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MessaggioInviato: 10/08/2014, 18:30 
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ubatuba ha scritto:

es.se x una settimana nessuno giocasse alle lotterie tipo lotto.......


Questa sarebbe davvero incisiva considerati gli introiti che lo Stato ha dal gioco...

Peccato che gli itaGliani non sono così decisi da fare una cosa simile, ormai tentare la sorte è diventato una specie di investimento per troppi...



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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L a capoccia degli italiani è quella e nessuno, dico nessuno, la farà cambiare.[^]



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MessaggioInviato: 17/08/2014, 17:13 
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Ufologo 555 ha scritto:

L a capoccia degli italiani è quella e nessuno, dico nessuno, la farà cambiare. [^]


Non essere così pessimista.... un NUOVO autunno "caldo" è alle porte..... [:D]

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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 17/08/2014, 17:40 
Meno male che nessuno ha ancora fatto previsioni per il 2016. [:D]



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MessaggioInviato: 17/08/2014, 18:33 
Cita:
greenwarrior ha scritto:

Meno male che nessuno ha ancora fatto previsioni per il 2016. [:D]


ma se don funino renzi ha chiesto,ora,1000 giorni x le riforme,e' gia' inteso che comprende pure il 2016-17 [:246] [:246]


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MessaggioInviato: 17/08/2014, 19:43 
Infatti sarà l'ennesima ... ripresa (per il culo)! [:o)]



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MessaggioInviato: 18/08/2014, 11:17 
Pier Carlo Padoan ammette il flop delle previsioni di crescita e si affida a Mario Draghi

“Ci siamo sbagliati. Non solo noi. Organizzazioni, governi e così via. Tutti prevedevamo una crescita maggiore per quest'anno nella zona euro e nessuno fino ad ora ci ha visto giusto". Non era una mistero per nessuno, ma l'ammissione del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, intervistato da BBC Radio4, sul flop delle previsioni di crescita rende bene l'idea della nuova fase che il governo si prepara ad avviare dopo l'estate. Il ministro dell’Economia, che non difetta di sincerità, si colloca così in un punto terzo. Non coprendo totalmente l’ottimismo di Renzi o cercando di addolcire la pillola. E lanciando un appello a Mario Draghi riconosce che è arrivato al capolinea il ruolo solitario dell’Italia: “Quello che vorrei vedere è che tutti facciano la loro parte, che vuol dire per la Bce essere coerente nel portare l'inflazione nuovamente vicina al 2% che è una cifra ragionevole”. Lo spettro della deflazione comincia a fare paura. E anche sulle riforme il ministro chiede tempo: “Sono più che sicuro che le riforme che stiamo mettendo in campo porteranno benefici nel medio termine, ovvero nei prossimi due anni".

Quello di Padoan è un bagno di realtà ma anche un nuovo punto di partenza. Il capitale di consenso conquistato dal governo con il bonus fiscale da 80 euro pare già un ricordo. Anche perché i numeri hanno certificato un impatto molto modesto sulla domanda interna, tanto che lo stesso sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio – infaticabile spalla del premier e custode del Renzi-pensiero – ieri ha dovuto riconoscere quello che finora nessuno a Palazzo Chigi si era azzardato ad affermare: “Pensavo francamente che avessero più effetto".

Matteo Renzi si è preso qualche giorno di vacanza, ma il suo piano di combattimento al ritorno dalle ferie è chiaro. L’obiettivo è giocarsi molte delle cartucce in canna nel consiglio dei ministri del prossimo 29 agosto. Il giorno prima del delicatissimo consiglio europeo in cui si decideranno le nomine della prossima Commissione. Sul tavolo tre provvedimenti: il decreto "Sblocca Italia" e i provvedimenti su giustizia civile e scuola, che potrebbero passare invece attraverso due disegni legge delega. Un’occasione importantissima, quella del vertice di fine agosto, per proporre ai partner europei il grande patto che potrebbe dare un po’ di ossigeno al governo in vista del varo della legge di stabilità, la cui portata lievita ormai giorno dopo giorno e viaggia a vele spiegate verso quota 20 miliardi.

Lo “scambio”, di cui parlano oggi il Messaggero e Repubblica, sarebbe un corposo piano di riforme, magari sotto un monitoraggio e coordinamento più stretto da parte della Ue, in cambio di margini maggiori nel rispetto delle nuove norme previste dal Patto di Stabilità. Dopo mesi spesi a rassicurare su quello che era già stato dato per assodato e indiscusso, il rispetto del tetto del tre per cento del rapporto tra deficit e Pil, il premier e i suoi hanno finalmente guardato in faccia il vero volto del Patto di Stabilità e Crescita. Patto che impone misure ben più stringenti del semplice rispetto del tetto del tre per cento, ma anche un aggiustamento strutturale – una riduzione del deficit corretto per gli effetti del ciclo economico e delle misure straordinarie – almeno dello 0,5%.

Con il promesso allargamento del bonus fiscale e la crescita zavorrata verso quota 0, il governo non può permettersi nella legge di stabilità il rispetto di criteri così stringenti. Criteri su cui, peraltro, lo scorso anno il nostro Paese è già stato bocciato dalla Commissione, proprio perché il nostro aggiustamento strutturale era stato considerato insufficiente rispetto alla road map proposta da Bruxelles. Giudizio analogo espresso a giugno, nella “pagella” della Commissione sul Documento di Economia e Finanza. Aggiustamento insufficiente, aveva fatto sapere l’esecutivo Ue chiedendo generici “sforzi aggiuntivi” per rimettere i conti pubblici sul sentiero indicato dall’Europa.

E da Bruxelles, per ora, tutto tace. Simon O’Connor, portavoce del Commissario agli Affari Economici e Monetari, non commenta le indiscrezioni italiane sul possibile negoziato Ue per una maggiore flessibilità. "È troppo presto per aggiornare le stime del deficit 2014, questo sarà fatto nelle previsioni di novembre e saranno la base per la nostra valutazione della legge di stabilità del prossimo anno", ha spiegato, evidenziando che come raccomandato a giugno, l'Italia deve dare "stretta esecuzione" a quanto previsto nel Def, "ed ovviamente la raccomandazione è ancora valida".

Anche se il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta conferma i contatti parlando di “trattativa a tutto campo”, la disponibilità europea a rivedere i rigidi paletti delle regole europee è tutta da verificare. Non fosse altro perché a giugno, quando per la prima volta il premier aveva presentato in Europa la sua offerta di riforme in cambio di flessibilità, aveva trovato soltanto porte in faccia, con la Germania indisponibile a qualsiasi violazione delle regole del patto di stabilità. Di tutte le regole, non solo il rispetto del 3%.

C’è di nuovo che Renzi può presentarsi in Europa forte, per così dire, dei segnali poco incoraggianti comunicati da Eurostat sullo stato di salute dell’Economia dell’Eurozona, e della Germania in particolare. Ma che un timido segnale negativo basti per indebolire il peso del proprio interlocutore principale e consenta di aprire un varco in un muro fino ad ora rimasto invalicabile è una legittima speranza della nostra compagine governativa, ma molto difficile da tradurre in realtà almeno in tempi stretti.

Intanto in vista del 29 agosto la macchina renziana cerca di spingere al massimo il pacchetto di misure in arrivo sul tavolo del Cdm, parlando di “Big Bang” per il Paese, una scossa positiva per la nostra economia. Per il momento, l’arma segreta del premier è ancora coperta di mistero. Fino ad ora il premier si è limitato a parlare di “43 miliardi già stanziati”. Annuncio roboante sterillizzato sul nascere già da una parte del mondo produttivo. Una “farsa”, ha scritto il direttore del Sole24ore Roberto Napoletano in un editoriale dieci giorni fa. Il messaggio è chiaro: nella fase due del governo serviranno meno promesse e molti fatti.

http://www.huffingtonpost.it/2014/08/17 ... _ref=italy

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Per la verità non tutti si erano sbagliati... io per esempio sapevo bene che la crescita nella zona euro non ci sarebbe stata... Chiunque capisca un minimo di macroeconomia avrebbe potuto/dovuto capirlo... solo degli illusi avrebbero potuto crederlo... Dubito che "lassù" siano tutti così incompetenti.

Bastava ascoltare economisti alternativi e controcorrente, bastava ascoltare le posizioni degli euroscettici, bastava avere l'umiltà di riconoscere che anche le opinioni differenti meritano attenzione...

Forse non sono stati loro a sbagliare... forse sono stati gli italiani a farlo dando fiducia a "lorsignori"...

[}:)]



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MessaggioInviato: 19/08/2014, 22:18 
Prescrizione, arriva la riforma all'italiana
No a stretta per corrotti e colletti bianchi
Pacchetto giustizia, accordo solo su civile


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All'estero si blocca quando comincia il processo. Da noi no, così in pochi patteggiano e gli imputati puntano al colpo di spugna. La Ue chiede di cambiare. Il testo sulla giustizia in cdm il 29 agosto (leggi),http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/19/riforma-della-giustizia-testo-in-cdm-il-29-agosto-ma-sui-punti-caldi-laccordo-e-lontano/1093952/ ma il governo pensa a una soluzione pasticciata

Prescrizione, in Italia “lo famo strano”. La patata bollente nelle mani di Renzi
La riforma della giustizia dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri il 29 agosto. Il governo lavora su una formula che fermi i tempi di "scadenza" del reato in caso di condanna in primo grado, ma li faccia ripartire in caso di successiva assoluzione. Eppure in altri Stati di diritto, come Francia e Germania, normative semplici e consolidate garantiscono sia il diritto dei cittadini che la punizione dei colpevoli. Compresi colletti bianchi e corrotti, che da noi una volta su dieci se la cavano con un colpo di spugna. E ogni anno più di 100mila procedimenti finiscono in nulla. I richiami dell'Ue rimasti lettera morta
La riforma della giustizia di Matteo Renzi dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri il 29 agosto, ma c’è un nodo gigantesco che rischia di restare irrisolto: la prescrizione. La macchina giudiziaria italiana è ingolfata anche perché molti imputati che si sanno colpevoli preferiscono puntare al colpo di spugna finale percorrendo tutti i gradi di giudizio, invece di chiudere subito la partita accettando le pene scontate previste dai riti alternativi. Questo vale soprattutto per i colletti bianchi, tanto che l’Unione europea ha più volte chiesto ufficialmente al nostro Paese di riformare la prescrizione che, per come funziona ora, garantisce l’impunità a un imputato per corruzione su dieci.

L’ultimo richiamo è contenuto nelle raccomandazioni del Consiglio europeo all’Italia del 29 maggio 2013: “Occorre dar seguito alla legge anticorruzione del novembre 2012 e vi è margine per migliorare ulteriormente l’efficacia della repressione della corruzione, in particolare agendo sull’istituto della prescrizione, caratterizzato attualmente da termini brevi”. La richiesta è rimasta lettera morta per più di un anno, ma a quanto è trapelato finora la riforma annunciata da Renzi sarà ben lontana dal soddisfarla.

OGNI ANNO 100MILA PRESCRITTI
. In Francia la prescrizione si interrompe appena l’autorità giudiziaria compie qualunque atto d’indagine, così come in Germania, mentre nel Regno Unito neppure esiste. E in Italia? In Italia “lo famo strano”, con un sistema che porta alla morte di oltre 100mila procedimenti penali l’anno. Anche da noi la clessidra riparte da zero ogni volta che la giustizia interviene con un ordine di custodia cautelare, una richiesta di rinvio a giudizio, una sentenza di condanna e simili, ma la legge “ex Cirielli” del 2005 (con Silvio Berlusconi premier) stabilisce che per i non recidivi (quindi la stragrande maggioranza dei politici e dei colletti bianchi coinvolti in inchieste su corruzione e criminalità economica) la prescrizione non possa essere comunque superiore al tempo fissato dalla legge (legato alla pena massima prevista per il reato) aumentato di un quarto. In Germania, tanto per dire, il limite massimo comprese le interruzioni arriva al doppio dei termini originari.

40MILA PROCESSI “SPRECATI”. L’annunciata riforma del governo Renzi, che dovrebbe essere discussa in Consiglio dei ministri il 29 agosto, potrebbe contenere soluzioni ancora più originali, secondo le indiscrezioni riportate da Repubblica: la prescrizione si fermerebbe in caso di condanna di primo grado, ma continuerebbe a correre in caso di successive assoluzioni. Una possibilità prevista anche dalla Commissione Fiorella istituita nel 2012 dall’allora ministro della Giustizia Paola Severino: l’idea, si legge nella relazione del 23 aprile 2013, è che “a ogni riscontro processuale della fondatezza dell’ipotesi accusatoria corrisponda la necessità di bloccare almeno temporaneamente il decorso della prescrizione, così da assegnare alla giurisdizione un tempo ragionevole per compiere la verifica della correttezza della decisione nei gradi di impugnazione”. Rimarrebbe così irrisolto uno dei principali problemi legati alla prescrizione all’italiana: nel 2012, sono stati quasi 39mila i colpi di spugna arrivati mentre erano in corso i processi di primo grado o di appello, con un evidente spreco di uomini e mezzi, entrambi scarsi nella macchina ingolfata della giustizia di casa nostra. Nel 2007 il governo Prodi approntò un ddl che non solo allungava i tempi, ma stabiliva che la prescrizione cessasse di scorrere in caso di condanna in appello. Ma la legislatura finì prima della sua approvazione definitiva.

Come per la legge elettorale, invece di mutuare sistemi che in altri paesi sono consolidati da anni il governo scegli vie impervie e inesplorate. Soprattutto su temi caldi per i quali l’accordo con il centrodestra – Ncd e berlusconiani – è da confezionare con il bilancino. Non a caso la riforma della prescrizione è stata un nodo di scontro durissimo tra i componenti della larghe intese di Monti, all’epoca della discussione della nuova legge anticorruzione poi approvata nel 2012, con Berlusconi pronto a far cadere il governo, nonostante il momento di massima emergenza economica, se i tempi fossero stati allungati. I “12 punti” sulla riforma della giustizia annunciati dal governo il 30 giugno – con rituale conferenza stampa in pompa magna – affrontavano il tema (al punto 9) con la dovuta cautela: “Accelerazione del processo penale e riforma della prescizione”.

I RICHIAMI DELL’EUROPA: “TROPPI CORROTTI IMPUNITI”. Eppure anche questa è una cosa che “ci chiede l’Europa“. Lo ricorda l’Ufficio studi della Camera, che il 26 maggio ha prodotto un corposo dossier sul tema: “Il rilievo dell’eccessiva brevità del termine di prescrizione è emerso in diverse sedi sovranazionali (per esempio, nel Rapporto Ocse del maggio 2013 sulla corruzione) e, in special modo, nel Consiglio d’Europa”. Proprio sul fronte della corruzione, l’ufficio studi della Camera ricorda il Rapporto del Greco (il Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione) del 2 luglio 2009, nel quale si sollecita l’Italia “ad adottare misure tali che la pronunzia giudiziale di merito sui reati contro la pubblica amministrazione pervenga in tempi ragionevoli, sottolineando che l’estinzione dei reati per prescrizione, pur in presenza di compendi probatori solidi e affidabili, costituisce motivo di sfiducia della collettività nella giustizia”. Un richiamo rinnovato nel rapporto anticorruzione della Commissione europea del 3 febbraio 2014, che sottolinea l’inadeguatezza della legge “Severino” del 2012 su questo fronte. Il rapporto cita uno studio secondo il quale i procedimenti per corruzione estinti nel nostro Paese per scadenza dei termini di prescrizione sono intorno al 10% ogni anno, contro una media negli altri Stati Ue dallo 0,1 al 2%.

Nel 2012 (ultimo dato ufficiale disponibile) sono stati dichiarati prescritti 113mila procedimenti penali, il 7% di tutti quelli giunti a una conclusione. Un dato in calo (erano 207mila nel 2003), ma pur sempre “un’intollerabile abdicazione” dello Stato, l’ha definita il presidente della Cassazione Giorgio Santacroce all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2014. In Cassazione, sottolinea l’ufficio studi della Camera, il 13,7% delle prescrizioni riguarda i reati contro la pubblica amministrazione. I presunti tangentisti sono tra i principali beneficiati della prescrizione all’italiana. I termini scattano dal momento in cui il reato vine commesso, in genere molto prima che si apra la relativa indagine, e le pene lievi (leggermente inasprite dal nuovo testo anticorruzione del 2012) comportano altrettanto brevi tempi di scadenza. Il resto lo fanno i buoni avvocati che spesso i colletti bianchi possono permettersi. Risultato, ha rivelato l’Espresso nel febbraio scorso, in un Paese sempre punito dalle classifiche internazionali sulla trasparenza, tra i detenuti in carcere “si contano soltanto 11 accusati per corruzione, 26 per concussione, 46 per peculato, 27 per abuso d’ufficio aggravato”.

GERMANIA, PER I POLITICI LA PRESCRIZIONE E’ LUNGA. La prescrizione è una garanzia per il cittadino, e infatti è prevista da molti ordinamenti. Solo che altrove è regolata in modo più lineare. E’ sempre l’Ufficio studi della Camera a informarci che in Francia il termine per perseguire i reati più gravi ( i “crime”, crimini, nel diritto francese) è di dieci anni, ma “possono essere interrotti da qualsiasi atto di istruzione e di azione giudiziaria”. In Germania i tempi sono ancora più lunghi, ma soprattutto: “Nel caso di reati compiuti da membri del Parlamento federale o di un organo legislativo di un Land”, la prescrizione viene computata non da quando è stato commesso il reato, ma “a partire dal momento in cui viene avviato il procdiomento a carico del parlamentare”. Ecco un’altra pratica che difficilmente troverà spazio nella riforma della giustizia targata Renzi-Alfano-Berlusconi. In uno Stato indubbiamente di diritto come il Regno Unito, la prescrizione in sé non esiste, e limiti all’inizio di un’azione penale sono posti solo per i reati più lievi, mentre per i più gravi, le “indictable offence”, “non sussitono limiti temporali”, e comunque è il giudice che valuta caso per caso “la sussistenza del’interesse pubblico nell’esercizio dell’azione penale” anche se è passato molto tempo dal fatto.

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MessaggioInviato: 19/08/2014, 22:40 
Non bisogna essere dei fini economisti, anche una semplice casalinga si ricorda bene che fino al 2001 con un milione e 500 mila lire una famiglia viveva dignitosamente e che il corrispettivo di 750 euro si e tradotto nella povertà.
In Italia si sta perpetrando un crimine epocale: lo Stato ricco si sta trasformando in una popolazione povera. L’Italia e ricchissima per i beni e i servizi che possiede e produce.
Abbiamo tutto tranne i soldi.
Abbiamo di tutto e di più per fare stare bene tutti, eppure ci sono 4 milioni e 100 mila italiani che non hanno i soldi per comprare il pane. Le imprese muoiono non perche hanno dei debiti ma perche vantano dei crediti, in un contesto dove il principale debitore insolvente e lo Stato che deve 130 miliardi alle imprese. Lo Stato e di fatto al collasso con un debito complessivo (debito pubblico, delle banche, imprese e famiglie) di 5.232 miliardi di euro, pari al 326% del Pil, sui quali ogni anno si pagano interessi passivi di 220 miliardi che equivalgono al14,6% del Pil.
Eppure l'Italia spende meno di qualsiasi altro Stato al mondo. Dal 1993 ad oggi, lo Stato ha realizzato un avanzo primario di bilancio di 740 miliardi di euro. Nessun Paese e riuscito a fare quel che ha fatto l'Italia, ovvero spendere meno di quello che incassa mediante le imposte. Purtroppo, ciò e stato inutile poiché gli interessi pagati sui debito dal 1980 ad oggi sono stati ben 3.100 miliardi di euro. Ebbene con la sovranità monetaria oggi avremmo un debito pubblico del 12,7% e non del 134% del Pil e le tasse sarebbero minime.
Fermo restando la necessita di risanare la Pubblica amministrazione che costa 830 miliardi di euro, più della meta del Pil, senza cui non potremmo abbattere il più alto livello di tassazione al mondo che raggiunge l'80% tra tasse dirette e indirette, nulla di ciò potrebbe essere realizzato senza una moneta sovrana emessa direttamente dallo Stato senza indebitarsi con le banche e senza aumentare le tasse.
Questo opuscolo e stato concepito per rappresentare correttamente la realtà dell'euro, l'unica moneta al mondo emessa in assenza di uno Stato, e per spiegare che il riscatto della sovranità monetaria non solo è possibile ma è assolutamente vantaggioso. La verità è che l'euro non è mai stato una moneta comune ma lo strumento principe di un sistema di potere che ci sta spogliando della nostra sovranità e della nostra civiltà. Solo uscendo dall'euro, affrancandoci dall' Eurocrazia, noi italiani recupereremo i nostri inalienabili diritti alla vita, alla dignità e alla libertà.
Ecco perche il No Euro è il motivo che ispira la Campagna elettorale per Ia mia rielezione al Parlamento Europeo nella Circoscrizione del Nord Est (Emilia Romagna, Veneto, Friuli­ Venezia-Giulia, Trentino-Alto Adige), dove sono candidato capolista di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, l'unico partito che incarna Ia sovranità nazionale dell'Italia come Stato libero e indipendente a partire dalla sovranità monetaria.
II mio auspicio che il No Euro diventi il punto di partenza per promuovere il Fronte di Liberazione degli Italiani che aggreghi tutte le forze sane e vitali, imprenditori, lavoratori, famiglie, sindaci, Forze Armate e dell'ordine, in grado di salvare gli italiani e far rinascere l'Italia. Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta. Insieme ce la faremo!

Fonte: ioamolitalia.it



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MessaggioInviato: 20/08/2014, 20:38 
PER ESSERE GERMANIA BISOGNA RUBARE, BARARE… FARE PROPRIO SCHIFO

Pubblicato su 20 Agosto 2014 da frontediliberazionedaibanchieri in ECONOMIA

Di: Paolo Barnard

Volete essere l’economia leader di questa (putrefatta) Eurozona? Facile: barate, ma barate proprio in modo disgustoso, senza vergogna. Ecco le ricette:

A) Inventatevi una Cassa Depositi e Prestiti, dategli il nome di KFW, fategli investire soldi pubblici nelle aziende private nazionali senza che neppure un centesimo di questi soldi compaia nei famigerati conti di Stato, così nessuno a Bruxelles se ne accorge e vi mette le manette.

B) Fate riforme del lavoro che fanno ristagnare i salari nazionali per 12 anni, così le vostre mega industrie nazionali possono esportare a prezzi concorrenziali succhiando il sangue ai loro dipendenti. Ma quando questi s’infuriano (perché non sono tutti idioti), date la colpa delle loro pene non al governo né ai giganti dell’export, no! La colpa è di altri Paesi europei, quelli spendaccioni, stupidi e incapaci.

C) Create un sistema di moneta unica europea che ha in sé un complesso meccanismo finanziario per cui il vostro concorrente industriale numero uno, l’Italia, verrà spazzato via, messo in crisi e deprezzato all’estremo. Così le vostre patetiche PMI (che in questo caso si chiamano Mittelstand) potranno venire in Italia a rubarci i nostri super brevetti e le nostre prodigiose tecnologie per due soldi bucati, e portarsele a casa loro. Oh!, e i lavoratori/imprenditori italiani… bè c’è sempre un gabinetto dove metterli, no?

D) Dettate la legge suprema della competitività in Europa, dove la regola numero uno è, ad esempio, prendere un Monti o una Fornero, promettergli la paghetta finale (consulenze private milionarie in ambito finanziario) a patto che diminuiscano drammaticamente sia i salari italiani che le pensioni. Ma a casa vostra fate esattamente il contrario: diminuite l’età pensionabile e fare addirittura intervenire la Banca Centrale (!) a dire che i salari vanno aumentati.

F) Strombazzare in tutte le sedi di potere Tecnocratico che la vostra disoccupazione è la minore in Europa, quando la verità è che barate da prendervi a schiaffi, perché avete il più alto tasso di lavoratori sottopagati rispetto alla media di reddito nazionale di tutta Europa, ma guarda caso risultano come occupati!

G) Fate la voce grossa sulle RIFORME, che tutti sti Paesi mollicci del sud Europa devono assolutamente fare perché sono spendaccioni, corrotti, incapaci zavorre all’economia del continente. Ma poi nascondete con oculatezza che l’OCSE vi mette al ventottesimo posto su 34 Paesi come efficienza nelle… RIFORME! Cioè siete dei brocchi da vergognarsi. Ma con gli altri fate la voce grossa.

H) Cambiate rapidamente discorso quando qualcuno vi ricorda che prima dell’introduzione dell’euro, cioè della macchina monetaria che vi permette di barare, c’era un piccolo industrioso Paese chiamato Italia che vi faceva un c… così sia in termini di esportazioni, che come innovazione tecnologica, ed era esattamente al vostro pari nei maggiori parametri macroeconomici come Posizione Patrimoniale sull’Estero, Conto delle Partite Correnti e Debito Privato (qui poi noi italiani siamo ancora di gran lunga messi meglio).

I) Vantate di avere una grande autorevole seria mega banca, leader mondiale… mica ste botteghe di pochi spiccioli come hanno gli altri. Ma nascondete di nuovo che sta vostra illustrissima banca non è solo stra-fallita, con un equity capital ratio (l’opposto del leverage ratio) del 2,5%, cioè come avere 15 euro in cassa e avere debiti di miliardi con il Pentagono. E nascondete che sta vostra big bank si è anche accumulata scommesse in derivati (dinamite senza pompieri) per un totale di 20 volte il PIL del vostro stesso Paese. E quando salta quella, la vostra illustrissima banca, salta il mondo. Ma voi zitti! Mentite con la faccia come il c… sul modello mondiale che sta vostra banca putrefatta rappresenta.

Insomma, volete primeggiare in questa Eurozona? Mentite, barate, spogliatevi della minima decenza, siate bugiardi oltre il tollerabile… in altre parole chiamatevi Germania e Deutsche Bank.

p.s. Poi hanno il più alto giro di mazzette in termini assoluti di tutta Europa (Craxi era un pivello). E siccome hanno dato il pretesto (la tragedia dell'Olocausto) ai Sionisti ebrei per massacrare i palestinesi, dovrebbero pagare di tasca loro un piano Marshall per tutta la Palestina. Ma non solo: i tedeschi dovrebbero essere processati per crimini contro l’umanità in Grecia, oggi. Dai, i tedeschi sono nazisti nel DNA, inutile, o l’ONU commissaria la Germania in blocco, oppure continueranno a fare Olocausti. Ce l’hanno nel DNA di essere nazisti.

Tratto da: http://www.paolobarnard.info

[align=right]Source: PER ESSERE GERMANIA BISOGNA RU...rontediliberazionedaibanchieri [/align]




UN SOLO ORDINE…BOMBARDARE I SALARI!

Pubblicato su 20 Agosto 2014 da frontediliberazionedaibanchieri in POLITICA

In fondo è ferragosto, come puoi pretendere che gli italiani si rendano conto di quello che sta accadendo, le più spettacolari acroba…razzie della storia politica, le più demenziali proposte e idee avvengono sempre quando loro sono sotto l’ombrellone, speriamo almeno che si stiano leggendo un buon libro, VIAGGIO ATTRAVERSO LA TEMPESTA PERFETTAil nostro ovviamente. Immagine

Vi confesso che mi sto chiedendo per quale motivo sono qui a raccontarvi certe cose in fondo agli italiani non gliene frega nulla, loro tirano a campare sino a quando l’inevitabile sarà realtà, come la terribile deflazione salariale!

Probabilmente molti di Voi non conoscono Andrew W.Mellon e quello che accadde durante la Grande Depressione del 1929. Mellon segretario al tesoro americano dal 1921 al 1932, banchiere e importante industriale era una delle persone più ricche d’America, terzo contribuente dopo John D. Rockefeller e Henry Ford passò alla storia per avere pronunciato e consigliato all’allora presidente Herbert Hoover le seguenti parole…

“Liquidare il lavoro, liquidare le azioni, liquidare gli agricoltori, liquidare l’immobiliare…eliminare il marcio dall’economia…”

Provate a chiudere gli occhi e immaginare quello che sta accadendo in Italia…

“Liquidare il lavoro… missione compiutta…liquidare le azioni missione stracompiuta… liquidare gli agricoltori…missione in corso, liquidare l’immobiliare…missione già a buon punto, eliminare il marcio dall’economia…obiettivo fallito… eliminare il marcio dalla politica…obiettivo strafallito”

Tornando a noi, dopo le spericolate e demenziali acrobazie della prima esibizione della leggendaria SQUADRIGLIA DEGLI ALESINI VOLANTI!… In conclusione, la tanto vituperata e ridicolizzata idea dell’austerità espansiva non è affatto una stupidaggine se qualificata e calibrata all’Italia… eccoli di nuovo in azione, sempre loro intervistati da un manipolo di giornalisti che anestetizzano il dibattito in un’unica direzione, chiedendo pareri solo e sempre a coloro che hanno proposto ricette fallimentari… si deve consentire alle aziende meno produttive di far scendere gli stipendi “anche sotto il minimi contrattuali”, un’operazione che sarebbe “sempre meglio che avere una disoccupazione alta o un lavoro a tempo determinato”.

...................................... continua


[align=right]Source: UN SOLO ORDINE…BOMBARDARE I ...rontediliberazionedaibanchieri [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 20/08/2014, 20:41, modificato 1 volta in totale.


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(POVERA ... ROMA (in mano ai sinistri)! [8)]





E Ignazio Marino seppellisce Augusto



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Sono molte le firme, soprattutto di orientamento progressista, a stroncare senza pietà la Roma attuale e il suo sindaco Ignazio Marino. Non ci sono di mezzo solo la sporcizia, i rifiuti, la perdita dei bagagli all’aereporto, lo stato dei servizi pubblici e nemmeno l’accusa avvilente sull’incremento di furti e borseggi avanzata ufficialmente dal British Office. No, in questi giorni l’accusa va all’amnesia capitolina e italiana, sul bimillenario della morte di Ottaviano Cesare Augusto, primo imperatore romano.

“Così Roma perde la grande occasione”, “Allagato il mausoleo di Augusto nel giorno bimillenario”, “Si ripulisce dai rifiuti il mauseoleo in vista delle visite”, “Uno Stato litigioso e arcaico ha tenuto fermi i lavori di restauro dal 2006 ad oggi”, “Il bimillenario di Augusto snobbato. Tre visite e un allagamento”, “Le Scuderie di Augusto ingoiate dal maxiparcheggio nel cuore di via Giulia”, “Augusto, dopo due millenni esatti fa acqua”. Le stesse voci, insospettabili di qualunque nostalgia politica, non esitano a rimarcare: “Nel 1937 a duemila anni dalla nascita dell’imperatore, Mussolini portò a Roma un milione di visitatori. Oggi 90 in tre visite prenotate di mattina, poi pausa pranzo e stop”.

UFO O CENOTAFIO?

Nella centralissima, ed estesa per ben 28mila metri quadrati, piazza Augusto Imperatore, tra il Corso e l’Ara Pacis, una lunga e disordinata recinzione circonda una enorme buca nel terreno dove si erge in mezzo una strana costruzione, una collina di malta e terra, incomprensibile al primo sguardo se non come un ufo, una enorme meteora precipata dal cielo. Non un cartello, una scritta, un’indicazione ricordano che si tratta del Mausoleo, tomba circolare di Augusto.

Il vasto rudere recintato e chiuso al pubblico, sta al centro di uno spazio invaso da erbacce e mal drenato, che si riempie d’acqua ogni volta che piove a lungo o sale il livello del Tevere. In realtà il Mausoleo è un vero monumento al degrado, al ricovero di fortuna per i senzatetto, alla sporcizia dilagante, alla latrina a cielo aperto. Opere improvvisate, scritte sull’asfalto che titolano anche sassi lasciati da artisti improvvisati satireggiano, dilaniano e irridono (inconsapevolmente) l’arte contemporanea, quanto ed ancor più di quanto non abbiano fatto Crespi in Ars Attak e Parente nel Il più grande artista dopo il Fuhrer.

Probabilmente nessuna autorità, nei vari decenni, ha mai voluto che finisse in questo stato, se non le ditte fornitrici di recinzioni e soppalchi che dal degrado distribuito per la capitale incassano (quando incasseranno) migliaia di euro quotidiane. Eppure non si non può non vedere affiorare un “antiAugusto” dalle profondità dell’inconscio delle donne e degli uomini delle istitusioni.

http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/male ... anni-dopo/


Continuano le scelleratezze al patrimonio italiano ...
Poi dice che uno ......... [:(!]



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Cita:
Wolframio ha scritto:

PER ESSERE GERMANIA BISOGNA RUBARE, BARARE… FARE PROPRIO SCHIFO

Pubblicato su 20 Agosto 2014 da frontediliberazionedaibanchieri in ECONOMIA

Di: Paolo Barnard

Volete essere l’economia leader di questa (putrefatta) Eurozona? Facile: barate, ma barate proprio in modo disgustoso, senza vergogna. Ecco le ricette:

A) Inventatevi una Cassa Depositi e Prestiti, dategli il nome di KFW, fategli investire soldi pubblici nelle aziende private nazionali senza che neppure un centesimo di questi soldi compaia nei famigerati conti di Stato, così nessuno a Bruxelles se ne accorge e vi mette le manette.

B) Fate riforme del lavoro che fanno ristagnare i salari nazionali per 12 anni, così le vostre mega industrie nazionali possono esportare a prezzi concorrenziali succhiando il sangue ai loro dipendenti. Ma quando questi s’infuriano (perché non sono tutti idioti), date la colpa delle loro pene non al governo né ai giganti dell’export, no! La colpa è di altri Paesi europei, quelli spendaccioni, stupidi e incapaci.

C) Create un sistema di moneta unica europea che ha in sé un complesso meccanismo finanziario per cui il vostro concorrente industriale numero uno, l’Italia, verrà spazzato via, messo in crisi e deprezzato all’estremo. Così le vostre patetiche PMI (che in questo caso si chiamano Mittelstand) potranno venire in Italia a rubarci i nostri super brevetti e le nostre prodigiose tecnologie per due soldi bucati, e portarsele a casa loro. Oh!, e i lavoratori/imprenditori italiani… bè c’è sempre un gabinetto dove metterli, no?

D) Dettate la legge suprema della competitività in Europa, dove la regola numero uno è, ad esempio, prendere un Monti o una Fornero, promettergli la paghetta finale (consulenze private milionarie in ambito finanziario) a patto che diminuiscano drammaticamente sia i salari italiani che le pensioni. Ma a casa vostra fate esattamente il contrario: diminuite l’età pensionabile e fare addirittura intervenire la Banca Centrale (!) a dire che i salari vanno aumentati.

F) Strombazzare in tutte le sedi di potere Tecnocratico che la vostra disoccupazione è la minore in Europa, quando la verità è che barate da prendervi a schiaffi, perché avete il più alto tasso di lavoratori sottopagati rispetto alla media di reddito nazionale di tutta Europa, ma guarda caso risultano come occupati!

G) Fate la voce grossa sulle RIFORME, che tutti sti Paesi mollicci del sud Europa devono assolutamente fare perché sono spendaccioni, corrotti, incapaci zavorre all’economia del continente. Ma poi nascondete con oculatezza che l’OCSE vi mette al ventottesimo posto su 34 Paesi come efficienza nelle… RIFORME! Cioè siete dei brocchi da vergognarsi. Ma con gli altri fate la voce grossa.

H) Cambiate rapidamente discorso quando qualcuno vi ricorda che prima dell’introduzione dell’euro, cioè della macchina monetaria che vi permette di barare, c’era un piccolo industrioso Paese chiamato Italia che vi faceva un c… così sia in termini di esportazioni, che come innovazione tecnologica, ed era esattamente al vostro pari nei maggiori parametri macroeconomici come Posizione Patrimoniale sull’Estero, Conto delle Partite Correnti e Debito Privato (qui poi noi italiani siamo ancora di gran lunga messi meglio).

I) Vantate di avere una grande autorevole seria mega banca, leader mondiale… mica ste botteghe di pochi spiccioli come hanno gli altri. Ma nascondete di nuovo che sta vostra illustrissima banca non è solo stra-fallita, con un equity capital ratio (l’opposto del leverage ratio) del 2,5%, cioè come avere 15 euro in cassa e avere debiti di miliardi con il Pentagono. E nascondete che sta vostra big bank si è anche accumulata scommesse in derivati (dinamite senza pompieri) per un totale di 20 volte il PIL del vostro stesso Paese. E quando salta quella, la vostra illustrissima banca, salta il mondo. Ma voi zitti! Mentite con la faccia come il c… sul modello mondiale che sta vostra banca putrefatta rappresenta.

Insomma, volete primeggiare in questa Eurozona? Mentite, barate, spogliatevi della minima decenza, siate bugiardi oltre il tollerabile… in altre parole chiamatevi Germania e Deutsche Bank.

p.s. Poi hanno il più alto giro di mazzette in termini assoluti di tutta Europa (Craxi era un pivello).



L' ho sempre detto che il successo della Germania si basa sul furto agli altri, è sempre stato così del resto.


Ma quando parlo io sembra che a parlare sia un alieno...

e ancora oggi ci sono, e stanno di casa a sinistra, persone che la difendono in nome di questa maledetta Unione Europea, affondasse una volta per tutte.

Persone che applaudono a un personaggio viscido come Prodi come a tutto quello che viene dal loro infame Partito.


Niente, non se ne esce, la gente ha subito un lavaggio del cervello incredibile.


Cita:
Ma non solo: i tedeschi dovrebbero essere processati per crimini contro l’umanità in Grecia, oggi.

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Ce l’hanno nel DNA di essere nazisti.


Tratto da: http://www.paolobarnard.info

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Parole sante.


Se fossi credente pregherei per un meteorite che facesse un bel lago interno al centro europa, mitigherebbe il clima e risolverebbe magicamente molti problemi.

Seriamente, questi stanno togliendo la sovranità a tutti i Paesi d' Europa, quando l' unico Paese che come dice Barnard andrebbe commissariato in perpetuo sono loro.

Non so se sia il clima o l' ambiente tetro in cui vivono, l' educazione troppo rigida che ricevono o chissà cosa, ma sono pazzi da legare.



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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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(Aveva ragione Andreorti: "le voglio così bene che ne preferisco ... due!") [;)]



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Non sono loro nazzisti siamo noi ad essere dei c0gli0*i. Perchè i mezzi per impedirglielo li abbiamo sempre avuti ma ci siamo venduti.

Purtroppo se i tedeschi sono dei nazzisti nel DNA noi siamo dei CORROTTI nel dna.



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MessaggioInviato: 28/08/2014, 02:02 
Parla per i politici perfavore, io non ho mai preso tangenti.


L' itaGliano è cojone nel DNA, ecco cosa. Sono 2000 anni che si fa fare il lavaggio del cervello dalla Chiesa e 50 dall' ideologia comunista.


Ormai non è rimasto più nulla in zucca... tutti lì a commuoversi per il Papa gesuita e a seguire fino alla rovina il Partito...

Persone che non si rendono semplicemente conto della realtà, cioè che stavamo meglio prima di entrare nell' euro,

personaggi che sembrano usciti da un film di Fantozzi che applaudono quel Prodi che ci ha venduto, e quindi sono fan dell' euro e di tutta l' Unione Europea, solo perchè era il leader del "loro" partito... [xx(] [:(!]


E con questo popolo vorremmo cambiare l' Italia? Un popolo che ha divorato il futuro dei propri figli? Che non lascia andare avanti i giovani? Mi fermo qui...

La realtà è una sola e la ripeto, l' italiano è troppo stupido per capire e anche se capisse è troppo arrogante per riconoscere i propri errori, persevererebbe in malafede e contro il suo interesse pur di non fare ammenda.

Ci trascineranno tutti a fondo... i migliori, quelli che hanno capito, che sono troppo pochi per cambiare le cose, partano e si facciano una vita in un Paese decente e diano il loro contributo dove NON è sprecato, finchè ci sono ancora gli aerei in partenza.


Questo non discolpa certo minimamente i tedeschi, che sono i responsabili di tutto questo schifo.

Non si può perdonare ai colpevoli solo perchè chi dovrebbe fermarli non lo fa, la loro responsabilità è diversa ed è un altro paio di maniche.



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