05/05/2014, 10:33
05/05/2014, 13:46
Atlanticus81 ha scritto:
Siamo forse in ritardo di un paio di anni sulla tabella di marcia rispetto al titolo del thread, ma come sentivo dire in passato non è mai troppo tardi
GIOVANI: SE CAPITE QUESTO FARETE LE BARRICATE.
Questo è per voi, il giovane, la giovane, italiani. Vi guardate intorno persi nella nebbia perché milioni di voi già dai 16 anni hanno capito che semplicemente il futuro non c’è. Liceo, università, specializzazione, quello che vi pare, ma la strada finisce in un mini-job part-time verticale apprendistato gratis, i fortunati 800 euro al mese. Cioè: Albania, Romania, o Tanzania.
Ma vi faccio questa domanda:
QUALCUNO DI VOI SI E’ MAI…… VOLTATO INDIETRO?
Voltatevi indietro un attimo, per favore, ecco, così: cosa si vede? Si vede un Paese, l’Italia, le cui donne 70 anni fa non avevano le calze, sedevano su cumuli di macerie e si chiedevano perché le truppe americane non facessero rumore quando camminavano. Povere donne, non conoscevano l’esistenza della scarpe di gomma. Non c’era nulla, l’Italia aveva il PIL del Bangladesh.
Poi cosa si vede? Si vede che i vostri nonni/e, padri e madri HANNO FATTO I COMPITI A CASA. Dopo 35 anni dai cumuli di macerie e dai mandarini solo due volte all’anno in tavola, l’Italia diventa la quinta potenza mondiale, il primo Paese al mondo per risparmio privato e per ricchezza privata pro-capite. Scese Cristo e moltiplicò i pesci? No no. Tuo nonno e tuo padre fecero i compiti a casa, e arriviamo al 1994, quando le agenzie di rating ci definivano “Economia leader d’Europa”, quando stracciavamo la Germania sia in produzione che export. Ricchi, ricchissimi, e arrivate voi.
I giovani italiani si presentano dal Notaio dopo il 1994 per reclamare LA GIUSTA EREDITA’ del quinto Paese più ricco del mondo, quindi lavoro garantito, stipendi per casa, matrimonio e bei risparmi. No? Il Notaio apre le carte e dice: NON C’E’ PIU’ NULLA, MI DISPIACE.
Nulla? Eh???? DOVE SONO FINITI I SOLDI, IL 5° PIL DEL MONDO, GLI ENORMI RISPARMI, LA 1a RICCHEZZA PRIVATA DEL MONDO, IL LAVORO, CIOE’ TUTTA L’EREDITA’ DEI 70 ANNI DI LAVORO DI TUO NONNO E DI TUO PADRE?
Ancora giratevi indietro ragazzi. Cosa si vede? Si vede che i padri fondatori dell’Italia si erano seduti sulle macerie della guerra e avevano scritto la PIU’ AVANZATA COSTITUZIONE nell’interesse pubblico del mondo. Anno 1948. Diritti garantiti, Stato sovrano, Parlamento sovrano, Costituzione sovrana. Una legislazione del lavoro che era invidiata da tutto il Pianeta.
I giovani italiani si presentano oggi dal Notaio per reclamare LA SECONDA GIUSTA EREDITA’: si chiama DIRITTI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA GA-RAN-TI-TI. Il Notaio apre le carte e dice: NON C’E’ PIU’ NULLA, MI DISPIACE.
Nulla? Eh???? Sì, nulla. Non vi avevano detto che nel 1993 dei tecnocrati europei che nessun italiano ha mai eletto avevano creato il Trattato di Maastricht, poi nel 2007 quello di Lisbona, che hanno esautorato il Parlamento del tutto, hanno tolto all’Italia la sovranità monetaria, e hanno persino soppresso la nostra Costituzione. Risultato: NON AVETE NESSUN DIRITTO CHE L’ITALIA POSSA OGGI DIFENDERE PER VOI.
Shock.
Ricapitoliamo: Esistevano per voi giovani, DUE EREDITA’ CAPITALI, costruite per voi dai vostri nonni, padri, madri, e Padri Fondatori, che vi avrebbero garantito il futuro di dignità e prosperità e democrazia. Erano lì fino al 1999! Oggi non ci sono più.
MA COME E’ POSSIBILE? Come accade che 70 anni di lavoro per voi svaniscano nel nulla negli ultimi 5 minuti? Chi…
… VI HA RUBATO IL FUTURO E LA VITA STESSA QUANDO VI SPETTAVA DI DIRITTO IN EREDITA’ DOPO 70 DI LAVORO, VITA, LOTTA E MORTE DEI VOSTRI NONNI, GENITORI E PADRI FONDATORI?
Risposta: Unione Europea dei Tecnocrati non eletti che lavorano per un pugno di speculatori Neofeudali, primi fra tutti i tedeschi, che vogliono divorare l’Italia. Chi vi scrive pubblica da 5 anni le prove su prove su prove di questo crimine contro di voi, perpetrato attraverso la creazione dell’Eurozona coi suoi Trattati di cui sopra.
Soluzione: LE DUE EREDITA’ SONO VOSTRE! RIPRENDETELE, IN DUE MODI:
A) Assediare il Parlamento, che s’inginocchi a chiedere scusa agli italiani, stracci i Trattati UE della rapina storica contro l’Italia, riporti la sovranità monetaria e costituzionale in Italia.
B) Gridare alle forze armate della Repubblica di arrestare Giorgio Napolitano, principale complice della rapina storica in Italia, dissolvere il governo di Renzi servo dei tedeschi distruttori dell'Italia, e che riportino la sovranità monetaria, parlamentare e costituzionale in Italia. Fuori dall’Eurozona. Le forze armate hanno giurato fedeltà alla Costituzione, devono farlo.
Poi tornate dal Notaio e reclamate le vostre EREDITA’, questa volta nel nome dei vostri nonni, padri e madri, che ve l’avevano lasciata.
Alzate la testa ragazzi, la piazza è vostra, ma non per fare casino. Per reclamare CIO' CHE VI SPETTA IN EREDITA'.
http://paolobarnard.info/intervento_mos ... php?id=843
29/10/2014, 13:16
Il livello 'esoterico' del discorso di Putin
Non cerca di ammansire nessuno, tanto meno gli States. Cerca alleati per accrescere le potenzialità di una coalizione di Stati che contenderà agli Usa il primato.
Redazione[/b]
di Gianni Petrosillo.
Tutti noi abbiamo ascoltato o letto il discorso di Valdai di Putin e, in un certo senso, lo abbiamo definito storico, non tanto per quanto detto esplicitamente dal Presidente russo ma per quanto emerso sottotraccia dalle sue parole, considerata l'epoca di trapasso che stiamo attraversando.
E' lo spirito dei tempi, il momento in cui vengono esplicitate certe affermazioni, più che il significato stretto delle proposizioni, a dare un senso supplementare alla sua orazione.
L'elemento essoterico del ragionamento putiniano è di sicuro meno interessante di quello esoterico. Il primo è imbastito di un linguaggio "istituzionalizzato" che traduce il messaggio che si vuole fare passare in un codice comprensibile ed accettabile dal ricevente (o, meglio, da alcuni riceventi).
Putin richiama così ad una ridefinizione ragionevole delle regole del gioco tutti i partner mondiali, in presenza di una nuova fase politica che allarga la platea dei partecipanti all'evoluzione del quadro intercontinentale, dopo un quindicennio di unipolarismo americano, con dominio quasi esclusivo dell'orbe terracqueo da parte di Washington.
Egli si rivolge agli Stati Uniti, chiamandoli direttamente in causa in più occasioni, ma non è a questi che comunica le sue intenzioni.
Il suo obiettivo precipuo sono alcuni membri (i gruppi dirigenti o aspiranti tali all'interno di taluni contesti nazionali) di quel campo dominato dagli Usa che iniziano a patire pesantemente il prezzo di un'alleanza viepiù sbilanciata e impositiva, divenuta tale a causa dell'indebolimento relativo della superiorità globale statunitense, apertamente contesa da altri soggetti, o comunque, sempre meno corrispondente agli interessi strategici fondamentali dei vari attori.
Putin non si aspetta che le sue parole smuovano la coscienza americana, tanto più che i propugnatori di quella neolingua imperiale - infarcita di sani principi irrealistici come "la pace incondizionata", "la democrazia globale", "il rispetto inviolabile della sfera umanitaria", "i diritti inestinguibili della persona" e "la cooperazione solidale in ambito economico e politico" (di cui Putin si serve per attirare l'attenzione dei suoi interlocutori) - conoscono il trucchetto alla perfezione, essendo gli inventori di siffatta architettura ideologica forgiata ad immagine, somiglianza e strapotenza del loro way of life.
I più scaltri sanno bene che l'insicurezza internazionale non piove improvvisamente dal cielo ma è frutto di processi sociali il cui innesco modifica o stravolge i rapporti di forza tra chi pretende di conservare la propria primazia, rinveniente da scontri e vittorie passate sugli antagonisti, e chi rivendica una più ampia decisionalità, corrispondente al suo rinascente o insorgente slancio politico-economico-militare sulla ribalta planetaria.
Le crisi, economiche, finanziarie e istituzionali toccano il climax proprio quando saltano gli apparati che hanno garantito, per lunghi segmenti temporali e all'interno di contesti fissati, il "disequilibrio normalizzato delle spinte contrastanti", grazie alla presenza di un centro regolatore (gli Usa per la cosiddetta società occidentale) capace di agire sui subordinati come un fattore di composizione delle energie collettive e sui nemici in maniera difensiva ed offensiva, riconvertendo a proprio vantaggio, e a garanzia della propria dominazione gli attriti, interni ed esterni.
Durante la Guerra Fredda i poli di "composizione" del planisfero erano due (Usa ed Urss appunto) ciascuno sovrastante nel suo perimetro di riferimento, sancito anche attraverso accordi diplomatici. Quando l'Urss è implosa gli Stati Uniti hanno esteso il loro imperio a tutto il mappamondo modificando le relazioni con i vecchi partner, con i nuovi sottoposti e con tutti i recalcitranti, ai quali hanno riservato trattamenti micidiali e terribili, senza dimostrare remore o pietà. Erano diventati "l'eccezione mondiale" e non c'era nessuno che potesse fermarli e sanzionarli.
Oggi le cose stanno metamorfosando perché ci sono Paesi in recupero e ripristino di potenza che si oppongono a simile unilateralità. Stiamo entrando in un'era in cui la tensione squilibrante diventerà insostenibile, in virtù di queste propulsioni sopraggiungenti da più versanti. La Russia, e forse gli altri componenti dei BRICS, ne sono all'origine in contrapposizione agli Usa.
Putin sta comunicando questo ai suoi uditori. Non sta cercando di ammansire nessuno, tanto meno gli States, per quanto possa apparire così. All'opposto, egli va in cerca di alleati per accrescere le potenzialità e la potenza di una coalizione di Stati che, all'occasione, contenderà agli Usa il primato internazionale.
Dunque, contrariamente a quando sostengono gli osservatori più superficiali, ciò che ci aspetta da qui in poi è qualcosa di più ferale di una Guerra Fredda 2.0.
L'età bipolare del fronteggiamento USA-URSS fu il punto di sbocco di due guerre mondiali, combattute per primeggiare ed occupare lo spazio lasciato vacante dalla potenza dell'epoca, l'Inghilterra. Ciò che ne seguì, piuttosto, fu un periodo di relativa "tranquillità", nonostante la minaccia di uno scontro nucleare totale che, invece, decretò precipuamente l'impossibilità dei contendenti di prendere il sopravvento uno sull'altro.
L'equivalenza dei contendenti armati fino ai denti ci consegnò cinquant'anni di "ordine" e di minori ingiustizie.
Dobbiamo, prepararci, pertanto, ad una stagione durissima che specificherà un'ennesima precipitazione trasformativa, la quale si caratterizzerà per le esacerbazioni dei conflitti, dello scontro di tutti contro tutti, ciascuno alla ricerca della propria ricollocazione e di un posto meglio riparato dalle incertezze del domani. Le carte si rimescoleranno e la scenografia si trasfigurerà sotto i nostri occhi, con alleati che, come scrive La Grassa, "diventeranno amici e gli avversari nemici acerrimi, da distruggere. E se qualche amico traballante passa di campo, diventa traditore, spazzatura di cui ripulire l'ambiente".
Abbiamo dinanzi a noi un orizzonte di fuoco, di lutti e di smembramenti, altro che collaborazione di ognuno per un futuro di armonioso sviluppo dell'umanità nella sua interezza. Qualcuno se la passerà malissimo mentre qualcun raccoglierà i frutti delle sue strategie e del suo coraggio.
La Russia, per bocca del suo Presidente, ha raccolto la sfida. Per intanto lo ha fatto, in base alle sue energie attuali, senza stravolgere le precedenti codificazioni sulle quali ci siamo a lungo basati per muoverci nella cornice collettiva. Ci ha parlato nel nostro idioma. Ma ci ha anche suggerito che con il Cremlino messo coattivamente ai margini del contesto mondiale ed attaccato provocatoriamente nelle sue prerogative regionali, le frizioni cresceranno vorticosamente, più di quanto non sia necessario hic et nunc. Il consiglio di operare differentemente non è rivolto ad Obama, da costui e dai suoi successori Putin e i suoi successori non si aspettano nulla. Il Presidente russo ci descrive soltanto l'inevitabile dei prossimi decenni e ci invita a scegliere con chi stare per incrementare sicurezza e tenore di vita oppure perdere entrambi. Ogni comunità e Stato valuterà secondo utilità ed opportunità ma chi non saprà dire addio alle consunte certezze andate rischierà brutte bastonate da ogni dove e altre forme di sudditanza, forse anche più umilianti e distruttive di quelle odierne.
Fonte: http://www.conflittiestrategie.it/il-discorso-di-putin
18/11/2014, 22:09
20/11/2014, 09:41
22/11/2014, 14:04
Il Calendario Maya e l'Evoluzione di Coscienza
a cura di Marco Fardin
Migliaia di codici Maya furono dati alle fiamme nel XV secolo. Da allora i sacerdoti Maya sono stati costretti a praticare la loro cultura nelle più remote aree del Messico e del Guatemala (sino agli anni ‘80, con gli omicidi di massa in Guatemala).
Il dottor Carl Johan Calleman, biologo svedese, nei suoi lavori ha provato secondo il metodo scientifico il Piano dell’Evoluzione a partire dal Big Bang (16,4 miliardi di anni fa), secondo il Calendario Maya, con una serie imponente di evidenze. Il suo lavoro è riconosciuto dal National Mayan Council of Elders of Guatemala e dal Continental Council of Elders and Spiritual Guides of the Americas.
Ian Lungold, grande comunicatore (scomparso il 16 novembre 2005), ha diffuso le scoperte del dottor Calleman nel mondo.
[cut]
La piramide a 9 livelli
Il modello di Creazione descritto dal Calendario Maya è raffigurabile come una piramide a 9 livelli, 9 periodi di tempo 20 volte più corti salendo i gradini della piramide (i 9 Underworld, o Inframondi, nella traduzione italiana). Ciò significa che nello stesso tempo avviene un’evoluzione di Coscienza e Creazione venti volte superiore. Non è il tempo che accelera (come soggettivamente appare a sempre più persone), ma è la Creazione nel medesimo tempo che si moltiplica per 20 salendo i 9 livelli. Ogni livello si fonda su quelli che lo precedono.
Ciascun livello è a sua volta suddiviso in 13 uguali periodi di tempo con un determinato proposito nell’evoluzione della Creazione (7 periodi chiamati “Giorni”, ovvero periodi di espansione e di nuove percezioni guadagnate dalla Coscienza, e 6 periodi chiamati “Notti”, ovvero periodi di applicazione – da notare la similitudine con i 7 giorni della creazione della Genesi). Nel passaggio da un livello ad uno superiore si passa dal 7 Giorno del livello inferiore al 1 Giorno del livello superiore. Questo modello della Creazione avviene simultaneamente in tutto l’Universo, dalle particelle sub-atomiche alle Galassie (“Come in alto, così in basso”). Il ciclo di attivazione nel tempo dei 9 livelli di Coscienza si è completato con la contemporanea manifestazione di ogni livello il 28 ottobre 2011. Da questa data in avanti tutte le potenzialità sono dischiuse per l’uomo. Le Onde continuano simultaneamente e l’Evoluzione tende a manifestare la 9 Onda o Coscienza d’Unità.
Un calendario profetico
La differenza tra il Calendario Maya e gli altri calendari è che quello Maya è profetico, ovvero non è basato sull’astronomia. Il ciclo di 360 giorni (Tun) non corrisponde a nessun ciclo cosmico. Se la Coscienza è antecedente alla materia e le manifestazioni materiali sono espressioni dello Spirito, allora un calendario profetico non deve basarsi sui movimenti fisici di corpi materiali. Il Calendario Maya descrive l’Evoluzione Cosmica a partire dal Big Bang, molto prima che il sistema solare e le galassie esistessero (non può quindi basarsi su di essi). Il fondamento della Creazione Divina, che il Calendario Maya descrive, è l’Albero Cosmico della Vita (Hunab-Ku): attraverso una risonanza olografica a livello galattico, planetario e umano, questo principio creativo condiziona l’Evoluzione di Coscienza in tutto l’Universo, incluso il nostro pianeta. E fa ciò creando campi alternati di Coscienza che portano all’evoluzione in tutti i suoi aspetti. Il Calendario Maya è la codificazione di tali energie emanate dall’Albero della Vita.
La differenza tra Calendario Maya e New Age
Riguardo alla Spiritualità, nel Planetary Underwold (1755-2011) essa è vista come qualcosa di straordinario, poiché l’unica realtà riconosciuta è quella materiale (New Age, Ufo, Esoterismo, Channelling, ecc.). Nel Galactic Underworld (1999-2011) la Spiritualità viene riconosciuta come centrale, ma al contempo vengono considerati negativi i manufatti tecnologici, visti come contro natura. Finalmente, nella Coscienza unitaria dell’Universal Underworld (9 marzo–28 ottobre 2011) vedremo tutto come unitario e derivante dal Piano Divino (anche la tecnologia).
Data finale del Calendario Maya
Gli antichi Maya hanno indicato la data d’inizio del Long Count (il “Lungo Computo”, ovvero la storia della civiltà): Agosto 11, 3114 - ma non la data finale. Furono i sacerdoti di Izapa, dove con molta probabilità il Long Count fu concepito nel 32 a.C., a basarlo sullo zenith solare della loro città (11 Agosto): 1.872.000 giorni dopo, il 21 dicembre 2012, finirebbe il computo. Ma ciò si basa su una determinata località (non ha valenza universale). La data del 21 dicembre 2012, inoltre, cade nel kin (giorno) 4 Ahau dello Tzolkin: Ahau è il cuore del Calendario Maya, ma il tono dovrebbe essere 13 (quindi 13 Ahau, dopo 7200 giri completi dello Tzolkin), che è infatti il completamento dello Tzolkin stesso.
Tale completamento avviene proprio il 28 ottobre 2011: questa data, inoltre, è supportata da una correzione fatta dai sacerdoti Maya a Palenque (600 d.C.), molti secoli dopo l’iniziale datazione di Izapa: essi, pur continuando ad usare per motivi di tradizione il Long Count, dissero che questo sbagliava di 420 giorni – cosa che, però, a distanza di molti secoli dalla fine del ciclo, non pareva fare una grande differenza per le persone dell’epoca. Oggi, invece, alla fine del ciclo, 420 giorni sono qualcosa di fondamentale!
Tuttavia è stato il 2012/2013 il periodo del grande cambiamento nella Coscienza collettiva, relativo al raggiungimento del massimo livello di Coscienza. Inoltre l’avvenimento planetario che sarebbe dovuto accadere il 21 dicembre 2012, ossia l’allineamento tra la Terra, il Sole e il Centro Galattico, è già avvenuto nel 1998! La cosa fondamentale da comprendere è che il Calendario Maya profetico è un processo, non un evento, e quindi richiede che l’essere umano ne sia consapevole - al fine di allinearsi con le energie della Creazione, secondo un Piano Evolutivo Divino.
Il completamento
Nel 1996 è stato decifrato il Monumento 6 a Tortuguero, 50 Km da Palenque, l’unica iscrizione Maya che parla della fine del Lungo Computo: allora, secondo l’iscrizione, “i nove Dei (Bolon Yookte Ku) scenderanno sulla Terra simultaneamente”. Per i Maya gli dei erano forze cosmiche riguardanti determinati periodi di tempo. Si tratta qui dei 9 livelli di evoluzione che si sono attivati il 28 ottobre 2011.
La Nona onda
Il 9 marzo 2011 la Nona e più alta onda del Calendario Maya si è attivata. Questa nuova onda, composta da 13 periodi uaxaclahunkin di 18 giorni l'uno, porta ad una frequenza venti volte superiore rispetto a quella dell'Ottava onda del Galactic Underworld, che è stata attivata nel gennaio 1999. Questo aumento di frequenza è divenuto evidente a tutti attraverso la straordinaria quantità di eventi significativi e drammatici compressi in un brevissimo periodo di tempo. L'alta frequenza del cambiamento e le forze contrapposte delle energie cosmiche che stanno agendo sul nostro pianeta hanno effetto anche sulle vite personali di molti che, sotto l'influenza di questa onda, stanno attraversando importanti trasformazioni nella loro vita. Pianificare la propria vita come se dovesse continuare ad essere uguale nel futuro sta diventando quasi (se non totalmente) impossibile, anche nel breve periodo. Il processo di radicamento di questa altissima frequenza energetica richiede un certo periodo di tempo, necessario alla sua integrazione a fronte di migliaia di anni di separazione.
COSA E' PREVEDIBILE SECONDO IL CALENDARIO MAYA ALLA FINE DEL CICLO:
- Espansione di Coscienza
- Bambini “indaco/cristallo” (assenza di ego)
- Ritorno della Coscienza Cristica
- Maggiore Unità (dall’Inconscio collettivo alla Coscienza collettiva)
- Superamento dell’Illusione
- Uso del 100% del Dna e del 100% del cervello
- Manifestazione dei desideri profondi
- Pace
- Comprensione dei simboli
- Consapevolezza/Percezione che tutto è energia
- Ridefinizione di “uomo”
- Consapevolezza di essere co-creatori coscienti dell’Universo
http://www.coscienzacreativa.com/calendario.html
17/03/2015, 10:58
01/05/2015, 11:49
01/05/2015, 22:02
16/06/2015, 17:48
16/06/2015, 18:21
17/06/2015, 14:17
"la Chiesa difende sì il legittimo diritto alla proprietà privata, ma insegna anche con non minor chiarezza che su ogni proprietà privata grava sempre un’ipoteca sociale, perché i beni servano alla destinazione generale che Dio ha loro dato". Bergoglio punta anche il dito contro il salvataggio a ogni costo delle banche, “facendo pagare il prezzo alla popolazione”, e contrasta il dominio assoluto della finanza.
Per Bergoglio “la cultura del relativismo è la stessa patologia che spinge una persona ad approfittare di un’altra e a trattarla come un mero oggetto, obbligandola a lavori forzati, o riducendola in schiavitù a causa di un debito. È la stessa logica che porta a sfruttare sessualmente i bambini, o ad abbandonare gli anziani che non servono ai propri interessi.
È anche la logica interna di chi afferma: ‘Lasciamo che le forze invisibili del mercato regolino l’economia, perché i loro effetti sulla società e sulla natura sono danni inevitabili’”. Per il Papa “se non ci sono verità oggettive né principi stabili, al di fuori della soddisfazione delle proprie aspirazioni e delle necessità immediate, che limiti possono avere la tratta degli esseri umani, la criminalità organizzata, il narcotraffico, il commercio di diamanti insanguinati e di pelli di animali in via di estinzione?
Debito estero. Il Papa sottolinea che “il debito estero dei Paesi poveri si è trasformato in uno strumento di controllo, ma non accade la stessa cosa con il debito ecologico”. Per Francesco “è necessario che i Paesi sviluppati contribuiscano a risolvere questo debito limitando in modo importante il consumo di energia non rinnovabile, e apportando risorse ai Paesi più bisognosi per promuovere politiche e programmi di sviluppo sostenibile”.
16/01/2016, 12:37