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02/09/2014, 16:31

si ma si può rendere anonimo un blip?

@ufologo
si capito capito, rispondevo a tte in merito al traffico, infatti non si parlava di anomalie, per quelle mi ero agganciato alla tua risposta

mi stai mandando a male [:o)]
Ultima modifica di darklight il 02/09/2014, 16:37, modificato 1 volta in totale.

02/09/2014, 19:14

Ufologo... che cosa si intende, secondo te, per "aerei privi di sigla"?

02/09/2014, 19:33

Ad esempio, sulla fusoliera dell'aereo c'è scritto: 6 - 12 ; significa VI Stormo, aereo N° 12
Poi c'è il serial nuber, sullacoda, scritto più piccolo.

02/09/2014, 20:17

quindi non si parlerebbe di tracciati radar.. ok..

02/09/2014, 20:20

Come?

02/09/2014, 20:28

Thethirdeye ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:

Scambi di accuse, bugie e depistaggi:
ecco le carte segrete sulla strage di Ustica



Risulta al contrario non solo il movimento di aerei americani ma anche di altri non identificati perché privi di sigla ma decollati da portaerei americani o francesi. Gli Usa, tuttavia, continueranno a sostenere il fermo diniego anche negli anni successivi, anche di fronte all'evidenza fino a negare l'esistenza di registrazioni radar. A smentirli era però il comandante della loro portaerei Saratoga che sosteneva di aver notato "un traffico aereo molto sostenuto nell'area di Napoli soprattutto in quella meridionale: sul radar abbiamo visto passare molti aerei".


Domanda: a QUALE corpo (speciale o meno) possono appartenere aerei militari
PRIVI DI SIGLA? [:I] [8D]


@ufologo

Intendevo il discorso tutto dal punto di vista dei tracciati radar, pensavo a sigle come segnali... devo aver fatto confusione allora.
Ultima modifica di darklight il 02/09/2014, 20:48, modificato 1 volta in totale.

02/09/2014, 20:58

Thethirdeye ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:

Scambi di accuse, bugie e depistaggi:
ecco le carte segrete sulla strage di Ustica



Risulta al contrario non solo il movimento di aerei americani ma anche di altri non identificati perché privi di sigla ma decollati da portaerei americani o francesi. Gli Usa, tuttavia, continueranno a sostenere il fermo diniego anche negli anni successivi, anche di fronte all'evidenza fino a negare l'esistenza di registrazioni radar. A smentirli era però il comandante della loro portaerei Saratoga che sosteneva di aver notato "un traffico aereo molto sostenuto nell'area di Napoli soprattutto in quella meridionale: sul radar abbiamo visto passare molti aerei".


Domanda: a QUALE corpo (speciale o meno) possono appartenere aerei militari
PRIVI DI SIGLA? [:I] [8D]

03/09/2014, 11:36

Ripeto, per quello che ne so, a nessuno.


darklight, sui radars militari appere la "traccia", il transponder (se attivo) ed il codice IFF/SIF (che hanno acceso per forza, ma con un codice prestabilito, per il riconoscimento. Se sono nemici, in caso di guerra ed ovviamente non rispondono a tale codice pianficato, si buttano giù!).[;)]

03/09/2014, 11:54

Ufologo 555 ha scritto:

Ripeto, per quello che ne so, a nessuno.

Ok... ma se si parla di "sigla" è come parlare di livrea di riconoscimento?
Oppure, in gergo, per "sigla" si intende altro?

03/09/2014, 12:18

Allora, quella davanti è il Reparto (in questo caso) di appartenenza o Gruppo: Reparto Sperimentale, caccia (di quel tipo) N° 21
In coda c'è un altro numero, più lungo e meno visibile; quella sarebbe la matricola, il serial nuber ...


[img][IMG]http://i.imgur.com/gPyH9P6.jpg[/img][/img]

03/09/2014, 13:22

Ustica, carte top secret Memorandum:
“Aerei militari liberi di scorazzare in volo"


http://www.altrainformazione.it/wp/2014 ... e-in-volo/

di Antonella Beccaria

Il documento redatto dai servizi segreti nel 2000 descrive la sera del 27 giugno 1980, quando nei cieli italiani c’erano arei militari americani e non solo.

[b]Il Dc9 dell’Itavia incrociò le rotte che avrebbero potuto percorrere gli aerei militari americani “qualora non ‘scorrazzassero’ liberamente”. Il virgolettato è contenuto in un memorandum sulle “questioni informative aperte” con gli Stati Uniti.[/b] Memorandum che nel 2000, vent’anni esatti dopo la strage di Ustica (27 giugno 1980, 81 vittime), i consiglieri diplomatici del ministero degli Esteri e i servizi segreti redassero in merito ai rapporti dell’Italia con Paesi esteri. Il documento, riversato dalla Farnesina all’Archivio centrale dello Stato, fa parte di un primo lotto di materiale desecretato dopo il decreto Renzi della primavera scorsa, quello relativo ad “atti su eventi significativi per la storia del Paese”. E da questi primi fogli emerge anche che già il 29 agosto 1980 il Sismi collegava il disastro aereo alla Libia di Muammar Gheddafi.

Concentriamoci però sul memorandum scritto 14 anni fa. Da esso emerge che le rotte sono la Ambra 13, quella per i velivoli diretti a sud o a sud est, oppure la Ambra 14, per gli apparecchi in viaggio verso nord o nord est. “Da tener presente”, puntualizza il documento, “che il Dc9 nell’ultima fase di volo aveva dapprima percorso l’Ambra 14 e poi si era portato, sopra Ponza, sull’Ambra 13”. Ricordando poi che si trattava di evidenze emerse dopo la chiusura del lavoro del giudice istruttore romano Rosario Priore, “non è stato possibile richiedere informazioni agli Usa tramite rogatoria”. Ma di rogatorie in precedenza ce n’erano state parecchie e sfogliando le 33 pagine del documento – anticipato da Repubblica che ha esaminato i primi materiali a cui è stato rimosso il segreto – non si trova risposta alla domanda rimasta irrisolta: dato per appurato che il volo civile partito da Bologna venne abbattuto nel corso di un’azione di guerra, non c’è indicata la nazionalità dell’aereo che sparò il missile con cui fu abbattuto il Dc9.

A questo proposito ha commentato Daria Bonfietti, presidente dell’associazione vittime di Ustica: “Le prime carte confermano i depistaggi, ma non dicono chi ha fatto cosa”. Ha ragione l’ex senatrice della Repubblica. È confermato infatti che gli Stati Uniti mentirono quando dissero che in volo sul Mediterraneo la sera della sciagura non c’erano mezzi militari appartenenti al loro Paese. Ce n’erano eccome. Alcuni erano il Navy 61206, il Juliet Mike 169 “che lascia il territorio nazionale a breve distanza [...] dal disastro” e tre apparecchi P-3C da ricognizione marittima decollati da Signonella e che “durante la fase del rientro avevano chiesto assistenza alla navigazione”. A smentire le forze armate a stelle e strisce ci sono le conversazioni telefoniche ed emergono da “un successivo esame delle registrazioni tra siti [italiani] e in particolare da quelle provenienti dall’aeroporto di Napoli Capodichino”.

Dal memorandum si delinea un traffico aereo che inizia nel primo pomeriggio del 27 giugno 1980, a partire dalle 14.30. E ai mezzi già citati si aggiungono aerei Novembre Uniform che possono essere sia “velivoli Grumman di soccorso (Uniform 16) che alcuni tipi di caccia”. E aggiunge il documento italiano: “Il giudice italiano ha rilevato, tuttavia, che è molto probabile – se non certo – che i traffici sopra elencati non coprano tutta l’attività dei velivoli militari statunitensi [...]. Inoltre occorre tenere conto che diversi velivoli militari non si qualificarono con immediatezza [...], bensì [usarono] nominativi radio che, a una prima analisi, apparivano come traffici civili”. Da qui discende che, se non anche i tempi dei voli non coincidono alla perfezione con quelli del disastro, “l’accertata presenza di questi [aerei] dimostra la continua attività Usa che sarebbe ben strano che si fosse fermata nell’intorno del tempo della caduta del Dc9”.

Altrettanto accertata è la presenza – ancora una volta negata da Washington – di una portarei e poi c’è la storia dei caschi. Il primo era bianco e all’esterno riportava la scritta John Drake. Un tenente colonnello italiano, Guglielmo Lippolis, accertò che un pilota con quel nome decollato da un mezzo navale esisteva davvero. Poi, a causa di incidente verificatosi poco prima del disastro di Ustica, si era lanciato dal mezzo su cui si trovava perdendo il casco. Questo, una volta recuperato, “a seguito del trasferimento dei reperti da Palermo a Napoli, è andato smarrito o con più probabilità è stato fatto sparire”. Intanto, nell’aprile 1993, le autorità americane affermarono di aver effettuato una ricerca che andava dal gennaio 1977 al marzo 1993 sugli incidenti aerei che avevano riguardato loro uomini che di cognome facevano Drake. “Nessuno, però, aveva il nome proprio che iniziasse con la lettera ‘J’ e tutti si verificarono all’interno degli Stati Uniti continentali”. Poi verificarono meglio e un John saltò fuori, ma non aveva avuto nessun l’incidente e semmai qualcosa del genere fosse avvenuto doveva essere precedente al 1977. “In caso contrario si trattava di una semplice congettura”.

Il secondo casco, invece, era verde fu recuperato nell’estate 1980 nelle acque davanti a Capaci. Nonostante fosse stato associato a materiale libico e chieste spiegazioni per rogatoria agli americani, questi risposero che apparteneva a una partita prodotta il 13 dicembre 1977 e acquistata dalla marina militare Usa, dalla guardia costiera a stelle e strisce e da una “non meglio specificata sezione militare spagnola”. E tranchant è il giudizio del memorandum del 2000 su questo pezzo di storia: “Il [loro] rinvenimento [...], la sparizione del primo e la collocazione del secondo nel Mig libico, [oltre ai] lacunosi accertamenti condotti dallo [Stato maggiore dell'aeronautica], inducono alla conclusione che quei reperti non ‘dovevano’ essere associati all’incidente Itavia. ‘Dovevano’ invece essere in qualche modo ‘dimenticati’, rendendo pertanto impossibile la spiegazione della reale provenienza”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

03/09/2014, 14:32

Sia come sia, in questa triste e grave vicenda gli U.F.O., intesi come velivoli extraterrestri, per me c'entrano per nulla e qui siamo pertanto fuori tema, a meno che non si voglia considerare la natura non identificata o non identificabile di cacciabombardieri, sotto il profilo generico della sigla.
Ultima modifica di marino il 03/09/2014, 14:47, modificato 1 volta in totale.

03/09/2014, 15:23

In questo caso mi rititrerei ... Ma non si sa nulla di sicuro.
Quello che mi rende perplesso in questa vicenda, a differenza di tutte le altre, è il PERSISTENTE RISERBO e l'uccisione di alcuni personaggi coinvolti come pure il probabile ... AFFONDAMENTO del DC_8 ancora galleggiante! Se così fosse, solo una problematica riguardante la "Questione UFO Internazionale" potrebbe "spiegare " tutto ....

03/09/2014, 18:14

Temo che uccidano anche per meno, caro Ufologo.....

03/09/2014, 18:38

Hai ragione; comunque rimane un caso davvero unico (a parte l'ultimo della Malaysia ...) [8D]
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