormendo godendosi le Olimpiadi, Washington fece scattare il colpo di stato a Kiev. La neo-con Victoria Nuland, nominata da Obama assistente segretario di stato, lo scorso dicembre annunciò in una conferenza stampa che Washington aveva speso 5 miliardi di dollari per comprare le ONG ucraine (che, come quinte colonne, potevano essere usate per dimostrazioni di piazza e per destabilizzare il governo) e per coltivare e comprare politici ucraini che avrebbero fatto da spalla a Washington. Naturalmente la Nuland descrisse l’acquisto dell’Ucraina da parte di Washington come un “far avanzare la democrazia”.
Il golpe contro il governo democraticamente eletto portò al potere elementi estremisti che proclamavano il loro odio verso gli ebrei e i russi. Questi elementi misero fuori legge il russo quale lingua ufficiale e perpetrarono violenze fisiche contro la popolazione russofona.

L’Ucraina è sempre stata una terra dai confini mobili. Come disse qualcuno, “l’Ucraina è un paese in cerca di confini.” Quando era una provincia sovietica, i leader sovietici vi annetterono, per varie ragioni, province tradizionalmente russe. Quando l’Unione Sovietica nel 1991 collassò, le pressioni di Washington su di una Russia debole risultarono nella separazione dell’Ucraina dalla Russia, compresa la Crimea, che era stata russa dal ’700 e costituiva l’unico porto russo in acque temperate.

Le popolazioni russe nei territori che i leader sovietici avevano stupidamente annesso all’Ucraina vennero messe in allarme dall’estrema russofobia del governo che Washington aveva installato a Kiev. Tali territori votarono per ricongiungersi alla patria e staccarsi dal russofobico stato fantoccio degli USA. Il governo russo accettò la richiesta della Crimea, ma non delle altre ex province russe, per dimostrare all’Europa che la Russia non era provocatoria, né la causa della crisi. Putin fece perfino ritirare dalla duma l’autorizzazione ad intervenire militarmente in Ucraina per proteggere le province secessioniste. Questo auto-controllo ha danneggiato, più che aiutare, la posizione del governo russo. Washington ha usato la sua macchina propagandistica per etichettare l’autodeterminazione della Crimea come “invasione e annessione da parte della Russia”.

L’auto-controllo russo riguardo alle richieste di ricongiungimento delle altre province ex russe ha finito con l’incoraggiare Washington ad attaccarle militarmente per mano del governo di Kiev. La propaganda è poi riuscita ad incolpare la Russia per la guerra lanciata da Washington contro le province separatiste.

A Washington non interessa la verità, e la Russia non può vincere una guerra di propaganda con Washington, che controlla il linguaggio del mondo, l’inglese. I media occidentali sono fatti da idioti che permettono a Washington di spingere verso la guerra e lo sterminio della vita sulla Terra.
Se la Russia avesse accettato le richieste delle province separatiste, non ci sarebbe guerra. Il governo ucraino è demente e controllato da Washington, ma non avrebbe attaccato territori riconosciuti dalla Russia come propri. Washington interpreta l’auto-controllo russo come debolezza, e ha quindi aumentato la pressione. La Russia ha anche convinto l’Europa che aderire alle sanzioni di Washington non comporta costi da parte russa. Contando sulla buona volontà, la ragionevolezza, la verità e l’evidenza, la Russia ha misinterpretato Washington e i suoi vili burattini europei.

Ciò che Obama oggi (1°agosto) intendeva nella sua conferenza stampa alla Casa Bianca, quando ha detto che Putin dovrebbe usare la diplomazia -cosa che Putin ha fatto senza risultato- è che Putin dovrebbe consegnare la Crimea, a dispetto del volere dei popoli di Crimea e Russia, al governo fantoccio di Kiev, cosicché Washington possa sloggiare la Russia dal suo porto temperato e dall’accesso al Mare Mediterraneo, rendendo in tal modo inutile la base navale russa a Tartus, in Siria. Obama vuole anche che Putin invii nei territori separatisti dell’Ucraina forze militari per farli sottomettere al governo fantoccio di Kiev. Questa è la posizione “diplomatica” di Washington. Solo una persona totalmente demente potrebbe considerare la posizione di Obama realista.

Come persona considerata imparziale dai media mondiali e che arriva a conclusioni ragionevoli indipendentemente dalla propaganda di Washington, vengo spesso intervistato da media indipendenti, sia stranieri che statunitensi. Recentemente i media russi si sono rivolti a me in numerose occasioni. Quello che ho imparato è che i media russi sono perplessi dall’ostilità di Washington verso la Russia.
La Russia non sta operando nel vecchio Sud Confederato per cercare di aizzarlo contro Washington perché questa ha rapinato, assassinato, e distrutto la cultura del Sud, ma Washington al contrario sta operando nel sud russo per cercare di aizzare l’Ucraina, a lungo parte della Russia, contro la Russia.

Poiché i russi, tranne forse il governo, non conoscono la dottrina Wolfowitz, non sanno che l’obiettivo principale di Washington è di prevenire l’ascesa di altre potenze che potrebbero limitare il suo ruolo di sola “unipotenza”, egemone sulla Terra.
Anziché rendersi conto della vera minaccia, i media russi mi chiedono se il bilancio russo possa reggere il taglio delle forniture energetiche all’Europa in risposta alle sanzioni di Washington. Ogni volta che sento questa domanda sono sorpreso. La Russia può far chiudere gran parte dell’industria europea e lasciare gli europei al freddo, e i media russi mi chiedono se la Russia se lo può permettere? Si può permettere di venire demonizzata dalle menzogne, di venire colpita da sanzioni propagandistiche che danneggeranno l’Europa e alcune aziende statunitensi, di apparire così debole da essere inerme di fronte alle sanzioni occidentali e da accettarle senza dimostrarne il costo all’Europa e agli USA? Ma Washington ha fatto il lavaggio del cervello perfino ai russi?

Sono preoccupato dalla crisi orchestrata da Washington, perché credo che stia portando alla guerra, che sarà nucleare. Siete pronti a venire distrutti per le bugie di Washington sull’aereo malese? Sono convinto che dietro l’abbattimento del MH-17 ci sia Washington, perchè la sua propaganda era evidentemente già pronta e aspettava solo di essere messa in atto. Che Washington sia responsabile è il motivo per cui non fornirà le foto satellitari dell’area al momento della distruzione dell’aereo. E’ il motivo per cui Washington risponde alle prove fattuali russe con menzogne e propaganda. E’ Obama e i sono tirapiedi di Obama a Kiev che rifiutano di negoziare, non la Russia.

La Russia ha altrettante testate nucleari di Washington, e lo “scudo ABM” è una farsa. Se il folle governo americano condurrà una crisi, da esso stesso creata, alla guerra, moriremo tutti, e per cosa? La risposta è: per una BUGIA di Washington.
Volete morire per una bugia? Un’altra bugia di Washington? Se non volete, è meglio che lo facciate sapere a Washington.

La Russia non può mettere fine a questa crisi a meno che non prenda una posizione diversa. Ho precedentemente argomentato che la Russia dovrebbe portare il caso all’ONU. In alternativa, dovrebbe coinvolgere l’Europa in due questioni. Una è: l’Europa vuole che la Russia le tagli le forniture energetiche, forniture che Washington, nonostante le sue bugie, non potrà rimpiazzare se non forse fra 3 anni o più? L’altra è: l’Europa vuole una guerra contro la Russia, e pensa che quei paesi idioti che ospitano i missili di Washington non verranno bombardati con armi nucleari e sterminati?

La crisi in Ucraina continuerà a spese della Russia e di tutta l’umanità, finché la Russia spiegherà allo stupido, arrogante, supponente Occidente che le sue azioni criminali e aggressive contro di essa hanno un costo reale, e che la Russia è pronta a farlo pagare.

I popoli dell’Occidente, vittima della propaganda, non hanno idea del destino verso cui i loro governi dementi li stanno portando. La Russia deve mettere in chiaro ai popoli disinformati dell’Occidente che non ha intenzione di diventare uno stato fantoccio o di accettare le aggressioni gratuite dello stupido alla Casa Bianca.
Aiuterebbe a salvare la vita sulla Terra se anche la Cina lo mettesse in chiaro. Prima è, meglio è.
A meno che il mondo non tenga a freno i criminali dementi a Washington, ha firmato la propria condanna a morte.

http://www.paulcraigroberts.org/
http://www.controinformazione.info/se-n ... #more-5996



Intanto:

Cita:
Second American Ebola Patient Lands In US

Nancy Writebol's arrival comes as ebola tests are conducted on a man who turned up at a New York hospital's emergency department.
http://news.sky.com/story/1313433/secon ... ands-in-us


ps: faccio notare che questa malattia ha un periodo di incubazione da due a venti giorni e che la malattia si trasmette solo per contatto diretto. Pertanto un malato a meno che non parte in aereo non arriverà mai con i barconi in Italia perché muore prima.

Allo stato attuale non dovremo più di tanto preoccuparci, specialmente in Italia dove abbiamo una cultura dell'igiene superiore a quella Africana.

Una delle cause principali della diffusione dell'Ebola è dovuta al contatto diretto con le vittime da parte dei parenti e dai riti che fanno per curarli!

Il problema è se il virus muta in qualcosa di nuovo a diffusione aerea.
In questo caso mi preoccuperei. Specialmente se si diffonde durante un ipotetica guerra mondiale perché in quel caso accadrebbe esattamente come accadde nella 1 guerra mondiale con l'influenza spagnola.



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