26/08/2014, 09:42
Sirius ha scritto:
Non so se questo sia stato già pubblicato, ma penso sia recentissimissimo:
http://notizie.virgilio.it/videonews/mo ... -fuga.html
26/08/2014, 09:44
HIROSHI SHIBA ha scritto:
Comunque,tristezza profonda a parte,io do il mio parere a tempo perso,se nel paese vivesse un pirocinetico?
26/08/2014, 10:22
26/08/2014, 12:35
Angel_ ha scritto:tommaso ha scritto:
Straordinaria la testimonianza di clarbruno vedruccio che forse pochi conoscono ma che è una personalità nel campo della fisica e dell'ingegneria elettronica di livello mondiale.
Praticamente quando parla di "bestialità" nell'affermare che potenze straniere utilizzino lo scacchiere del basso tirreno per testare le proprie armi(esponendone anche i motivi) conferma che la matrice tecnologica dei fenomeni di caronia sia esogena.Come dire...se non è zuppa è panbagnato...
«Chi ha colpito ha smesso di farlo appena abbiamo posizionato le apparecchiature di controllo», conferma Vedruccio. «Ma grazie ai rilievi sulle bruciature di cavi e suppellettili abbiamo tracciato con un geometra le linee di convergenza. Le onde elettromagnetiche si propagano in linea retta come la luce ed è quindi possibile fare una specie di perizia balistica». Il rapporto del Gruppo interistituzionale parla infatti di un “punto di origine” dei fenomeni che dovrebbe trovarsi in una direttrice che da nord-nordovest va in direzione sud-sudest. Alle Eolie?
«Qui entriamo in discorsi molto riservati. Posso dire che si trattava di radiazioni ben focalizzate», spiega Vedruccio. «Noi sappiamo che genere di radiazioni erano e sappiamo che erano direzionate».
Cioè mirate?
«Sì, mirate. Ma non credo che chi operava questo sistema volesse fare del male alla gente. Piuttosto, le case sembrano essere state colpite in maniera selettiva, quando la gente era in altre stanze. L’indagine ha evidenziato che il punto di origine era in mare a qualche metro dalla superficie, ma quando siamo andati là, non c’era niente». Un sommergibile?
«Ne dubito. Per irradiare quell’energia a quella distanza ci vorrebbero gigawatt di energia, non kilowatt».
Si possono fare altre ipotesi.
«Ma invece di fare ipotesi, perché non vi basate sui fatti? Le foto a quegli oggetti volanti sono i fatti. Fare altre congetture in base a fatti così può essere scomodo. Io non lo posso fare, ho famiglia... Le dico solo che nessuno stato autorizzerebbe esperimenti sui civili e fuori dai poligoni, perché farlo significherebbe rivelare che si è in possesso di una tecnologia più avanzata di qualche centinaio d’anni rispetto a oggi».
Si tratta allora di un messaggio?
«Era un messaggio sì, un mostrare i muscoli, forse più che una cosa incidentale».
Ma un messaggio di chi?
«Allora le dico questo: se lei potesse sapere di che cosa si tratta, non sarebbe autorizzato a parlarne. Qualsiasi ipotesi lei faccia non potrà mai combaciare con la realtà. Chiaro?».
Non del tutto, ma comincio a capire che sarei tenuto, ufficialmente, a non capire, giusto?
«Ecco. Insomma, lei ha visto le immagini dei fenomeni di Canneto sui giornali e in televisione, no?... Quell’elicottero della Protezione civile che ha avuto danni ai rotori, ricorda?...
In alcune foto appare un oggetto simile a un posacenere rovesciato che segue quell’elicottero. Non le so dire di che cosa si trattasse, di sicuro seguiva l’elicottero che poi ha avuto dei problemi. Secondo me, l’intento era puramente dimostrativo». Non è collegabile al progetto Aurora di Haarp ( lo High-frequency Active Auroral Research Program, gestito dal Dipartimento della Difesa americano e considerato il nucleo del programma “Guerre Stellari”, ndr), capace di modificare il perimetro della ionosfera, come si dice, per creare un potente raggio laser di onde elettromagnetiche?
«Haarp non ha niente a che vedere con quello che abbiamo osservato. C’è un’abissale ignoranza in questo campo. È piuttosto diffuso un certo atteggiamento new age di complottisti che vedono di tutto, dagli gnomi agli omini verdi al diavolo».
Lei però mi parla di tecnologie avanti di centinaia di anni...
«Le dirò così, allora: se si trattasse di omini verdi lei crede che uno che è nelle istituzioni potrebbe confermarlo? Potrebbe solo riderci sopra, giusto?».
Giusto.
«Allora io ci rido sopra: ah ah ah. Magari è stata Campanellino. Abbia pazienza, la realtà è ciò che è stato visto e fotografato e anche altre foto e immagini e materiale che voi non vedrete mai. Molto è uscito perché le autorità hanno cercato di attenuare la paura che si trattasse di militari che facevano esperimenti sulle popolazioni. Quei fenomeni straordinari meritavano di insegnarci delle cose importanti. Invece abbiamo preso solo le briciole. Ci si sarebbe dovuti attivare seriamente e non in modo scientifico-universitario, ma scientifico, industriale e militare, chiaro?».
Insomma, potevamo ricevere un messaggio dagli alieni...
«Era una bella occasione per imparare molte cose sull’elettromagnetismo. Qualcosa abbiamo capito, qualcosa no. Peccato».
Fonte:http://mag.wired.it/rivista/storie/caronia-experiment.html?page=4#content
Per la miseria...questa intervista a Vedruccio me l'ero persa...più chiaro di così non poteva essere...
26/08/2014, 13:04
26/08/2014, 13:32
26/08/2014, 15:50
26/08/2014, 18:36
HIROSHI SHIBA ha scritto:
Dire al mondo inn via ufficiale che esistono altre forme di vita extraterrestri e che sono tra di noi avrebbe le conseguenze che voi tutti sapete e immaginate. (...)
27/08/2014, 13:24
28/08/2014, 16:18
Caronìa Experiment
28 Febbraio 2011
Gli alieni sbarcano in Sicilia?
In questo documento inedito le dichiarazioni
della Protezione Civile
a cura di Annibale Leggio
Dal dicembre 2003 a Canneto, frazione di Caronìa, in provincia di Messina, hanno cominciato a verificarsi fenomeni di autocombustione nelle case di decine di abitanti che hanno condotto nell’isola scienziati di tutto il mondo a caccia della soluzione del ‘giallo dei fuochi spontanei’. Testimonianze dirette, raccolte nel 2007 dalla Commissione per l’Indagine sui Fenomeni Fortiani della Ecospirituality Foundation, hanno portato a formare un quadro di fenomeni inconsueti che sono rimasti senza spiegazione: smagnetizzazioni di card telefoniche, bussola che scarta il Nord di circa 13 gradi, l’incendiarsi di una cinepresa di Sky TV, cellulari che si mettono in carica autonomamente, anche per 24 ore, una morìa di conigli nella zona colpita dai fenomeni, trovati morti a decine senza una spiegazione. Nonché una strana e gigantesca impronta, di forma rettangolare, lunga 40 metri e larga 15, ritrovata in un campo a pochi chilometri da Caronìa. Nelle indagini sono emerse anche le foto impressionanti degli squarci su tre delle quattro pale dell’elicottero Sikorsky della Protezione Civile in volo sul basso Tirreno, costretto a un atterraggio di emergenza senza avere apparentemente urtato contro nulla. Inoltre sono state viste luci abbaglianti in cielo. Un carabiniere del posto ne è stato testimone e ha fatto regolare denuncia al comando di Santo Stefano. Una ragazza del luogo ha addirittura fatto una foto di una inspiegabile luce nel cielo, poi mostrata nei servizi televisivi. Infine nel 2007, dopo due anni di studi e rilevazioni, esperti e scienziati hanno redatto un rapporto riservato, su incarico del governo, di cui i giornali hanno pubblicato alcuni stralci. Le conclusioni del rapporto rasentano l’incredibile: si tratterebbe di armi militari segrete oppure di “operazioni di natura extraterrestre”. Abbiamo intervistato Francesco Mantegna Venerando, Coordinatore regionale del Comitato della Protezione Civile siciliana.
ANNIBALE LEGGIO: Perché è stato messo il segreto militare sui fatti di Canneto?
FRANCESCO MANTEGNA VENERANDO: Non c’è nessun rapporto segreto. Badiamo alla riservatezza perché non vogliamo che i nostri rapporti periodici di aggiornamento siano oggetto di strumentalizzazione o di cattive interpretazioni, soprattutto da parte degli organi di stampa, che potrebbero destare preoccupazioni che vogliamo evitare perché non ve ne è motivo.
AL: L’“Espresso”, riferendosi al rapporto compilato dal Gruppo Interistituzionale da lei coordinato, parlava di tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali.
FMV: A questo proposito posso dirle con certezza che il gruppo di lavoro, dopo una serie di valutazioni di carattere scientifico, ha ritenuto plausibile l’origine artificiale, cioè antropica dei fenomeni, e in questo momento l’attenzione massima è concentrata sull’ipotesi di una emissione elettromagnetica impulsiva, che molto probabilmente proviene dall’alto mare, cioè al largo, dalla direzione nord, per intenderci, rispetto alla costa siciliana. Però il gruppo non è ancora in grado di stabilire il punto di origine di queste emissioni, per cui si sta costituendo una rete di monitoraggio sempre più, precisa che noi auspichiamo sia in grado, se si dovesse ripetere il fenomeno, attraverso delle triangolazioni, di stabilire appunto il luogo sorgente.
AL: “Ingaggio militare” è un termine che viene usato per scontri a carattere ben preciso, circoscritto.
FMV: Il gruppo ha un mandato esclusivamente di ordine scientifico, e non un’eventuale competenza militare. Noi ci riferiamo sostanzialmente alla possibilità di impiego di tecnologie di questa natura, che possono essere anche di interesse militare, ma siamo in un altro campo. Che poi queste tecnologie riguardino applicazioni di tipo militare, questo è un altro possibile aspetto.
AL: Ma è possibile?
FMV: Certo che è possibile. Queste tecnologie esistono, quindi non si possono assolutamente escludere.
AL: Sono state rilevate anche a Canneto?
FMV: Gli effetti riscontrati nell’area di Canneto-Caronìa sono in qualche modo compatibili con applicazioni di questo genere; però lo stato dell’arte del monitoraggio in questo momento, non ci consente assolutamente di dirlo con certezza, ma gli effetti riscontrati effettivamente ci sono, mi riferisco in particolare alle numerose anomalie di tipo elettromagnetico, di cui abbiamo una raccolta considerevole di episodi.
AL: In questo momento è stata tolta tutta l’apparecchiatura che serviva per le rilevazioni.
FMV: Effettivamente nella fase di prima emergenza, le apparecchiature erano installate nell’alloggio di un privato cittadino che non vi abitava. Ora le apparecchiature sono state spostate e di qui a breve riteniamo che verranno reinstallate.
AL: I fenomeni non sono finiti, continuano.
FMV: Abbiamo evidenza che ogni tanto queste anomalie elettromagnetiche riemergono.
AL: Perché è stata avanzata l’ipotesi di un intervento non terrestre? Quali fatti hanno supportato quest’ipotesi?
FMV: C’è una serie abbastanza consistente di segnalazioni e osservazioni di oggetti volanti non identificati, di OVNI appunto, però nessuno ha mai visto, per essere schietti, extraterrestri in giro a Caronìa. Non abbiamo ancora elementi sufficienti per condurre una istruttoria scientifica vera e propria attorno a questi oggetti volanti e ci stiamo lavorando.
AL: Ma se fossero esperimenti militari italiani, evidentemente potreste averne conferma?
FMV: A noi non risulta nulla del genere, anzi devo sottolineare che c’è un rapporto di grande collaborazione con le forze armate italiane che hanno dato testimonianza di un’attivissima collaborazione specialistica col gruppo di lavoro. Mi riferisco in particolare alla Marina e all’Aeronautica.
AL: Cos’è successo esattamente all’elicottero della Protezione Civile a Canneto? Dei testimoni sul luogo l’hanno visto colpito al rotore da qualcosa: un fascio di luce, un proiettile, un piccolo missile... tanto da costringerlo ad atterrare.
FMV: No, assolutamente nulla di tutto questo. L’elicottero ha solo riportato in tre delle quattro pale un’abrasione consistente che per un attimo ha sollecitato tutta la nostra attenzione perché è un fenomeno rarissimo. Il fatto che sia successo proprio durante una ricognizione nel cielo di Canneto, questo naturalmente ha fatto scattare l’allerta. Posso dirle che è tuttora aperta un’istruttoria su questo elemento, ma non possiamo stabilire che si sia trattato di un corpo lanciato da qualche parte. Né possiamo dire con altrettanta chiarezza che si è trattato di un volatile, perché non c’è alcuna traccia biologica, alcun residuo nel punto colpito.
AL: Quindi, se non è un uccello e non è un oggetto metallico...
FMV: Poteva essere un detrito in aria, ma anche questa ci sembra un’ipotesi abbastanza da scartare, per cui le ripeto, sull’episodio specifico non abbiamo ancora elementi tali da potere dire con certezza qual è stata l’origine di questo fatto che, però, è successo. E questo è evidente, è rimasta una traccia consistente.
AL: Alcuni turisti hanno visto anche lanciare delle bombe di profondità da una nave della marina nel tratto di mare antistante Canneto. Corrisponde al vero?
FMV: Di questo non ho mai sentito parlare sulla stampa. Non credo probabile una situazione di questo tipo. Turisti... dove? A bordo di un’imbarcazione da diporto o da terra? Se da terra mi sentirei categoricamente di escludere che sia possibile osservare una situazione di questo tipo.
Navi militari: ammesso e non concesso che si trattasse di una qualche esercitazione, sono molto distanti dalla costa, quindi è assolutamente impossibile che qualcuno abbia potuto osservare cose del genere.
AL: So che la Procura ipotizza che negli incendi di Canneto potrebbe essere implicata anche qualche persona del posto. Su quali basi? È un’ipotesi verosimile secondo lei?
FMV: So che da tempo aveva avviato un’indagine, so che ci sono state consulenze d’ufficio. È normale che la Magistratura si muova in tutte le direzioni possibili. Noi ci impegniamo sotto il profilo scientifico della cosa. A noi interessa capire come sia possibile una emissione elettromagnetica di questo genere.
AL: Ho raccolto testimonianze anche di turisti secondo cui è stato visto più volte un piccolo oggetto di forma sferoide uscire dal mare e andare sopra la cittadina di Canneto. Ne sapete qualche cosa?
FMV: Abbiamo ricevuto segnalazioni di diversi tipi di avvistamenti, se li vogliamo chiamare così. E abbiamo potuto anche ottenere qualche documentazione fotografica, diurna soprattutto, ma si tratta di immagini di oggetti molto distanti, sfuocati e indistinti, quindi non siamo in grado di stabilire con una certa sicurezza di che cosa si tratti.
AL: Cosa sono, luci?
FMV: Sì, più che altro sono dei punti luminosi e le dico con sufficiente certezza che non possono essere attribuiti a dei velivoli, per lo meno di tipo convenzionale. Mi riferisco ad aerei civili o militari.
AL: Sono oggetti di forma sferoide?
FMV: Sono puntiformi, ma la definizione dell’immagine, anche attraverso un’elaborazione abbastanza spinta, non ci consente di capire di che cosa si tratta. Non possiamo dire se di forma ellissoidale o sferica o altro.
AL: Sono stati visti sopra le case?
FMV: No, le immagini si riferiscono a un’area abbastanza ampia.
AL: Non soltanto a Canneto?
FMV: No, anche altrove. Anche in direzione del mare, verso le Eolie.
AL: Fra i testimoni qualcuno ha anche parlato di un missile lanciato verso un oggetto che usciva dal mare.
FMV: Assolutamente no. Da quando noi siamo presenti per l’attività di monitoraggio non abbiamo osservato in mare del movimento, del traffico navale particolare, delle esercitazioni militari.
AL: Esercitazioni militari italiane?
FMV: Per quanto ci risulta anche se non stiamo in mare, quindi non possiamo dire di essere degli osservatori quotidiani di quanto avvenga nel mare costiero, non ci è mai capitato di osservare traffico di un certo livello.
AL: Una nave della marina italiana è stata lì per parecchio tempo.
FMV: Sì, è la nave “Galatea” dell’idrografico della marina militare di cui abbiamo richiesto la collaborazione e ha raccolto una serie di dati, soprattutto in direzione delle anomalie elettromagnetiche possibili. È rimasta una decina di giorni.
AL: Il gruppo quindi continua a lavorare, non ha concluso il suo lavoro.
FMV: Sì, ci siamo ancora. Nonostante la momentanea sospensione dell’attrezzatura, una rete autoalimentata con batterie solari di sensori di rilevamento dei campi elettromagnetici continua a trasmettere.
AL: Ma gli allarmi scattano regolarmente...
FMV: In ogni singolo vano delle case di Canneto abbiamo fatto installare dei sensori rilevatori di fumo. Questa rete abbastanza frequentemente è soggetta ad una qualche anomalia: i sensori scattano in maniera impropria, cioè non dovuta alla presenza di fumo o di calore.
AL: Rilevano anche i campi magnetici?
FMV: No. Sono dei normali rivelatori di fumo come quelli che vediamo nei locali pubblici.
AL: La casa produttrice di questi sensori ha affermato che oltre a rilevare il fumo sono sensibili anche ai campi magnetici.
FMV: Possono essere influenzati da campi elettromagnetici anomali, ma questo non significa che sono dei sensori elettromagnetici.
AL: Però scattano...
FMV: Noi li abbiamo installati non per assolvere a questa funzione ovviamente, ma per ragioni di sicurezza, di prevenzione, di protezione civile soprattutto, perché nella prima fase critica degli incendi erano presenti i vigili del fuoco 24 ore su 24, chiaramente non si poteva avere una presenza del genere per anni.
AL: Sì, però scattano lo stesso e non c’è fumo.
FMV: Purtroppo sì. Abbiamo due o tre episodi al mese di questo tipo. Ci sono stati periodi in cui erano più frequenti, ma da circa quattro mesi si è abbassata la media.
AL: Sui risultati del gruppo è possibile avere documentazioni?
FMV: Non appena il gruppo sarà nella condizione di concludere i lavori, e quindi di definire una relazione conclusiva, sarà poi la Protezione Civile stessa a divulgarne le risultanze. Noi avremo a quel punto concluso il nostro lavoro. Purtroppo si tratta di cose molto complesse, perché ci troviamo di fronte ad uno scenario assolutamente nuovo, quindi non so dirle quando sarà possibile concludere i lavori.
AL: Voglio sottolineare che sono stato (ma non solo io) molto colpito dal gesto coraggioso da parte del gruppo di avere messo in evidenza questo aspetto di intervento di origine non terrestre, come ipotesi naturalmente, non come certezza.
FMV: Questo serve anche a stabilire l’assoluta oggettività che il gruppo necessariamente deve darci, perché non può avere delle preclusioni o dei pregiudizi. Oggi per vita extraterrestre si oscilla parecchio dai marzianini con le orecchie a punta a forme ipotizzate di vita extraterrestre di ben altra natura. Questo è un campo affascinante… Si fanno le ipotesi più disparate: gli alieni una volta venivano descritti dalla fantascienza in un certo modo, magari oggi è diverso. Ripeto, questa è una cosa sulla quale noi non possiamo dire assolutamente nulla perché non abbiamo nulla di evidente. Noi abbiamo un solo dovere: quello di riscontrare situazioni oggettivamente descrivibili e dimostrabili in sede scientifica, non possiamo fare altro che questo.
AL: Tuttavia mettere tra le variabili possibili anche questa è un fatto nuovo nell’orizzonte della ricerca italiana.
FMV: Noi non ci sentiamo di escludere nulla perché non abbiamo elementi né per definire con certezza l’esistenza di una situazione di questo tipo, né per escluderla. In questo senso, sì, devo dire, questa è una mia espressione a livello personale, un’espressione nella quale credo e quindi gliela rendo. Non sarebbe giusto neanche dal punto di vista appunto del rigore scientifico dire “no, queste cose non esistono”; potrebbero anche esistere, come si fa a stabilire l’esistenza o la non esistenza di una situazione di questo genere?
AL: La ricerca è proprio questo.
FMV: Appunto. Altrimenti sarebbe un atto di presunzione. Per dirla ancora più chiaramente, nessuno scienziato potrà mai sostenere,
dimostrandolo scientificamente, la non esistenza di forme di vita extraterrestre.
AL: Le ipotesi possibili sono state solo due: o origine non terrestre o origine militare, cioè sperimentazioni militari segrete.
FMV: Le tecnologie che riguardano le armi del futuro, come le armi di tipo elettromagnetico, vengono sperimentate prima da chi le inventa e le mette a punto; che poi arrivino ai militari è un altro discorso. Non è il nostro mestiere stabilire chi ha fatto queste cose. Riteniamo però che allo stato attuale delle osservazioni non si possano escludere.
AL: Secondo lei si potrebbero fare degli accostamenti tra quello che succede a Canneto e, per esempio, il fenomeno dei crop circle?
FMV: Abbiamo avuto in passato delle segnalazioni di presunti crop circle in Sicilia; ma in altra zona, distante da Canneto, si parla del centro della Sicilia. Dagli accertamenti ci siamo resi conto che non erano i crop circle che sono presenti ormai in una certa letteratura di questo genere. Sulla base dell’esperienza di lavoro e di studio fatta, non possiamo dire che ci sia alcun rapporto, sotto il profilo scientifico, tra questi fenomeni di anomalie elettromagnetiche i cui effetti si sono riscontrati a Canneto, e i crop circle che sono una cosa completamente diversa. Tant’è vero che non ci sono stati episodi specifici. L’unico episodio, che non riguarda però la tipologia dei crop circle, è quello della combustione di piante della specie Ampelodesmos sulle alture di Canneto, quindi ad alcuni chilometri di distanza. Sono delle combustioni all’interno di una superficie e hanno coinvolto tutte le piante appartenenti a questa specie.
AL: Solo quelle appartenenti a questa specie…
FMV: Solo quelle, mentre tutte le piante arbustive o arboree sono rimaste assolutamente indenni. Solo quel tipo di pianta ha avuto la combustione di tutto l’apparato radicale, integralmente, quindi anche la parte sottoterra per intenderci, e le foglie avevano tracce di combustione con gli intervalli uguali o quasi ai cavi elettrici che abbiamo potuto riscontrare durante la fase critica degli incendi a Canneto.
AL: E la pianta è bruciata completamente?
FMV: L’apparato radicale è combusto, una vera e propria carbonizzazione; le foglie invece hanno presentato tracce di combustione molto più superficiali.
Fonte:http://www.shan-newspaper.com/web/misteri/31-caronia-experiment.html
X-FILES IN SICILIA. COSE DELL'ALTRO MONDO!!
Tra la costa di Caronia e le isole Eolie, scienziati e generali incaricati dallo Stato studiano fenomeni inspiegabili che dal 2004 tormentano gli abitanti. Vi mostriamo alcune foto che fanno nascere molti dubbi
Nella foto (che il Magazine del Corriere della Sera pubblica in esclusiva giovedì 11 settembre) scattata il 2 agosto 2004 da un mezzo militare in navigazione di fronte all'isola di Vulcano, si possono notare due oggetti volanti che fanno pensare agli Ufo. Lo scatto è stato giudicato dagli esperti non ritoccato in alcun modo
Non chiamateli dischi volanti perché ingegneri, ammiragli e generali, architetti, geologi e fisici da quattro anni a caccia del mistero dell’acqua e del fuoco potrebbero decidere di continuare a tacere. E lasciare il top secret su una blindatissima banca dati con 350 eventi fra avvistamenti, rilievi di campi magnetici, bolle marine dal diametro di un chilometro, distese di melanzane colore arcobaleno e così via fino ad alcune inedite, ancora inspiegabili, foto mozzafiato con oggetti circolari sospesi sull’isola di Vulcano. Tutti strani fenomeni concentrati fra le Eolie e la costa di Caronia, quella segnata dall’angoscia di una piccola comunità di abitanti a partire dal 2004 strabiliati e allarmati davanti a incendi improvvisi, a Tv ed elettrodomestici che si accendevano da soli o prendevano fuoco, come le lampade e i ma- N terassi, mentre i cellulari si ricaricavano senza essere collegati a niente e sui display apparivano strambi caratteri.
Non chiamateli dischi volanti nemmeno con i carabinieri che hanno dovuto verbalizzare un collega testimone di una accecante “luce” in cielo, o l’altro al quale prese fuoco una scarpa. Vietata la tipica terminologia da ufologi anche con protezione civile, esercito, aeronautica e marina, università e vulcanologi, tutti timorosi di passare per matti e dubbiosi su cause e ipotesi, ma convinti di un solo dato comune: la concentrazione di fenomeni elettromagnetici in un’area ristretta.
All'attacco di un elicottero. Nel marzo 2006 un abitante di Canneto vede un elicottero in difficoltà, scatta una foto e scopre che alle spalle del mezzo compare un altro oggetto. L'elicottero è della Protezione civile in missione sull'area proprio per investigare sugli Ufo. Ma il volo è interrotto da una improvvisa anomalia
Appunto, quella di Canneto, un pugno di case sul mare, cinquanta residenti, una striscia stretta fra la costa e la linea ferroviaria Palermo-Messina, un rettangolo sottoposto ai raggi X di servizi segreti e sentinelle elettroniche. Tutti impegnati a scoprire perché, soprattutto nell’inverno e nella primavera 2004, proprio in questo buco nero, si smagnetizzavano le pen drive, impazzivano le bussole, si aprivano e chiudevano senza impulsi i cancelli automatici e gli allarmi delle automobili, con sensori e rivelatori di fumo attivati anche senza scosse e fiamme, fino all’implosione dei vetri di una utilitaria e al foro su un parabrezza, «colpito dalla punta di un trapano invisibile», come dichiarò il proprietario e portavoce degli abitanti di Canneto, Nino Pezzino.
Il danno riportato dall'elicottero. Il pilota, costretto a un atterraggio d'emergenza dopo un'avaria, una volta a terra constata esterrefatto che sulle tre pale dell'elicottero qualcosa ha grattato e sollevato la vernice e la pellicola speciale di rivestimento
Anomalie elettromagnetiche ufficialmente spazzate via da una archiviazione della magistratura che nel 2007 ha impresso al caso il bollo di “un fenomeno di natura dolosa e umana”. Come dire che si sarebbe trattato di un piromane. Però, ancora ignoto. Spiegazione inaccettabile per le “vittime”di Canneto, con intere famiglie evacuate per mesi dalle loro case. Spiegazione insufficiente per gli abitanti fra i quali Antonino Spinnato, un agricoltore con la passione delle foto, tanti scatti finiti alla banca dati, certo di aver visto fino a metà agosto strani oggetti volanti fotografati come gli è capitato di fare con quello che seguiva un elicottero della Protezione civile costretto a un atterraggio per avaria alle pale.
La scientifica indaga - Nella foto, un particolare della pala danneggiata. Le analisi di laboratorio hanno escluso ogni traccia di materiale organico nei punti colpiti. Quindi, non c'è stato alcun contatto con volatili o con altri oggetti. Ma l'istruttoria ancora in corso ha accertato una variazione della conducibilità elettrica all'interno delle pale.
Spiegazione precaria anche per chi scansa i termini da ufologo, ma continua a studiare i fenomeni da un osservatorio istituito con decreto della presidenza del Consiglio nel 2005, il cosiddetto “Gruppo interistituzionale” (vedi box a pag. 60). Una task force che ha come quartier generale un ufficio della Regione siciliana in pieno centro a Palermo, ottavo piano di un edificio moderno, le vetrate sulla cupola del Teatro Massimo e una banca dati che ha già interessato pure i servizi segreti perché un primo riservato fascicolo consegnato a Protezione civile e Palazzo Chigi avanza anche l’ipotesi di “test militari segreti o esperimenti alieni”.
Se il raccolto di melanzane diventa improvvisamente di un altro colore, qui c'è chi pensa che la colpa potrebbe essere degli alieni. Soprattutto se la verdura in questione da nera diventa verde, colore che piace tanto agli extraterrestri. Siamo a Marina di Caronia dove, nel marzo 2006, un'intera piantagione di melanzane cresce inspiegabilmente di questo colore (in foto) facendo perdere ai coltivatori 3.000 pezzi che nessuno vuole e molti soldi. Inutili le analisi di laboratorio che non hanno saputo piegare il fenomeno.
Il tutto con mille dubbi legati a documenti mai pubblicati. È il caso di una foto scattata da un mezzo militare nelle acque di Vulcano il 2 agosto del 2004. Una clamorosa immagine che lascia interdetti perché sul profilo dell’isola sembrano sospesi due oggetti che fanno subito pensare ai dischi volanti. Ingrandito il fotogramma e studiato ogni dettaglio dell’istantanea con sofisticate attrezzature, i tecnici dei diversi enti presenti nel Gruppo hanno solo potuto escludere l’ipotesi del fotomontaggio. «Proprio perché sembrano due dischi volanti procediamo con i piedi di piombo in assenza di conclusioni scientificamente definite », commenta a denti stretti il coordinatore del Gruppo, Francesco Venerando, quando scopre che la foto è comunque arrivata al Corriere della Sera Magazine superando dopo quattro anni la barriera del top secret.
Nei documenti ufficiali si continua a parlare di “due Ovni”, termine che sta per “oggetti volanti non identificati”. Ma si aggiunge che quello stesso 2 agosto del 2004 un Ovni di forma analoga fu osservato nel cielo di Trapani, mentre il 29 luglio, appena quattro giorni prima, un altro dello stesso tipo era stato avvistato su Rometta Marea, a pochi chilometri da Caronia. Informazioni queste ultime arrivate dal Centro ufologico nazionale. Dati incamerati da Venerando con cautela: «Il Gruppo nasce per fare luce sui fenomeni, non per catalogare l’avvistamento di “Ovni”. Ma abbiamo dovuto applicarci anche a questo. E per ogni segnalazione abbiamo ovviamente cercato di controllare le registrazioni radar...», ammette Venerando, anche lui sorpreso perché gli “oggetti” non lasciano tracce
Fonte:http://notiziarioufo.forumfree.it/?t=31919014
28/08/2014, 19:12
28/08/2014, 22:18
29/08/2014, 01:09
29/08/2014, 01:25
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