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MessaggioInviato: 09/08/2014, 11:29 
Sanzioni USA-UE alla Russia: inizia la rimessa dell'Italia..

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SOLO 2 GIORNI FA, COLDIRETTI AVEVA INFORMATO CHE NONOSTANTE LE SANZIONI L'EXPORT ITALIANO VERSO LA RUSSIA DI PRODOTTI AGROALIMENTARI STAVA AUMENTANDO:

OGGI IL "FULMINE A CIEL SERENO": COLDIRETTI INFORMA CHE LA RUSSIA HA RISPEDITO INDIETRO INTERI CARICHI DI MERCI ITALIANE!

Sanzioni che saranno un BOOMERANG per l'Europa, in modo particolare per noi e per la Germania, ma anche per altri; mentre sono un AFFARE per gli USA, che ci venderanno (a prezzo molto maggiore) ciò che acquistavamo dalla Russia; si stanno attrezzando per portarci pure il gas...

CONTINUIAMO A FARE GLI ZERBINI DI BRUXELLES E WASHINGTON...

[align=right]Source: nocensura.com: Sanzioni USA-UE...izia la rimessa dell'Italia... [/align]



Coldiretti, dalla Russia disdette di alimenti made in Italy

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Gli effetti dell'embargo imposto dalla Russia ai prodotti agroalimentari italiani iniziano a farsi sentire, con il blocco di interi container di Grana Padano che sono stati rispediti indietro, mentre gli importatori russi consigliano di non inviare salumi e sono stati rescissi gia' diversi contratti per la spedizione di ortofrutta. E' quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti sui pesanti effetti della decisione della Russia di limitare o bloccare con decreto anche per un anno le importazioni agricole dai paesi che hanno adottato sanzioni contro Mosca in risposta al conflitto in Ucraina. Si tratta di un brusco freno alla crescente domanda di Made in Italy sulle tavole dei cittadini dell'ex impero sovietico, che avevano cominciato ad apprezzare le specialita' nazionali come il Parmigiano Reggiano e il Grano Padano, le cui esportazioni sono cresciute a due cifre, mentre da qualche mese sono stati bloccati i salumi e le carni di maiale fresche, con la Russia che - ricorda la Coldiretti - aveva chiuso le frontiere a tutto l'export europeo. Le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani in Russia nonostante le tensioni sono comunque aumentate dell'1% nel primo quadrimestre del 2014, dopo che lo scorso anno - sottolinea la Coldiretti - avevano raggiunto la cifra record di 706 milioni, messi ora a rischio dall'annuncio di sanzioni. In particolare, a rischio - precisa la Coldiretti - ci sono spedizioni di ortofrutta per un importo di 72 milioni nel 2013, le carni per 61 milioni, latte, formaggi e derivati per 45 milioni e importi molti piu' limitati per il pesce che l'Italia spedisce in quantita' molto limitate in Russia.

Fonte: http://www.ladiscussione.com/component/k2/item/26366-coldiretti,-dalla-russia-disdette-di-alimenti-made-in-italy.html



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MessaggioInviato: 09/08/2014, 11:33 
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ubatuba ha scritto:

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Atlanticus81 ha scritto:

d'accordo... Ma se i popoli dormono che si fa?

Spero che il m5s, la lega, qualcuno, chiamino alla piazza a settembre... Non si può più stare a guardare.


...a quel che si mormora,la lega dovrebbe fare qualkosa a novembre............[;)]


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MessaggioInviato: 09/08/2014, 13:47 
A novembre se scendiamo in piazza tocca portarci pure i bastoni e le torce...

Il tempo per manifestare pacificamente è adesso...



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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 09/08/2014, 14:00 
ma che deve fare la lega figuriamoci


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MessaggioInviato: 09/08/2014, 14:24 
L'annuncio di De Bortoli (poi silurato) e Scalfari: si prepara il terreno della propaganda

di Cesare Sacchetti

Qualcosa sta accadendo nei piani alti del giornalismo italiano. A rompere il tabù e a prospettare l’arrivo di quel famigerato triumvirato tecnocratico conosciuto come “Troika” composto dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Centrale Europea e dalla Commissione Europea è stato il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. Il direttore del Corriere ci descrive lo scenario che ci aspetta il prossimo autunno, quando vedremo realizzarsi le peggiori nemesi nella manovra economica che prevederà un probabile prelievo forzoso sui conti correnti, mandando in scena una riedizione del 1992 quando l’allora Presidente del Consiglio Giuliano Amato decise di approvare questo furto a danno del risparmio dei cittadini italiani.

Solo allora verrà dichiarata la resa ai tecnocrati e quel governo presieduto da Matteo Renzi che non ha vinto nessuna elezione democratica ma è stato nominato dal Capo dello Stato di sua sponte, verrà messo in un angolo mentre i signori della Troika manderanno in onda lo stesso trattamento che fu riservato alla Grecia nel 2011 che fino ad oggi ha ricevuto un prestito di 50 miliardi di Euro che sta per essere ripagato con un’ondata di privatizzazioni selvagge come la (s)vendita di porti, aeroporti, isole ed acquedotti. E’ questa la forma più subdola e criminale con la quale il colonialismo finanziario distrugge e depreda gli stati sovrani, ostaggi di un debito sovrano denominato in una valuta straniera che non possono stampare; “datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi” le parole di Mayer Amschel Rothschild che sono state portate a compimento nella moderna eurozona.

Gli stati ex-sovrani sono messi nelle condizioni di una colonia e per poter finanziare la propria spesa devono bussare alle porte dei colonizzatori che vorranno in cambio la linfa economica degli stati e prenderanno il possesso monopolistico di tutti i settori strategici di quel paese. L’Italia è già da tempo in vendita, e gli investitori stranieri stanno facendo man bassa dei suoi gioielli, gentilmente offerti dal Governo Renzi, come la Cassa Depositi e Prestiti che ha ceduto il 35% del capitale sociale di Cdp Reti, dell’EVAV la società responsabile per la fornitura dei servizi di controllo del traffico aereo e del servizio informazioni aeronautiche che venderà il 49% delle sue partecipazioni, delle Poste Italiane che dismetterà il 40% delle sue partecipazioni, di ENI ed ENEL che potrebbero cedere il 5% delle azioni come annunciato recentemente dal sottosegretario all'Economia, Giovanni Legnini.

Mentre gli italiani provano a godersi quei pochi spicchi di sole di quest’estate anomala, l’ipotesi che la Troika venga qui nel Belpaese non è più remota. Il giorno dopo che De Bortoli ha annunciato questo scenario, Rcs fa sapere che non si avvarrà più della collaborazione del direttore. E’ stato infranto un vincolo di riservatezza, qualcosa che doveva essere taciuto è stato rivelato e forse il direttore ha pagato questa delazione, anche se l’impressione è quella di un Ponzio Pilato che vuole lavarsi le mani del sangue degli italiani e non intende accollarsi la responsabilità morale di un disastro sociale ed economico senza precedenti.

Non passano che pochi giorni dalle scioccanti dichiarazioni di De Bortoli che il Barbapapà del giornalismo italiano, Eugenio Scalfari di Repubblica ci fa dono di una delle sue memorabili articolesse domenicali dove si augura una venuta della Troika che “ deve combattere la deflazione che ci minaccia e quindi punta su una politica al tempo stesso di aumento del Pil, di riforme sulla produttività e la competitività, di sostegno della liquidità e del credito delle banche alle imprese” e manda un messaggio a Renzi “capisco che dal punto di vista del prestigio politico sottoporsi al controllo diretto della troika sarebbe uno scacco di rilevanti proporzioni, ma a volte la necessità impone di trascurare la vanagloria e questo è per l’appunto uno di quei casi”. Caro Renzi, ti è stato affidato un compito ben preciso e non lo stai portando a termine come previsto, questo il contenuto del messaggio che Scalfari manda al Premier, al quale potrebbe essere dato il ben servito molto presto se non esegue pedissequamente le istruzioni che gli sono state date e la fine che lo attende, se non obbedisce, è quella dei suoi predecessori Monti e Letta i quali sono stati gettati via come due scarpe vecchie appena diventati inutili.

Questo è il meccanismo infernale che ha progettato l'élite transnazionale che detesta gli stati e i popoli che li abitano, considerati alla stregua di una plebe ignorante priva di diritti. De Bortoli e Scalfari sanno molto bene quale sarà il trattamento che attende l’Italia e ne stanno discutendo nei primi giorni di agosto, mese ideale per sferrare l’ennesimo calcio nelle gengive agli italiani, distratti dalle vacanze e che al loro ritorno potrebbero trovare ciò che è stato conquistato ieri dai loro padri completamente distrutto nel giro di pochi mesi oggi. Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Fino a che punto le élite continueranno ad abusare dei popoli?



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MessaggioInviato: 09/08/2014, 15:32 
Riforme, Grillo come Mao: "Stop rapporti con questi golpisti. O loro o democrazia"

In un post sul blog del leader del M5s annuncia una 'Lunga marcia' e muove nuove accuse a Renzi: "Sbeffeggiati da ebetino. Se necessario dovremo convincere gli italiani uno per uno, un porta a porta nazionale, ma arriveremo al governo"

09 agosto 2014

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L'immagine sul blog di Grillo ROMA - "Prepariamoci al referendum confermativo per il Senato. Il potere appartiene al popolo, non ai partiti". È quello che Beppe Grillo scrive in un post rilanciato su Twitter dal vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, il giorno dopo il primo sì alla riforma del Senato. E, come illustrazione, Grillo pubblica un manifesto della Cina comunista nel quale il volto di Mao è sostituito con il suo.

Ci abbiamo riflettuto tanto. Ma dopo che il PD ha detto NO all'eliminazione dell'immunità parlamentare, alla... http://t.co/iD82whiK2L
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) August 9, 2014

"O loro o la democrazia". "Non c'è più l'alternativa tra noi o loro, ma tra loro e la democrazia" si legge nel post, che ricorda come "dopo l'abolizione del Senato e il tradimento della Costituzione da parte del trio Napolitano, Renzie, Berlusconi, l'unica forza democratica del Paese è il M5S. L'unica che opera attraverso gli strumenti di democrazia rimasti: leggi popolari, referendum, elezioni di candidati 'non nominati', rispetto dell'esito referendario dell'eliminazione dei finanziamenti pubblici ai partiti e della pubblicizzazione dell'acqua". Il blog difende quanto tentato di fare in questi mesi e accusa il premier, Matteo Renzi, di aver ignorato il Movimento che rappresenta milioni di italiani. "Il M5S ha provato in tutti i modi di affermare una democrazia con la partecipazione autentica dei cittadini. Ha persino provato a migliorare la legge elettorale con una sua proposta, sbeffeggiata dall'ebetino, che non ci ha ancora risposto in streaming come se non rappresentassimo milioni di votanti alle politiche, che giocava con il telefonino mentre i nostri rappresentanti discutevano". Per Grillo il premier è "un truzzo con le pieghe della pancia de fora nella camicetta bianca da gagà. O loro o la democrazia. Non c'è più scelta. Sarà una lunga marcia. Se necessario dovremo convincere gli italiani uno per uno, un porta a porta nazionale, ma arriveremo al governo. Non abbiamo fretta. Con questi golpisti comunque non ci vogliamo più avere niente a che fare. Prepariamoci al referendum confermativo per il Senato. Il potere appartiene al popolo, non ai partiti".

[align=right]Source: Riforme, Grillo come Mao: "Sto... o democrazia" - Repubblica.it [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 09/08/2014, 15:36, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 09/08/2014, 20:02 
Italia: indietro tutta. Fanalino di coda nell'Ue per crescita

L'allarme di Confcommercio: tra tra il 1996 e il 2013 il Pil pro capite è cresciuto appena del 2,1%, più di dieci volte meno che in Germania e Spagna.
Per Confcommercio, la frenata italiana si deve alla pressione fiscale e inefficienze PA


Per Confcommercio, la frenata italiana si deve alla pressione fiscale e inefficienze PA
MILANO (WSI) - L'eccessiva pressione fiscale e le inefficienze della Pubblica Amministrazione frenano la crescita dell'Italia. A rilevarlo Confcommercio, segnalando che tra il 1996 e il 2013 il PIL pro capite è cresciuto appena del 2,1%, più di dieci volte meno che in Germania e Spagna.

Guardando ai nostri principali competitors europei la situazione risulta drammatica: Francia +18%, Spagna +24,5%, Germania +25,4% e Regno Unito +31,9%, per non parlare poi dei Paesi dell'Est e del Nord Europa cresciuti a tassi che vanno dal +47,8% dell'Ungheria fino al +168% della Lituania.

"Tutto questo - spiega la Confederazione Generale Italiana delle Imprese, delle Attività Professionali e del Lavoro Autonomo - conferma non solo che le debolezze strutturali del nostro Paese sono precedenti ed estranee all'introduzione della moneta unica, ma soprattutto che sebbene la crescita sia un problema che riguarda nel complesso tutta l'Europa, la maggiore difficoltà a riprendere il cammino della ripresa è una caratteristica tutta italiana; tra le cause, eccessiva pressione fiscale, inefficienze della P.A. e una struttura dei costi sfavorevole all'attività di impresa".

http://www.wallstreetitalia.com/article ... scita.aspx

ed il ns presidentucolo festeggia la riforma del senato............ma un pensierino al fattore economia non rientra nelle sue capacita'' [;)]


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MessaggioInviato: 09/08/2014, 20:19 
... e intanto ....[;)]



Crolla l'imprenditoria italiana, festeggiano gli immigrati cinesi

Tra il 2012 e il 2013 le imprese straneiere sono aumentate del 3,1%. Al top sono i marocchini: sono più di 72mila. Ma il vero boom è dei cinesi

Almeno una parte dell’imprenditoria del nostro Paese sembra non aver conosciuto la crisi economica. Le imprese guidate da stranieri, che tra il 2012 e il 2013 sono aumentate del 3,1%, hanno toccato in valore assoluto quota 708.317



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Quelle condotte da cinesi, in particolar modo, hanno addirittura registrato un vero e proprio boom: sono aumentate del 6,1% superando di poco la soglia delle 66mila unità. Niente a che vedere con lo sconfortante risultato conseguito dalle imprese italiane che, purtroppo, sono diminuite dell’1,6%.

Quello tracciato dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre è uno studio drammatico che segna tutto il malessere dell'imprenditoria strozzata dall'eccessiva pressione fiscale e dai svilenti gangli della burocrazia statale. E, in questo panorama, gli imprenditori stranieri hanno la meglio. Degli oltre 708mila imprenditori stranieri presenti nel nostro Paese, il Marocco è il Paese di provenienza che ne conta il maggior numero: 72.014. Segue la Romania, con 67.266 e, subito dopo, la Cina, con 66.050. Quest’ultima etnia ha "stuzzicato" l’interesse degli analisti della Cgia che hanno poi lavorato all'approfondimento. Rispetto al 2008 le attività economiche cinesi presenti in Italia sono aumentate addirittura del 42,9% contro un incremento medio dell’imprenditoria straniera che si è attestata al 23,1%. I settori maggiormente interessati dalla presenza degli imprenditori provenienti dall'Impero celeste sono il commercio con quasi 24.050 attività, il manifatturiero con poco più di 18.2000 imprese e la ristorazione-alberghi e bar con oltre 13.700 attività. Ancora contenuta, ma con un trend di crescita molto importante, è la presenza di imprenditori cinesi nel settore dei servizi alla persona: parrucchieri, estetiste e centri massaggi. Il numero totale è di poco superiore alle 3.400 unità, ma tra il 2012 ed il 2013 l’aumento è stato esponenziale (+34%).

"Sebbene in alcune aree del Paese esistano delle sacche di illegalità che alimentano il lavoro nero e il mercato della contraffazione - dichiara il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - non dobbiamo dimenticare che i migranti cinesi si sono sempre contraddistinti per una forte vocazione alle attività di business. I cinesi, infatti, nel momento in cui lasciano il Paese d’origine, sono tra i migranti più abili nell’impiegare le reti etniche per realizzare il loro progetto migratorio che si realizza con l’apertura di un’attività economica". La vocazione imprenditoriale degli immigrati cinesi è, infatti, fortissima. Se l’incidenza degli imprenditori stranieri sul totale dei residenti stranieri presenti in Italia è pari al 14,4%, quelli cinesi sono addirittura il 29,6%: su oltre 223mila cinesi residenti in Italia, ben 66mila guidano un’attività economica. La Lombardia, con oltre 14mila attività, è la regione più popolata da aziende guidate da imprenditoriali cinesi. Seguono la Toscana, con poco più di 11.800 attività, il Veneto, con quasi ottomila e l’Emilia Romagna, con oltre 6.800. In queste quattro Regioni si concentra oltre il 60% del totale degli imprenditori cinesi presenti nel nostro Paese. Lo scorso anno, infine, si è verificato un forte calo delle rimesse: l’ammontare complessivo delle somme di denaro inviate verso la Cina dagli immigrati cinesi presenti in Italia è stato di 1,10 miliardi di euro. Meno della metà dell’importo registrato nel 2012 (2,67 miliardi di euro). "Da sempre - conclude Bortolussi - le principali aree di provenienza dei migranti cinesi sono le province del Sud Est del paese: Zhejiang, Fujian, Guangdong e Hainan. Per queste persone, la ricerca del successo si trasforma in una specie di debito morale nei confronti della famiglia allargata e degli amici che da sempre costituiscono un sostegno irrinunciabile per chi vuole emigrare. Non è un caso che nonostante la contrazione registrata nel 2013, l’etnia cinese continui ad essere al primo posto nel flusso di rimesse verso il Paese d’origine".

http://www.ilgiornale.it/news/economia/ ... 43839.html



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MessaggioInviato: 09/08/2014, 21:57 
Certo, il sistema sotto il quale viviamo oggi è quello di "svendere" il Paese agli stranieri... Con tutto il rispetto per questi ultimi...



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.. che compreranno solo le cose ... migliori! [;)]



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MessaggioInviato: 10/08/2014, 09:59 
Cita:
xkjes ha scritto:

Cita:
ubatuba ha scritto:

Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

d'accordo... Ma se i popoli dormono che si fa?

Spero che il m5s, la lega, qualcuno, chiamino alla piazza a settembre... Non si può più stare a guardare.


...a quel che si mormora,la lega dovrebbe fare qualkosa a novembre............[;)]


Novembre? A Novembre è troppo tardi perchè non è rimasto più niente da salvare!


x quello che intendono fare,a sentire,ci si deve organizzare e non agire contro legge....[;)]


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E' una parola!

Nessuno vuole fare niente fino a che non sarà il momento in cui scenderanno con le spranghe... vedrai se non ho ragione anche stavolta...

E dico pure: ben vengano le spranghe! Quando ci vuole ci vuole, hanno passato ogni limite...



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Cita:
Aztlan ha scritto:

E' una parola!

Nessuno vuole fare niente fino a che non sarà il momento in cui scenderanno con le spranghe... vedrai se non ho ragione anche stavolta...

E dico pure: ben vengano le spranghe! Quando ci vuole ci vuole, hanno passato ogni limite...


potrebbero organizzare qualkosa che tocca le "tasche" della tassazione.......[;)]


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Le tasse vanno pagate, non esiste il diritto allo sciopero in questo...



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Cita:
Aztlan ha scritto:

Le tasse vanno pagate, non esiste il diritto allo sciopero in questo...


vedi esistono modi diversi x ciulare la tassazione......es.se x una settimana nessuno giocasse alle lotterie tipo lotto.......tanto x fare un esempio,cmq sono previste altre modulazioni di protesta.....[;)]


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