In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

03/09/2014, 13:08

Aztlan ha scritto:

Il problema è che la gente gli crede!

Questo unicamente perchè l' Unione Europea ha i suoi spot e i suoi difensori in televisione,
mentre i Premi Nobel che si sono espressi contro li puoi trovare su internet ma in televisione non li vedi mai!

Già questo è un buon motivo per non pagare il canone (alla televisione di stato).

Dicono che di europa si deve parlare (sulla Rai, dalla mattina alla sera) ma...
raccontano solo le favolette che interessano a loro. A senso unico.

Mai una citazione a cosa dicono i PREMI NOBEL PER L'ECONOMIA....
Maledetti.....

03/09/2014, 15:06

Prima o poi volenti o nelenti ne usciremo o per la sua frantumazione o perchè qualcuno in questo paese avrà le palle per governare in nome degli italiani e non in nome di dio (denaro). Fosse anche un dittatore; almeno lo puoi guardare in faccia.
Ultima modifica di MaxpoweR il 03/09/2014, 15:07, modificato 1 volta in totale.

03/09/2014, 18:33

Siamo già sotto dittatura, dell' Europa però.

Se al potere salisse un dittatore anti-euro avrebbero la scusa per rimuoverlo, se invece è una forza democratica sarebbe assai più difficile...

03/09/2014, 20:07

MaxpoweR ha scritto:

Prima o poi volenti o nelenti ne usciremo o per la sua frantumazione o perchè qualcuno in questo paese avrà le palle per governare in nome degli italiani e non in nome di dio (denaro). Fosse anche un dittatore; almeno lo puoi guardare in faccia.


purtroppo le palle x governare in italia e' pura utopia, gli ultimi governi che ci dirigono,ci sono stati imposti e la gran parte politica non ha aperto bocca,la speranza e che si possa uscire x frantumazione.....................[;)]

03/09/2014, 20:10

[red]ubatuba ha scritto:

purtroppo le palle x governare in italia e' pura utopia, gli ultimi governi che ci dirigono,ci sono stati imposti e la gran parte politica non ha aperto bocca,la speranza e che si possa uscire x frantumazione.....................[;)]





Parole sante!

03/09/2014, 21:12

Aztlan ha scritto:

Siamo già sotto dittatura, dell' Europa però.

Se al potere salisse un dittatore anti-euro avrebbero la scusa per rimuoverlo, se invece è una forza democratica sarebbe assai più difficile...


il problema è che una forza democratica ha bisogno della democrazia per affermarsi, senza quest'ultima come si fa?

04/09/2014, 13:35

Siamo... circondati. [8)]

10/09/2014, 20:05

10 settembre 2014




EMINENTI ECONOMISTI MONDIALI INDICANO L’UNICA VIA DI SALVEZZA PER L’ITALIA: ”RIACQUISTARE LA SOVRANITA’ MONETARIA”





Immagine
L’Italia uscì dalla seconda guerra mondiale povera, distrutta, semi analfabeta, ma ricca di tre doti immense: la Costituzione del 1948, lo Stato democratico a Parlamento sovrano, una propria moneta. Nell’arco di meno di trent’anni, questa penisola priva di grandi risorse, senza petrolio, finanziariamente arretrata, diventa la settima potenza economica del mondo,
prima fra tutte per risparmio delle famiglie. Fu il ‘miracolo italiano’ scaturito dalle tre immense doti di cui sopra. Oggi quelle doti sono state distrutte, e il Paese è sprofondato nella vergogna dei PIIGS, i ‘maiali’ d’Europa. I Trattati europei, in particolare quelli associati all’Eurozona, ci hanno tolto la sovranità costituzionale, quella parlamentare e quella monetaria. Ci hanno tolto tutto.La crisi che oggi sta distruggendo l’economia e i diritti delle famiglie e delle aziende italiane come mai dal 1945 a oggi, viene da questo. L’Italia della Lira era nel 2000 la prima in Europa per produzione industriale, oggi siamo fra gli ultimi. Nel 2000 la Germania era ultima in Europa per produzione industriale, oggi è prima. È forse possibile che l’intero sistema industriale italiano, che per decenni ha fatto la nostra ricchezza, si sia suicidato in soli 12 anni? Prima dell’Euro eravamo primi al mondo per risparmio privato, oggi ce lo stanno divorando, è ridotto a un quarto di allora. Abbiamo ora i redditi più bassi dell’Eurozona, le tasse sono fra il 47 e il 60%, abbiamo pensioni che al 50% non arrivano ai 1000 euro mensili, la disoccupazione giovanile è vicina al 50% e falliscono 60.000 aziende all’anno. Il costrutto dell’Eurozona, cioè una moneta non posseduta da alcuno Stato, è un’aberrazione monetaria che non ha precedenti in 5.000 anni di storia della specie umana. Nel 2002 la prestigiosa Federal Reserve americana titolò uno studio “L’euro: non è possibile, è una pessima idea, non durerà”. Gli autori, tra i più autorevoli economisti del mondo, alcuni premi Nobel, avevano seguito l’evoluzione della moneta unica auropea dal 1989, e così avevano concluso. Andavano ascoltati, ma non è accaduto. Al contrario, riacquisire la sovranità monetaria uscendo dall’Eurozona significherebbe per l’Italia la salvezza dell’economia nonostante il suo alto debito. Il Giappone oggi ha circa il 240% debito/PIL ma paga tassi d’interesse vicini allo 0, ha un tasso d’inflazione vicino allo 0. Il suo debito di Stato enorme non è un problema, e non è il debito dei cittadini, al contrario, è l’attivo dei cittadini che ne detengono una grossa fetta. Lo Stato giapponese non ha alcun problema a ripagare i suoi creditori nonostante l’immenso indebitamento, e nulla cambierebbe se i creditori fossero stranieri. Inoltre la valuta giapponese, lo yen, è tra le più richieste come valuta di riserva sui mercati internazionali. Questo perché Tokyo possiede la sua moneta sovrana e dunque, come detto dal Nobel Krugman, “Nazioni che hanno una moneta sovrana non soffrono i danni dell’Eurozona, infatti l’America che ha una moneta propria non ha questo tipo di problemi.” Ma possiamo uscirne, possiamo salvare il nostro Paese e riportarlo dove stava, fra le maggiori economie del mondo. La prima decisione da prendere, al più presto, è quella di ridare all’Italia la sovranità monetaria. Autori: dott. Warren Mosler – macroeconomista – Stati Uniti prof. Mathew Forstater – macroeconomista – Stati Uniti prof. Alain Parguez – macroeconomista – Francia Tratto da: fuorisubito

10/09/2014, 20:08

Solo questo fottuto Governo non se ne rende conto! [:(!] (O .. sì) [:(!]

10/09/2014, 20:12

USCIAMO DALL'EURO! Dichiarazione delle sinistre europee anti-euro. Assisi 23 agosto 2014
30 agosto.
Il Coordinamento nazionale della Sinistra italiana contro l'euro ha tenuto ad Assisi dal 20 al 24 agosto 2014 il suo Forum europeo del 2014 cui hanno partecipato i dirigenti di diverse organizzazioni politiche progressiste dell'Unione Europea. Durante il Forum essi hanno adottato una dichiarazione a favore dell'uscita dall'euro e dall'Unione Europea.
«In tutti paesi dell'unione europea e particolarmente nella zona euro sono in questo momento in corso violentissime politiche antisociali condotte con accanimento dall'Unione Europea e dai governi membri.

Stiamo assistendo alla continua, massiccia diminuzione della spesa pubblica sociale, alla deflazione salariale dovuta al blocco dei salari, alla diminuzione della previdenza sociale, mentre si concedono supporti ingiustificati alle grandi imprese con l'ipotetica finalità di creare occupazione, si procede

alla sempre più estesa privatizzazione di beni e servizi essenziali,

allo smantellamento dei servizi pubblici e della previdenza sociale e alla finanziarizzazione dell'economia e dei bilanci pubblici.

Ne risulta l'accelerazione esponenziale del precariato e della disoccupazione di massa.

L'origine di questa situazione è da ricercarsi nelle politiche condotte dell'Unione europea, completamente paralizzate dal trattato di Lisbona.

Il trattato di Lisbona si basa su tutti i vecchi dogmi neoliberisti

che hanno tuttavia già dato prova della loro nocività per gli interessi del ceto medio e delle classi popolari. Nella zona euro gli squilibri si aggravano ancor di più tra i paesi. L'euro si è rivelata essere un'arma di distruzione di massa contro l'occupazione. La moneta unica funziona unicamente per proteggere le rendite di capitali, mantenendo intenzionalmente e costantemente elevatissimo il tasso di disoccupazione.

Esiste una "sostanza" di questa costruzione europea che si rifà ai valori e agli interessi delle classi dominanti occidentali: l'europeismo, l'atlantismo, il capitalismo e l'autoritarismo.

Un tale sistema non può cambiar natura né può essere migliorato dall'interno. Occorre smantellarlo e costruire qualcosa di radicalmente nuovo.

L'Unione europea rappresenta in effetti il sistema più sofisticato al mondo per costruire una civiltà totalmente controllata dal mercato. L'Unione Europea è un sistema mostruoso di dominazione e di alienazione dei popoli da cui dobbiamo al più presto emanciparci.

L'Unione Europea è diventata uno dei cardini dell'ordine neoliberista mondiale con le sue imprese multinazionali sovradimensionate,

le sue istituzioni sovranazionali tra cui il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale, la Nato l'Unione europea e l'OCSE.

La principale caratteristica di questo sistema e' di agire con determinazione per distruggere la sovranità dei popoli in ogni nazione.

Questo e' in realtà il modo migliore di permettere lo sviluppo illimitato della dominazione del grande capitale, come testimonia il TTIP.

Per le classi dominanti distruggere le nazioni è la garanzia che non si può ritornare indietro dalle riforme neoliberiste.

Al contrario non esiste sovranità popolare senza sovranità nazionale. Di conseguenza far sparire la nazione vuol dire in realtà far sparire la democrazia. Significa sopprimere la capacità dei popoli di decidere del loro avvenire.

Il supporto dell'Unione europea al regime parafascista di Kiev dimostra il suo allineamento totale alla Nato e all'imperialismo americano.

Lunghi anni di esercizio di potere dei partiti socialisti, laburisti e socialdemocratici in parecchi paesi dell'Unione Europea permettono ormai di tracciare un bilancio del recente passato.

Come si vede in Grecia, in Spagna, in Portogallo e in Francia, questo bilancio è assolutamente disastroso. Questi partiti sono ormai dichiaratamente neoliberisti : essi non tentano nemmeno più di apparire come difensori delle classi popolari. Dappertutto invece essi preparano il terreno per governi di grande coalizione alla tedesca (governi che riuniscono destre sinistra) come l'Unione Europea ha già voluto stabilire in Grecia, in Spagna, in Portogallo e in Italia.

Se il confine che oppone le classi dominanti alle classi popolari si allarga di anno in anno, quello tra la sinistra e la destra diviene sempre più fluido. In molti paesi nessuna questione essenziale separa ormai la destra dalla sinistra.

Queste forze creano il contesto politico che costruisce e amplifica il progresso dell'estrema destra, esse permettono la progressiva assimilazione del concetto di nazione con la sua definizione etnoculturale, tipica dell'estrema destra.

Al contrario per noi la nazione è strettamente costituzionale e politica. Lasciare questo concetto politico così importante ai sostenitori della definizione identitaria di nazione, come l'estrema destra, è dunque del tutto irresponsabile e ci impedisce di vedere che tutti questi partiti stanno abbandonando la questione principale, le condizioni stesse d'esistenza della politica e della democrazia.

La crescita dei partiti di estrema destra all'interno dei paesi membri dell'Unione Europea ha come causa principale le politiche di austerità condotte contro le classi medie popolari che hanno ormai gettato i popoli nella miseria mettendoli addirittura in concorrenza tra di loro.

L'estrema destra può ormai appropriarsi, essa sola, dell'idea e dei simboli di "nazione".

Di conseguenza l'idea stessa di nazione finisce per essere assimilata all'estrema destra. In realtà l'estrema destra difende la visione di nazione ridotta alla sua sola dimensione identitaria. Lungi dall'essere antisistema come essa vorrebbe far credere, l'estrema destra è in realtà un agente indiretto al servizio del sistema delle classi dominanti.

Per la loro attitudine xenofoba, sciovinista, ostile al sindacato e a tutte le organizzazioni che difendono collettivamente gli interessi delle classi popolari, questi partiti risultano i più disgustosi.

È dunque urgente ricostruire un pensiero, una pratica e un programma favorevole agli interessi delle classi popolari e del ceto medio.

Gli elementi chiave per noi sono:

- la soppressione totale della disoccupazione e del precariato

- l'applicazione di piani di reindustrializzazione e di nazionalizzazione dei grandi settori strategici dell'industria e dei servizi

- lo smantellamento dei mercati finanziari

- l'annullamento e il rigetto del debito pubblico

- l'adozione di misure protezionistiche nazionali nel quadro universalistico della Carta de L'Avana del 1948

- una mutazione ecologica dei modi di produzione

- l'uscita dalle istituzioni sovranazionali che vogliono imporre l'ordine neoliberista mondiale: la Nato, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca mondiale, l'Unione Europea e l'euro

Chiamiamo questo programma "demondializzazione".

Il cuore di questa strategia e di questo programma è rivendicare e imporre la necessità di riconquistare la sovranità nazionale in ogni paese.

Questo significa una lotta decisiva per conservare ad ogni paese le sue caratteristiche di società autenticamente politica, dove il popolo dispone dei mezzi giuridici e istituzionali per decidere e per realizzare ciò che esso considera corrispondere all'interesse generale.

I firmatari di questa dichiarazione organizzeranno a breve un nuovo incontro internazionale con ancor maggior risonanza a livello europeo.

A questo incontro parteciperanno tutte le forze che operano per la difesa degli interessi delle classi medie e popolari, che si battono per la piena occupazione e che sostengono la necessità dell'uscita dalla NATO, dall'Unione europea e dell'euro.


http://sollevazione.blogspot.it/2014/08 ... delle.html

11/09/2014, 00:30

io ho un sogno. Gli itlaiani si risvegliano dal torpore, si scordano di destra e sinistra e si uniscono portando al potere coloro i quali hanno in mano la soluzione e cioè l'uscita dall'euro. Anche se non alleati se questi 3 partiti prendessero il 12\13% l'uno...

11/09/2014, 18:21

Abbiamo lo stesso sogno, Max.

Purtroppo l' italiano medio è troppo diviso ideologicamente, il tifo è l' unica cosa che gli importa, come per una squadra di calcio.

11/09/2014, 18:28

MaxpoweR ha scritto:

io ho un sogno. Gli itlaiani si risvegliano dal torpore, si scordano di destra e sinistra e si uniscono portando al potere coloro i quali hanno in mano la soluzione e cioè l'uscita dall'euro. Anche se non alleati se questi 3 partiti prendessero il 12\13% l'uno...


purtroppo max,giocano su questo fattore,x tenere l'italia al guinzaglio.e gli italici tardano a svegliarsi,sono sempre stato dell'idea che x raggiungere un obbiettivo e' opportuno allearsi pure con il peggior nemico.........[;)]

11/09/2014, 19:05

ubatuba ha scritto:

MaxpoweR ha scritto:

io ho un sogno. Gli itlaiani si risvegliano dal torpore, si scordano di destra e sinistra e si uniscono portando al potere coloro i quali hanno in mano la soluzione e cioè l'uscita dall'euro. Anche se non alleati se questi 3 partiti prendessero il 12\13% l'uno...


purtroppo max,giocano su questo fattore,x tenere l'italia al guinzaglio.e gli italici tardano a svegliarsi,sono sempre stato dell'idea che x raggiungere un obbiettivo e' opportuno allearsi pure con il peggior nemico.........[;)]



Sottoscrivo.

11/09/2014, 19:16

Germania: l'irresistibile ascesa del partito anti-euro

Fondato l’anno scorso, il populista "Alternativa per la Germania" cresce rapidamente, creando seri problemi perfino ad Angela Merkel.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... -euro.aspx

la speranza + solida in questo momento x uscire dall'euro,viene proprio dalla germania,come si nota il partito anti euro ha fatto il pieno mettendo in difficolta'lo stesso governo tedesco,magari proprio un implosione della germania sarebbe il primo passo verso la resurrezione [;)]
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